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Tifoso Juventus
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  1. ...assoluzione della Fazi... Quanto alla Fazi, va rilevato che nella stagione 2004/05, di consumazione delle frodi sportive costituenti lo scopo sociale, era priva oramai di quelle funzioni di segreteria, che già erano intrinsecamente indifferenti al potere decisionale spettante ai designatori per le griglie, e, quindi, residuava solo a livello personale il rapporto con Bergamo Paolo, del quale, secondo quando riferito dal teste Galati Dario (ud.30/6/09), era persona di fiducia nell’ambito della segreteria, fin da quando fu stabilito negli anni ’99-‘00 di raddoppiare il designatore per volontà della Lega Professionisti, specificamente le sette sorelle ripetutamente comparse nel processo, da identificarsi in Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma, Fiorentina, Parma. Quali siano stati i motivi di questo allontanamento dalla segreteria, che peraltro fu volontario, dopo che fu stabilito che la Fazi non dovesse più seguire Bergamo nelle trasferte a Coverciano, è indifferente al processo, nè dal dibattimento è venuta la conferma della connessione a fatti di frode sportiva adombrata dall’accusa, e, al contrario, è emerso che il tutto prese avvio da decisione, quella di inibire l’accesso della Fazi a Coverciano, ispirata da mentalità puritana dei vertici della FIGC, che consideravano disdicevole la presenza di una sola donna in mezzo a tutti maschi (controesame avv.Prioreschi teste Martino Manfredi ud.6/11/09). Il legame di amicizia tra la Fazi e Bergamo, attestato dagli ameni conversari, anche notturni, di cui alle intercettazioni telefoniche, non può essere equiparato alla condivisione dello scopo di avviare a determinate scelte tecniche, piuttosto che altre, gli arbitri, se, in aggiunta alla cessata presenza nei luoghi di esercizio dell’attività preparatoria dell’arbitraggio, non può essere riconosciuta alla Fazi neanche un principio di quella padronanza di nozioni tecniche, che costituisce il necessario presupposto del tipo della frode sportiva accertata nella specie. E può ragionevolmente ritenersi, alla stregua del racconto fattone dalla Fazi a Bergamo, che quell’incontro presso il Santuario del Divino Amore avvenuto tra Moggi e la Fazi il 2/5/05, presentato dal teste Auricchio (ud. 16/2/10) come elemento decifratore di partecipazione all’associazione, per suggestiva assimilazione ad altri santuari, non altro abbia avuto che funzione riparatoria, propugnata da Bergamo, dell’offesa arrecata all’amica per la discriminazione attuata nei suoi confronti dalla FIGC, essendo Pairetto, l’interlocutore telefonico di Moggi al santuario, e il ricevente la doglianza, il designatore di nomina FIGC, così come hanno riferito i testimoni, a partire dal già sopra menzionato teste Galati. Né può assurgere a indizio di partecipazione della Fazi all’associazione il fatto, riferito dal teste Salvagno Claudio (vedi ud.27/4/10) che Carraro, Ghirelli e Mazzini si adoperarono per risolvere il caso e trovare alla donna una collocazione idonea, poiché, se anche questo interessamento, così come ha adombrato l’accusa, fosse stato generato dalla necessità di arginare il pericolo di denuncia di illeciti da parte della Fazi, la denuncia di illecito non equivale a partecipazione all’illecito, e, in aggiunta, in mancanza di specificazione di quello che era l’oggetto della pericolosa conoscenza della Fazi, manca la base per risalire alla partecipazione all’associazione oggetto del procedimento.
  2. ...assoluzione di Fabiani... Quanto a Fabiani, va rilevato preliminarmente che anche per lui non è stata raggiunta la prova della partecipazione a fatti di frode sportiva. Che sia stato nel possesso di schede svizzere è più che verosimile, anche perché, cosi come è emerso al dibattimento, si recò in pompa magna assieme a Moggi a Chiasso nel negozio del De Cillis per farne acquisto, e l’omaggio da parte di Moggi era d’obbligo (vedi esame teste De Cillis Teodosio ud.30/6/09), pur se anche su questo evento non manca zona d’ombra, delineata dal consulente ingegner De Falco Giuseppe (ud.23/11/10) . E però la presenza al fianco di Moggi non riceve la qualificazione derivante dall’indirizzamento alla frode sportiva, e, al contrario, le risultanze processuali lo mostrano coinvolto in questo processo, che è il processo a Moggi nel rapporto con gli arbitri, per una sorta di metamorfosi di altra alleanza, avente causa da procure e cessioni di calciatori, per la quale è stato celebrato separato processo, dopo iniziale promiscua indagine. ll dibattimento non ha offerto elementi certi di responsabilità. Dall’esame del teste Paparesta Romeo è emerso un comportamento insignificante del Fabiani, di invito a ricontattare il Moggi infuriato, che aveva abbassato il telefono, che, comunque lo si valuti, quantomeno denota scarsa considerazione, se non proprio indifferenza per la linea adottata dal capo nei confronti dell’arbitro rivelatosi dannoso sul campo di gioco (vedi esame p.m.ud.19/5/09). ll teste Dal Cin Francesco ha genericamente denunciato amicizia tra Moggi e Fabiani, e non ha altro è riuscito a rappresentare per "sensazioni" che una comunanza di interessi annidantesi nella struttura della società Messina calcio, società a beneficio della quale però significativamente non sono stati accertati nel processo fatti di frode sportiva, e, al contrario, nel processo è emerso che il legame Moggi-Fabiani agli albori dell’indagine presentò interesse investigativo per procure di calciatori del Messina del quale appariva l’accaparramento da parte del figlio di Moggi (vedi esame teste Dal Cin ud.26/5/09 e introduzione esame teste Auricchio ud.9/2/10). Vedi diffusamente controesame avv.Morescanti teste Auricchio ud.30/3/10, dove si legge quanto segue: l’ipotesi di frode sportiva non era inizialmente configurata nei confronti del Messina...ma nei confronti del Messina era in discussione il problema della consistenza dei calciatori della GEA nel Messina...i collegamenti con il Messina sono più che altro nella direzione dei colloqui di Moggi con Bonsignori, con lo stesso Franza, con delle acquisizioni anche in materia di intercettazioni telefoniche tra questi soggetti e non certo nella direzione di Fabiani .... Fabiani non è stato mai sottoposto a intercettazioni. Il teste Aliberti Aniello significativamente ha rappresentato Moggi e Fabiani affiancati in una operazione di compravendita di calciatore, il difensore Zorò, per il quale andò a Torino a trattare: c’ero io per la Salernitana, Franza del Messina, Bonsignori del Messina, Fabiani, poi c’era Moggi e credo il figlio anche Alessandro... credo per un fatto di interesse di Alessandro nel prendere poi successivamente la procura di calciatore (vedi esame p.m. ud. 16/6/09). Anche il pur inaffidabile teste Martino Manfredi ha dovuto riconoscere che Fabiani, residente in Roma, non era stato mai visto da lui, che pure vi andava tutti i mercoledi, nella sede del polo di allenamento degli arbitri a Roma, cioè il luogo nel quale v’era massima concentrazione di arbitri sospettati di essere sensibili alle lusinghe di Moggi, la cd. combriccola romana (vedi controesame avv.Morescanti ud. 6/11/09). ...qualche piccola noticina... - Che sia stato nel possesso di schede svizzere è più che verosimile [...] Ulteriore spunto per confermare che, comunque, il possesso, e il presumibile utilizzo, di schede svizzere e similari non è stato ritenuto sufficiente per poter condannare. Certo, sono state utili per poter condannare, purchè in presenza di altri elementi che ne potessero far evincere il contatto da 'frode sportiva'. E Fabiani, non è stato mai 'pizzicato' in altre situazioni evincenti. Ergo, nonostante tutti gli appellativi utilizzati... braccio destro di Moggi et similia... va assolto. A titolo di esempio, riporto il Capo c), più volte menzionato, per capire quanto sopra esposto. Il reato di cui al capo c) è contestato a Moggi Luciano, a Fabiani Mariano, e a Bertini Paolo. Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 0-3 tra Siena e Juventus, svoltosi a Siena il 23/10/04. Il tribunale ritiene che per questo capo non è stata raggiunta la prova della responsabilità. Non possono ritenersi sufficienti i contatti tra le schede svizzere, di cui, secondo la ricostruzione del maresciallo Di Laroni, Bertini e Moggi avrebbero fatto uso nell’arco di tempo dal 18 al 26/10/04 (vedi verbale udienza 10/11/09). Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire a Moggi di agganciare l’arbitro e somministrargli le sue personali indicazioni sul modo di comportarsi sul campo, circostanza che è di per sé utile a influenzare l’arbitro, avuto riguardo al fatto che, ad esempio, la conoscenza della tecnica di gioco, degli elementi di forza e degli elementi di debolezza delle squadre, in quella giornata, non sono indifferenti all’esercizio della discrezionalità tecnica, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che i due si siano detti per telefono, la nota di clandestinità non è corredata delle indispensabili circostanze di accompagnamento indicative dello scopo di influenzare l’arbitro nella specifica partita. E' significativo che nel formulare il capo di imputazione l’accusa non sia riuscita neppure ad accennare a quel che andava a concretare il comportamento fraudolento dell’arbitro Bertini, e, quasi a voler sottolineare la propria impotenza, nel capo di imputazione abbia invece inserito terzi non imputati, in particolare gli assistenti Saietit e Niccolai, soggetti aventi cioè qualifica, che, com’è emerso al dibattimento, determina partecipazione attiva all’arbitraggio, e l’intralcio, sia pure in maniera non insuperabile, poiché l’ultima parola spetta sempre all’arbitro, a eventuali manovre fraudolente di questi. Non sembra inopportuno aggiungere che al dibattimento così si è espresso il teste Auricchio Attilio: non la ricordo proprio come partita oggetto della nostra attenzione, sicuramente non è una partita attenzionata dal punto di vista delle intercettazioni(vedi controesame avv.Prioreschi ud.23/3/10). S’impone l’assoluzione perché il fatto non sussiste. In questo caso, anche per Moggi si va ad assoluzione non avendo telefonato a Biscardi, Baldas, etc. ...telefonate, queste ultime, che, come si legge sopra, avrebbero consentito al tribunale di ipotizzare quanto detto nel contatto 'clandestino'. Non avendo di queste eventualità... e per Fabiani non ci sono mai state, non essendo, come detto più sopra, mai stato sottoposto ad intercettazioni. - [...] il processo a Moggi nel rapporto con gli arbitri, per una sorta di metamorfosi di altra alleanza, avente causa da procure e cessioni di calciatori, per la quale è stato celebrato separato processo, dopo iniziale promiscua indagine. [...] Utile questo passaggio per la nostra ricerca. Quindi, questo di Napoli è il processo del rapporto con gli arbitri di Moggi... e arbitro intercettato il solo De Santis... perchè, vi ricordo, che i vari Bertini, Racalbuto, Dattilo, Pieri, etc... entrano nel processo grazie al lavoro del buon Di Laroni... strano, no?... un processo che inizia, come detto sopra, come indagine sulla posizione dominante di Moggi con la GEA sul calcio italiano... che, cammin facendo, ci si accorge delle malefatte anche negli eventi sportivi... lo si stralcia, e si decide di procedere anche nei confronti del rapporto con gli arbitri... e tu che fai?... intercetti il solo De Santis!!... mah! - ll dibattimento non ha offerto elementi certi di responsabilità. Dall’esame del teste Paparesta Romeo è emerso un comportamento insignificante del Fabiani, di invito a ricontattare il Moggi infuriato [...] Quindi, come si vede, se si fosse voluto si sarebbero potute considerare come insignificanti le cose emerse in dibattimento, o no? ...o pensate che veramente le telefonate al Processo di BIscardi abbiano più valenza di cose come questa qui? - Anche il pur inaffidabile teste Martino Manfredi ha dovuto riconoscere che Fabiani, residente in Roma, non era stato mai visto da lui, che pure vi andava tutti i mercoledi, nella sede del polo di allenamento degli arbitri a Roma [...] Sapete perchè l'ho sottolineato? Vi ricordate il titolo a caratteri cubitali di un noto quotidiano di colore rosa 'Ecco come truccavano i sorteggi'?
  3. Avendo ben presente l'articolo 1 della Legge 401/89 (è stato utilizzato anche nel precedente processo intentatoci), dopo aver ascoltato le udienze mi ero convinto che si potesse arrivare ad assoluzione. Mi dicevo che non avendo trovato denaro (peraltro, lo dice apertamente il PM ad inizio requisitoria), utilità o vantaggio assimilabili all'acquisizione di denaro, per tre anni ho pensato che si stessero arrampicando sugli specchi. Per arrivare comunque a colpevolezza, mi pare che, come nel giudizio sportivo, anche qui si sia fatto uso dell'ovvero contenuto nella seconda parte dell'articolo 1. Ora, io ritengo che se si vuol fare ricadere questo comportamento, diciamo, al limite tenuto prima delle partite, l'articolo 1 stesso specifica che devono essere volti al medesimo scopo, cioè al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione. Bene, avendo detto che non ci sono partite truccate, campionati truccati, sorteggi truccati, etc. etc., come si fa a considerare tali comportamenti idonei come atti fraudolenti al fine di raggiungere un risultato diverso dalla leale competizione? E' esattamente quello che sto cercando in sentenza, e che ancora non ho trovato. Anticipo che il commento sul capo a finisce così, elencando i motivi per cui alcuni degli imputati vanno assolti. Riporterò velocemente questi passaggi, e poi provo a tornare a pagine 83, cioè l'inizio delle motivazioni della sentenza, nel tentativo di trovare qualcosa...
  4. E continuiamo la lettura di ciò che dice il tribunale sul Capo a, l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva... che detta così, sembrerebbe chissà quale reato... invece, apprendiamo da questo processo che è da considerarsi frode sportiva anche la turbativa alla gara... che, per definizione, si svolge prima dell'evento... quello che non si riesce a mandare giù di tale turbativa è che per costituire reato non è necessario che sia mirata a qualcosa... è sufficiente che sia avvenuta... inoltre, non è necessario che tale turbativa sia, come dire, ben definita eventualmente, e logicamente, tramite promesse o accordi... no, è che proprio è sufficiente che ci sia un qualche contatto... o che lo si possa presumere... perchè si configuri una turbativa alla gara... Mah, direte voi, tu stai esagerando... mah, vi risponderei io, mi potete riportare un caso di turbativa alla gara in termini diretti?... mi spiego, avete, dalle tante cose lette, trovato un caso in cui Moggi turba la gara?... Beh, la grigliata, mi risponderete voi... bene, a parte che la grigliata è sollecitata da Bergamo e non da Moggi... che pure risponde a palo... ma, secondo voi, quella telefonata costituisce turbativa alla gara?... ok, ma a parte questa, o qualche altra che eventualmente vi viene in mente, moltissime turbative sono presunte perchè, come abbiamo visto più e più volte, dai contatti su scheda svizzera il sabato si arriva alla presunzione di aver individuato la turbativa ascoltando le telefonate in chiaro il lunedì... E' evidente, che in questo quadro come si può affermare che ci sono state partite truccate, campionati truccati, etc., etc.? ...tu non hai ascoltato nulla di diretto, hai trovato, secondo te, delle evidenze di turbative, ma cosa si siano realmente detti in queste situazioni tu non lo sai... quindi, siamo, come dire, nel campo di una particolare accezione del termine frode sportiva... Non contenti di cotanto risultato ci dicono che a combinare tutte le marachelle di cui sopra sia nientedimeno che una associazione... per delinquere, pure... Ora, io sbaglierò, ma pensavo di trovare in sentenza i due punti evidenziati nel precedente post, cioè la finalità dell'associazione e l'utilità ai partecipanti derivante dal farvi parte... ancora questo non abbiamo trovato, per cui dobbiamo continuare a leggere... sempre con pazienza... Scusate, eh, solo ora mi accorgo di aver scritto troppo... ogni tanto, raramente, mi capita di essere in vena... scusate ancora... Dunque... Sussiste la prova della responsabilità per l’imputato Moggi, a carico del quale si ravvisano elementi utili per ravvisare la condizione attribuitagli di capo. Parimenti sussiste la prova della responsabilità degli imputati Bergamo, Pairetto, Mazzini, De Santis, Dattilo, Racalbuto, ritenuta però quanto a Bergamo, Pairetto, Mazzini e De Santis la mera partecipazione. E vabbè, poichè stiamo leggendo a ritroso, questo lo sappiamo... e dovremmo sapere anche in che modo sussiste la prova della responsabilità, giusto? Non emergono invece sufficienti elementi di responsabilità per gli imputati Ambrosino, Fabiani, Fazi, Mazzei e Scardina, che devono essere assolti per non aver commesso il fatto. Di tutti questi nomi, quello che fa specie è senz'altro Fabiani... addirittura, il buon Nucini nelle sue disavventure ci narra che un bel giorno l'ex ds del Messina gli fà: 'Vuoi conoscere il mio uomo?'... e poi consegne di schede, italiane e non, chiamate a destra e manca, olio di gomito di Di Laroni che ci dice che anche lui aveva sim di dubbia provenienza... e niente, va assolto... alla luce di quello che abbiamo evidenziato sopra mi viene da dire che è stato fortunato... cioè ci sono contatti su scheda svizzera ma lui non era un frequentatore del Processo di Biscardi cui sono riservate molte telefonate evincenti del lunedì... come dire, buon per lui... Si osserva che nella fattispecie lo scopo sociale raggiunge un apprezzabile livello di contenuto penalmente rilevante solo attraverso la rappresentazione di legame dei presunti associati con partite di calcio, poiché la direzione unica dello scopo non consente di ravvisare altra distribuzione di compiti se non quelli presentanti una qualche proiezione sul campo di gioco. Eh, cos'è uno scioglilingua? C'è qualche esperto di analisi logica che, per favore, mi vuol chiarire il concetto sopra esposto? ...continuiamo a leggere, magari lo spiegano dopo... E, dunque, quanto a Ambrosino, va valutato che non è emersa a suo carico responsabilità per frode sportiva. Vero è che gli è stato attribuito dagli investigatori il possesso di scheda straniera, ma, in un contesto nel quale la serietà e la determinatezza del proposito criminoso non può prescindere anche dalla indicazione della specie dei delitti la cui esecuzione costituisce scopo dell’associazione, un tal possesso non è di per sé elemento decisivo, tanto più che la genesi e il modo dell’investigazione rendono palese l’esistenza di un interesse del Moggi nel campo del mercato dei calciatori, che pure rende plausibile l’interesse dell’uno a discutere dell’argomento con l’altro. Non occorre, quindi, neppure soffermarsi sulle critiche levate dalla difesa al metodo usato dagli investigatori per l’attribuzione del possesso della scheda all’Ambrosino, ovvero l’individuazione di costui, di cui si sapeva che era parte dell’apparato arbitrale, attraverso l’elemento della residenza in Torre del Greco, sito corrispondente a quello della cella nazionale sulla quale risultava appoggiata la scheda straniera, scheda che, nello sviluppo dei contatti, dopo il primo in zona di Torre del Greco, agganciava celle collocate in spazi dove poteva trovarsi l’Ambrosino per impegni di lavoro, ad esempio Milano, quando in Milano veniva giocata partita, che lo contemplava assistente, ovvero Coverciano, quando v’era raduno in Coverciano degli assistenti, senza però la veriñca preliminare della possibile esistenza in Torre del Greco di altre persone gravitanti nel mondo del calcio a livello professionistico, come procuratori, tesserati AIA, tesserati FIGC (vedi controesame avv.Cirillo del teste Di Laroni Michele ud.10/11/09: non l’abbiamo verificato). Eh? Ma che fate, cambiate discorso? Cominciate a parlare di coloro che sono andati assolti? Per carità, va bene, però si stava parlando di associazione per delinquere e di come essa è da considerarsi integrata dai soggetti imputati... non vale, eh... Capisco che continueranno a parlare degli altri assolti e mi fermo qui... li analizzeremo nei prossimi post... Per ora vi ripropongo in grassetto questo passaggio, a mio modo di vedere molto illuminante di come il tribunale ha ragionato... Vero è che gli è stato attribuito dagli investigatori il possesso di scheda straniera, ma, in un contesto nel quale la serietà e la determinatezza del proposito criminoso non può prescindere anche dalla indicazione della specie dei delitti la cui esecuzione costituisce scopo dell’associazione, un tal possesso non è di per sé elemento decisivo, tanto più che la genesi e il modo dell’investigazione rendono palese l’esistenza di un interesse del Moggi nel campo del mercato dei calciatori, che pure rende plausibile l’interesse dell’uno a discutere dell’argomento con l’altro. ...cioè, ancora una volta, non è stato ritenuto sufficiente il possesso e il contatto su schede svizzere... si è cercato... e trovato, secondo il tribunale... altre indicazioni che possano evidenziare l'esistenza di un interesse da parte di Moggi... che ci sia un interesse di Moggi, l'abbiamo capito... ma qual è l'interesse degli altri facente parte l'associazione?
  5. Oh, abbiamo esaminato tutte le singole posizioni di coloro che sono stati riconosciuti come appartenenti alla presunta associazione per delinquere. Però, e parlo per quel che mi riguarda, non abbiamo ancora capito bene un paio di cosucce. - Il fine dell'associazione - L'utilità per gli associati all'appartenenza a predetta associazione Continuo a parlare da perfetto ignorante in materia, ma, credo, che se viene mossa un'accusa di associazione per delinquere... per la quale, come abbiamo visto, si va in galera... occorra dimostrare gli elementi di cui sopra, o no? ...intendo, se devo rischiare assumendo comportamenti illeciti, almeno ne devo trarre vantaggio, o no? Ora, dopo aver esaminato tutte le posizioni, e parecchie delle partite, a voi è chiaro qual è il fine dell'associazione e quali sono i vantaggi alla sua appartenenza? A me sembra che nemmeno lo stesso Moggi ne abbia tratto vantaggio ( ...le partite non sono truccate... il campionato non è truccato... i sorteggi non sono truccati...) ...nè i designatori, con il particolare dello stesso Bergamo che aveva dato le dimissioni a Settembre '04... nè gli arbitri, che come abbiamo visto non arbitrano di più degli altri... nè tanto meno la Juve che non si vede avvantaggiata in termini di punti e/o ammonizioni e/o espulsioni... E allora? E allora torniamo a pagina 417 e andiamo a leggere, molto lentamente per assimilare bene i concetti, come ha ragionato il tribunale... piano, piano... Passando a esaminare l’imputazione di associazione per delinquere di cui al capo a), si osserva che a integrare la fattispecie criminosa di cui all’art.416 c.p. occorre l’accordo di volontà e un vincolo di permanente colleganza. Gli associati devono avere il comune proposito e la comune risoluzione di commettere più delitti, e, come già detto in principio di motivazione, non rileva che questi siano tutti della stessa specie, nel caso in esame più reati di tentativo, nella forma della frode sportiva contemplata come ipotesi di chiusura dall’art.l della legge 401/89. Il giudicante deve confrontarsi con il requisito del comune proposito e della comune risoluzione, che non contrassegna il delitto solo sotto l’aspetto del dolo, ma lo caratterizza altresì nella sua materialità come direzione oggettiva del fatto collettivo. Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata. Gli associati vengono puniti per il fatto dell’associazione in forza del collegamento determinato dalla loro partecipazione, sia anche solo morale, all’iniziale intento criminoso di tipo organizzativo. Su queste premesse il tribunale, avuto riguardo allo scopo perseguito dagli associati, di contaminazione degli arbitraggi attraverso sollecitazioni adoperate dal Moggi nei confronti degli arbitri, e da costoro accettate con riferimento alla parte delle competizioni svoltesi nella stagione 2004/05, oggetto dell’imputazione, stima che la prova della responsabilità può ritenersi acquisita solo per taluni degli imputati. Quindi, [...] occorre l’accordo di volontà e un vincolo di permanente colleganza. Gli associati devono avere il comune proposito e la comune risoluzione di commettere più delitti [...] Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata. Gli associati vengono puniti per il fatto dell’associazione in forza del collegamento determinato dalla loro partecipazione, sia anche solo morale, all’iniziale intento criminoso di tipo organizzativo. E, vi chiedo, dopo aver letto molto della sentenza, quanto sopra è stato provato? Vi rileggo questa frase: Va provata la stabilità dell’unione finalisticamente orientata a perseguire lo scopo comune valendosi della struttura all’uopo creata. E lo scopo comune qual'era? Far vincere la Juventus? Era questo che importava a Bergamo, Pairetto, Mazzini, De Santis, Racalbuto, Bertini, Dattilo, e compagnia cantante? Forse importava a Moggi, ma bella armata Brancaleone una associazione che setacciata per 3 anni fa emergere solo reati a consumazione anticipata... Infine, come avete letto, si può esser condannati per appartenenza all'associazione anche solo morale... io continuo a pensare che questa più che una sentenza penale sia una sentenza etica... che, naturalmente, è valsa solo per noi... unici frequentatori postribolari a cui vengono contestate tali sconce evenienze...
