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Socrates

Medhi Benatia

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Manchester United interested in Juventus' Medhi Benatia

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Ufficiale Juventus, ceduto Benatia: «Grazie, è stato un piacere»

Il difensore marocchino giocherà nell'Al-Duhail: «Spero di venire a Madrid per tifare per voi»

Ufficiale Juventus, ceduto Benatia: «Grazie, è stato un piacere»

 

FONTE

 

 

Mehdi Benatia saluta la Juventus. Il difensore di origini marocchine oggi era in Qatar per le visite mediche di rito e per firmare il contratto con il nuovo club. Benatia giocherà con la maglia dell'Al-Duhail, squadra della capitale Doha.  

 

UFFICIALE - In serata è arrivata l'ufficialità dell'operazione con un comunicato della Juve: "Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società Al Duhail Sports Club per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Medhi El Mouttaqui-Benatia per un corrispettivo di € 8 milioni, pagabile in due rate entro ottobre 2019, che potrà incrementarsi sino ad un massimo di € 2 milioni al verificarsi di determinate condizioni contrattuali. Tale operazione non genera effetti economici significativi per Juventus".

 

IL MESSAGGIO DI BENATIA - Il difensore sui social ha salutato così il club bianconero: «Grazie a tutti voi, è stato un immenso piacere! Spero di potere venire a Madrid a tifare per voi, questa Juve se lo merita». 

 

 

Grazie a tutti voi é stato un immenso piacere !spero di potere venire a Madrid a tifare per voi, questa juve se lo merita 

 
 

LA SCHEDA - Arrivato alla Juventus nel luglio del 2016, Medhi ha fin da subito messo a disposizione del club le sue doti di prestanza fisica, classe e visione difensiva. In totale, ha giocato 40 partite di Serie A con la maglia bianconera, segnando tre gol, l’ultimo dei quali contro la Roma nel dicembre 2017 (il primo nel marzo dello stesso anno). Quattordici le presenze in Champions League, una in Supercoppa Italiana e quattro in Coppa Italia completano il quadro. A proposito di Coppa Italia, sono negli occhi di tutti i suoi due gol, decisivi nel poker con cui lo scorso maggio i bianconeri hanno battuto il Milan, conquistando il trofeo.

Due gli Scudetti, due le Coppe Italia e una Supercoppa Italiana sono i trofei vinti da Medhi in bianconero: un bottino di tutto rispetto, che porta anche la sua firma, se si pensa che la Juventus ha vinto 42 delle 59 partite in cui ha giocato (71%), considerando tutte le competizioni, mantenendo la porta inviolata nel 54% dei casi (32 gare).

Il tutto grazie anche il suo apporto: sono infatti una media di 4.3 le respinte difensive ogni 90 minuti in media per Medhi, tra i bianconeri, dal 2016/17, ha fatto meglio solo Capitan Chiellini. Una grande capacità di rispondere sempre all’appello, di farlo con prestazioni di alto livello e segnando gol che sono valsi una Coppa. Per tutto questo ringraziamo di cuore Benatia, augurandogli il meglio per il suo futuro professionale.

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1947398563_Juve2017.jpg.deced29b2cf9e3431d7268c59c8dcc63.jpgMEDHI BENATIA  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg      

 

Juventus transfer news: Benatia agrees €10m Qatar deal | Goal.com English  Oman

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Medhi_Benatia

 

 

Nazione: Marocco Marocco

                                         Francia Francia (Fino al 2003)
Luogo di nascita: Courcouronnes (Francia)
   Data di nascita: 17.04.1987
Ruolo: Difensore
Altezza: 189 cm
Peso: 94 kg
Nazionale Marocchino
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 2016 al 2019

Esordio: 27.08.2016 - Serie A - Lazio-Juventus 0-1

Ultima partita: 11.11.2018 - Serie A - Milan-Juventus 0-2

 

59 presenze - 5 reti

 

2 scudetti

2 coppe Italia

1 supercoppa italiana

 

 

Medhi Amine Benatia El Moutaqui (Courcouronnes, 17 aprile 1987) è un ex calciatore francese naturalizzato marocchino, di ruolo difensore.

