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Tifoso Juventus
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  1. Difesa Juventus, Avvocato Vitiello – Napoli, 21 Giugno 2011

    MP587255.MP3 33'09'' - 40'33''

    Vitiello: Tutto questo, Signori del Tribunale, non deve farci dimenticare un aspetto fondamentale: come e perché, la Juventus, comunque, non risponde di qualsivoglia azione lecita… o eventualmente ritenuta illecita… in questo processo.

    Vede, Presidente… la società non può rispondere… Signori Giudici… per un eventuale fatto di un proprio collaboratore, fosse anche dipendente… nel caso di specie, il Signor Moggi.

    E non vi può rispondere né per responsabilità organica diretta, né per responsabilità indiretta.

    Invero, Moggi, pur essendo Direttore Generale facente parte del consiglio di amministrazione di Juve Football Club, non era provvisto dei poteri di rappresentanza della società… vi abbiamo citato anche la delibera assembleare della Juve registrata nel Registro delle Imprese.

    Se, quindi, non era provvisto dei poteri di rappresentanza… in alcun modo egli poteva agire quale rappresentante della Juve.

    E allora, eventuali danni… ribadiamo, totalmente eventuali, come gli illeciti… derivanti ex legge Aquilia non possono in alcun modo essere imputati a Juventus proprio per la carenza di questo rapporto organico.

    Ma ancor più… se noi andiamo ad esaminare sotto il profilo della responsabilità indiretta, ci rendiamo immediatamente conto che in alcun modo questi fatti… che si assumono illeciti… ripeto, li danniamo come tali… sono stati commessi nell’esercizio delle incombenze e delle funzioni che spettavano al direttore generale della Juventus… perché è pacifico che le funzioni del direttore generale erano specificamente: coordinare i dipendenti, trasmettere direttive agli organi subordinati e curare che l’esecuzione di queste direttive avvenisse nell’interesse della società e nel modo migliore.

    E siccome la responsabilità per fatti altrui… così come è regolata dall’articolo 2049 del Codice Civile… è una norma eccezionale… è evidente, che ne deriva la stretta interpretazione della norma che non permette in alcun modo l’integrazione di alcun tipo… estensivo o analogico… di diverso contenuto. Le Signorie Vostre troveranno a pagina 14 della nostra relazione… e seguenti… la citazione della dottrina e la citazione della giurisprudenza… Cassazione Sezioni Unite, per esempio, 24 Novembre 2008, n.27863… Cassazione Sezioni Unite, 8 Ottobre 2008, n.24772… Cassazione 18 Gennaio 2008, n.14… il sostegno della nostra tesi. Parliamo di Cassazione costante a Sezioni Unite.

    E mi sia concessa una piccola battuta. Le nostre sentenze… a differenza di quelle del Brescia Calcio, che non siamo stati capaci di trovare nelle riviste di giurisprudenza… per nostra evidente incapacità… sono tutte quante documentate e documentabili e ricavabili. Probabilmente il Brescia ha dato qualche numero inesatto nel rappresentare le sentenze.

    E allora, se questa è la situazione… se non è possibile in alcun modo, secondo la giurisprudenza, ritenere che possa sussistere una responsabilità della Juve nella commissione del fatto illecito effettuato… eventualmente illecito… effettuato… nell’esercizio effettivo delle proprie incombenze… come si può attribuire alla società… di cui, si badi bene… lo rivedremo più avanti… alcun tipo di collegamento, contatto per i fatti per cui è causa… è stato provato, dimostrato, sostenuto, richiamato… collegato!

    Perché la Juventus… anche negli organi rappresentativi… non ha mai visto… […] …non ha mai visto nessun tipo di attività che afferisse direttamente alla propria forza societaria, alla propria forza di squadra. La Juventus ha sempre vinto sul campo… come anche ha, qualche volta, perso… per meriti propri, per forze proprie… e non aveva necessità, né utilità, né volontà di dover ricorrere a sistemi… lo riprenderemo, ma fin d’ora ricorderete quelle mie domande.. che qualche simpatico tifoso molto più vessato di me del calcio… o addirittura qualche redattore che si intende soltanto di calcio… o di calci… non si è reso conto del perché le mie domande a Del Piero… quando evidenziò, nell’udienza in cui fu interrogato, il patrimonio calciatori della Juventus che, nel momento dei fatti contestati, costituiva l’ossatura della nazionale italiana e l’ossatura della nazionale francese che si contesero… fortunatamente per l’Italia con la nostra vittoria… la finale di Coppa del Mondo. Ma di cosa aveva bisogno una squadra di quella forza da dare vita alle due nazionali Campioni e Vice Campioni del Mondo?

    Ma comunque, il problema, in questa sede e in questo momento, è anche diverso. Non è solo un problema di logiche e di utilità. E’ un problema di mancanza assoluta di nesso di causalità, e dell’essere comunque al di fuori dell’ipotesi legislativa di cui all’articolo 2049 del Codice Civile per mancanza di pertinenze e funzionalità del fatto illecito allo scopo contenuto incombenze, nonché specifica riferibilità dell’attività generatrice del danno, alle mansioni che la società aveva affidato a colui che ha compiuto i fatti.

    Certamente… e senza ombra di dubbio… una eventuale attività dolosa… fosse anche istigazione all’alterazione del sorteggio di un arbitro… e vedremo che questo non costituisce in alcun modo illecito sportivo… e vi dimostreremo anche che non c’è stato… esorbita dalle incombenze e dai limiti funzionali del direttore generale. E se qualcosa fosse avvenuto, questo qualcosa certamente è avvenuto in autonomia dalla società che… ribadisco… in alcun modo, nemmeno probatoriamente, appare coinvolta in questa vicenda.


  2. Difesa Juventus, Avvocato Vitiello – Napoli, 21 Giugno 2011

    MP587255.MP3 31'02'' - 33'09''

    Vitiello: Eguale discorso… per quanto riguarda l’inammissibilità per difetto di legittimazione… è sicuramente quella della Salernitana Spa, dove non agisce un curatore fallimentare bensì agisce un liquidatore.

    Qual è la conseguenza giuridica, qual è la tesi che noi sosteniamo in relazione a questo aspetto?

    Il liquidatore… per la sua stessa funzione… può compiere atti utili alla liquidazione della società ex 2488 del Codice Civile. Ma tali atti possono essere solo atti di conservazione, ovvero di dismissione dell’attività patrimoniale per poi ripartire fra i soci… previo soddisfacimento dei creditori sociali… il residuo. Ma assolutamente… ed è pacifico in giurisprudenza e dottrina… il curatore fallimentare non può attivarsi, e non ha legittimazione, ad accrescere… e recuperare per accrescimento… all’attivo patrimoniale.

    Anche per un’altra considerazione, Presidente e Signori del Tribunale… perché ciò compiendo il liquidatore compierebbe quello che è un atto di straordinaria amministrazione. Perché, atto di straordinaria amministrazione?… perché implicherebbe la proposizione di nuovi e complessi giudizi che potrebbero anche esporre debitoriamente la liquidazione, e potrebbero portare mutamenti in quello che è la condizione economica o addirittura la conservazione dell’attivo cui è essenzialmente finalizzata e deputata l’attività di colui il quale sia liquidatore… che, pertanto, non rientrerebbe nei compiti che allo stesso liquidatore vengono attribuiti dalla legge.


  3. Difesa Juventus, Avvocato Vitiello – Napoli, 21 Giugno 2011

    MP587255.MP3 23'42'' - 31'02''

    Vitiello: E manca la legittimazione a proporre la istanza da parte del fallimento della Victoria 2000 perché il curatore fallimentare non è legittimato a proporre in alcun modo… giurisprudenza delle Sezioni Unite, sentenza 28 Marzo 2006, n.7029 e n.7030… che qui da un attimo, leggeremo e ripartiremo… non è legittimato il curatore fondamentale a proporre l’azione per… risarcitoria in quanto la nuova legge fallimentare ha ribadito lo sganciamento dell’istituto dalle forme di tutela nei confronti dell’illecito… e dunque, viene ulteriormente sottolineata la differenza con l’azione ordinaria… e conseguentemente si può concludere che ogni pretesa… che pur riguardando il patrimonio del fallito allega a fondamento un illecito da questo subito… sfugge alla logica dell’universalità e della concorsualità tipiche delle azioni di massa.

    Invero, la Corte di Cassazione… pagina 8 e 9 della nostra nota conclusiva… osserva: “L’azione di massa è caratterizzata dal carattere indistinto quanto ai possibili beneficiari del suo esito positivo. Essa, nell’immediato, perviene all’effetto di aumentare la massa attiva quali che possano essere i limiti quantitativi entro i quali i creditori se ne avvantaggieranno, e tende direttamente alla reintegrazione del patrimonio del debitore inteso come sua garanzia generica, e comunque esso sarà suddiviso attraverso il riparto. Non appartiene…” …dice la Corte di Cassazione… “…a tale novero di azioni, ogni pretesa che richiede l’accertamento della sussistenza di un diritto soggettivo in capo ad uno o più creditori. Né vi appartiene ogni azione che, per quanto diffusa, possa essere una specifica pretesa e necessita pur sempre dell’esame di specifici rapporti e del loro svolgimento non essendo sufficiente ad assicurarne l’eventuale beneficio la mera appartenenza ad un ceto. Va dunque rilevato che l’azione risarcitoria di cui si tratta nella sua antologia, costituisce strumento di reintegrazione del patrimonio del singolo creditore. Analogamente alle azioni che traggono origine dagli atti dell’amministratore della società fallita.” …salto per brevità l’ulteriore contenuto… “Inoltre, la posizione dei singoli creditori si differenzia a seconda che i crediti siano antecedenti oppure successivi alla stessa. La circostanza temporale, infatti, può escludere, oppure costituire il presupposto del pregiudizio negando il carattere indifferenziato che struttura l’azione di massa.” …sul punto, ricordiamo che l’illecito di cui la richiesta di danno si colloca nel Dicembre del 2004. E a conclusione la Corte dice... “Le finalità recuperatorie dell’azione revocatoria risultano ribadite, mentre viene ulteriormente rafforzato la opinione, ormai risalente, che sostiene lo sganciamento dell’istituto dalle forme di tutela nei confronti dell’illecito. E dunque, viene ulteriormente sottolineata la differenza con l’azione ordinaria.” …cosicchè, pare di dover concludere… cito testualmente la Corte... “…che ogni pretesa che pur riguardando il patrimonio del fallito allega a fondamento un illecito da questo subito, sfugge alla logica della universalità e della concorsualità tipiche delle azioni esecutive di massa.”

    Quindi, il curatore non è assolutamente legittimato.

    Ma vi è di più, Presidente e Signori del Tribunale Illustrissimi… la pretesa della Victoria 2000 è certamente inammissibile e infondata in quanto unico legittimato, eventualmente, è il Bologna Football Club, che nei nostri confronti non ha presentato alcun tipo di conclusione.

    Si sostiene infatti, da parte della Victoria 2000, che l’eventuale illecito del terzo… soggetto qui imputato… in danno della controllata Bologna Football Club… perché appunto la Victoria 2000 era… si asserisce… controllante per intero il Bologna Football Club… avrebbe svalutato il valore delle quote possiedute dalla società nel Bologna Football Club… da cui il danno.

    Però, Presidente… e non sta a me dirlo a un così illustre collegio… nelle società di capitali, il singolo socio… nel caso di specie, la Victoria 2000… non può assolutamente agire direttamente, né tanto meno nei confronti di terzi, che abbiano con eventuale loro illecito cagionato un danno alla società… in quanto, l’unica titolata… per costante giurisprudenza, oltre che per legislazione… è la società stessa, quindi il Bologna Football Club.

    E se la personalità giuridica delle società per azioni, come prevista, impedisce l’aggressione del creditore al patrimonio del singolo azionista… altrettanto evidente, e di converso, che un eventuale illecito che ha cagionato un danno alla società permette soltanto la titolazione della società stessa, non stesso del singolo… perché se non risponde del proprio patrimonio, non può pretendere di agire patrimonialmente in proprio, ma solo attraverso la società.

    E quindi, su questo punto, è chiaro che eventualmente il pregiudizio della Victoria 2000 è un pregiudizio comunque indiretto e di mero fatto. E se il pregiudizio è indiretto e di mero fatto, è irrisarcibile ai sensi dell’articolo 1233. Perché?… perché viene considerato e valutato come fattore di rischio alla partecipazione azionaria.

    Di questa tesi… proprio perché ci rendiamo conto della necessità di approfondire, ma io non voglio assolutamente tediare il Tribunale con la lettura di tutte le sentenze che abbiamo ricuperato e indotto… Sezione VIII, 8 Settembre 2005, n.17938… 8 Settembre 2005, n.17938… 4 Dicembre 2002, n.17187… che sostengono, e giustificano, e danno contezza tecnica… molto meglio di noi… delle nostre ragioni circa questa inammissibilità e infondatezza della pretesa della Victoria 2000, così come articolata attraverso la curatela… e così come presentata.


  4. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 1h06'13'' - 1h21'11''

    Trofino: E Signor Presidente, io ho finito il mio intervento per Luciano Moggi. Devo solo ricordare che qualche giorno fa, una certa signorina Caterina Plateo è stata sentita nel processo Tavaroli-Telecom a Milano. I resoconti giornalistici sono chiari. Ormai siamo nell’epoca telematica, avete i computer davanti… potete considerarla una prova esibizione… è come se la difesa ve lo desse in visione. Leggete i resoconti di quella deposizione… e scoprirete che quando Luciano Moggi, all’epoca, comprava allegramente e con le trombe… e con tutti i dirigenti e i fattorini della Juventus… le schede che dovevano servire per tutelare la Juve dalle aggressioni… diciamo, intercettative… tra virgolette… sul mercato dei calciatori… che, ripeto, è l’attività più seria di qualsiasi società di calcio… sulla campagna acquisti sbagliata o fatta bene, si sacrificano la esistenza delle società… e Luciano Moggi vi ha detto ho comprato, compravo quelle schede per questo motivo… questo motivo ormai è stato… a noi era già noto, voglio dire… ma è stato ulteriormente arricchito da questa deposizione… che Telecom e i poteri forti intervistassero chiunque… questo è pacifico… hanno distrutto milioni di dossier… perché mi dovrebbero spiegare poi come un “Dossier dei Ladroni”… così come lo avevano chiamato… di quattro o cinque paginette… dove, praticamente, c’erano solo delle visure catastali che poteva fare chiunque consultando Internet o andando da un notaio di paese… quelle sono costate in termini economici centinaia di migliaia di euro… c’era di più in quei dossier!… c’era di più in quei dossier… che scagionavano Moggi, che scagionavano gli altri… che scagionavano De Santis… quelle sono state sicuramente delle prove occultate, Signori del Tribunale!

    Non siamo riusciti nemmeno ad avere quella famosa dichiarazione di Nucini davanti alla Boccassini per quel fascicolo 45… modello 45… non siamo riusciti nemmeno ad avere quello… Nucini è stato travolto… ma non ce n’era bisogno, per carità, non ce n’era bisogno… ma Nucini è stato travolto dalla dichiarazione della Plateo… è stato travolto nelle date… è stato travolto nei tempi… e tutto quel tramestio con l’allora Presidente dell’Inter, e tutto il resto… io non ne voglio parlare perché vi ho detto all’inizio di questo processo, non faccio polemiche, non voglio fare polemiche…

    Ricordo sempre Alfredo De Massimo che diceva “Quando hai dei buoni argomenti, non cercare la rissa.”

    Però, è chiaro che Plateo ha distrutto… se ancora ce n’era bisogno… Nucini, il quale ancora vorrebbe sostenere che nel Concorde a Torino… Signor Presidente… perché bisognerebbe conoscere le cose… bisognerebbe conoscere i luoghi… bisognerebbe conoscere la dislocazione di quell’albergo… Nucini sostiene nella sua deposizione che ha incontrato Luciano Moggi in una stanza del Concorde… e mette presente Fabiani… e poi, parlando con Facchetti, mette presente Pairetto… e poi mette presente De Santis… Signor Presidente, come si fa a credere a questo ineffabile personaggio… che in un albergo dove la Juve era in ritiro… e nei giorni feriali vivevano tutti i calciatori della Juve… con una hall piccolissima, sempre affollata di persone, di procacciatori di affari, di procuratori sportivi, di tifosi alla ricerca di autografi… sostiene che si sarebbe recato in questo albergo con un arbitro in attività conosciutissimo come De Santis… con un personaggio noto come Pairetto… ma perché, per recarsi ad un incontro segreto… perché non sa il tapino… che Luciano Moggi a 40 metri, 50 metri dal Concorde c’ha una casa bellissima dove risiede e vive… dove c’è un garage dove ci si arriva con la macchina, e con un ascensore si può arrivare nelle stanze segrete… questo raffinato criminale non è un cretino!… e Nucini non può assolutamente propinarci queste sciocchezze!

    Abbiamo assolutamente bisogno che questa sentenza… che voi oggi… spero… farete… se le repliche non saranno così tragicamente lunghe… ci ridia un attimo di tranquillità. Io spero che voi… abbiate anche voi serenità in questo collegio, in questo giudizio… le istanze di ricusazione delle quali mi ero promesso di parlare… ma rientrano nelle polemiche, e non ne voglio più parlare perché non serve a nulla… però devo solo rimarcare che quelle istanze arrivano in un momento nel quale la prova messa in campo dal Pubblico Ministero frana inesorabilmente… le due istanze di ricusazione coincidono con quella che è una sconfessione dibattimentale di quella che era la prova di accusa che i PM vi hanno proposto… una prova che frana davanti al Tribunale… è una reazione scomposta la ricusazione… è una reazione scomposta perché era inammissibile ed era illegittima… e chi se ne è occupato, come magistrati, di quella istanza di ricusazione ha voluto rimarcato che non solo erano inammissibili, ma erano anche infondate… e v’erano state anche motivazioni su questo… sono stati degli episodi che… spero… non abbiano… e non credo hanno turbato la serenità di questo collegio.

    Di serenità. Signor Presidente, di cui noi abbiamo bisogno perché non vogliamo da voi l’assoluzione dai reati di Moggi… no!… noi vogliamo una sentenza risarcitoria… vogliamo che noi nella vostra sentenza scriviate, una volta per tutte, che in questo processo sono state commesse delle nefandezze straordinarie!… che in questo processo si sono travalicati i limiti di qualsiasi decenza processuale e non… che è un processo che è nato senza nessuna notizia di reato… con degli incontri informali… con un nemico che cerca di fare un ribaltone che accusa… noi di questo abbiamo bisogno… di una sentenza risarcitrice… che ci dica che Moggi non è assolutamente l’uomo che è stato dipinto da quel 413… quel mandato di comparizione che andò in giro in tutta Italia… questo è il processo dei record, Signori del Tribunale!… dei record!… negli altri processi viene fuori un verbale, due verbali… in questo processo si sono venduti, pubblicati da un notissimo settimanale, tutte le informative dei Carabinieri!… al prezzo modico di 9 euro!… tra l’altro, risparmiando anche noi, avvocati, per la verità… perché i diritti per averli sarebbero risultati molti di più… e sono stati pubblicati tutti…

    Ma sapete come sono scadenti gli investigatori di questo processo?… non sono riusciti nemmeno a trovare il responsabile di una pubblicazione fatta del verbale di Paparesta… perché proprio… con Moggi, proprio… sforzano la prova… cercano di tutto… ma quello che c’hanno sotto agli occhi, non lo vedono proprio…

    Signor Presidente, mi dica il Tribunale… questo… senza scomodare la prova logica di De Gregorio… ma mi dica il Tribunale… ma se una notissima giornalista di una notissima testata viene come inviato speciale a Roma, va a cena la sera prima col comandante della caserma di Via Inselci, e il giorno dopo, o due giorni dopo, viene pubblicato sul suo giornale un verbale secretato di Paparesta che viene sentito qualche ora prima… ma c’è bisogno di grandi investigatori, o di grandi… per trovare il colpevole?

    E se un altro giornalista… che collabora alle indagini… voglio dire… perché tra tutto quella che è la macchina investigativa contro Moggi ci dovete mettere anche i giornalisti… e se un altro giornalista di una nota testata sportiva collabora alle indagini… e il giorno dopo pubblica anche lui questo secretatissimo interrogatorio di Paparesta… non con il suo nome, con il nome di un altro giornalista… ma, siete così scadenti da non capire che cos’è successo?… e poi volete Moggi colpevole di una cupola fantomatica che non esiste?

    Signor Presidente, io credo che questa difesa con grande, grande fatica… e soprattutto avendo a fianco persone straordinariamente capaci… ed avendo a fianco un cliente come Luciano Moggi che è duro come una pietra… non lo scalfite!… ha resistito su questa scena, sarebbe stato travolto chiunque… e allora, grazie al sostegno degli amici… che non ha perso… perché non è il belzebù che tutti vogliono dipingere… il sostegno degli amici che non ha perso… e con la capacità di Nicola Penta, di Prioreschi, dell’Avvocato Tortorella, di D’Onofrio… che gli siamo stati vicini… abbiamo condotto una battaglia, e abbiamo trovato delle cose straordinariamente rilevanti perché voi, nella vostra sentenza, non solo diciate… come noi ci auguriamo… che Moggi che non è responsabile di nessuno dei reati a lui attribuiti… ma diciate anche che questa, è una brutta pagina di storia… giudiziaria… che va cancellata e risarcita.

    E vi risparmio la comunicazione di Porto sulla famosa madre di tutte le telefonate… che processualmente… credo… è tamquam non esset… non ho mai visto… e questo è un altro record di questo processo… che un perito… stravolgendo quello che è stato il risultato di una perizia che ha depositato al Tribunale… e che ha giurato davanti al Tribunale… scriva una lettera successiva nella quale dice “…leggendo un giornale ho visto delle incongruenze, etc… sicchè, il vero resoconto è questo…” …ma qui siamo veramente alla pochade… questa è veramente una cosa ridicola… tamquam non esset… quella situazione di Porto, per me resta quello che lui ha giurato davanti al pretorio… non mi interessa… sarebbe una soddisfazione mia personale tradiva… perché su questo, qualcuno mi ha anche dileggiato… “La madre di tutte le telefonate” è rimasta incinta… ricordo un articolo del… invece, quella “madre di tutte le telefonate” non solo non è rimasta incinta, è integra e sana, e per bene… e credo che abbia dimostrato in questo processo che assolutamente non esiste né il sistema né la cupola… e se esistevano altri… non sistemi… ma altri signori che si preoccupavano di avere vantaggi… certamente questo è.

    Ma la Juve… questo sia ben chiaro, scolpitevelo nelle vostre menti… e non lo dico io che sono di parte… o non lo dice Moggi… o non lo dice il Presidente Andrea Agnelli… ma lo dicono Bergamo e la Fazi… la Fazi nella sua telefonata quando dice “Sono i più forti” …la squadra della Juve era la più forte!… assolutamente i valori in campo… dovevamo mettere in campo una cupola, un sistema criminale per fare vincere la squadra più forte del campionato?!?… ma cogliete quest’altra illogicità… De Gregorio… la squadra più forte del campionato… non detto da noi… forse con il migliore allenatore del campionato!

    Signor Presidente, io… ho concluso questo mio intervento. Detto le conclusioni a verbale. E… vi chiedo, ovviamente… consideratela come volete… o una subordinata, o una principale… quindi, potete deciderla prima o dopo… ma la richiesta di poter procedere ai sensi del 523 VI comma, quindi del 507 Codice di Procedura Penale… rispetto a quelle telefonate nascoste e trovate da noi… che riteniamo essere decisive ai fini della decis… necessarie ai fini della decisione… anche se, riteniamo che il materiale processuale accumulato sia già troppo sufficiente per stabilire un vostro giudizio sereno… io, comunque, per amore dell’arte, questo elenco di telefonate ve lo do, vi faccio la richiesta… e, in unione all’Avvocato Prioreschi che già ha chiesto l’assoluzione di Moggi per tutti i reati… credo… per non aver commesso il fatto, e per la insussistenza, soprattutto… perché il fatto non sussiste rispetto all’associazione a delinquere… io ritengo che voi abbiate la possibilità di fare questa opera… ripeto… risarcitoria… non solo nei confronti di Moggi… tutto il mondo guarda la vostra sentenza… non è un caso che quest’aula sia piena di telecamere… perché qui non solo c’è il destino di Luciano Moggi, ma c’è anche il destino di una società come la Juventus… è in gioco il blasone sportivo di una squadra che ha più tifosi nel mondo di tutte le altre… di una squadra che è assolutamente il vanto della città di Torino, del Piemonte, ma soprattutto dell’Italia all’estero… quindi, tutti guardano a questa decisione… persino quei bambini che quando vanno a letto la sera si abbracciano la maglia di Del Piero… assolvete Luciano Moggi, Signori!


  5. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 59'10'' - 1h06'13''

    Trofino: Ma, non c’era assolutamente… Corvino aveva un interesse… gli altri avevano un interesse… tutti quanti avevano un interesse… noi avremmo concorso perché Mazzini ha detto “…ho parlato con Moggi e Giraudo...” … falso…

    Ma c’è una Carraro-Bergamo del 22 Maggio 2005, Signor Presidente… dopodichè io ho quasi finito… Carraro-Bergamo… il 22/05 del 2005, alle ore 17.24, il progressivo è 48536… Carraro… quello di Rodomonti… Carraro: “…’sto cavolo di Rosetti… guarda che svista aveva fatto…” …Bergamo “Incredibile… l’ho visto in diretta… un attimo di sbandamento…” …Carraro “E’ una cosa incredibile!” …Bergamo “Sì, sì… non ha spiegazioni… assolutamente… lui era ad una ventina di metri…” …Carraro “Ma l’ha parata proprio…” …e Bergamo “Sì, è incredibile… è incredibile… in una giornata che era andata a gonfie vele c’è questo errore ciclopico che purtroppo la Fiorentina s’è beccato…” …Carraro “Sì, però, a questo punto…” …sapete cosa dice, con un tono perentorio?… “…non può retrocedere la Fiorentina… perché veramente se no… veramente qui stiamo in difficoltà grande… perché insomma, la Fiorentina si deve salvare…”"...devi salvare la Fiorentina!…" ...e Moggi c’ha la cupola!… e Moggi è quello che dirige le file del calcio!… e Moggi… Mazzini dice “…ho parlato con Antonio Giraudo e Moggi…” …che non fanno niente, non c’è nessuna telefonata diretta, non c’è nessun altro contatto, non si parla di nulla… noi siamo concorrenti nella frode!

    Ma alle 20.06 dello stesso giorno, Presidente… ed ho chiuso sulla Fiorentina… sarà il Vice Presidente, Abete, a chiamare Mazzini… che è l’attuale Presidente della FIGC… per commentare l’errore clamoroso ai danni della Fiorentina. Abete-Mazzini del 22 Maggio 2005, il progressivo è 9882, Mazzini dice “Questo…” …mi dispiace ripeterlo questo… “Questo imbecille di Rosetti c’ha messo nei casini… ebbè, adesso siamo nei casini… voglio dire… complessivi e diversi…” …i casini, ovviamente… “…voglio dire…” …Signor Presidente, Abete… che era il Vice Presidente… e Carraro… Presidente… se un arbitro sbaglia, è una storia di tutti i giorni… la CAN, voglio dire, è una branca della Federazione… la CAN è una cosa a parte… se gli arbitri sono, come dire, scadenti, e sbagliano… certo, ci saranno… ci sono polemiche… ci sono straordinarie polemiche… ma, voglio dire, non mette mai nei casini… come così si esprimono… né Carraro, né Abete… né nessuno dà gli ordini…

    Allora, Signor Presidente, io ritorno a quello che era la mia preposizione iniziale… l’errore fondamentale è che qui si immaginava il calcio come un mondo perfetto dove l’unico che non era perfetto era Moggi, secondo l’ipotesi di accusa… e questo, non era un mondo perfetto… non solo non era un mondo perfetto, ma lo era… imperfetto… per molti aspetti, molti dei quali sicuramente non riguardano Moggi. Ecco perché noi protestiamo… perché il capro espiatorio, il terminale di tutte le straordinarie nefandezze sia stato indicato in Luciano Moggi… perché il calcio voleva pulirsi il viso, avere una catarsi su questo personaggio che è talmente bravo da dare fastidio a tutti… NO!… non ci stiamo!… in questo processo non c’è uno straccio di prova che sia mai esistita una organizzazione, una cupola che avesse diretto il mondo del calcio… un sistema… addirittura, come è stato paventato nelle ipotesi iniziali investigative che sono rimaste delle sole e mere ipotesi investigative che non sono procedute di un centimetro… abbiamo abbandonato i dossier Della Valle, Zeman e tutto il resto… cianfrusaglie, ciarpame, Signor Presidente!

    Eppure tutto questo, mediaticamente, ha fatto sì che Luciano Moggi e la sua famiglia sopportassero una gogna mediatica lunga 6 anni!

    Non si è data nessuna imputazione al Presidente e al Vice Presidente… volete la prova di come questo sia un processo… non un processo contro Moggi… sia un processo dove Moggi deve essere il colpevole… avete una imputazione alla lettera T delle frodi… è una partita… Palermo-Lecce, nella quale si fanno due ammonizioni… la squadra successiva era il Messina, si giocava col Messina, Lecce-Messina… solo su questo, è stata data una imputazione a Luciano Moggi e a De Santis di frode sportiva!

    Auricchio, interrogato a dibattimento, a domanda specifica… “Non abbiamo fatto nessuna indagine” …cioè, abbiamo dato una imputazione a Luciano Moggi esclusivamente sul teorema, sulla ipotesi che ammonizioni mirate dovessero essere delle verità assolute… che, cioè, bastava ammonire un calciatore che poi giocava con una squadra che secondo l’ipotesi accusatoria doveva essere legata a Moggi… e il Messina non lo era, l’abbiamo dimostrato in mille occasioni… si è data a Moggi questa imputazione!

    Mi si dirà la Pubblica Accusa ha chiesto l’assoluzione. Bene!… ma la gogna mediatica per 6 anni è stata addosso a Luciano Moggi per questa, e le altre imputazioni… mentre i vertici di quella organizzazione… della FIGC… che vengono a costituirsi parte civile contro Moggi in questo processo… sono gli unici che sono stati raggiunti da una prova straordinaria per le loro indebite pressioni!

    Quindi, non era un mondo perfetto, non lo poteva essere un mondo perfetto… non lo era allora, non lo è adesso!


  6. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 54'30'' - 59'10''

    Trofino: E visto che ci troviamo, Signor Presidente, a discutere anche… e sarò rapidissimo, arriverò alla conclusione di qui a qualche momento… e visto che ci troviamo di fronte a qualcuno al quale dobbiamo dare delle risposte… e visto che sul giornale che io amo moltissimo… se lo leggo da 50 anni… la Gaxxetta dello Sport… per tutto quello che ha fatto, voglio dire… una campagna, voglio dire, contro Moggi… io comunque riesco ancora a comprarlo ancora… sono talmente affezionato che riesco ancora a comprarlo ancora… perché lo ritengo un grande giornale…

    Ho letto su questo giornale che l’ottimo Avvocato Catalanotti… che io voglio… al quale io voglio bene, e del quale ho stima… hanno detto che Governato… visto che noi abbiamo detto che Governato era uno di quelli che parlava con i designatori… abbiamo atteggiato questo argomento… l’abbiamo messo tra un elenco di persone tutte che avevano parlato con… si sono rizelati, e hanno fatto una precisazione dicendo “Governato, il Brescia non lo conosce proprio… non ci appartiene… non sappiamo chi è” …voglio solo ricordare al Tribunale che anche un’altra persona disse che Meani era solo un… un collaboratore esterno… ed era Adriano Galliani… dopodichè, abbiamo visto che il caveau di telefonate tra Galliani, Meani e Bergamo è un tesoro e una fonte proprio assolutamente straordinaria per poter dimostrare l’inesistenza di questa organizzazione dove Bergamo fa il tifo per il Milan sfegatatamente…

    Ma, Governato era accreditato come consulente del Brescia direttamente a Pairetto dal Presidente Corioni… lo ha dichiarato, chi?… Pairetto davanti a voi…

    Nella telefonata del 7 Gennaio 2005, Governato chiede a Pairetto quando può passare da loro a Coverciano… il progressivo è 16339, la data è 14 Gennaio, giorno del sorteggio… Governato chiama Pairetto e chiederà espressamente… Governato… puntini… “Com’è andata?” … Pairetto “Collina c’è” …il che presuppone che c’è stata anche già qualche altra telefonata precedente… che ovviamente sfugge perché Governato non è intercettato… Governato è intercettato di rimbalzo, nemmeno di strascico, ma di rimbalzo… quindi “Com’è andata?”“Ah, Collina c’è” …Governato ride… scrive tra virgolette… “Meglio di così non poteva andare” …la partita sarà Brescia-Fiorentina 1-1 del 16 Gennaio 2005.

    Nella telefonata del 10 Gennaio 2005… e il progressivo è 17305… 17305… Governato chiamerà Pairetto per protestare dell’arbitraggio relativo a Messina-Brescia per un rigore inesistente, a detta dello stesso Governato… che si informerà con Pairetto dove saranno effettuati i sorteggi in quella settimana… se a Roma o a Coverciano.

    Ancora, nella telefonata del 24 Gennaio del 2005… il numero di progressivo è 22800… Governato si complimenta con l’arbitro Rodomonti che ha arbitrato Juventus-Brescia, e che non ha commesso errori, e si informa… attenzione… se venerdì, giorno del sorteggio… “…sono a Coverciano…” …e poi chiede di essere inserito in prima fascia perché il Brescia avrà una partita difficilissima… Brescia-Lecce… e la sua previsione era anche esatta perché il Brescia perderà quella partita per 1-0.

    Questo, Signori del Tribunale, per chiarire una volta per tutte che Governato potrebbe non avere nessun compito specifico… anche Meani era un collaboratore esterno…

    Ma io ricavo questi dati dalla lettura dell’incarto processuale… sicchè, non mi si venga a dire che Governato telefonava per sapere come… se pioveva o no dalle parti di… di Bergamo… o se aveva un interesse su questa squadra… il Brescia, che è costituito parte civile contro di noi e contro la Juventus!


  7. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 48'46'' - 54'30''

    Trofino: E’ un vizio serio, perché dovremmo ricordare che cosa… io ve l’ho letto l’altra volta… ve lo posso anche rileggere… ma, è vero o non è vero che il Presidente della Federazione Gioco Calcio nella partita…

    (voce in sottofondo): …Inter-Juventus…

    Trofino: …Inter-Juventus… chiamò il designatore, e con una indebita pressione fece chiamare dal designatore l’arbitro Rodomonti… le telefonate, Signor Presidente, se le potete rileggere, sono di una chiarezza estrema, non sono assolutamente io che ve le vado a rimarcare…

    Il Presidente della FIGC, prosciolto all’udienza del… all’udienza preliminare… e bene hanno fatto a prosciogliere… io credo, Signor Presidente, che sia l’unico che in questo processo avrà commesso una frode sportiva… secondo quella che è il… la… il criterio di valutazione della prova di De Gregorio… De Gregorio… che lo proscioglie… avendo queste telefonate a disposizione… eh!… ci dovrebbe dire come ha fatto a prosciogliere costui, quando, praticamente, dalla lettura delle telefonate… CHE NON C’ERANO!… che noi abbiamo trovato… e forse, non l’ha… ha sbagliato per questo…

    Ma le telefonate sfuggite sono più d’una… perché l’altra telefonata sfuggita o semplicemente occultata… successiva all’errore clamoroso commesso dall’arbitro Rosetti nella partita di Lazio-Fiorentina…

    Allora, noi abbiamo, il Presidente della FIGC che chiama il designatore… il designatore chiama l’arbitro… l’arbitro dice… “Stai attento… insomma, sei arrivato lì in cima… fai quello che devi fare” …la Juve viene danneggiata da questo perché la espulsione mancata di Toldo, portiere della… con un uomo in meno, avrebbe determinato sicuramente un vantaggio per la Juve…

    Qui, la FIGC… ma questo è il colmo, Signori del Tribunale… la FIGC è venuta a costituirsi parte civile contro Moggi… e gli chiede un risarcimento milionario, quando non c’è una prova… uno straccio di prova… che Moggi avesse fatto delle frodi sportive… ma c’è la prova sicura che l’attuale… l’allora Presidente della FIGC ha sicuramente commesso una frode sportiva… sacramentata da tutte quelle che sono le telefonate successive… dove addirittura Collina dice “E’ rosso diretto” …e Rodomonti riconosce di aver sbagliato… c’è una sola squadra che è stata sfavorita sicuramente in tutto questo processo… ed è la JUVE!… di questo vi è una prova diretta… altro che prova logica, altro che assenza di prova dichiarativa… abbiamo delle telefonate che sono inequivoche, e che condannano il giudice dell’udienza… ehm, del rito abbreviato… perché il giudice del rito abbreviato, nella sua sentenza, dava anche un’altra indicazione su quella che sarà la valutazione della prova che lui metterà nella motivazione…e qual è… citando sentenze della Cassazione, note a tutti, e soprattutto a voi, Onorevoli Magistrati di questo collegio… che quando il discorso in una telefonata è di una chiarezza estrema, e non si presta a niente rispetto a quello che è l’oggetto, e si capisce, e non c’è valutazione diversa… addirittura quella, non solo non è l’indizio, ma è prova diretta!… e la FIGC si è costituita parte civile contro di noi!… e la FIGC nei procedimenti disciplinari, come un caterpillar, va addosso a Moggi da tempo!… anche se adesso hanno capito che Moggi è duro, è di pietra dura… e stanno cominciando a tornare indietro… gli ultimi provvedimenti della disciplinare… dei vertici della disciplinare… sono… l’Alta Corte… sono dei provvedimenti che adesso vogliono aspettare la vostra sentenza… che hanno chiesto dei chiarimenti in Europa…

    La Juve è l’unica squadra che in questo processo ha una prova clamorosa a suo favore… di essere stata danneggiata in quella partita con l’intervento del Presidente della FIGC… e si vengono a costituire parte civile!

    Mi sembra che questo faccia il paio con la RAI che si viene a costituire parte civile contro Scardina… tanto per dire… dopo che i funzionari… e dopo che hanno assunto Venerato nelle loro fila… l’hanno preso come giornalista… contestavano Venerato… la RAI, che a fianco di Scardina, nel mobbing contro la Sanipoli, con Venerato… con tutti i funzionari che l’hanno scagionato… la RAI viene a costituirsi parte civile contro Scardina!… non solo, e l’Avvocato… disse pure… e non lo posso mai scordare… che in questo processo la prova iniziale si era rafforzata!… ma dove era?…


  8. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 43'10'' - 48'46''

    Trofino: Ma, per ritornare alla Fiorentina… il… la cosa interessante di questo episodio della Fiorentina è che Mazzini dice “Io ho parlato con Moggi e con Giraudo” …alla fine, quando la Fiorentina si salva, Mazzini… leggete quella telefonata… è stupenda… Mazzini dirà a Mencucci “Amico, devi fare due telefonate… una a Bergamo, e una a me…”“Devi fargli fare…” …anzi… a Della Valle… “…due telefonate… una a Bergamo, e una a me…” …e Moggi e Giraudo, dove sono?… non vanno ringraziati?

    Allora, è evidente che era nella fantasia di Mazzini che Moggi e Giraudo avessero fatto qualcosa per loro… perché altrimenti non mi spiegate perché… alla fine di questa giostra, dove tutto va bene… Moggi… che dovrebbe essere stato l’artefice, il capo della cupola… non viene nemmeno ringraziato… né Giraudo viene ringraziato…

    Ma, Signor Presidente, Moggi, se si leggono bene quelle telefonate, dà dei consigli tecnici… ma, vi ricordate la telefonata come recita?… “A Roma dovete cercare di fare un punto”, significa non andate allo sbaraglio, non andate alla garibaldina… “…avete una partita facile, col Brescia, all’ultima giornata, dove tre punti sono sicuri… sicchè, andate a Roma, e cercate di non avere danni…”, è una disanima tecnica… quello che Luciano Moggi sa fare meglio di tutti… è un consiglio che gli dà… e, al di là di questo consiglio, e di dire poi “…chiamate il designatore… protestate… perché solo protestando qui si riesce a non avere svantaggi… ma non avere vantaggi…” …ma quale concorso si può identificare in queste affermazioni, Signor Presidente?… ma come ha fatto il giudice del giudizio abbreviato a condannare Giraudo su queste cose?… sono delle cose al di fuori dal mondo… una frase, presa, decontestualizzata… e da quella frase, far discendere tutta una teoria e una responsabilità che è resistita, frantumata e sorpassata dalla lettura semplice della telefonata, ma fino alla fine… e abbiamo sopportato anche questo!

    Ma, c’è una telefonata Mazzini-Mencucci che fa riferimento… se vogliamo analizzare gli elementi più seri di quella storia… che fa riferimento al direttore sportivo del Lecce di allora… che era Pantaleo Corvino.

    Gli investigatori hanno ritenuto essere la madre di tutte le partite… cioè, Lecce-Parma… che serviva a salvare la Fiorentina… senza ritenere logicamente chi fosse il più interessato affinchè rimanesse in A la società di Della Valle… bastava ascoltare la telefonata tra Mazzini e Mencucci… basta ascoltare questa telefonata… ed è la telefonata del 14 Marzo del 2005, il progressivo è 5076… e ce n’è un’altra, quella del 22 Maggio del 2005, con un progressivo 15061…

    Cosa dice Mazzini in questa telefonata parlando con Mencucci?… dice “… sperando che Pantaleo comunque faccia qualcosa…” …il riferimento ovviamente è alla partita del Lecce… Mencucci “E certo… e meno male… comunque, ci sta quella… però, sai, anche lui… che farà il massimo… lì è in uscita… no, ma io sono convinto che alla fine ci si salva perché poi Pantaleo farà il suo lavoro” …ohibò… insomma, diamo un’imputazione a Moggi che ha detto “Speriamo di salvare la Fiorentina” …e, Pantaleo Corvino… per carità, insomma, sono reati prescritti, antichi… ammesso che sono reati… non sono nemmeno reati, a mio parere… e gli dice “…quello farà il suo lavoro…” …Pantaleo… Corvino… così si spiega anche il comportamento di Zeman… perché Zeman ad un certo punto della partita si mette di spalle e si rivolge alla tribuna… nella tribuna sedeva Pantaleo Corvino… Pantaleo Corvino aveva fatto un contratto, e passava alla Fiorentina… immediatamente…

    (voce in sottofondo): …due giorni dopo…

    Trofino: …due giorni dopo passava alla Fiorentina… cioè, voglio dire, non c’è nulla di illecito… non c’è assolutamente nulla di cui la Fiorentina si deve preoccupare in queste cose… ma io dico, da un punto di vista della valutazione della prova, ma come si fa a dire che Moggi concorre perché Mazzini dice “…ho parlato con Moggi e Giraudo…” …e di fronte a queste risultanze delle telefonate non si fa nulla?

    Presidente, ma questo è un vizio degli investigatori… eh!…


  9. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 37'00'' - 43'10''

    Trofino: Signor Presidente, questo momento storico… in questo particolare momento storico, si origina la reazione della Juventus… perché vi sono tre o quattro episodi emblematici che preoccupano la dirigenza juventina.

    I tre episodi sintomatici che preoccupavano la dirigenza juventina furono questi: il primo, il caso Ibrahimovic. Ricorderete che Ibrahimovic fu squalificato per due giornate perché fu esibito un filmato Mediaset… nessuna delle televisioni aveva mai visto questo fallo… alla fin fine, viene fuori Mediaset, e tira fuori un filmato, e su questo filmato Jankulov… ehm, Ibrahimovic fu squalificato per due giornate…

    Moggi (in sottofondo): …tre giornate…

    Trofino: …tre giornate… in… coevamente a questo episodio, viene fuori il caso Cannavaro. Cannavaro che era ritratto in un filmato… dove faceva una flebo lecita, regolarissima… di un’epoca in cui giocava col Parma… fu immesso immediatamente… non lo so… nei circuiti dei media… tant’è che originò una trasmissione televisiva alla quale partecipai anch’io personalmente… ricordo perfettamente… questo, non aveva nessuna attinenza, né afferenza con la Juventus… il giocatore giocava a Parma, era un’epoca diversa… però questo, immesso nel circuito mediatico, ovviamente creava una situazione di grande disagio nei confronti della Juve.

    La questione arbitrale era la terza che è contenuta in questo comunicato. La questione arbitrale… ohibò, ohibò, ohibò… riguardava due arbitri che, secondo questa ormai franata ipotesi di accusa, farebbero parte di questa fantomatica associazione. E sono Racalbuto e Bertini. Racalbuto, da quando a Roma sbaglio il rigore a favore della Juve, non arbitrava più in Serie A da 7 turni… questo sempre per la questione dei… si ferma o non si ferma… Bertini, che con il proprio errore a Bergamo a favorito il Milan, invece continua ad arbitrare. Signor Presidente, Bertini, anche lui è imputato di questo processo… anche lui è detto arbitro vicino a noi…

    Juve e Milan… emergono dopo lo scontro diretto del 21 Dicembre… l’arbitro Bertini non vede un rigore per i rossoneri, e non concede la regola del vantaggio a Kaka lanciato verso Buffon. La Juve si infuria. A Controcampo insistono sugli errori di Bertini trascurando gli episodi. E Moggi chiede… la dirigenza della Juve… chiede di fermare Bertini.

    Ora, dov’è più il teorema dell’accusa che chi sta con noi non viene mai fermato, viene tutelato, viene coccolato anche dalle televisioni e da tutto… e invece Moggi che chiede con un comunicato ufficiale della società di sospendere addirittura Bertini, dicendo che Racalbuto è da 7 turni che non arbitra… e perché Bertini ha una sorte diversa?

    Tutto questo, si intreccia, Signor Presidente, con una telefonata tra Meani e De Santis… vedete come questo comunicato è un centrale importante per comprendere che cosa accadeva in quel mondo… il 5 Maggio del 2005, il progressivo è 8199, vi è una telefonata tra Meani e De Santis… Meani, risponde “Ahò, allora io solo ormai ti voglio bene…” …De Santis “…ormai?““Niente… hai visto? ““Ho visto, ho visto… fa il silenzio stampa la Juve… alla Juve non c’era mai riuscito nessuno nella storia del calcio” …cioè, De Santis… a proposito, che è un altro nostro associato, per chi non lo ricordasse, eh!… per chi non ricordasse che è un altro nostro associato, dice “Ho fatto fare il silenzio stampa alla Juventus” …cioè, li ho talmente mazzolati che hanno dovuto reagire con il silenzio stampa… cosa che non hanno mai fatto, che non facevano da tempo immemorabile… “…fa il silenzio stampa la Juve… non c’era mai riuscito nessuno nella storia del calcio…” …così si esprime… e Meani “Ci sei riuscito te!… i corsi, i ricorsi… e poi mi dicono che sei juventino…” …e ridono su questo… “Ma ti rendi conto?”“Sì, però è una forzatura che non ha significato…”“Ma che, scherzi?” …cioè, De Santis e Meani si lamentano anche che Luciano Moggi e la Juve chiedono la sospensione di Bertini… perché sono arbitri e arbitri… tra di loro… però, questo vi traccia un quadro che veramente vi lascia immaginare come questo teorema messo in piedi… cioè, non regge perché non è stato nemmeno messo in piedi, il teorema… ma come è possibile?… questi fanno parte della stessa associazione… e De Santis, non so se quella è l’epoca del primo sdoganamento, del secondo sdoganamento, del terzo sdoganamento… non lo so… però ripeto, questa è una giustificazione del dibattimento, perché nel decreto di citazione non ho letto che ad una certa epoca storica De Santis lascia questa…


  10. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 26'54'' - 37'00''

    Trofino: E arriviamo subito alla Fiorentina, così avete un quadro chiarissimo.

    Sulla questione della Fiorentina non voglio parlare. Alfonso Furgiuele e Francesco Picca hanno fatto degli interventi straordinari… e Francesco Picca ha messo veramente in fila gli elementi uno dietro l’altro che vi escludono qualsiasi combine, o qualsiasi illecita, o qualsiasi frode per quanto riguarda questo episodio.

    E’ una parte che io non toccherò assolutamente. Mi preme, comunque, visto che Moggi e Giraudo… secondo l’ipotesi di accusa… concorrono anche nella frode, stabilire quali sono stati i reali rapporti tra Luciano Moggi e Diego Della Valle… tra Luciano Moggi e Giraudo… con quella che è stata una… come dire, un sorvolo di Mazzini rispetto a quello che doveva essere etnicamente la squadra vicina a lui… a qualche altro… vedremo da qui a qualche istante…

    La frase, la ricorderete. La telefonata che è nel brogliaccio dei Carabinieri, e riportato anche nell’informativa, diceva che alla fine Moggi dirà a Della Valle “Pensiamo a salvare la Fiorentina… dai, dai, dai...” …da questo… da questo, De Gregorio ricava la prova… da questo, e ovviamente da quello che è il risultato di alcune telefonate di Mazzini che ovviamente io non analizzo, Presidente… potremmo stare qui per ore e ore, per dire, ovviamente, Innocenzo Mazzini come e perché faceva quelle telefonate… si intuisce dal complesso di queste telefonate che Mazzini era uno che voleva stare in mezzo, che non contava assolutamente niente, e che vantava amicizie, o di aver parlato con Tizio e con Caio… come ha vantato nella occasione di aver parlato con Moggi e Giraudo della questione Fiorentina… quando tutto questo è assolutamente non vero!… non vero, perché poi ce lo dirà la prova logica… che tanto sta a cuore al giudice dell’abbreviato… vedremo perché…

    Però, a me preme stabilire che questa telefonata tra Della Valle e Moggi finisce, secondo gli inquirenti… e su questo costruiscono il castello di questa partecipazione concorsuale di Moggi e Giraudo nel reato della frode sportiva… “Pensiamo a salvare la Fiorentina” … vabbè…

    Volete capire qual è la contestazione… perché poi si dice che qui esistono telefonate nascoste e… qui esistono anche telefonate che non vengono prese in conderazione, assolutamente… o comunque, sono taroccate nella fase del brogliaccio… perché poi, quando abbiamo richiesto la trascrizione, abbiamo scoperto che quella telefonata non si ferma a quella frase dalla quale… frase finale… parte il punto… il punto di motivazione del Giudice De Gregorio… questa telefonata continua… e Moggi che parla… Della Valle chiama Moggi, tra l’altro, eh!… perché poi, Signor Presidente, dovremmo anche stabilire… ma rispetto a quello che ho detto già l’altra volta, Moggi è intelligente, è un raffinato criminale o è uno… un cretino del crimine?… perché se è un raffinato criminale, c’ha una linea riservata, c’ha una cupola, e c’ha tutto… ma, immaginiamo che Mazzini telefona, parla, etc. …con Diego Della Valle?… che Moggi e Giraudo incontrano spesso… badi bene il Tribunale che hanno tre giocatori in comproprietà… che sono Chiellini, Maresca e Miccoli… sono tre giocatori in comproprietà… avere delle comproprietà significa avere comunque una intesa, di conoscersi, di frequentarsi… e comunque, Della Valle era… ed è… un Presidente prestigioso, ricco e anche raffinato… era un piacere averci a che fare… anche perché, tra l’altro, da un punto di vista calcistico, Moggi era anche più bravo e capace di spuntare prezzi migliori con Della Valle…

    Tre giocatori in comproprietà… si conoscono… Moggi e Giraudo concorrono in questa frode, nella salvezza della Fiorentina… e la prova logica di De Gregorio… scomodiamola un attimo… c’ha la linea riservata, c’ha la cupola… eh, ma non gli dice “Diego, vieni qua… questo è un numero di telefono riservato… da oggi in poi, parli con me… i designatori sono roba mia, perché fanno parte della cupola… gli arbitri fanno parte della cupola… etc.” … è ricco, è straordinariamente… è finito il problema…

