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Socrates

Marco Borriello

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Juventus Club Svezia su Twitter: "Marco Borriello om Coppa Italia-finalen: " Juve-Napoli? Juve är fortfarande de starkaste men spelarna kommer från ett  långt uppehåll så det kommer fortfarande bli en stor kamp. Med
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mah speriamo faccia bene con noi visto l'andazzo della sua carriera... non deve essere un brocco se ha giocato anche nel milan e nella roma

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg   MARCO BORRIELLO       

 

Juventus: si torna a parlare di Borriello

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Borriello

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Napoli
Data di nascita: 18.06.1982
Ruolo: Attaccante
Altezza: 185 cm
Peso: 85 kg
Nazionale Italiano
Soprannome: El Niño - Kiss Kiss Bang Bang - Jack Sparrow

 

 

Alla Juventus nel 2012

Esordio: 15.01.2012 - Serie A - Juventus-Cagliari 1-1

Ultima partita: 20.05.2012 - Coppa Italia - Juventus-Napoli 0-2

 

17 presenze - 2 reti

 

1 scudetto

 

 

Marco Borriello (Napoli, 18 giugno 1982) è un dirigente ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, direttore sportivo dell'Ibiza.

 

 

Marco Borriello
Marco Borriello.jpg
Borriello con la maglia del Genoa nel 2008
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 185 cm
Peso 85 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Attaccante
Termine carriera 2019
Carriera
Squadre di club
2000-2001   Treviso 0 (0)
2001    Triestina 13 (2)
2001-2002   Treviso 29 (10)
2002-2003   Milan 3 (0)
2003    Empoli 12 (1)
2003-2004   Milan 4 (0)
2004-2005    Reggina 30 (2)
2005-2006    Sampdoria 11 (2)
2006    Treviso 20 (5)
2006-2007   Milan 9 (1)
2007-2008    Genoa 35 (19)
2008-2010   Milan 37 (15)
2010-2012   Roma 41 (11)
2012    Juventus 17 (2)
2012-2013    Genoa 28 (12)
2013-2014   Roma 11 (1)
2014    West Ham Utd 2 (0)
2014-2015   Roma 0 (0)
2015   Genoa 8 (0)
2015-2016   Carpi 12 (4)
2016   Atalanta 15 (4)
2016-2017   Cagliari 36 (16)
2017-2018   SPAL 15 (1)
2018-2019   Ibiza 7 (0)
Nazionale
2008-2011 Italia Italia 7 (0)

 

Biografia

È cresciuto nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio con la madre Margherita, dato che il padre Vittorio è stato ucciso dalla camorra.

Ha un fratello maggiore, Piergiorgio, e un fratello minore, Fabio, quest'ultimo calciatore che ha partecipato al reality Campioni: il sogno.

Caratteristiche

Era un centravanti mancino dotato di grande dinamismo e forza fisica, ma anche di una buona tecnica individuale e senso del gol; era capace di fare reparto da solo giocando di sponda oppure tenendo palla per far salire i compagni.

Inizialmente schierato come esterno sinistro di centrocampo, venne trasformato in centravanti da Carlo Osellame.

Carriera

Club

Gli esordi

Cresciuto nelle giovanili del Milan, dove è arrivato all'età di quattordici anni, nel 2000 è stato ceduto in comproprietà al Treviso. A Treviso non è mai sceso in campo con la prima squadra ma solo con la formazione Primavera, con cui ha segnato 10 reti il primo anno e 13 in 12 gare il secondo.

Nel gennaio 2001 è passato in prestito alla Triestina, in Serie C2. Con la squadra alabardata ha segnato il primo gol tra i professionisti il 29 aprile 2001 contro il Novara e, dopo i play-off dove ha giocato tutte e quattro le partite segnando anche la rete del 2-0 nella finale di ritorno contro il Mestre, ha conquistato la promozione in Serie C1.

L'estate successiva è ritornato al Treviso con cui ha esordito in C1, disputando 27 partite e realizzando 10 reti, e ha raggiunto i play-off, dove ha disputato altre due gare.

Milan e prestiti

Nella stagione 2002-2003 il Milan ha riscattato dal Treviso la seconda metà del cartellino di Borriello che però, nonostante delle buone prestazioni nel precampionato, ha trovato poco spazio. È riuscito comunque a segnare il suo primo gol in maglia rossonera in partite ufficiali in una gara di Coppa Italia e a esordire in Champions League il 29 ottobre 2002 in Lens-Milan 2-1, subentrando a Ševčenko all'inizio del secondo tempo.

Il 27 gennaio è stato quindi ceduto in prestito all'Empoli, dove ha realizzato il suo primo gol in Serie A, unico quell'anno.

Tornato al Milan, è rimasto per tutto il campionato successivo nelle file rossonere, ma ancora all'ombra dei compagni più esperti. Per la stagione 2004-2005 è stato così ceduto in prestito alla Reggina, dove ha trovato continuità di gioco ma non è riuscito ancora a soddisfare le aspettative.

Nel campionato successivo è stato dato di nuovo in prestito, questa volta alla Sampdoria. A gennaio è passato nuovamente al Treviso, con i veneti retrocessi in B a fine stagione: nell'ultima giornata, con la formazione già certa della discesa tra i cadetti, realizza una doppietta all'Udinese.

Rientrato in rossonero, nel dicembre 2006 risulta positivo a due sostanze dopanti: prednisone e prednisolone (metaboliti del cortisone). Dichiaratosi inconsapevole dell'assunzione di tali sostanze, il calciatore chiede una controanalisi da cui la positività viene confermata. Il fatto comporta una squalifica di tre mesi, col ritorno in campo avvenuto il 19 maggio 2007.

Nell'estate 2007, è ceduto in comproprietà al Genoa per 2 milioni di euro. Il 26 settembre risulta decisivo per la vittoria contro l'Udinese (3-2), mettendo a segno nell'occasione la sua prima tripletta in A. Il 2 dicembre, disputa la centesima partita in massima serie festeggiando con il gol del pareggio contro il Torino. 6 settimane dopo, realizza una doppietta contro la Lazio che permette al Grifone di espugnare l'Olimpico - in versione biancoceleste - per la prima volta dopo quasi mezzo secolo. Le 19 reti in campionato contribuiscono alla salvezza dei liguri, valendogli anche la chiamata in Nazionale.

Terminata la stagione, nel maggio 2008 il Milan ne riscatta il cartellino per 7,5 milioni di euro oltre alla comproprietà del giovane Di Gennaro. La sua annata è però compromessa da diversi infortuni, ha impedito a Borriello di essere disponibile per l'inizio del campionato 2008-2009, che gli hanno impedito di scendere in campo con continuità.

Tornato a disposizione nella stagione 2009-2010 è subito stato schierato come titolare dal nuovo allenatore Leonardo nelle prime due partite di campionato contro Siena e Inter. Dopo essere stato fermo a causa di una lombalgia, è tornato a segnare il 31 ottobre 2009, a 13 mesi di distanza dall'ultimo gol realizzato, nella partita di campionato contro il Parma, nella quale ha messo a segno una doppietta su assist di Ronaldinho. Il 25 novembre 2009 ha segnato la prima rete in carriera in Champions League nella gara della 5ª giornata della fase a gironi contro l'Olympique Marsiglia a San Siro, finita poi 1-1, realizzando il gol del momentaneo vantaggio rossonero. A fine stagione è risultato, a pari merito con Ronaldinho, il miglior marcatore del Milan con 15 gol.

Roma e prestiti

Il 31 agosto 2010 è stato ceduto alla Roma in prestito gratuito con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni di euro.

Ha esordito con la maglia giallorossa l'11 settembre 2010 nella partita persa per 5-1 contro il Cagliari allo Stadio Sant'Elia. La giornata successiva, nella partita Roma-Bologna (2-2), ha segnato il suo primo gol in giallorosso che ha dato il momentaneo 1-0 per la squadra della capitale.

Il 7 novembre 2010 ha giocato il suo primo derby capitolino vinto dalla Roma, segnando su rigore il primo dei due gol della squadra giallorossa. Il 6 gennaio 2011 nella gara contro il Catania ha segnato la sua prima doppietta in giallorosso. Ha concluso la sua prima stagione in giallorosso mettendo a segno in 46 partite ufficiali (34 in Serie A, 4 in Coppa Italia, 8 in Champions League) 17 reti (11 in Serie A, 2 in Coppa Italia e 4 in Champions League, suo record personale in competizioni UEFA per club). È inoltre stato l'unico attaccante giallorosso a segnare in tutte le tre competizioni stagionali disputate.

