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Socrates

Albin Ekdal

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KhaledAlnouss on Twitter: "Happy birthday to former Juventus midfielder Albin  Ekdal, who turns 31 today. https://t.co/5dvBf85IS3" / Twitter
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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg   ALBIN EKDAL       

 

Albin Ekdal - Sweden | Player Profile | Sky Sports Football

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Albin_Ekdal

 

 

Nazione: Svezia Svezia
Luogo di nascita: Stoccolma
Data di nascita: 28.07.1989
Ruolo: Centrocampista
Altezza: 186 cm
Peso: 82 kg
Nazionale Svedese
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 2008 al 2010

Esordio: 18.10.2008 - Serie A - Napoli-Juventus 2-1

Ultima partita: 29.07.2010 - Europa League - Shamrock Rovers-Juventus 0-2

 

4 presenze - 0 reti

 

 

Albin Ekdal (Stoccolma, 28 luglio 1989) è un calciatore svedese, centrocampista dello Spezia e della nazionale svedese.

 

 

Albin Ekdal
Albin Ekdal 2018.jpg
     
Nazionalità Svezia Svezia
Altezza 186 cm
Peso 82 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Centrocampista
Squadra   Spezia
Carriera
Giovanili
1996-2007   Brommapojkarna
2009   Juventus
Squadre di club
2007-2008   Brommapojkarna 24 (0)
2008-2009   Juventus 4 (0)
2009-2010    Siena 26 (1)
2010-2011   Bologna 23 (1)
2011-2015   Cagliari 116 (8)
2015-2018   Amburgo 54 (1)
2018-2022   Sampdoria 119 (3)
2022-   Spezia 0 (0)
Nazionale
2006-2007 Svezia Svezia U-17 23 (5)
2007-2008 Svezia Svezia U-19 8 (2)
2008-2011 Svezia Svezia U-21 12 (2)
2011- Svezia Svezia 66 (0)

 

Biografia

Il padre, Lennart, è un noto giornalista televisivo, mentre la madre è ostetrica. Anche suo fratello minore Hjalmar ha intrapreso l'attività di calciatore professionista.

Il 29 luglio 2019 si rende protagonista di uno spot contro il sessismo nel mondo dello sport e del calcio.

Caratteristiche tecniche

Può essere impiegato come trequartista, centrale o esterno di centrocampo. Se la cava anche come regista. Dispone di buona leadership ed è un buon colpitore di testa.

Carriera

Club

Gli inizi

Sin dai 6 anni di età cresce nelle giovanili dell'IF Brommapojkarna, uno dei vivai più floridi della Svezia. Quindicenne, viene notato dagli osservatori della squadra inglese del Chelsea, ma l'accordo non si concretizza per volontà dello stesso giocatore e del padre, che gli consiglia di rimanere a Stoccolma per terminare gli studi. Nel 2007, a 17 anni, debutta in prima squadra nel campionato svedese, collezionando 24 presenze.

Juventus

Nel gennaio del 2008 i dirigenti della Juventus raggiungono l'accordo per acquistarlo per 600 000 euro ma per la firma del contratto si attende l'esito dell'operazione alla caviglia a cui si sottopone in febbraio. Il 20 marzo i dottori della società torinese avallano l'acquisto, verificata la perfetta riuscita dell'intervento, e il 27 maggio viene ufficializzato il trasferimento del giocatore alla Juventus.

Per lui un contratto quadriennale fino al 2012.
Inizialmente aggregato alla Primavera, fa il suo esordio in prima squadra e in Serie A il 18 ottobre nella gara persa 2-1 contro il Napoli. Impiegato spesso con la Primavera della Juventus, vince il Torneo di Viareggio battendo in finale la Sampdoria. Durante il torneo risulta uno dei più positivi della squadra, andando a segno una volta, nella partita vinta 8-7 ai rigori contro la Lazio, come secondo rigorista.

Siena e Bologna

Il 15 luglio 2009 viene ceduto in prestito al Siena. Segna il suo primo gol in Serie A il 9 gennaio 2010 a San Siro contro l'Inter (4-3). Nella sua stagione al Siena colleziona 27 presenze e 1 gol.

Il 1º luglio 2010 rientra alla Juventus, quindi il 13 agosto 2010 viene ceduto al Bologna in comproprietà per 2,4 milioni di euro. L'anno successivo, esattamente il 25 giugno 2011, si risolve la comproprietà alle buste tra Juventus e Bologna per 1,2 milioni di euro e quindi il giocatore ritorna in bianconero.