    Ma Moggi, che fa?… Della Valle gli telefona, gli dice questo… e lui continua “La squadra ha giocato bene”, dice Moggi a Della Valle… “Ma l’arbitro vi ha fatto un c.” …non ripeto perché non è un’espressione elegante… “…ragazzi…” …Della Valle “Lo so, Luciano, ma che vuoi fare…”“Abbiamo fatto casino...” …questo si può dire… “…noi per voi” …comunicato stampa, io ho scritto tra virgolette… perché, Signor Presidente?… perché qui c’è un comunicato stampa del 2 Maggio… del 3 Maggio 2005… che è scaricabile dai vostri computer, perché ve ne darò le… ma credo che sia stato comunque allegato agli atti da qualcuno dei difensori… che è la pietra miliare di questo episodio… e dalla quale si ricavano… da questa pietra miliare… altri elementi per escludere l’esistenza di questa organizzazione… presunta organizzazione criminale…

    Della Valle “Lo so, Luciano, che vuoi fare…” …Moggi “Abbiamo fatto casino per voi” …comunicato stampa, poi vedremo perché… Moggi ancora “Non ti stancare…”“Non ti stancare…” …tra parentesi ho sempre messo… “…di telefonare ai designatori… più gli rompi i c…. e meglio è… magari nella dovuta maniera… perché, in fin dei conti, non è lui…” …leggo tra parentesi, Bergamo… “…che va in campo…” …Della Valle “Sta tranquillo, che poi noi, in tutti i modi, ci facciamo sentire” …Moggi ancora “…per far dare a tutti quanti gli addetti ai lavori l’attenzione massima… ma non per darti dei vantaggi… per non darti degli svantaggi… come è successo sabato che c’era un rigore sparato, e te l’hanno negato” …e qual’era la partita?… Fiorentina-Milan!… ed è la partita arbitrata da De Santis, e che… poi vedremo… ha origine… fa originare quel comunicato stampa del quale dobbiamo parlare perché da un’altra mazzata sonora a quella che è l’ipotesi associativa…

    Della Valle “Sta tranquillo, che poi noi, in tutti i modi, ci facciamo sentire” …si è strumentalizzata l’ultima frase detta da Moggi… “Pensiamo a salvare la Fiorentina”, ha detto… “…ma per non dargli degli svantaggi…” … ma dice “…urla con Bergamo… parla con Bergamo… fatti sentire… noi ci siamo già fatti sentire… abbiamo protestato…” …perché siamo i diretti concorrenti per il titolo del Milan… che è favorito nello scontro con la Fiorentina… questo significa!… altro che dire “Pensiamo a salvare la Fiorentina” …il giudice dell’abbreviato dice questa è la prova del concorso… e dà anche una colorazione al reato associativo… che in questo processo è il reato più improbabile contestato… tra tutti i reati più improbabili contestati, è certamente il più improbabile… lo usa anche per l’associazione a delinquere… una sentenza preistorica, ripeto, che dipinge un mondo perfetto del calcio… che non è… è una sentenza che non ha tenuto conto di una serie di circostanze che risultavano anche dagli incarti scritti… perché il giudice dell’abbreviato aveva le dichiarazioni di tutti, e aveva anche la possibilità di verificare… ha scelto un’opzione che credo che sia un pregiudizio… anche nei confronti di…

    Quella telefonata… viene ancora tagliata… ma noi, se l’andiamo a rileggere fino alla fine… noi vedremo che alla fine… come finisce questa telefonata?… finisce in un modo straordinario… “Noi per vincere il campionato…”, dice Luciano Moggi… “…andiamo a Milano e vinciamo… e voi pensate a salvare la Fiorentina” …voi!… non noi!… voi!… dice… qual è il risultato finale?… che “Noi ce ne andiamo a giocare a Milano…” …altro che cupola, altro che vantaggi, altro che svantaggi…

    Questa è la telefonata… Signor Presidente, io poi le ho fatto… ho fatto al collegio un elenco delle telefonate inedite che in relazione alla richiesta del 523 VI comma le darò… questa, comunque, di Della Valle-Moggi è trascritta per intero, ed è quella del 2 Maggio 2005, il progressivo è 2741.


  11. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 8 Novembre 2011

    MP600562.MP3 14'06'' - 26'54''

    Trofino: Del resto, Presidente Eccellentissimo, Onorevoli Magistrati del Tribunale… ma contro Moggi, in campo, che cosa è stato messo in questo processo, e prima nella fase investigativa?… una macchina investigativa poderosa, straordinaria nei mezzi, nelle risorse umane e nelle risorse economiche… hanno messo in campo tutto quello che si poteva mettere in campo… ci sono state collaborazioni… poi, arriviamo un attimo a Plateo, quello che è successo a Milano che ci dà la conferma di quello che noi sostenevamo all’altra udienza… come vedete, ogni giorno… è incredibile… questo processo ha qualcosa di nuovo a favore della verità… una macchina poderosa e sterminata… con due PM Antimafia… assolutamente con il meglio degli investigatori che esistono in Italia… Auricchio dopo andò addirittura ad insegnare in una scuola investigativa dopo questo… quindi, voglio dire, bravissimo… con la caserma di Via Inselci che è il Reparto Operativo per antonomasia a Roma, quello che si occupa di tutte le cose più serie e gravi…

    Abbiamo avuto, al di là di tutto questo, dei giornalisti che erano in possesso delle intercettazioni… non so come, non mi interessa sapere come… che addirittura hanno convocato testimoni nelle redazioni per sentirli, per collaborare… non faccio nomi, ma un giornalista di uno dei quotidiani più accossati d’Italia risulta… convocò Galati, e gli fece ascoltare tutte le intercettazioni presso la sede del giornale… abbiamo appreso che altri giornalisti hanno collaborato a questa indagine…

    C’era l’Ufficio Indagini che si è occupato di questo… e, a capo dell’Ufficio Indagini, Signori Eccellentissimi, non c’era altro che un magistrato che delle investigazioni ne capiva qualcosa, se era Borrelli…

    Ufficio Indagini… Procura Federale… Carabinieri… risorse economiche… 170.000 telefonate registrate… una macchina investigativa straordinaria…

    E, alla fin fine, quando voi andate a secernere che cosa resta di tutta questa attività messa in campo… Signor Presidente… sospetti, illazioni, posizioni apodittiche… frasi che si prestano ad una interpretazione nell’uno e nell’altro senso… poste a base anche della sentenza di De Gregorio.

    E sapete De Gregorio che cosa pone a base… lo sapete perché l’avete letto… perché io l’ho definita sentenza preistorica?… perché si occupa delle riunioni… perché, lui parte da un errore straordinario di fondo… quello di immaginare il calcio come un mondo perfetto… come un mondo dove tutto funzionava a puntino… dove il designatore stava chiuso nella sua torre eburnea, e non aveva contatti col mondo… un mondo del calcio, dove nessuno era alla ricerca di favoritismi… un mondo del calcio, talmente perfetto che nessuno aveva nemmeno l’intenzione di andare a verificare se l’arbitro era amico o nemico, o se comunque era un arbitro bravo, o comunque era un arbitro scadente, era un arbitro casalingo… De Gregorio ha immaginato nella sua sentenza un mondo perfetto… e quando l’ha immaginato, ha detto “Ah, in un mondo perfetto, se Moggi e Giraudo… Pairetto… Bergamo… si incontrano, si mettono ad un tavolo… è evidente che c’è qualcosa di illecito” …questo è il passaggio che fa De Gregorio iniziale, diciamo il passaggio primordiale…

    E’ preistorica la sentenza, perché?… perché non tiene conto che quel mondo non era perfetto… come non è perfetto nemmeno adesso… quel mondo non era un mondo di angeli… [problemi al microfono per qualche secondo] … quel mondo non era perfetto, e quegli incontri che hanno destato l’attenzione di De Gregorio fino a farne l’argomento centrale della sua sentenza, è un errore di fondo che va subito rimarcato, nella maniera più forte… gli incontri c’erano con tutti… gli incontri di Moggi, di Giraudo, di Pairetto e di Bergamo… che sono poi a base di rapporti che sono ultra quarantennali, in un mondo dove tutti ci si conosce da sempre… sono stati incontri… pochi… che non hanno avuto niente di illecito… che molti si sono riferiti ad auguri natalizi, auguri pasquali… e comuque, questo rapporto esclusivo con i designatori che il giudice dell’abbreviato attribuisce nella sua sentenza a Moggi e Giraudo… tant’è che condanna Giraudo su uno di questi elementi… è un elemento sbagliato, sbagliatissimo, preistorico… che questo dibattimento ha dimostrato che con i designatori parlavano tutti… e c’erano chi chiedeva qualcosa molto… di molto vietato… mentre Luciano Moggi in quella famosa telefonata del Febbraio con Bergamo non chiede niente… non chiede di levare o di mettere un arbitro… parlano di una questione che è complessa per quello che è il cappio delle preclusioni, degli inserimenti nelle fasce… e quindi era una sorta di settimana enigmistica… Moggi in quella telefonata… badate bene, che quella è veramente una telefonata riservata, perché è fatta sulla linea riservata… non è vero che non vi sono intercettazioni su quelle che sono le schede riservate… quella è una telefonata sulla scheda riservata dove gli interlocutori si sentono tranquilli… e voi vedrete che in quella telefonata… al di là di andare a verificare chi erano i preclusi, chi poteva andare in prima fascia, chi poteva andare in seconda fascia, e tutto quello che era un coacervo di situazioni che si intrecciavano tra di loro… alla fin fine, il discorso centrale è “Hai studiato?”“Sì, ho studiato”“Come la vedi, come non la vedi”

    Ma, questo contesto… ed è il tema di questo processo, Presidente Eccellentissimo, Onorevoli Signori del Tribunale… è il contesto di questo processo… la decontestualizzazione delle telefonate… si prende una frase a caso da conversazioni che sono lunghissime… e su quella frase si ricama, e si ricava un ragionamento che non ha niente di deduttivo, niente di indiziario… e che travalica qualsiasi regola che governano… che governano l’uso della prova nel processo penale… è questo il tema centrale di questo… la decontestualizzazione delle telefonate…

    Volete un esempio di decontestualizzazione di telefonate in questo processo?… ve lo do subito…

    Ricordate la telefonata che… De Gregorio mette a base anche della sentenza… della famosa espulsione di Jankulovski nella telefonata… nella partita, pardon, di Udinese-Brescia del 26 Settembre 2004?… De Gregorio dà una grande attenzione a questa telefonata, perché dice che è un’espressione di Giraudo che lo colpisce negativamente… e quale sarebbe questa espressione di Giraudo usa, per colpire negativamente questo signore?…

    E’ una telefonata che passa tra Moggi e Giraudo… è quella del 26 Settembre 2004, ve l’ho già detto… Giraudo dice a Moggi “Sai, se Dattilo esp… Dattilo è stato molto bravo, però se Dattilo è un po’ più sveglio gli dimezza l’Udinese” …secondo De Gregorio, questa è una telefonata che dà la sensazione che l’arbitro avesse parlato con noi, e noi abbiamo detto… secondo quello che era le ammonizioni mirate… “…ammonisci e butta fuori qualcuno…”

    Signor Presidente, questa è una telefonata che letta così, potrebbe significare… ma il procedimento indiziario, quello della prova, mi dice che se c’è una spiegazione alternativa a questa telefonata… insomma, la prova va a farsi friggere…

    La telefonata avviene dopo Brescia-Udinese… l’arbitro Dattilo espelle su segnalazione del guardalinee il giocatore Jankulovski, reo di aver colpito con un pugno un avversario… qui vengono ammoniti anche tre giocatori, e credo di ricordare erano Muntari, Di Michele e Pinzi… credo… Munt… i quali giocheranno regolarmente la partita con la Juve perché non erano diffidati… la esclusione era di Jankulovski…

    Come si spiega la frase di Giraudo?… è semplicissimo… noi abbiamo sentito al dibattimento l’assistente Camerota… ve lo segnalo… non ho la data di questo… perché me la sono persa negli appunti, però al dibattimento è venuto Camerota che era l’assistente dell’arbitro Dattilo in quella partita Udinese-Brescia…

    Camerota che cosa vi ha detto a dibattimento?… Camerota vi ha detto “Io ho segnalato all’arbitro che Jankulovski aveva colpito un avversario” …cioè, Dattilo non l’aveva nemmeno visto…

    E non solo… dopo di questo, vi è una rissa… e, nessuno degli altri viene espulso, né viene ammonito…

    Ma vedete come questa telefonata che secondo De Gregorio rappresenta la prova delle ammonizioni mirate, è una telefonata di un dubbio valore indiziario… perché la verità… ed è la verità più concreta… è che Moggi… è che Giraudo dice a Moggi “Oh, ma questo dormiva proprio, questo arbitro… non ha visto che Jankulovski ha colpito… non ha visto quegli altri che hanno fatto la rissa… doveva buttarne fuori tre o quattro o cinque…” …Benedetto Iddio… eh!... “…poteva dimezzarla l’Udinese…” …significa questo, mica significa che avevamo un accordo con l’arbitro per dimezzare l’Udinese!

    E’ questa la decontestualizzazione della telefonata… perché bisogna leggere quelle successive, quelle intermedie, perché… e qui bisognerebbe fare un lavoraccio terribile per capire “Sai se Dattilo è stato… Dattilo è stato molto bravo… però, se Dattilo è un po’ più… gli dimezza l’Udinese” …Moggi gli risponde “E che vuoi fa… ha mandato via Jankulovski… c’abbiamo un rompic… in meno” …cioè, la spiegazione di questa telefonata è completamente il contrario, l’esatto contrario di quello che De Gregorio scrive nella sua sentenza… ecco perché è una sentenza sbagliata e preistorica…

    Ma, non è che questo sia l’unico elemento di decontestualizzazione… eh!…


  12. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 2h14'15'' - 2h18'12''

    Trofino: Fiorentina-Milan, Presidente, del 1 Maggio. Termina 2-1 per il Milan, e c’è un rigore mancato, non concesso alla Fiorentina da De Santis. Non sappiamo se era sdoganato o no, in quel momento…

    De Santis… “Si può fare un’intervista dicendo…” …questa è una telefonata registrata tra De Santis e Meani… De Santis si lamenta, e dice “Si può fare una intervista dicendo “…perché Racalbuto è stato sospeso dopo Roma-Juve, e non è stato sospeso Bertini…” …come ci dice… ahò…” …cioè, De Santis, in questa telefonata, si lamenta con Meani che la Juve, e in particolare Luciano Moggi, che stila il comunicato dopo la partita di cui abbiamo parlato... Milan-Atalanta, e anche in relazione ad altri episodi di errori arbitrali... la Juve fa un comunicato stampa. In questo comunicato stampa… che vedremo anche per la parte che ci riguarderà per un’altra situazione… Moggi chiede espressamente che Bertini sia sospeso e sia fermato… e sia sospeso, e sia fermato, come era stato sospeso Racalbuto che aveva arbitrato Roma-Juventus, e che aveva fatto quell’errore… che poi non lo farà arbitrare perlomeno per 8 turni… cioè, un errore a favore della Juve, 8 turni di fermo… perché, non parliamo né dei fermi né delle cose, perché ormai si è detto già troppo... insomma… poi vedremo…

    (Moggi dice qualcosa in sottofondo)

    Trofino: De Santis… tra l’altro, come mi segnalava giustamente Luciano Moggi… che nella partita Roma-Juventus… dove Racalbuto riceve una sospensione di 8 giornate perché aveva commesso un errore… l’errore non l’aveva commesso lui, l’aveva commesso Pisacreta… che era l’assistente…

    De Santis “Si può fare un’intervista dicendo “…perché Racalbuto è stato sospeso dopo Roma-Juve, e non è stato sospeso Bertini…” …ma Bertini, è nostro associato?… no, è un arbitro nostro amico… dicono che sia nostro amico… e com’è che… cioè, voglio dire, quando noi le andiamo a controllare nello specifico… eh, Moggi perché se chiama Bertini, è amico di Bertini, magari Bertini è uno che fa parte della scuderia di Moggi… dopodichè, si parlano al telefono… dopodichè, Bertini arbitra a favore della squadra mia diretta concorrente… e Moggi subito dopo fa un comunicato stampa e dice “Sospendete Bertini”… ma è possibile tutto questo?… ma c’è logica in tutto questo?

    De Gregorio, nella sua sentenza, dice che farà un grande uso della prova logica perché questo è un processo indiziario dove la prova logica deve sopperire… e io sono d’accordo… ma questa vi sembra una cosa logica?… vi sembra una prova logica?… a me sembra assolutamente una cosa completamente contraria.

    Presidente, se lei volesse che io finissi alla prossima udienza, e mi dà un’altra mezz’ora, io le sono grato perché il mio mal di schiena non mi consente più di stare in piedi… mi dovrei sedere e la cosa mi imbarazza molto parlare seduto davanti al Tribunale… quindi, se…

    Presidente: No, vabbè, noi lo consentiamo che lei si sieda… se poi vuole…

    Trofino: E lo so… il problema è l’imbarazzamento…

    Presidente: E certo… vuole…

    Trofino: Se lei… tanto mi dà mezz’ora alla prossima… io ho finito quasi… mi dà mezz’ora, le sono grato…

    Presidente: Va bene…

    Trofino: Grazie, Presidente.

    Presidente: Allora, viene fissata la prossima udienza l’8 Novembre.


  13. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 2h05'13'' - 2h14'15''

    Trofino: Ma io vorrei anche intrattenervi sulla questione delle schede… sul modo in cui sono arrivati ad attribuirle una all’altra… però, voglio dire, questa già è stata arata da tutti i campi, e non è assolutamente il caso che io me ne occupi ancora.

    Le schede non hanno nessuna ragione di essere rispetto a quello che era lo scopo dell’associazione… non servivano, nella maniera più assoluta.

    Quella che poteva essere una valutazione diversa è rappresentata dal fatto… è una… come dire, è una considerazione che fa Milella nella sua… perché Milella è bravo, insomma… capisce di cose… e dice “Guardate, qui è il processo della corruzione degli arbitri… e quindi, il fatto di accettare una scheda, e di averla in tasca, è già un elemento sufficiente” …Milella ragiona come l’Avvocato della FIGC… confonde il procedimento disciplinare con la responsabilità penale… perché chi è che contrasta Milella?… lo contrasta De Gregorio… perché De Gregorio, a chi aveva solo la scheda, lo assolve… ha archiviato la sua posizione, dicendo che il possesso della scheda era un indizio che era rimasto assolutamente svincolato da altri elementi di controllo…

    Quindi, la scheda che possedeva l’arbitro… ma, Signor Presidente, ma l’arbitro perché possedeva questa scheda, ammesso che la possedesse?… perché c’era una linea… cioè, voglio dire, Moggi e Fabiani a Napoli, non è che distribuivano Kalashnikov… o bombe a mano, voglio dire… una scheda ha altri usi… e qualcuno, forse, si è vergognato di dire che ha accettato un regalo… magari per parlare con l’innamorata… magari, per risparmiare quattro telefonate nei confronti di Tizio, di Caio, o di Sempronio… ma, al di là di questo, voglio dire, esiste una spiegazione alternativa… non c’è un automatismo… a parte il fatto che la posizione processuale di Moggi è rimasta in piedi solo per questa parte… e quindi, dovremo avere la stessa sorte rispetto all’unico indizio… unum inditium, nullum inditium… perché tutto il resto che era stato attribuito come livello associativo è assolutamente franato da quella che è stata una istruttoria dibattimentale piuttosto scarna rispetto ai testi di accusa… voglio dire, presentati dal PM… e piuttosto nutrita per quanto riguarda poi le sconfessioni di questi testi che si sono…

    Ma la linea riservata… la esistenza di una linea riservata, può avere molteplici spiegazioni… può essere, voglio dire, anche… io… l’Avvocato Prioreschi faceva una… una mimica con due telefoni tra Bertini… le telefonate di Bertini e Luciano Moggi… perché, se si sentono per 7’ e 14’ prima delle partite… ammesso che quelle siano le schede, diamolo per certo… a questo punto, i contatti con Bertini nella stessa giornata, la ventitrees… quando Bertini fa Roma-Juve… cioè, fa Atalanta-Milan, pardon… arbitro Bertini, il quale… il quale Bertini deve arbitrare una squadra che è in diretta competizione con noi per la vittoria finale… sono state 14’ e 7’ di telefonate… ma, Signor Presidente, sapete come va a finire questa partita?… perché qui c’è un falso dei Carabinieri, o una distrazione, non lo so come vogliamo definirla… i Carabinieri dicono “…ci sono queste telefonate…” …poi c’è il risultato della partita… 1-1… e quindi, praticamente, qui è evidente che c’è stato una ingerenza… Signor Presidente, la partita non finisce 1-1, ma finisce 1-2… e sapete quale sarebbe stato il comportamento del buon Bertini nei confronti delle telefonate di Luciano Moggi di 14 e 7… il buon Bertini, che doveva… secondo l’ipotesi di accusa, non doveva far vincere il Milan… perché era diretto interessato… sapete che succede in questa partita?… che il risultato… 1-1, dei Carabinieri… è 1-2… e sapete questo gol quando viene segnato?… questo gol viene segnato nei minuti di recupero… ma fin qui, non sarebbe niente di strano, perché i minuti di recupero fanno parte della partita… però, viene segnato nel quarto minuto di recupero… e voi troverete dal cartellino che noi poi vi… vi leggerò… voi troverete che Bertini concede, al di fuori dei 3’ del quarto uomo, un altro minuto… fa giocare a tempo scaduto il Milan… e al 46’’ dell’ultimo minuto che da Bertini, il Milan segna… e finalmente Bertini fischia…

    Volete un’altra riprova di come quelle telefonate non hanno nulla a che vedere con la partita e col loro risultato?… tutte le cronache diranno che Nesta per fallo sull’ultimo uomo doveva essere espulso, Bertini lo lascia in campo!

    Se quelle telefonate di Moggi… presunte telefonate… dovessero essere vere, allora avete la prova… ancora ulteriore… che quella linea riservata non serviva per dire a Bertini fai… fai… fai perdere il Milan… perché, qui abbiamo due episodi clamorosi… straordinariamente clamorosi che ci dicono che Bertini… mi scuserà, il povero Paolo… ha arbitrato a favore del Milan… spudoratamente a favore del Milan… perché se il quarto uomo concede 3’ di recupero, e le squadre sono sempre sul pareggio, e lui ancora li fa continuare a giocare, e il Milan segna fuori del tempo massimo… questo significa favorire…

    Se ci fossero state delle intercettazioni e la cosa era riferita a noi, avremmo avuto qualche altra imputazione per frode sportiva… visto che c’è un automatismo proprio di…

    “Bertini sbaglia quando non espelle Nesta per il fallo su Makinwa, ed è un errore grave perché condiziona la partita. Le quattro ammonizioni sono giuste.” …questo è il cartellino della partita… ed è della Gaxxetta dello Sport… a proposito, tanto per… il giornale più letto dagli sportivi…

    La Moviola… “Bertini: errore grave su Nesta. Atalanta-Milan, alla moviola della Gaxxetta” …Gaxxetta, sempre… “Bertini arbitra bene, ma commette un grave errore al 13’ della ripresa. Nesta trattiene vistosamente Makinwa fuori area, ma l’arbitro non concede la punizione e non caccia il milanista per fallo da ultimo uomo. La partita sarebbe cambiata. Le altre decisioni sono giuste, dai cartellini gialli, compreso il fallo di mano di Makinwa, al non concedere una punizione dal limite per la caduta di Tomasson” …questa è la Gaxxetta dello Sport…

    Quindi, le telefonate delle linee riservate, anche in relazione a contatti avuti con gli arbitri prima delle partite, certamente non hanno sortito un effetto assolutamente, voglio dire, camorristicamente previsto dalla organizzazione. Mi sembra assolutamente il caso di non aggiungere altro.


  14. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h56'10'' - 2h05'13''

    Trofino: E con tutto questo ambaradan… questo po’ po’ di messa in campo per comprare queste schede… questo sofisticato criminale dirà poi successivamente… “Ma sapete a che cosa mi servivano queste schede?” …qui, Signori del Tribunale, c’è un’altra anomalia… io in questo processo ne ho riscontrate due con le mie mani perché mi hanno visto protagonista, quindi… in qualche caso, mi sono anche sentito inquietato di questo…

    Nell’interrogatorio che abbiamo fatto davanti ai Carabinieri col Dottor Narducci all’epoca, Luciano Moggi dichiarò a verbale che quelle schede servivano per il mercato e per evitare lo spionaggio industriale. Io ero presente, Signor Presidente, e ricordo questo particolare… sia pure, voglio dire, una frase, e non altro… ricordo questo particolare perché quando finimmo l’interrogatorio io contestai a Luciano Moggi… che oltre ad essere mio cliente è mio amico… gli dissi “Lucià, io non ho capito perché non hai allargato quel tema dello spionaggio industriale” …che è un tema serio, e del quale lui non si rendeva conto perché a quell’interrogatorio era piuttosto emozionato… ma no emozionato per la sua sorte, ma emozionato per una questione che riguardava la sua famiglia, i suoi figlioli… eppure, Presidente, io ero presente… eppure ho letto questo interrogatorio che c’hanno trascritto, e non c’è traccia… di questa sua affermazione… la cosa, non è che mi dà un fastidio, voglio dire, processuale… perché di questo Moggi ha già parlato in mille altre occasioni, e l’ha sempre detto… e comunque, è una fonte processuale proveniente dall’imputato che può essere assolutamente apprezzata… però, devo dire, io ero presente… e io questa frase non l’ho trovata… e io non ho trovato questa frase relativa ad uno spionaggio industriale… ma è certo che, date le modalità, Luciano Moggi comprava queste schede non per sé, non per la sua organizzazione… questa presunta, fantomatica organizzazione… ma le comprava coram populo davanti a tutti perché servivano per uno scopo lecito!… lo scopo era lecito, perciò le modalità di acquisto erano davanti a tutti… perché servivano a difendere la Juve, e servivano a difendere la Juve dallo spionaggio industriale rispetto a quello che era l’acquisto dei giocatori che era una preoccupazione costante di Luciano Moggi.

    Signor Presidente, una valutazione che il Tribunale deve fare… un’altra istruzione per l’uso… è che l’acquisto e la vendita dei giocatori sono la cosa più importanti di una società di calcio… è la vita di una società di calcio… una società può fallire se sbaglia un acquisto, se sbaglia due acquisti… una società può essere travolta, da un punto di vista finanziario, se sbaglia ad acquistare, se non compra bene… e ricordatevi che Luciano Moggi è l’uomo che ha comprato Zidane con la modesta cifra di quattro, cinque miliardi e l’ha rivenduto al Real Madrid per 170 miliardi!… così ha riguadagnato il ruolo, la Juve… 170 miliardi… quindi, immaginate l’importanza del mercato… e immaginate l’importanza che il mercato deve avere nella sua segretezza… perché Luciano Moggi sa perfettamente che una notizia che viene fuori, e che lo anticipa in una cosa, gli fa fallire la trattativa… e avrà voglia di dire il Pubblico Ministero nella sua requisitoria scritta… per non citare Narducci che ormai non ci appartiene più come coabitazione… e avrà voglia di scrivere, dice che “…il mercato si fa ad Agosto…” …una sciocchezza clamorosa, una sciocchezza stratosferica… il mercato si fa tutto l’anno… e si fa anni prima… e i colpi di mercato si preparano, e ai colpi di mercato si lavora… e ai colpi di mercato si da veramente tutta la possibilità che vadano in porto, non trascurando nulla… e Moggi non ha mai trascurato nulla… e su questo è bravo, è bravissimo… perciò fa delle belle squadre, delle buone squadre… perché non trascura nulla.

    E allora, è o non è l’era di Telecom?… è o non è l’epoca del fascicolo dei ladroni?… è o non è… cioè, io non lo so… molti difensori […] hanno cercato di far acquisire Tavaroli… non so se ci sono riusciti perché in questo processo ormai ho perso di vista la produzione documentale… che credo sia una cosa che vi impegnerà per mesi, prima che la guardiate tutta… ma certamente, voglio dire, la società… una delle società antagoniste… tra l’altro, quella che ha sbagliato più frequentemente gli acquisti… questo lo possiamo dire… voglio dire, delle imbeccate le andava a cercare molto, molto volentieri… eppure, voglio dire, quella… quella dimostrazione relativa allo spionaggio industriale, è una dimostrazione che non può essere superata dal… il mercato si fa tutti i giorni, per anni… e sempre…

    Allora, la domanda, Signor Presidente, è questa… ma voi, in tutte queste telefonate, avete mai sentito Moggi parlare di mercato?… mai!

    Allora, voglio dire, qui siamo come Bergamo, quando diceva “Oh, ma con me parlavano tutti… ha parlato Tizio, ha parlato Caio… com’è che non ci sono le telefonate?” … poi le troviamo… ma è possibile che un uomo come Moggi in queste 171.000 telefonate non parla mai di mercato?… non parla mai di un acquisto di un calciatore, non parla mai con un procuratore sportivo, non parla con nessuno di queste cose… è questa una prova certa, tangibile, sul fatto che quelle schede erano acquistate esclusivamente per evitare lo spionaggio industriale, sì o no?… c’è un argomento contrario a tutto questo?… no!

    E allora, sembra ancora di dire “…ad Agosto si fa il mercato…” …no, il mercato si fa sempre… vendere Zidane per 170 miliardi mica è una sciocchezza che si prepara in un giorno o in un altro… E, Signor Presidente, noi che siamo questa grande organizzazione criminale, che dobbiamo riunirci e fare riunioni per fare il check al campionato, e tutto il resto… che dobbiamo parlare con… vedremo l’altra bufala… dell’affare Fiorentina, del… beh, mi si vuole spiegare, visto che abbiamo questa sofisticata linea segreta per parlare… perché per convocare le riunioni non usiamo la linea riservata?… dobbiamo parlare di cose dell’associazione, dobbiamo parlare… secondo De Gregorio, nella sua sentenza, quelle riunioni sono un indizio clamoroso della presenza dell’associazione… ebbene, noi dobbiamo vederci in segreto, parlare di cose segrete, abbiamo questa linea così riservata, così… e non ci telefoniamo su questa linea?… e non… non pensiamo di convocare la riunione su questa linea… allora vuol dire che quelle riunioni non avevano nulla né di illecito né di assolutamente criminale… erano delle banalissime riunioni tra amici per gli auguri e le altre cose… e magari pure per fare un check sul campionato, perché a uomini di calcio come Bergamo… da oltre 40 anni… come Moggi, come Lanese… stava a cuore anche che il campionato scorresse in una maniera che non ci fossero polemiche… che l’ambiente non fosse avvelenato… è la preoccupazione costante di tutti quelli che parlano di calcio… si riunivano qualche volta per parlare di questo?… non c’è assolutamente illecito… ma non c’è l’associazione, ma stiamo scherzando?… e non si vedevano, voglio dire, per… perché dovevano mettere in piedi chissà quale disegno criminoso…


  15. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h48'03'' - 1h56'10''

    Trofino: Però, parlavamo delle schede… Nardone, Signor Presidente, vi dice che… in violazione a tutte le regole… sul […], sul 191, sulle rogatorie, e su tutto… abbiamo violato… hanno violato il Trattato con la Svizzera… è un fatto gravissimo… e che deriva una inutilizzabilità di tutto quello che è stato…

    Però, questo non ci esime, Signor Presidente, Signori del Tribunale, dall’affrontare il tema delle schede… per noi, sono inutilizzabili… però a noi non ci spaventa, discutere con voi delle schede… assolutamente…

    L’acquisto delle schede. Facciamo prima una considerazione, Presidente… sapremo anche di polemica, ma io non voglio fare polemiche, assolutamente… però, bisogna dire che anche in questo caso la Procura di Napoli ha messo in campo… ha voluto a tutti i costi fare un processo per il quale non era competente… mi pare evidente… noi abbiamo fatto la questione, il Tribunale l’ha risolta… ovviamente, ci pieghiamo alla decisione del Tribunale… la cosa però ci fa considerare… non la richiesta di revoca dell’ordinanza, o di stabilire un’altra competenza… perché, Signor Presidente, siamo stanchi… alla fine noi in questo processo vogliamo una decisione… quindi, non percorro questa linea perché possa chiedervi a voi la revoca dell’ordinanza… assolutamente no… lo dico perché anche per quella parte vi è stata comunque una forzatura… perché a voi, quando avete emesso quell’ordinanza, non vi è stata data la possibilità di verificare Bertolini… perché la competenza era radicata sull’esclusivo fatto che, in un’epoca storica che risale al 2004, sarebbe stata data nella casa di Luciano Moggi una scheda… famosa scheda riservata… questo è il tema… ma, Presidente, mi dovrà consentire di dire che una scheda che è stata data, se è considerata dai Pubblici Ministeri come primo atto attraverso il quale si appalesa l’esistenza dell’associazione, e quindi radica la competenza… eh, bisognava porsi il problema che quelle schede, prima di essere date, erano state comprate… e se erano state comprate, Signor Presidente, il processo ci offriva la possibilità di verificare che le schede era state comprate a Torino da Bertolini che aveva ricevuto l’incarico, e si era recato poi nel negozio di De Cillis a comprarle… quindi, se quella è la competenza che agganciava questo processo alla scheda di Via Petrarca, etc… allora, bisogna dire che c’è un atto in cui… attraverso il quale l’associazione si appalesa in un momento precedente, e sicuramente introduttivo dell’elemento che, secondo i Pubblici Ministeri, aveva agganciato la competenza.

    Dico questo perché, Signor Presidente, tra le tante anomalie di questo processo, abbiamo anche avuto che due prime lame della Direzione Investigativa Antimafia napoletana come Narducci e il Dottor Beatrice… due prime lame che potevano essere impiegate in cose, magari, più degne della loro capacità, e della loro capacità investigativa… certamente, voglio dire, non le avremmo avute in questo processo… e certamente questo processo si poteva, e si doveva celebrare in un posto completamente diverso. Vabbè…

    Ma le schede, dicevamo, sono state comprate da Bertolini. Allora, Signor Presidente, qui voglio, sul tema della prova, cominciare delle considerazioni di carattere logico. Moggi è sicuramente una persona intelligente. Moggi è sicuramente uno che ha un’intelligenza superiore alla media… dico io… Moggi è una persona capace… Moggi decide di essere un criminale, di mettersi a capo di una cupola, di avere una linea riservata, segretissima sulla quale fare tutti i suoi traffici illeciti… quindi, la cupola… secondo l’ipotesi di accusa… è di Moggi, e Moggi la dirige, e Moggi la usa per la Juventus, ma la cupola è sempre, voglio dire, aperta a tutti… tant’è che ci sono quelle bufale che dicono che noi abbiamo favorito Messina, Reggina… vedremo a volo d’uccello, perché non è stata nemmeno più percorsa dai Pubblici Ministeri…

    Ma Moggi… intelligente, capace, a capo di una cupola segretissima… perché era più segreta ancora di quella fatta per la Juve… perché era […], quello proprio segretissimo… Moggi è un uomo che ha anche una capacità economica abbastanza seria, insomma… quindi… il costo di quelle schede era nell’ordine di qualche centinaio di euro, insomma… non credo di…

    Allora, Moggi è intelligente, un sofisticato criminale o è uno che non ha intelligenza…?… perché l’acquisto delle schede svizzere è fatto con le trombe, Signor Presidente, Signori del… è fatto, annunciato con le trombe!… ma questo sofisticato criminale, capo di questa grande cupola, ma può mai pensare che per acquistare le schede… un elemento segretissimo, una scheda che deve rimanere riservatissima e della cui esistenza nessuno deve sapere… che cosa fa?… da incarico all’ultimo fattorino della Juventus… fattorino, factotum, tutto fare… e lo incarica informandolo… informandolo… perché non dice… De Cillis nella sua deposizione dice “Io preparavo la busta chiusa… tutto, etc. … poi veniva uno, mi dava i soldi, e io gli davo la busta…” …quindi, Bertolini non doveva essere informato di questa cosa… se era questa scheda segreta dei camorristi, dei mafiosi che facevano parte della cupola di Moggi… non lo doveva sapere, eppure Bertolini sapeva tutto… ma lo sapeva solo Bertolini, Signor Presidente, di…?… lo sapeva la Gastaldi… la Gastaldi doveva… anzi, vedrete che nella sua deposizione la Signora Gastaldi… che era l’anima amministrativa della Juve, era quella che provvedeva a tutto, una super-segretaria… la Gastaldi deve fare degli sforzi disumani per trovare attraverso l’incasso dei gadget le cifre in contanti di poche centinaia di euro per poter pagare e comprare quelle schede… quindi, Bertolini… Gastaldi… lo sapeva chi?… Capobianco… Capobianco, capo del backoffice che praticamente era anche a conoscenza delle spese fuoribilancio, evidentemente… lo sa anche lui… lo sanno Lella, e l’altra segretaria sua… non mi ricordo come si chiama… eh?…

    (Moggi in sottofondo): …e Morena…

    Trofino: …Lella e Morena… insomma, praticamente il segreto di Pulcinella… questo sofisticato criminale che dovrebbe essere Moggi perché c’ha la capacità per esserlo… se decide di fare il criminale, io sono convinto che sarà un criminale sofisticato… soltanto che all’epoca non lo era… perciò le schede le compra con le trombe… senza nascondere niente… a chi?… alla Juventus!… e quindi, erano fatte per chi?… per tutelare la Juventus… lo sanno in tutto l’ambiente, dal primo fattorino all’ultimo… non si comprano le schede segrete di una associazione a delinquere con le trombe, Signor Presidente…


  16. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h41'03'' - 1h48'03''

    Trofino: Devo anche arrivare alle schede riservate… questa linea riservata. Innanzitutto, io credo, Signor Presidente, che non bisogna spendere nessun’altra parola… Prioreschi questa questione ve l’ha fatta in termini veramente chiarissimi… è evidente che esiste una inutilizzabilità degli atti fatti dai Carabinieri della caserma In Selci relativamente, ovviamente, a questa violazione della rogatoria svizzera… questo, io credo, che non debba essere più provato… poteva essere anche provato da quella che sono state le affermazioni di Auricchio sull’ufficiale di collegamento svizzero… che veramente hanno dell’infantile… secondo me è puerile dire “…ho telefonato al Ministero degli Interni… c’era un ufficiale di collegamento… non so come si chiama…” …non c’è un fax… non c’è una richiesta scritta… non c’è nulla… zero assoluto…

    Ma tutto questo non ha nessuna rilevanza. Io ritengo che basta leggere quello che vi ha detto il Maresciallo Nardone che è uno dei sottufficiali che ha proceduto a tutto… a me sembra veramente, voglio dire, non è una tesi ardita della difesa, non è una invenzione di chissà chi… no… basta solo leggere il verbale di dibattimento nel quale è stato sentito Nardone, il quale a domande dell’Avvocato Prioreschi dice “…non ho capito bene… siete andati nel suo negozio in Svizzera?” …lui risponde “Sì. Siamo andati nel suo negozio in Svizzera”“…ad acquisire la documentazione relativa alle schede svizzere?”“Sì, siamo andati”“…quindi, alle prime 9… ai primi 9 intestati a mio padre… non intestate a San Gottardo…” …risposta “S씓…e quindi, che ha fatto?… ha preso tutta la documentazione relativa…”“No, l’abbiamo presa noi”“Va bene, insomma che aveva…” …io qui debbo dire che Prioreschi è stato anche gentiluomo perché ha fermato il Maresciallo che stava andando avanti forse a confessare un falso perché aveva già cominciato a dire “…poi abbiamo scritto…” …e Prioreschi lo ferma… perché per noi l’Arma dei Carabinieri... nonostante poi insorgiamo nei processi contro di loro... ma noi abbiamo stima e abbiamo fiducia nell’Arma dei Carabinieri… però un fatto è certo… che Nardone che è un Maresciallo dei Carabinieri che ha proceduto a quelle operazioni ci dice che sono andati loro in Svizzera a prendere la documentazione nel negozio di De Cillis.

    Io non so come si può superare la inutilizzabilità di quelle schede acquisite, e di tutto il successivo… non so… non è possibile… non è possibile, assolutamente.

    Hanno… tra le tante violazioni, voglio dire, che hanno messo in campo in una maniera veramente straordinaria… non vorrò qui rivangare, ma, Signor Presidente, qui si è detto sempre gli interrogatori e il metodo investigativo… ma gli interrogatori, come sono stati fatti?… ma leggete un attimo Cuttica, che è uno che ha più coraggio di tutti… dice “Sono stato sentito…” …Cuttica è un teste, voglio dire, periferico, voglio dire, non aveva niente di importante da dire… è sentito per 5 ore e mezzo, dirà “Senza nemmeno un caff蔓Con delle domande incalzanti?”“Sì, con delle domande incalzanti” …insomma, nessuno, ovviamente, parla contro i Carabinieri, ma a noi non serve che si parli contro i Carabinieri… a noi serve solo valutare l’accadimento storico… ma questi interrogatori sterminati, voglio dire, che sono durati veramente cifre incredibili… che hanno poi prodotto una paginetta, due paginette di verbalizzazione… ma, io non voglio pensare alle giurisdizioni anglo-americane o anglosassoni… perché nell’episodio Strauss Kahn non so che fine avrebbero fatto questi teste… questi testimoni come Nucini, come Carboni, voglio dire… che sono stati sentiti lì, con una parte lesa di una violenza su una… ma, mi sembra un metodo, Presidente, io non lo so… io su questo punto, sul pragmatismo degli americani, io ci credo… se sei un teste devi dire sempre la verità, anche su delle cose che non riguardano il reato perché questo crea una inaffidabilità nei tuoi confronti.

    E il problema è, Signor Presidente, che in questi interrogatori fatti di 5, 6, 7 ore… mi dovete dire… voi giudici che cosa ne pensate?… sono degli interrogatori fatti secondo la legge… sono degli interrogatori in cui il teste viene messo a suo agio… sono degli interrogatori che possono rappresentare assolutamente una situazione investigativa che faccia riferimento a norme del codice?… è assurdo… una paginetta e mezzo, due paginette di cui una è l’intestazione, una parte dell’intestazione e non vi è altro…

    Abbiamo sentito per ore e ore, nelle caserme, Galati… che ci ha parlato del suo mobbing… voi non le avete lette tutte quelle cose, non le potevate leggere perché non era acquisito al fascicolo…

    Abbiamo sentito… chissà… questo è il processo in cui abbiamo sentito quelli che hanno denunciato di essere mobbizzati… perché anche la Sanipoli… cioè, hanno sentito per ore e ore… ma su una questione completamente diversa… a chi?… a Galati che era andato via dalla CAN nel 1999…nel 2000… e l’hanno sentito per 28 ore!… 28 ore!

    E poi, vogliamo discutere, Signor Presidente, di quelle che sono state… gli avvertimenti che sono stati dati ai testimoni… io mi aspetto che voi nella vostra sentenza scriviate queste cose… perché è veramente… in America… in Inghilterra… si sarebbero… sarebbero sorte 10.000 investigazioni su chi avesse messo in piedi queste cose… ma sapete quante associazioni avrebbero protestato in piazza per dei testi sentiti 7, 8 ore senza nessuna pausa?… e poi, trasfusi e portati come prova in un processo penale… non ci sarebbero arrivati in aula nelle altre giurisdizioni…

    Però, parlavamo delle schede… Nardone, Signor Presidente, vi dice che… in violazione a tutte le regole… sul […], sul 191, sulle rogatorie, e su tutto… abbiamo violato… hanno violato il Trattato con la Svizzera… è un fatto gravissimo… e che deriva una inutilizzabilità di tutto quello che è stato…


  17. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h34'00'' - 1h41'03''

    Trofino: E… il… gli arbitri a favore e gli arbitri a sfavore… adesso dobbiamo toccare un capo… io prima vi ho parlato delle designazioni… e dopo della compensazione che è un altro tema che dovete tenere presente… per quanto riguarda poi il problema degli arbitri amici e degli arbitri nemici, noi… non so se li avete già acquisiti al fascicolo dibattimentale… però, noi abbiamo una serie di statistiche… che vi depositeremo magari alla prossima udienza con un appunto scritto… queste statistiche fanno riferimento non solo alla percentuale di vittoria che abbiamo avuto con gli arbitri cosiddetti amici… cosiddetti sodali… che è 1,82… che con quelli nemici che sicuramente arriva al 2,8… insomma, dimostreremo al Tribunale che tutte le partite arbitrate da De Santis, da Bertini e da tutti quelli che erano… hanno visto la Juve perdere sistematicamente punti, mentre con gli arbitri nemici abbiamo acquistato punti… le medie sono 1,82 e 2,82… ma questo, voglio dire, conta poco…

    Quello che conta molto sulle ammonizioni mirate… Signor Presidente, come vede, vado a grandi falcate su tutti gli argomenti che ci restano… sulle ammonizioni mirate, noi vi daremo una statistica. La statistica ci dice… da un punto di vista assolutamente osservativo… che le espulsioni a favore della Juve, la Juve è all’ultimo posto… le espulsioni a favore, per ultimo posto… le ammonizioni mirate, voglio dire, è quarta, credo, con il Lecce… eh?… quinta… è quinta… cioè, tutto quel discorso sulla questione delle ammonizioni che è già stato fatto abbondantemente in questo processo… al quale io non posso aggiungere se non altro queste statistiche che vi daranno… da un punto di vista della prova generica… la possibilità di dire che tutte le considerazioni… al contrario, che sono state fatte già da quelli che mi hanno preceduto a questa tribuna… sono certamente più in linea con la nostra posizione che non quella del Pubblico Ministero. Cioè, in effetti il progetto di sentenza che vi proponiamo noi rispetto al progetto di sentenza che vi ha proposto il Pubblico Ministero… anche in relazione alle ammonizioni mirate… certamente il nostro è quello più praticabile perché… io non vorrò adesso discutere un’altra volta… l’ha già fatto Maurilio Prioreschi… delle ammonizione del Bologna, del ‘delitto perfetto’, di Damascelli, e di tutto il resto… ma Damascelli, voglio dire, è un giornalista che fa una telefonata a Moggi e gli dice “…ha fatto il delitto perfetto…” …dopodichè Moggi come prima sua espressione dice “…ma ha ammonito tre calciatori…” …a parte il fatto che ne aveva ammoniti due, se non mi sbaglio… e non sulla loro qualità… tra l’altro, uno ha fatto anche una intervista due minuti prima di questo processo e ha detto che era giusta la sua ammonizione… se voi andate a leggere l’intercettazione che esiste tra Meani e Bergamo che parlano di queste espulsioni… lo stesso Meani dice “…il rumeno… il russo… se l’è cercata sacrosantemente… è un rompi… etc. etc.” …ma, voglio dire, non sa nemmeno chi hanno ammonito… ma sulle ammonizioni, se noi vogliamo… pur di… ma si andava alla ricerca di ammonire due inesistenti calciatori del Bologna per una partita che la Juve… nella quale non aveva nessuna possibilità… mentre poi, voglio dire, quando si fa… quando De Santis fa Fiorentina-Milan con tre diffidati… mò adesso non so, con la porta girevole, De Santis dove era là… se era sdoganato o no… però, ammesso che non fosse sdoganato… e non penso che fosse sdoganato perché mi pare che riceve anche una telefonata di Meani che lo prega di non ammonire Nesta… cioè, voglio dire, lo prega di non ammonire Nesta… e in quelle ammonizioni, De Santis ha fatto il delitto perfetto?… il delitto perfetto lo poteva fare in Fiorentina-Milan, visto che la settimana successiva la Juventus giocava col Milan, e De Santis aveva a portata di mano tre diffidati… ma sa chi erano quei diffidati, Presidente?… Rui Costa, Nesta… e il terzo non me lo ricordo…

    (voci in sottofondo): …Seedorf…

    Trofino: …e Seedorf… cioè, i giocatori più rappresentativi del Milan… perciò, anche questa delle ammonizioni è una bufala… ma che ce ne frega di ammonire Petruzzi del Bologna… voglio dire… ma chi è Petruzzi del Bologna?… con tutto il rispetto, un modesto calciatore… avevamo davanti Seedorf, Nesta e Rui Costa… i tre giocatori più forti del Milan… ne butti fuori uno di quelli forti, crei un vantaggio alla Juventus… ma questo vantaggio non c’è stato, Signor Presidente… anzi, solo svantaggi… perché, in questo processo, l’unica cosa provata fino adesso di una questione che ha danneggiato una squadra, è solo quella Inter-Juventus… dove siamo stati danneggiato da Rodomonti con un rosso non dato a Toldo.

    E sulle ammonizioni, Presidente, ripeto, non possiamo aggiungere altro… beh, tranne che c’è un’altra telefonata sulla quale praticamente pure uno dei nostri associati… che è Bertini, tra l’altro… o Pieri… anzi, meglio Pieri… che faceva una partita Parma-Bologna…

    (voce in sottofondo): …Parma-Milan…

    Trofino: …Parma-Milan… anche… ci sono delle telefonate che si fanno… secondo l’ipotesi di accusa… adesso arriviamo un attimo alle schede… Luciano Moggi e Pieri.

