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Socrates

Emil Audero

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Audero fa ricca la Juventus: le cifre del suo passaggio alla Sampdoria |  ilbianconero.com

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  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    EMIL AUDERO         

 

Audero basks in the moment after Serie A debut - Juventus

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Emil_Audero

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Mataram (Indonesia)
Data di nascita: 18.01.1997
Ruolo: Portiere
Altezza: 190 cm
Peso: 83 kg
Nazionale Italiano Under-21
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 2016 al 2017

Esordio: 27.05.2017 - Serie A - Bologna-Juventus 1-2

 

1 presenza - 1 rete subita

 

1 scudetto

1 coppa Italia

 

 

Emil Audero Mulyadi (Mataram, 18 gennaio 1997) è un calciatore italiano di origine indonesiana, portiere della Sampdoria.

 

Emil Audero
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 190 cm
Peso 83 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Portiere
Squadra   Sampdoria
Carriera
Giovanili
2008-2017   Juventus
Squadre di club
2016-2017   Juventus 1 (-1)
2017-2018    Venezia 35 (-37)
2018-   Sampdoria 143 (-221)
Nazionale
2012 Italia Italia U-15 9 (-3)
2012 Italia Italia U-16 2 (-4)
2013-2014 Italia Italia U-17 3 (-1)
2013-2015 Italia Italia U-18 5 (-3)
2015 Italia Italia U-19 3 (-1)
2016-2017 Italia Italia U-20 4 (-4)
2017-2019 Italia Italia U-21 10 (-10)
Palmarès
 
Transparent.png Europei di calcio Under-17
Argento Slovacchia 2013

 

Biografia

Nato a Mataram da padre indonesiano e madre italiana, all'età di un anno si è trasferito a Cumiana.

Caratteristiche tecniche

Portiere dal fisico ben strutturato, mostra un'ottima reattività tra i pali, oltre a essere bravo nelle uscite basse.

Nel 2019 la UEFA lo ha annoverato tra i giovani calciatori europei più promettenti della sua generazione.

Carriera

Club

Gli inizi

Inizia a giocare a calcio da bambino nell'accademia dell'ex portiere Marco Roccati. Qui viene notato da Michelangelo Rampulla, all'epoca preparatore dei portieri della Juventus, il quale lo fa entrare nel vivaio bianconero all'età di 11 anni.

Compiuta via via tutta la trafila delle giovanili, ottiene per la prima volta la convocazione nella prima squadra di Massimiliano Allegri in occasione del derby di Torino del 30 novembre 2014; nel biennio seguente è il portiere titolare della squadra Primavera di Fabio Grosso, con cui nel 2016 raggiunge la finale scudetto persa ai tiri di rigore contro i pari età della Roma, ed è ciclicamente aggregato in prima squadra senza tuttavia mai scendere in campo. Nella stagione 2016-2017, pur continuando a far parte della squadra giovanile di Grosso, entra stabilmente nella rosa della prima squadra di Allegri come terzo portiere, dietro Buffon e Neto. Il 27 maggio 2017, dopo 61 panchine, debutta da professionista in occasione dell'ultimo turno di campionato, nella partita vinta per 2-1 sul campo del Bologna.

Nell'estate seguente viene ceduto in prestito al Venezia, in Serie B, con cui disputa un campionato molto positivo a livello individuale, mantenendo la porta inviolata in ben 13 incontri e dimostrandosi uno dei migliori talenti della categoria.

Sampdoria

Tornato inizialmente a Torino al termine della stagione, nell'estate 2018 passa a titolo temporaneo, inizialmente con opzione e diritto di contro-riscatto, alla Sampdoria, con cui fa il suo debutto il successivo 12 agosto nella gara di Coppa Italia vinta 1-0 contro la Viterbese Castrense. Impostosi subito come titolare, a Genova è autore di prestazioni di rilievo, che ne fanno tra le rivelazioni della prima parte di campionato; nel gennaio 2019 Sampdoria e Juventus riformulano il precedente accordo in un obbligo di riscatto a favore del club ligure, che si formalizza nel febbraio seguente per 20 milioni di euro.

Mantiene le chiavi della porta blucerchiata per gli anni a seguire, assurgendo tra i punti fermi della squadra in questa fase storica oltreché, nonostante l'ancora giovane età, nel novero degli estremi difensori doriani più rappresentativi. Vive una fase di appannamento solo a metà della stagione 2021-2022, quando alcune prestazioni opache lo relegano momentaneamente in panchina per quasi tre mesi, in favore di Wladimiro Falcone, pur ritrovando la titolarità nella parte finale del campionato: proprio qui, il 30 aprile 2022, in occasione di un derby della Lanterna decisivo in ottica salvezza, al 6' di recupero para il calcio di rigore del genoano Domenico Criscito, salvando la vittoria 1-0 dei suoi e mettendo a posteriori un sigillo importante sulla permanenza della Sampdoria in massima serie.

Nazionale

Ha scelto sin da ragazzino la nazionalità italiana nonostante il padre fosse indonesiano, ed è stato convocato per la prima volta nel 2012 per difendere i pali della nazionale Under-15, con cui ha collezionato 9 presenze subendo solo 3 reti.

Con la nazionale Under-17, nel 2013, viene convocato sia per il campionato mondiale sia per il campionato europeo di categoria, in cui l'Italia termina seconda, sconfitta in finale dalla Russia, non riuscendo però a scendere in campo in quanto gli viene preferito Simone Scuffet nel ruolo di numero uno azzurro.