Cagliari

180px-Albin_Ekdal_2012.jpg
 
Ekdal al Cagliari nel 2012

 

Il 20 agosto 2011 il Cagliari acquista metà del cartellino del giocatore dalla Juventus per 1,5 milioni di euro. È il primo calciatore svedese nella storia del Cagliari. Il 1º febbraio 2012 segna il suo primo gol nel Cagliari, nella partita vinta dai sardi contro la Roma, siglando il 4-2 finale. Chiude la stagione con 30 presenze e 1 gol in Serie A e 1 presenza in Coppa Italia.

Il 22 giugno 2012 il Cagliari rileva l'intero cartellino per 1,2 milioni di euro pagabili nelle successive tre stagioni sportive. Segna il suo primo gol nella stagione 2012-2013 nella seconda giornata contro l'Atalanta al minuto 91, pareggiando il gol iniziale di Denis. Questo si rivela essere il suo unico gol in stagione, conclusa con 31 presenze in campionato.

Nell'annata 2013-2014 segna il primo gol della stagione alla quarta giornata durante il pareggio con la Sampdoria per 2-2, prima di procurarsi uno stiramento all'adduttore della gamba sinistra nella partita successiva contro il Livorno; infortunio che lo tiene fuori dai campi di gioco per circa due mesi. Rientra l'8 dicembre per la sfida contro il Genoa. Conclude l'annata con sole 22 presenze, in quanto costretto a saltare il finale di stagione a causa di un altro infortunio, questa volta alla spalla sinistra. Il 28 settembre 2014 realizza la sua prima tripletta, consentendo agli isolani di espugnare il campo dell'Inter dopo 19 anni.

Amburgo

Dopo una trattativa di circa un mese, il 18 luglio 2015 firma un contratto quadriennale con l'Amburgo. L'ufficialità arriva attraverso il profilo ufficiale Twitter della società tedesca. Sceglie di vestire la maglia numero 20 e debutta in Bundesliga il 14 agosto nella partita Bayern Monaco-Amburgo (5-0). Con i tedeschi totalizza 57 presenze e un gol, oltre alla prima storica retrocessione del club in Zweite Liga, arrivata il 12 maggio 2018.

Sampdoria e Spezia

Lascia la Germania dopo tre stagioni, ritornando in Italia alla Sampdoria. Fa il suo esordio nella prima partita di campionato dei blucerchiati persa 1-0 contro l'Udinese subentrando nel secondo tempo al posto di Jakub Jankto.

Diventa titolare del centrocampo blucerchiato, realizzando la prima rete al terzo anno il 6 dicembre 2020 in occasione della sconfitta contro il Milan (1-2).

Il 13 luglio 2022, dopo essere rimasto svincolato, firma un contratto biennale con lo Spezia.

Nazionale

220px-Albin_Ekdal.jpg
 
Ekdal con la maglia della Svezia al Mondiale 2018.

 

Dopo diverse presenze nelle rappresentative Under-17 e 19 svedesi, il 19 novembre 2008 ha esordito nell'Under-21 dei CT Tommy Söderberg e Jörgen Lennartsson a Waalwijk nel 3-0 sui Paesi Bassi. Ha fatto il suo esordio con la nazionale maggiore il 10 agosto 2011, nella partita amichevole giocata contro l'Ucraina, vinta dalla Svezia per 1-0. A circa nove mesi di distanza dalla sua seconda presenza (amichevole con la Cina nel 2012), nel giugno del 2013 torna a far parte della selezione svedese venendo convocato per le partite contro Macedonia (amichevole), Austria e Fær Øer (qualificazioni ai mondiali 2014).

Gioca da titolare la prima e la terza di queste partite, fornendo buone prestazioni, e ricevendo i complimenti sia dal proprio CT sia dal compagno di squadra Zlatan Ibrahimović. Nel novembre 2013 viene premiato dalla Swedish Football Association come migliore centrocampista svedese del 2013, precedendo sul podio Alexander Kačaniklić del Fulham e Anders Svensson dell'Elfsborg, con la motivazione di «giocatore tattico, elegante e sicuro, e con brillanti idee di gioco. È andato migliorando di prestazione in prestazione, e in questa stagione ha ottenuto meritatamente la sua grande occasione in nazionale».

Viene convocato per gli Europei 2016.

Viene convocato per i Mondiali russi del 2018, dove fa il suo esordio contro la Corea del Sud. Viene schierato titolare anche nelle altre 4 gare giocate dalla squadra eliminata ai quarti dall'Inghilterra.

Viene convocato per gli Europei 2020.

