Socrates 9027 Joined: 04-Apr-2006 137070 messaggi Inviato May 29, 2022 IVANO BORDON https://it.wikipedia.org/wiki/Ivano_Bordon Nazione: Italia Luogo di nascita: Venezia Data di nascita: 13.04.1951 Ruolo: Preparatore dei Portieri Altezza: 183 cm Peso: 78 kg Nazionale Italiano Soprannome: Pallottola Alla Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004 5 scudetti 1 coppa Italia 2 supercoppe italiane 1 champions league 1 supercoppa Uefa 1 coppa intercontinentale Campione del mondo 1982 con la nazionale italiana (giocatore) Campione del mondo 2006 con la nazionale italiana (preparatore portieri) Ivano Bordon (Venezia, 13 aprile 1951) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982. Ivano Bordon Bordon all'Inter nella stagione 1981-1982 Nazionalità Italia Altezza 183 cm Peso 78 kg Calcio Ruolo Preparatore dei portieri (ex portiere) Termine carriera 1989 - giocatore 2010 - allenatore Carriera Giovanili 1965-1970 Juventina Marghera 1970-1971 Inter Squadre di club 1969-1983 Inter 280 (-245) 1983-1986 Sampdoria 90 (-56) 1986-1987 Sanremese 16 (-14) 1987-1989 Brescia 62 (-46) Nazionale 1970-1973 Italia U-21 6 (-8) 1978-1985 Italia 22 (-20) Carriera da allenatore 1993-1994 Udinese Portieri 1994-1999 Juventus Portieri 1999-2001 Inter Portieri 2001-2004 Juventus Portieri 2004-2010 Italia Portieri Palmarès Mondiali di calcio Oro Spagna 1982 Oro Germania 2006 Caratteristiche tecniche Giocatore Bordon è stato un portiere freddo e affidabile, dotato di un ottimo senso della posizione; i suoi notevoli riflessi gli valsero il soprannome Pallottola, coniato da Sandro Mazzola. Il suo stile di gioco ricalcava quello di Lido Vieri, suo predecessore nell'Inter: in proposito, Bordon ebbe a dire che «se oggi vedo dei filmati di partite dell’Inter di quegli anni, faccio fatica a capire se sono io o Lido, tanto il mio stile assomigliava al suo». Carriera Giocatore Club Bordon alla Sampdoria nella stagione 1983-1984 Fu scoperto da Elio Borsetto, già compagno di squadra del padre di Bordon nelle file del Venezia, durante la sua militanza nella Juventina Marghera, società in cui mosse i primi passi. Nell'estate del 1966, per centomila lire, passò all'Inter, approdando in prima squadra l'anno 1970. Fece il suo esordio nel massimo campionato l'8 novembre dello stesso anno, nel derby Milan-Inter (3-0), rimanendo in nerazzurro fino al 1983, per un totale di 382 partite di cui 281 in campionato. Una delle sue prime gare da titolare con i nerazzurri è passata alla storia, il ritorno degli ottavi di finale di Coppa dei Campioni 1971-1972 contro il Borussia Mönchengladbach, in cui si ritrovò a sostituire Lido Vieri: la gara finì 0-0 dopo che all'andata l'Inter vinse 4-2. Con i milanesi conquistò due scudetti (1970-1971, 1979-1980) e due Coppa Italia (1977-1978, 1981-1982). Nel corso della stagione 1979-1980 rimase imbattuto per 686 minuti (tra la 4ª e l'11ª giornata), all'epoca un record nella storia interista. Bordon (a destra) al Brescia nel 1987, mentre saluta Walter Zenga suo erede a difesa della porta interista. Dopo la militanza in nerazzurro, giocò per tre stagioni nella Sampdoria, dal 1983 al 1986, ancora in Serie A, con cui vinse la Coppa Italia 1984-1985. Sul finire della carriera difese la porta della Sanremese per una stagione, e del Brescia per due, in Serie B. Si ritirò dall'attività agonistica nel 1989. Nazionale Esordì in nazionale nel 1978, sotto la direzione del commissario tecnico Enzo Bearzot. Venne quindi convocato come terzo portiere per il campionato del mondo 1978, dietro Dino Zoff e Paolo Conti. Partecipò poi come vice di Zoff sia al campionato d'Europa 1980 che al vittorioso campionato del mondo 1982. Disputò la sua ultima partita in nazionale nel 1985, totalizzando 22 presenze e 20 reti subite. Allenatore Nella stagione 1993-1994 iniziò a lavorare come preparatore dei portieri entrando nello staff tecnico dell'Udinese, in Serie A. Bordon (in alto, primo da sinistra), preparatore della Juventus, festeggia la vittoria dello scudetto 1997-1998. L'annata seguente approdò alla Juventus dove trovò Marcello Lippi, con cui instaurerà un lungo e proficuo sodalizio professionale. Chiamato a far «salire Peruzzi dal quarto posto a quello di titolare della Nazionale dei Mondiali '98», ebbe un importante ruolo nella crescita tecnica del portiere, che di lì a poco, come profetizzato da Lippi, diverrà il nuovo numero uno dell'Italia. Rimase a Torino per tutto il primo ciclo bianconero del tecnico viareggino, fino al 1999, contribuendo alle vittorie in Italia di tre scudetti (1994-1995, 1996-1997 e 1997-1998), una Coppa Italia (1994-1995) e due Supercoppe di Lega (1995 e 1997), e in campo internazionale di una UEFA Champions League (1995-1996), una Supercoppa UEFA (1996) e una Coppa Intercontinentale (1996). Nel 1999 seguì quindi Lippi e Peruzzi all'Inter, rimanendo nello staff nerazzurro per il successivo biennio. Nel 2001 tornò alla Juventus, ancora al seguito del tecnico toscano; stavolta rimase a Torino fino al 2004, allenando Gianluigi Buffon e partecipando, nel secondo ciclo Lippi a Torino, alle vittorie di altri due scudetti (2001-2002 e 2002-2003). Infine dal 2004 al 2006 seguì ancora Lippi nello staff tecnico della nazionale italiana, lavorando in azzurro con Buffon, Peruzzi e Marco Amelia durante il vittorioso campionato del mondo 2006 in Germania. Per questo ruolo, l'11 dicembre dello stesso anno venne premiato dalla FIGC con una Panchina d'oro speciale. Nel 2020 scrive, con la collaborazione di Jacopo Dalla Palma, la sua biografia con il libro In presa alta. Record Portiere con la più lunga striscia di imbattibilità in Serie A con l'Inter (686 minuti di imbattibilità, dal 7º minuto della 4ª giornata fino al 63º minuto della 11ª giornata della Serie A 1979-1980). Palmarès Club Competizioni giovanili Torneo di Viareggio: 1 - Inter: 1971 Competizioni nazionali Campionato italiano: 2 - Inter: 1970-1971, 1979-1980 Coppa Italia: 3 - Inter: 1977-1978, 1981-1982 - Sampdoria: 1984-1985 Nazionale Campionato mondiale: 1 - Spagna 1982 Individuale Premio Panchina d'oro speciale: 1 - 2006 Onorificenze Collare d'oro al merito sportivo — Roma, 19 dicembre 2017. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti