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Socrates

Enrico Fantini

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800px-Enrico_Fantini_-_1995_-_Juventus_FC.jpg

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Fantini

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Cuneo
Data di nascita: 27.02.1976
Ruolo: Attaccante
Altezza: 180 cm
Peso: 69 kg
Nazionale Italiano Under-20
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 1994 al 1995

Esordio: 28.05.1995 - Serie A - Roma-Juventus 3-0

 

1 presenza - 0 reti

 

1 scudetto

1 coppa Italia

 

 

 

Enrico Fantini (Cuneo, 27 febbraio 1976) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Campione d'Italia in giovane età con la Juventus (1994-1995), nella sua carriera ha poi ottenuto otto promozioni con sette diverse squadre: Chievo (2000-2001), Modena (2001-2002), Fiorentina (2003-2004), Torino (2005-2006), Cuneo (2010-2011 e 2011-2012), Savona (2012-2013) e Virtus Mondovì (2013-2014).

 

Enrico Fantini
Fantini.jpg
Fantini nel 2005
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 69 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 10 dicembre 2015 - giocatore
Carriera
Giovanili
1987-1988   Cuneo
1989-1995   Juventus
Squadre di club
1994-1995   Juventus 1 (0)
1995-1996    Cremonese 20 (1)
1996-1997   Venezia 17 (1)
1997-1998    Alessandria 33 (10)
1998-1999    Livorno 31 (7)
1999-2000    Cittadella 20 (5)
2000-2001    Chievo 40 (3)
2001-2002    Modena 18 (2)
2002-2004   Venezia 53 (11)
2004-2005   Fiorentina 48 (2)
2005-2006    Torino 38 (9)
2006-2007   Bologna 19 (2)
2007-2009   Modena 41 (3)
2009-2010   Alessandria 32 (3)
2010-2013   Cuneo 79 (45)
2013   Savona 11 (0)
2013-2014 600px Chequered White RED HEX-EA0000.svg Virtus Mondovì 24 (16)
2014 Corneliano Roero Corneliano Roero 2 (1)
2015 600px Bianco e Rosso.svg Ama Brenta Ceva 11 (9)
Nazionale
1992-1994 Italia Italia U-18 11 (4)
1993-1995 Italia Italia U-19 9 (3)
1995-1996 Italia Italia U-20 13 (5)
Carriera da allenatore
2015-2016 600px Chequered White RED HEX-EA0000.svg Virtus Mondovì
2016-2017   Albese

 

Carriera

Giocatore

170px-Enrico_Fantini_-_1995_-_Juventus_F
 
Fantini in azione alla Juventus nel 1995

 

Cresciuto nel Beinette, formazione del suo paese d'origine, viene ceduto al Cuneo nelle cui file è presto notato dalla Juventus, che lo acquista facendolo maturare nel settore giovanile. Dopo alcune presenze nelle varie rappresentative giovanili azzurre, nel 1995 grazie al tecnico Marcello Lippi debutta diciannovenne in Serie A con la maglia bianconera e, pur riportando una sola presenza, può comunque fregiarsi da comprimario del titolo di campione d'Italia.

La stagione seguente è ancora in massima categoria con la divisa grigiorossa della Cremonese di Gigi Simoni, con cui segna una rete in 19 gare. Nella stessa stagione un grave incidente automobilistico gli impedisce di esordire nella Nazionale Under-21. Nel 1996 il Venezia, in Serie B, lo acquista in comproprietà dalla Juventus. Successivamente, con la modalità del prestito, milita in varie squadre di Serie C1 quali Alessandria, Livorno e Cittadella. Nel gennaio 2000 ritorna nella serie cadetta indossando la maglia del Chievo. Nel 2001 passa al Modena e, nonostante un grave infortunio, contribuisce comunque al ritorno nella massima serie dei canarini. Nell'anno seguente ritorna al Venezia, che nel frattempo acquista il suo intero cartellino, dove risulterà decisivo per la salvezza dei lagunari.

