Socrates 7971 Joined: 04-Apr-2006 130805 messaggi Inviato June 9, 2022 LUIGI GIANDOMENICO https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Giandomenico Nazione: Italia Luogo di nascita: Macerata Data di nascita: 01.09.1978 Ruolo: Centrocampista Altezza: 179 cm Peso: 74 kg Nazionale Italiano Under-18 Soprannome: - Alla Juventus dal 1997 al 1998 Esordio: 24.09.1997 - Coppa Italia - Juventus-Brescello 4-0 1 presenza - 0 reti Luigi Giandomenico (Macerata, 1º settembre 1978) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico dell'Atletico Ascoli. Luigi Giandomenico Giandomenico in azione nelle giovanili della Juventus, 1997 circa. Nazionalità Italia Altezza 179 cm Peso 74 kg Calcio Ruolo Allenatore (ex centrocampista) Squadra Atletico Ascoli Carriera Giovanili 19??-19?? Montecosaro 19??-1993 Fermana 1993-1998 Juventus Squadre di club 1997-1998 Juventus 1 (0) 1998-1999 Venezia 0 (0) 1999 Arezzo 11 (2) 1999-2000 Reggiana 4 (0) 2000-2001 Modena 0 (0) 2001-2002 Brescello 37 (9) 2002-2004 Reggiana 38 (14) 2004 → Perugia 5 (0) 2004-2005 Reggiana 11 (1) 2006 Ancona 11 (0) 2006-2007 Monza 9 (0) 2007 Cisco Roma 3 (0) 2007-2008 Sangiustese 31 (7) 2008-2009 R.C. Angolana 19 (3) 2009-2010 Sambenedettese 17 (2) 2010-2011 Elpidiense Cascinare 27 (3) 2011-2012 Maceratese 12 (3) 2012 Montecosaro ? (?) Nazionale 19?? Italia U-15 ? (?) 19?? Italia U-16 ? (?) 19?? Italia U-17 ? (?) 19?? Italia U-18 ? (?) Carriera da allenatore 2012-2016 Montecosaro ? (?) 2016-2017 Trodica 2017-2018 Penne 2018-2021 Valdichienti Ponte 2021- Atletico Ascoli Caratteristiche tecniche Giocatore Era un playmaker a tutto campo, estroso e dotato di un buon sinistro, abile nel mantenere il possesso palla e servire la giocata al compagno di squadra. Carriera Giocatore Cresciuto prima nel Montecosaro e poi nella Fermana, nella prima metà degli anni 1990 approda nel vivaio della Juventus. A Torino, nel corso del decennio compie tutta la trafila delle squadre giovanili fino alla formazione Primavera. Saltuariamente aggregato alla prima squadra di Marcello Lippi nella stagione 1997-1998, fa il suo debutto da professionista il 24 settembre 1997 allo stadio delle Alpi, nel vittorioso retour match contro il Brescello (4-0) valido per i sedicesimi di finale della Coppa Italia: sarà questa l'unica sua presenza in maglia bianconera. Considerato in gioventù un promettente elemento, in questi anni è anche un assiduo delle nazionali under azzurre. Al momento del definitivo salto tra i professionisti, tuttavia, non riesce a emergere, sicché il resto della sua carriera rimarrà legato alla provincia, prettamente nel terzo livello del calcio italiano, in piazze come Reggiana, Arezzo, Monza e Ancona; uniche eccezioni i passaggi al Venezia nella seconda metà del 1998, in cui però gli è precluso il debutto in Serie A, e al Perugia nel primo semestre del 2004, con cui mette a referto le sue uniche 5 partite in massima categoria. A cavallo degli anni 2000 e 2010 chiude quindi la carriera agonistica in formazioni dilettantistiche dell'Italia centrale. Allenatore Divenuto allenatore, intraprende questa carriera dal club che l'aveva visto crescere come calciatore, il Montecosaro, dove rimane per un quadriennio raggiungendo l'approdo in Promozione. Nelle stagioni seguenti siede sulle panchine di altre formazioni dei campionati regionali del Centritalia come Trodica, Penne e Valdichienti Ponte. Al termine della stagione sportiva 2020-2021, dopo tre anni passati alla guida del Valdichienti Ponte, si trasferisce all'Atletico Ascoli, squadra militante nel campionato marchigiano di Eccellenza. Palmarès Giocatore Competizioni regionali Eccellenza: 1 - Maceratese: 2011-2012 (girone marchigiano) Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 7971 Joined: 04-Apr-2006 130805 messaggi Inviato June 9, 2022 LUIGI GIANDOMENICO Ammira Zidane, sogna la Serie A – scrive Loris Marzocchi su “Hurrà Juventus” del marzo 1997 –, Bosman lo preoccupa. Gigi