 

Medhi Benatia
Medhi Benatia.jpg
Benatia in azione con la nazionale marocchina al campionato del mondo 2018
     
Nazionalità Francia Francia
Marocco Marocco (dal 2003)
Altezza 189 cm
Peso 94 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Difensore
Termine carriera 9 dicembre 2021
Carriera
Giovanili
2000-2002   INF Clairefontaine
2002-2003   Guingamp
2003-2006   Olympique Marsiglia
Squadre di club
2004-2006   Olympique Marsiglia 2 12 (0)
2006-2007    Tours 29 (0)
2007-2008    Lorient 0 (0)
2008-2010   Clermont Foot 57 (2)
2010-2013   Udinese 80 (6)
2013-2014   Roma 33 (5)
2014-2016   Bayern Monaco 29 (2)
2016-2019   Juventus 59 (5)
2019-2021   Al-Duhail 38 (1)
2021   Fatih Karagümrük 6 (0)
Nazionale
2003-2004 Francia Francia U-17 7 (0)
2003-2004 Marocco Marocco U-17 1 (0)
2005-2007 Marocco Marocco U-20 4 (0)
2008-2019 Marocco Marocco 66 (2)

 

Biografia

Benatia è nato in Francia da padre marocchino e madre francese di origine algerina.

Caratteristiche tecniche

Di ruolo difensore centrale, è dotato di un'ottima personalità, oltre a essere elegante nei movimenti, veloce, atletico, aggressivo in marcatura e abile nei contrasti, in tackle, negli anticipi e nell'intercettare palloni grazie alla sua ottima lettura del gioco offensivo degli avversari. La sua forza fisica gli consente di essere bravo anche nei colpi di testa.

Carriera

Club

Gli inizi

Benatia muove i primi passi da calciatore nell'Évry e nel Créteil-Lusitanos, prima di entrare nella prestigiosa accademia di INF Clairefontaine.

Decide di entrare nel settore giovanile dell'Olympique Marsiglia, dove rimane per più di quattro anni. Con lo scopo di fare esperienza, nel 2006 viene dato in prestito dapprima al Tours, dove disputa 29 partite, e nella stagione successiva al Lorient, dove tuttavia non scende mai in campo a causa di un grave infortunio al ginocchio.

Clermont e Udinese

Tornato a Marsiglia, non trova spazio nella squadra biancazzurra sicché nel giugno 2008 accetta il trasferimento a titolo definitivo al Clermont Foot, club di Ligue 2. Qui riesce a trovare continuità di rendimento e le sue prestazioni iniziano a destare l'interesse di vari club europei. Nel gennaio 2010 viene acquistato dagli italiani dell'Udinese per 500 000 euro, i quali decidono di farlo rimanere in prestito a Clermont sino a fine stagione.

 

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Benatia in allenamento all'Udinese nel 2011

 

Nell'estate seguente inizia l'esperienza a Udine, esordendo in bianconero l'11 settembre 2010 nella sconfitta 1-2 al Meazza contro l'Inter. Alla sesta giornata di campionato, il successivo 2 ottobre allo stadio Friuli contro il Cesena, segna al 2' di recupero il suo primo gol con la maglia friulana, che vale la vittoria 1-0 e pone fine a una striscia negativa dell'Udinese. All'ottava giornata, contro il Palermo, sigla la sua seconda rete stagionale, aprendo le marcature nel vittorioso 2-1 finale. Ritorna al gol il 13 marzo 2011, alla ventinovesima giornata, quando realizza il gol del vantaggio bianconero sul Cagliari nella trasferta del Sant'Elia poi vinta 4-0 dai friulani. L'Udinese termina la stagione al quarto posto della Serie A, accedendo ai preliminari di Champions League, piazzamento cui Benatia contribuisce con 34 partite e 3 gol.

Nella stagione successiva, iniziata con l'eliminazione dalla Champions League e il ripescaggio in Europa League, realizza un'unica rete in campionato nella partita del 2 ottobre 2011 vinta 2-0 sul Bologna. Il 20 dello stesso mese sigla il suo primo gol nelle competizioni europee, nella vittoria 2-0 sugli spagnoli dell'Atlético Madrid (poi vincitore dell'edizione) valida per la fase a gironi di Europa League. Termina la stagione con un totale di 38 presenze e 2 gol che aiutano l'Udinese a raggiungere la quinta posizione della classifica, accedendo ai preliminari di Europa League.