  6. Ci tocca ora analizzare la posizione dell'arbitro Paolo Bertini in relazione alla sua appartenenza alla (molto) presunta associazione. Andiamo a leggere. Va infine esaminata la posizione di Bertini Paolo, a carico del quale il tribunale anche ritiene che sono stati acquisiti i sufficienti elementi di prova per affermame la responsabilità per il reato di cui al capo a), in aggiunta alla frode sportiva di cui al capo m), consumata in concorso con il capo dell’associazione. Il capo m)... che Paolo Bertini consuma con il capo dell'associazione... è Juventus-Milan. Prima di proseguire, non possiamo non andare a vedere come è risultato colpevole nella circostanza... Il reato di cui al capo m) è contestato a Fabiani Mariano, a Moggi Luciano, a Bertini Paolo, Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 0-0 tra Juventus e Milan, svoltosi a Torino il 18/12/04. La genericità dell’imputazione, poiché non vengono specificati i termini dell’istigazione di Fabiani e Moggi e in che cosa sia consistito il comportamento di Bertini volto a favorire la Juventus, non è circostanza decisiva, essendosi già più volte chiarito che la valutazione va rapportata al tentativo, di cui non altro, si sostanzia in diritto l’imputazione. Soccorrono anche qui le intercettazioni telefoniche per condannare Moggi e Bertini, e però non anche Fabiani, poiché, pur essendosi il tribunale convinto dell’esistenza, nel periodo sospetto dei giorni antecedenti e successivi alla gara, di contatto con scheda straniera anche tra Fabiani e Bertini, la mancanza di conoscenza del contenuto del contatto con la scheda svizzera, contatto che, quanto a Fabiani, si configura elemento unico, appare di impedimento alla condanna anche per reato di tentativo, indipendentemente dalla dilatazione dell’imputazione ad opera del pubblico ministero, che gli atti attestano, e che trova singolare rappresentazione già nel capo di imputazione, con l’inserimento in esso degli assistenti Ivaldi e Pisacreta e del quarto ufficiale Dondarini, che non sono imputati. Si elencano gli elementi a carico, dopo aver chiarito che i contatti tra Fabiani e Bertini con uso di schede svizzere dai numeri finali 751 (0041XXX751) quanto a Fabiani 155 (0041XXX155) quanto a Bertini sarebbero avvenuti per quattro minuti e sette secondi alle ore 11,37 del 15/12/04, per trentatrè secondi alle ore 0,30 del 18/2/04, per un minuto e trentotto secondi alle ore 16,40 del 20/12/04. Il tribunale ritiene di formare il suo libero convincimento di responsabilità di Moggi e Bertini sulle conversazioni che seguono, di cui non si ignora il contenuto, poiché avvenute con l’uso delle schede nazionali. Prog. 8782 del 20/12/04, ore 23,08 su utenza 335XXX050 D.\ Ah, direttore, sono sempre Elisabetta U.\ Sì E.\ Scusi, mi dice Aldo se lei ha qualche - inc. -, se possono mandare le e-mail per quanto riguarda I’arbitro Bertini, perché il problema è che stanno tutti votando con il massimo dei punti, otto o nove, per poter fare una cosa un po' più equilibrata U.\ E ma io dove li trovo adesso, Elisabetta? E.\ E lo so U.\ E ma ora non faccia tanti discorsi... E.\ Eh U.\ Ci deve pensare lui, ci deve pensare E.\ Eh, e no, e il problema è che poi non possiamo modificare il televoto U.\ Mah? Fate un po’ voi, aoh E.\ Va beh, dai, facciamo noi, ho capito, dai, okay U.\ Va bene E.\ Okay, direttore U.\ Ciao, ciao E.\ Di nuovo. Progr.8846 del 21/12/04, ore 12,21 su utenza 335XXX050 U1.\ Pronto? U2.\ Pronto? U1.\ Aoh, Aldo A.\ Ueh, Luciano L.\ Sai che ieri sera ti ho visto in forma? A.\ Aoh, ieri sera... mi state facendo fare miracoli, guarda, non ne posso più L.\ Ma che “c .... " di miracoli? Sono già due settimane che fai due ore sulla Juventus e sugli errori arbitrali, no? A.\ Quali errori arbitrali? L.\ Eh, aoh, ieri, ieri hai messo Melli contro tutti A.\ - Inc. -, era Colombo che · inc. - L.\ Ma chiamane... chiamane qualcuno di diverso, “p***o cane”! A.\ Non ci sta L.\ E ho capito, ma - A questo punto le voci degli interlocutori si sovrappongono, poi: - L.\ Ieri hai fatto una cosa che non è piaciuta a nessuno, guarda A.\ E che ho fatto? L. \ Chiama Antonio, fattelo dire anche da lui, hai fatto, in pratica, tutto quello che si può fare per “dare in C**O" alla Juventus A.\ Ma stai scherzando? L.\ Con eleganza l’hai fatto, con eleganza, ma “gli hai dato nel C**O”, con eleganza l’hai fatto A.\ Ma quale eleganza? Se io ho detto... mi sono “sputtanato”, ho detto: ma la Juventus è stata... L.\ Ma che “c .... " ti sei “sputtanato”? Tu hai dato all’arbitro cinque punti, poi mi hai telefonato per dirmi di mandare l’e-maìl alle undici A.\ Sì, perché io dall’8 gli ho dato il 5, il nove per cento ha votato L.\ Ho capito, ma ora... A.\ E non lo dire, perché qualcuno può andare a vedere L.\ Eh, mi vuoi prendere per il... A.\ Poi il Lecce non te l’ho dato per niente, ho inventato che si è fatto tardi L.\ Ma inventati qualche altra cosa, perché, oltretutto, te l’ho detto prima e te lo ripeto, quando un giocatore... quando un giocatore viene trattenuto, si ferma sul posto nella caduta e non a fare quello che ha fatto Crespo, Crespo era in scivolata A.\ Ma questo l’ha detto Colombo, aoh L.\ Non è neppure stato toccato A.\ Ma l’ha detto Colombo, Colombo l’ha detto L.\ E allora perché l’arbitro ha preso cinque! Cinque punti A.\ No, l’arbitro ha preso nove, aoh, lo vuoi capire? Io l’ho messo a cinque perché se fa un’indagine la "Telecom" scoprono la cosa, mi sono preso io, diciamo, il potere di fare questo, mettete cinque, perché pure io - inc. -, hai capito? L.\ Guarda, per dire tutto quello sarebbe molto meglio che ogni tanto la tua trasmissione A.\ Poi ho detto: Elisabetta, ditegli se vuole parlare; dice: no, è contento Moggi; eh, aoh L.\ - Inc. —, mi andavo a mettere in un contesto... A.\ Sì, ma poi ho messo la moviola, ho messo Zeffirelli che ha parlato del vecchio passato, non sapevo che fare L.\ No, no, un momento, non sapevi che fare e hai chiamato pure Zeffirelli per "far andare in C**O” alla Juventus? A.\ No, quello... no, assolutamente, quello si è offerto lui, perché teneva la cosa alla moviola e non ha detto una parola contro la Juve, aoh, perché gli ho detto: però non ripetere le cose di venti anni fa; ha detto: no, il tempo è cambiato, poi Berlusconi ha l' accordo con la Juve L.\ Comunque le due ore sono più giustificate a farle sull’Inter che ha vinto uno a zero e per poco perdeva anche con il Brescia e non sulla Juventus A.\ Ma l’ Inter ha vinto uno a zero, se faceva zero a zero facevo un processone, ha vinto uno a zero per caso, dovevo fare il Lecce, dovevo fare il Lecce L.\ Che “c .... ” fai con l’ Inter, Aldo, dai A.\ Dovevo fare il Lecce, perché quello era un "casino", perché quello aveva sparato a zero, io te l’ho levato, te lo vuoi ricordare, aoh? L.\ E mica ha sparato a zero contro di noi, ha sparato a zero contro gli arbitri, a me che “c .... ” me ne frega, scusa? A.\ E ma io penso che gli episodi... il rigore è stato — inc. — L.\ Io t’ho solo detto che se si dà il "C**O” è meglio, però che poi in Italia si deve pigliare e portare avanti i lazzaroni, va bene, non c’è mica niente di male . A.\ No, no, io sto sempre da quella parte, tranquillo tranquillo, cioè certe volte mi devo “parare il C**O", ma con eleganza, perché non faccio attaccare mai la Juventus a morsi come hanno fatto a “Controcampo”, da me non passano mai queste cose qui, perché io sono troppo amico tuo L.\ Va bene A.\ Non mi voglio “sputtanare”, però, voglio dire, l’ho fatto con eleganza suprema L.\ No, no, ce l’abbiamo “nel C**O" con eleganza A.\ Vuoi sapere una cosa, Luciano? L.\ Eh A.\ Anche quelli che vedono le e-mail quelli le vedono, perché poi ci stanno... Klaus David è amico di Lapo Elkann L.\ Poi c’è quel cretino con gli occhiali che dice delle cose dall’estero, ce ne fosse una volta buona con la Juventus A.\ Quello è amico di Lapo Elkann, che “c .... ”! E’ un altro juventino di ferro, che “c .... " ne sai? L.\ Ma quegli amici lì è meglio non tenerli, no? A.\ Ma me l’ha passato Lapo Elkann dopo la trasmissione, me l’ha passato lui, lui ci parla con il tu, che "c .... ” ne sapevo? Ma poi ti dico di più, poi l’ho ricorretto, però lui vede le e-mail, le email erano tutte contro la Juventus, cioè ne erano solo sette otto, io ho fatto mettere - inc. - in favore della Juve L.\ - Inc. -, facciamo una cosa, ti dò quindici giorni di tempo, vieni documentato sui favori che ha avuto il Milan e su quelli che ha avuto la Juventus A.\ Sì, esatto L.\ E sugli sfavori che ha avuto l’una e che ha avuto l’altra, e l’ammazzo! A.\ Sì, e l’ho detto io L.\ Sì, va beh, l’hai detto te A.\ L’ho detto io che dovrei essere al di sopra delle parti, hanno ricordato Reggina-Milan, l’ha detto persino Foti, il presidente della Reggina, ha detto L.\ Sì, ma quando fai al di sopra delle parti non ti crede più nessuno, dicono che... no, dai A.\ Che cosa? L.\ Aldo A.\ Eh L.\ Così... cosi non va bene A.\ Eh, aoh L.\ Quando si vince e si vince bene la difesa non c’è bisogno, è quando c’è bisogno e manca la difesa... A.\ E io l’ho fatta, perché se facevo “Controcampo” era la fine del mondo, se facevo il “Processo" vero sugli episodi vostri, l’aveva detto Messina, vi facevano un “C**O” tanto L.\ Ma lo sai che i rapporti nostri con “Controcampo" sono diversi dai tuoi, eh, voglio dire A.\ E appunto, e perciò c’è la differenza, ma non è che si può passare completamente all’opposto L.\ - Inc. - A.\ Eh, io l’ho fatto con eleganza e con cosa, e io mi sono impegnato a dire delle cose... prima di tutto ho tolto il Lecce, poi t’ho levato i punti a quello che aveva avuto nove punti, poi ho detto io: guardate che persino Foti ha detto che è il Milan che ha avuto più favori; io l’ho detto, perché ho detto: Foti ha chiesto scusa a Moggi qui, in trasmissione, in diretta, perché la Reggina ha rubato il risultato alla Juve, con l’Inter c’era un rigore e c’era l’espulsione di Toldo; l’ho detto io, eh, più di questo... poi ho fatto vedere il mani di Costacurta, era dentro l’area, eh, aoh, non l’ha fatto nessuno questo, eh, nessuno! L.\ Ma che tu metti il mani di Costacurta in area e quando poi, in pratica, fai quello che è stato fatto sull’arbitro A.\ Tu mi devi dire chi ha difeso mai la Juventus in qualunque trasmissione come l’ho difesa io, se mi rispondi questo, chi ha difeso con Colombo, con Melli e con me stesso, nessuna trasmissione l’ha fatto L.\ Ieri sera era Melli contro tutti A.\ No, no, Colombo è stato il più forte, si è beccato pure un imbecille dal ministro, perché Colombo ha battagliato, ha detto: basta, sono trent’annì che dite che ruba e non ruba un “c .... ”, perché è la più forte; l’ha detto chiaro chiaro L.\ La verità la sai qual è? Te la dico io A.\ Eh L.\ La verità è che non si può dire la verità, perché se si potesse dire la verità qualcuno ci lascerebbe le penne A.\ Bravo L.\ E bisogna stare tutti zitti, altroché, se no... A.\ Poi, aoh, lo sai che Matarrese in “Radio romana" che ha detto? Che io non faccio niente sulla “GEA" L.\ Ma che “c .... " di “GEA”? A.\ Io non ho parlato mai di “GEA” L.\ - Inc. - A.\ Però se questa “GEA” la teneva un altro io l’attaccavo al “Processo", aoh, parliamoci chiaro! L.\ Sì, ma non... A.\ Eh, tu sei amico L.\ Ora la “GEA” è diventata una “cazzata" A.\ Eh, costano queste cose, perché a me mi costano queste cose, perché fuori e a Roma, dappertutto, me lo dicono, dicono: perché nun parli mai della "GEA”? Fai sempre il “Processo" - inc. - L.\ Ma puoi anche parlare della “GEA”, sono tutte persone perbene che in pratica A.\ Lo so, lo so L.\ Danno dei punti, danno dei punti a... purtroppo sanno lavorare bene e creano problemi a tutti quelli che non sanno lavorare A.\ E’ certo, è certo, a me perché mi hanno attaccato? Perché io sono come la Juventus, a me mi attaccano perché vinco, eh, questo è il punto L.\ Va bene A.\ Che ce ne frega? A noi non ce ne frega, stai buono, stai calmo, quando ci sentiamo per Natale? L.\ Ci sentiamo prima di Natale e poi ci vediamo dopo A.\ Va bene, okay Ad avviso del tribunale, sono utili per condannare Bertini le conversazioni tra Moggi e lo staff del processo del lunedì dirette a ottenere una rappresentazione edulcorata di quanto avvenuto sul campo, fino all’estremo della modifica del televoto. I sopra menzionati progressivi 8782 e 8846 mostrano il chiaro affanno per far risalire la quotazione dell’arbitro, e questo è tale da soddisfare per intero l’indagine diretta alla decifrazione del reato di tentativo, ove l’affanno venga valutato cumulativamente al contatto diretto attraverso la scheda svizzera, quale è stato ricostruito dagli investigatori tra Moggi e Bertini nel periodo sospetto, ovvero per tre minuti e trentasette secondi alle ore 19,35 del 15/12/04, per due minuti e nove secondi alle ore 21,45 del 17/12/04. I progressivi indicati dal teste Auricchio all’udienza del 23/3/10, ovvero il progressivo 11185 del 12/12/04, ore 10,01, su utenza 335XXX344, il progressivo 7040 del 13/12/04, ore 22,25, su utenza 335XXX050, il progressivo 1616 del 15/11/04, ore 18,05 su utenza 335XXX050, il progressivo 27837 del 17/12/04, ore 13,06, su utenza 335XXX178 presentano invece un discorso telefonico che, ad avviso del tribunale, non ha alcun addentellato con la specifica imputazione. Le risultanze probatorie, diverse da quelle procurate dalle intercettazioni telefoniche, appaiono indifferenti al giudizio di responsabilità. ln particolare non rileva che il teste Auricchio all’udienza del 23/3/10 in sede di controesame da parte dell’avvocato Prioreschi non abbia risposto, quando è stato invitato a specificare con quali atti fraudolenti fosse stata alterata la partita, e si è trincerato dietro il suo potere di investigare, ma non anche di configurare i capi di imputazione, cosi esprimendosi: siccome io non posso configurare i singoli capi di imputazione, io faccio un’attività su ipotesi investigative, questa è la mia ipotesi. Neppure rileva che l’osservatore arbitrale della partita, Guidi Alessandro, in sede di controesame da parte dell’avv. Messeri all’udienza dell’1/6/10, a conferma del suo rapporto depositato dal difensore all’inizio del processo, abbia dichiarato quanto segue: sì, il voto 8,50 presuppone… una prestazione con delle difficoltà, che c’erano state delle difficoltà nella partita. Prima di riprendere il discorso dell'appartenenza all'associazione, breve commento al capo m). Come avete letto, è il solito schemino. Caso mai non avessimo capito, il tribunale ce lo spiega a chiare lettere. Ripeto il passaggio: La genericità dell’imputazione, poiché non vengono specificati i termini dell’istigazione di Fabiani e Moggi e in che cosa sia consistito il comportamento di Bertini volto a favorire la Juventus, non è circostanza decisiva, essendosi già più volte chiarito che la valutazione va rapportata al tentativo, di cui non altro, si sostanzia in diritto l’imputazione. Ok? Che ci dice il tribunale? Che non importa che il PM formuli genericamente le accuse, poichè qui di solo tentativo si parla. Oh, e come sarebbe avvenuto? Soccorrono anche qui le intercettazioni telefoniche per condannare Moggi e Bertini, e però non anche Fabiani, poiché, pur essendosi il tribunale convinto dell’esistenza, nel periodo sospetto dei giorni antecedenti e successivi alla gara, di contatto con scheda straniera anche tra Fabiani e Bertini, la mancanza di conoscenza del contenuto del contatto con la scheda svizzera, contatto che, quanto a Fabiani, si configura elemento unico, appare di impedimento alla condanna anche per reato di tentativo, indipendentemente dalla dilatazione dell’imputazione ad opera del pubblico ministero, che gli atti attestano, e che trova singolare rappresentazione già nel capo di imputazione, con l’inserimento in esso degli assistenti Ivaldi e Pisacreta e del quarto ufficiale Dondarini, che non sono imputati. Ecco che il tribunale... e non il PM... riesce a trovare prove di colpevolezza... la presenza (presunta per l'investigatore, certa per il tribunale) di contatti su scheda svizzera tra Moggi e Bertini, e le evincenti telefonate in chiaro successive ( ...con Biscardi!!) fanno pendere l'ago sulla colpevolezza... ciò che non si può affermare per Fabiani che ha la fortuna di non fare telefonate evincenti il lunedì, e quindi, nonostante siano presenti contatti su scheda svizzera il sabato tra lui e Bertini, non possiamo arguire ciò che si sono detti... ergo, assoluzione... per Fabiani... Anche questa ultima situazione la abbiamo già vista al capo c), Siena-Juventus, dove il tribunale così concludeva: Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire a Moggi di agganciare l’arbitro e somministrargli le sue personali indicazioni sul modo di comportarsi sul campo, circostanza che è di per sé utile a influenzare l’arbitro, avuto riguardo al fatto che, ad esempio, la conoscenza della tecnica di gioco, degli elementi di forza e degli elementi di debolezza delle squadre, in quella giornata, non sono indifferenti all’esercizio della discrezionalità tecnica, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che i due si siano detti per telefono, la nota di clandestinità non è corredata delle indispensabili circostanze di accompagnamento indicative dello scopo di influenzare l’arbitro nella specifica partita. Infatti, in Siena-Juventus andranno tutti assolti, Moggi, Fabiani e... Bertini! Ok, chiarito questo, riprendiamo il discorso dell'appartenenza all'associazione... cioè, all'elenco dei non vale... A suo carico grava il possesso della scheda straniera consegnata dal capo dell’associazione, identificata, attraverso la ricostruzione operata dagli investigatori, con il numero 41XXX155. Già si è detto che il tribunale stima che la ricostruzione è complessivamente affidabile, ed è ininfluente la circostanza che la ricostruzione a carico di Bertini sia stata carente dell’elemento di appoggio costituito dai dati emergenti da intercettazioni telefoniche di utenze nazionali, poichè nei confronti di Bertini non è stata mai disposta intercettazione telefonica (vedi esame p.m. teste Di Laroni Michele ud.10/11/09: no, Bertini non era intercettato... su quelli che monitoravo avevo un elemento in più, però il metodo di attribuzione delle svizzere è stato sempre lo stesso... per gli intercettati io avevo dei numeri e quindi potevo ricavare da quei numeri anche le celle, per i non intercettati io non avevo le celle). Il metodo adoperato è stato descritto dal teste Di Laroni specificamente con riferimento alla scheda 41XXX155 attribuita a Bertini, ovvero è stato accertato che la scheda agganciava celle tutte in Arezzo, luogo di residenza di Bertini, e il tribunale ravvisa una insignificante deficienza nel fatto che non sia stato controllato dall’investigatore quanti e quali appartenenti alla CAN A e B avessero parimenti residenza in Arezzo, e se Bertini fosse effettivamente in Arezzo il giorno in cui veniva agganciata cella in Arezzo (vedi verbale udienza 10/11/09 pagg.150 e seguenti), poiché è preminente la considerazione che la scheda agganciava cella in Coverciano quando v’erano riunioni in Coverciano. Né è decisiva la circostanza che, non sempre quando v’erano raduni in Coverciano la scheda agganciava cella in Coverciano, rientrando in un criterio di normalità la mancanza di uso costante, e peraltro il teste ha riferito che, in occasione di uno dei raduni improduttivi di contatti tra le due schede, Bertini si trovava all’estero. Neppure è dirompente, nella visione del tribunale, che il teste Di Laroni non sia riuscito a dare spiegazione della mancata corrispondenza tra i contatti in entrata e quelli in uscita, risultanti dall’esame incrociato delle schede 41XXX194, in possesso del Moggi, e 41XXX155, in possesso del Bertini (vedi pag.167 verb.ud. 10/11/09), se comunque il possesso è altrimenti provato dai contatti tra la scheda 41XXX155 e la scheda 41XXX185 in possesso di Gianluca Paparesta, e al possesso della scheda il tribunale ritiene di attribuire un alto valore indiziante, indipendentemente dalla quantità e qualità delle parole pronunziate, rimaste ignote. Non vale, dunque, alla difesa appigliarsi al mancato accenno da parte di Bertini a possesso di scheda svizzera con l’amico Gianluca Paparesta, che per sua parte pure la possedeva (vedi esame p.m. e controesame difesa Bertini teste assistito Paparesta Gianluca: sicuramente con Bertini ci ho parlato quel giorno...sono molto legato da un rapporto di amicizia duraturo...non mi ha mai detto di possedere una scheda svizzera telefonica... mai ho chiamato Bertini sul numero 41XXX155 non esistevano rapporti privilegiati di Bertini con i vertici arbitrali). Così pure, di fronte al possesso della scheda straniera, non è decisivo che non vi è possibilità di valutare parole pronunziate da Bertini, in assenza di intercettazione telefonica che lo mostri diretto interlocutore anche su utenza altrui (vedi controesame avv.Messeri teste Auricchio ud. 16/3/10: mai intercettata una telefonata in cui interlocutore era Paolo Bertini). Neppure è decisivo che né Ancelotti né Mancini, portatori di interessi in contrasto con quello di Moggi nel campionato 2004/2005, abbiano fornito un qualche dato concreto sul quale poter fondare il giudizio di particolare legame tra Bertini e Moggi, (vedi ud.11/5/10 e 25/5/10), e parimenti non è decisivo tutto quello che Bertini ha fatto valere in sede di dichiarazioni spontanee (vedi ud.16/11/10), e in particolare che la Juventus nel campionato 2004/2005 con lui ebbe una media di punti inferiore a quella che poi attenne nell’intero campionato (con me ottenne un risultato inferiore rispetto a quello che poi ottenne con altri arbitri che non sono qui presenti all’interno di questo processo...con me il Mlan ottenne più punti di quanti ne ottenne la Juventus...ci sono dati che non tornano).