Il 22 giugno 2011 la Roma ha esercitato il diritto di riscatto, acquisendo il giocatore a titolo definitivo dal Milan per la cifra precedentemente pattuita di 10 milioni di euro.

Il 3 gennaio 2012, a fronte del riconoscimento di 500 000 euro, è stato ceduto alla Juventus in prestito con diritto di riscatto dell'intero cartellino in favore della società torinese fissato a 8 milioni di euro. La Roma ha anche corrisposto al giocatore un incentivo pari a 275 000 euro lordi per agevolarne il trasferimento. L'8 gennaio 2012, in occasione della gara di campionato Lecce-Juventus, è stato duramente contestato dai tifosi della Juventus a causa del presunto rifiuto, smentito dal giocatore, del trasferimento in bianconero nel mercato estivo del 2011.

Il 15 gennaio 2012 ha fatto il suo esordio in bianconero nel pareggio interno per 1-1 contro il Cagliari, subentrando a Mirko Vučinić all'81º minuto di gioco. Il 25 aprile 2012, dopo essere subentrato ad Alessandro Matri nel corso del secondo tempo, ha segnato il suo primo gol con la maglia bianconera contro il Cesena al 79º minuto, rete che ha determinato la vittoria della Juventus per 1-0 nei confronti della squadra romagnola; è anche la prima marcatura stagionale per Borriello, che non segnava da 11 mesi.

A fine stagione la Juventus ha deciso di non esercitare l'opzione per il riscatto, pertanto il giocatore ha fatto ritorno alla Roma, che il 31 agosto 2012 lo ha ceduto in prestito al Genoa. Il 23 settembre successivo ha segnato il suo primo gol dopo il ritorno in rossoblù, decidendo a favore dei liguri la sfida in trasferta contro la Lazio. Nel corso della stagione realizza due doppiette, una delle quali, nel 4-1 contro il Pescara, condanna la squadra abruzzese alla matematica retrocessione in Serie B.

Dopo essere ritornato nella capitale per la stagione 2013-2014, il 31 ottobre ha segnato la sua prima rete stagionale, realizzando il gol con cui la Roma ha battuto per 1-0 il Chievo; questa vittoria è stata la decima della squadra capitolina nelle prime 10 partite di campionato, record di vittorie consecutive in avvio di torneo per la Serie A.

Il 25 gennaio 2014 passa in prestito fino a fine stagione alla squadra inglese del West Ham per 700 000 euro, raccogliendo solo due presenze.

Ultimi anni

Tornato alla Roma, vi rimane fino all'inizio del 2015 senza giocare neanche una partita. Il 2 febbraio 2015 ritorna al Genoa a titolo definitivo. Gioca 8 partite senza segnare, e il 30 giugno, scaduto il contratto, lascia definitivamente i grifoni.

Il 31 agosto 2015 il giocatore passa a titolo definitivo al neopromosso Carpi, poiché rimasto svincolato dopo l'esperienza rossoblù; vi rimane fino a gennaio 2016, realizzando 4 reti, prima di essere ceduto all'Atalanta con un contratto di sei mesi; segna 4 reti anche coi bergamaschi, e una volta terminato il campionato rimane svincolato.

Nell'agosto 2016 viene acquistato dal Cagliari con cui firma un contratto annuale - con 50.000 euro di bonus per ogni gol segnato - più un altro anno aggiuntivo in caso di salvezza. All’esordio segna 4 gol alla S.P.A.L. in Coppa Italia. Grazie a tale quaterna risulterà il cannoniere del torneo, alla pari del genoano Pandev e dello juventino Dybala. Il 23 aprile 2017 segna contro l'Udinese (poi vincitore per 2-1) la ventesima rete stagionale, battendo il suo primato personale di 19 centri stabilito col Grifone nel 2008.

Dopo una sola stagione in Sardegna, si trasferisce alla neopromossa SPAL. Il 27 agosto 2017, andando ancora a segno contro i friulani, eguaglia il record di Nicola Amoruso avendo segnato in massima serie per 12 squadre diverse. Sarà l’unico gol segnato in 15 apparizioni in maglia spallina; il 23 luglio 2018 viene annunciata la rescissione consensuale del contratto.

