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Socrates

Paolo De Ceglie

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Reports: Genoa making progress in pursuit of signing Paolo De Ceglie -  Black & White & Read All Over

 

 

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    PAOLO DE CEGLIE       

 

OFFICIALLY OFFICIAL: Juventus' Paolo De Ceglie joins Genoa on loan - Black  & White & Read All Over

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_De_Ceglie

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Aosta
Data di nascita: 17.09.1986
Ruolo: Difensore
Altezza: 184 cm
Peso: 75 kg
Nazionale Italiano Under-21
Soprannome: Paolino

 

 

Alla Juventus dal 2006 al 2007, dal 2008 al 2014 e 2015

Esordio: 06.11.2006 - Serie B - Napoli-Juventus 1-1

Ultima partita: 09.05.2015 - Serie A - Juventus-Cagliari 1-1

 

128 presenze - 2 reti

 

4 scudetti

2 coppe Italia

3 supercoppe italiane

1 campionato di serie B

 

 

Paolo De Ceglie (Aosta, 17 settembre 1986) è un ex calciatore italiano, di ruolo difensore, collaboratore del settore giovanile della Juventus.

 

Paolo De Ceglie
Portrait Paolo De Ceglie.jpg
De Ceglie nel 2009
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 184 cm
Peso 75 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex Difensore)
Squadra   Juventus
Termine carriera 1º settembre 2021 - giocatore
Carriera
Giovanili
1996-2006   Juventus
Squadre di club
2006-2007   Juventus 8 (1)
2007-2008   Siena 29 (2)
2008-2014   Juventus 118 (1)
2014    Genoa 12 (1)
2014-2015    Parma 11 (3)
2015   Juventus 2 (0)
2015-2016    Olympique Marsiglia 7 (0)
2016-2017   Juventus 0 (0)
2018   Servette 11 (2)
2020-2021   Miami Beach 1 (0)
Nazionale
2004-2005 Italia Italia U-19 2 (0)
2005-2007 Italia Italia U-20 4 (2)
2006-2009 Italia Italia U-21 15 (0)
2008 Italia Italia olimpica 3 (0)
Carriera da allenatore
2021-   Juventus Collaboratore (Giovanili)
Palmarès
 
Transparent.png Torneo di Tolone
Oro Tolone 2008
Transparent.png Europei di calcio Under-21
Bronzo Svezia 2009

 

Biografia

Ha origini pugliesi. Oltre alla professione di calciatore, De Ceglie si diletta come disc jockey e compositore di musica dance. Nel maggio 2013 è uscito il suo singolo Moving On, che ha permesso di raccogliere fondi da destinare a L'associazione di Idee, una ONLUS che si occupa di bambini autistici.

Caratteristiche tecniche

Il suo ruolo predefinito è quello di terzino sinistro, tuttavia all'occorrenza poteva essere impiegato anche come centrocampista di fascia. Nel 2010 era ritenuto uno dei giocatori più veloci della Serie A.

Carriera

Giocatore

Club

Juventus e Siena

Cresciuto calcisticamente in una formazione locale valdostana, all'età di 10 anni passa alla Juventus. L'8 dicembre 2004 viene convocato in prima squadra per la trasferta di Tel Aviv di Champions League. Dopo l'esperienza con la formazione Primavera (con cui conquista una Supercoppa), nel 2006 il tecnico Didier Deschamps lo aggrega alla prima squadra. L'esordio assoluto con la Juventus arriva il 6 novembre 2006, a 20 anni, in Serie B nella partita Napoli-Juventus (1-1). Nell'esordio all'Olimpico di Torino il 25 novembre 2006 realizza la prima rete in carriera tra i professionisti nel vittorioso 4-1 al Lecce.

Nel giugno del 2007 viene ceduto in compartecipazione al Siena ed esordisce in Serie A il 26 agosto in Siena-Sampdoria (1-2), realizzando il 31 ottobre il primo gol in Serie A contro il Catania, partita poi finita con il risultato di 1-1. A fine stagione colleziona 29 presenze mettendo a segno due reti.

 

220px-Paolo_De_Ceglie.jpg
 
Paolo De Ceglie nella stagione 2008-2009

 

Dopo la stagione con la squadra toscana, la Juventus riscatta l'altra metà del cartellino; il giocatore torna dunque a disposizione dei bianconeri a partire dal luglio del 2008.

Il 30 ottobre 2010 De Ceglie si frattura la rotula in uno scontro di gioco nella vittoria esterna al Meazza contro il Milan (1-2), dove peraltro aveva anche servito un assist a Fabio Quagliarella per il primo gol della gara: la prognosi è di circa sei mesi. Ritorna in campo contro il Napoli nell'ultima partita della stagione 2010-2011.

Nella stagione 2011-2012, in occasione del match contro il Chievo (1-1) del 2 marzo 2012, realizza di testa il suo primo gol in Serie A con la maglia bianconera. Nella partita giocata il 25 aprile contro il Cesena tocca quota 100 presenze con la Juventus. La stagione si conclude con la conquista dello scudetto.

