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Never Gives Up

Tifoso Juventus
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Risposte inseriti da Never Gives Up


  1. Giusto, sul tema disdette,  che ognuno faccia quel che crede più corretto, ci mancherebbe altro. Io dal 2006 non ho dato una lira (tv, giornali, merchandise ecc). La prima da colpire ahimè, però, è proprio la Elkantus (ex JUVE).............................-

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  2. 2 minuti fa, nicola b. ha scritto:

    se  vero  anche se non la compra  scolla almeno in parte etichetta di ladri che ekann per ben due volte  la appiccicata addosso alla nostra juve !!

    un po' di giustizia e di verita'  se la merita  questa juve  (e dal 2006 che sto ......... ci infanga accettando e patteggiando) e si merita sopratutto un altro padrone !!

    un padrone degno delle sue vittorie  non un ..........!!

    un.............................T R A D I T O R E

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  3. 11 ore fa, Michè.Pfizer.Moderna&Covid ha scritto:

    Come fai a dire cancro per queste cazzate, sai quanto può essere terribile

    Inviato dal mio 22101320G utilizzando Tapatalk
     

    Bravo...............che poi se Allegri è quella malattia allora elkan cos'è ?


  4. 5 ore fa, gundam ha scritto:

    favorevolissimo...questa prorpieta' non e' inadeguata...e' in mano ad una munnezza disgustosa chiamata elkan..questo miserabile figlio di giuda continua a rovinarci x eliminare la parte non gradita della casa.(prima moggi e giraudo uomini di umberto,mo x escludere andrea che ci ha regalato 9 dico nove scudetti di fila facendolo apparire un MONGOLOIDE)..vada a morire in olanda o a davos dal suo grande amico..il demone klaus schwab...si demone..e' il mostro che sta distruggendo il mondo occidentale insieme al grande p***o SOROS...il mondo senza sti 3 mostri sarebbe un posto infinitamente migliore...lo so che sembrano le parole di un pazzo fanatico,pero' provate a leggere uno dei libri scritti da sto demonio...e' allucinante!!!! Il mondo e' in mano ai pazzi maniaci come questi..Ma tanto e' inutile che mi lamento,il mondo va cosi'...maschi e femmine sono un imposizione del patriarcato,le donne possono avere il pene,cappottini termici,macchine elettriche,green pass,vacini sperimentati sugli uomini invece che sulle cavie,guerre sante x i valori superstrambi dell'occidente socialglobalista.Non c'e' piu' niente di reale in sto mondo di plastica.Come le assurde condanne inferte alla Juve x reati INESISTENTI.Buon armageddon a tutti                                                                                                                              

    :89_clap: Un ora di applausi........................

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  5. 52 minuti fa, PirrO ha scritto:

    abbonamento ufficialmente rinnovato ( passaggio da secondo a primo anello sud )

     

    la amo troppo

     

    e me ne pento

    Tu la ami troppo, ma ti fa le corna.-  A parte lo scherzo (?), rispetto la tua opinione, non mi va di dirti che non hai capito nulla, non la condivido assolutamente.- :cheers:


  6. Di solito rispetto tutte le opinioni, da sempre faccio un giochino semplice, in tutte le situazioni complicate che la vita mi mette davanti: cerco di immedesimarmi in chi la pensa all'opposto di come la penso io. Però mi sembra evidente, per chi come me ha conosciuto la vera Juve, che non può esistere Juve con Elkan........... 


  7. 1 minuto fa, Moeller 73 ha scritto:

    Bosco sproloquia abbastanza. D'altronde ha 78 anni e io ben so che gli anziani diventano dei brontoloni. Prima di tutto Giraudo non voleva uno stadio da 55.000 posti, ma da soli 35.000, quindi ancora più piccolo dello Stadium. Il Tar andava minacciato a dicembre. Oggi sarebbe solo servito ad ottenere un risarcimento, ma non avrebbe cambiato le sentenze sportive. Per il resto ha detto anche qualcosa di giusto.

    aldilà dell'esito di eventuali ricorsi, ha detto la vera verità e bisogna apprezzare il coraggio per questo.........