Nelle stagioni successive indossa le maglie di Fiorentina, dove ritrova la Serie A grazie anche alle sue due reti nello spareggio interdivisionale contro il Perugia, Torino, dove entra nella storia granata per il primo gol della rinascita post-fallimento, e Bologna dove però, a causa di un brutto infortunio, non riesce a dare pienamente il suo contributo.

 

170px-Enrico_Fantini_-_AS_Cittadella_199
 
Fantini in azione al Cittadella nel 1999

 

Il 6 agosto 2007 ritorna al Modena firmando un contratto triennale. Il 7 agosto 2009, dopo aver rescisso il contratto con la squadra emiliana, scende di categoria e approda all'Alessandria, in Lega Pro Prima Divisione; per lui si tratta di un ritorno avendo già indossato la casacca grigia nel 1997.

Dopo una breve preparazione con i disoccupati dell'Equipe Romagna, nel settembre 2010 firma un contratto con il Cuneo, in Serie D, squadra con la quale aveva iniziato in giovane età a giocare al pallone. Riporta i biancorossi in Lega Pro Seconda Divisione segnando 31 gol, vincendo a fine stagione anche lo scudetto di categoria. Si ripete l'anno dopo segnando 12 gol e portando i cuneesi alla storica promozione in Prima Divisione tramite i play-off.

Nel gennaio 2013, dopo aver rescisso il contratto con la squadra biancorossa, passa al Savona, in Seconda Divisione, squadra con la quale ottiene il salto in Prima Divisione, settima promozione in carriera. A luglio dello stesso anno approda alla Virtus Mondovì, nel campionato di Promozione, contribuendo con 16 reti alla promozione dei griogiorossi in Eccellenza. A fine agosto 2014 passa alla neofondata Corneliano Roero, con la quale partecipa al campionato piemontese di Eccellenza; l'esperienza si interrompe a dicembre dello stesso anno.

Nell'agosto 2015 comincia ad allenarsi con l'Ama Brenta Ceva, formazione cuneese di Seconda Categoria, con cui esordisce ufficialmente il 13 settembre a Chiusa Pesio mettendo a referto due assist e un gol su rigore. Il 10 dicembre dello stesso anno si ritira dall'attività agonistica.

Allenatore

Dopo aver iniziato a occuparsi già durante gli ultimi anni dell'attività agonistica della scuola calcio della Virtus Mondovì, nel 2015 intraprende con lo stesso club la carriera di allenatore. Nel novembre 2016 subentra come tecnico all'Albese, squadra militante in Eccellenza.

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni giovanili
Competizioni nazionali
Competizioni regionali

 

 

 

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55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png   ENRICO FANTINI

 

fantini.jpg

 

 

 