Il 30 agosto 2018 viene ingaggiato dall'UD Ibiza, club militante nella Segunda División B spagnola. Il 16 settembre seguente debutta nelle gare ufficiali, nel match perso contro il Badajoz. Il 30 gennaio 2019 annuncia, tramite il proprio profilo Instagram, di aver rescisso consensualmente il contratto con il club, concludendo l’esperienza spagnola con sole 7 presenze e nessuna rete a referto e annuncia il ritiro dal calcio giocato.

Nazionale

Maggiore

Il positivo rendimento in maglia genoana gli vale inoltre, nel febbraio 2008, la chiamata di Donadoni per la rappresentativa maggiore: l'esordio con questa avviene a 25 anni, in occasione di un'amichevole contro il Portogallo (vinta per 3-1).

Convocato per il campionato europeo del 2008, non viene utilizzato durante la fase finale. Rientra nel giro azzurro dopo il ritorno di Lippi in panchina, senza però venire chiamato per il campionato del mondo del 2010. Scarsamente utilizzato da Prandelli, abbandona la maglia azzurra dopo il 2011.

Direttore sportivo

Dopo il ritiro rimane in Spagna nella doppia veste di ambasciatore e di direttore sportivo dell'Ibiza.

Palmarès

Competizioni nazionali

Competizioni internazionali

 

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Diventa bianconero il 3 gennaio 2012, non ancora trentenne. Approda a Torino fra lo scetticismo generale, poiché dal punto di vista tecnico-tattico non aggiunge molto al già nutrito parco attaccanti. L’accoglienza dei tifosi non è delle migliori, dopo il rifiuto del giocatore di indossare la maglia juventina nell’estate precedente.
Antonio Conte, mister bianconero, garantisce per lui e le contestazioni dei tifosi si limitano a qualche striscione. Il 15 gennaio 2012, Borriello indossa per la prima volta la maglia bianconera, giocando una decina di minuti, nell’incontro casalingo contro il Cagliari.Marco è palesemente fuori condizione: i movimenti sono goffi e impacciati e il rendimento è sicuramente inferiore alle attese. È schierato titolare in Coppa Italia, contro Roma e Milan, non lasciando un segno tangibile della sua presenza.
Ancora una volta, proprio quando tutti lo danno sconfitto, Marco ha la forza di risollevarsi. 25 aprile 2012, la Juve è di scena a Cesena per una partita molto delicata, nonostante la squadra di casa sia praticamente retrocessa. La Vecchia Signora deve assolutamente vincere per mantenere i punti di vantaggio sul Milan. Pirlo, dopo una decina di minuti, calcia sul palo un calcio di rigore e la squadra bianconera (per l’occasione in maglia rosa) non riesce a trovare la via della rete. Nella ripresa, Borriello sostituisce un evanescente Matri e, a una decina di minuti dalla fine, riesce a trovare lo spiraglio giusto per infilare il pallone nella porta di Antonioli.
La gioia bianconera e quella di Marco sono incontenibili: «Sono contento per la squadra, ma stavolta lo sono soprattutto per il mio centravanti – dice Conte – Marco è arrivato in condizioni fisiche precarie, accompagnato da un certo malumore e si è messo in discussione sotto tutti i punti di vista. Spero che questo goal lo aiuti a ricevere un po’ più di affetto dal popolo juventino».
Borriello dedica il goal ad Andrea Fortunato, nel diciassettesimo anniversario della sua morte, e invita i compagni a non abbassare la guardia: «Il mio goal non vale lo scudetto. La strada è ancora lunga, basta guardare quanta fatica abbiamo fatto per piegare il Cesena. Domenica a Novara ci sarà da soffrire. Ma me lo sentivo che sarebbe arrivato e ai compagni in panchina lo avevo annunciato. Ora spero di poter dimostrare il mio valore in questa squadra».
Invece, a Novara sarà una passeggiata e Marco ne approfitterà per segnare il goal del 2-0. Non schierato nella sfortunata partita casalinga contro il Lecce, Borriello contribuisce alla vittoria di Trieste, contro il Cagliari. Un suo tentativo di correzione a rete di un cross di Cáceres, causa l’autogoal del difensore sardo Canini. È il goal della sicurezza, il goal dello scudetto bianconero.
Nonostante il gran finale, la Juventus non riscatta Borriello e il giocatore napoletano ritorna a Roma, terminando in questo modo la sua avventura in bianconero.

 

http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2012/07/marco-borriello.html

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