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Socrates

Mauricio Isla

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Transfer news: QPR sign Mauricio Isla on season-long loan from Juventus |  Football News | Sky Sports

 

 

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg   MAURICIO ISLA      

 

Mauricio Isla Transfers to QPR: Latest Contract Details, Reaction and More  | News, Scores, Highlights, Stats, and Rumors | Bleacher Report

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Mauricio_Isla

 

 

Nazione: Cile Cile
Luogo di nascita: Santiago del Cile
Data di nascita: 12.06.1988
Ruolo: Centrocampista
Altezza: 176 cm
Peso: 75 kg
Nazionale Cileno
Soprannome: El Huaso (Il Mandriano)

 

 

Alla Juventus dal 2012 al 2014 e 2015

Esordio: 19.09.2012 - Champions League - Chelsea-Juventus 2-2

Ultima partita: 23.08.2015 - Serie A - Juventus-Udinese 0-1

 

48 presenze - 0 reti

 

2 scudetti

2 supercoppe italiane

 

Copa America 2015 e 2016 con la nazionale cilena

 

 

Mauricio Aníbal Isla Isla, noto semplicemente come Mauricio Isla (Santiago del Cile, 12 giugno 1988), è un calciatore cileno, centrocampista del Universidad Católica e della nazionale cilena, con cui si è laureato campione del Sud America nel 2015 e nel 2016.

 

 

Mauricio Isla
Isla Footballteam of Chile - Spain vs. Chile, 10th September 2013 (cropped).jpg
     
Nazionalità Cile Cile
Altezza 176 cm
Peso 75 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Centrocampista
Squadra   Universidad Católica
Carriera
Giovanili
1998-2007   Universidad Católica
Squadre di club
2007-2012   Udinese 127 (6)
2012-2014   Juventus 47 (0)
2014-2015    QPR 26 (0)
2015   Juventus 1 (0)
2015-2016    Olympique Marsiglia 23 (2)
2016-2017   Cagliari 34 (1)
2017-2020   Fenerbahçe 68 (0)
2020-2022   Flamengo 45 (3)
2022-   Universidad Católica 0 (0)
Nazionale
2007 Cile Cile U-20 16 (3)
2007- Cile Cile 136 (5)
Palmarès
 
Transparent.png Copa América
Oro Cile 2015
Oro USA 2016
Transparent.png Mondiali di calcio Under-20
Bronzo Canada 2007
Transparent.png Confederations Cup
Argento Russia 2017

 

Caratteristiche tecniche

Ha una grande capacità di interpretare ruoli differenti. Prevalentemente utilizzato come interno destro di centrocampo, ricopre con efficacia anche i ruoli di ala destra e di terzino destro. Abbina un'ottima tecnica a una spiccata intelligenza tattica e a una certa aggressività. Le sue caratteristiche principali sono la velocità, la forza e la resistenza fisica. È abile nei cross e a saltare l'uomo nell'uno contro uno.

Carriera

Club

Giovanili

Cresce in patria nel vivaio dell'Universidad Católica, senza però giungere all'esordio in prima squadra. Si fa conoscere nelle Nazionali giovanili, arrivando anche a essere il capitano del Cile Under-20 ai Mondiali di categoria del 2007.

Udinese

Proprio grazie alla visibilità acquisita in seguito al Mondiale Under-20, ottiene un ingaggio in Europa dal club italiano dell'Udinese. Inizialmente viene mandato in prestito al Locarno, squadra della seconda serie svizzera, ma viene poi richiamato a Udine e aggregato alla formazione Primavera.

 

220px-Udinese2008.jpg
 
Mauricio Isla (sinistra) e Alexis Sánchez (destra) durante una partita con l'Udinese in UEFA Europa League

 

Esordisce il 17 febbraio 2008 nell'incontro Reggina-Udinese. Nella sua prima stagione in Italia disputa in totale 13 gare tra campionato e Coppa Italia, senza realizzare reti. Il 24 gennaio 2010 segna la sua prima rete in Serie A contro la Sampdoria (risultato finale 2-3).

Isla gioca una stagione ad alti livelli e contribuisce alla qualificazione della propria squadra ai preliminari di UEFA Champions League.