  8. PAGATE, PAGATE.........ELKAN E' UN TRADITORE, DAL 2006.-

     

    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
    09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco   vedi letture
     
     
    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...
    © foto di Andrea Bosco

    di Andrea Bosco  

    Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

    Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

    Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

    Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

    Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

    Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

    Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 

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  9. PER CHI E' DISPOSTO A SUBIRE ANCORA ...................

     

     

    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
    09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco   vedi letture
     
     
    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...
    © foto di Andrea Bosco

    di Andrea Bosco  

    Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

    Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

    Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

    Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

    Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

    Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

    Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 

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  10. FUORI ELKAN DALLA JUVE, NEANCHE UN EURO A CHI HA TRADITO LA NOSTRA PASSIONE.-

     

    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
    09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco   vedi letture
     
     
    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...
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    Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

    Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

    Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

    Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

    Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

    Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

    Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 


  11. IO NON FORAGGIO QUESTO SISTEMA, IO SONO CONTRO ELKAN, IL TRADITORE.-

     

    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
    09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco   vedi letture
     
     
    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...
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    di Andrea Bosco  

    Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

    Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

    Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

    Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

    Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

    Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

    Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 

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  12. PER I TIFOSI OTTIMISTI E DISPOSTI, ANCORA, A PAGARE PER VEDERE "QUESTA JUVE", LA JUVE DI ELKAN.-

     

    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
    09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco   vedi letture
     
     
    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...
    © foto di Andrea Bosco

    di Andrea Bosco  

    Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

    Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

    Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

    Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

    Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

    Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

    Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 


  13. PER GLI OTTIMISTI PRONTI A PAGARE ABBONAMENTI ED ACQUISTARE GADGET:

    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
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    di Andrea Bosco  

    Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

    Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

    Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

    Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

    Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

    Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

    Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 


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    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
    09.06.2023 00:13 di Andrea Bosco   vedi letture
     
     
    L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...
    © foto di Andrea Bosco

    di Andrea Bosco  

    Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

    Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

    Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

    Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

    Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

    Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

    Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 


  15. 39 minuti fa, Lucacrt7 ha scritto:

    Io, confrontandomi anche con chi ne sa più di me ed è addentro le cose juventine, mi sono fatto un'idea.

    Preso così il comunicato non ha alcun senso apparente.

    Faccio un esempio banale e semplicistico, tu adolescente (juve) vuoi andare a tutti i costi ad una festa organizzata dai tuoi amici (A22) da circa  un anno. Tua madre (Uefa), che ha la reputazione tra i tuoi amici di essere severissima e ingiusta,  pensa che tu non debba andare a quella festa perchè c'è gente poco raccomandabile e te lo vieta e ti minaccia di punirti. Tu adolescente (juve) non puoi rivolgerti a tuo padre (FIGC) perchè asseconderebbe tua madre (UEFA). Allora mandi un messaggio ai tuoi amici (A22) dicendo che non puoi andare a quella festa e che tua madre non c'entra nulla. I tuoi amici non la bevono, ti chiamano e tu confidi loro che tua madre ti ha minacciato di non farti uscire per 5 anni se fossi andato alla festa e gli fai vedere i messaggi ricevuti e nel contempo gli dici che non puoi lamentarti con tuo padre (FIGC e giustizia sportiva) perchè ce l'hanno con te. Bene, i tuoi amici si rivolgono ad altri conoscenti (Tribunale spagnolo) che non sono di parte per intervenire sui tuoi genitori  .

    Morale della favola, secondo me l'esclusione dalla superlega è il danno economico che la juventus vuole portare in giudizio come conseguenza delle minacce della UEFA, che rimarrebbero solo pressioni diplomatiche e nulla più senza una conseguenza.

    Scusatemi la prolissità.

     

     

    Ma magari.........................


