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Socrates

Sami Khedira

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Sami Khedira: Juventus and Germany's midfield marvel, made in the  Bundesliga | Bundesliga

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Hertha BSC sign Khedira from Juventus: “Want to help with my experience” |  Transfermarkt

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Sami_Khedira

 

 

Nazione: Germania Germania
Luogo di nascita: Stoccarda
Data di nascita: 04.04.1987
Ruolo: Centrocampista
Altezza: 189 cm
Peso: 90 kg
Nazionale Tedesco
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 2015 al 2021

Esordio: 30.09.2015 - Champions League - Juventus-Siviglia 2-0

Ultima partita: 12.06.2020 - Coppa Italia - Juventus-Milan 0-0

 

145 presenze - 21 reti

 

5 scudetti

3 coppe Italia

3 supercoppe italiane

 

Campione del mondo 2014 con la nazionale tedesca

 

 

 

Sami Khedira (Stoccarda, 4 aprile 1987) è un ex calciatore tedesco, di ruolo centrocampista. Con la nazionale tedesca si è laureato campione del mondo nel 2014.

 

Durante la sua carriera ha vinto 1 campionato tedesco (2007), 1 campionato spagnolo (2012), 2 Coppe del Re (2011 e 2014), 1 Supercoppa di Spagna (2012), 5 campionati italiani (2016, 2017, 2018, 2019 e 2020), 3 Coppe Italia (2016, 2017 e 2018), 3 Supercoppe italiane (2015, 2018 e 2020), la Champions League 2013-2014, la Supercoppa UEFA 2014 e il Mondiale per club 2014.

Con la nazionale tedesca Under-21 è stato campione d'Europa di categoria nel 2009. Dallo stesso anno è stato convocato per giocare con la nazionale maggiore, con la quale ha preso parte a tre campionati del mondo (Sudafrica 2010, Brasile 2014 e Russia 2018) e due campionati d'Europa (Polonia-Ucraina 2012 e Francia 2016).

 

Sami Khedira
20180602 FIFA Friendly Match Austria vs. Germany Sami Khedira 850 0707.jpg
Khedira con la nazionale tedesca nel 2018
     
Nazionalità Germania Germania
Altezza 189 cm
Peso 90 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 1º luglio 2021
Carriera
Giovanili
1992-1995 non conosciuta Oeffingen
1995-2004   Stoccarda
Squadre di club
2004-2006   Stoccarda II 22 (1)
2006-2010   Stoccarda 98 (14)
2010-2015   Real Madrid 102 (6)
2015-2021   Juventus 145 (21)
2021   Hertha Berlino 9 (0)
Nazionale
2002-2003 Germania Germania U-16 10 (2)
2007-2009 Germania Germania U-21 15 (5)
2009-2018 Germania Germania 77 (7)
Palmarès
 
Coppa mondiale.svg Mondiali di calcio
Bronzo Sudafrica 2010
Oro Brasile 2014
UEFA European Cup.svg Europei di calcio
Bronzo Polonia-Ucraina 2012
Bronzo Francia 2016
Transparent.png Europei di calcio Under-21
Oro Svezia 2009

 

Biografia

Figlio di padre tunisino e madre tedesca, Sami Khedira è nato a Stoccarda. Anche suo fratello minore Rani è calciatore. Khedira ha frequentato la modella tedesca Lena Gercke da maggio 2011 al 2015. Entrambi sono stati presentati in una cover story del GQ del febbraio 2012.

Caratteristiche tecniche

Centrocampista centrale, ha giocato la maggior parte della sua carriera come mediano. Destro naturale, si distingue per dinamismo, forza fisica, visione di gioco e tecnica; grazie alla sua stazza, si è inoltre reso protagonista di numerosi gol di testa, frutto dei suoi inserimenti offensivi. Nonostante sia stato spesso soggetto a infortuni, talvolta gravi, che gli hanno impedito di rendere al meglio nelle diverse squadre in cui ha militato, è ritenuto uno dei centrocampisti più forti della sua generazione.