  7. Il povero Dattilo finisce nel tritacarne... ehm, scusate, nello schema, già visto in alcuni reati fine... cioè, presenza di contatti su scheda svizzera prima di una qualche partita e telefonata in chiaro evincente il lunedì... Passiamo al prossimo... Racalbuto Salvatore... nel caso suo abbiamo le intercettazioni 'ambientali', cioè il Direttore stava parlando con qualcuno con il telefono in chiaro, quindi sotto intercettazione, e viene chiamato su scheda svizzera... incautamente, non riattacca, quindi possiamo ascoltare ciò che dice lui, ma non il suo interlocutore... ciò, non toglie... l'alacre lavoro del Maresciallo Di Laroni... vi ripeto, ritenuto attendibile dal tribunale... è sufficiente per individuare l'interlocutore e per procedere a condanna... Leggiamo... Anche per Racalbuto Salvatore il tribunale ritiene che sussistono i sufficienti elementi di prova per affermare la responsabilità per il reato di associazione previsto dall’art.416 c.p.. Vale l’indizio costituito dalla responsabilità accertata per due reati di frode sportiva commessi in concorso con il capo dell’associazione. Anche a lui è stata attribuita dagli investigatori l’uso di schede straniere, in numero di tre, la 41XXX187, la 41XXX801, la 41XXX372 (vedi esame p.m. teste Di Laroni ud.10/11/09), consegnategli da Moggi, e con scheda straniera si sarebbe pure inserito in telefonate su rete nazionale, sulle quali ha ampiamente insistito il pubblico ministero. Si riporta la trascrizione delle due telefonate. Progr.10966 del 5/1/05, ore 9,47, su utenza 335XXX050 U1.\ Pronto? U2.\ Buongiorno, direttore, sono Girotto U1.\ Eccomi G.\ Allora cominciamo con la “Gaxxetta", “Gaxxetta” in prima pagina mette un’intervista in esclusiva a Mancini... U1.\ Uhm G.\ E poi, tra le notizie, c’è un’altra intervista importante a Baldini della Roma... U1.\ Uhm G.\ E poi per noi praticamente in prima pagina mette soltanto: triste Buffon, quando Parma era un’isola felice U1.\ Ah, tra l’altro, tra l'altro io non so neppure se mandiamo... aspetta un attimo G.\ Sì U1.\ Aspetta lì, (rivolto ad altri: pronto?... Come ti senti, aoh?... Mi sa che domenica hanno paura a farti uscire, eh... e perché gli ha detto che avevi la febbre alta... te ora rassicurali, poi vedo un pochino io, eh... se non ti senti bene è meglio per quest’altra a Cagliari, eh... se no lascia perdere... sta a sentire, detto “inter nos”, “inter nos", mica giochiamo con il Livorno e non ti devi impelagare a - inc. -, vai tranquillo... eh, è vero?... (Ride), ma che procuratore... ma che procuratore hai? Dici la verità... mannaggia, ragazzi… sì, sì, però sentiamoci in questi giorni, eh, non... va beh, non ti fai sentire più... lo so, ho visto, ho visto, (ride)... sì, sì, non c’è... non c’è... non c'è dubbio... te, te gli dici, te gli dici, te gli dici a loro che ora stai discretamente, però sei debole, quindi è meglio evitare domenica e la prossima, - inc. -, però questo... questo però diglielo domani... no, no, no, la “co...”, no, no, la Coppa Italia, ma che “c .... ” te ne frega della “co...”, che “c .... ” te ne frega della “Coppa Ita...”... sì, sì, vedi un po’, - inc. -, vai tranquillo e fatti sentire domani poi, li chiami, li chiami tutti e due, eh, mi raccomando, bisogna usare la - inc. -, che questo, se Paolo... lascia perdere, vai, è un imbecille e - inc. -, ma lo sai?... Ma... ma lo sai che ha fatto a Messina... a Messina-Atalanta? ...L’Atalanta... Morganti gli ha telefonato, fai, fai, fai la partita, poi dopo gli ha ritelefonato, sospendi la partita, il giorno dopo ha trovato tutte le critiche sul giornale, sul giornale... praticamente contro la decisione di Morganti, è andato ad Arezzo dal presidente dell’Arezzo, da Paolo Bertini, gli ha detto: ha fatto una grande “s******a"; ...no, per... mica qui, ieri l’altro lo chiamo, è prima griglia, e... uno, due, tre, quattro, Morganti, allora sei scemo? Morganti si deve sta a casa, Morganti si deve stare a casa dopo il “casino” che ha combinato, Morganti si piglia e si mette a casa e non rompe i “co*****i", voglio dire, allora questo qui... e lui evidentemente lo utilizza, infatti Morganti andò da lui, Morganti... Morganti non ha capito un “c .... ”, - inc. -, (ride), non ha capito come funziona là... no, io non ho mai avuto grande dialogo, era nostro amico, -· inc. -... e non lo so, non te lo so... sì, sì, no, ma... ma... no, ma lì è “sta...”, il colpevole è tutto Bergamo, - inc. - ... apposta, poi è cretino perché telefona davanti agli assistenti, (ride)... o no? Ma il colmo è che... il colmo è che Paolo gestisce... aspetta un attimo - A questo punto sono registrati alcuni impulsi, subito dopo: - U1.\ (Rivolto ad altri: pronto? Buongiorno, Lella... uhm... ma ce l’abbiamo, no?... Sì, si, va bene) - Subito dopo: - U1.\ Pronto? G.\ Sì U1.\ Un attimo, Girotto - Subito dopo: - U1.\ (Rivolto ad altri: comunque “sa...”, ascolta, adesso dobbiamo stare a quello che - inc. - ... no, vedi un po’, (ride)... infatti, vedi, se davo retta a lui, Morganti andava in prima griglia, gliela do io la prima “gri...”, gliela do io la prima griglia a chi?... No, non la deve fare, no, no... sì, sì, sì, non la deve fare, ora vediamo le partite di domani, poi decidiamo... senti, e allora ci si risente domani... ciao bello) - Subito dopo: - U1.\ Eccomi G.\ Allora... e poi sempre in prima pagina c’è un richiamino sul sorteggio degli arbitri, Parma Juventus De Santis dopo quattro anni, quindi un po’ tutti hanno ricordato l’episodio del duemila, del 7 maggio del duemila, è stato annullato il gol di Cannavaro e poi hanno ripreso anche le dichiarazioni di... praticamente dell’intervista che ha fatto lo stesso De Santis sulla "Gaxxetta” due giorni fa, lui ha detto che la Juventus vince spesso, sì, quando l’ha arbitrata lui ha vinto, ma anche perché giocava con squadre molto più deboli, quindi.., comunque direi nulla di particolare, l’hanno soltanto segnalato, due pagine a Mancini che dice: vincerò sicuramente qualcosa, per me lo scudetto ancora non è sfumato, possiamo ancora vincerlo U1.\ “Porca miseria”, (ride) G.\ Sì, sì, e poi c’è anche il punto di Nicola Cecere che dice: è assurdo che Mancini possa pensare, con quindici punti, e con due squadre così davanti di vincere lo scudetto, però lui ci crede, ha la stima di Moratti; gli hanno fatto una bella “leccata” a Mancini, due pagine, pagina uno, pagina due e pagina tre U1.\ Va bene G.\ Poi a pagina cinque arriviamo noi, con intervista di Buffon: vestivamo alla parmigiana, bei ricordi, e ora è chiaro perché io, Cannavaro e Thuram volevamo partire U1.\ Dunque, domani, dopo la partita, dice a quelli della "Rai" che lui non si sente bene G.\ E quindi? U1.\ E quindi non ci va nessuno, io ho riflettuto sulle immagini del “Processo” G.\ Quello sicuro, però sono due redazioni diverse U1.\ Sì? G.\ Beh, uno era Jacopo Volpi, cioè non è che sono due redazioni diverse U1.\ No, una, la “Domenica Sportiva” è Jacopo Volpi G.\ Sì, però quella era una “Domenica Sportiva” anomala, perché c’era appunto Varriale, non lo so, domani si può fare, però... U1.\ Per adesso andiamo avanti così, poi vediamo G.\ Va beh, decidiamo poi domani, e quindi qui Buffon l’ha fatto più sul taglio, diciamo, della decadenza del Parma, Buffon dice: abbiamo vissuto un sogno, sicuramente al di sopra delle possibilità di una città una squadra come il Parma, comunque siamo poi dovuti venir via tutti; lui poi si è riallacciato alle contestazioni, cbe lui dice: le ho ricevute al primo anno, però ultimamente non così tanto, gli stessi tifosi hanno capito che non potevo fare altrimenti, perché avevo delle ambizioni e una carriera tali che non mi permettevano di rimanere a Parma U1.\ Va bene G.\ Ecco, poi qui c’è un pezzo di Laudisa U1.\ Uhm G.\ Stessa pagina: Parma tenta, Ferrara riflette, il difensore potrebbe andare via, ma vuole il record con la Juve; quindi pare che ci sia una richiesta da parte del Parma per Ferrara che non trovando spazio e volendo raggiungere le cinquecento presenze, non trovando spazio con noi, potrebbe addirittura andare al Parma U1.\ No, va beh G.\ Poi altre cose... direi nulla, se non, poi, l’intervista a Baldini, l’intervista a Baldini che viene ripresa, secondo me dalla “Gaxxetta”, però in forma ridotta anche dal “Messaggero" U1.\ Non c’erano dubbi G.\ Allora, arbitri condizionati dal potere, Baldini, direttore sportivo della Roma: i direttori di gara devono essere scelti con criteri di meritocrazia; e poi dice: gli arbitri dovrebbero essere inquadrati in una “Federazione” autonoma, il criterio di scelta dovrebbe essere quello meritocratico, i migliori per le gare più importanti e a iine stagione si fanno i bilanci, nel sistema attuale sono condizionati dalla lobby di potere del calcio; poi moviola in campo, lui dice: non convince, - inc. - ; poi gli chiedono: ha usato tre volte la parola condizionamenti, a che cosa si riferisce? Dice: mi riferisco a quel sistema lobbistico che condiziona la vita del sistema calcistico, se vogliamo recuperare credibilità, cambiamo registro; poi gli chiedono: come si cambia registro? Dice: con un sistema di regole uguale per tutti, distribuzione equa dei proventi televisivi e nuovi dirigenti; e poi gli dicono: quindi lei non è a favore della rielezione di Galliani e Carraro? Se penso a Galliani come semplice dirigente, dico che mi sta bene, perché è tra i più bravi ed esperti, ma Galliani ricopre altre cariche e la molteplicità dei ruoli non è una garanzia, se dobbiamo recuperare credibilità ci vuole trasparenza, Carraro... non è mio compito giudicare le persone, ma coltivo la speranza di andare a vedere una partita di calcio senza sapere in anticipo come andrà a finire; poi dice che il calcio italiano rispecchia la U1.\ Coltiva la speranza? G.\ Di andare a vedere una partita di calcio senza sapere in anticipo come andrà a finire, praticamente non ha risposto su Carraro, ma ha detto: da quando c’è Carraro vado a vedere le partite di calcio e so già come va a finire; poi ha attaccato Lippi sulla questione Lippi-Zeman U1.\ Aspetta un attimo, (rivolto ad altri: mettilo per tutto il giorno, e mettilo a posto, mettilo che funzioni tutto il giorno il riscaldamento, anche la notte), eccomi G.\ Ecco, allora Lippi ha detto a Zeman: per cambiare sistema, fatti da parte e poi lotta; la frase di Lippi è la cosa peggiore che ho sentito negli ultimi tempi, se non potessi coltivare il sogno di lottare per migliorare il sistema smetterei domani; poi ha parlato del doping U1.\ Chi l’ha detto questo? G.\ L’ha detto Baldini sempre, e dice che la frase di Lippi a Zeman, quella per cambiare il sistema bisogna uscirne, secondo Baldini è la cosa più brutta che abbia sentito negli ultimi anni, lui dice: se io non pensassi di poter fare qualcosa per il sistema e migliorarlo, cambierei subito lavoro; poi gli hanno chiesto della sentenza di primo grado nel processo per doping, gli hanno detto: che cosa si aspetta? Dice: mi aspetto che la Procura antidoping del “CONI” faccia un’inchiesta seria, sarei sorpreso se, in un calcio dove un club viene punito se un tifoso lancia un petardo a mille metri dallo stadio, non s’intervenga nei confronti di un club che ha avuto una condanna seppur di primo grado; poi: andrebbe a lavorare alla Juve? Dice: l’attuale struttura della Juve è troppo in controtendenza rispetto al sottoscritto; poi gli hanno chiesto: l’ultima volta che ha sentito Capello? Dice: mi ha chiamato per gli auguri di buon Natale; e poi, va beh, passano a parlare del derby, poi, alla ñne, parlano anche di Cassano, gli chiedono: Cassano vuole andare alla Juve? Dice: Cassano ha un buon ricordo di Capello, non mi risulta che la Juve si sia fatta sotto, ma talvolta si può anche fingere di non sapere per quieto vivere; qui è un po' criptica, niente, questa è un po’ l’intervista di Baldini, gliel’ha fatta Boldrini U1.\ A che pagina è sulla “Gaxxetta"? G.\ E qui è a pagina dodici, però il richiamo con una piccola foto è a pagina uno, eh U1.\ Ma gli hanno dato risalto a questa cosa? G.\ E beh, direi una mezza pagina con l’apertura U1.\ Uhm G.\ Però c’è il richiamo in prima pagina, la foto di Baldini U1.\ Va bene G.\ Su “Gaxxetta” nient’altro, andiamo con Baldini anche sul “Messaggero” U1.\ E tanto è la stessa cosa G.\ E’ più o meno la stessa cosa, soltanto sul processo per doping dice: mi sorprenderei se non lo facesse, mi chiedo come mai la Roma sia responsabile di ciò che fanno i suoi tifosi fuori dallo stadio e un’altra società non debba rispondere dell’operato di un sanitario condannato penalmente, c’è il presidente dell’Empoli, in proposito, otto punti di penalizzazione; questa è diversa questa risposta U1.\ La firma? G.\ Questa qui di Renga U1.\ Uhm G.\ E qui gli ha dato molto spazi, diciamo, nello sport gli ha dato molto spazio U1.\ Va bene G.\ Okay, poi allora “Tuttosport”, “Tuttosport” ovviamente fa Juve-Parma, fa il pezzo di mercato, in prima pagina: Juve, c’è Bonera, domani altro esame al difensore del Parma; poi foto enorme di Buffon: Buffon è certo, la fuga bianconera continuerà; poi c’è un editoriale di Padovan: ostaggi di Juve-Milan; quindi dice praticamente: il campionato già è deciso, bisogna già iniziare a pensare al prossimo anno; quindi dice poco fondamentalmente, ecco, poi... quindi adesso andiamo in prima pagina: Thuram squalificato, gioca Montero, è sempre più evidente la necessità di svecchiare il reparto; non so, buttata lì così U1.\ Va bene G.\ Poi a pagina due: Giardino meglio di Ibrahimovic; questa qui, diciamo, è un’intervista fatta da Bernardini a Prandelli, dice: per come gioca la Juve sicuramente è meglio Ibrahimovic U1.\ Aspetta un attimo, resta in linea, eh, al telefono - Subito dopo: - U1.\ Pronto? Pronto? U3.\ Capo U1.\ Ueh, dimmi, ciao U3.\ Buongiorno U1.\ Buongiorno U3.\ E’ nato Andrea, eh U1.\ Ma vai! U3.\ Sì, stanotte, è tre chili e tre, (ride) U1.\ Se vuoi andare giù a vederlo, vai, eh U3.\ No, se tu sei d’accordo, io giù ho detto a Claudia che io andavo giù sabato da Pistoia e rivenivo su con la "Primavera”, ti sta bene, eh? U1.\ La "Primavera” quando va giù? U3.\ Noi giochiamo... andiamo martedì a Lecce, io vado giù sabato da Pistoia e martedì mattina m’aggrego a loro per Lecce, se sei d’accordo U1.\ Va bene U3.\ Se no modifico il programma insomma U1.\ Va bene, no, no U3.\ O lo faccio con te il programma U1.\ Va bene, non c’è problema U3.\ Comunque ci vediamo oggi, ne parliamo oggi, dai U1.\ Okay, d’accordo U3.\ Comunque t’ho chiamato subito appena mi ha chiamato, mi ha chiamato stanotte alle tre e a te non t’ho svegliato, però quattro chili e tre, poi ti faccio vedere le foto che mi ha mandato, dai U1.\ No, no, no U3.\ Ciao, Luciano, ciao L.\ Ciao. Progr. 8790 del 3/12/04, ore 12,46 , su utenza 335XXX344 D.\ Pronto? U.\ A quale telefono lo hai attaccato questo numero? D.\ Questo numero al Nokia; perchè? - Da questo punto, e per diversi secondi, gli interlocutori conversano su fatti di carattere esclusivamente personale; poi:- U.\ Aspetta un attimo, aspetta un attimo in linea!... (Rivolto, probabilmente, a persona ad altro telefono: oh, la peggiore che ti poteva toccare eh!... Però tu fai la partita tua regolare, eh, non... senza regalare niente a nessuno, con... con tranquillità, perché qua a me mi serve per la... eh? okay?... Dondarini... eh... ma a me quello che mi serve è... è... è Fiorentina-Bologna, in modo particolare… apposta, il minimo… eh... quello... quello mi serve in particolare e poi... mi serve... il Milan, di avanzare... uhm... nelle... nelle ammonizioni, per fare le difñde, insomma... va be', ora, comunque, tanto ne parliamo stasera poi... oh, sentiamoci stasera verso le nove e mezza, così... nove, nove e mezza... okay... ciao, - inc.-, ciao, ciao, ciao)... "Ecchime"! - Da questo punto, e fino alla fine della registrazione, gli interlocutori conversano su fatti di carattere esclusivamente personale - Già si è detto della significativa espressione adoperata da Racalbuto nel discorso telefonico con De Santis, ovvero il "tutti quanti ne siete, gli dovevi dire" del progr. 17493, ore 20,41, sulla utenza di De Santis 392XXX372, indicativa di comunanza di intenti e azione con l’altro associato di maggiore spessore. Già si è detto pure della difesa spiegata da Moggi a favore di Racalbuto a telefono con Biscardi, che lo voleva inserire in un suo attacco a tutto spiano degli arbitri, da realizzarsi nella trasmissione televisiva da lui condotta, e non appare inopportuno rinnovare il richiamo, già fatto nell’ esame del capo z), al contenuto della telefonata di cui al progr. 1446 del 7/3/05, additata dal teste Auricchio come esempio di intervento istituzionale di Moggi (vedi controesame avv.Messeri ud. 16/3/10). Né rileva che, cosi come ha addotto ripetutamente la difesa di Racalbuto (vedi anche dichiarazioni spontanee dell’imputato Pairetto a ud.16/3/10) , quest’ultimo, per errori, che, tutto sommato, andavano riferiti in prima battuta all’assistente arbitrale (vedi infatti esame teste lvaldi Marco ud.1/6/10), sia stato tenuto lontano dal campo di calcio per nove giornate, poiché anche in tal comportamento, a ben vedere, può decifrarsi una forma di protezione dell’associato, potendo apparire di maggiore interesse dell’associazione mettere la sordina alle polemiche, fondate o meno che fossero, rispetto al guadagno mancato all’associato. Né è decisivo che Racalbuto non sia mai stato direttamente intercettato, pur avendo nella stagione 2004/05 arbitrato un numero considerevole di partite, sia in serie A che in serie B, poiché è preminente la considerazione dell’uso da lui fatto delle schede straniere, che, come sopra detto, ha ricevuto pure ulteriore conferma, rispetto alla complessiva ricostruzione fatta dagli investigatori sulla base del dato iniziale del domicilio in Gallarate, dal colloquio in ambientale con Moggi, la cui identificazione, avvenuta attraverso l’incrocio dei dati delle schede svizzere, non sembra colpita da apprezzabile tasso di ambiguità solo perché Moggi non gli si sarebbe rivolto apostrofandolo con il nome suo proprio di Salvatore. E’ indifferente al giudizio di partecipazione all’associazione che alla partita dello scandalo, quella che nel suo sviluppo sul campo avrebbe generato la necessità dell’intervento isituzionale a difesa da parte di Moggi, Racalbuto sia arrivato attraverso un sorteggio, per il quale, secondo quanto riferito dal protagonista del sorteggio, il giornalista di Repubblica Fulvio Bianchi, non ci fu "assolutamente nessun tipo di anomalia” , e così pure è indifferente che, così come sentenziato dal giornalista testimone, che l’arbitro arbitri male una partita, “è un caso che succede anche adesso” (vedi esame avv.Prioreschi teste Bianchi Fulvio ud.1/10/10). Di passaggio vi faccio notare: Anche a lui è stata attribuita dagli investigatori l’uso di schede straniere, in numero di tre, la 41XXX187, la 41XXX801, la 41XXX372 (vedi esame p.m. teste Di Laroni ud.10/11/09), consegnategli da Moggi [...] Come può il tribunale affermare che queste schede gli sono state consegnate da Moggi?!?
  8. Andiamo avanti nella lettura della sentenza del Tribunale di Napoli... De Santis viene ritenuto colpevole di appartenere all'associazione per delinquere. Ma è l'unico arbitro colluso con tale associazione? Un pò pochino, no? Possibile che non ci sono altri arbitri? Dopo aver notato che De Santis è stato l'unico arbitro sottoposto ad intercettazione diretta, vediamo come si riescono a coinvolgere altri soggetti. Tocca a Dattilo. Sappiamo che il buon Di Laroni, lavorando di gomito, ha sgamato la scheda svizzera anche per lui. E' solo questo? C'è altro? Va infine esaminata la posizione degli arbitri Dattilo, Racalbuto e Bertini, per i quali pure il trabunale ritiene che è sufficiente la prova della responsabilità per il reato associativo. Anche per Dattilo costituisce indizio l’accertamento di responsabilità per frode sportiva, pur se avvenuto in riferimento a una sola partita. A suo carico grava l’ulteriore indizio dell’inserimento nella rete dei colloquianti con scheda straniera, nella quale lo ha collocato l’indagine sui tabulati offerti dai gestori nazionali portata avanti dagli investigatori, di cui già ampiamente si è detto, e relativamente alla quale già si è espressa l’opinione che le deficienze che pur presenta non sono tali da minarne in radice la validità. A Dattilo gli investigatori hanno attribuito la scheda straniera 41XXX758, e per essa sono risultati i contatti con la scheda 417XXX194 attribuita a Moggi, pur se indubitabilmente anche per lui deve valere il ridimensionamento della rilevazione dei contatti, derivante dall’operazione di divisione del numero degli stessi per il numero dei gestori esistenti sul territorio nazionale, fornitori dei tabulati (vedi esame p.m.teste Di Laroni Michele ud.10/11/09). Né può attribuirsi una rilevanza degna di nota al mancato accertamento da parte degli investigatori del tipo del rapporto esistente tra Dattilo e gli altri soggetti individuati quali parte di conversazioni telefoniche tenute con la scheda straniera e pero possessori di schede nazionali (vedi controesame avv.Pirolo teste Di Laroni Michele ud. 10/11/09). Non mancano le telefonate nelle quali è esternato compiacimento per le prestazioni di Dattilo, come il progr.641 del 26/9/04 tra Moggi e Giraudo, il progressivo 803 del 26/9/04 tra Moggi e Fabio, i progressivi 853 del 27/9/04 e 877 del 27/9/04, sempre tra Moggi e Fabio, di cui già si è detto esaminando il reato di cui al capo b). La giovane età e la conseguente scarsa esperienza di Dattilo, che, secondo quanto riferito al dibattimento dal teste Luci Luciano (vedi esame Avv.Saldarelli ud. 11/1/11), dovrebbero essere state alla base della decisione di affiancargli l’assistente Timomanlio nella partita Arezzo-Salernitana, non sembrano circostanze decisive per negare il contributo al perseguimento dello scopo sociale, potendo, al contrario, ipotizzarsi la facilitazione dell’invadenza altrui nella discrezionalità tecnica. Vedi progr. 6316 del 2/12/04, ore 16,43 su utenza 335XXX164 U1.\ Pronto? U2.\ Gigi G.\ Ehìlà, Paolo P.\ - Inc. - senti... G.\ Sei arrivato? P.\ Sì, sì; Gigi ti sei ricordato di prenotarmi l’albergo là vicino all’aeroporto” G.\ Ah io te l’ho prenotato sotto, lì, a Rivoli P.\ Ah va bene, oh, è uguale, tanto G.\ Sì P.\ L'importante che ti sei ricordato, dai G.\ Sì, sì, sì, sì P.\ Va bene, io ci sono arrivato, tanto Luca... l'hai avvertito? G.\ Luca è lì P.\ Ah, e allora -- voci sovrapposte - G.\ infatti, ti avevo chiamato prima, ma io sono un pochino in ritardo P.\ Ah, va bene G.\ Perché.... P.\ Mi porta a casa, no? G.\ Sì, sì, sì, sì, sì P.\ Ah G.\ Tanto andate su e, e, e... P.\ A che ora arrivi tu? G.\ Fa anche gli onori di casa; ma io, penso, verso le nove, più o meno P.\ Uhm, uhm, ma li hai avvertiti loro? G.\ Sì, sì, sì P.\ Uhm G.\ Infatti avevo chiamato anche te ma non... eri occupato P.\ Eh, può darsi, eh, può darsi, sì G.\ E infatti, e infatti, e adesso, se non lo trovassi Luca P.\ Eh G.\ Adesso lo chiamo, per, per dire di chiamarti P.\ No, ma io mi sono seduto ora G.\ Eh, eh P.\ Eh G.\ Comunque se non... mi chiami subito, allora P.\ Sì, sì - voci sovrapposte – G.\ Ma è lì, mi ha detto che era salito; dimmi P.\ Ho cambiato anche qualcosa anche al lavoro - inc. - perché mi ha chiamato Carraro, lui si e raccomandato di blindare le griglie, dice, in questo momento, senza esperimenti perché con questo casino che c'è in Lega non vorrei che, magari, fossero danneggiate anche le squadre più piccole, dice, quindi, fate molta attenzione, non si può sbagliare niente G.\ Eh, lo so P.\ Ho detto, guardi- inc. - sbagliare niente, no; comunque ho rispettato... - inc. - le buttiamo dentro - inc. -, pariamoci il C**O noi, eh G.\ Perché tu pensavi di... P.\ Eh G.\ Di togliere... P.\ Eh G.\ Dattilo e Preschern P.\ Eh, le faranno a gennaio; ma chi se ne frega, eh, pensiamo a noi! G.\ - Inc. - Dattilo, no? P.\ No, per ora no, per ora, magari, magari... G.\ - Voci sovrapposte - P.\ Magari gli succede qualcosa, poi- inc. - li chiamo, mi raccomando, e mette...? G.\ Eh P.\ Gente in esperimento; si mette dentro un internazionale, dammi retta; se chiama per dirlo, avrà i suoi buoni motivi, chi ce lo fa fare?! G.\ Va bene P.\ Eh G.\ Va bene, tanto poi ne riparliamo, dai P.\ Va bene G.\ Va bene? P.\ Ecco Luca G.\ Okay, sì P.\ Eccolo qui, ciao G.\ Ah, perfetto, perfetto P.\ Ciao, ciao, caro G.\ Ciao. Vedi progr.31553 del 7/2/05, ore 13,44, su utenza 335XXX344 U1.\ Pronto? D.\ Direttore, buongiorno U1.\ Ehi! Ma dove sta Biscardi? D.\ E siamo in un punto dove non prende il telefono; glielo passo U1.\ Okay U2.\ Pronto? U1.\ Aldo A.\ Sì? U1.\ Hai visto che non eri solo ieri sera? Tu dicesti sono solo a sostenere il - inc.- A.\ Va be', tanto io l'ho messo in primo episodio! U1.\ Sei... sei in grande compagnia, perché quell'arbitro lì ha condüionato la partita; quello deve prendere nove punti di penalizzazione sulla patente, eh! A.\ L'ho messo nel titolo U1.\ E idem De Santis! A.\ Quello pure, sì U1.\ Perché ora De Santis ha rotto i co*****i, eh, ha rotto! A.\ Sì, sì; e... sono tutti gli amici tuoi che fanno i pesci in barile! U1.\ Eh, ma io gli faccio peggio... gli amici del c****! A.\ Eh, eh, appunto! U1.\ Se hai amici come questi non vai mica tanto lontano, eh! A.\ Appunto; eh! U1.\ Comunque, fagli dare una botta, eh, mi raccomando A.\ Vai tranquillo; c'ho pure Baldas qui U1.\ Dov’è Baldas? A.\ Aspetta, te lo passo U1.\ Eh, okay... Fabio!... Fabio B.\ Sì? U1.\ Pronto, Fabio? B.\ Si! U1.\ Tu parti col ritiro della patente per... per coso, eh! B.\ Per chi? U1.\ Per... come si chiama, Rosetti B.\ (Ride); sì, va bene! U1.\ Ma lui può condizionare un campionato, eh, ragazzi! B.\ (Ride) U1.\ Ma tu l'hai visto... ma l’hai visto bene? B.\ Sì, sì U1.\ Stamattina anche Pairetto mi ha detto: hai ragione, eh! B.\ No, no, l'ho visto stamattina, hai ragione, sì; no, no, ma.... U1.\ Anche Pairetto mi ha ragione; chiara occasione da goal ed ultimo uomo; gli ha dato sullo stomaco, gli ha dato! B.\ Sì, dopo, però... U1.\ Questo minimo nove... nove punti sulla patente e tutte le telefonate devono venir fuori così, eh! B.\ Va bene! U1.\ Ed un altro che... e, e, e.... è coso, è De Santis B.\ Sì U1.\ Perché ora ha rotto i co*****i anche lui, eh! B.\ E certo U1.\ No, perché sai, un pochino va bene... ed un altro è Cassarà B.\ Sì, uguale! U1.\ Che... che non ha dato... eh, eh, uguale! B.\ Glielo hai detto ad Aldo di Cassarà? U1.\ No, non gliel'ho detto ma glielo dici tu B.\ Aspetta che te lo passo! Aspetta che te lo passo! U1.\ Eh; mena di brutto! B.\ Va bene, okay U1.\ Invece... oh, Dattilo... Dattilo salvalo perché ha fatto tutto bene, eh B.\ No, no, ma lì va bene; I'ho già detto pure ieri io; aspetta... aspetta un attimo U1.\ Va bene, va bene... bene A.\ Pronto? U1.\ Eh, un altro è il rigore di Chievo... del Messina, eh A.\ Sì! U1.\ Per Cassarà, eh A.\ Rigore del Messina, sì, grosso come una casa! U1.\ Eh, apposta, quello lì... A.\ Io faccio una bella moviola; io parlo prima della Fiorentina... U1.\ Uhm A.\ E poi faccio... parto con Pespulsione di Stam, ma prima, poi a faccio il rigore tuo U1.\ Si, sì, ma la cosa più eclatante è che può condizionare un campionato! A.\ Che? U1.\ Che può condizionare un campionato questo qua, eh A.\ Appunto! Io parto subito con Stam... U1.\ Questa è una cosa... è.... A.\ Poi faccio il rigore tuo U1.\ Va be', ora io... A.\ E poi faccio gli altri U1.\ Ora io chiamo Melli e gli do una caricatina A.\ Eh, vai tranquillo! U1.\ Chi c'hai a Torino? A.\ A Torino non ho nessuno U1.\ Non c'è nessuno? A.\ Eh, a Torino... U1.\ Non a Torino, a Milano, a Milano A.\ A Milano c'ho tutti quelli normali U1.\ Eh, va be' A.\ Zamparini non ce l'ho... forse viene Lucchesi della Fiorentina U1.\ Va be'; comunque, oh, vai addosso a... addosso a Rosetti e a... a...a - inc.- A.\ Sì, sì; fai una... fai una telefonata a Corno, fai una telefonata a Corno U1.\ Va be', ora gli parlo io, vai, vai! A.\ Che deve attaccare Stam e coso U1.\ Va bene, okay A.\ Ciao, bello, ciao U1.\ Ciao, ciao, ciao.