 

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Bello e possibile. Lineamenti puliti e viso dolce, – scrive Alec Cordolcini sul “Guerin Sportivo” del 15-21 gennaio 2008 – in un paese come l’Italia che ha eletto l’apparenza quale stella polare della propria società, Albin Ekdal non dovrebbe incontrare eccessive difficoltà di ambientamento. Attenzione però: dietro le belle apparenze, l’aitante (1,86 x 75) ragazzino svedese nasconde robuste quantità di talento, materia prima che toccherà alla Juventus levigare e plasmare secondo le proprie esigenze.
Ne potrebbe uscire un credibile vice-Nedved, oppure un rifinitore dall’andamento più dinamico di Tiago. Ekdal giocava così, centrocampista avanzato in una mediana a quattro oppure esterno sinistro nel modulo a rombo, nel Brommapojkarna, il club di Stoccolma (Bromma è un quartiere nella parte occidentale della capitale svedese, dove Albin è nato il 28 luglio 1989) nel quale è cresciuto e con cui ha fatto il suo esordio nel calcio professionistico.
A dispetto delle esigue dimensioni (la media spettatori si aggira attorno alle mille unità, cresciute a oltre 4mila soltanto durante la stagione in Allsvenskan), il Brommapojkarna è un club tra i più strutturati a livello giovanile nell’intera Svezia, tanto che nel 2006 è arrivato il titolo nazionale Under 18, dopo aver inflitto un pesante 4-0 in finale al più blasonato Malmö. Mattatori del torneo la punta Axel Johansson e proprio l’inesauribile fonte di gioco della squadra Albin Ekdal, che aveva da poco rifiutato di trasferirsi al Chelsea per poter proseguire gli studi in Svezia.
Scontato per entrambi il passaggio alla prima squadra l’anno successivo, in quella che è stata una stagione storica per i “ragazzi di Bromma” (questo il significato di Brommapojkarna), alle prese con il primo campionato di Allsvenskan della loro storia. Un’avventura finita male, con l’immediata retrocessione in seconda divisione (ultimo posto con gli stessi punti del Trelleborg, decisivi gli scontri diretti), ma in cui la squadra si è tolta lo sfizio di battere per due volte nel derby di Stoccolma il favoritissimo Djurgarden, la squadra svedese che nel nuovo secolo ha vinto più volte il campionato, tre (2002, 2003 e 2005). Nel primo caso è stato proprio un assist di Ekdal (che a causa di un infortunio al ginocchio chiuderà il campionato con sole 15 presenze, di cui 9 da titolare, senza realizzare nessun gol) a mandare in rete Joakim Runnemo per quello che è stato il primo gol realizzato in assoluto dal Brommapojkarna nella massima divisione svedese.
Titolare fisso prima nell’Under l7 e poi nell’Under 19 svedese, Ekdal è considerato in patria il prospetto più interessante dai tempi di Kim Källström, il centrocampista attualmente in forza al Lione al quale è stato più volte accostato. Lui però vola ancora più alto: il suo idolo si chiama Kaká.
Papà Lennart è giornalista e conduttore televisivo, perciò alle luci dei riflettori suo figlio Albin è già abituato. Anche a quelle delle discoteche, riporta la stampa rosa svedese raccontandone i successi con il gentil sesso. Bello e possibile, si diceva. Ma soprattutto bravo. La Juventus, con la quale ha sottoscritto un contratto quinquennale, è in assoluto uno dei posti migliori in cui dimostrarlo.    
 
I dirigenti bianconeri raggiungono l'accordo per acquistarlo per 600mila euro ma per la firma del contratto attendono l'esito dell'operazione alla caviglia a cui Albin si sottopone in febbraio. Il 20 marzo i dottori della società torinese avallano l'acquisto, verificata la perfetta riuscita dell'intervento e il 27 maggio viene ufficializzato il trasferimento del giocatore svedese alla Juventus.
Inizialmente aggregato alla Primavera, fa il suo esordio in prima squadra e in Serie A il 18 ottobre 2008 nella gara persa 2-1 contro il Napoli. Impiegato spesso con la squadra giovanile, vince il Torneo di Viareggio battendo in finale la Sampdoria. Durante la competizione risulta uno dei più positivi della squadra, andando a segno una volta, nella partita vinta 8-7 ai rigori contro la Lazio, come secondo rigorista.
Ma in prima squadra, nonostante la Vecchia Signora non se la passi troppo bene, è impossibile trovar posto per il giovanotto e così, dopo altri due subentri (contro Bologna e Chievo) il 15 luglio 2009 viene prestato al Siena.
Rientra in riva al Po nell’estate del 2010, giusto in tempo per fare il ritiro e giocare pochi minuti nella partita in Europa League, disputata a Dublino, contro lo Shamrock Rovers. Poi, un lungo girovagare per lo stivale, senza più ritrovare la casacca bianconera se non come avversaria.
 

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