    E poi, in un’ambientale, in cui gli investigatori identificano l’interlocutore con Racalbuto dove si dice “…a me serve avanzare nelle ammonizioni…” …non si capisce perché lo dica a Racalbuto, e non a Pieri… che è anche nostro associato… che era quello che poi poteva procedere a queste ammonizioni… ma questa è una piccola digressione…


  18. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h27'25'' - 1h34'00''

    Trofino: Lo vedete come in questo processo tutto è amplificato, esagerato… esageratissimo, perché Moggi, Signor Presidente, Signori del Tribunale, ha una… come dire… un alone nel mondo del calcio… aveva, un alone nel mondo del calcio… c’era una leggenda metropolitana che lui poteva tutto, che faceva tutto, che sapeva di tutto… e sapete chi ce lo dice?… non è una preposizione difensiva per far in modo da introdurre l’argomento successivo… no, ce lo dice, sapete chi?… Collina!… Collina!… e fa riferimento anche ad una parte della istruttoria dibattimentale… abbiamo sentito, ricorderà il Tribunale, Ancelotti… l’allenatore, all’epoca, del Milan… ma che era allenatore, all’epoca, con la Juventus… Ancelotti è stato citato dai Pubblici Ministeri perché Meani dice che Ancelotti gli avrebbe chiesto… detto alcune cose quando era allenatore della Juve facendo riferimento a Luciano Moggi… e cioè, che cosa gli aveva detto in questo colloquio Ancelotti a Meani?... che Moggi era capace di sapere l’arbitro il giovedì… e che all’inizio del campionato diceva “Come vuoi la preparazione… quali squadre vuoi incontrare per prima?” …queste erano le notizie che Ancelotti avrebbe dato a Meani nella macchina…

    Allora, io voglio leggervi questa telefonata così capite come, voglio dire, Meani è un “tragicattore” tra virgolette, e come questa leggenda metropolitana di Moggi che sapeva gli arbitri e tutto il resto è veramente una sciocchezza clamorosa… la telefonata per la vostra conoscenza è la 5610… il progressivo è 5610… ed è del 18 Aprile 2005 alle 12.41… è Collina che chiama Meani… anzi, no, è Meani che chiama Collina… è cascata la linea, etc. … c’è tutta una parte che non ci riguarda… “…è uscito De Santis… ho detto che qui si è inbufalito ancora di più… mandagli qualcuno, etc. … ma tu devi… che ieri…” …allora “Ma tu pensa che ieri in macchina quando mi diceva Carletto che il giovedì… il giovedì, quel famoso, l’altra persona… “ …non nominano Moggi, ma si riferiscono a lui… “…gli diceva domani abbiamo questo arbitro… e veniva… e c’era quell’arbitro… e c’era il sorteggio… e fra di noi, io non riuscivo… non mi spiegavo… lui il giovedì poteva sapere…”“Riuscivano a manovrare il sorteggio?”, risponde Collina… che non è amico nostro, per la verità… “…io credo… pensa, io credo… io credo che millantasse… anche un poco… perché, ti ricordi?... uno poi si deve ricordare… a distanza di tempo, è portato più a ricordarsi… sì, le volte che è uscita la cosa, piuttosto che le volte che non è uscita… io credo che magari un po’ millantasse…” …cioè, Collina gli dice “Guarda che Luciano Moggi lo prendeva per i fondelli” …perché era uno che si buttava… le griglie… sempre secondo tutto quello che ormai già sapete… le preclusioni, le contro preclusioni, la prima fascia, etc. …era facile, voglio dire… se c’era una griglia con tre arbitri, e magari con uno che era precluso, si aveva il 50% delle possibilità di indovinare… Pesciaroli lo faceva al 99% tutti i giorni sui giornali… Collina gli dice “Ma tu sei scemo… ma guarda che a volte… più le volte che non c’ha azzeccato, che le volte che c’ha azzeccato”

    Ma continuano perché… la cosa diventa divertente… dice “Beh, sai mi diceva in macchina che addirittura… addirittura, quando diceva ti piace… in fase di preparazione… il calendario… mi diceva “Come dici?... quale sia meglio, quali squadre vuoi incontrare per prima?” …Meani “Ma tu pensa!” …prosegue… e Collina “Addirittura… tu pensa… etc. …ma tu… ma cosa dici tu?” …anche un po’ di millantato credito… “…io credo che sì… etc.” …gli spiega… Signor Presidente, è inutile che leggo tutto… gli spiega, dice “Ma tu sei… devi essere proprio… insomma, un po’ scemo… ma lo sai che i computer che fanno i calendari hanno bisogno degli input… gli input sono pubblici, etc…” …e Collina dirà a… dimostrando che praticamente le esagerazioni di questo processo che abbiamo sopportato sono tantissime… dirà “Assolutamente, è impossibile che sapeva l’arbitro… si è buttato qualche volta”

    Si è buttato come si sarà buttato quando… Zamparini… oppure…

    In questa telef… dunque… qual è, quella di… l’abbiamo già vista… ah, abbiamo anche un’altra telefonata Galliani-Meani… il fido Penta se le ricorda tutte… del 19 Aprile, ore 9.36, il progressivo è il 5827… Galliani parla con Meani e dice “Ha parlato con qualcuno degli ex designatori?”’ex’ designatori… “Ma diobuono, altro che ho parlato… c’era in macchina Ancelotti… gli bestemmiavo dietro le parolacce”“E che dicono questi signori?” …dicono delle espressioni che non ripeto davanti a delle signore… “Il Milan… quando per una squadra come il Milan si ha un minimo di dubbio, si sta giù con la bandierina, non si va su a vanvera… d’ora in poi, vietato sbagliare” …cioè, voglio dire, avete mai trovato Luciano Moggi che fa questi diktat nei confronti o di Bergamo o di Pairetto o con qualche arbitro… con i quali non abbiamo parlato, mentre Meani ci parlava dalla mattina alla sera…


  19. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h20'45'' - 1h27'25''

    Trofino: Ma Bergamo e Galliani, Signor Presidente… ehm, Meani e Gallini, pardon… sono anche, voglio dire, persone che hanno messo in campo delle iniziative rispetto a quello che era la posizione di Moggi?… ne hanno messe in campo a iosa… straordinario…

    Moggi è l’unico che è sempre raggiunto da tutti… ricordatevi il capro espiatorio… e addirittura è raggiunto da un’accusa quando nel processo vi è un’altra prova di carattere intercettativo e sicuramente, voglio dire, non tenuta conto dagli investigatori che è stratosferica…

    Si è fatto un can can straordinario sull’amicizia di Luciano Moggi e l’attuale… cioè, chi all’epoca reggeva il Ministero degli Interni, il Ministro Pisanu… si è fatto… i giornali ci hanno riempito di articoli sotto questo aspetto… “Ah, Ministro degli Interni che aveva dei rapporti con un associato a delinquere” …insomma, questo era il tema…

    Beh, Presidente, a parte il fatto che Luciano Moggi e Pisanu erano amici dall’infanzia, si sono frequentati perché erano fidanzati con due signore che erano… che abitavano nello stessso posto, e che avevano una grande amicizia… Pisanu, che pensa, voglio dire… e sa che Luciano Moggi nel mondo del calcio è comunque una persona esperta… accade questo episodio straordinario della morte del Papa… beh, vi sembra così strano che alzi il telefono e chiami l’amico di infanzia per chiedergli un’opinione su che cosa fare?… perché, come si dice, ogni morte di Papa… quindi, non avevamo dei precedenti, voglio dire, o delle sentenze da andare a leggere prima… un Papa, chissà quando muore, per nostra fortuna, ovviamente… e quindi, lui non sapeva cosa fare… chiama Moggi per avere un’opinione… Luciano Moggi non è per il rinvio… Luciano Moggi che è sempre uno che parla da Direttore Generale, e pensa da Direttore Generale… lui pensa, le squadre sono arrivate, le spese per arrivare negli stadi sono state fatte… forse, la cosa migliore è quella di giocare il giorno dopo, in modo che le squadre non fanno le spese… questo è proprio da Direttore Generale… questo è il consiglio che dà Moggi.

    Su questo si fa una farneticazione generale, un’amplificazione straordinaria di questo argomento… dei contatti che aveva… e poi si inserirà anche il problema della Sassari… del Porto Torres… della Torres… che è una cosa veramente vergognosa… vedremo da qui a un istante… sarà un pensiero e basta…

    Ma, Moggi gli dà un consiglio, e su questo consiglio è diventato… alla fine scopriamo che c’è una telefonata tra Galliani e Meani… è la 3… del 3 Aprile 2005, il numero progressivo è 3341… Galliani “Abbiamo slittato” …fa riferimento, ovviamente, alla giornata di campionato… “Abbiamo slittato certo… sabato alle 18 col Brescia… poi andiamo a Siena, e domenica dopo…” …Meani “Difatti, io ero un po’ preoccupato di questa cosa… perché, sa, senza Kaka, senza l’altro… andare a Siena…” …per il Milan era, voglio dire, assolutamente non bello… Galliani “Ma secondo lei, io dormo?”“No, ma io non ho mai dubitato”“Lei pensa che io dormo?… ma porca… etc. etc. …ma perchè, quel figlio di p.” …riferito a Luciano Moggi… “…le racconto… etc. etc.” …insomma, per non leggere tutta la telefonata, alla fine si scopre che è Galliani che fa spostare di una settimana questa partita… perché, Signor Presidente, dobbiamo anche ricordarci che Galliani era… Vice Presidente?… no, non solo, Presidente della Lega… ma Vice Presidente del Milan… che è una squadra che all’epoca faceva riferimento… per carità, qua mi sembra che lo nominiamo dappertutto… non lo volevo proprio nominare, ma al nostro Presidente del Consiglio attuale, mi pare che all’epoca pure lo fosse, o sbaglio?… e quindi, voglio dire, Galliani dice “Ma lei pensa che io dormo?” …io, vado a giocare a Siena tra una settimana, recuperando giocatori di livello importante…

    E si è detto in questa contestazione che Moggi ha questi contatti straordinari col Ministero degli Interni… ma stiamo scherzando veramente…

    E seguirà poi un’altra illazione… un’altra bufala… perché si dirà “Ma il Ministro degli Interni di allora in una telefonata dice a Moggi “Mi raccomando, dia una mano alla Torres” …che è la squadra della sua città, lui è sardo… e su questa “Dia una mano alla Torres” si è scatenata una ridda di… di assolutamente di illazione stratosferiche… ma che… ma, scusatemi, ma chi capisce di calcio sa perfettamente che dare una mano ad una squadra di categoria inferiore… non si fa altro che mandargli giocatori per… in prestito… che si fanno le ossa, e perché la squadra di A ha bisogno di avere delle squadre satellite, sia pure di serie inferiore perché buoni giocatori abbiano nelle gambe i 90’ e giochino… ma, soprattutto, si fa solo aiutandole così… che significa ‘aiutare’?… ‘aiutare’ …su questo ‘aiutare’ si è costruito un altro castello di cartapesta… e alla fine bastava che gli investigatori andassero a vedere che due giocatori della Juve furono mandati alla Torres… è questo l’aiuto che Pisanu chiedeva, e che Moggi gli ha dato… al di là di qualsiasi altra cosa…


  20. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h12'15'' - 1h20'45''

    Trofino: Sempre mettendo le mani qua e la in modo che la mia discussione possa terminare in un’ora adeguata… ma penso che il Tribunale riesce comunque a…

    Presidente: …a seguire, sì…

    Trofino: …a seguirmi… vi è tutta una parte adesso che fa riferimento a Meani e a Galliani… al Milan.

    Il Dottor Narducci nella sua requisitoria, assieme al Dottor Capuano, fanno un argomento… e quando Luciano Moggi dichiara “Facevo questo per difendermi dal Milan”, diranno “Non era Moggi che doveva difendersi dal Milan, ma il Milan da Moggi” …questo è l’argomento che… perché dirà Meani… Galliani… fanno queste cose, etc. …si confrontavano non solo sul piano sportivo, ma anche sul piano illegale… questo è l’argomento dell’accusa.

    Ma il principale argomento è che Galliani e Meani si difendevano… benissimo.

    C’è una intercettazione, Signor Presidente, che ci dirà esattamente il contrario… (sottovoce) …no, no, prima quest’altra… se la trovo… abbia un attimo di pazienza, Presidente…

    Presidente: Sì…

    Trofino: …Carraro-Bergamo… perché ho perso proprio… il filo… eccole qua, perfetto…

    Abbiamo proprio un tesoro di intercettazioni… proprio, un caveau di intercettazioni… ed è… sono le intercettazioni di Meani… avevamo già visto i “Mandami due cavallini”… ecco qua, Presidente…

    A proposito del fatto che la Juve… che il Milan si doveva difendere da Moggi e dalla Juve… vi è una intercettazione sulla utenza intestata all’Associazione Sportiva Calcio Milan, il progressivo è 11256, la telefonata è del 31 Maggio 2005, l’ora sono le 14.47, parla Meani con Galliani… non inizio dalla telefonata… sì, cominciamo dall’inizio, così si capisce perfettamente… “Pronto, buongiorno Dottore… Meani”“Buond씓Allora, ho saputo che lei ha parlato con Puglisi”, questo è Meani che dice a Galliani “…ho saputo che lei ha parlato con…” …a proposito di chi parla con assistenti, con arbitri, con cosa… mai Moggi, ma Galliani spesso… Galliani “Sì, stamattina… perché mi ha chiamato e mi ha detto… va bene, va bene… parliamo, parliamo…” …Meani “Ecco, volevo dirle è possibile se io posso spingere per due persone con Lanese da mettere nelle Commissioni Dilettanti di C?”“Spinga”, risponde Galliani… Meani “Perché abbiamo un po’ di controllo anche nelle categorie inferiori… è meglio”

    Allora, Presidente, io dico, no?… vi dovete difendere da noi… secondo l’ipotesi Narducci, io dico l’esatto contrario… e se vi dovete difendere, dovete fare le denunce… dovete difendervi… ma spiegatemi che significa che volete il controllo anche delle categorie inferiori… perché questo non significa più difendersi, ma questo significa avere un sistema… forse, lì, un sistema c’è… certamente noi non l’abbiamo…

    E Meani, Signor Presidente… visto che ci troviamo in carattere… con Galliani è uno che di richieste ne fa a iosa… è uno che parla con tutti gli arbitri… non ce n’è uno… poi vedremo qualche commento che fa con De Santis, per capire come anche De Santis è un altro ectoplasma che dovrebbe far parte di questa associazione… perché poi mi dicono che De Santis a un certo punto… hanno usato quel termine ‘sdoganato’ …è stato sdoganato e se n’è andato… è ritornato dall’altra parte.

    Ora, io qui faccio un’annotazione di carattere tecnico, parlo a giuristi… nel decreto di citazione a giudizio, voi vedrete che non è contenuta, rispetto alla partecipazione di De Santis, questa distinzione… che doveva essere già patrimonio di conoscenza dei Pubblici Ministeri… eh!… non è contenuta, non si dice… si dice “Tutti fino alla data di…” …ma non si dice "De Santis fino alla data X" ...dopodichè, voglio dire, non c’è condotta… in un decreto di citazione, che specifica anche in relazione alla competenza… e vedremo che importanza ha solo per un istante… che praticamente la competenza si radica per la famosa scheda di Via Petrarca… quindi, è un decreto di citazione retorico, ridondante… ebbè, la prova è che De Santis non è assolutamente nei vostri pensieri rispetto ad uno sdoganamento… che siete costretti qui ad ammettere davanti al pretorio, una volta che i vostri testimoni sono stati raggiunti dalle domande incalzanti della difesa… una volta che Auricchio… assolutamente nudo… è costretto a… sotto le domande incalzanti di Maurilio Prioreschi e degli altri difensori presenti in questo processo… che era assolutamente assurdo pensare che De Santis… con il quale abbiamo uno score negativo straordinario, perché abbiamo 4 partite, 2 le abbiamo perse con lui… si fosse addirittura… fosse addirittura passato dall’altra parte della barricata perché preoccupato da notizie… che facevano riferimento poi ad un processo di Palanca… tra l’altro, nemmeno il suo… ma non c’è nel decreto di citazione… quindi è una scusa banalissima quella posta in campo da Auricchio in questo dibattimento quando dice “No, ma era…” …una volta che è stato raggiunto dalle contestazioni rispetto ad una sua ipotesi investigativa che era completamente franata… dice, “Vabbè, ma De Santis è stato sdoganato” …poi lo fa anche rientrare poi nel finale perché a questo punto ci doveva essere poi una contestazione molto articolata perché una volta esce, una volta entra… sembra la porta del Grand Hotel… perché poi rientra dentro per la questione Fiorentina… e la questione Fiorentina, vedremo di qui a un istante, che nemmeno lì ha nessun ingresso…


  21. buon natale cccp

    e non è di cortesia

    Buon Natale a Te, fratello bianconero, e a tutti quelli che hanno la pazienza di leggere, e in generale di documentarsi su quanto avvenuto in Aula 216.

    Colgo l'occasione... Natale consente di avere un pò di tempo a disposizione... per fare qualche piccola considerazione su quanto man mano emerge e di cui veniamo a conoscenza.

    C'è una piccola differenza, mi sembra, fra la faccenda scommesse e quanto contestato a noi. Nella questione scommesse abbiamo: un pentito... reale, così apprezzato da potersi fregiare di una chiamata in nazionale... arrestati che, mi sembra, qualcosina ammettano... prezziari... etc...

    Nel nostro caso, cosa ci viene contestato?... provate a fare questa domandina spicciola, non ai tifosi di squadre avverse... non avversarie, e badate bene di non farvi irretire in inutili diverbi con sportivi di sponda milanese non rossonera... dicevo, provate a fare questa domandina... cosa vi verrà risposto?... che Moggi parlava con tutti... sì, ho capito, direte voi, ma qual è la partita truccata?... qual è l'arbitro corr... scusate, stavo per dire corrotto, ma in realtà in questa faccenda di corruzione non c'è nulla...

    Se il fine doveva essere favorire la Juve... o almeno credo, non ne sono più così sicuro... in quale situazione ci siamo avvantaggiati?

    Già in aula si era capito: nessuna gara. Non solo, alla domanda "Ma secondo lei, la Juve aveva bisogno di aiuti?" posto dagli avvocati al Maggiore Auricchio, la risposta è stata disarmante "Ma certo che lo so, la Juve era la più forte, non aveva bisogno di aiuti"

    Anche il Carabiniere 'pentito' ...sarebbe meglio chiamare 'certificatore', visto che molte delle cose che lui dice sono state intuite in aula... riferisce che gare truccate non ce ne sono, nemmeno Lecce-Parma che, ricordo, è l'unica gara definita illecito sportivo nella mirabile sentenza sportiva.

    Qua, si comincia a non capire più nulla... ma allora, qual'era il bandolo della matassa? Di cosa siamo così terribilmente accusati tanto da meritare Serie B, penalizzazioni a go-go, 5 anni e mezzo di galera, etc. etc.?

    La contestazione ce la chiarisce prima il Maggiore Auricchio quando all'ennesima domanda "Ma lei l'ha vista la partita?", sbotta dicendo:

    Auricchio: Ho detto che ho visto qualche partita, ma le assicuro che dal mio punto di vista non è una visione investigativa perché noi non abbiamo fatto le indagini sul campionato di calcio… se è rigore o non è rigore… ma nessuno di noi ha avuto mai, Polizia Giudiziaria e Pubblici Ministeri, l’ardimento di fare questo tipo di… saremmo stati i più fessi del mondo, cioè saremmo caduti nel Bar dello Sport che quotidianamente vediamo anche ai margini di questo processo. Non c’è un’attività di questo tipo. C’è semplicemente un’analisi di dati investigativi… ‘Caro, mi raccomando fai il 50% della tua parte per quella partita’… poi la palla è rotonda, certo… il 50% per la nostra modestissima valutazione investigativa rappresenta la configurabilità del reato per cui si sta discutendo. Poi saranno tutte chiacchiere, lo decideranno altri.

    oppure, altro esempio:

    Auricchio: Ecco, ora mi fa ricordare perché era il discorso da Bar dello Sport… cioè, il problema del rigore è rigore, ammonizione è ammonizione, non è un problema che ci ha riguardato. Noi abbiamo citato… e in questo è il senso per quanto ci riguarda, e per quanto mi riguarda, investigativamente parlando… e lo ribadisco, e la ringrazio perché secondo me è anche opportuno ribadirlo, visto poi i commenti di qualche giornale la volta scorsa… il dato, non è un dato tecnico, calcistico, è un dato investigativo, cioè se due persone, che sono da noi intercettate, dicono… uno è un dirigente sportivo, l’altro è l’assistente che assiste a quella partita… e dice ‘Guarda, siccome ti avevo raccomandato l’Arezzo, quando ho visto che la Salernitana premeva, io che potevo fa’? Eh, ho alzato… ho chiamato fallo…’ anzi, dice qualcosa in più, dice ‘Non potevo alzare fuorigioco, perché altrimenti lì mi sarei messo in evidenza, ho alzato per fischiare una punizione e bloccare l’azione.’ Lo dice Auricchio che è l’ultimo dei tecnici calcistici? No, lo dice Babini in una intercettazione telefonica. Per quanto mi riguarda, Auricchio… che sarà l’ultimo dei tecnici calcistici, ma non credo di essere l’ultimo degli investigatori… dice ‘Attenzione, probabilmente questo è un atteggiamento doloso’

    Completerà il lavoro il Pubblico Ministero che nella sua requisitoria dirà:

    PM Narducci: Il reato di frode in competizione sportiva… afferma il giudice della sentenza dell’abbreviato è reato di pericolo presunto. Cosa dice l’articolo 1 della Legge 401/89 che lo ha introdotto nel nostro ordinamento? Il comma primo prevede due tipi di condotte illecite che integrano, disgiuntamente e ciascuna, la condotta di frode. La prima, non ci riguarda. E’ quella di chi offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a qualcuno dei partecipanti a una competizione sportiva, e così via… al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione. Ovvero compie… è il nostro caso… altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo, cioè allo scopo di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione. Il comma tre prevede solo una circostanza aggravante, e dunque un aumento della pena dittale, per il caso… come nel nostro processo… il risultato della competizione è influente ai fini dello svolgimento di concorsi, pronostici e scommesse. Aderendo ad una impostazione giurisprudenziale che ha ricevuto, come dire, più significative espressioni dalla sentenza della Corte di Cassazione del 29 Marzo 2007, Sezione II, la sentenza è la 21324…

    (voce in sottofondo): 21…?

    PM Narducci: …324… il giudice afferma che tra il pericolo… trattandosi di reato di pericolo presunto… il pericolo non è considerato elemento costitutivo della… in cui il pericolo non è considerato elemento costitutivo la fattispecie come pericolo astratto per la collettività con presunzione iuris set de iure che non ammette prova contraria, ed è considerato perfetto… reato perfetto il compimento di atti diretti a offendere questo bene giuridico ritenuto meritevole di protezione anticipata. Assumono cioè rilievo… sostiene il giudice per la integrazione della fattispecie criminosa… anche condotte che non riescono a conseguire il risultato vietato dalla legge, e dunque atti idonei e diretti a ledere il corretto svolgimento delle competizioni sportive indipendentemente dal fatto che detta lesione si verifichi. Si tratta di reato con condotta a forma libera nella quale la nozione di atti fraudolenti non ripropone, non si sovrappone a quella degli artifizi o raggiri della norma ex articolo 640 che era la norma frequentemente, anzi solitamente ed esclusivamente utilizzata prima della introduzione della novella legislativa, e che non aveva, in realtà, offerto soluzioni al tema dell’accertamento della frode.

    In tema di elemento psicologico, secondo la giurisprudenza, deve accertarsi l’esistenza del dolo specifico. L’alterazione del risultato non è infatti evento di tipo naturalistico che deve necessariamente verificarsi, ma deve accertarsi che questo scopo sia presente nella mente di colui che è agente o che commette il reato.

    Quindi, di cosa siamo accusati?

    I due signori di cui sopra ci dicono di aver ravvisato dei comportamenti tali da integrare una associazione che ideava, pianificava e... ecco, la terza figura, quella della realizzazione dei loro piani, non ha interesse... forse perchè non si realizza mai, ma questa è una mia illazione... comunque, uno ci dice che la palla è tonda, e l'altro ci dice che l'alterazione del risultato non necessariamente deve verificarsi, e che è sufficiente che lo scopo sia presente nella mente di colui che è agente o che commette il reato.

    Ora, tutto questo avrà una sua giustificazione giuridica, dato che è stata emessa sentenza di condanna. Però, scusate la mia bassa ignoranza, ma l'utilità di tutto ciò qual è? Se Bergamo, avendole già annunciate, avrebbe dato le dimissioni a fine anno, se la Juve con gli arbitri amici avrebbe fatto meno punti che con gli arbitri nemici, se gli arbitri amici avrebbero fatto meno partite, ergo avrebbero guadagnato di meno, rispetto agli arbitri nemici, etc. ...l'utilità di questa associazione qual è?

    Ho capito, sono ricaduto nella mia ignoranza... in effetti, non riesco a capacitarmi che gli investigatori di questo processo hanno inteso proteggere un bene comune che è il regolare e leale svolgimento della gara, e i nostri si sarebbero resi colpevoli di aver attentato alla sua buona salute.

    Orbene, visto che l'associazione non è mai riuscita, almeno nell'anno in esame, a raggiungere uno dicasi uno dei suoi ideati e pianificati obiettivi, di cosa dobbiamo ringraziare gli investigatori del loro alacre lavoro?

    Ma di aver tolto un potenziale pericolo al bene di cui sopra, come fai a non capirlo?

    Ok, io ho capito, ma come faccio a spiegare tutto questo a mio nipote che continua a chiedermi: Ma perchè siamo andati in Serie B?

    In attesa delle motivazioni che sicuramente mi/ci chiariranno tutti e anche gli altri dubbi di cui sopra,

    Buon Natale a tutti, e Sempre Forza Juve!!


  22. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 1h06'12'' - 1h12'15''

    Trofino: Ma, Signor Presidente, sempre… a volo d’uccello e scorrendo un attimo… ecco, finalmente ho trovato… ma a Moggi gli hanno contestato persino un sequestro di persona di Paparesta… ma ci rendiamo conto?… no, ma lo so che discuterne ancora è veramente un fuori d’opera… però, bisogna valutare questa imputazione anche in relazione agli scassi che ha provocato… è vero che i PM erano talmente a corto di reati che già il 416 messo in piedi è servito solo per fare intercettazioni… di solito lo si dà sempre perché nessun reato di frode sportiva non avrebbe consentito sicuramente di mettere in piedi questo mega-intercettazione durata un tempo biblico… ma il discorso relativamente al 605, è la imputazione che si dà ai sequestratori sardi, a quelli sull’Aspromonte, a quelli che tengono in ostaggio la vittima per 6 mesi, per 8 mesi… insomma, vi sembra un’esagerazione, o no?… ma è un’assurdità… un sequestro di persona che se si fosse letto… se si fosse letto… la telefonata tra Paparesta e Pairetto che è fatta, Signor Presidente, alle 23.45, e il progressivo è 81… che cosa ci dice questa telefonata?… Paparesta “Poi alla fine si sono messi a gridare… alla fine nello spogliatoio c’è stato il commissario… e questo dice ‘Perché voi non scrivete?’” … Pairetto “Sì… si dice perché non scrivete… ma non è nulla, succede, è la tensione… un po’ di tensione nello spogliatoio… però voglio dire che sono cose comprensibili, non c’è nulla da scrivere, quindi… non si superano così… etc. etc.” …abbiamo sentito Paparesta, qui, in dibattimento, e vi ha confermato… con gli assistenti, ugualmente sentiti da voi… che questo episodio che è stato ingigantito a dismisura nella prima parte di questo processo tant’è che i giornali si sono proprio sbizzarriti su tutti quelli che erano i titoloni del sequestro Paparesta… un sequestro fantasma, che non è mai avvenuto, di cui non si sono mai accorti, e che è solo partorito da una telefonata che Luciano Moggi fa con uno al quale dice “L’ho chiusi nello spogliatoio” …nel senso “Li ho chiusi… li avrei voluti chiudere nello spogliatoio perché hanno fatto una cosa indicibile” …perché negare assolut… negare che quello della Reggina non era rigore era veramente un’assurdità clamorosa… era un baker di un giocatore di pallavolo, evidentissimo… io avrei voluto sentire Moratti, per esempio, in una telefonata dopo che il Napoli ha avuto la concessione del rigore quella domenica, e con quel rigore ha vinto… se noi ascoltassimo, avessimo potuto ascoltare le telefonate di Moratti che fa, secondo me sarebbero state di uguale intensità… ma il problema è che al di là di Ingargiola che parla con Lanese al telefono… e che se ne fa un altro argomento straordinario… dice, “Lanese affossa questa indagine, e fa sì che non venga fuori” …assolutamente no… ma qual’era il dazio che avrebbero pagato due dirigenti che si presentano a protestare?... voglio dire… perché su questo, anche De Gregorio nel giudizio dell’abbreviato per condannare Giraudo dirà … “No, ma hanno fatto una cosa… e poi, si sono sottratti alle conseguenze…”

    Allora, non hanno fatto niente di straordinario, Signor Presidente, tant’è che quell’episodio è riportato adesso davanti al pretorio con la dichiarazione di Paparesta e con la dichiarazione dei due assistenti in una maniera corretta… voglio dire… ma anche ammesso… io voglio fare un discorso per assurdo… anche ammesso che avesse scritto Paparesta nel referto, o Ingargiola nel suo referto, che c’era stata una protesta vibratissima da parte di Giraudo e… ebbè, che cosa avrebbe originato?... due mesi di sospensione?... o un mese di sospensione?... 15 giorni di sospensione?... non erano nemmeno calciatori, voglio dire, non sono squalificati… i calciatori continuano a giocare lo stesso… la differenza sa qual è, Presidente?... che invece di vedersi la partita da un posto, se la vedono da un altro posto… ma la stessissima cosa… allora, quale grave conseguenza sarebbe… avrebbe rappresentato questo fatto, così come De Gregorio dice per condannare Giraudo?... assolutamente, quale sarebbe stata la conseguenza di questo atteggiamento?... una sospensione di 15 giorni… ma Pairetto nella… ehm, Paparesta nella telefonata che fa con Pairetto dirà “Io ho ritenuto…”

    Ma, parliamoci chiaramente, poi c’è anche un altro argomento di carattere, voglio dire, politico che fa Paparesta… Paparesta, e gli assistenti, hanno sbagliato clamorosamente a danno della Juve, e non vogliono aggravare il loro errore, magari pure facendo un referto, voglio dire, che li faceva sospendere per 10 giorni… è un comportamento, voglio dire, spiegabilissimo da questo punto di vista… assolutamente spiegabilissimo… e, certamente, non poteva rappresentare questa grave, assoluta violazione alla quale si sarebbero sottratti con la complicità di Lanese e di Ingargiola.


  23. Difesa Moggi, Avvocato Trofino – Napoli, 25 Ottobre 2011

    MP599365.MP3 59'30'' - 1h06'12''

    Trofino: Come, Signor Presidente, non controllavamo assolutamente i canali di informazione… perché qui c’è un’altra bufala di questo processo… Moggi parla con Baldas, e gli dice “Arretra il… il fuorigioco…” …oppure, “Guarda salva quest’arbitro… non gli dare i punti… la patente… etc.” …pacificamente, quella trasmissione era una trasmissione poco seguita, e non so se le hanno esibito… credo al Tribunale, la sentenza della diffamazione che non è stata ritenuta diffamazione perché era una trasmissione fatta per gioco, così… la qualità di quella trasmissione era straordinariamente irrilevante… irrilevante, voglio dire… però, io voglio affrontare questo tema perché si dice controllava l’informazione perché Baldas doveva salvare gli arbitri, quegli arbitri che facevano parte della organizzazione…

    Signor Presidente, qui ancora nessuno ha parlato della legge della compensazione che esiste nel calcio… nel calcio, alla fine del campionato, tutti quanti… gli arbitri, i dirigenti, etc… che si lamentano, che fanno proteste, etc… si dice alla fine che nel campionato poi gli errori si distribuiscono… a favore o contro, alla fine vi è un perfetto livellamento… sa perché esiste considerazione?… è vero, esiste questo livellamento perché se io sono sfavorito una domenica e protesto, la prossima volta l’arbitro valuterà la questione in una maniera diversa… a mio sfavore perché deve compensare l’errore che ha fatto prima… l’arbitro, l’altro arbitro, o un altro arbitro ancora…

    Sicchè, Luciano Moggi… che era uno che andava in ufficio alle 9 del mattino e veniva fuori alle 10 di sera… e si preoccupava di tutto quello che c’era da preoccuparsi… perché è un grande lavoratore… si preoccupava anche di dare una mano agli arbitri, non perché erano associati, ma perché alteravano il loro metro di giudizio in futuro perché per questa maledetta legge della compensazione, se ci ricapitava quell’arbitro, c’avrebbe deciso contro… se ci capitava un altro arbitro, c’avrebbe deciso contro… questo è pacifico, altro che controllo dei mezzi di informazione…

    L’assurdità è che si sono elencati una serie di giornalisti di chiarissima fama… Tosatti, degli altri… che erano al servizio di Moggi… ma quando mai?… nel mondo dell’informazione, Luciano Moggi era la persona più corteggiata che esisteva, Signori del Tribunale… più corteggiato… ma non perché fosse un bell’uomo… per carità, lo è anche… ma non perché fosse un bell’uomo… lo può essere anche… ma era corteggiato perché la presenza di Luciano Moggi spostava gli indici di ascolto delle trasmissioni televisive da 1 a 40… pacificamente… se andava a ‘ControCampo’, ‘ControCampo’ faceva il record degli ascolti, e la ‘Domenica Sportiva’ no… se andava alla ‘Domenica Sportiva’, era tutto al contrario… quindi, nel mondo dell’informazione, Luciano Moggi era corteggiato, assolutamente… e abusava anche di questa posizione dominante?… non lo so, ma certamente non lo faceva in funzione di una associazione criminale… certo, perché le dichiarazioni intinte col la lingua nel curaro di Varriale, non vengono fuori dal fatto che Luciano Moggi lo ‘buca’ quattro, cinque volte a ‘Dribbling’, e non ci va… perché?… perché Varriale è un tipo di giornalista… per carità… bravo, bravissimo… anche… lo conosco perfettamente, è bravo… è un amico… è una persona però che gli piace molto andare a ‘sfottere’, come si dice a Napoli, ‘a mazzarella di S.Giuseppe’ per sapere qualche cosa da un calciatore, da un dirigente, si occupa più di esoneri degli allenatori che della conduzione della… dell’analisi, della critica della partita… è comunque un uomo, un tipo di giornalista che a Moggi non sta bene, perché Moggi è per la serenità della sua squadra… non vuole che i suoi calciatori vengono travolti da domande di giornalisti… ma non cattive, non interviste in ginocchio… no… che non creano problemi alla squadra… e faceva questo con i giornalisti, lo faceva con gli arbitri… ma non a difesa di associati o di sodali, ma a difesa, sempre, dell’interesse della Juve… che era cosa completamente diversa…

    Ma, Signor Presidente, qui vi è una situazione di carattere proprio assurda, quando poi si arriva all’episodio Scardina. Ignazio Scardina è qui da 5 anni, ha visto la sua vita travolta, stravolta… la morte civile per 5 anni… adesso è rientrato in RAI, il povero Ignazio si è anche un po’ ripreso… ma Scardina, qui, è in questo processo per un episodio che veramente è un episodio di una chiarezza estrema.

    Non c’è un reato specifico fine… per carità, è affidato ai Misiani che sono bravissimi avvocati… lo cito solo per dire che noi avevamo il controllo completo dell’informazione… ma cosa ha fatto Scardina per Moggi?… se non si è stati capaci nemmeno di trovare un reato specifico… cioè, ha parlato con Pieroni dicendogli “Moggi è contrariato per l’intervista che hai fatto” …erano tutti amici, si mette in mezzo a un diverbio tra amici… Moggi non riesce a capire… “Ma perché tutto questo avviene?… perché Pieroni dice delle cose contro di me che non sono vere?” …è uno sfogo… eppure Scardina, per questo unico episodio, è ancora qui, davanti a voi… a rispondere del fatto che noi piegavamo l’informazione ai nostri desiderati… ma chi, con Baldas?… con un ‘Processo del Lunedì’ che non vedeva nessuno, con chiacchiere da bar… dove si dava ‘sta patente, e Moggi difendeva gli arbitri non perché erano associati, lo ripeto, ma perché aveva paura, “preoccupazione” tra virgolette che in futuro, per questa maledetta legge della compensazione, si sarebbe arrivati al punto che questi arbitri arbitravano contro la Juve… Moggi di queste cose ne capisce molto, ed è anche uno molto previdente.

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