Juventus

Il 2 luglio 2012 viene ceduto in compartecipazione alla Juventus per 9,4 milioni di euro. A causa di un infortunio è costretto a saltare l'incontro di Supercoppa italiana a Pechino, che vede i bianconeri aggiudicarsi il trofeo. Esordisce con la Juventus il 19 settembre, nella gara di Champions League pareggiata 2-2 contro il Chelsea. Il 5 maggio 2013, dopo la vittoria interna dei bianconeri sul Palermo per 1-0, vince, con tre giornate d'anticipo, il suo primo campionato italiano.

Il 19 giugno 2013 viene rinnovata la comproprietà con l'Udinese.

Il 20 giugno 2014, dopo aver nel frattempo vinto il suo secondo scudetto a Torino, il giocatore viene riscattato interamente dalla Juventus per 4,5 milioni di euro. La sua esperienza juventina non si è rivelata all'altezza delle aspettative, non integrandosi con il gioco dell'allenatore Antonio Conte.

I prestiti a QPR e Olympique Marsiglia

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Isla con la maglia del QPR

 

Il 6 agosto 2014 si trasferisce agli inglesi del QPR con la formula del prestito oneroso (1,2 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 10 milioni). Il 24 agosto 2014 debutta con la squadra londinese, nella sconfitta per 0-4 contro il Tottenham. Il 4 gennaio 2015 esordisce in FA Cup, nella sfida interna contro lo Sheffield United (0-3). Il 27 maggio seguente il QPR retrocede in Championship. A fine stagione il giocatore non viene riscattato e fa quindi ritorno alla Juventus.

Il 31 agosto 2015, dopo una presenza in campionato, non rientrando nei piani di Massimiliano Allegri, viene ceduto in prestito con diritto di riscatto al club francese dell'Olympique Marsiglia; il trasferimento, rientrante nell'operazione che ha portato Mario Lemina a Torino, prevede un'opzione di 7 milioni di euro per il tesseramento del giocatore a titolo definitivo. Il 14 febbraio 2016, nella gara di campionato contro il Nizza pareggiata per 1-1, realizza il suo primo gol con la maglia dei marsigliesi. Anche l'Olympique Marsiglia, a fine stagione, decide di non riscattare il calciatore.

Cagliari e Fenerbahce

Il 10 agosto 2016, viene acquistato dal Cagliari a fronte di un corrispettivo di 4 milioni di euro. Il suo debutto con la maglia dei sardi avviene il 15 agosto seguente nella partita Cagliari-SPAL (5-1), valida per il terzo turno di Coppa Italia.

il 19 febbraio 2017 sigla il suo primo gol in maglia rossoblu nel pareggio per 1-1 in casa della Sampdoria, tornando in gol in Serie A dopo più di 5 anni (il gol nella massima serie italiana mancava dal dicembre 2011).

Al termine della stagione, si svincola dagli isolani e il 21 luglio firma per i turchi del Fenerbahçe.

Flamengo

Il 19 agosto 2020, conclusasi l'esperienza a Istanbul, viene ingaggiato dai brasiliani del Flamengo.

Nazionale

Ha esordito nella Nazionale cilena il 7 settembre 2007 contro la Svizzera, ancor prima di esordire in un campionato professionista.

 

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Isla con la Nazionale U-20

 

Figura tra i 23 convocati del Cile per il Mondiale 2010 in Sudafrica. Diventato parte integrante della rosa cilena, parte da panchinaro in 4 partite disputate dalla sua Nazionale al Mondiale. Il 5 luglio 2015 vince la Copa América con il Cile, la prima nella storia della Roja.

Viene convocato per la Copa América Centenario negli Stati Uniti.