  9. Ok, siamo alle conclusioni del tribunale sulla posizione dell'arbitro Massimo De Santis in merito alla sua appartenenza alla associazione... Le premesse sono state: - La combriccola romana, sulla quale il tribunale ha ritenuto non perseguire dopo le dichiarazioni di Auricchio in aula - Il doganamento/lo sdoganamento, sul quale il tribunale non ha ben capito cosa si volesse intendere - I reati fine, cioè le singole partite che vedevano Massimo De Santis imputato. Ve le ricordo: Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna colpevole Capo i - Bologna-Juventus assorbito dal Capo g) Capo l - Reggina-Cagliari colpevole, suo malgrado Capo t - Palermo-Lecce assolto Capo A6 - Livorno-Siena assolto Capo A10 - Lecce-Parma colpevole Di queste, dal punto di vista di De Santis la più grave dovrebbe essere Lecce-Parma, nella faccenda salvataggio Fiorentina. Vi ricordo che in Lecce-Parma, Moggi va assolto. Dal nostro punto di vista, la più grave dovrebbe essere Fiorentina-Bologna, non tanto per il ‘delitto perfetto’ della piuttosto famosa telefonata che il giornalista T.D. fa al Direttore, quanto la fantomatica ‘la peggiore che ti poteva capità’, telefonata della quale ascoltiamo solo le parole del Direttore, essendo una svizzera, quindi non intercettata, ma il Direttore stava al telefono in ‘chiaro’ e non chiude tale comunicazione che era intercettata… in questa telefonata, che poi il Maresciallo Di Laroni ci dirà essere stata fatta con la scheda presumibilmente attribuita a Racalbuto, il Direttore parla di ammonizioni in senso vago… non ci sono riferimenti diretti a ‘ammonisci questo, ammonisci quest’altro’… per quanto l’argomento ammonizioni mirate non è stato indagato… Auricchio fece emergere telefonate in cui dirigenti e guardalinee discettavano delle ammonizioni a favore del Milan, e lo fece emergere come fatto storico, come una evidenza della percezione che gli avversari avevano nei confronti della Juve, non tanto per iniziare una indagine sull’argomento… dicevo, per quanto l’argomento ammonizioni mirate non sia stato elemento di imputazione in sé, è la telefonata che partecipa alla colpevolezza, giacchè una telefonata del genere, per quanto non chiara sia nel contenuto che nella individuazione dell’interlocutore, viene ritenuta dal tribunale prova di reato a consumazione anticipata… si è minato al regolare svolgimento della gara, nella fattispecie nella fase antecedente l’evento che, secondo il tribunale, è periodo anch’esso coperto dall’articolo 1 della legge 401/89… Ok, dopo i reati fine, il tribunale ci propina ben 40 pagine di intercettazioni per mostrare l’appartenenza all’associazione dell’arbitro De Santis… le abbiamo appena finite di leggere… le telefonate con Racalbuto in cui si scambiano i convenevoli nei confronti di Cellino e Spinelli… le telefonate con Gugliè che lo informa dell’andazzo al tribunale di Napoli… etc. etc… Ora ci sono le conclusioni… immagino tanti ‘non vale’ e la storia della scheda svizzera… vi ricordo che per il tribunale il lavoro di Di Laroni è stato ritenuto valido, per cui ciò che in aula era presumibile in sentenza diventa certezza… o quasi… Non è dunque decisivo che al dibattimento il teste Auricchio abbia sostenuto che era riduttivo “un po ' riduttivo, insomma, sì” (controesame avv.Prioreschi teste Auricchio ud. 23/3/10) il tentativo della difesa di delimitare il contenuto delle telefonata progr.936 del 6/11/04, ore 11,38 tra De Santis e Martino a un oggetto di magliette, e che la lettura in udienza della telefonata già all’epoca trascritta (vedi perizia prof.Schettino dep.21/12/09) abbia confermato l’assunto difensivo, che viene pure riconfermato dalla lettura della trascrizione. Neppure è decisivo che taluni comportamenti tenuti sul campo di gioco dal De Santis nella stagione in esame siano stati considerati del tutto corretti da qualificati testimoni, come Collina (vedi controesame avv.Gallinelli ud.1/10/10: se c 'è acqua sul terreno di gioco la condizione per poter disputare la partita è che il pallone si muova, far rimbalzare il pallone è una delle procedure, ma può essere anche quella di farlo correre). Né vale alla difesa addurre la critica, pur giusta, mossa all’accusa, di aver ritenuto di poter far uso in danno del De Santis del testimone Cellino Massimo, in costanti aspri rapporti con l’imputato, fino al punto da essersi procurato una squalifica dal giudice sportivo, con la motivazione di aver rivolto a De Santis “parole di ironico complimento, sottolineate da gesti della mano”, così come lo stesso teste ha dovuto ammettere al dibattimento (vedi controesame avv.Morescanti ud.22/12/09), ovvero di poter far uso delle sensazioni del teste Ancelotti, generate da un evento della stagione 1999/00 (vedi esame p.m. teste Ancelotti Carlo ud.11/5/10: che Moggi avesse un rapporto privilegiato con De Santis, questo lo posso affermare, anche se non ho dati ... era una sensazione che io avevo ....usavano del tu invece che del lei... non ho visto altro...anche perché credo che De Santis era portato anche a questo tipo di atteggiamento perché aveva sicuramente un rapporto più confidenziale rispetto gli altri arbitri... caratterialmente .De Santis era più portato a manifestare confidenza; vedi anche controesame avv. Gallinelli stessa udienza stesso teste : sì, De Santis era uso a dare del tu ai giocatori sicuramente, e anche ad allenatori, con altri dirigenti non lo so...a me dava del tu...non so se abbia mai dato del lei a qualcuno). Ovvero, ancora, di poter far uso del risultato della meditazione praticata da un competitore, Giacinto Facchetti, allorchè era in vita, e si mostrava particolarmente agguerrito nei confronti dell'avversario, individuato, secondo il racconto del suo amico giomalista, esaminato come testimone, non tanto nella Juventus, ma in una entità, avente il capo in Moggi, e come figura centrale per 1’appunto De Santis (vedi esame p.m. teste Monti Fabio ud.1/3/11: lui era convinto che ci fosse sostanzialmente quello che poi è stato definito un sistema Moggi, e che questo esistesse anche a prescindere dalla Juventus, sulla cui forza lui non ha mai nascosto nulla, non ha mai dubitato ...era convinto sostanzialmente che la figura centrale fosse quella di De Santis). Neppure è decisivo che l'accusa non può certo essere seguita quando pretende di far ricadere sull’imputato un effetto di prova da parole pronunziate da terzi per telefono, come quelle pronunziate dal giornalista Damascelli, perchè esistono altre parole pronunziate dallo stesso De Santis per telefono che, come detto, appaiono indizianti della partecipazione al sodalizio moggiano. Parimenti non è decisivo che in momenti chiave del campionato in partite arbitrate da De Santis, non inserite tra i capi di imputazione, il risultato della partita sia stato negativo per la Juventus, poiché già si è accennato al fatto che l'associazione per cui si procede è un’associazione costruita sull’interesse personale di Moggi, avente duplice manifestazione, anche e soprattutto quella connessa all’attività di compravendita di calciatori, peraltro di gran lunga più rilevante, e per questo motivo di gran lunga più fastidiosa, e da rimuoversi, per i competitori, avuto riguardo alle modalità con le quali fiumi di danaro corrono nel mondo del calcio. E’, dunque, indifferente al giudizio il commento che del comportamento di De Santis nella partita Palermo-Juventus del 5/2/05, vinta dal Palermo, e causativa di accorciamento a soli due punti della distanza del Milan dalla Juventus, abbia realizzato al dibattimento il teste Auricchio, dicendo che De Santis “ aveva bisogno di sdoganarsi almeno sul piano della pubblica opinione da questo target di arbitro pro Juventus (vedi controesame avv.Prioreschi ud. 23/3/10), e così pure sono indifferenti le circostanze, emerse nella sede del medesimo controesame, che nella partita Fiorentina-Milan del 30/4/05, il Milan, che la domenica successiva doveva incontrare la Juventus in partita decisiva per lo scudetto, non fu colpito di ammonizioni da De Santis, pur avendo condizione di diffidati tre giocatori fondamentali del Milan, ovvero Nesta, Rui Costa e Seedorf, e così di seguito è indifferente la circostanza che al dibattimento il teste Auricchio su sollecitazione sempre dello stesso difensore abbia risposto che ricordava che anche nella successiva partita Juventus-Parma De Santis aveva negato un rigore alla Juventus. Non appare, dunque, neppure necessario appesantire il discorso in questa direzione, richiamando gli altri comportamenti tenuti dal De Santis non favorevoli alla Juventus, fatti valere dal suo difensore avvocato Gallinelli, come quello nella partita Juventus-Inter, aprile 2005, tredicesima giornata di ritorno del campionato, partita vinta dall'Inter per uno a zero, e con la quale il Milan ebbe a raggiungere la Juventus. Solo va citata la giustificazione data dal teste Auricchio a tale contraddizione, ovvero una notifica di proroga di indagini ricevuta da De Santis (vedi controesame avv.Gallinelli ud.23/3/10), che non ha ricevuto conferma dall'istruttoria dibattimentale. Rilevante è invece, nell’opinione del tribunale, che anche lui abbia accettato da Moggi la consegna di una scheda svizzera, con la quale la captazione del colloquio era resa quanto meno più difficoltosa, la scheda n.41XXX495, attribuitagli attraverso la ricostruzione operata dall'investigatore Di Laroni (vedi esame p.m. teste Di Laroni Michele ud.10/11/09), che ne ha spiegato le modalità con riferimento specificamente al De Santis quando è stato esaminato dal difensore avvocato Gallinelli all’udienza dell'11/5/10. Non proficuo sembra al tribunale il tentativo della difesa di svilire il grave indizio adombrando l'utilizzazione della scheda da parte di persona diversa dal De Santis, attraverso le contestazioni di mancata estensione dell'abbinamento al codice IMEI, e di non presenza del De Santis a un raduno di Coverciano dove l'investigatore assumeva di aver rilevato attivazione della scheda (vedi esame aw.Gallinelli ud.11/5/10). La consegna di tale scheda rende vana la difesa di De Santis, quando fa valere (vedi dichiarazioni spontanee ud.20/4/10) che non esiste anche una sola intercettazione tra lui e Moggi, quando adduce la compiutezza dei referti arbitrali da lui redatti, come quello emerso in occasione dell’esame del teste, violento calciatore, Vignaroli Fabio (vedi controesame avv.Gallinelli teste Vignaroli ud.11/5/10), quando pretende di valersi di attestazioni di stima di colleghi arbitri non raggiunti da imputazione (vedi controesame avv.Gallinelli teste Stagnoli Alessandro ud.8/6/10: Massimo era un arbitro internazionale, conosciuto a livello internazionale come un ottimo arbitro...nelle partite internazionali dove sono stato assistente assieme a De Santis non ci sono state mai contestazioni; vedi controesame avv.Gallinelli teste Collina Pierluigi ud.1/10/10: sì, De Santis era un arbitro internazionale, non ricordo da quanti anni nel 2004/05, ma sicuramente in quella stagione era uno degli arbitri internazionali più esperti), owero di giudizi positivi di osservatori arbitrali (vedi controesame avv.Gallinelli teste De Marchi Sergio ud.8/6/10: lo consideravo un arbitro completo), ovvero ancora di positiva stima da parte di organi federali (vedi controesame avv.Gallinelli teste Abete Giancarlo ud. 1/10/10: sì, De Santis fu valutato arbitro all 'altezza di partecipare al mondiale 2006). Ok, e questo è quello che dice il tribunale su De Santis, unico arbitro ad essere sottoposto ad intercettazione in un processo ad una associazione che, per parole dello stesso tribunale, era costruita sull’interesse personale di Moggi… a questo proposito, vi chiedo… si sta leggendo, con molta fatica, la sentenza per capire il fine dell’associazione e, soprattutto, i vantaggi dei partecipanti all’appartenenza alla stessa… ora, dopo aver analizzato la posizione di Moggi, Bergamo, Pairetto, Mazzini e De Santis, voi l’avete capito?… qual’era il vantaggio, non dico di Moggi, ma degli altri nel far parte a questa associazione? Infine, di passaggio vi sottolineo questa frase… associazione costruita sull’interesse personale di Moggi avente duplice manifestazione, anche e soprattutto quella connessa all’attività di compravendita di calciatori, peraltro di gran lunga più rilevante, e per questo motivo di gran lunga più fastidiosa, e da rimuoversi, per i competitori, avuto riguardo alle modalità con le quali fiumi di danaro corrono nel mondo del calcio. Peccato che la sentenza di Roma non abbia detto questo...
  10. Allegri! (...in senso lato, si intende!!) ...ecco l'ultima parte delle intercettazioni che il tribunale ha ritenuto utili per provare l'appartenenza dell'arbitro Massimo De Santis all'associazione. Seguiranno le conclusioni. Di fronte a talune telefonate che anche al tribunale appaiono di contenuto indiziante, non assume rilievo decisivo la circostanza che per molte delle telefonate il contenuto sia stato amplificato dagli investigatori, costretti a estrarre il più possibile da quello che unicamente avevano tra le mani, intercettazioni telefoniche, e contemporaneamente costretti, così come pure è emerso al dibattimento, ad accontonare quella parte del materiale telefonico che poteva configurare la nota stonata, come la telefonata progr.490 dell’8/2/05, ore 19,34 su utenza 335XXX283, tra Fazi e Bergamo (vedi vol.XIX pag.14 perizia De Vito), di racconto a Bergamo di parole pronunziate da Moggi indicative quantomeno del disinteresse del De Santis per l'interesse del Moggi. Si riproduce la telefonata nel punto che interessa. Progr.490: .... P: Mm mm G: Hai capito? P: Sì sì G: È! È gli ho detto guarda, credimi non è una soddisfazione perché mi dispiace gli ho detto ma credimi mi dispiace veramente è, perché io ll gli ho detto a loro due in modo particolare ma agli altri 36 bastardi, perché prima erano 36, lui gli ha dato qualcosa, sente riceve in cambio infamie, gli ho detto questo non lo tollero più, da nessuna parte, gli ho detto io querelo alle persone! .. No, per carità! Ecco, tu hai capito perfettamente che se querelo poi qualcuno ci va in mezzo: il nome della Federazione perché io non parlo mica di nessun altro, che non ci devo mandà in mezzo nessuno, ma io non ho mai ricattato nessuno anzi quando ho buttato il cuore al di là dello staccato, ce l'ho buttato punto e stop, e senza motivo il filo spinato me lo so preso io. Ho detto io capisco il mondo, va cosi, però basta! Ho detto basta! E ll due belie lacrime me so uscite. P: Mm G: Hai capito? P: Mm mm G: È questo è stato insomma proprio ma no il succo, è stato il discorso poi intramezzato dalle s********e sue, da quello che gli fanno gli arbitri, che lui adesso ci ha la cacarella vera, mo ce l'ha!.... P: Mm mm G: È! Poi ce l'ha adesso con Massimo non ti dico “Ma gliel'ho fatto bene il cazziatone chi si crede di essere, io non voglio che mi regali niente ma quello che c'è me lo deve dare questo bastardo”. Ah, gli ho detto lo chiami tu bastardo? No tu me devi di che gli ho levato io con tutto quello t'ha raccontato so guidate da quell’altro bastardo che me so levata in seno gli ho detto, che cosa gli ho tolto che ho riferito a Bergamo e Pairetto che al polo di Roma succedeva di tutto e di più? Vuoi che ti racconto quello che succedeva al polo di Roma? Perché a me se Massimo De Santis ci ha la fidanzata è un problema suo a me non interessa, gli ho detto credimi. Come ce l'hanno tutti e 37, 40 adesso quanti so. Ho detto non è quello. È che loro non si devono dividere le partite e pensarle e dirle prima quando ci sta qualcun altro. Ha detto queste sono chiacchiere. Non so chiacchiere cioè sono chiacchiere che poi diventano realtà e fanno male, gli ho detto io. Hai capito che cosa fa male? È Hai perfettamente ragione ormai la ragione è dei fessi però. Questo è l'unico problema, che la ragione è dei fessi, e ma va bene cosi. Ha detto va bene cosi. .... G: Mm .. gli ho detto poi vedi Luciano, il parlare sempre con tutti, non te lo devo dire io, io non ti voglio insegnare niente, ma non va bene. Io parlo solo con Paolo, non parlo con nessuno. Guarda se parli con Paolo mi sembra anche logico, tu però a livello psicologico... io mi rendo conto che esercitare un potere, dire una persona prima, guarda che ti darò questo... Perché io lo conosco il mondo come va, ed è giusto, ma quando si esagera non va bene. Tu ti devi fidare, ormai per sei mesi, degli ultimi 4 mesi che so rimasti. No non sono quattro. .. Vabbè per un ultimo anno e 4 mesi gli ho detto io, ma ti ripeto non è cosììì, gli ho fatto, di una sola persona, è quella che deve decidere. Questi sono allo sbando, perché Lanese e Sciascia dicono che l’anno prossimo comunque Bergamo e Pairetto stanno fuori, e ci andrà il Lanese, il Boggi, il Collina e il Sant'Antonio e Gioacchino, è questo che non va male, che non rispettano più chi devono rispettare e si sentono tutti grandi gli arbitri arrivati, hai capito qual è? E comunque è una cosa tua, mia non lo è più, gli ho detto. È? Si riproduce anche progr.31553, del 7/2/05, ore 13,44, su utenza 335XXX344, tra Moggi e Biscardi: U2.\ Pronto? U1.\ Aldo A.\ Sì? U1.\ Hai visto che non eri solo ieri sera? Tu dicesti sono solo a sostenere il- inc.- A.\ Va be', tanto io l'ho messo in primo episodio! U1.\ Sei... sei in grande compagnia, perché quell'arbitro Il ha condizionato la partita; quello deve prendere nove punti di penalizzazione sulla patente, eh! A.\ L'ho messo nel titolo U1.\ E idem De Santis! A.\ Quello pure, sì U1.\ Perché ora De Santis ha rotto i co*****i, eh, ha rotto! A.\ Sì, sì; e... sono tutti gli amici tuoi che fanno i pesci in barile! U1.\ Eh, ma io gli faccio peggio... gli amici del c...! A.\ Eh, eh, appunto! U1.\ Se hai amici come questi non vai mica tanto lontano, eh! A.\ Appunto; eh! U1.\ Comunque, fagli dare una botta, eh, mi raccomando A.\ Vai tranquillo; c' ho pure Baldas quì U1.\ Dov'è Baldas? A.\ Aspetta, te lo passo U1.\ Eh, okay... Fabio!... Fabio B.\ Sì? U1.\ Pronto. Fabio? B.\ Sì! U1.\ Tu parti col ritiro della patente per... per coso, eh! B.\ Per chi? U1.\ Per... come si chiama, Rosetti B.\ (Ride); sì, va bene! U1.\ Ma lui può condizionare un campionato, eh, ragazzi! B.\ (Ride) U1.\ Ma tu l’hai visto... ma l'hai visto bene? B.\ Sì, sì U1.\ Stamattina anche Pairetto mi ha detto: hai ragione, eh! B.\ No, no, l'ho visto stamattina, hai ragione, si; no, no, ma.... U1.\ Anche Pairetto mi ha ragione; chiara occasione da goal ed ultimo uomo; gli ha dato sullo stomaco, gli ha dato! B.\ Sì, dopo, però... U1.\ Questo minimo nove... nove punti sulla patente e tutte le telefonate devono venir fuori così, eh! B.\ Va bene! U1.\ Ed un altro che... e, e, e.... è coso, è De Santis B.\ Sì U1.\ Perché ora ha rotto i co*****i anche lui, eh! B.\ E certo U1.\ No, perché sai, un pochino va bene... ed un altro è Cassarà B.\ Sì, uguale! U1.\ Che... che non ha dato... eh, eh, uguale! B.\ Glielo hai detto ad Aldo di Cassarà? U1.\ No, non gliel'ho detto ma glielo dici tu B.\ Aspetta che te lo passo! Aspetta che te lo passo! U1.\ Eh; mena di brutto! B.\ Va bene, okay U1.\ Invece.. oh, Dattilo... Dattilo salvalo perché ha fatto tutto bene, eh B.\ No, no, ma lì va bene; l'ho già detto pure ieri io; aspetta... aspetta un attimo U1.\ Va bene, va bene... bene A.\ Pronto? U1.\ Eh, un altro è il rigore di Chievo... del Messina, eh A.\ Sì! U1.\ Per Cassarà, eh A.\ Rigore del Messina, sì, grosso come una casa! U1.\ Eh, apposta, quello lì... A.\ Io faccio una bella moviola; io parlo prima della Fiorentina... U1.\ Uhm A.\ E poi faccio... parto con l’espulsione di Stam, ma prima, poi a faccio il rigore tuo U1.\ Sì, sì, ma la cosa più eclatante è che può condizionare un campionato! A.\ Che? U1.\ Che può condizionare un campionato questo qua, eh A.\ Appunto! Io parto subito con Stam... U1.\ Questa è una cosa... è.... A.\ Poi faccio il rigore tuo U1.\ Va be', ora io... A.\ E poi faccio gli altri U1.\ Ora io chiamo Melli e gli do una caricatina A.\ Eh, vai tranquillo! U1.\ Chi cìhai a Torino? A.\ A Torino non ho nessuno U1.\ Non c’è nessuno? A.\ Eh, a Torino... U1.\ Non a Torino, a Milano, a Milano A.\ A Milano c'ho tutti quelli normali U1.\ Eh, va be' A.\ Zamparini non ce l’ho... forse viene Lucchesi della Fiorentina U1.\ Va be'; comunque, oh, vai addosso a... addosso a Rosetti e a... a...a - inc.- A.\ Sì, sì; fai una... fai una telefonata a Corno, fai una telefonata a Corno U1.\ Va be', ora gli parlo io, vai, vai! A.\ Che deve attaccare Stam e coso U1.\ Va bene, okay A.\ Ciao, bello, ciao U1.\ Ciao, ciao, ciao. Nonché progr.2706 del 2/5/05, ore 10,44 , su utenza 335XXX344 U1.\ "Pronti"? U2.\ Allora... qui vi stanno mettendo in mezzo! U1.\ "Mortacci"! U2.\ Hai capito com'è il discorso? Poi... U1.\ Ce ne stanno facendo di tutti... U2.\ Non è possibile, non è possibile che ieri a Contro Campo dice... no, dice... perché la Juventus ha avuto nel confronto dire... hai sentito Liguori? U1.\ No U2.\ Dice: la Juventus ha avuto i vantaggi nel confronto diretto e con il Chievo; allora io... U1.\ Ha avuto vantaggi...? U2.\ Nel confronto diretto all'andata con il Milan e con il Chievo U1.\ "Mortacci"... ma hanno pure il coraggio di parlare? U2.\ No, ma lascia perdere, ammettiamo che sia vero; perfetto; allora, soltanto l'arbitro De Sanctis gli ha levato sei punti, perché gli ha levato due punti a Reggio Calabria, due punti col Parma... U1.\ No, a Reggio Calabria era Paparesta U2.\ Ah, era Paparesta? Allora De Sanctis con chi era, con l'Inter... U1.\ A Palermo, che non ci ha dato i rigori e si pareggiava U2.\ Ah, a Palermo... U1.\ A Reggio Calabria... a Parma non ci ha dato un rigore e... U2.\ A Parma e con l'lnter U1.\ A Parma non ci ha dato un rigore e si vinceva U2.\ Eh, e con l'Inter U1.\ E sono tre punti, e con l'Inter quanto meno si pareggiava e sono quattro punti U2.\ E poi mettiamo tutte le partite, quelle a vantaggio del Milan, tutte le espulsioni... U1.\ Ma metti anche De Sanctis a Firenze sabato U2.\ Sabato a Firenze U1.\ Che non gli ha dato un rigore con l'espulsione di Stam; è il colmo, guarda U2.\ Sì, netto... no, ma a parte quello di Stam... U1.\ Oh, ascolta, Franco... F.\ Eh U1.\ Allora, quando parlavano del rigore di Roma... di coso, di Thuram su Filippini, no... F.\ Eh U1.\ Ma tu hai visto quello che ha fatto Pancaro a...? F.\ A coso... sì U1.\ Eppure è passato inosservato F.\ Sì, sì U1.\ - Inc.- F.\ Ma poi non ha parlato nessuno; sui giornali ieri, io sono andato a vedere, non c'era niente U1.\ Guarda, mi viene da ridere con una cosa del genere F.\ Proprio non ha parlato nessuno U1.\ E' una messa in scena; cioè, fanno apparire la Juventus come un mostro e invece i mostri sono quegli altri che - inc.- F.\ Eh, sì, sì, ma infatti... no, apposta io dico, tu adesso al di là dell'interesse mio, ti devi muovere per mettere qualcuno dentro che vi dà una mano, perché voi... secondo me dal punto di vista delle comunicazioni... U1.\ Siamo zero, siamo zero F.\ Avete questa immagine che è completamente da correggere U1.\ No, ma infatti è la prima cosa da fare F.\ E' completamente.. ieri sera tu non l'hai visto, a Contro Campo è stata una cosa... che quello diceva: allora la Juventus ha ragione quando dice che è danneggiata nei confronti del Milan, eccetera, eccetera, e quelli tutti a dire di no; l'unico che ha detto no, a me sembra... è stato Cesari; dice: a me sembra che abbia avuto più situazioni favorevoli il Milan; ma gli altri, tutti... Liguori... tutti contro, capito? Pure quello S****O di Graziani, tutti contro, capito? U1.\ Anche Graziani? F.\ Sì, pure Ciccio Graziani, capito? Quest'altro buffone, lì, hai capito? Dice: ah, ma sai, la Juventus lo deve sapere che nell'arco di una stagione gli episodi poi ai compensano...; ma che si compensano!! U1.\ Sì, si compensano un paio di co*****i; solo De Sanctis ci è costato quattro punti più quelli che ha dato al Milan... F.\ Sì U1.\ L'ultima volta, ieri altro; quindi, voglio dire... si compensano un paio di co*****i e noi potevamo avere... se noi guardiamo - voci sovrapposte - F.\ Perché De Sanctis... allora De Sanctis è Parma, Inter...? U1.\ Parma, Inter e Palermo F.\ E Palermo U1.\ A Palermo si pareggiava e si è perso; a Parma si vinceva e si è pareggiato e con l'Inter si pareggiava ....