Tra il 2012 e il 2013 conquista due Supercoppe italiane (pur senza scendere in campo), oltre al suo secondo scudetto consecutivo.

Genoa, Parma e ritorno alla Juventus

Nel gennaio 2014 viene ceduto in prestito al Genoa fino al termine della stagione. Tornato alla Juventus, viene ceduto al Parma, nuovamente in prestito; con i ducali realizza la sua prima doppietta in Serie A nel 2-0 contro l'Inter.

Il 30 gennaio 2015 la Juventus decide di richiamare il giocatore dal prestito. Pur scendendo in campo soltanto in due occasioni, De Ceglie conquista il terzo scudetto personale. Nell'estate 2015, nell'ambito dell'operazione che ha portato Mario Lemina a vestire la maglia bianconera, si trasferisce in prestito gratuito al club francese dell'Olympique de Marseille fino al 30 giugno 2016 insieme al compagno di squadra Mauricio Isla. Con il Marsiglia ottiene solo sette presenze, senza brillare.

Nel luglio 2016 torna alla Juventus, dove tuttavia viene messo fuori rosa dopo aver rifiutato di essere ceduto; analoga situazione si ripete nella successiva finestra di mercato, nel gennaio 2017.

Servette e Miami Beach

Dopo essere rimasto svincolato, si allena per qualche tempo con il Benevento, ma non viene tesserato. L'11 gennaio 2018 firma fino al termine della stagione con il Servette. Il 12 febbraio fa il suo esordio con la squadra ginevrina giocando da titolare, in occasione della partita di campionato al LIPO Park contro lo Sciaffusa. Una settimana dopo segna di testa la sua prima rete alla Maladière contro il Neuchâtel Xamax, firmando il momentaneo vantaggio di una partita che si concluderà con un pari (1-1).

Nel gennaio 2020 si accorda con il Miami Beach per il doppio ruolo di giocatore-scout, diventando nell'effettivo il primo tesserato della storia del club.

Nazionale

Nel dicembre del 2006 esordisce con la nazionale Under-21 guidata dal commissario tecnico Pierluigi Casiraghi, giocando come terzino sinistro titolare nel biennio 2007-2009.

Viene convocato nella nazionale olimpica per il torneo di Pechino 2008, competizione in cui gioca tre delle quattro gare affrontate dagli azzurrini: esordisce nell'ultima gara della fase a gironi contro il Camerun, il 13 agosto (0-0), e gioca poi da titolare anche l'ultima partita, persa 3-2 dall'Italia nei quarti contro il Belgio, il 16 dello stesso mese.

Ha preso parte all'europeo Under-21 2009 in Svezia, dove si è infortunato alla caviglia nella terza partita della fase a gironi, dovendo lasciare anticipatamente la competizione.

Dopo il ritiro

Dopo aver conseguito la qualifica da direttore sportivo il 19 luglio 2021, il 2 settembre seguente entra nello staff del settore giovanile della Juventus in qualità di collaboratore dell'attività di base e del progetto Academy.

Palmarès

Club

Competizioni giovanili

Competizioni nazionali

 

 

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    PAOLO DE CEGLIE       

 

Calcio_De_ceglie.jpg

 

 

 

Nato ad Aosta il 17 settembre 1986 («Anche se io del valdostano ho ben poco – afferma Paolo – dalle mie parti la gente è un po' chiusa, ma non tanto come carattere, quanto geograficamente. Sono molto legati alla loro terra. Io, invece, amo viaggiare, vedere posti nuovi. Basti dire che mi piace più il mare della montagna. Sciavo, questo sì e mi piaceva anche. Però se devo scegliere il posto dove vivere, o anche solo trascorrere una vacanza, vado al mare, senza dubbio»), cresce nella “cantera” bianconera insieme a Marchisio e Giovinco con i quali esordisce in prima squadra in Serie B, nella stagione 2006-07. Mancino, ottima corsa e buona tecnica, è schierato da mister Deschamps come esterno alto: otto presenze e una rete (contro il Lecce di Zeman) il suo bottino di quel campionato.

E, proprio come i suoi due compagni, ottenuta la scontata promozione nella massima serie, è ceduto in prestito in Toscana: Empoli per Marchisio e Giovinco, Siena per lui. «La mia stagione è stata molto positiva. Siamo andati bene ed eravamo seguiti con affetto. In ogni caso lì c'è il basket, che è molto importante, per non parlare del Palio. Il calcio non è l'unico sport. Se il Siena va male, ma la squadra di basket vince, i senesi sono contenti lo stesso».
A Siena avviene la definitiva consacrazione come terzino di fascia: «Posso giocare in un ruolo o nell'altro, non voglio fossilizzarmi – spiegava Paolo – se il mister mi fa giocare terzino devo adattarmi e viceversa. La distinzione mi pare molto giornalistica ma all'atto pratico, per noi giocatori, conta poco. Il ruolo, la posizione in campo, naturalmente, ma le difficoltà sono le stesse. Con il tempo comunque troverò una collocazione più precisa. Se devo proprio scegliere, penso che il mio futuro sia dietro da terzino, dove posso magari esprimermi meglio».
Nell’estate 2008 ritorna alla Juventus ripercorrendo, ancora una volta, la strada di Marchisio e Giovinco. La squadra è affidata a Claudio Ranieri e De Ceglie deve vincere la concorrenza con Molinaro, arrivato da Siena l’anno prima. Il Mister lo utilizza spesso, perché sfrutta la possibilità di impiegarlo sia come esterno alto che basso. Ma il 4 febbraio 2009, durante il quarto di finale di Coppa Italia disputato contro il Napoli, si infortuna al torace ed è costretto a rimanere fuori dal terreno di gioco per parecchio tempo. Ventisei partite è il suo score finale ed il tifoso bianconero comincia ad apprezzare questo “cavallone” che non smette mai di percorrere avanti e indietro la fascia sinistra e che, con il suo preciso sinistro, regala cross che diventano manna per i compagni.
Stagione 2009-10: la Juventus affronta la stagione con grandi aspettative di successo. Il campionato appena concluso l’ha vista conquistare il secondo posto, dopo l’avvicendamento fra Ranieri e Ferrara. Il mercato regala a Ciro una coppia di brasiliani che dovrebbe garantire il salto di qualità: Felipe Melo, che è reduce da un ottimo campionato con la Fiorentina, anche se ha collezionato qualche cartellino rosso di troppo: Diego, che è stato la punta di diamante del Werder Brema, che ha condotto alla conquista dell’Europa League. Ritorna anche Cannavaro, dopo due anni non certo brillanti a Madrid. Resistono i “senatori” (Buffon, Del Piero, Camoranesi e Trézéguet) che offrono ancora ottime garanzie. Ci si aspetta conferma dai giovani, come Marchisio, Giovinco e lo stesso De Ceglie.
Insomma il campionato che va a cominciare promette sogni di gloria. Purtroppo, saranno solo grandi delusioni. La Juventus, infatti, affronterà una delle più deludenti stagioni della propria storia. Anche l’arrivo di Zaccheroni al posto di Ferrara non cambierà le cose. Settimo posto in campionato, cocenti eliminazioni in Champions League, in Europa League ed anche in Coppa Italia. Per De Ceglie trenta presenze senza infamia e senza lode.
La sorte gli è avversa l’anno successivo, perché Il 30 ottobre 2010 si frattura la rotula in uno scontro di gioco nella partita contro il Milan, infortunio che lo tiene fermo per tutto il resto della stagione che si conclude con l’ennesimo deludente settimo posto, nonostante la rivoluzione societaria e tecnica. Infatti, Andrea Agnelli, diventato presidente, Marotta e Paratici dirigenti e Delneri allenatore non riescono a invertire la tendenza negativa della squadra, nonostante una copiosa doppia campagna acquisti.
Ma l’estate del 2011 è quella della svolta per il sodalizio bianconero. Arriva Antonio Conte e, con lui e con acquisti mirati (Pirlo, Vidal, Vučinić e Lichtsteiner su tutti), la Juve ritorna ad essere quella squadra schiacciasassi che mancava da troppo tempo. Pure gli acquisti del disastroso anno precedente (Barzagli, Pepe, Quagliarella, Bonucci e Matri, per non tacere di Storari) trovano fiducia e smalto che pareva non possedessero. De Ceglie vince il suo primo scudetto e realizza anche la sua prima rete in Serie A, nel pareggio casalingo contro il Chievo, con un colpo di testa sottomisura, non certo la specialità della casa. Stagione positiva la sua, con ventitré presenze e buone prestazioni.
La Juve non si ferma più e le vittorie fioccano: la Supercoppa Italiana è conquistata schiantando il Napoli a Pechino, ma Paolo è costretto in panchina dall’arrivo di Asamoah, che Conte “inventa” esterno sinistro del suo 3-5-2. È una stagione in chiaro-scuro per De Ceglie, il valdostano ha pochissime possibilità di mettersi in mostra, perché le prestazioni del ghanese sono strabilianti e diventa una “mission impossibile” togliergli il posto. Diciotto presenze solamente e, comunque sia, la soddisfazione di vincere il suo secondo scudetto.
Non va meglio il campionato successivo. Conte non ha più fiducia nel “cavallone” valdostano e Paolo viene dirottato a Genova (sponda rossoblu) nel mercato di gennaio. Terminata la stagione torna a Torino, ma non c’è nemmeno il tempo di disfare le valige, perché sale sul treno che lo porta a Parma, per un altro prestito. Gennaio 2015, nuovo ritorno in bianconero: sulla panchina juventina siede Massimiliano Allegri, ma la musica non cambia. Schierato titolare contro il Palermo il 14 marzo, rivede il campo solamente il 9 maggio, come subentrato, nella festa allo Stadium contro il Cagliari.
Due presenze che gli permettono di fregiarsi del nuovo tricolore ma la sensazione che l’avventura sia finita è grande. Tanto è vero che nella stessa estate è nuovamente in partenza, destinazione Marsiglia, nell’operazione che porta Lemina in bianconero.
 

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