Successivamente colleziona presenze con l'Under-18, l'Under-19 e l'Under-20.

Esordisce con la nazionale Under-21 il 4 settembre 2017, giocando titolare nell'amichevole vinta 4-1 contro la Slovenia. Ottiene 10 presenze nel biennio, e viene convocato per l'Europeo Under-21 2019 in Italia, dove però gli viene preferito Alex Meret come portiere titolare.

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

 

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  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    EMIL AUDERO         

 

Ufficiale: il portiere della Juve Audero passa alla Samp | L'ARENA del  CALCIO

 

 

 

Una vita in bianconero, dagli Esordienti alla prima squadra – si legge su Gianlucadimarzio.com del 26 maggio 2017 – Emil Audero è cresciuto nella Juventus, l’ha portata nel cuore fin da bambino, quando sognava un giorno di poter ripercorrere le orme dell’idolo Buffon. La chiamata è arrivata presto, quando ancora frequentava la prima media.
Papà (Edy Mulyadi) indonesiano, di Mataram, 1300 chilometri da Giacarta; mamma italiana, di Curmiana, a venti chilometri da Torino. La sua vita calcistica è iniziata lì, proseguita nell’accademia per portieri di Marco Roccati. Il passaggio alle giovanili della Juventus è avvenuto in maniera naturale. Da lì non si è più mosso Audero.
Nove anni in bianconero: tante presenze nelle giovanili, domani arriverà la prima con i grandi. Un’emozione forte, una gioia incontenibile. Ha aspettato tanto questo momento: per l’esattezza dal 30 novembre 2014, quando fece la sua prima apparizione sulla panchina bianconera appena diciassettenne. Da lì ha collezionato sessantuno panchine, senza però mai scendere in campo. «In porta gioca Audero», ha detto ieri Allegri in conferenza, spiazzando un po’ tutti. Il giusto riconoscimento per un ragazzo che negli anni ha dimostrato di avere la stoffa del predestinato. Ameno così lo definiscono in Indonesia, dove spesso lo chiamano per chiedergli di rappresentare la loro Nazione.
La risposta però è sempre la stessa: «No grazie».
Il motivo? Audero si sente italiano a tutti gli effetti, è qui da quando aveva appena un anno. Ha già indossato la maglia della Nazionale Under 17, ha sfiorato quella dell’Under 20 che sta disputando il Mondiale in Corea del Sud. Lui però ora deve pensare alla Juventus, non può distrarsi. E pensare che in porta ci si è trovato quasi per caso.
«Giocavo come esterno all’inizio! Sono diventato portiere casualmente, come spesso succede quando nella squadra del paese ne manca uno. Mi è piaciuto come ruolo, e da allora ho continuato a coltivarlo con piacere».
Scherzi del destino, perché ora Audero è considerato uno dei portieri più promettenti del calcio italiano, al pari di Meret, al quale contende la porta della Nazionale Under 20. Tante parole, altrettanti elogi, domani finalmente potrà esaudire il suo desiderio più grande: esordire in prima squadra. Prenderà il posto dell’idolo di sempre Buffon. Niente passaggi di consegne però, la strada è ancora lunga, ma da domani il cammino di Emil Audero sarà un po’ più in discesa.
 
Il giovinotto esordisce così in Prima Squadra, nella vittoriosa trasferta di Bologna (ultima giornata di campionato) dove, guarda caso, il goal della vittoria viene siglato da un altro giovanissimo: Moise Kean. La prova di Emil è positiva, per nulla condizionata dall’emozione. Intervistato dalla TV ufficiale bianconera, racconta le sensazioni vissute sul campo.
«Sono felice, perché alla fine debuttare da titolare così è un’emozione indescrivibile. Per tante cose uno ci mette aggettivi, ma alla fine il bello è soltanto viverla e godersela al massimo. Chiellini prima di partire mi ha detto: “Goditela”. E così è stato. È stato peggio il prima, rimanere in hotel, in camera, non vedevo l’ora di scendere in campo, di fare un bel riscaldamento, una bella partita. Io sono cresciuto qui, è il nono anno, ho proprio tutta dentro di me la cultura della Juve, la cultura del lavoro, la serietà, la professionalità e quest’anno credo sia stato l’apice di tutto quello che è stato nel settore giovanile, ho capito tante cose, ho condiviso tante cose con un gruppo di campioni, ho imparato tanto. Oggi in campo ho cercato di mettere tutto quanto quello che ho appreso in queste stagioni. Già l’anno scorso ma soprattutto quest’anno. Con Buffon e Neto ho un ottimo rapporto, sono persone squisite, con cui ho condiviso già due anni in modo anche passionale, negli allenamenti, ma anche nelle partite si vede che c’è coesione e c’è proprio un gran feeling. Quindi mi hanno tranquillizzato, mi hanno fatto l’in bocca al lupo, mi sono stati vicini. Mantenere la concentrazione quando si è poco impegnati è difficile e va allenata. In questo ho preso dal numero uno, da Gigi. Magari uno non è impegnato per ottanta minuti e all’85’ è costretto a fare una parata. Questo è il ruolo e l’obiettivo che ha il portiere della Juve. Quando si è chiamati in causa bisogna rispondere presente. La concentrazione deve essere sempre al massimo, il ruolo del portiere è un ruolo soprattutto di testa e mentalità e oggi alla fine l’ho allenata e l’ho applicata in campo nel miglior modo possibile».
Nella stagione 2017–18 viene prestato al Venezia, in Serie B, per “farsi le ossa” come si soleva dire tanti anni or sono.
 

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