Carriera

Giocatore

Club

Gli esordi, Stoccarda II e Stoccarda

Sami Khedira inizia con il gioco del calcio nella F-Jugend del club TV Öffingen, del quale il padre Lazhar era allenatore. Viene scoperto nel 1995 dallo Stoccarda, con il quale svolge tutta la trafila delle squadre giovanili, arrivando a vincere i titoli tedeschi di classe A-Jugend e B-Jugend.

 

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Khedira alza il Meisterschale vinto con lo Stoccarda nel 2007

 

Debutta in seconda squadra, militante in Regionalliga, nella stagione 2004-2005. Gioca saltuariamente, anche a causa di un grave infortunio al ginocchio che gli pregiudica la stagione 2005-2006, collezionando 21 presenze in 3 stagioni. Nel 2006-2007 l'allenatore Armin Veh lo inserisce nella rosa della prima squadra in Bundesliga, dove fa il suo debutto da subentrante il 1º ottobre 2006, durante la sesta di campionato sul terreno dell'Hertha Berlino.

Il 29 ottobre 2006, durante la nona giornata, in casa contro lo Schalke 04, Khedira realizza i suoi primi gol in massima serie: mette infatti a segno una doppietta. Fin dalla prima stagione, viene schierato con regolarità e con un suo gol di testa all'ultima giornata contro l'Energie Cottbus, lo Stoccarda si assicura la vittoria del campionato 2006-2007. Nello stesso anno il club raggiunge la finale della coppa nazionale.

Firma il primo contratto da professionista con il club del Baden-Württemberg il 29 gennaio 2007.

Real Madrid

Il 30 luglio 2010 lo Stoccarda e il Real Madrid ufficializzano il passaggio del calciatore al club spagnolo. Il 29 agosto 2010 ha debuttato con la maglia dei madrileni nel pareggio esterno per 0-0 con il Maiorca. Ha terminato la stagione con la vittoria della Coppa del Re, mentre in campionato il Madrid si è posizionato secondo.

 

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Khedira in azione per il Real Madrid nel 2012

 

La stagione successiva è riuscito a realizzare il suo primo gol con il Real Madrid, nella partita della fase a gironi di Champions League giocata il 18 ottobre 2011 e vinta per 4-0 con i francesi del Lione. Il 21 aprile 2012 ha messo a segno il primo dei due gol con cui i blancos hanno vinto il Clásico, superando il Barcellona sul suo campo per 2-1; l'incontro si è rivelato decisivo per la vittoria finale del campionato.

Inizia la stagione seguente vincendo la Supercoppa di Spagna 2012 nella doppia sfida contro il Barcellona.

La stagione 2013-2014 per Khedira è particolarmente sfortunata. Con i Blancos colleziona solo 11 presenze in campionato, segnando anche 1 gol, e 4 in Champions League, prima dell'infortunio, rimediato in nazionale in seguito ad un contrasto con Andrea Pirlo, che lo tiene fuori fino al termine della stagione, riuscendo però a tornare in campo per la vittoriosa finale di Champions League disputata contro l'Atlético Madrid.

L'annata 2014-2015 si apre con la conquista della Supercoppa europea, vinta il 12 agosto 2014 battendo 2-0 il Siviglia, vincitore dell'Europa League. Il 20 dicembre conquista il Mondiale per club, battendo 2-0 in finale il San Lorenzo. In Champions invece il Real non ripeterà quanto fatto l'anno prima venendo eliminato in semifinale dalla Juventus. A fine stagione decide di non rinnovare il suo contratto in scadenza con il Real Madrid, rimanendo quindi svincolato.