Roma e Bayern Monaco

Nel luglio 2013 la Roma preleva il difensore dall'Udinese per 13,5 milioni di euro (comprensivi delle cessioni in comproprietà verso Udine dei calciatori Valerio Verre e Nico Lopez, rispettivamente per 2,5 e 1 milione). Debutta coi giallorossi il successivo 25 agosto, nella vittoriosa trasferta di campionato sul campo del Livorno (2-0). Il 25 settembre, nella gara esterna contro la Sampdoria vinta 2-0, segna la sua prima rete con la maglia dei capitolini. In questo inizio di stagione a Roma, contribuisce alla striscia-record di 10 successi consecutivi in Serie A, raggiunta dai giallorossi dopo la vittoria casalinga sul Chievo del 31 ottobre 2013. Il successivo 16 novembre entra nella lista dei 25 candidati al titolo di calciatore africano dell'anno, insieme al compagno di squadra Gervinho, dove viene inserito nella Top 11 continentale. Il 22 dicembre realizza al Catania una doppietta, in una partita finita 4-0 per i giallorossi. La positiva e unica stagione a Roma, conclusasi con 37 presenze e 5 reti, gli vale l'inserimento nell'ESM Team of the Year.

 

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Benatia in azione al Bayern Monaco nel 2014

 

Nell'agosto 2014 viene acquistato dal Bayern Monaco per 26 milioni di euro (più 4 di bonus). In Baviera vince per due volte il campionato tedesco, cui si aggiunge nella stagione 2015-2016 la Coppa di Germania, i primi trofei della carriera per il franco-marocchino; tuttavia non riesce a imporsi come titolare, sia per qualche infortunio di troppo, sia per la mancata fiducia accordatagli dall'allenatore Josep Guardiola, il tutto sommato anche a problemi di ambientamento in Germania. L'arrivo in rosa di Mats Hummels nell'estate 2016, di fatto preclude ulteriori spazi a Benatia, il quale lascia i Roten dopo due stagioni.

Juventus e ultimi anni

Nel luglio 2016, a fronte di un esborso di 3 milioni di euro, il giocatore torna in Italia approdando in prestito alla Juventus. Primo marocchino nella storia dei torinesi, esordisce in maglia bianconera il successivo 27 agosto, nella vittoriosa trasferta di campionato contro la Lazio (1-0). Il 10 marzo 2017 segna il suo primo gol juventino in Serie A, nella classica vinta per 2-1 contro il Milan allo Juventus Stadium. Frattanto il 12 maggio seguente il club piemontese riscatta il cartellino del giocatore dal Bayern Monaco per 17 milioni di euro. Tra il 17 e il 21 maggio, dapprima vince la sua prima Coppa Italia superando in finale la Lazio (2-0), e poi conquista il suo primo scudetto grazie alla vittoria casalinga contro il Crotone (3-0). Il 3 giugno partecipa inoltre alla sua prima finale di Champions League (senza tuttavia scendere in campo), poi persa dai bianconeri contro il Real Madrid (1-4).

 

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Benatia con la maglia della Juventus nel 2018

 

Dopo una stagione d'esordio globalmente positiva, ma che non lo vede tra gli inamovibili della squadra sia per la concorrenza nel ruolo, sia perché frenato da una serie di guai fisici, nell'annata seguente la sopravvenuta cessione di Leonardo Bonucci apre al marocchino maggiori spazi al centro della difesa bianconera. Al termine di un campionato che lo vede tra i punti fermi dell'undici titolare, bissa la conquista dello scudetto; infine il 9 maggio 2018, realizzando una doppietta, è tra i protagonisti della vittoriosa finale di Coppa Italia contro i rivali del Milan (4-0).

Questo favorevole periodo va tuttavia a interrompersi nell'estate 2018, quando il ritorno a Torino di Bonucci relega nuovamente Benatia tra le seconde linee. Demotivato per le scarse possibilità d'impiego e spinto anche da ragioni extrasportive, nel gennaio 2019 chiede e ottiene la cessione all'Al-Duhail, che lo acquista per 8 milioni di euro (più bonus). Rimane in forza al club qatariota fino al giugno 2021, quando decide di non rinnovare il proprio contratto in scadenza, concludendo la sua esperienza a Doha con 66 presenze e 2 reti totale. Il 30 luglio dello stesso anno si accasa ai turchi del Fatih Karagümrük, club della Süper Lig. Rimane in rossonero per un semestre, giocando solamente 6 incontri fino al 9 dicembre 2021, giorno in cui annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.