  16. L'IMBOSCATA - Accordo ottimo e grande lavoro avvocati? Vi stanno mentendo. Regalo Elkann a Gravina e al calcio italiano. La sua Juve come quella di Blanc. Almeno Agnelli ha schiena dritta. In Famiglia rimasti solo 3 tifosi. Ora si cambia veste

    Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “giornalaccio rosa dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
    02.06.2023 00:12 di Andrea Bosco   vedi letture
     
    L'IMBOSCATA - Accordo ottimo e grande lavoro avvocati? Vi stanno mentendo. Regalo Elkann a Gravina e al calcio italiano. La sua Juve come quella di Blanc. Almeno Agnelli ha schiena dritta. In Famiglia rimasti solo 3 tifosi. Ora si cambia veste
    © foto di Andrea Bosco

    di Andrea Bosco 

    Hanno  patteggiato. Hanno accettato di pagare 700.000 euro di multa (e la penalizzazione di 10 punti), accordandosi per non andare al Coni, non al Consiglio di Stato, non al Tar e men che meno a Strasburgo. Hanno accettato di essere marchiati.  

    Non sono andati al Tar, anche se sarebbe bastata solo la  minaccia di andarci per “spennare“ il tacchino Gravina.  Vi  stanno dicendo che l'accordo è ottimo. Che gli avvocati della Juventus hanno fatto un grande lavoro. Che Elkann è stato pragmatico disponendosi alla “ragion di stato“. Ma stanno mentendo. L'accordo che ha impegnato la Juventus a non andare al Tar  è un regalo che Elkann ha fatto a  Gravina e al calcio italiano. Al Tar la Juve avrebbe vinto. Avrebbe demolito il sistema vigente, avrebbe disarcionato Gravina, avrebbe  archiviato l'infame giustizia sportiva. E dopo il Tar avrebbe potuto richiedere i danni. A tutti. Non andando al Tar la Juventus ha rinunciato a  riformare il sistema. Che resterà luridamente intatto. La Juve ha patteggiato ma non si è messa al riparo. L'Inchiesta Prisma è sempre aperta con l'ipotesi di falso in bilancio. L'associazione Codacons-Club Maradona  minaccia ricorsi per far ottenere al Napoli  scudetti a suo parere “arrubbati“. Visto che le procure grondano di magistrati tifosi del Napoli, potrebbe far gol.  E poi c'è Ceferin che  potrebbe escluderla  per una, forse due ,stagioni  dall'Europa.  “Vendetta , tremenda vendetta“ (per la vicenda Superlega) il suo  mantra  .   

    Bene dovesse andare, la Juventus potrà partecipare (forse) alla Coppetta Del Bisnonno. Per come la penso io  meglio sarebbe  starne fuori. Vedremo  quanti “clienti“ sottoscriveranno l'abbonamento per la prossima stagione. La Juventus ha fatto un favore a Gravina: senza Juventus,  il traballante calcio italiano avrebbe ottenuto briciole nella trattativa per i diritti televisivi. La  maggior parte degli abbonati alle pay tv è juventina. Vedremo quanti si disporranno a versare l'obolo a Dazn e Sky con una Juventus distrutta, impedita a finanziarsi (a meno di non ricapitalizzare), costretta a vendere i pezzi pregiati per restare a galla.  

    La Juventus ha colpe immense: sul campo e fuori dal campo. Ma come per Calciopoli  ha pagato  (e pagherà)  solo lei. Gli “altri“  godono di immunità. Come sempre è accaduto. La Juventus di Elkann é simile a quella di Jean Claude Blanc:  priva di carattere.  Andrea Agnelli che è uscito dall'accordo temerario ha dimostrato per lo meno di avere la schiena dritta. Lui al Tar (mia impressione) ci andrà. Da privato cittadino, non da ex dirigente della Juventus.  Si è tolto dal  lotto, certamente per orgoglio, ma anche  per non danneggiare il percorso  “penitente“ della Juventus. In  quella Famiglia ormai sono rimasti in tre a tifare per la Juventus:  Allegra, Andrea e Lapo . 

     
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  17. 1 minuto fa, Ibra ha scritto:

     

     

    sì ce le devono schiaffa sempre so quelle cakate che fanno fico in uni bocconi.....ue alora ci briffiamo dopo il meeting spero solo la conference call non strimmi in down come l'altra volta che m'è saltata l'apericena con gli investors 

     

     

     

    ma fatevi brillare il kulo con un mortaio fatevi 

    Che poi, con stò linguaggio del ca... oltre a farsi odiare ancora di più dagli altri si fanno detestare pure dai tifosi.......è più forte di loro

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