Giandomenico, classe 1978, è il playmaker della Primavera bianconera. Un faro in mezzo al campo, uno di quei catalizzatori del gioco a cui affidare il pallone è un dovere di squadra e un piacere per lo spettacolo. Il suo sinistro nasconde il pallone all’avversario e la sua testa produce inventive. Un direttore di orchestra estroso e costante nel dettare i tempi e la battuta. In mezzo al campo lo trovi ovunque occorre aiuto allo sviluppo dell’azione che lui rende fluida e geniale. Il suo passaggio non è mai fine a se stesso, perché il calcio che esprime è sempre creativo. Giandomenico è nato giocatore, nessuno ha messo mano fin da quando era piccolo alla sua genìa calcistica, aveva tutto già dentro la testa e i piedi. Un marchigiano verace della provincia di Macerata. Un’altra scoperta di Claudio Cicchi che lo ha prelevato dalla Fermana cinque anni fa per presentarlo agli occhi ammirati di Furino. Ma prima c’è stata la squadra del Montecosaro, il paese dove è nato e dove abitano i suoi genitori pasticceri e suo fratello Andrea, sfortunato ex Primavera dell’Ascoli. È proprio su questa vicenda che si basa la lotta di Giandomenico per diventare giocatore di calcio: «Io ci credo, nonostante queste nuove regole europee dell’allargamento delle frontiere. Certo la sentenza Bosman mi fa pensare, come mi lascia perplesso vedere tanti bravissimi compagni degli anni scorsi fare fatica per trovare posto in Serie C. Tanti stranieri ci penalizzano, noi giovani, però, di contro siamo più stimolati a fare bene. Tocca a noi dimostrare che la base del calcio italiano è sempre valida, anzi migliore di quella che viene offerta dall’estero». Pensiero positivo, ragionamento logico di un giovanotto che vive il calcio con grande intensità di animo, ma con un occhio oggettivo alla realtà quotidiana: «Noi ragazzi italiani siamo tutti bravi, lo abbiamo dimostrato al Viareggio, dove le squadre straniere sono state ridimensionate a cominciare dall’Ajax, però la strada che porta al professionismo è difficile e piena di imprevisti. L’esempio di mio fratello Andrea, che ora ha venticinque anni, è emblematico. Era a un passo dalla prima squadra dell’Ascoli, ma un infortunio lo ha fermato per due stagioni e poi ha smesso definitivamente di giocare. Per fortuna non è così per tutti, però dobbiamo tenere i piedi bene in terra». Una riflessione che fa onore al giovanotto e ne mette in luce la maturazione formatasi alla scuola juventina. Eppure Giandomenico di sogni nel cassetto ne ha parecchi e a giusta ragione. Da quattro anni la sua presenza è costante nelle squadre nazionali. Le ha frequentate tutte: Under 15, 16, 17 e 18. Stagioni azzurre da protagonista con cinque reti all’attivo e prestazioni da incorniciare, una in particolare: «Sì, quella con la Grecia a La Spezia con l’Under 18. Buona partita e un goal con partenza in dribbling da metà campo che non dimenticherò mai». Un goal alla Zidane, il suo idolo che spesso affronta nella partitella del giovedì pomeriggio sotto gli occhi di Lippi che, tra l’altro, è un assiduo frequentatore del campionato Primavera. Dietro la rete del Combi il tecnico Campione del Mondo, scruta i talenti della casa madre e tra questi proprio Giandomenico, la guida del centrocampo bianconero che ha il vizio del goal. In questa stagione, compresa la Coppa Italia, è già a quota sette. La sua vittima preferita è stato il Parma: quattro goal di cui due su punizione. Uno dei colpi che alla bisogna estrae dal suo cilindro di potenziale campione. Una sola presenza in bianconero per il talentino marchigiano: quella contro il Brescello, nella larga vittoria per 4-0 nel match di ritorno del primo turno di Coppa Italia, disputata al Delle Alpi il 24 settembre 1997. Quasi una mezzoretta di gloria, per Giandomenico, da ricordare per tutta la vita. https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2015/11/luigi-giandomenico.html Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti