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19ouch83

Tifoso Juventus
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Risposte inseriti da 19ouch83


  1. Nelle settimane precedenti era già stato affrontato il problema di criptare il segnale ZDF sul satellite, su segnalazione di Mediaset. SKY ha condiviso l'obiezione partendo dal principio della territorialità dei diritti tv, ma non potendo intervenire oscurando la trasmissione - lo potrebbe fare solo l'emittente tedesca - ha deciso di "spostare" ZDF su "Altri Canali". Detto questo, appare evidente che il segnale non potrà essere oscurato, salvo imprevisti.

    l'ultima volta si vedeva benissimo manchester united-wolfsburg..

  2. Infatti me lo domandavo anche allora... se veramente la banca "controllante" rifiuta un'offerta per poi accettarne una inferiore c'è qualcosa che non va... oltretutto anche allora mi chiedevo (e qui rigiro la domanda a chi è più ferrato di me): per acquistare una tot percentuale di società quotata in borsa servirebbe una OPA, o sbaglio? Non mi risulta che gli americani o chi per essi abiano mai presentato l'OPA...

    c'è stata un'OPA (di 33 milioni), per le quote presenti sul mercato.

    http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a/roma_pallotta_unicredit_acquisto_cessione/839869.shtml

    Tutta la Roma a Pallotta: a un passo dall'acquisto del 31% di Unicredit

    di Rosario Dimito

    MILANO Tre anni dopo averla traghettata agli americani, Unicredit si fa da parte avendo concluso il suo compito.

    La banca guidata da Federico Ghizzoni sta definendo la cessione del 31% di Neep holding, azionista con il 78% della As Roma, alla As Roma Spv, cassaforte facente capo a James Pallotta e ai suoi vecchi compagni di cordata.

    L’operazione sarebbe alle battute finali. Anche se Unicredit, interpellata, preferisce non fare commenti, al Messaggero risulta che proprio nelle ultime ore i legali che seguono il deal - Roberto Cappelli, vicepresidente della squadra, in quota Unicredit e lo studio Tonucci per Pallotta - si sarebbero scambiati alcune mail che spianano la strada verso l’accordo. Il prezzo dovrebbe attestarsi attorno a 55 milioni, comunque tra 50 e 60. L’intesa potrebbe essere perfezionata e annunciata nei primi giorni della prossima settimana.

    AGOSTO MESE CRUCIALE

    Un bel colpo, un successo che porta il nome soprattutto di Paolo Fiorentino, vicedirettore generale della banca, presidente di Neep e membro del consiglio della Roma che da almeno quattro anni segue costantemente la società giallorossa. E ha sempre concluso nel mese di agosto le principali operazioni riguardanti il club. Fiorentino è stato l’artefice nella primavera 2010 del salvataggio del club che rischiava di naufragare sotto il peso degli oltre 350 milioni di debiti accumulati dalla famiglia Sensi, di cui 325 con Unicredit.

    Ma il riassetto del gruppo potrebbe riguardare anche la compagine societaria della As Roma Spv, titolare del 60% della Neep di cui Raptor Capital Management, fondo direttamente controllato dal presidente della Roma detiene il 9% da agosto dello scorso anno.

    As Roma Spv sarebbe controllata con una larga maggioranza da Pallotta, ma nel capitale dovrebbero essere ancora presenti gli alleati storici: Richard D’Amore, Michael Ruane e, soprattutto Tom DiBenedetto che era a capo del pool di investitori che si aggiudicò, non senza traversie e colpi di scena (si ricordi lo slittamento di una settimana della concessione dell’esclusiva perchè mancavano le garanzie bancarie), la Roma calcio, al termine dell’asta organizzata da Rothschild. DiBenedetto &c acquisirono ai primi di agosto 2011 la maggioranza per 67 milioni, più l’opa: totale circa 100 rastrellato attraverso un aumento di capitale. Quando avvenne la firma, Neep era controllata al 60% dagli americani e al 40% da Unicredit.

    DiBenedetto, imprenditore di Boston con genitori nati a Siano (provincia di Salerno), dovrebbe avere ancora una quota di circa il 5% della cassaforte americana.

    Due anni fa, sempre di agosto, l’allora patron lasciò la presidenza della Roma calcio a Pallotta iniziando la marcia indietro dall’impegno nell’avventura calcistica italiana sembra per ragioni economiche. Per questo da tempo, l’imprenditore italo-americano era in pressing su Pallotta per monetizzare l’ultimo pacchetto.