  11. Continuiamo la lettura delle intercettazioni che, a parere del tribunale, costituiscono prova dell'appartenenza dell'arbitro De Santis all'associazione. Progr.1625 di cui sopra: U2.\ Loro adesso sentono il peso, perché già sono, aoh, quanti sono? Sono sette anni che non vincono un derby U1.\ Sette anni U2.\ Eh, e quindi che fai? Comunque... U1.\ Tu sei a riposo questa settimana? U2.\ No, sto a Udine, no .... U2.\ Senti un po', invece volevo dire una cosa, ma quella maglia me l'hai fatta fare con le firme? U1.\ Porca tr**a! U2.\ Eh U1.\ Te la mando, Massimo M.\ Scusa, ma se domani me la fai avere lì in albergo e me la lasci lì, io mando questo a prenderla U1.\ In albergo? Ecco qua, potrebbe anche... eh, guarda, io arrivo alle cinque M.\ Si U1.\ Arrivo alle cinque in albergo, sennò la tengo via, a chi è che posso lasciarla la maglia? M.\ Ma tu se la lasci in una busta lì U1.\ Uhm M.\ Io poi la mando a prendere, capito? Ti dico il nome che devi mettere e mando questo a prenderla, capito? U1.\ Comunque non ti preoccupare, perché al limite sai cosa faccio? La maglia gliela lascio a un'autista nostro che abbiamo lì e gli dico... se io non riesco, perché magari metti che il bagaglio è già allo stadio M.\ Ah, sennò lo sai a chi la dai? No, guarda, ho risolto, lo sai a chi la dai? U1.\ Uhm M.\ La dai a Mitro U1.\ La do a Mitro, va bene M.\ Eh, che giovedì lui parte con me in Francia, capito? U1.\ Esatto, esatto, la do a Mitro M.\ La dai a Mitro e abbiamo risolto il problema, gli dai la busta e gli dici: questa è per Massimo .... .... U1.\ Scusami, mi sono proprio dimenticato M.\ No, no, mi è venuto in mente oggi, lo sai? Perché con il fatto proprio che stavi a Roma, difatti pure a me m'era passato U1.\ Hai fatto bene, hai fatto bene, aoh, tanto noi ci vediamo prima della fine M.\ Sì, sicuro U1.\ Qualche volta facciamo in tempo a stufarci di vederci M.\ Apposta, eh, va bene, aoh, in bocca al lupo! U1.\ Speriamo di arrivare alla partita decisiva lì punto a punto M.\ E sì, cosi almeno è bello il campionato, dai U1.\ Ma sai cosa stavo dicendo? Che, ecco, a noi il derby dà più fastidio, perché sotto l'aspetto delle energie nervose M.\ Ah, certo U1.\ Però c'è anche da dire questo, che se per caso passi, che li elimini M.\ Ti carichi, no? U1.\ Dopo, sull'onda dell'entusiasmo, ti carichi, eh M.\ Ma che scherzi? Ti carichi di brutto, eh U1.\ Vediamo un po', ciao, Massimone M.\ Va bene, ciao, Leo, ciao, ciao L.\ Allora la do a Mitro, ciao M.\ Sì, okay, ciao. Progr. 17493 di cui sopra: U1.\ Pronto? U2.\ Racalbuto! R.\ Pronto? U2.\ Racalbuto! R.\ Ah, pronto U2.\ Ma sei di Gallarate o di dove sei tu? R.\ Di Gallarate U2.\ Di Gallarate? Ma dove sta questo posto di m....? (Ride) R.\ (Ride); vaffa..., davvero, vaffa...! Ti avevo chiamato, era spento U2.\ E stavo in aereo, in airplane R.\ Ma perché, sei andato in aereo? U2.\ E ti credo, che mi metto a fare il traffico dell'Aurelia? R.\ M*****A, ma sei tremendo, sei! U2.\ Trentacinque minuti di volo R.\ Porca miseria! U2.\ Per la modica cifra di duecento euro R.\ Mamma mia, oh! (Ride) U2.\ Eh R.\ M*****A, ma sei tremendo, sei U2.\ Ma scherzi? Mi metto a fare la coda! R.\ Senti, ho visto, tutto alla grande, eh U2.\ - Voci sovrapposte R.\ - Inc. - mamma mia! U2.\ Sei a tre, hai visto? R.\ (Ride) U2.\ Pronti, via, espulso Galante... R.\ L'ho visto, l'ho visto U2.\ E no, me lo tengo R.\ - Inc. - le immagini adesso U2.\ E' venuto Spinelli, mi ha detto: eh, però "belin"... R.\ Eh, però "belin" e c****, gli ha detto, ti ricordi l'anno scorso... U2.\ Ho detto, "belin", ti ricordi quando facevi lo S****O, eh? R.\ Eh, bravo, bravo! U2.\ Eh, eh; (ride) R.\ Bravo U2.\ Ho detto: poi, lo vedi, dico, adesso avete fatto un'altra cazzata, tra te, Cellino, ho detto io R.\ Eh U2.\ Sì, perché quel M*****A di Cellino... R.\ Eh U2.\ Dice tutte cazzate, eh R.\ Eh U2.\ Fate a gara R.\ Adesso iniziate a tapparvi la bocca, tutti quanti ne siete, gli dovevi dire; eh? U2.\ Eh, gliel'ho detto, gliel'ho detto; senti un po', com'è andata a te? R.\ Bene, alla grande U2.\ Tutto a posto, sì? R.\ Ha vinto due a uno l'Atalanta U2.\ Ah R.\ Senza nessun problema U2.\ Ah, meno male, va' R.\ Ho chiamato Paolo U2.\ Ah R.\ Mi ha risposto, ma è stato anche abbastanza... no, no, sono contento, guarda U2.\ Sì, sì, no, pure a me ha detto Paolo, mi ha chiamato stamattina... R.\ Sì, eh U2.\ Mi ha chiamato stamattina, abbiamo parlato una ventina di minuti... R.\ Sì U2.\ Mi ha detto; bisogna dai una mano a Salvatore... R.\ Eh U2.\ Bisogna stargli vicino... R.\ Uhm, uhm, uhm U2.\ Ho detto, no, no, ma scherzi, Pa', dico, ci mancherebbe R.\ Uhm U2.\ Gli ho detto, adesso speriamo che fa bene oggi, perché è importante R.\ Certo U2.\ Dice che l'ha chiamato Carraro, stamattina R.\ Sì U2.\ E gli ha detto che il campionato deve finire come deve finire, senza che gli a... nessuno deve parlare, gli arbitri vanno - inc.- la strada loro... R.\ Eh U2.\ Poi se la giocassero le quadre sul campo R.\ E certo U2.\ Hai capito? R.\ Certo U2.\ Quindi, sai bene che poi, alla fine... R.\ Logico U2.\ Così, si comincia a lavorare per il prossimo anno R.\ Certo, certo U2.\ No, no, lascia perdere Salvatore R.\ Uhm U2.\ Eh; ma perché, hai visto? Dice che adesso, Galliani ha fatto un casino, stamattina; sta in silenzio stampa Galliani adesso R.\ Ah, sì? U2.\ Eh, dice che c'era rigore per il Milan R.\ Mah, c'era mezza trattenuta di... U2.\ Va bene, mezza R.\ Zambrotta su coso, lì, su Cafù U2.\ Su Cafù R.\ Ma sai cosa succede, che Cafù viene trattenuto per la maglia... U2.\ Sì R.\ E quando, e quando Zambrotta gliela lascia andare, lui si butta U2.\ Eh, lo so, perché gli cade pure un po' sopra con il corpo, capito? R.\ Sì, sì, sì U2.\ Eh, lui se... se gli fischia punizione a Zambrotta, subito... R.\ Uhm U2.\ Rompe tutti gli equilibri, quindi... R.\ Certo U2.\ Non - inc. - a nessuno R.\ Certo U2.\ Solo, lui non fischiando punizione... R.\ Eh, eh U2.\ Eh R.\ Poi, diciamo, che il rigore ci può stare, anzi, ci sta U2.\ No, ma che, è rigore! R.\ - Voci sovrapposte - è rigore sl quello U2.\ Eh R.\ Però, sai, l'ha fatto Collina, quindi a bene tutto; se lo faceva un altro... U2.\ Eh, lo so, mi sa che questa volta, mi sa, mi sa che questa volta, non lo se va tanto bene, eh R.\ Dici? U2.\ Eh, mi sa che un pochino di casini li fanno, uhm; anche, perché, sai che c'è? R.\ A me non dispiace la cosa, eh U2.\ No, neanche a me R.\ Non mi dispiace - voci sovrapposte - U2.\ Anche, perché - inc. - il casino, perché sai, troppo, hanno fatto troppa confusione quegli altri tutta la settimana R.\ Mi fa immensamente piacere, perché, l'hanno... prima lhanno montato alla grande U2.\ E certo R.\ Tutti così, tutti così, adesso gli sta anche bene, guarda U2.\ E certo R.\ Ma gli sta, alla grande, non bene U2.\ Appunto R.\ Sono contento, guarda, veramente U2.\ No, io pure, va'; vediamo di fare la strada nostra, vediamo le cose nostre; in settimana... R.\ Eh, eh U2.\ In settimana fai un°altra telefonata a Paolo R.\ Sì U2.\ Uhm; - inc. - su quell'aspetto, Salvato' - inc. - dai retta a me R.\ Sì, è la soluzione, è la soluzione migliore U2.\ Hai capito? Eh, eh R.\ Eh U2.\ E va bene, va R.\ - Inc. - per come sono andate le cose anche oggi, - voci sovrapposte U2.\ A posto, no, è andato tutto liscio R.\ Lui ha capito anche il discorso che gli ho fatto, era, era sincero, non era un discorso... U2.\ Eh, ma scherzi; pure per come sono andati i risultati oggi, a te... R.\ Eh, hai capito? U2.\ E' a vantaggio tuo, eh R.\ Certo, ma certo U2.\ Appunto R.\ Gli ho fatto capire che io veramente ci tengo... U2.\ Appunto R.\ E non sono solo chiacchiere U2.\ Uhm, uhm R.\ Va bene U2.\ Va bene, va', ci sentiamo in settimana, allora R.\ Ci vediamo, ci vediamo giovedi U2.\ Okay, ciao Salvato R.\ Okay? U2.\ Ciao, ciao R. \ Grazie Massimo, un abbraccio M.\ Ciao.
  12. Eh? Prova a vedere se lo riesci a trovare nella telefonata successiva progr.4282 del 28/2/05, ore 18,25, su utenza 335XXX197, tra De Santis e autista CSM (vedi vol.XXII pag.150 perizia De Vito); Progr.4282 di cui sopra: Gugliè: È andato tutto bene ieri eh? Massimo: È andato tutto bene va, meno male Gugliè: Sì! Ho visto. Ti hanno dato 7. Massimo: Tutto, tutto a posto va.. Gugliè: Sì ho visto i giornali Massimo: È stata pure bella la partita tutti tranquilli tutti a fa i complimenti Gugliè: Sì, sì no è stata una bella partita, certo ha avuto quella fortuna Massimo: Che non c'è stato l’episodio in area, non c'è stato niente, quindi Gugliè: Sì! No, no è stata una bella partita Massimo: Per il resto per il resto le decisioni tutte giuste Gugliè: No, no ho letto i giornali t'hanno dato 7, hanno detto che pure ho sentito anche per televisione Massimo: Sì tutti bene va Gugliè: Senti? Massimo: Sì Gugliè: Ma adesso sei arrivato comunque? Massimo: E sì sono arrivato alle 5 sono arrivato in aeroporto Gugliè: Ma questa settimana, la prossima settimana che fai? Massimo: ...allora guarda io sto .. domani parto che vado a Genova che devo girare uno spot televisivo per una pubblicità di “Conto Arancio” Gugliè: Ah ho capito sì, sì Massimo: E torno venerdì no, torno sabato a mezzogiorno perché poi vado direttamente a Coverciano. Poi la prossima settimana sto fuori martedì, mercoledì e giovedì che vado a Londra per la Champions League Gugliè: Ah, mercoledì allora non ti vedo Massimo: E no, non ci sto c'ho la partita di Champions League pure io Gugliè: E adesso ho parlato con mio fratello ha detto allora se può sapere quando .. (ride) Massimo: E poi la prossima settimana, la settimana dopo è una settimana tranquilla capito che ho finito il corso Gugliè: Nooo, anche perché il presidente ha detto che fa sta con noi mercoledì sera? L'avevamo organizzato Massimo: È mentre lui vede la partita, arbitro pure io, eh.. Gugliè: E allora fai conto che noi mangiamo polenta salsicce e spuntature Massimo: E vai una cosette fatta alla grande, eh .. Gugliè: Ah ma non sai che partita devi arbitrare? Massimo: Vado a fare Arsenal-Bayer Monaco Gugliè: Ah bella partita pure quella Massimo: Sì, no tutto bene va Gugliè: Senti e ti volevo dire anche un'altra cosa Massimo: Sì Gugliè: Vabbè poi dopo .. non ti dimenticare la lettera che devo per impostarla per farla.. Massimo: No, no quella ..(lnc.).. tanto questa se ne parla verso maggio, no? Gugliè: Sìì, facciamo finire il campionato che facciamo una cosa molto carina .. Massimo: E sì! M'ha chiamato l'avvocato ieri dice che il Corriere dello Sport gli ha mandato l’assegno .. Gugliè: Ah! Chi è? Quelli là? Massimo: Sì, quelli lì della querela, hai capito? Gugliè: Mmm ho capito .. e niente quell'altra cosa adesso bisogna vedere un pochettino eh, perché questa va per le lunghe .. Massimo: Eh, dice che .. perché mi ha detto l’avvocato che sembra che là volevano archiviare e chiedere l'archiviazìone .. Gugliè: Eh .. sì, sì, però bisogna vedere un pochettino perché può darsi che ci starebbe eh .. dovrebbe insistere più l'avvocato lì hai capito .. perché volendo se ne può si può anche fare qualcosa, poi ne parliamo a voce, casomai, hai capito? Massimo: Ma senti un po' invece ti volevo di che conosci un certo PM Tatangelo? Gugliè: Come? Massimo: Tatangelo Gugliè: Sì! Massimo: Ah, lo conosci? Gugliè: Sì! Di vista sì, mi sembra che ha giocato pure a pallone .. Massimo: Eh ma mi sa di sì.. perché Gugliè: Sì, sì, sì .. perché? Massimo: Perché ti spiego ci sta mi ha chiamato tramite .. secondo me sta facendo qualcosa tra Guariniello e lui, per quanto riguarda la segreteria della Commissione ..(inc.).. nazionale gli arbitri.. qualcosa Gugliè: Ma qui a Roma? Massimo: A Roma si! Gugliè: Ah! Massimo: Capito? Gugliè: Guarda mi informo subito, te lo faccio sapere domani Massimo: Ok! Gugliè: Tatangelo? Massimo: Tatangelo, sì. Gugliè: Ma mi sembra di conoscerlo perché mi sembra che è venuto a giocare a pallone con me.. Massimo: Mi sa che ha giocato pure con noi quando abbiamo fatto la partita .. Gugliè: Sì, ma sai poi tanti nomi .. per esempio l'altro giorno ho visto a Di Maio Massimo: Antonino Gugliè: Sììì, ha detto Pepe tu qualsiasi cosa a disposizione, addirittura l’autobus ha detto, figurati .. Massimo: Eh vabbè l'autobus veniamo tutti con la macchina quando c'è la partita Gugliè: Sì dai .. mò te lo faccio sapere domani a che ora ti posso telefonare? Massimo: Guarda io alle 10 sto a ottaviano che faccio l'esame all'università e quindi dalle 10 e mezzo in poi .. eventualmente c'ho il telefono attaccato se se quando sto occupato ce l'ho staccato Gugliè: Se no ti chiamo all'ora di pranzo, dai Massimo: No .. tu mi puoi chiamare in qualsiasi momento tanto se c'ho il telefono attaccato posso parlare capito? Gugliè: Ah, va bene dai Massimo: Ok Gugliè: Va bene, senti ma mica .. perché stasera sai che ha fatto quello mi ha chiamato quello, stava col presidente quel maresciallo lì, Moccia, te lo ricordi? Che voleva la cosa dell'Inter lì? Massimo: Eh.. dell'Inter lo sai non ho preso manco una Gugliè: Neanche del Milan, eh? Massimo: Il Milan ne ho presa una, ma l'ho lasciata .. me l'ha chiesta coso, lo sai chi me l'ha chiesta? Paolo Ripani, quello che sta con Nebbioso .. Gugliè: Ah sì sì vabbè Massimo: La prossima volta gliela rimedio Gugliè: No, quella dell'Inter mi interessa .. specialmente così a questo me lo tolgo Massimo: E sì, no .. perché alla fine della partita col fatto che hanno perso non è venuto nessuno quindi non gli ho chiesto niente, hai capito? Gugliè: Ho capito, vabbè Massimo: Questi quando perdono poi .. se vincono so tutti vengono lì so tutti disponibili tutti carucci, se perdono allora pure là stare a rompe i c .... ..i non mi va capito? Gugliè: Sì no, no è vero vabbè che hanno perso ma so stati sfortunati Massimo: Sì, no però sai che c'è .. è sempre l’aria Gugliè: Certo .. che discorsi Massimo: Se no sembra che stai lì a.. Gugliè: Parliamocì chiaro... va bene dai, sentiti chiamo domani e to lo faccio sapere! Massimo: Ok Gugliè: Va bene? Massimo: Ok Gugliè: Ciao Massimo, buonasera .. Massimo: Ciao grazie Gugliè: Ciao, ciao
  13. No, è tra De Santis e Palanca. E' specificato prima: progr.3322 del 13/12/04, ore 18,35 su utenza 392XXX372, tra De Santis e Palanca (vedi volume nono perizia Schettino pagg.122-154);
  14. Seconda parte delle intercettazioni segnalate dal tribunale come prova dell'appartenenza di Massimo De Santis all'associazione... in queste altre 10 pagine troviamo solo una telefonata, la 3322... buona lettura... Progr.3322 di cui sopra: L.\ Senti, senti... la cosa di Protti, la maglietta di Protti... U1.\ Ah, l'hai presa, meno male, va' L.\ Sì U1.\ Così almeno... così gliela do a questo; eh, ma tu domani che vieni a Tre Fontane? L.\ Te la lascio lì, da coso U1.\ Da Franco? L.\ Da Franco U1.\ E sì, va' L.\ Eh U1.\ Così la passo a prendere L.\ Io ci vengo a Tre Fontane, ma tu non stai però U1.\ E no, domani no L.\ Eh U1.\ Può darsi pure... sai, non lo so, perché devo andare, domani mattina, all'inaugurazione della scuola, di un'accademia, che c... ne so... L.\ Va bene, io te la lascio da Franco U1.\ Poi devo andare a portare la macchina a fare il tagliando e se riesco a fare presto, se faccio in tempo, casomai... perché se vedo che finisce presto questa cerimonia, me ne vado proprio, capito? L.\ Certo, certo U1.\ Me ne vengo pure io a fare l'allenamento, una corsetta L.\ Magari, va' U1.\ Se ci riesco L.\ Oggi mi hanno chiamato perché hanno sentito una cosa bella a Radioradio U1.\ Ah, che hanno detto? L.\ Enrico Maida U1.\ Ah L.\ Ha detto: ah, perché Juventus - Milan è una partita di ladri, di ladri contro ladri! U1.\ Ah L.\ La partita la potrebbe pure arbitrare Palanca U1.\ Hai capito?! L.\ Eh, per dire che sono ladro pure io U1.\ Eh L.\ Allora, Damascelli ha detto: eh, non è bello quello che stai dicendo, che vuoi dire, che siccome una persona ha un avviso, un avviso di garanzia, deve essere un ladro? Fammi capire; allora gli ha fatto: ma io non intendevo in quel senso; no, no, no, tu l'hai detto in quel senso, no U1.\ Ah L.\ E lui ha detto: no, no, ma io intendevo che lo può fare anche un arbitro di seconda fascia U1.\ Ah L.\ Capito? U1.\ Ho capito L.\ Quel pezzo dì m....! U1.\ Hai visto, hai visto che ha detto Cellino, oh? Che mi ha visto fuori forma L.\ Senti, io fino ad ora non letto niente ancora, niente ancora, oggi pomeriggio devo andare a prendere a casa, prendo i giornali, mi voglio leggere tutto quanto proprio; (ride) U1.\ Ho capito; ha detto che mi ha visto fuori forma L.\ Va bene, ha scritto o...? U1.\ No, ha fatto la dichiarazione L.\ Ah, ha dichiarato lui che ti ha visto fuori forma U1.\ Sì L.\ E invece lui sta in forma! U1.\ E lui sì, hai capito? Con tutto quello che "pippa" sta in forma sì! L.\ Ma che c...o ha da - voci sovrapposte - U1.\ Eh, lui si è buttato avanti perché ha capito lì - inc. - imbruttito, dice, adesso questo... ora gli rompo il c... io prima di lui L.\ Eh, hai capito? U1.\ - Inc. «- L.\ Tira un'ariaccia, tira! (Ride) U1.\ Eh, eh, caro mio! L.\ Quell’altro si è presentato... U1.\ Che ha detto, che ti ha detto? A proposito L.\ E, e, e... no, là, io ho fatto ic... miei, mi ha salutato, ho sorriso... U1.\ Sì L.\ Buon viso a cattivo gioco; salve presidente, come va? Ah, mi fa piacere, sei rientrato...; dentro di me: "li mortacci tuoi"! Speriamo che vieni al più presto; sì, sì, lo spero anche io! (Ride) U1.\ Eh, speriamo tutto, è tutto una speranza qua! L.\ "Delin, Delin, e... sì, sì, Delin"! E poi niente; no, si vedeva che stava un po', non ti dico a disagio, però - inc. - con me... U1.\ imbarazzato, certo, eh L.\ Eh, capito? U1.\ Eh L.\ No, infatti, poi... U1.\ Ma tu lo sai, lo sai che mi ha detto Cellino? No, ma sai, io gli avevo detto... quando mi ha chiamato Dal Cin gli ho detto sono c...i tuoi, perché... però, così, per fare la battuta, quello, invece, è arrivato e ha detto... L.\ E certo U1.\ Ho detto: sì, tu fai le battute?! L.\ Se ti facevi i c... tuoi non succedeva niente U1.\ Eh, gli ho detto: tu fai le battute?! L.\ Quello lì e quegli altri due c .... ..i, lì U1.\ Eh, tu fai le battute, eh! Infatti, quando mi ha dato la pacchetta sulla spalla, pensava di... L.\ Di risolvere tutto U1.\ Di risolvere tutto, di dirmi bravo, bravo, sei stato il più bravo; poi - inc. - ho detto, Stefi, poi, ieri, ho chiamato pure Stefania L.\ Ah U1.\ Ho detto: Stefania, ma l'hai - inc.-? L.\ Mi raccomando, eh; adesso chi - inc.-, scusa? U1.\ Tra l'altro... L.\ Scusa U1.\ Secondo me lo squalificano, eh L.\ Ah, gli fanno l'inibizione U1.\ Scusa, presenza, presenza indebita nello spogliatoio L.\ Nello spogliatoio U1.\ Eh, in più, in più viene lì mi dà le pacche sulla spalla e mi prende per il c..o... L.\ Ironico U1.\ Eh L.\ Vai, vai, pedala! U1.\ Così pedala; comincia a pedalare; no, poi, oltretutto... perché, Langella che ha detto che gli ho dato uno schiaffo sulle mani e gli ho detto qua comando io... hai capito? L.\ Eh, ma questi stanno fuori di testa tutti, questi - voci sovrapposte - U1.\ - Voci sovrapposte - rompe il c....; questo, sai che c'è, troppa gente che gli permette di fare le cose L.\ Sì, no, ma infatti, è anche colpa nostra, Ma' M.\ E no, ma li hai visti... L.\ Colpa nostra quando li - inc. - M.\ Ma hai visto a Bologna - Juve ieri? L.\ No, ma lasciamo perdere, va'! M.\ L'hai vista? L.\ Ho visto, si, gli ultimi minuti, dopo il goal, perché sono tanti... M.\ Ma Pagliuca gli ha tirato la pallonata addosso L.\ Ma allora, caccialo via là! Per me era da cacciare via M.\ E ti credo, gli ha tirato la pallonata addosso! L.\ Da cacciare via; ma dice che gli ha tirato fuori pure la maglietta, può essere? M.\ Gli ha tirato fuori...? L.\ La maglietta pure, gli ha tirato la maglietta, forse non lui, un altro; non lo so chi adesso... M.\ Non lo so L.\ Perché poi non l’ho vista; va bene, ma là, a questo punto, - inc.- prendere a capocciate tutti, ma che ti frega?! M.\ - Inc. -- ma perché, Mazzoni (Mazzone, presumo, n.d.t.) che è entrato in campo, che faceva, che sbraitava... L.\ Poi, che c.. vogliono, ma io non l’ho capito, ma mi dici qual è il problema? M.\ A me, l'allenatore del Cagliari è venuto mi ha detto: scusi, perché non l'ha cacciato via? Dico: scusi, lei ha, ha l’obbligo di stare dentro una zona delimitata che si chiama Area Tecnica... L.\ Ecco M.\ In quella zona lei può muoversi, dare disposizioni, rientrare in panchina; lei per protestare mi ha superato l'Area Tecnica, mi ha superato la zona che va dall'Area Tecnica alla linea laterale ed è entrato di due passi in campo, le sembra normale? L.\ E vai fuori; e infatti; ma se tu fai le cose fatte bene... cioè, se io, p***o Giuda, è come dici tu, te ne vai fuori, ma qual è il problema? Che... non facciamo così noi, è questo il problema M.\ Allora... L.\ Poi so io quando so che lo devo fare o non lo devo fare, tu, tanto, fai quello che devi fare e non rompere i c .... ..i, ecco! M.\ Io, tanto, quello... poi, io ho detto: poi perché - inc. -? Tu puoi sbagliare un calcio di rigore, una punizione... L.\ Gli hai fatto sbagliare una punizione M.\ Però, puoi sbagliare tutto, però, di fronte ai comportamenti non ti puoi permettere di farti trattare in questo modo L.\ Ecco M.\ A me, oh, quando ho cacciato Arrigori (Arrigoni, presumo, n.d.t.), mi sono venuti addosso Langella, Abeijon ed un altro che non mi ricordo chi c...o era... M.\ Mamma mia, Ma', senti, Abeijon non me lo far vedere che mi sta sui co*****i da morire! L.\ Mi sono, mi, mi sono visto le mani addosso; tutti questi con le mani, che allungavano queste mani, uhm! L.\ - Inc. - (non ho sbagliato io a trascrivere, è proprio riportato così M-M L-L, n.d.t.) M.\ Mi è venuto il sangue, guarda L.\ Ti credo; no, basta, è finita, è guerra, insomma M.\ Eh L.\ Anche perché si stanno ad ammazzare, mortacci loro - voci sovrapposte - M.\ No, perché, tanto, questi... allora, lo sai che succede, che poi- inc. - vai lì, allora gli fai due espulsi, gli fai due espulsi, gli fai cinque ammoniti... L.\ E vedi come diminuiscono M.\ Ho visto pure il Triestina con il Messina, gli ha dato il rigore, p***o Giuda! L.\ Mamma mia, c'era un rigore per il Messina, spaventoso - inc. - M.\ Perché, quello di Flachi, hai visto Flachi? Ha fatto la stessa cosa che fece a Bologna l'anno scorso L.\ Sì, sì, sì, però, va bene, là, puoi M.\ Però lì lo puoi non vedere, ti può sfuggire L.\ Ma quello era plateale, gli ha messo proprio la gamba, il fallo - inc.- M.\ Quell'altro sì, quell'altro proprio... L.\ Come fai a non dare questo rigore? Cioè, c'è proprio l’accanimento M.\ Ma che ne so! Oh, adesso, insomma, se tutto va stasera, pure il "Processo"... non mi rompono i c......i, capito? L.\ Secondo me non te li dovrebbero rompere M.\ No L.\ Ma poi, non ci sta un c..., Ma', cioè, io... M.\ Ma quelli sono venuti... - inc.- cacciato da dentro agli spogliatoi L.\ Eh M.\ Eh L.\ Era finita la partita lì? M.\ Mentre... allora, io ho fatto, la palla sta andando verso il centrocampo, dalla parte delle panchine, io faccio, “ih”, “ih, ih”, nel momento in cui sto fischiando la terza volta, questo ti prende e ti entra su quest’altro - inc.-! L.\ Eh, ho visto che è entrato, ha fatto la cosa... ma come, perché ha fatto questa c.....a M.\ Ma che ne so, boh L.\ Quest'altro dei suoi - inc. -; se - inc.- finisce tutto tranquillo M.\ Eh! L.\ Ma vaffa.....! M.\ Ha fatto questa entrata; poi, hai visto cosa è successo? C'è stata la mischia... L.\ No, ma subito la mischia c'è stata M.\ Eh L.\ Quindi, che c... fai, -› inc. - M.\ Io, poi, io, poi, stavo dietro, Nicola si è messo in mezzo... L.\ Sì, l'ho visto M.\ Io, poi, quando sono arrivato, Franceschini non lo trovavo più, poi l'ho visto - inc. - stava dentro... che se ne scappava dentro agli spogliatoi e ho visto - inc. - che scappava dentro gli spogliatoi; a quel punto ho lasciato Nicola, tutti quanti e sono andato, pure io dentro gli spogliatoi L.\ Certo M.\ Come sono arrivato, ad un certo punto gli ho fatto: Franceschini, tutti quelli del - inc. -, ho fatto, Franceschini? L.\ Uhm M.\ Questo è per te! L.\ Eh M.\ Mi ha detto, ma scusa, perché che ho fatto? Cha hai fatto?! L.\ "Mortacci tuoi", a momenti mi - inc. -tutta la partita... M.\ Eh L.\ Pezzo di m..., che hai fatto?! M.\ No, perché poi, il problema - inc. - che - inc. - era appena rientrato dall'infortunio, hai capito? L.\ Uhm, uhm, uhm, uhm M.\ Eh L.\ Va bene, ma non si regolano proprio questi! M.\ No, ma scherzi?! L.\ Non si regolano proprio; comunque, tu non hai niente di, di, di moviola... M.\ No - voci sovrapposte - L.\ Giusto questa cosa M.\ Sì, va bene, ma alla fine a questo gli fai il rosso, che c...o vuoi di più?! L.\ Eh - voci sovrapposte - M.\ Anzi, gli ho dato una cosa nuova tecnica di regolamento; ieri mi telefonavano tutti quanti... tutti quanti a telefonare, volevano sapere, l'ho detto a tutti; tanto, quant'è così, ti tocca dirlo a tutti, hai capito? Perché tutti fanno –voci sovrapposte - L.\ E sì, perché, dopo vanno tutti quanti, certo M.\ Così non rompe il c...o a nessuno L.\ Capito? Loro hanno tutti i - inc. – M.\ Eh L.\ Senti, domani esce l’articolo di - inc. - sulla Gazzatta M.\ Ah, esce domani? L.\ Sì, abbiamo fatto una cosa molto tranquilla M.\ Ah, meno male; ma tutte e due cose con Marco? L.\ Sì, io e Marco insieme; veramente, parla lui, che stavamo insieme, a cena, venerdì, li, a Milano, no M.\ Sì L.\ Quindi, l'ha messa come se stavamo... M.\ Come l'avete fatta lì, a cena, insomma L.\ Eh, sì, in linea di massima sì, perché, poi, dopo, mette anche delle... delle sensazioni che abbiamo avuto durante, durante le partite; che poi, ci ha chiamato pure ieri sera per dirci, insomma, com'era andata... M.\ Ah, ho capito L.\ Hai capito? M.\ Sì L.\ E' una cosa molto tranquilla, insomma M.\ Ah L.\ - Inc. - M.\ Certo L.\ Una cosa carina, è venuta fuori una cosa carina, dai M.\ Sì L.\ E poi, Antonello è bravo, comunque, - voci sovrapposte - M.\ Va bene, certo; però, lo sai che - inc. -; ci ha provato con me una volta... L.\ Ecco M.\ Per poco lo ingabbiano! L.\ Ecco, va avanti; (ride) M.\ Eh L.\ A me, questo c... di Maida, "i mortacci suoi", non ci posso pensare oggi, o ! M.\ Eh, lo so, lo so, eh, che c.... ma che te ne frega; questi, tanto, fanno il teatrino, Luca L.\ Ma è la partita dei ladri, quella la può arbitrare Palauca M.\ - Inc. - Palanca L.\ - Inc. - di ladri e un ladro e mezzo, ma "i mortacci tuoi"! M.\ Ah L.\ A tutti e due gli taglio le gambe M.\ Gli dici meglio che - inc.- li può fare Palanca, li può fare Maida, no? L.\ (Ride) M.\ Eh, almeno Palanca si può fare, Maida no! L.\ Ma porca p.....a! M.\ Maida se ne sta a casa; l'ho incontrato alle Olimpiadi, tutto caruccio con me L.\ Mannaggia Giuda! M.\ Oh, carissimo! "Li mortacci tuoi", carissimo! L.\ Guarda che questi sono proprio pezzi di m... M.\ Eh, lo so, questi sono così L.\ E' un mondo di m.... M.\ Ma a te tocca fare un campionato, devi andare giù come una spada! ...... M.\ Devi arbitrare per arbitrare, bene, quello che c'è, bianco, bianco; giallo, giallo; verde, verde... L.\ Poi, la gente può dire tutto quello che c... vuole M.\ No, poi, dopo... come ho fatto io l’anno quando sono rientrato, hai capito? L.\ E infatti; - inc. - riacquistiamo la sicurezza M.\ Vai in campo L.\ Faccio - inc. _- M.\ Devi avere la forza dentro di te, devi dare la sicurezza agli altri, che a te non te ne frega un c...o di nessuno L.\ Sì, infatti, infatti è quello M.\ Eh L.\ Devi prendere quella cosa di tutto M.\ Sì, perché poi, se uno, invece, lo affronta con un po'... con superficialità, un po' di, va bene, adesso adesso questo e giallo, ma no, il giallo non lo faccio... L.\ Il giallo, il giallo lo fai M.\ Bravo, bravo L.\ Tu- inc. - lo fai M.\ Se l'allenatore ti rompe il c..- , via, eh; poi, ti potranno dire... hai visto, a me mi hanno detto, dice, ll giornale, non mi ricordo che, la giornalaccio rosa, dice, dice: alla fine mostra un’autorità che un po' dà fastidio; una cosa del genere L.\ Va bene, ma che c... di giudizio è? ......