Juventus

Il 9 giugno 2015 viene ufficializzato l'accordo raggiunto tra la Juventus e il giocatore, che si lega ai bianconeri a partire dal 1º luglio seguente. Sceglie di indossare inizialmente la maglia numero 28, ma poi, in seguito alla scelta del suo compagno di squadra Paul Pogba di prendere la numero 10, opta per la maglia numero 6. Il 1º agosto, durante un'amichevole contro l'Olympique Marsiglia, è costretto a lasciare il campo a causa di un infortunio alla gamba destra, che lo costringe ad uno stop di circa due mesi. Effettua il suo esordio ufficiale il 30 settembre nella partita di Champions League contro il Siviglia (vittoria dei bianconeri per 2-0). Segna il suo primo gol con la maglia bianconera il 4 ottobre, nella partita vinta per 3-1 contro il Bologna. Nonostante sia spesso vittima di problemi fisici, disputa una buona prima stagione alla Juventus, dando il suo contributo alla conquista del quinto scudetto consecutivo e della seconda Coppa Italia consecutiva (i primi per il tedesco).

 

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Khedira (a destra) alla Juventus nell'estate 2018, mentre discute con il connazionale ed ex compagno di squadra madrileno Kroos durante l'International Champions Cup.

 

Nella sua seconda stagione juventina risulta molto più continuo nel rendimento e nell'impiego in campo, vincendo la sua seconda Coppa Italia, terza di squadra, e il sesto scudetto consecutivo della Juventus, secondo personale (entrambi record della Juventus); disputa inoltre la finale di Champions League contro il Real Madrid, sua ex squadra, che si impone sui bianconeri per 4-1.

Il 22 ottobre 2017 sigla la sua prima tripletta in carriera nella trasferta di campionato contro l'Udinese, terminata 6-2 in favore dei campioni d'Italia. Il 7 marzo 2018, Khedira ha conseguito la sua centesima apparizione per la Juventus nella vittoria per 2-1 sul Tottenham allo stadio di Wembley, nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, fornendo peraltro l'assist a Higuaín per il gol del momentaneo pareggio. Chiude la stagione ottenendo il suo terzo double nazionale consecutivo e con un bottino di ben 9 reti realizzate in campionato, suo record personale.

Esordisce nella nuova stagione di 2018-2019 segnando il gol che sblocca il risultato nella partita vinta 3-2 contro il Chievo. A riprova dell'ormai maturata leadership all'interno dello spogliatoio bianconero, da quest'annata gli viene frequentemente affidata la fascia di capitano ogni qual volta non è in campo Chiellini, a cominciare dalla sfida del 16 settembre 2018 vinta 2-1 contro il Sassuolo. Il tedesco nonostante il buon inizio, durante il resto della stagione è vittima di numerosi problemi fisici che ne limitano drasticamente il minutaggio in campo. Il 20 febbraio 2019 gli viene anche diagnosticata un'aritmia cardiaca che lo costringe a stare fuori per un mese. Il 20 aprile seguente, grazie al successo casalingo contro la Fiorentina (2-1), conquista il suo quarto Scudetto consecutivo con cinque giornate d'anticipo.

 

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Khedira scende in campo per la Juventus in una gara di Champions League 2019-2020 contro il Lokomotiv Mosca

 

Anche durante la stagione 2019-2020 il tedesco è vittima di numerosi problemi fisici che ne limitano le presenze. In dicembre viene operato al ginocchio e al suo ritorno, il 19 giugno durante la preparazione alla gara di finale di Coppa Italia contro il Napoli, rimedia una “lesione parziale del tendine del muscolo lungo adduttore della coscia destra”. La diagnosi è tremenda: due-tre mesi di stop e, dunque, stagione finita. Conquista comunque il suo quinto scudetto consecutivo, seppur con un numero limitato di presenze, e senza andare in gol per la prima volta in campionato.

Nella stagione 2020-2021, nonostante non rientrasse più nei piani della società e del nuovo allenatore Andrea Pirlo, Khedira rifiuta la risoluzione anticipata del contratto. Per questa ragione, pur rimanendo alla Juventus, non viene inserito in lista per la Champions League e non viene mai convocato, neppure per le gare di campionato o Coppa Italia, venendo di fatto messo ai margini della rosa bianconera.

Hertha Berlino e ritiro

Il 1º febbraio 2021 rescinde il proprio contratto con la Juventus per poi accordarsi con l'Hertha Berlino, con il quale debutta il 5 febbraio 2021 nella sconfitta di misura contro il Bayern Monaco.