    E adesso, contemporaneamente all’acquisto del 31% indiretto nel club, Pallotta avrebbe mediato la cessione del 5% nella As Roma Spv a Starwood, il gruppo immobiliare già alleato del presidente della società giallorossa nella costruzione del nuovo Stadio. Se anche questa operazione dovesse concretizzarsi, si apre una nuova era per la Magica, tutta nel segno di investitori americani. E si chiude anche l’interregno di Unicredit cui comunque i tifosi giallorossi devono essere grati perchè il suo intervento è stato provvidenziale, oltre per tutelare le proprie ragioni di credito, per mantenere in vita la società calcistica, scongiurando l’inferno toccato da Piacenza, Triestina, Taranto, Spal, Lucchese, Foggia che hanno portato i libri in tribunale. O senza andare lontano, alla Tevere Roma.

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  3. Ravezzani (che è un idiota) ha sollevato una questione che in Rai esiste, sotto il tappeto, da una vita: ovvio che, battendo la lingua dove il dente duole, Antinelli se la sia presa.

    Antinelli fa una figura mesta, giustificandosi col fuorigioco: perchè a lui non costa nulla dirlo, in quanto Morata è stato sì fermato mentre era lanciato a rete da solo, ma è pur sempre un'occasione potenziale che NON È CERTO che Morata avesse poi potuto tramutare in gol. Mentre il rigore è stato fischiato, calciato e segnato, quindi ha inciso sulla partita: non è un episodio "potenziale". Avesse Dybala sbagliato il rigore, state certi che Antinelli lo avrebbe definito netto.

    Non vanno solo in base al tifo, la farebbero troppo sporca: vanno in base alla convenienza mascherando il tutto dietro il paravento della par condicio. Cioè ti dicono "il rigore non c'è ma il fuorigioco nemmeno", dandoti a bere di essere super partes quando invece sugli episodi favorevoli alla Juve e risultanti poi decisivi si schierano contro, mentre in quelli poco o nulla decisivi a sfavore, ti danno ragione.

    È una strategia molto sottile e molto subdola, va un attimo assimilata prima di essere compresa appieno.

    Spero di essere stato chiaro.

    sei stato CHIARISSIMO, altroché.

    è in pratica il contenuto di pagina 24 del manuale "fomentare il sentimento popolare"


  4. Lo sappiamo da un mesetto infatti.

    Mediaset ha imposto a sky di rimuovere zdf dal bouquet di canali (non è più al 546).

    Ma la trasmissione sulle frequenze c'è ancora, basta cercare zdf tra gli "altri canali sat".

    Mercoledì scorso si vedeva tranquillamente united-wolfsburg


  5. Secondo tempo ottimo con i russi, tanto io toglievo il commento anche su sky.

    Primo tempo svizzero ma mi è saltato qualche volta e non si vedeva bene.

    Con City buono lo svizzero.

    Se con Borussia ZDF oscurata penso che punto deciso sui russi.

    e perché mai dovrebbero riuscire a far oscurare ZDF..

    il 21 ottobre vai col 9600 sul decoder sky


  6. Sembra la scenografia di jurrasic park. O di the walking dead

    Comunque lasciare il flaminio così è scandaloso.

    da wiki:

    In base all’articolo 10 del Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004 lo stadio Flaminio è un bene di interesse artistico e storico sotto tutela a partire dal 2008, cinquantesimo anno dal suo completamento; gli eredi di Pier Luigi Nervi, tramite la fondazione che porta il suo nome, detengono la proprietà intellettuale e i diritti morali sull’opera[23] e, in forza di ciò, hanno espresso contrarietà ai vari piani di ristrutturazione presentati dal Comune di Roma.

    Un primo piano presentato alla fine del 2010 non ebbe pratica attuazione[23] tanto che ancora nel 2012 non era iniziato alcun lavoro di ristrutturazione dello stadio[24], e anche un successivo progetto dell’architetto Renzo Piano per la riqualificazione dell’area[25], incluso lo stesso stadio, rimase lettera morta.

    Nel frattempo la Federazione Italiana Rugby, di fatto definitivamente migrata allo stadio Olimpico, non aveva più manifestato alcun interesse a condurre il vecchio impianto[26] e la Federazione Italiana Giuoco Calcio, a ottobre 2013, iniziò delle trattative con il comune di Roma tramite il suo assessore allo sport, Luca Pancalli[26], al fine di acquisire la gestione dello stadio per ristrutturarlo a proprie spese e farne un centro di allenamento, un museo[26] e non escludendo l’ipotesi di renderlo l’impianto interno delle Nazionali di calcio giovanili dalla Under-21 a scendere[27]; la convenzione con la FIGC divenne operativa il 26 febbraio 2014 dopo la formalizzazione della F.I.R. alla rinuncia alla gestione dello stadio nel corso della stessa seduta della giunta comunale che deliberò la nuova destinazione[1][27][28].

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