  15. Ecco la prima parte delle intercettazioni riportate come prova dell'appartenenza di Massimo De Santis all'associazione: Si riproduce l’esito della spulciatura. Progr.808 di cui sopra: ...... L: è andata bene, l’avvocato è rimasto molto contento dell interrogatorio. Uomo l: sì? L: eh... niente di che insomma, mi hanno chiesto le solite cose. All’inizio molto freddi poi si sono piano, piano sciolti. Ti dico è finita quasi a tarallucci e vino, alla fine quindi non ...(inc)... Uomo 1: insomma è stato... è stato positivo come primo impatto. L: sì molto positivo come interrogatorio e come primo impatto, quindi è rimasta contenta perchè loro comunque si sono fatti anche un’idea di me, quindi adesso guardo le cose ...(inc)... Uomo 1: certo. L: poi niente mi hanno chiesto un pò di tutto... tutto per quanto riguarda la GEA, se conoscevo gente della GEA così... tipo a Geronzi Uomo 1: a Geronzi? L: sì tutta questa gente proprio che sta propria alla GEA, c... ne so? ma chi c... l’ha mai vista a questa Geronzi? ma chi è? ...... L: ho capito. No io ho detto “guardi io questa non l’ho mai conosciuta.” Poi un certo Zavaglia... e il figlio de MO... Ho fatto “ma io questa è tutta gente che non ho mai visto.” Uomo 1: Zavaglia è coso... Zavaglia è il procuratore di... era il procuratore di Totti, no? L: va bè infatti io non lo conosco, non l’ho mai visto proprio. Uomo 1: perchè pure Zavaglia è della GEA? L: e che ne so? mi hanno fatto tutti questi nomi mi hanno fatto. Io ho detto “ma io non li conosco.” Uomo 1: ma pensa te, aho! L: eh hanno puntato molto su questa GEA, e io gli volevo dire “ma scusate andate alla GEA e andate a vedere la che hanno. Perchè mi venite a rompere i c... a me?” Gli volevo dire, poi ho detto “va bè fammi stare zitto.” Uomo 1: eh sì, perchè lì il fatto di... di quello lì che aveva detto che tutti noi facciamo parte della GEA. Progr.254 di cui sopra: U1.\ Pronto? U2.\ Paolo? Massimo P.\ Oh, Massimuccio, allora? M.\ “Ammazza”, è andato bene il sorteggio! P.\ (Ride); sì, direi proprio di sì, dai, hanno giocato bene M.\ Eh, mi pare... è incastrato un po' tutto, no? P.\ Uhm M.\ Eh P.\ A parte, ti ritrovi un assistente di Roma che, se lo sapevo, te l'avrei tolto per evitare, magari, chiacchiere... M.\ E certo P.\ Però, boh, ormai... avevo pensato a, a, a... appunto, di abbinare a Griselli, Ceniccola e, e, e... M.\ Sì, a posto P.\ Uhm M.\ No, va bene, va P.\ Uhm M.\ No, no, è una cosa bella, pure "Mimì"... no, tutto sommato una buona quaterna, ci sono i presupposti per fare bene P.\ Sì, no, ma sai com'è, magari, succede qualcosa poi collegano il fatto dei due romani, hai capito? M.\ Certo, eh P.\ E però quando, eh, eh, quando ho fatto le griglie, siccome tanto ero a casa questa settimana ho preparato tutte io... M.\ Sì P.\ E avevo messo Griselli, Ceniccola perché mi piaceva quella coppia lì M.\ E certo P.\ E quindi, insomma, uhm... M.\ No, no, ma poi facciamo bene, stai tranquillo P.\ Uhm, uhm, uhm M.\ Eh P.\ Oh, questo - inc. - ma facevo per te, capito? M.\ No ti facciamo fare figuracce P.\ (Ride) M.\ Eh... senti, no, invece, ti volevo dire una cosa importante P.\ Dimmi M.\ E, e, e... martedì o mercoledì, io non l'ho detto neanche a loro, non dico neanche niente né a lui e né a Marco, so... - A questo punto cade la linea -. Progr.255 di cui sopra: U1.\ Pronto? U2.\ Oh, Paolo, ecco P.\ Eccomi, è caduta la linea, sì, quindi? U2.\ Dicevo, in settimana... P.\ Martedì, mercoledì...? U2.\ In settimana so come... opereranno per il prosieguo P.\ Ah, uhm U2.\ Perché, in pratica, stanno acquisendo pure altre cazzate varie e, e, e... dovrebbero venire pure in Federazione in settimana P.\ Uhm, ma si complica il tempo... si allungano i tempi? U2.\ No, no, no, si dovrebbe accorciare P.\ Ah, ah, ah U2.\ Sì, perché, a questo punto, cioè, c'è pure il fatto... siccome lì, il nesso è sempre del discorso, quello che è rimasto, dei favoritismi, siccome Dal Cin aveva rotto i c .... ..i pure su di me, no... P.\ Uhm, uhm U2.\ E quindi, siccome il discorso... perché, alla fine, i risultati che ho avuto io con il Messina o con, eventualmente, Nocera, il discorso di questo Fabiani, eh, con la Triestina sono stati sempre, pressoché, più negativi che positivi P.\ Uhm U2.\ Tra me e, e, e... e quindi questo potrebbe essere pure un tramite che smonta... P.\ Ho capito U2.\ Il discorso di Dal Cin, della... della cagata che aveva fatto a loro P.\ Ah, ho capito, ho capito, ho capito U2.\ Capito? P.\ Uhm, uhm U2.\ Perché io avevo fatto un Triestina - Catania, quattro ad uno, quindi non c'era storia, poi ho fatto un... P.\ Triestina - Messina? U2.\ Ho fatto...; no, ti parlo dell'anno prima, che lui stava Trieste, no P.\ Ah, ho capito, ho capito, ho capito, ho capito, sì, sì U2.\ Avevo fatto un Triestina - Catania che era finito quattro ad uno per la Triestina, cinque ad uno, una cosa del genere... P.\ Uhm, uhm U2.\ Quindi partita senza storia P.\ Uhm U2.\ Poi, ho fatto un Palermo - Messi... un Palermo - Triestina, uno a zero; dove, addirittura, la Triestina si lamentò per l’arbitraggio mio P.\ Uhm U2.\ E poi ho fatto... va bene, Messina - Palermo l’anno scorso, dove, poi, avevo cacciato il giocatore del Messina... P.\ Uhm U2.\ Dopo diciotto, sedici minuti del secondo tempo P.\ Uhm, uhm, uhm U2.\ E quindi questo pure è un qualcosa che potrebbe... pure andare a smontare la cosa di... P.\ Di Dal Cin U2.\ Di Dal Cin, hai capito? Che dice... P.\ Uhm, uhm, uhm U2.\ Perché, se poi il - inc.-, tutto sommato, il capo di questa combriccola romana sarei io, poi che fa, dice, il capo va in un modo e gli altri vanno nell'altro? P.\ (Ride) U2.\ Eh, e quindi... e poi, io gli ho detto pure... perché stamattina sono sta a colazione al CSM P.\ Ho capito U2.\ Stava lì, e quindi - inc. - questo, ho detto, dico... di cerca di togliere, di stracciare questa posizione prima di... P.\ Uhm, uhm U2.\ Ho detto così... P.\ Bene, bene, bene, bene U2.\ Perché se stiamo, stiamo ad aspettare i cosi... tutto, tutto il discorso... P.\ Eh, perché... cioè, rimette tutto a posto... U2.\ Eh, eh P.\ Guarda, a parte, ne abbiamo bisogno anche di questi due ragazzi perché, insomma... U2.\ Ma io scherzo P.\ Sono due che io avevo messo in pista U2.\ Ma io stetti bene... P.\ Uhm, uhm, uhm U2.\ Poi, alla fine... cioè, Marco, poi, per certi versi, aveva pure un percorso da qui a - inc. - pure abbastanza limitato, però Luca, per esempio, ha delle potenzialità... P.\ Uhm U2.\ Delle cose, insomma - inc. - P.\ Uhm, uhm U2.\ No, perché adesso stanno rimettendo in sesto la Procura a Napoli, stanno ricostruendo un po' tutto, perché è cambiato il procuratore generale P.\ Uhm U2.\ Perchè è andato via Cordova ed è arrivato Lepore P.\ Uhm U2.\ E adesso ci stanno i rapporti diversi, sono finiti tutti gli attriti tra i vari P.M.... P.\ Ho capito U2.\ Eh, e quindi stiamo... P.\ Speriamo che si riesca a sbloccare alla svelta, dai U2.\ Eh, infatti, mi ha chiamato ieri sera che stavo a Roma stamattina, ha detto: fai un salto; sono andato giù, stamattina, al CSM, mi ha detto, eh... P.\ Bene, bene, bene U2.\ E' facile pure che vanno in Federazione a prendere questo attestato, questa cosa, in settimana P.\ Va bene, se ti può informare, qualcuno, non lo so - voci sovrapposte - U2.\ - Inc. - non si può informare nessuno, perché non - inc. - di nessuno lì, capito? P.\ Ah, ho capito, ho capito, ho capito U2.\ Eh, tanto loro - inc. - P.\ Quando arrivano loro sanno dove mettere le mani U2.\ Eh, sanno quello che c'è - inc. -, tutto quanto, quindi... P.\ Bene, bene U2.\ Eh, così, almeno, vedono - voci sovrapposte - P.\ Ma verranno alla CAN anche? U2.\ Non lo so se... anche perché cercheranno un - inc.- ufficiale dei risultati, degli intrecci... capito? P.\ Uhm U2.\ E quindi non se poi andranno... anche se io - inc. - - A questo punto si interrompe la comunicazione -. Progr.256 di cui sopra: U1.\ Eccomi U2.\ Ecco; hai capito, non so se andranno alla CAN, se... a chi andranno... U1.\ Uhm, uhm U2.\ Comunque, tanto... U1.\ Va bene, tanto le cose sono - inc.- U2.\ Sì, tanto stanno là, Paolo, dove vanno vanno, non ce ne frega niente U1.\ Uhm, uhm U2.\ Così, almeno, si riesce...; perché, poi, altre cose non ce l'hanno, perché, pure lì, se hai fatto l’interrogatorio a loro due, non hai niente, hai capito... U1.\ Questa è una bolla di sapone messa in piedi da... U2.\ Eh, lo so; no, poi, adesso... U1.\ Da questi maledetti... U2.\ No, poi, adesso... no, poi, adesso, Paolo, sai che c'è pure? Hanno questo problema, che... che a Napoli, con questa faida che c'è tra camorra... P.\ Uhm U2.\ Hanno duemila situazioni, comunque serie, da pensare, eh P.\ Eh U2.\ E quindi... P.\ Sarebbe bene che pensassero a quelle serie, diciamo U2.\ Allora, vogliono... vogliono togliersi un po' dai c .... ..i, bene o male... P.\ Speriamo che risolvono alla svelta, dai U2.\ Eh; più o meno penso che finiscono le indagini in sei mesi, ha detto... P.\ Uhm, uhm, uhm U2.\ Tanto, è l’inizio di gennaio P.\ Uhm U2.\ Se pure finisca agli inizi di gennaio, tanto stiamo ad aspettare Lanese che dice che fa, fa, fa, però mi pare che... P.\ Uhm U2.\ Non mi pare che verrà alla luce niente, perché poi passa il tempo... P.\ Massimo, ho la FIFA al telefono M.\ Okay, fai, fai P.\ Un abbraccio; ciao M.\ Okay, ciao, ci sentiamo domani, ciao P.\ Ciao. Progr.1222 di cui sopra: M.\ Pronto? U1.\ Eccomi M.\ Allora? U1.\ Ti sei accorto che mi avete chiamato? M.\ E me ne sono accorto; oh, senti, ho parlato con Pasquale, gli dà otto e quaranta U1.\ No! M.\ Eh, glielo ha detto Paolo di dargli otto e quaranta... glielo ha detto sia Paolo che Gigi U1.\ Ho capito... e va bene M.\ Eh, dice che Paolo ha visto la partita in televisione U1.\ Va bene, io ci credo poco a queste cose, però... M.\ Eh, no, ma sai perché me lo diceva? Perché non... non ha problemi, hai capito? U1.\ Uhm, uhm, uhm; no, ma mica Pasquale? Ci credo poco che Paolo abbia visto la partita M.\ No, dice che ha visto, gli ha detto tutte le cose; difatti, poi, Pasquale - inc. - gli ha detto le cose e quello, in effetti, le sapeva tutte U1.\ Uhm, uhm M.\ Capito? U1.\ Va bene, allora c'è poco da fare, eh M.\ Eh U1.\ No, no, no, quello sì M.\ Eh U1.\ Va bene, poi, tanto ho io qualcuno da mandargli M.\ Sì, a posto U1.\ Perché c'è quello che mi rompe il c.... una cifra, eh! M.\ Eh, lo so, ci ho parlato pure io, me l'ha detto; gli ho detto: guarda, forse, forse - inc. - che hai preso durante l'anno; eh? U1.\ E, e, e... forse ha preso un otto e cinquanta; (ride) M.\ Sì, così, in questa forma... eh U1.\ No, ma così, per caso M.\ Eh, apposta; non lo so, otto e venti, otto e quindici, quant'è? U1.\ Eh, è un macello M.\ Eh, ho visto due, tre pezzetti... U1.\ Il problema, però, è che c'è quello che, eh, eh... M.\ E lo so, però, che devi fare, questa non è proprio roba sua, eh; eh, non è cosa sua; ho visto un pezzo, fa pure le cose fatte bene, però, sembra sempre che ha paura di fare le cose U1.\ Uhm, uhm M.\ Adesso vediamo un po' Cassola che fa, va; dove state, all'estero? U1.\ Eh, però è domani, oh M.\ Ah, domani? U1.\ Mica stasera M.\ Ah, non è stasera? U1.\ Stasera non mi ricordo che c'è M.\ Ah, perché - inc. - U1.\ Domani sta Cagliari- Lazio... M.\ Eh U1.\ E, e, e... stasera... M.\ Palermo - Milan? U1.\ No, Palermo - Milan c'è stasera M.\ Eh, stasera Palermo - Milan; ah, hai ragione, Palermo - Milan U1.\ Eh - voci sovrapposte - M.\ Chi c'è a Palermo - Milan? U1.\ Lucini M.\ Ah, Lucini; ah, ho capito U1.\ Ma Francesca sta là? M.\ Sì, sta qua U1.\ Ah... allora, di' pure a lei di non prendere impegni per il sedici luglio M.\ Aspetta, te la passo, tieni U1.\ Eh F.\ Pronto? U1.\ Dottoressa... doppia F.\ Come stai? U1.\ Bene, tu? F.\ Bene; - inc. - perché non mi fermo U1.\ Ah; che spettacolo... e comunque, un po', queste lauree, oramai, permettimi di dire, le regalano a cani e porci, io so che qualcuno che... (ride) ............
  16. Ok, analizzati i capi di imputazione che coinvolgono l'arbitro De Santis, dobbiamo riprendere l'analisi della sua posizione in ambito associativo. Ricorderete che queste posizioni sono essenzialmente descritte con un prologo, trascrizione di telefonate, epilogo. Noi, per De Santis, eravamo al prologo che, per comodità, vi ripropongo. Anche dell’arbitro De Santis deve essere affermata la responsabilità per il reato di associazione, ritenuta però la sola partecipazione, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, che ha smentito l’esistenza della cd.“combriccola romana”, da lui capeggiata, quale centro di potere convergente su quello torinese di Moggi (vedi controesame avv.Prioreschi teste Auricchio: “la combriccola romana non è la combriccola di Moggi ”), e ha dimostrato, di là dall’implausibilità, pure ravvisabile, la mancanza di fondamento per quello “sdoganamento”, addotto dagli investigatori per giustificare l’altrimenti incomprensibile comportamento di un capo contrastante con l’interesse che dà corpo e figura all’associazione, nella specie l’interesse di Moggi. Il primo indizio della responsabilità anche per il reato associativo è la già ravvisata responsabilità per tre ipotesi di frode sportiva, di cui sono significative quelle commesse in concorso con Moggi. Vengono poi in rilievo le parole riversate in grande quantità nelle conversazioni telefoniche, nelle quali, pur tenuto in conto le caratteristiche psicologiche dell’imputato, e, in particolare le note di spavalderia, che gli attribuiscono la somiglianza al capo, il tribunale intravede confessione di partecipazione. Si possono indicare gli spunti che anche il tribunale ricava dallo spulciare tra solo talune delle verbose telefonate segnalate dal pubblico ministero, il quale, seguendosi qui l’ordine di tempo, ha additato progr.41 del 12/10/04, ore 12,36, su utenza 333XXX653, tra Palanca e De Santis (vedi perizia De Vito vol.XXIV pag.118); progr.808 del 20/10/04,ore 20,51, su utenza 333XXX653 (vedi vol.XXIV perizia De Vito, pag.153 ); progr.254 del 12/11/04, ore 13,34 su utenza 392XXX372, tra De Santis e Bergamo (vedi vol.IX perizia Schettino, pagg.2-4); progr.255 del 12/11/04, ore 13,36, su utenza 392XXX372, tra De Santis e Bergamo (vedi vol.IX perizia Schettino, pagg.5-11); progr.256 del 12/11/04, ore 13,40 su utenza 392XXX372, tra De Santis e Bergamo (vedi vol.IX perizia Schettino, pagg. 12-14); progr.936 del 16/11/04, ore 11,38, tra De Santis e Martino (vedi vol.IX perizia Schettino pagg.43-63); progr.1222 del 20/11/04, ore 21,02 stessa utenza (vedi vol. IX perizia Schettino, pagg.64-79); progr.3322 del 13/12/04, ore 18,35 su utenza 392XXX372, tra De Santis e Palanca (vedi volume nono perizia Schettino pagg.122-154); progr.4282 del 28/2/05, ore 18,25, su utenza 335XXX197, tra De Santis e autista CSM (vedi vol.XXII pag.150 perizia De Vito); progr.4317 del 28/2/05,ore 18,51, su utenza 335XXX197 (vedi vol.XXII pag.160 perizia De Vito); progr.5096 del 3/3/05, ore 12,59, tra De Santis e autista CSM (vedi vol.XXII pag.l64 perizia De Vito ed esame p.m. teste Auricchio ud.16/3/ 10 per insistenza su telefonate con autista CSM); progr.1625 del 19/3/05, ore 19,34, su utenza 3357753629, tre De Santis e Meani (vedi vo1.VI parte prima, pagg.54-70, perizia Porto dep.21/ 12/09); progr.17493, dell'8/5/05, ore 20,41, su utenza 392XXX372 (vedi vol.IX perizia Schettino pagg.231-240), tra De Santis e Racalbuto con il "tutti quanti ne siete, gli dovevi dire" di Racalbuto, e altro. Quindi, in questo prologo troviamo: - La combriccola romana... ed è franata già in aula - Lo sdoganamento... e lo stesso tribunale lo ritiene con mancanza di fondamento - I reati fine... cioè le partite in cui è coinvolto De Santis... ve le ricordo... Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna colpevole Capo i - Bologna-Juventus assorbito dal Capo g) Capo l - Reggina-Cagliari colpevole, suo malgrado Capo t - Palermo-Lecce assolto Capo A6 - Livorno-Siena assolto Capo A10 - Lecce-Parma colpevole Il tribunale dice... di cui sono significative quelle commesse in concorso con Moggi... ma siamo andati a rileggerle apposta... di tutte le partite quella con Moggi è solo Fiorentina-Bologna per via della telefonata di T.D. e dell'ambientale con il presunto Racalbuto... un pò pochino per un arbitro che doveva essere a nostro favore, non credete?... e De Santis era sotto intercettazione... anche dei telefoni in chiaro... e non mi trovi nulla o quasi?... un pò pochino, o no? Comunque, il tribunale forse si rende conto di queste premesse e, nell'analisi della sua posizione in chiave associativa, ci mette ben 40(!) pagine di ulteriori intercettazioni... pazienza, eh... ora ce le leggiamo, magari ve le propongo 10 pagine per volta...
  17. Scusate il ritardo, settimana impegnativa... dunque, riprendiamo dalla lettura del Capo A10, Lecce-Parma... Lecce-Parma, che per la premiata ditta Ruperto&Sandulli è l'unica partita ad essere riconosciuta come illecito sportivo... vediamo cosa ne pensa la giustizia ordinaria... Il reato di cui al capo A10) è contestato a Della Valle Diego, a Della Valle Andrea, a Mencucci Sandro, a Bergamo Paolo, a Mazzini Innocenzo, a Moggi Luciano, a De Santis Massimo, già in concorso con Griselli Alessandro, nei confronti del quale si è proceduto separatamente. Si ipotizza la turbativa dell'incontro con risultato 3-3 tra Lecce e Parma, svoltosi a Lecce il 29/5/05, in funzione del raggiungimento della parità, risultato favorevole alla squadra dei Della Valle, che con esso, in virtù del meccanismo della classifica avulsa, conseguiva la permanenza in serie A, a scapito del Bologna e del Parma, squadre costrette a disputare lo spareggio per la permanenza in serie A. Viene contestata una complessiva artefatta costituzione dell’apparato arbitrale, imperniata, nel rapporto tra confezione di griglie e sorteggio, sulla presenza in campo dell’arbitro De Santis, compiacente ad assecondare le ragioni dei Della Valle, fatte proprie dagli altri imputati. Il tribunale ritiene che la prova della responsabilità emerge della lettura della trascrizione delle intercettazioni telefoniche del tempo prossimo alla partita, e che tal lettura solo impedisce la condanna del coimputato Moggi, il quale nella specie appare defilato, apportante un contributo di mera solidarietà alla Fiorentina, non penalmente valutabile, neppure per effetto della più lata delle interpretazioni della norma che configura il reato di tentativo di frode sportiva. E, del resto, Moggi, come da controllo effettuato dall’esterno dai carabinieri, non ebbe a partecipare neppure a quell’incontro a Villa La Massa, che, in ragione della data in cui venne tenuto, 14/5/05, pure viene presentato come indizio di responsabilità dei coimputati, e, quindi, non ebbe a condividere il discorso, rimasto ignoto, tenuto dai commensali, anche a volerlo decifrare, dai connotati esteriori, in termini preparatori della frode. E’ d’uopo richiamare la lettera delle conversazioni telefoniche che il tribunale ritiene utili per la condanna. Prog. 15052 del 22/5/05, ore 18,56, su utenza n. 335XXX936 U1.\ Pronto? U2.\ Mi ha telefonato il tuo amico Dominici U1.\ Allora, cosa dice? U2.\ Vuole andare a fare la manifestazione alla federazione U1.\ E che gli vuoi dire U2.\ Hai risentito nessuno? U1.\ Eh, ho parlato con Rosetti, eh, eh, eh, che ti devo dire, dice, ho avuto un dubbio, dice, no, ho avuto un dubbio, li per lì, dice, non ho avuto certezze, poi Pisacreta non ha, non mi ha detto... non mi ha fatto nessuna segnalazione, è arrivato Giannichedda e mi ha detto che ha preso con la testa; ho detto bene, ho detto, e se ci veniva anche, anche Rocchi, a dirti che l'ha preso alla testa, scusami, ma il fallo l'ha fatto, non l'ha mica fatto Giannichedda, l'ha fatto... evidentemente |'ha preso in un momento di, di, di stanchezza; ma che ti devo dire, è incredibile, guarda, è incredibile, perché era tutto sistemato, cioè, sistemato... U2.\ Certo U1.\ Non sistemato, pilotato U2.\ Sì U1.\ Pilotato; era quello che l'altro anno era stato decisivo per il passaggio, figurati, ma proprio senza...; è un abbaglio, eh, che ti devo dire, quando poi ti fai passare la palla in mezzo alle gambe... purtroppo, quello che mi rode, è che... potrebbe non bastare battere il Brescia, questo è il problema; perché se fosse, perlomeno, sai sufficiente il risultato di Brescia, -- inc.- insomma, c'è sempre una speranza...; ma non è matematica, perché se poi il Bologna batte la Sampdoria e il Lecce perde con, con il Parma, la Fiorentina, anche se batte il Brescia, retrocede U2.\ Accidenti, se si retrocede così, succede un casino, eh U1.\ E sì... se si retrocede cosi, succede un casino, dipende molto anche da, da...; più che altro, la Sampdoria, boh, la Sampdoria si gioca sempre il quarto posto, quindi, il Milan, che non dovrebbe perdere con l'Udinese, la Sampdoria che è interessata, che lotta per il quarto posto, ma poi, è il Lecce che diventa decisivo U2.\ Certo, si U1.\ Perché se il Lecce, la partita non la fa e il Parma vince, il Lecce è salvo U2.\ Eh, ma la partita la fa il Lecce U1.\ Speriamo, dai U2.\ C'è Corvino U1.\ Perché, perché ti dico... U2.\ C'è Corvino U1.\ Si, sì, oggi, proprio, è stato un... U2.\ Madonna mia! U1.\ Porca miseria! U2.\ Ti ha chiamato più nessuno? U1.\ E Carraro, eh U2.\ Eh U1.\ Carraro, perché anche lui è rimasto, dice, ma com'è possibile? - Inc.- dottore, non è possibile, non lo so nemmeno io com'è possibile perché lui era in una posizione che poteva vedere, l’assistente era in una posizione che poteva vedere... nel dubbio, tutti e due, questo va a parlare con uno che non ci combina niente e che gli fa - inc.- gli dice chiaramente, gli fa anche cenno con la mano, la testa, con la testa, cosi, dice, Paolo,in quel momento mi sono rafforzato; ho detto, va bene, non è fallo; ho detto, ma quelli della Fiorentina che protestavano tutti, li hai sentiti? Un dubbio, vai a parlare con Pisacreta, parla con Zauri, è inutile che tu parli con quello che non ci combina un c...o, però, eh, eh, anche lui era distrutto, poi, sai, a flne partita, quando fai un errore cosi, guarda, ti ammazzeresti, perché a lui pesano queste cose qui, a Pisacreta gli pesa perché lo mando via, perché quest'anno me ne ha già fatte due, poteva avere la deroga, la deroga non gliela do, però non mi ha risolto nulla, uhm; che ti aspetti, che mi chiami anche Pisacreta per dirgli che vada a fare in c..o, però, eh, eh, siamo sempre a livello di, di una situazione un po' compromessa, p.....a della Madonna! U2.\ Ma v ..... ...ol Sembrava di aver messo a posto tutti - inc.- U1.\ Porca miseria -- voci sovrapposte - U2.\ Con - inc.- tutto a posto U1.\ Uhm, ieri guarda, capito... poi, magari, se ne parla di persona perché ieri è una doppia lettura, eh; uhm, perché, quando si è fatto quel passaggio su Massimo, poi, magari, se ne parla di persona, Massimo era stato quello che aveva determinato un po' lo spostamento dell'asse U2.\ Sì, sì, ho capito, ho capito U1.\ Eh U2.\ Va bene, tanto ci si vede qui, dai U1.\ Sì, sì, giovedì, sì U2.\ Però, se io fossi in te, domani un colpettino di telefono glielo farei io, eh U1.\ A Firenze? U2.\ Eh, sì U1.\ E sì, eh, figurati U2.\ Mi raccomando a te, eh U1.\ Domani mattina lo chiamo, eh, - inc.- U2.\ Va bene? U1.\ Stai tranquillo U2.\ Mi raccomando U1.\ Bene, ciao U2.\ Ciao ciccio U1.\ Ciao. Prog. 50317 del 29/5/05, ore 12,58, su utenza 335XXX164 U1.\ Pronto? U2.\ Massimo, in bocca al lupo! M.\ Crepi, Paole' P.\ E' caldo? M.\ Mah, fuori sì, però, tutto sommato, i ragazzi stanno in forma, io sono - inc. - facciamo una partita di testa, faremo. Falla, falla in palestra, cosi siete più al fresco M.\ E certo, usiamo la testa, gli ho detto: usate la testa P.\ Eh, bravo M.\ Correte poco e usate la testa, gli ho detto a tutti e tre, eh P.\ (Ride) M.\ Ho detto: evitiamo pure... P.\ Eh, ma sai, Grisellì e Biasutto... M.\ No, no P.\ Sono bravi tutti e due, dai M.\ No, Paole', quest'anuo non ho problemi, è venuto pure a pranzo Pasquale D'Addato P.\ Uhm, uhm M.\ Sì, sì, no è stato gentile pure lui P.\ Figurati M.\ No, no, ti dico, guarda, siamo preparati bene, gli ho spiegato pure un po' le cose, privatamente... P.\ Uhm M.\ Alessandro, sai, posso parlare in un modo... P.\ Eh M.\ L'altro... P.\ Eh, no, no, no M.\ - Inc. - P.\ Eh M.\ Privatamente, insomma, gli ho spiegato... P.\ Uhm, uhm M.\ Gli ho fatto capire che...; poi, tanto, gliela do io l’impostazione P.\ Uhm M.\ Da quello che ho sentito dalle interviste, loro giocano... il Lecce vuole giocare per vincere... P.\ Uhm M.\ Il Parma, il Parma pure gioca per vincere, quindi, a questo punto, facciamo la partita, ci mettiamo in mezzo P.\ L'importante è che vinca tu M.\ E certo P.\ In bocca al lupo M.\ Crepi, Paolo, ci sentiamo dopo P.\ Ciao, un abbraccio M.\ Ciao Grazie, ciao, ciao P.\ Ciao, ciao Prog. 16774 del 29/5/05, ore 17,01, su utenza 335XXX936 U1.\ Pronto? U2.\ Hai sempre cavalli buoni tu - inc.- U1.\ (Ride) U2.\ - Inc.- buffone! U1.\ Porca miseria! U2.\ I cavalli veri vengono sempre fuori U1.\ E' vero, è vero, mamma mia! Grazie U2.\ Che grande cosa, dove sono Andrea e Diego, dove sono? U1.\ - Inc.- in mezzo alla folla U2.\ Salutali, eh U1.\ Te li saluto subito, ora U2.\ - Inc.- comunque U1.\ Si, dopo ti chiamiamo U2.\ Una grande cosa, eh U1.\ Una grande cosa U2.\ - Inc.- eh? U1.\ Una grande cosa U2.\ Ma le pedine nostre funzionano sempre U1.\ Sì, è vero U2.\ Diglielo a Lucchesi; (ride) U1.\ Ci sentiamo dopo, eh U2.\ Ciao U1.\ Oh, tieni acceso il telefono, ciao U2.\ Come? U1.\ Tieni acceso il telefono, okay U2.\ Si, sì, ciao U1.\ Ciao, ciao. Progr.16780 del 29/5/05, ore 17,04, su utenza 335XXX936 U1.\ Sì? U2.\ Speriamo di non aver sprecato le nostre cartucce U1.\ Pronto? U2.\ Speriamo di non aver sprecato le nostre cartucce U1.\ No, sì, eh... te lo dissi una volta in Comune U2.\ Eh U1.\ E tu mi rispondesti, per la Fiorentina e per Firenze va fatto U2.\ Bravo e te lo ripeto ora U1.\ E lo so, però si vede subito perché da domani... U2.\ Si capisce U1.\ Potrebbero cominciare a preparare...; U2.\ Hanno, hanno avuto i... Cosimo ha incontrato Del Neri, eh U1.\ Eh, io gli ho telefonato, anche U2.\ Eh U1.\ Gli ho detto tutto, per cui...; U2.\ Noi gli dobbiamo far prendere lui, eh U1.\ Eh, io gli ho detto, gli ho detto tutto, devono fare - inc.- U2.\ Per l'amore di Dio! Però, lo sai che ti volevo dire U1.\ Sì U2.\ Ma - inc.- non è mica male questo Maresca U1.\ No, Maresca è un buon giocatore U2.\ E' un buon giocatore U1.\ Cioè, bisogna essere c .... ..i quando si incontra la Fiorentina perché è bloccata, cioè, se gli blocchi Maresca e gli marchi Miccoli U2.\ Lo so, ma poi c'è tanta “razzumaglia”, eh U1.\ Eh? U2.\ C’è anche tanta “razzumaglia”, eh U1.\ No, è modestia U2.\ Si U1.\ Però, l’operazione chirurgica è stata perfetta U2.\ Madonna, eh U1.\ Mamma mia! U2.\ Eh? U1.\ Tutti e tre, eh U2.\ Grandi ragazzi, eh U1.\ Perfetti, perfetti U2.\ Sono stati grandi, eh U1.\ Guarda, perfetti, e poi, grande la Samp, eh? U2.\ La? U1.\ La Samp U2.\ Ma scherzi davvero, ma scherzi davvero?! U1.\ Eccezionale questa Samp U2.\ Eccezionale, sì, mi ha telefonato subito il nostro uomo, mi ha detto, allora? Anche questo di Firenze è eccezionale U1.\ No, e qui, dicevo io, ho visto, ho visto tutta la partita qui, è stata un'operazione chirurgica U2.\ Mamma mia! U1.\ Superior! U2.\ Ma ad alti livelli, eh U1.\ Ma ad altissimo livello U2.\ Solo che l'ha capito... qualcuno di loro lo ha capito, però, eh U1.\ Eh, be', eh, quando sei in campo...; U2.\ (Ride); te ne accorgi, eh U1.\ Però, però, lo dovevano capire ancora di più... credo che l'abbiano capito poco U2.\ Sì, sì, sì, sì, sì, sì U1.\ Perché poi ci sono stati anche le due braccia U2.\ No! U1.\ - Inc.- U2.\ (Ride); va bene, amico mio, dai, ci sentiamo domani, dai U1.\ CompIimenti...; no, domani vengo, vengo lì, vengo U2.\ Va bene U1.\ Vengo lì, a colazione, perché sono a Villa Montalto, la mattina e il pomeriggio U2.\ La mattina io non ci sono, la sera sì U1.\ Ma all'una e mezza ci sei? U2.\ No, sono a Roma U1.\ Ah, ah, ah U2.\ Arrivo verso le quattro, le cinque U1.\ Ah, e allora non lo so U2.\ Va bene, dai, fermali U1.\ E va bene U2.\ Ciao U1.\ Complimenti, ciao U2.\ Ciao, ciao. Progr.16820 del 29.05.05, ore 18.30, su utenza 335XXX936 U1.\ Pronto? U2.\ Pronto? U1.\ Sì, sì U2.\ Senti, ma il cardiologo è compreso; (ride); io, io, praticamente, ci stavo per rimettere le penne U1.\ lo vi ho visto, vi ho visto fare tutti i versi, sembravate veri U2.\ Sembravamo; (ride); vero, eh? U1.\ Eh, ora però bisogna - inc.- quelli di Parma perché... U2.\ Eh U1.\ Penso che non siano tanto contenti; (ride) U2.\ No, proprio contenti, contenti, no; (ride) U1.\ (Ride) U2.\ Senti, ti passo il presidente U1.\ Sì U2.\ Ti voleva salutare, va bene? Ciao U3.\ Ce l’abbiamo fatta allora, eh? U1.\ (Ride) U3.\ (Ride); porca miseria, che sofferenza! U1.\ Ricordati che non si sbaglia mai i cavalli veri U3.\ Dio buono, eh U1.\ E' stata una delle più grandi soddisfazioni della mia vita U3.\ Mamma mia, guarda, veramente, guarda... U1.\ Questa è stata proprio in extremis U3.\ E i nostri non ci hanno... cioè, i nostro giocatori non ci hanno inguaiato perché oggi se la sono giocata U1.\ Menomale, menomale, menomale, menomale U3.\ Dai, tutto bene quello che finisce bene U1.\ L'equipe ha funzionato bene U3.\ (Ride) U1.\ (Ride) U3.\ Passo una sera, in settimana, ci facciamo una cenetta, eh, tranquilli U1.\ Ecco bravo U3.\ Però non parliamo di calcio; (ride) U1.\ Eh, bravo; allora - inc.- per qualche giorno, ma poi, dopo, ti riprende la voglia, eh U3.\ (Ride) U1.\ Però, prima di ricominciare, vediamoci, eh U3.\ Come no, come no, con calma perché qui, adesso, gli errori non si fanno più, eh U1.\ Bravo, dopo ti si sculaccia, questa volta, eh; (ride) U3.\ Va bene, ti do un abbraccio grande U1.\ Abbraccia Diego U3.\ Ciao, caro, come no, glielo dico, grazie U1.\ Ciao amore, ciao. Prog. 10925 del 31/5/05, ore 9,46, su utenza 335XXX636 N: pronto? I: ci siamo eh? N: siamo in una posizione di forza come non c'è mai stata. I: meno male, se tu sapessi quanto ci si è lavorato! N: no, no... non ne dubito, va beh! Cioè quattro squadre in serie A. I: bravo ...(ride)... N: il vice presidente della federazione è un designatore... I: ...(ride)... ora si deve salvare quello. N: sì, eh ma sento che abbiano lavorato benissimo non bene. I: eh sì, ora... N: è dura levarli. I: anche tutta questa fazione di idioti qui, ora sono tutti per loro. N: eh per forza. I: ...(ride)... N: è dura levarli ora. I: eh... ora è dura, anche se l'omino il nostro Franchetto, eh... li vorrebbe mandare via per metterci Collina. N: eh lo so, ma non credo che... I: perché lui io credo che si sia accorto che conta quanto il due di briscola, su di loro eh... su di loro. N: bene. I: perché loro si sono accorti che lui non è affidabile. Gli altri, Torino - Milano, sono assolutamente contenti, anche se litigano poi però sono sempre uomini loro, capito? N: eh... I: l'uomo è sempre un uomo loro comunque! Ti mancava questa frangia, dei Della Valle e ora non potranno... N: qui bisogna che si salvi l'Arezzo. I: bah! Io glielo già detto a quel cretino di D'Ascoli. N: no, no, ma si salva. I: basta che domenica non vada a far l’idiota e intanto si piglia un punto e poi... se sono rose fioriranno eh! N: un momento così non l'avevi mai attraversato eh? Questo è il massimo eh? I: eh sì... anche perché questo gruppo che è partito con l'idea di avere solo ed esclusivamente referenti di grandissimo lignaggio, poi strada facendo si sono accorti che non è cosi, cioè che le loro conoscenze d'altro lignaggio, dopo quando si tratta di concretizzare ...(ride)... siamo a zero. N: ma infatti e poi dopo i nodi vengono al pettine, no? I: bravo. N: siccome quello è un imbecille con la forza di centomila cavalli, discorso! e quindi e questo è importantissimo. I: hanno avuto telefonate anche dalla pavoncella Gravina e allora hanno capito, ma 'allora hanno detto “questo è un altro millantatore.” N: è normale no? I: sì, sì e tutti ora credano... pensano di entrarci dentro, capito? N: regolare. I: ma come mai, hanno questo grande... come si può dire, feeling con Giovanni Galli? N: ma dipende da... I: eh? N: dipende dal comune. I: sì, si ho capito, ma... cioè |'unica cosa che dovrebbe fare sarebbe quello dell’allenatore dei portieri. N: forse.. . I: ma io gli ho detto l'unica cosa che potrebbe fare, visto che non lo volete tenere. N:ma è siccome è un bel ragazzo, si presenta bene, poi ha sempre fatto leva sulla morte del figlio. I: bravo. N: capito? I: mhm... N: invece è una grande fava lessa. I: sì, sì, sì... sì, assolutamente sì. N: e un birichino. I: bravo! N: eh ma... è... e quindi perché ti fanno... ti creano dei problemi enormi. I: ma che c...o, davvero! N: si permettono di lavorare, ti sobillano questo... quell'altro. I: bravo... bravo... bravo... N: le solite strategie degli ex calciatori. I: sì . . N: che non sanno fare nulla ma... I: certo. N: vantano un passato allora fanno presa sulla gente, sulla stampa, su certa stampa e allora vivono di rendita. Capisci? non si vive di rendita. I: però sai quello poteva essere un ruolo in fondo abbastanza limitante. N: sì, ma ti creano problemi nel lavoro. I: sì, questo di sicuro. N: è lì il punto, cioè... I: ma ho capito hanno qualcosa che loro non lo possono mandare via, dai! N: è il solito discorso, te lo dissi, della Roma, no? 86 persone a Trigoria dove massimo lavorano 15. Però quello ce lo ha messo quello, quello ce lo ha messo quell'altro... ce lo ha messo quell'altro... I: sì, sì è vero... è vero. N: e non puoi... e lavorare non puoi, non c'è niente da fare. I: senti e coso... e Spalletti allora è alla Roma, eh? N: un' altra… I: sì... N: un'altra azione di stupidità. I: sì, sì, sì... sì, sì, sì... N: ma perché ci ritorna Lucchesi alla Roma? I: no. N: altra dimostrazione di stupidità, cioè non capiscono... I: ho detto fa la sesta, settima... N: eh? Sì! I: fa la sesta, settima. N: ma se va bene? Cioè è proprio... non gli ha... non gli ha insegnato nulla la vita, l’esperienza... l’esperienza di Genova doveva avergli fatto capire qualche cosa, ma non capiscono niente! I: no, no... N: ma guarda Cavasin e Corioni domenica: non hanno capito nulla. Eppure uno ha la carriera di calciatore, ha la carriere di allenatore, quell'altro è un dirigente di lunghissima pezza, non hanno capito nulla! I: nel senso? N: nel senso sono stati uccellati in un modo eccezionale. I: certo... certo... N: e non hanno capito nulla. I: oppure forse hanno capito ma hanno fatto buon viso a cattivo gioco. N: no... no... no... I: non hanno proprio capito! N: no, assolutamente! Ha capito anche Baraldi a Lecce, perché l'altro non l'ha fatta ad alto livello, eh! I: no, l’hanno fatto inca**are. N: sì, si è fatto scoprire perché l'hanno capito... l'ha capito perfino BARALDI, il che è tutto dire. I: mi ha telefonato Cinquini, gli ho detto “stai a sentire Oreste, te facendo casino rimedi qualcosa?” Dice “no...” “Allora vai avanti... N: non capisco... I: ...e pensa... e pensa alle... agli spareggi, perché se era un paese serio questo, voi non eravate neanche iscritti... N: bravo... bravo... bravo... I: ...per cui state zitti e andate avanti. N: ora ti voglio dire due cose: una, trova un momento libero per una... I: per quei due? N: sì... uno. I: va bene. N: due: il premio Vannucci deve diventare una cosa supersonica, non so se subito quest'anno o certamente l'anno prossimo. I: eh ma vanno preparate le cose, eh! N: hai visto l’azienda, no? I: ma che scherzi? Dai... N: loro... loro sono il numero uno in Europa... I: eh lo so. N: forse uno dei numeri uno al mondo, eh! I: sì, lo so. N: quindi allora lì hanno già premiato per quest'anno Paparesta... I: sì... N: Luciano. .. I: sì. N: poi Lippi. I: sì... N: ora... e questo avviene il 5 settembre. Ora per farla super intanto bisogna che loro premino, hanno scelto Paparesta, va bè, chiuso il discorso, il migliore assistente di A e B. I: certo. N: o quello che ti interessa, chi è... poi il migliore arbitro della C, il migliore assistente della C. I: mhm... N: di conseguenza viene il presidente dell'AIA e designatori. I: certo. N: e vengono tutti. Giusto? Quando ci sono questi vengono tutti. I: tu sapessi per far diventare un premio di codesto tipo, una cosa seria, quanto bisogna lavorarci, Nassi. Perchè se te fai codesta cosa, ma resta una provincia alata, te non hai fatto un c...o! Perché bisogna che ci sia una ripresa televisiva importante... N: è evidente, è evidente... è evidente. I: se no se c'è... se c'è il mio amico Degli Innocenti... N: no... ma no... I: te hai perso tempo. N: è il primo, è il primo che va tolto dai co*****i immediatamente. No, questo la presenterà o Carlo Conti, perché li a Ramini... I: cioè cerca di capire Nassi, se un'azienda di codesto tipo che ha evidenza .. .(tossisce fortemente)... mondiali pensa di... N: no, ma gli è già stato detto. I: f.....o... dimmi? N: gli è già stato detto, quindi la presentazione perché siccome a Ramini c'è la Vega Star di Capecchi... I: sì. N: o la presenta Carlo Conti, oppure la presenta Luigi Bardelli che è un grande, perché Luigi Bardelli è un grande, con Alessandro Bonano. I: sì. N: ecco. I: ecco, allora mi cercherò ..inc... con SKY... N: allora viene SKY... I: esatto. N: poi premi... premi un giornalista importante della carta stampata, un giornalista importante della televisione e il discorso via... I: senti che ne pensi della mancata convocazione dei due? N: niente, che ne devo pensare? I: mi ha telefonato ieri Tosatti mi ha fatto una pippa... N: ma la gente si deve rendere conto che... I: non si può mica fare quello che c...o ci pare! N: apposta no? No cioè, ma io penso che è il modo perché diventi importante... I: una cosa seria. N: la maglia azzurra. I: bravo. N: così dopo non la snobba più nessuno. Perché quando uno non viene convocato che si mette a piangere I: ma è da c......i, l'ho saputo... l'hanno avuta nel naso, dai indirettamente. Che è bene così, eh! N: ma che scherzi? Ma gli cambia il rapporto, gli cambia il rapporto nel contratto con la società o con la nuova società. Ma che stai a scherzare? Quelli che alcuni definivano il più gran giocatore del mondo, non viene convocato per la Nazionale, ma quando va a stipulare il contratto, è un casino, eh! Oh Innocenzo? I: oh... N: sacrificati un po' di più, ma guarda di prendere in mano tutto, eh! I: ...inc... che? N: eh? I: cosa in mano? N: no, cioè la Fondazione Franchi. I: ma la Fondazione... allora quando verranno i due, tu puoi venire anche stamani, domattina, io sono qui, venite si fa due chiacchiere, quando volete in questi... prima però di venerdì perchè poi venerdì parto. Poi sistemo la situazione e poi si decide che cosa fare. Va bene? N: sì a posto. Quindi devi prendere il museo del calcio, devi prendere la fondazione... I: eh lo so, bisogna... però non dare nell'occhio. N: sì, apposta ...inc... I: se no siamo fottuti. N: il premio... il premio Vannucci che li ci sono grandi possibilità, per cui cioè cose importantissime, che poi diventano internazionali da nazionali. I: allora quando vieni? Perché io sto entrando ora eh... N: non lo so. I: va bene via, ci sentiamo e tu me lo dici, dai. N: d'accordo, ciao. I: ciao. (rivolgendosi a persone a lui vicine) buongiorno ragazzi. Sembra al tribunale che da questo fiume di parole effettivamente possa estrapolarsi quanto basta a configurare il reato di tentativo. Nel progressivo 15052 del 22/5/05, di telefonata tra Bergamo e Mazzini, assume rilevanza il fatto che i due parlano di De Santis, e Bergamo viene invitato a dare un colpetto di telefono a De Santis, nel significativo contesto di commento della sfortunata, per la Fiorentina, partita precedente, e di rappresentazione di nero quadro per la Fiorentina in forza della determinatasi situazione, che colloca la prossima partita tra più altre decisive. Nel progressivo 50317 del 29/5/05 Bergamo dà il colpetto di telefono a De Santis, e dà indicazioni che, nella visione del tribunale, appaiono effettivamente maliziose, del tipo correte poco e usate la testa, è importante che vinca tu, diretto a De Santis, il tutto condito con il riferimento a spiegazioni date in privato a D’Addato, il quale sembra che dovrà chiudere un occhio su quello che avverrà. Il progressivo 16774 del 29/5/05, telefonata tra Mazzini e Mencucci, rappresenta soddisfazione di Mencucci, fondata su qualificazione di Bergamo e De Santis come cavalli buoni. Nel progressivo 16780 del 29/5/05, di telefonata tra Mazzini e Nassi, Mazzini si congratula della riuscita dell’operazione, qualificata chirurgica, parla di tre colpi, e di quelli che hanno capito, con riferimento alla partita. Nel progressivo 16820 del 29/5/05, di conversazione a tre, Della Valle Andrea, Mencucci, Mazzini, questi ancora parla di cavalli veri, e dà insegnamento a Della Valle, che dichiara che oramai è ammaestrato. Nel progressivo 10925 del 3 1/ 5/05, telefonata tra Mazzini e Nassi, è fatto accenno al fatto che l’arbitro ha fatto capire perché non è stato bravo. Conclusivamente, il tribunale ritiene che, tenuto conto della particolarità del reato, di tentativo, quello che è emerso al dibattimento non ha la forza di travolgere la portata probatoria delle parole semiserie pronunziate per telefono. La partita è venuta ripetutamente alla ribalta nel corso del dibattimento nei termini non decisivi che seguono. Il teste Zeman ha dato conto dell’originale suo comportamento nel corso della partita, e le risposte date non consentono l’utile collegamento con l’operato dell’arbitro, essendo il gesto di disapprovazione rivolto ai giocatori della squadra da lui allenata, il Lecce, cosi dovendo interpretarsi le parole: il discorso di salvare qualcuno per condannare un altro, non era nella mia mentalità, e quindi volevo che la squadra che aveva giocato bene per un’ora continuasse a giocare (esame p.m. ud.20/11/09), e ancor più le altre parole: secondo me qualcuno del Parma ha pregato i miei giocatori di desistere, questo capita spesso ( controesame avv.De Vita, stessa udienza). Il teste Auricchio: sicuramente è una partita il cui andamento è stato altalenante... il comportamento dell’arbitro è emerso in sede di intercettazioni telefoniche, in maniera, diciamo, diretta, insomma, chiara, cioè De Santis che parla con il vice presidente Mazzini (controesame avv.Prioreschi ud.23/3/10)...,per buona parte del secondo tempo c 'è stata minore intensità ...sì, ci sono stati quattro minuti di recupero...sì, in quei minuti di recupero ci fu una parata miracolosa del portiere del Lecce Sicignano di un tiro del giocatore del Parma Bresciano (controesame avv.Gallinelli stessa udienza). Il teste Rosetti Roberto: sì, parlai con De Santis dopo la partita, sì, parlammo in merito alla conduzione disciplinare della gara..un arbitro per migliorare deve continuamente relazionarsi con i suoi colleghi ...nello specifico non ricordo di averlo criticato, assolutamente (controesame avv.Gallinelli ud. 12/10/10) Il teste Ledesma Cristian Daniel, capitano del Lecce: sì, i tifosi iniziarono a fischiarci (esame avv.Gallinelli ud.12/10/10). Il teste Tagliavento Paolo, quarto ufficiale della gara: De Santis dette le consuete indicazioni, non ricordo cose che uscissero fuori dalle righe( esame avv.Gallinelli ud.19/10/10). Il teste Frey Sebastian, giocatore del Parma: c’era parecchio nervosismo da parte nostra, perché c 'era molta stanchezza fisica e mentale... affrontammo la partita con un atteggiamento psicologico di forte nervosismo e forte concentrazione.. .assolutamente sì, si cercò di vincere la partita anche nel tempo di recupero... c 'erano dei fischi dal pubblico del Lecce, non so per quale motivo...si, nel Lecce giocava anche Vucinic, si era attaccante, pero non so se era l'unico, non ricordo se nel secondo tempo Vucinic venne sostituito...non so se l'arbitro De Santis si informò degli altri risultati..., noi giocatori sì ...ero troppo lontano per giudicare dell’eccessività o meno delle sanzioni comminate dall’arbitro De Santis... sì, ricordo che miei compagni dalla panchina si alzavano per comunicare ai miei compagni che erano vicini alla panchina gli altri risultati ...no, non l’ho visto l’arbitro avvicinarsi alle due panchine (esame avv.Gallinelli ud. 19/10/10). Il teste D'Addato Pasquale, osservatore arbitrale della partita: la partita in maniera eccellente fu arbitrata dall’arbitro De Santis....la partita fu perfetta, l 'unica cosa strana è che l’allenatore, il signor Zeman, questo mi colpì, si mise di spalle ai giocatori… in quella gara ci furono molti ammoniti, devo dirle anche che sono state ammonizioni appropriate, non ho visto nulla di anomalo, cosi come ho riportato nel referto...durante la gara ci fu un atteggiamento di rilevante nervosismo nei giocatori del Parma...in una partita delicatissima l’arbitro ha tutto l'interesse a far capire che i giocatori devono giocare al calcio (esame avv.Gallinelli ud. 19/10/10). Il teste Biasutto Massimo, assistente numero due della partita: no, a nessuno di noi De Santis chiese la posizione disciplinare di qualche giocatore del Lecce o del Parma (esame avv.Gallinelli ud.14/12/10). II teste Baraldi Luca: non contestai l’aspetto tecnico... contestai I’aspetto delle ammonizioni...no, noi ƒinita la partita, non sapevamo a che punto eravamo della classifica, poiché non conoscevamo gli altri risultati, io almeno non li conoscevo, non erano apparsi sul tabellone ...quella partita non fu inserita nel documento che mandammo alla federazione, al dottor Carraro, di torti subiti dalla società... poiché il dossier fu fatto prima e inviato prima (controesame avv.Gallinelli ud. 1/3/11). Tutto quello che hanno riferito i testimoni, nella visione del tribunale, non vale a smentire il lavorio preparatorio in funzione dell’indottrinamento dell'arbitro, che emerge dalle sopra riportate conversazioni telefoniche, pur tenuto in conto che era il Mazzini, dall’indubbia tendenza al faceto, l’interlocutore primario, il collante di quella coalizione improvvisata per cura del cardiopalma generato dalla situazione di pericolo nella quale versava nell’ultima giornata di campionato la Fiorentina dei Della Valle e Mencucci. Minor rilevanza hanno le altre telefonate successive alla partita, diverse da quelle sopra riportate, anche quella con il progressivo 19963 del 29/5/05 ore 18,01, della quale significativamente il pubblico ministero non ebbe a chiedere la trascrizione, pur trattandosi della telefonata che, nel pensiero degli investigatori, manifestato al dibattimento dal teste Auricchio, era quella nella quale De Santis andava a confessare a Mazzini le sue malefatte sul campo di gioco, ridendo e scherzando assieme a Mazzini. Ancora minore rilevanza, al fine della decifrazione di avvenute malefatte dell’arbitro, dalle quali poter risalire all’idoneità del lavorio degli imputati, i compagni toscani, per elezione i rappresentanti della Fiorentina, può essere attribuita alle dichiarazioni del teste Vignaroli Fabio, giocatore del Parma, che ha dovuto ammettere la veridicità delle gravi parole da lui pronunziate a fine partita nei confronti dell’arbitro, e che non e stato certo convincente, allorchè non ha spiegato perché mai ai rappresentanti della società, pure ben disposti a sorvolare sul grave atto di cui si era reso autore, non aveva immediatamente riferito quel che De Santis gli avrebbe detto con il fischietto in bocca (no, sul momento non rappresentai a Cinquini: ud.11/5/10). Solo Moggi Luciano deve essere assolto da questo capo di reato per non aver commesso il fatto. Aggiornamento posizione De Santis: Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna colpevole Capo i - Bologna-Juventus assorbito dal Capo g) Capo l - Reggina-Cagliari colpevole, suo malgrado Capo t - Palermo-Lecce assolto Capo A6 - Livorno-Siena assolto Capo A10 - Lecce-Parma colpevole Quindi, noi con De Santis siamo coinvolti nella sola Fiorentina-Bologna a causa della intercettazione tra Moggi e il giornalista T.D. ...la telefonata del 'delitto perfetto' ... telefonata evincente di trame intuite nella intercettazione ambientale 'la peggiore che ti poteva capità... ma che procuratore hai?' ... telefonata che il solerte olio di gomito del Maresciallo Di Laroni ci dice essere avvenuta con l'arbitro Racalbuto e all'interno della quale Moggi accenna alla questione diffidati... per inciso, sappiamo che per i carabinieri le ammonizione mirate non sono state argomento di indagine in sè, ma sempre come attentato alla bontà dello svolgimento della gara... non importa cosa è realmente avvenuto sul campo... la consumazione anticipata ci dice che tu hai tramato prima della gara, e tanto basta a costituire reato... vedremo cosa gli avvocati replicheranno a queste accuse, ma intanto incassiamo il primo rinvio causa difetto di notifiche... bè, non è un problema, ci pensa l'argomento doping a far stare il tifoso juventino sempre sul pezzo... ancora, volevo dire che Moggi al riguardo di quell'interlocutore disse che non si trattava di Racalbuto, però per la verità non ha mai detto chi fosse... Ultima annotazione la splendida assoluzione per il solo Moggi in Lecce-Parma... e il salvataggio della Fiorentina?... e le intercettazioni con i DV?... si arriva alla partita clou, e viene assolto?... il capo?... promotore, per giunta?... ma dov'è la logicità in tutto ciò?... ancora una volta, non si cerca un filo conduttore ma solo infrazioni alla regola che farebbero evincere intenti comuni... bah, sembra un cane che si morde la coda...