Palmarès

Club

Competizioni statali

Competizioni nazionali

Nazionale

Individuale

 

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg   MAURICIO ISLA      

 

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LUCA MOMBLANO, DA “HURRÀ JUVENTUS” DELL’AGOSTO 2012
Il primo pallone da calcio non si scorda mai. Detiene un fascino del tutto particolare, segna una delle tappe indelebili della crescita. Tanto più se quel bimbo di soli 5 anni sarà poi un calciatore professionista e vestirà un giorno la maglia della Juventus.
Può sembrare una storia normale, anche un po’ banale, e invece si tratta di una storia per pochi eletti. Una categoria nella quale rientra di diritto il neoarrivato Mauricio Isla, cileno adottato dal calcio italiano, 24 anni appena compiuti eppure già calciatore dal comprovato bagaglio di esperienza.
Qui di seguito è lo stesso Isla a raccontarsi al pubblico bianconero, ed è anche un po’ come viaggiare con la macchina del tempo. Dal significato del fresco approdo a Torino, indietro fino a quel giorno in cui...
«Essere a tutti gli effetti un calciatore della Juventus mi trasmette due forti sensazioni: orgoglio e felicità. È un momento di profondo significato per me e per la mia famiglia. È il coronamento del lungo percorso di Udine, dove ho trovato una piccola realtà calcistica che mi ha permesso di crescere fino ad arrivare nella squadra più forte d’Italia e in uno dei club più blasonati al mondo. Per me tutto è iniziato quando mia madre, appassionata di calcio, mi regalò il primo pallone: avevo 5 anni ed è il primissimo ricordo che nutro legato al calcio. Fu lì che iniziai a giocare con gli amici; qualcuno anche di 10 anni più grande di me. Non perdevo un’occasione, anche perché all’epoca vivevo in una casa proprio a ridosso del campo sportivo del paese. Si viveva a stretto contatto con la natura e con gli animali. Da qui anche il soprannome di “Huaso”; il modo con il quale gli adulti chiamavano i ragazzini che arrivavano da fuori città. Questo contesto è stato la mia fortuna, insieme alle figure femminili che mi hanno insegnato l’ordine e l’educazione. È importante avere un punto di riferimento stabile in casa. Tanto più se hai una mamma che ti regala la maglia del suo idolo, Marcelo Salas, ai tempi in cui giocava nell’Universidad de Chile!».
Alla soglia della maggiore età, quel ragazzino dalla corsa facile e dal forte temperamento è ormai al termine della trafila giovanile trascorsa nell’Universidad Catolica, uno dei tre top-club cileni. È l’estate del 2007 e Mauricio Isla viene selezionato per il gruppo della Nazionale Under 20 che parteciperà al Mondiale di categoria in programma in Canada. Un vero e proprio appuntamento con la storia, la sua storia.
«Quel Mondiale mi ha cambiato la vita. E molto lo devo a José Sulantay, tecnico di quella Nazionale. Mi dette la fascia di capitano nonostante fossi praticamente l’unico tra i convocati a non aver ancora giocato in prima squadra nel campionato cileno. Ripose grande fiducia in me, disputai un ottimo torneo e arrivammo terzi. Ci fu addirittura una partita nella quale tutti i nostri attaccanti erano indisponibili, giocai per la prima volta in camera da punta e segnai due gol. Dopo, successe tutto molto in fretta. L’Udinese, il trasferimento in Italia, le prime parole dell’allenatore Pasquale Marino che mi caricò dicendomi: “Vai a giocare qualche partita con la Primavera giusto per ambientarti, poi sarai pronto per la Serie A”. Aveva ragione. La mentalità la devo invece a Marcelo Bielsa, ex commissario tecnico del Cile. È uno che infonde la cultura del lavoro. Sarà un caso, ma la prima frase che mi ha detto Conte è stata identica a quella che mi disse a suo tempo Bielsa. Non lo conosco ancora bene, ma Conte dà la sensazione di ottenere il massimo dai giocatori. Se sei bravo, con lui puoi diventare un campione. La dimostrazione è Arturo Vidal, che conosco molto bene ed era già fortissimo quando giocava in patria nel Colo-Colo. In più hai di fianco fuoriclasse del calibro di Buffon, Pirlo, Chiellini e c’è lo Juventus Stadium: ci ho giocato sotto la neve, faceva molto freddo, ma trasmetteva un calore unico. Fantastico. Ma al Friuli avevo già capito che i tifosi della Juve sono qualcosa di speciale. Giocavamo in casa, e sembrava di essere in trasferta. Funziona così su tutti i campi della Serie A, no? Tutto questo mi stimola a tirar fuori tutto ciò che ho dentro. Sono alla Juventus per vincere tutto. E sono contento che di ritrovare anche il mio ex compagno Asamoah: un ragazzo serio, un grande lavoratore, oltre che un amico».
La collocazione tattica, la Champions League, la presidenza Agnelli e i tifosi. Un’idea per ogni cosa. Quel bimbo dagli occhi piccoli e dal cuore grande è diventato adulto: Mauricio Isla è oggi un atleta a tutto tondo, dal carattere pacato ma per nulla timido. Fuori dal campo si limita al bowling, al cinema e a quella televisione attraverso cui ha seguito i nuovi compagni di squadra impegnati agli Europei…
«Sono un calciatore duttile, è vero. L’anno scorso nell’Udinese ho giocato da interno coprendo il buco lasciato dalla partenza di Inler. Mi sono trovato bene, ma credo finora di aver reso al massimo da esterno destro tanto nel 3-5-2 quanto nel 3-4-3 che adottiamo in Nazionale. La Champions League? Sarà la prima volta per me, ma ho visto i Campionati Europei, e se penso che la difesa dell’Italia è la stessa della Juve allora penso che giocheremo per vincerla. Ho ammirazione per quello che sta facendo il presidente Agnelli: alla squadra più forte d’Italia, imbattuta per tutto il campionato, ha aggiunto almeno cinque o sei giocatori di alto livello. Io non sapevo davvero niente dell’interesse della Juve, è stata una bellissima sorpresa. È bastata una telefonata del mio procuratore, ho risposto con una sola parola: sì. Sono orgoglioso di far parte di questo progetto. Anche un po’ impressionato, ma non vedo l’ora. Ci tengo a precisare che non ho mai detto di sognare il Real Madrid. In Cile va per la maggiore la Liga e il giornalista mi ha fatto una domanda precisa chiedendomi chi preferissi come squadra tra Real e Barcellona. Quando ho risposto avevo già firmato per cinque anni con la Juve, sognando di poterci rimanere anche molto più a lungo».
 