Il 19 maggio seguente annuncia il ritiro dal calcio giocato per problemi fisici.

Nazionale

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Khedira contrasta l'argentino Messi nei quarti di finale del campionato del mondo 2010

 

Nel 2009, come capitano della nazionale Under-21, allenata da Horst Hrubesch, vince il campionato d'Europa Under-21.

Il 5 settembre 2009 debutta nella nazionale maggiore contro il Sudafrica.

Viene selezionato il 1º giugno 2010 per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica dal CT Löw. Esordisce nel il 13 giugno nella prima gara del girone vinta per 4-0 contro l'Australia. Gioca da titolare in tutti gli incontri dei tedeschi, vincendo tutte e tre le gare della fase a gironi, agli ottavi contro Inghilterra e ai quarti contro l'Argentina. Con i teutonici, viene eliminato poi in semifinale contro la Spagna per 1-0. Nella finale per il terzo e quarto posto, mette anche a segno la sua prima rete in nazionale, quella del 3-2 decisivo, nella finale per il terzo posto contro l'Uruguay.

Il CT Löw lo inserisce nella lista dei 23 che prenderanno parte al campionato d'Europa 2012, che si svolgerà in Polonia e Ucraina. Khedira, che disputa il suo primo Europeo, va in gol nella gara dei quarti contro la Grecia, terminata 4-2 per i tedeschi. La squadra verrà eliminata al turno successivo per 2-1 contro l'Italia.

 

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Khedira e il brasiliano Bernard nel Mineirazo al campionato del mondo 2014

 

Il 15 novembre 2013, in occasione dell'amichevole a San Siro contro l'Italia terminata 1-1, durante uno scontro di gioco con Andrea Pirlo, Khedira si infortuna seriamente, lasciando anzitempo il terreno di gioco e riportando la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco per sei mesi.

Rientrato dall'infortunio, verrà incluso nella lista dei convocati per il campionato del mondo 2014 in Brasile, dove Khedira conquista un posto da titolare nella formazione tedesca e nella semifinale contro il Brasile, vinta 7-1 dai tedeschi, mette a segno la quinta rete tedesca. Il 13 luglio 2014 Khedira non disputa la finale a causa di un infortunio, ma si laurea comunque campione del mondo grazie alla vittoria ottenuta in finale contro l'Argentina, battuta 1-0 ai tempi supplementari grazie al gol decisivo di Götze.

Convocato per il campionato d'Europa 2016 in Francia, scende in campo in cinque occasioni durante la manifestazione continentale. Prende parte anche al campionato del mondo 2018, in cui la Germania, a sorpresa, non supera la fase a gironi arrivando ultima.

Dopo il fallimentare Mondiale in Russia viene (a seguito di un colloquio tra allenatore e federazione) escluso dai piani futuri del commissario tecnico dei tedeschi Joachim Löw.

Dopo il ritiro

Il 28 maggio 2021 viene annunciato che sarà commentatore sportivo dell'europeo 2020 per ESPN.

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

Competizioni internazionali

  • Coppa Campioni.svg UEFA Champions League: 1 - Real Madrid: 2013-2014

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine al Merito dello Stato di Baden-Wuerttemberg - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine al Merito dello Stato di Baden-Wuerttemberg
  — 23 aprile 2016

 

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1947398563_Juve2017.jpg.deced29b2cf9e3431d7268c59c8dcc63.jpgSAMI KHEDIRA  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    

 

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«Cari Juventini, vorrei ringraziarvi di tutto cuore! È stato un periodo incredibilmente bello e soprattutto di successo. Sono fiero di essere stato parte di questa era. Per me è sempre stato un onore poter portare questa maglia pluripremiata e porto con me tanti bei momenti e ricordi. Sono le persone a rendere questa squadra particolare e sono davvero contentissimo di aver conosciuto qui non solo dei compagni di squadra, bensì dei veri amici. In bocca al lupo per il futuro e incrocio le dita che quest’anno vada in porto “La Decima”, sarebbe davvero un capolavoro! Per sempre, Forza Juve».
 