Nazionale

Ha iniziato a giocare per la nazionale giovanile francese (Under-17), dove ha disputato qualche partita. Successivamente gioca nelle varie nazionali giovanili marocchine, mentre il 19 novembre 2008 fa il suo debutto con la nazionale maggiore, giocando in un'amichevole contro lo Zambia. Il 4 giugno 2011 segna il suo primo gol internazionale nella partita contro l'Algeria. Dal 2013 si alterna la fascia di capitano dei marocchini assieme a Houssine Kharja, mentre dal 2015 diventa ufficialmente il capitano dei Leoni dell'Atlante.

Il 15 marzo 2017 annuncia il temporaneo ritiro dalla rappresentativa marocchina a causa dello scarso impiego con la sua squadra di club, fatto che non riuscirebbe a garantirgli la giusta competitività; torna in nazionale nel successivo settembre, ed è poi convocato per il campionato del mondo 2018 in Russia (a cui il Marocco si qualifica anche grazie a un suo goal nello scontro diretto vinto 2-0 in trasferta contro la Costa d'Avorio), dove disputa le prime due partite del Marocco, eliminato al primo turno con un pareggio e due sconfitte.

Successivamente disputa la Coppa d'Africa 2019, in cui scende in campo in 2 partite della Nazionale eliminata agli ottavi. Il 2 ottobre 2019, dopo 66 partite con 2 reti segnate all'attivo, decide di lasciare la Nazionale.

Palmarès

Club

Individuale

  • CAF Team of the Year: 4 - 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2017-2018

 

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1947398563_Juve2017.jpg.deced29b2cf9e3431d7268c59c8dcc63.jpgMEDHI BENATIA  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg      

 

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«A dicembre ero in vacanza a Dubai. Ho parlato con mia moglie e i miei figli, che mi chiedevano sempre: “Papà, perché non giochi?”. Mi bruciava dentro, non ero più felice. Ho lasciato una squadra di amici, ai quali sono molto legato. Però avrei voluto dare il mio contributo sul campo. Quando è tornato Bonucci, sono andato dal mister, che mi ha rassicurato dicendo di aver bisogno di me e che ero tra i centrali più forti al mondo. Poi le cose sono cambiate, ma non c’è nessun problema fra me e lui. Non guardo mai indietro, a quello che poteva essere e non è stato. L’ultima partita che ho fatto è stata contro il Milan a San Siro. Difficile, perché dovevo marcare Higuain. Ricordo tuttavia di aver giocato bene, ma la gara dopo sono rimasto fuori di nuovo».
 
Arrivato alla Juventus nel luglio del 2016 – scrive il sito ufficiale bianconero – Medhi ha fin da subito messo a disposizione del club le sue doti di prestanza fisica, classe e visione difensiva. In totale, ha giocato 40 partite di Serie A con la maglia bianconera, segnando tre gol, l’ultimo dei quali contro la Roma nel dicembre 2017 (il primo nel marzo dello stesso anno). Quattordici le presenze in Champions League, una in Supercoppa Italiana e quattro in Coppa Italia completano il quadro. A proposito di Coppa Italia, sono negli occhi di tutti i suoi due gol, decisivi nel poker con cui lo scorso maggio i bianconeri hanno battuto il Milan, conquistando il trofeo.
Due gli Scudetti, due le Coppe Italia e una Supercoppa Italiana sono i trofei vinti da Medhi in bianconero: un bottino di tutto rispetto, che porta anche la sua firma, se si pensa che la Juventus ha vinto 42 delle 59 partite in cui ha giocato (71%), considerando tutte le competizioni, mantenendo la porta inviolata nel 54% dei casi (32 gare).
Una grande capacità di rispondere sempre all’appello, di farlo con prestazioni di alto livello e segnando gol che sono valsi una Coppa. Per tutto questo ringraziamo di cuore Benatia, augurandogli il meglio per il suo futuro professionale.
 