Mauricio arriva da un grave infortunio, occorsogli in febbraio: in uno scontro con il milanista Ambrosini, rimedia una distorsione del ginocchio destro con lesione del legamento collaterale laterale e interessamento del legamento crociato anteriore, che lo tiene fermo per cinque mesi. Mister Conte è, tuttavia, molto fiducioso nel recupero del cileno e, nei suoi dettami tattici, lo vede quale alternativa a Lichtsteiner nel ruolo di esterno destro.
Purtroppo, l’ottimismo dell’allenatore bianconero non verrà giustificato dalle prestazioni di Huaso. Infatti, il cileno appare come l’ombra del brillante giocatore ammirato a Udine e, nelle due stagioni che resta alla Juventus, totalizza poche partite da titolare e poche di qualità, tanto da far nascere dubbi sul totale recupero del giocatore, non tanto dal punto di vista fisico ma nell’aspetto psicologico. Isla, infatti, si dimostra un ottimo corridore, buono tatticamente, tenace il giusto per la Serie A, ma non di altissimo livello se chiamato alla manovra o alle giocate verticali per le punte. Nemmeno i suoi inserimenti senza palla sono fruttuosi e, spesso, Conte gli preferisce il disciplinato Padoin. Nell’estate del 2014, è ceduto al Queens Park Rangers.
«Umile, concreto, sempre pronto a spendere fino all’ultima goccia di sudore per la squadra. Fin dal primo giorno alla Juventus, nel luglio 2012, per le successive due stagioni Mauricio Isla ha onorato la maglia con impegno e dedizione, mettendosi a disposizione dei successi del gruppo con professionalità esemplare. Dopo 47 presenze in bianconero e dopo aver conquistato due scudetti e due Supercoppe italiane, Mauricio affronterà ora una nuova sfida con gli inglesi del QPR. Ai nostri ringraziamenti, si uniscono quelli dei tifosi. Un grande in bocca al lupo per la nuova avventura, Mauricio!». Questo è il saluto della Juventus.
Rientra a Torino nell’estate successiva. Nemmeno il tempo di disfare la valigia e, dopo aver disputato pochi minuti nell’incontro inaugurale del campionato contro l’Udinese, si trasferisce a Marsiglia.
 

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