Un grande, anzi un grandissimo. Sicuramente uno dei più forti centrocampisti della sua generazione. Dotato in una grande intelligenza calcistica, nonostante non sia mobilissimo, sa sempre trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Tanti i gol segnati – di testa o di piede – grazie ai suoi inserimenti precisi come un orologio svizzero, puntuali come un treno giapponese. Se non fosse stato perseguitato da frequenti infortuni, sarebbe stato uno dei più grandi centrocampisti della storia juventina.
Padre tunisino e madre tedesca, Sami nasce a Stoccarda il 4 aprile del 1987. «Mio papà Lazhar e mamma Doris si incontrarono a Hammamet in Tunisia e fu amore a prima vista. Così, Lazhar decise di lasciare il proprio paese per seguirla in Germania. La famiglia di mia mamma reagì al matrimonio anteponendo la conoscenza ai pregiudizi. Ha concesso a mio padre la possibilità di farsi ascoltare, in modo da poterne dare una valutazione. Non possiamo piacere a tutti e non ci possono piacere tutti, non ci sarà mai solo amore nel mondo, ma prima di decidere se una persona ci piace e no bisogna valutarla. Così è stato per i miei genitori. Lazhar ha dimostrato lealtà, correttezza e grande capacità di adattamento. Alla fine, la convivenza è sempre un compromesso. Allora le famiglie miste non erano così numerose come oggi, chiaramente erano viste con occhio critico. Papà all’inizio era percepito e si sentiva diverso, però ha imparato il tedesco presto e bene, ha analizzato e soprattutto accettato la cultura e le tradizioni della Germania. Non ha detto: sono musulmano e non mi adeguo. Ha dato e quindi ricevuto rispetto. Quando si parla di integrazione, il punto fondamentale è sapere accettare e adeguarsi alla mentalità e alle regole del paese che ci ospita, non ostinarsi a volerle cambiare. Mio papà mi ha lasciato un temperamento arabo che ho mescolato alle mie virtù tedesche: credo di essere corretto, gentile, rispettoso e un grande lavoratore. In Spagna e in Italia ho imparato che bere un bicchiere di vino sul terrazzo non toglie nulla alla professionalità, anzi. Ma non mi fermo qui, voglio farmi contagiare da altre culture, mi interessano quella americana e asiatica, voglio cogliere anche i dettagli più insignificanti degli altri popoli».
Approda in riva al Po nell’estate del 2015, dopo essersi svincolato dal Real Madrid. Arriva con la laurea di campione del mondo, ottenuta l’anno prima in Brasile con la sua Nazionale. La Juve deve supplire alle partenze di Pirlo e Vidal e fa affidamento sulle grandi qualità del tedesco. La stagione, però, parte male per Sami che si fa male in un’amichevole pre campionato e deve rimandare il suo esordio con la casacca bianconera a fine settembre, nella partita di Coppa dei Campioni contro il Siviglia. Segna la sua prima rete 4 giorni dopo, nella sfida casalinga con il Bologna. È il punto del 3-1 che ribalta completamente lo svantaggio iniziale. E comincia così un’incredibile rimonta che porta la Vecchia Signora a vincere il quinto scudetto consecutivo e la Coppa Italia (la seconda consecutiva). In totale, gioca 25 partite e segna 5 reti.
Ma è nella stagione successiva che il supporter juventino fa la conoscenza col vero Khedira. Orfana di Pogba – tornato al Manchester United – la squadra bianconera viene letteralmente trascinata da Sami che gioca 45 partite e realizza 5 marcature. Va in gol nelle prime due partite, contro Fiorentina e Lazio, poi timbra il cartellino anche con Pescara, Sassuolo e Napoli. Vince nuovamente lo scudetto e la Coppa Italia, arriva in finale di Coppacampioni, nello sfortunato match contro i suoi ex compagni del Real Madrid. «Sami capisce a che velocità bisogna andare durante la partita e vi si adegua», sono le parole di Allegri che implica una superiorità del tedesco sul suo contesto.
Salgono a 9 le reti nel 2017-18, in 39 presenze. Ancora uno scudetto e ancora un Coppa Italia. E la sua giornata di gloria, il 22 ottobre in quel di Udine: con una fantastica tripletta porta alla vittoria la Juventus per 6-2. «Sono molto felice, non soltanto per me – perché segnare per la prima volta in carriera una tripletta è senza dubbio speciale – ma soprattutto per la squadra, perché era importante avere questa reazione dopo l’espulsione di Mario. Sono tre punti che pesano parecchio, quelli conquistati questa sera sotto il diluvio. Oggi il nostro obiettivo era vincere, e ci siamo riusciti: ci servirà anche per affrontare con il miglior spirito le prossime partite. Vogliamo mantenere questo livello di rendimento fino alla fine: la Juve c’è, sappiamo che la strada e lunga ma siamo concentrati sull’obiettivo». E poi una doppietta al Sassuolo, nello scoppiettante 7-0 del 4 febbraio 2018.
Finisce qui, in pratica, l’avventura juventina di Sami Khedira. La stagione 2018-19 lo vede scendere in campo solamente 17 volte, falcidiato dagli infortuni. Addirittura il 20 febbraio gli viene diagnosticata un’aritmia cardiaca che lo costringe a stare fuori per un mese. «Sami Khedira – si legge su giornalaccio rosa.it – è stato già operato a Torino. L’intervento tecnicamente si chiama “ablazione”, una piccola bruciatura all’interno del cuore che genera una cicatrice. Questa cicatrice permette di interrompere il circuito elettrico che genera la fibrillazione. L’ipotesi era sul tavolo già ieri ed è stata confermata dopo un esame, lo studio elettrofisiologico. “La ripresa dell’attività agonistica è prevista in circa un mese”, ha scritto la Juventus sul suo sito. Confermate quindi le previsioni di ieri. A fine marzo si potrà rivedere Khedira in campo. Sami Khedira si è sentito male ieri, alla vigilia di Atletico-Juve. Uno spavento che ha ritardato l’arrivo a Madrid e ha turbato la giornata di Allegri e della squadra. Il cuore del tedesco si è messo a battere in modo irregolare per una fibrillazione atriale, episodio molto simile a quello accaduto a Stephan Lichtsteiner nel 2015. Lo svizzero rimase lontano dai campi dal 23 settembre al 3 novembre e tornò in Champions, segnando un gol in trasferta al Borussia Mönchengladbach. La Juve spera che possa succedere lo stesso con Khedira».
Ma ogni volta è sempre più complicato recuperare, è sempre più difficile avere una preparazione fisica adeguata. Così, da autentico padrone del centrocampo bianconero, Sami diventa una specie di peso da portarsi appresso. La sua mobilità è limitata e nemmeno i suoi proverbiali inserimenti sono più efficaci. «La povertà del suo contributo numerico – scrive Matteo Gatto su Ultimouomo.com – si affianca a una certa piattezza tecnica. Le clip che raccolgono il meglio delle sue giocate sono tendenzialmente brevi e rimpolpate da giocate pregevoli ma che non vanno a buon fine. C’è sì qualche gol, qualcuno anche di buona fattura, e qualche bell’assist, ma complessivamente i video di highlights di Khedira, realizzati secondo i codici di intrattenimento con cui si montano quelli di Neymar o di Iniesta, risultano stiracchiati e poco emozionanti. E la ragione è che un numero singolarmente alto di partite si conclude senza che ci si possa ricordare di una sua singola giocata. Guardando giocare Khedira non si ha l’impressione di qualcuno che stia giocando male, ma di un calciatore che non si capisce sulla base di quali qualità possa giocare bene. Un calciatore che potrebbe non avere alcun talento. Anche un pubblico ormai molto più competente di un tempo, guarda Khedira e non vede niente di particolare. Khedira non fa girare la squadra. Tocca pochi palloni e li gioca quasi tutti in modo apparentemente semplice. Non dribbla, non ha rilevanti capacità di verticalizzare, né di giocare sul lungo. Non è una mezzala di possesso, non contrasta, non va in tackle, non vince duelli aerei. Non scatta, non strappa palla al piede, non copre ampie zone di campo. Spesso non dura neppure 90 minuti».
Sono 17 anche le parte del campionato successivo. E, per la prima volta, non riesce a infilare nemmeno una volta il pallone nella rete avversaria. La sua stagione finisce in pratica a dicembre, quando viene operato al ginocchio. Nonostante la grande stima di Maurizio Sarri: «Mah, se Khedira è un problema io i problemi me li tengo volentieri. È un ragazzo di un’intelligenza tattica mostruosa. Poi può darsi che quando le partite viaggiano su certi livelli di intensità, di accelerazione e di ritmo possa avere anche un attimino di difficoltà. Può dar l’impressione in certi momenti di non reggere il ritmo della partita. Il valore di avere in campo Khedira e la sua “intelligenza tattica” è superiore agli ipotetici svantaggi portati dalla sua lentezza, reale o percepita che sia».
Arriva Pirlo sulla panchina della Vecchia Signora e Sami viene messo fuori rosa. «Sono un ragazzo competitivo e voglio giocare, questa situazione è insolita per me. Prendo parte agli allenamenti della squadra, cerco di mantenere sempre intatto il livello di concentrazione e di energia. Ma poi nel fine settimana manca la cosa più importante. Ecco perché sto provando a cambiare la situazione o a lasciare Torino per tornare a fare quello che più mi piace: giocare a calcio». Così, il 1° febbraio 2021 rescinde il contratto e ritorna in Germania, nell’Herta Berlino.
Quindici anni di trionfi in cui Sami si è trovato a dover saltare oltre 200 partite, quasi 900 giorni complessivi, ovvero 2 anni e 5 mesi. Resta il grande rimpianto di quello che avrebbe potuto essere, di quello che avrebbe potuto fare senza tutti quegli infortuni.
 