LORIS MARZOCCHI, “HURRÀ JUVENTUS” LUGLIO 1995
Enrico è l’alter ego di Grabbi. Se Ciccio è tecnica e istrionismo, Fantini è il prototipo dell’attaccante-atleta che fa della sua fisicità un’arma dirompente. Scattante e velocissimo, in progressione diventa un autentico “babau” soprattutto se riesce a buttarsi negli spazi che le diverse situazioni di gioco creano. La sua storia di giovane calciatore ha una chiave di pendolarità tra Cuneo e Torino. Alla Juventus è arrivato sette anni fa quando, appena dodicenne, fu pescato nei “baby” del Beinette e portato agli ordini di Maggiora nella squadra Giovanissimi. Era poco di più di un bimbo, fragile nel corpo e naturalmente nello spirito. Fu una stagione in cui non convinse troppo i tecnici bianconeri e il suo ritorno a casa fu una conseguenza quasi inevitabile. Ma dentro al ragazzino che stava crescendo, stava lievitando piano piano, il giocatore di calcio.
In tre stagioni al Cuneo, Fantini ha fatto progressi da gigante in ogni senso. Intanto il piccolo ragazzino che sgambettava nei Giovanissimi è diventato un giovanotto che denuncia oggi un’altezza di 184 centimetri intorno alla quale ha costruito un vero fisico da Marine. Non solo. Con il suo gioco di attaccante di razza, la sua mobilità di punta irrefrenabile, ha sviluppato doti tali da rendersi appetibile a diverse società. Quando era in “zona parcheggio” a Cuneo, gli si era fatto sotto anche il Milan che a lungo aveva insistito per portarlo a Milanello. Ma sulle piste del bomber era già tornata anche la Juventus con l’allora Direttore Sportivo delle giovanili Roncarolo. Toccò però a Furino l’opera di convincimento conclusiva. Un incontro a casa Fantini, presenti i genitori Pietro e Maddalena e il ritorno al Combi era cosa fatta. Con una clausola ben precisa: il ragazzo avrebbe fatto il pendolare, niente pensione con il resto dei giovanotti della Primavera e della Berretti. Più importante era la garanzia del focolare domestico, anche a discapito di grandi sacrifici e di ore a tremolare sul treno. Una scelta di principio non completamente condivisa dalla società che lo avrebbe voluto costantemente nel gruppo, ma che finora ha dato riscontri positivi.
Basta guardarlo negli occhi. Fantini è l’immagine della serenità giovanile, di colui che guarda avanti con fiducia senza mai cercare l’illusione-rifugio nel gioco-lavoro che in questo momento sta svolgendo (con grande profitto e serietà). Intanto si è messo le spalle al sicuro arrivando a conseguire il diploma di perito elettronico perché «se non va bene con il calcio, almeno ho un pezzo di carta su cui puntare». Parole sagge, di un ragazzo maturo dal sorriso quasi automatico, disarmante.
La vita gli ha insegnato a difendersi anche dalle critiche e a proteggere il proprio operato con legittima fermezza. Dai periodi non troppo brillanti ne è sempre uscito bene e alla fine ha sempre avuto ragione lui. La recente conquista della storica Coppa Italia porta a caratteri d’oro la sua firma. Nella doppia finale con il Bari è stato implacabile prima dal dischetto, nel match di andata al Combi, e poi in contropiede nello stadio mondiale di Bari. Due goal che, da soli, valgono una stagione tra l’altro già carica di soddisfazioni. L’anno scorso tra Berretti e Primavera raccolse un bottino di quindici reti; quest’anno, a tempo pieno con Cuccureddu, è già arrivato a dodici (compreso un goal all’Indonesia dal valore solamente statistico) e ci sono ancora da affrontare le fasi finali dei play-off.
In Fantini credono in molti, anche Lippi che lo ha più volte convocato in prima squadra e gli ha regalato uno spezzone di partita contro la Roma all’Olimpico. Un esordio in Serie A di venti minuti che ha dato modo di constatare di che pasta dura è fatto il ragazzo. Nel frattempo ha pure giocato nella Nazionale Under 19 di Giannini mettendo a segno un goal contro la Grecia.
La sua vita da pendolare proseguirà anche nella prossima stagione con il servizio militare (partenza a giugno destinazione Avellino). Nei suoi sogni c’è il Mondiale Militare che si svolgerà a Roma in settembre. Per ora non è tra i convocati ma è tra quelli in preallarme. La maglia azzurra con le stellette, magari in coppia con Del Piero sarebbe il massimo. Per il Settore Giovanile un motivo di orgoglio in più, per Fantini da Beinette una bella storia da raccontare in famiglia. Per ora l’elettronica può attendere.
 
La storia bianconera di Fantini sarà molto breve: lo spezzone di partita contro la Roma resterà l’unica presenza di Enrico nella Juventus. Nella stessa estate del 1995, infatti, sarà ceduto alla Cremonese.
 

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