 
ALEX CAMPANELLI, JUVENTIBUS.COM DEL 29 GENNAIO 2019
La Juventus, con la cessione di Medhi Benatia, perde molto. Non inganni la rottura recente del calciatore con l’ambiente, le pressioni sulla società per esser ceduto a gennaio e le conseguenti difficoltà in casa Juve nel sostituirlo; l’errore è stato fatto a monte, escludendolo aprioristicamente dal progetto, relegandolo velocemente a quarta scelta del reparto senza un’apparente motivazione tecnica, sminuendone il valore tecnico assoluto.
Con la cessione di Benatia, la Juventus perde il miglior marcatore della squadra dopo Chiellini, e in generale perde probabilmente il secondo miglior marcatore della Serie A. A livello squisitamente difensivo, considerando l’elevatissima capacità di mantenere la concentrazione nell’arco della gara, nessun altro difensore del campionato è all’altezza del centrale marocchino, nemmeno Skriniar (che è sulla strada giusta per diventare il più forte di tutti), né tantomeno Manolas o il tanto incensato Koulibaly. Senza Benatia, ora la Juve non dispone di un altro difensore, oltre a Chiellini, capace di far rimbalzare via gli avversari oltre il cerchio di centrocampo, di aggredire alto e di stroncare le iniziative avversarie sul nascere, anche con un fallo deciso quando serve.
Nel giro di qualche mese si è dimenticato quanto di buono l’ex Roma e Bayern Monaco ha regalato alla squadra di Allegri nella scorsa stagione, lo ha fatto la società ma anche molti tifosi: Benatia è diventato il principale responsabile dell’uscita dalla Champions League, benché il rigore su Ronaldo sia stato causato dalla catena di errori, come abbiamo dimostrato su queste pagine, ed è stato ovviamente messo all’indice per essersi perso Koulibaly in Juventus-Napoli 1-0, innalzato solo su una picca dopo una partita più che imbarazzante da parte di tutta la squadra.
Il gol decisivo contro la Roma nel girone d’andata apparteneva ormai al passato, mentre la decisiva doppietta in finale di Coppa Italia con il Milan non è stata evidentemente sufficiente a riabilitare Medhi agli occhi di addetti ai lavori e non. In estate il ritorno di Bonucci aveva fatto presagire una possibile staffetta tra i due, ma così non è stato: sin dalla prima partita il numero 19 è tornato titolare inamovibile, e gli spazi per Benatia, superato nelle gerarchie anche da Rugani, si sono ridotti all’osso.
Vero, grazie a Bonucci (ma anche a Cancelo e Ronaldo) la Juventus può praticare un altro tipo di calcio, e risolvere il cronico problema della scorsa stagione relativo all’uscita del pallone dalla difesa con più semplicità ma, come accade per centrocampisti e attaccanti, ci sono partite più adatte a determinati tipi di difensori piuttosto che ad altri. Un centrale come l’ormai ex numero 4 bianconero, per nulla malvagio con la palla tra i piedi e dalle ottime qualità difensive che abbiamo elencato subito, sarebbe stato utile in alcune partite in cui Bonucci è parso in difficoltà, avrebbe potuto sostituire Chiellini in occasioni nelle quali gli è stato invece preferito Rugani, ma soprattutto sarebbe stato FONDAMENTALE di qui in avanti, per permettere ad Allegri di far ruotare i centrali a disposizione senza incappare in cali di qualità.
Il malumore di Benatia non nasce la settimana scorsa, piuttosto è andato formandosi progressivamente dopo le tante panchine consecutive; in casa Juventus l’evolversi della situazione non è stato monitorato, oppure lo si è fatto superficialmente, o ancora non è stato reputato prioritario. Ora la Juve, che non poteva non essere consapevole dell’impossibilità di reperire un centrale del livello di Benatia sul mercato a gennaio, si trova costretta a ripiegare su Caceres e pensa addirittura a un’altra soluzione tampone per sostituire temporaneamente Bonucci.
Qui non parliamo di gratitudine, qui si parla di riconoscere a un calciatore il suo effettivo valore e di premiarlo offrendogli possibilità di dimostrarlo, con benefici che ricadono su di lui e su tutta la squadra. Benatia non è stato perso in un giorno, lo si è perso a ogni panchina, giornata dopo giornata, esclusione dopo esclusione. Ora ci troviamo a rimpiangerlo, e non potrebbe essere altrimenti: non ammetterlo, rifugiandosi dietro a scuse puerili come “tanto voleva andare via” o “tanto non giocava mai” non ci rende vicini alla società, quanto piuttosto superficiali com’è stata la gestione del difensore marocchino.
Grazie Medhi, e scusaci.
 

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