DAL SITO UFFICIALE BIANCONERO
Un vincente. Un uomo apprezzato dentro e fuori dal campo. Un grande giocatore, capace di lasciare il segno nella storia bianconera grazie a una dote unica: quella di saper sempre fare la scelta giusta in mezzo al campo.
Con i suoi gol dettati da inserimenti perfetti, dalle sue chiusure in mezzo al campo, dalla sua capacità di incidere nella zona più delicata del terreno di gioco. Un totale di 145 presenze ufficiali condite da 21 reti per lui, tutte siglate in Serie A: almeno sei in più di qualsiasi altro centrocampista della Juventus nello stesso periodo. Dato che fa di Sami, al pari di Helmut Haller, il tedesco che ha segnato di più con la nostra maglia.
Khedira esordisce in bianconero il 30 settembre 2015, nella gara interna vinta 2-0 contro il Siviglia: esce tra gli applausi, e già in quell’occasione i tifosi capiscono chi è arrivato a Torino.  
Nella prima partita di Serie A, il 4 ottobre contro il Bologna, trova anche il suo primo gol. Chiuderà la stagione con 5 centri totali e soprattutto la doppietta campionato-Coppa Italia, raggiunta anche nelle due annate successive, 2016-2017 e 2017-2018.
Il 22 ottobre 2017 è una data indimenticabile per lui. Perché alla Dacia Arena di Udine, in una partita tanto spettacolare quanto complessa visto l’iniziale vantaggio della squadra friulana, Sami sfodera una prestazione incredibile e si porta a casa il pallone. Tre gol nel giro di 67 minuti: è il suo primo tris in carriera da professionista. 
Il valore delle prestazioni di Khedira sono testimoniate anche dalla classe in campo e dai numeri. In Serie A con noi ha avuto una percentuale di vittorie dell’83%; la stagione in cui è stato più prolifico è la 2017-2018, in cui ha segnato 9 reti in campionato: record per lui in carriera in una singola stagione tra Serie A, Liga e Bundesliga.
In bocca al lupo per la tua nuova avventura, Sami. E grazie per ogni singola volta che hai indossato la nostra maglia.
 

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