  18. Pochi commenti... non vi è piaciuto il capo di imputazione Palermo-Lecce?... beh, allora proviamo il capo A6, Livorno-Siena... Il reato di cui al capo A6) è contestato a De Santis Massimo. Si ipotizza la turbativa, per sentimento di vendetta nei confronti del presidente del Livomo Aldo Spinelli, che aveva rilasciato dichiarazioni sulla “combriccola romana”, dell’incontro con risultato 3-6 tra Livorno e Siena, svoltosi a Livorno l'8/5/05, per ingiustificata espulsione, condotta inserita in non meglio identificato altro, di calciatore del Livorno, Galante Fabio, con effetto di aver costretto per oltre settanta minuti il Livorno a giocare in inferiorità numerica. Non appare sufficiente a sostenere la condanna del De Santis quella sorta di confessione che, secondo l’accusa, De Santis avrebbe reso conversando per telefono con Mazzini e Racalbuto. Si tratta di parole che non vanno oltre il commento dei fatti accaduti sul campo. Tanto consente di affermare una lettura anche superficiale delle conversazioni telefoniche indicate dal pubblico ministero, che sono il progressivo 7922 dell’8/5/05, telefonata tra De Santis e Renzi, il progressivo 7925 dell’8/5/05, telefonata tra De Santis e Mazzini, il progressivo 17943 dell'8/5/05, telefonata tra De Santis e Racalbuto, oltre che la telefonata intercorsa tra De Santis e Bergamo l’8/5/05, dopo la partita, oggetto di trascrizione suppletiva. Certo è che con Mazzini De Santis si limitò a stigmatizzare il comportamento di Galante, citando il contenuto del referto arbitrale, rappresentativo della grave infrazione commessa dal giocatore, che spintonava e colpiva con un calcio da dietro un avversario, il quale doveva essere sottoposto a cure mediche. Non è rilevante ai fini dell’imputazione che il De Santis a un tempo manifestò l’auspicio di adeguata punizione da parte del giudice sportivo del giocatore Galante, per l'infrazione da lui già sanzionata. Cosi pure non si comprende per quale via potrebbe configurarsi il reato ex post, attraverso le parole riferite nella conversazione con Racalbuto, rappresentative di uno scontro con il presidente del Livorno, che, secondo il racconto di De Santis a Racalbuto, pure venato da evidenti tracce di vanteria, si sarebbe presentato negli spogliatoi nell’intervallo della partita, a sostegno di tal tipo di giocatori, ben consapevole del fatto di aver messo in giro voci di partigianeria del De Santis, e degli arbitri tutti allenantisi nel polo di Roma, dispregiamente qualificati combriccola romana. La reazione di De Santis, qualora vi sia stata, e non si sia trattato di ostentazione di vigore a beneficio di Racalbuto, non può costituire la base sulla quale poter fondare la configurazione del reato, non apparendo idoneo al riguardo l’invito al presidente del Livorno a iniziare a tapparsi la bocca, invito esteso per telefono dal Racalbuto a tutti gli altri presidenti, almeno cosi sembra che siano da interpretare le parole del Racalbuto tutti quanti siete gli dovevi dire. E, del resto, al dibattimento lo stesso teste dell’accusa, Auricchio, ha dovuto ammettere che del risultato, da lui qualificato tennistico, neppure aveva memoria, che non gli risultava designazione fraudolenta per la partita, e, in quel contesto (vedi verbale ud.30/3/10), è pure emerso che l’auspicio del De Santis di intervento del giudice sportivo non era infondato, poichè per il calcione al giocatore Alberto il giudice sportivo ebbe effettivamente poi a squalificare Galante, ed è emerso pure che il comportamento sul campo dell’arbitro fu sostanzialmente equilibrato, poiché De Santis ebbe a concedere un calcio di rigore a Lucarelli del Livorno, allorchè il risultato era di uno a zero per il Siena, e il rigore consentì al Siena di pareggiare. L’andamento della partita è stato pure rappresentato dal teste Ricci Paolo, assistente nella partita, il quale ha confermato che Galante nei primi minuti della gara diede un calcio a un giocatore a gioco fermo e da regolamento doveva essere espulso, e ha pure dichiarato che dall’osservatore arbitrale, Nazzareno Ciccarelli, la terna arbitrale venne giudicata molto bene, e che alla fine della partita anche il Livorno regalò ai componenti della quaterna arbitrale, compreso il quarto ufficiale, le magliette della società (vedi esame avv.Gallinelli ud. 19/10/10). L’imputato deve essere assolto dal reato ascrittogli perché il fatto non sussiste. Non avendo intercettazioni antecedenti la competizione, non si configurano reati di frode sportiva a consumazione anticipata. Ne consegue che il tribunale dice: Si tratta di parole che non vanno oltre il commento dei fatti accaduti sul campo. Di passaggio, la curiosità che vi è un solo imputato a cui viene ascritto il capo di imputazione... curiosità, o conferma che più che cercare eventi associativi si cercano infrazioni... E quindi... Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna colpevole Capo i - Bologna-Juventus assorbito dal Capo g) Capo l - Reggina-Cagliari colpevole, suo malgrado Capo t - Palermo-Lecce assolto Capo A6 - Livorno-Siena assolto
  19. Vi è piaciuta Reggina-Cagliari?... allora, vi piacerà senz'altro Palermo-Lecce, il capo t... Il reato di cui al capo t) è contestato a Moggi Luciano e a De Santis Massimo. Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 3-2 tra Palermo e Lecce, svoltosi a Palermo il 20/2/05, turbativa generata dal motivo di favorire la squadra del Messina attraverso ammonizioni di calciatori nella prospettiva della partita da giocarsi dalla detta società a Lecce nella successiva data del 27/2/05, e conclusasi con il risultato 1-0, a favore del Lecce. Il Tribunale rileva che con questa imputazione l’accusa si è impegnata in evoluzioni, che non trovano un appiglio di tipo dimostrativo nelle conversazioni telefoniche note, e che tanto basta per pronunziare assoluzione con la formula perché il fatto non sussiste. Della mancanza di intercettazioni per questa partita ha riferito all’udienza del 23/3/10 anche il teste Auricchio. Dell'arbitraggio di De Santis ha riferito al dibattimento il teste Tagliavento Paolo nei termini che seguono: sì, ero il quarto ufficiale... mi ricordo solamente che fu una bellissima partita, null'altro.. non ricordo particolari problemi (vedi esame avv.Gallinelli ud.19/10/10). Non ci sono intercettazioni che possano offrire un appiglio alle evoluzioni dell'accusa... e tanto basta... come fa Palermo-Lecce ad essere un capo di imputazione in un processo penale? Aggiornamento della posizione di De Santis... Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna colpevole Capo i - Bologna-Juventus assorbito dal Capo g) Capo l - Reggina-Cagliari colpevole, suo malgrado Capo t - Palermo-Lecce assolto
  20. Ohi, ohi, ragazzi, devo chiedervi scusa... sono andato a leggere il PQM, e scopro che il tribunale ritiene colpevole De Santis per il capo di imputazione g, Fiorentina-Bologna... Non era scritto a chiare lettere, avrei dovuto leggere bene questo passaggio: E, dunque, le contrarie indicazioni emerse al dibattimento, ad avviso del tribunale, non riescono a scomporre il quadro probatorio offerto dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate, pur tenuto in conto i limiti di affidabilità dei parlanti, e dello stesso frasario calcistico, mostrante indubbia predilezione per i termini polizieschi, in particolare per il termine killer. Vi chiedo scusa, ed aggiorno il resoconto dei capi di imputazione di De Santis visti finora: Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna colpevole Capo i - Bologna-Juventus assorbito dal Capo g) Capo l - Reggina-Cagliari colpevole, suo malgrado Scusate ancora...
  21. Si passa al capo l), Reggina-Cagliari... Reggina-Cagliari è uno spettacolo... si riesce a formulare un'accusa partendo dalla comunicazione che Bergamo fa al Presidente della Reggina, Foti, sul forfait dell'arbitro designato, Rosetti, e sulla sostituzione, del tutto casuale, dati i motivi di assenza di Rosetti, da parte, ovviamente, di De Santis... nella comunicazione, a parere del tribunale, Bergamo fa 'capire' ...e Foti annuirebbe di aver 'capito'... che De Santis è stato 'preparato'... incredibile leggere queste cose su una sentenza penale... leggere per credere... Il reato di cui al capo l) è contestato a Bergamo Paolo, a Foti Pasquale, a De Santis Massimo. Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 3-2 tra Reggina e Cagliari, svoltosi a Reggio Calabria il 12/12/04. Ritiene il Collegio che esistono i sufficienti elementi di prova per affermare la responsabilità degli imputati, pur se nel campo di imputazione non è specificato quali sarebbero state le condotte deviate del De Santis e di Bergamo e Foti, quest’ultimo effettivamente rappresentato nel capo di imputazione con tratti di passività contrastanti con l’azione, che anche nel reato di tentativo non deve certo mancare. A colmare il vuoto soccorre però soprattutto il contenuto di conversazione telefonica tra Foti e Bergamo dell'11/12/04, il giorno prima della partita. Foti viene tranquillizzato, informato dei passi intrapresi da Bergamo presso De Santis, e viene fatta una rappresentazione di De Santis ricettivo della raccomandazione, quando invece avrebbe dovuto essere particolarmente refrattario alla stessa, sapendo che l’interesse nella partita l'aveva Cellino Massimo, persona che per lui non manifestava certo simpatia, era uno di quelli che correva dietro alle voci incontrollate, e le alimentava, secondo quanto da lui stesso dichiarato al dibattimento, peraltro non abbandonando l’abito di accusatore del De Santis. Il tribunale stima che per questa partita può essere fatto uso della telefonata che segue. Progr. 8028 dell'11/12/04, ore 10,57 su utenza n.3356432164 U1.\ Pronto? U2. \ Paolo P. \ Eccomi, c'è stato un problema Lillo L. \ E che è successo? P. \ La moglie di Roby, Rosetti, che doveva partorire il venti di dicembre, ha avuto una minaccia di... di parto, l’hanno ricoverata in ospedale stanotte e Roby è dovuto partire di corsa e non se la sente di arbitrare; quindi, la prima riserva è Massimo, eh, quindi... L. \ Uhm P. \ Tranquillo; è venuto qui allo stadio a parlare con me - inc. - e sono qui a Linate al campo a fare l’allenamento L. \ Uhm P. \ Già Massimo... mi sento più tranquillo, è ancora meglio, eh L. \ Eritleneh, vedi un attimo, eh P. \ Stai tranquillo; è qui con me L. \ Eh, e infatti, se è con te vedi un attimo quello che gli devi far - inc.- P. \ Uhm, uhm, vai, vai L. \ UIa hm, va bene? P. \ Va bene; ciao L. \ Okay, ciao P. \ Ciao, ciao. Si ritiene invece molto poco significativa la telefonata fatta da Cellino a Ghirelli con oggetto la partita, rispetto alla quale lo stesso interessato Cellino con interpretazione autentica così si è espresso: sono degli sfoghi un po' esagerati, devo dire la verità, bisognerebbe vedere la partita e vedere una terza persona se la, pensa come me, oggi ti senti anche con dei vocaboli scomposti e sono in imbarazzo (vedi esame p.m. udienza 22/12/09). La terza persona peraltro si è pure insinuata al dibattimento allorchè è stata data lettura di articolo della giornalaccio rosa dello Sport, con oggetto la cronaca della partita, già inserita dagli investigatori in una delle informative di reato, e relativo commento di “partita strana, dai continui ribaltamenti di risultato” (vedi controesame teste Auricchio avv.Morace ud.16/3/10). Va ribadito che il reato di tentativo rende non particolarmente significativo l’atteggiamento ondeggiante del Cellino, che comunque nella stessa udienza del 22/12/09 nel corso dell’esame da parte del pubblico ministero ha continuato a manifestare antipatia per De Santis, ha sostenuto che gli era ostile, e che anche prima della gara gli aveva manifestato ostilità (“prima della gara mi disse che sparlavo in giro ”). Va pure aggiunto che nulla di decisivo per il capovolgimento della negativa valutazione è ricavabile dal contenuto delle risposte date dai testimoni che sono stati specificamente interrogati su questa partita, in aggiunta ai testi Cellino e Auricchio, il quale ultimo ha comunque dovuto confermare (ud.30/3/10) che la designazione di De Santis fu casuale, che solo quella volta nella stagione 2004/2005 De Santis arbitrò partita del Cagliari, e ha pure preso le distanze dalla critica alla squalifica riportata da Cellino dopo la partita per comportamento di irrisione nei confronti dell'arbitro (“non ho mai ritenuto da nessuna parte che la squalifica di Cellino sia una squalifica ingiusta ”). Gli altri testi hanno riferito quel che segue. Il teste Stagnoli Alessandro: sì, feci l 'assistente...non ho notato niente di particolare...le indicazioni che mi diede De Santis nella partita Reggina-Cagliari furono squisitamente tecniche, cioè come si fa in tutte le partite, abbiamo un momento in cui la terna si riunisce.. sì, il giorno prima della partita Reggina-Cagliari mi trovavo insieme all'arbitro De Santis, c 'è l 'obbligo di trovarsi un giorno prima..non ricordo comportamenti anomali nel prepartita...si, se ricordo bene, ci sono venuti a salutare...ci fu un atteggiamento cordiale di saluti di Cellino e Foti...è stato un incontro normale, niente di particolare...non mi ricordo che si intrattenne qualche minuto in più con Cellino...siamo sempre stati insieme...nello spogliatoio ci fu un momento di tensione, dove c 'erano un po ' di proteste, direttamente all 'arbitro, a noi assistenti no... non mi ricordo su cosa ci fossero le proteste...ricordo che è stata una partita di falli, ammonizioni, fuorigioco... penso che anche tecnicamente la partita non rilevò particolari errori... fu un normale arbitraggio su una partita giocata intensa, ma niente di particolare (controesame avv.Gallinelli : ud.8/6/10). Il teste Rosetti Roberto: non arbitrai quella partita, perché purtroppo mia moglie, che era in attesa della mia seconda figlia Federica, ebbe una minaccia di aborto, e dovetti correre da lei ...decisi di rifiutare la partita ( controesame avv.Gallinelli:ud. 12/10/10). Il teste Bigon Riccardo: mi sembra che vincemmo tre a due rientrando negli spogliatoi ci fu un po ' di bagarre e tensione...sì, il giocatore Franceschini era un nostro giocatore...sì, fu espulso negli spogliatoi..non mi ricordo il motivo, si arrivò quasi alle mani...tra calciatori ci furono problemi ...l’allenatore era Mazzarri...no, non mi ricordo né il particolare gradimento né sgradimento di Mazzarri per De Santis (controesame avv.Gallinelli ud.23/11/10). Qualche piccola osservazione: - [...] l'azione, che anche nel reato di tentativo non deve certo mancare. Ah, sì? - A colmare il vuoto soccorre però soprattutto il contenuto di conversazione telefonica [...] Soccorre?!?... in che senso, meno male che l'abbiamo trovata altrimenti se la cavavano? - Infine, voi siete riusciti a capire qual è l'apporto all'associazione di tale intervento da parte del designatore, Paolo Bergamo? Torniamo a noi: Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna assolto Capo i - Bologna-Juventus assolto Capo l - Reggina-Cagliari colpevole, suo malgrado
  22. Capo i), Bologna-Fiorentina... Il reato di cui al capo i) è contestato a Moggi Luciano, a Bergamo Paolo, a Pairetto Pier Luigi, a De Santis Massimo, in concorso con Pieri Tiziano, giudicato separatamente. Si ipotizza la turbativa dell'incontro con risultato 0-1 tra Bologna e Juventus, svoltosi a Bologna il 12/12/04. Il Tribunale osserva che l’arbitro De Santis non è l'arbitro della partita rappresentata nel capo d’imputazione, e il concorso in questo capo di reato si configura come duplicazione dell’imputazione di cui al capo g), che non è consentita, e, va, pertanto, dichiarato l’assorbimento in quel capo. Parimenti per quanto riguarda gli imputati Pairetto e Bergamo non v’è prova sufficiente che per questa partita abbiano in qualche modo adattato le loro mansioni ai suggerimenti provenienti da Moggi. Non vi sono conversazioni indicative di rapporto tra loro o con qualcuno dei coimputati al tempo in cui andavano formate le griglie, e neppure sulle utenze svizzere. Diverso è il giudizio nei confronti dell’imputato Moggi, per il quale, ad avviso del tribunale, vi sono le indicazioni del contatto diretto con l'arbitro della partita, clandestino, al tempo in cui l’arbitro doveva formare il suo bagaglio di nozioni tecniche e ricordi, per la conduzione di un arbitraggio autonomamente indirizzato. Il tribunale si è convinto del fatto che il Pieri in effetti abbia anche lui avuto consegna dal Moggi di una scheda svizzera, quella identificata nelle ultime cifre con il 958 (0041XXX958: ud.10/11/09 esame Di Laroni), e che questa scheda sia entrata ripetutamente in contatto con la scheda svizzera in uso al Moggi, identificata con le cifre finali 138 (0041XXX138). Ha riferito il maresciallo Di Laroni di contatto avvenuto il giorno precedente alla partita, l'11/12/04, alle ore 17,37, di altro contatto, il giorno stesso della partita, 12/12/04, alle ore 18,37, di un ulteriore contatto alle ore 0,41 del 13/12/04, e una serie di conversazioni telefoniche palesi su utenze nostrane fa apparire più che verosimile che Moggi non risparmiò le indicazioni utili a deviare il corso dell’apprendimento dell’arbitro, con la somministrazione di notizie e suggerimenti volti a incidere sulla conduzione dell’arbitraggio, da quel momento non più autonomamente indirizzato. Si fa riferimento alle telefonate che seguono. Progressivo 7032 del 13/12/04, ore 22,20 su utenza 335XXX050 U. \ Pronto? D. \ Direttore, sono Elisabetta... U. \ Salve, Elisabetta E. \ Eh, volevo sapere se stava guardando la moviola U. \ Sì, sto guardando la moviola E. \ Eh, e come sta andando? U. \ Molto male E. \ Come molto male? Non dica cosi U. \ Molto male, Elisabetta E. \ Perché? Perché? U. \ Eh, e... e... perché è due ore che state facendo questa storia E. \ Oddio, siamo partiti venti minuti fa U. \ Dopo Reggina - Juventus in un quarto d'ora avete... l'avete sistemata la faccenda E. \ Ah, e allora non va bene? Gli devo dire ad Aldo così, no? Dai, pronto?... Pronto?... - A questo punto cade la linea -. Prog. 7040 del 13/12/04, ore 22,25 su utenza 335XXX050 U. \ Pronto? D. \ Sì, direttore, sono sempre Elisabetta, è caduta la linea, e allora che succede? U. \ Eh, eh, che succede? Non mi piace E. \ Uhm, vuole che la faccia chiamare? U. \ Non... non mi piace, perché quando c'è stata Reggina - Juventus... E. \ Eh, sì U. \ Guardate un po' i tempi della discussione, che la Juventus era stata fatta perdere dall'arbitro E. \ Uhm, uhm, quindi cosa vuole che gli dica? Cosa devo dire ad Aldo? U. \ No, niente, niente, Elisabetta, niente, niente E. \ No, dico, cosa vuole che dica ad Aldo? Mi dica lei, cosa vuole che gli dica? U. \ Niente, niente, ora... poi dopo... semmai richiamami tra venti minuti E. \ Uhm, va bene, la richiamo dopo, dai, okay? U. \ Va bene E. \ A tra poco, grazie. Prog. 7045 del 13/12/04, ore 23,25 su utenza 335XXX050 U. \ Elisabetta E. \ Eh, lo so, è ancora in diretta, direttore, appena ha un attimo la faccio chiamare U. \ No, ma se mi vuole chiamare anche in diretta E. \ Come? U. \ Mi ripeti la domanda che ha detto la Mancini sulle dichiarazioni di Ancelotti? E. \ Adesso la vado a prendere e glielo dico U. \ Fai presto, perché se è quello che penso io devo intervenire, eh E. \ Va bene, vado subito U. \ Resto in linea io E. \ No, no, chiuda, che sono fuori dall'ufficio U. \ Va bene E. \ La chiamo subito, direttore. Prog. 7063 del 14/12/04, ore 0,27 su utenza 335XXX050 U1.\ Pronto? U2.\ Luciano, sono Fabio L. \ Alla grande hai vinto, aoh F. \ Ma non so se ho vinto, io ho fatto il massimo, però L. \ Come! Assoluzione F. \ Sì, no, no, va beh, a parte l’assoluzione L. \ Eh F. \ Ma, voglio dire, credo di aver retto abbastanza insomma, no? L. \“Porca p......”, aoh! Meglio di cosi? F. \ No, ma si è anche “incazzato” con me Biscardi, “c....”! Perché mi ha detto che sono stato troppo di parte, aoh, d'altro canto L. \ Digli che non rompesse i “C******I”, se no “m’inca**o” io con lui ed è peggio F. \ Perché, sai, tra l’altro Pellacani non è che ti di una mano, no? L. \ Ah? F. \ Dico, Pellacani non è che ti dà una mano, come hai visto L. \ Sei stato grande, Fabio, sei stato grande e sei stato un avvocato difensore eccezionale F. \ (Ride) L. \ E' venuta fuori la tua... (ride) F. \ ”Porca p......“, dai, ragazzi, (ride), oltre ogni aspettativa, (ride) L. \ Anche... no, anche quelli... F. \ Ascolta, (ride), gli abbiamo fatto... gli abbiamo fatto ingoiare anche quello che non si doveva fargli ingoiare, (ride) L. \ E poi Messina che ha preso sette punti, no, no, è stata alla grande, vai F. \ Va beh L. \ No, no, e poi, vedi, che hanno riconosciuto che non erano rigori, uno l'ha detto Cipriani e quell'altro hanno detto che ha accentuato il... la caduta F. \ No, no, ma va bene, dai L. \ Tutto a po... tutto a posto così F. \ Comunque va bene L. \ Digli ad Aldo che non rompa i “C******I”, se no glieli rompo io a lui F. \ No, ma mi ha detto... ma avevi telefonato tu? Ti eri “incazzato” per la moviola? O no? L. \ No, no, no, che per la moviola, per il fatto della Mancini che aveva detto F. \ Allora che ha detto? Elisabetta è venuta di là, ha detto: ha chiamato Moggi, è “incazzato” per la moviola; boh? Si è capito così, eh L. \ No, no, no, non per la moviola F. \ Ah, ecco L. \ Per come andava il risultato, 47 a 47, io a Biscardi gli avevo detto di fare... di fare l’assoluzione, eh F. \ Eh, ma no, ma poi a parte il fatto che li... L. \ Ma che 47 a 47? F. \ Ma guarda che Il l'han fatta andare... l'han fatta andare proprio regolare, eh L. \ Ma vattene, vattene! F. \ No, credimi L. \ Ma non dir “cazzate”! F. \ Guarda che mi... ma dai, ma fammi dire una cosa, ti dico la verità, perché io con... con Corti ho litigato un po', perché ho detto: aoh, vediamo di assolvere Pieri, no, in generale L. \ Uhm F. \ E poi è venuta fuori questa roba, proprio... veramente dalle telefonate, adesso non... L. \ Ma è meglio, meglio, meglio, comunque F. \ Credimi qualche volta sola, (ride) L. \ Sempre a te, comunque ha funzionato tutto bene e si è preso una “sonata” anche Messina, di più non si può fare F. \ No, più di cosi penso che non si poteva fare, dai, su L. \ No, no, alla grande, vai F. \ (Ride), mi è scappata anche... mi è scappata in diretta, non me ne frega un “c....”, si è sentita, ma va beh L. \ Fatti i massaggi per la prossima settimana, (ride) F. \ Sì, sì, appunto, senti... L. \ Eh F. \ Allora io la prossima settimana vado a “Tele Lombardia” domenica pomeriggio, perché sabato sono a Napoli L. \ E poi ci sentiamo, dai, questa settimana F. \ No, va bene che ci sentiremo prima di Natale, no? L. \ Uhm, uhm F. \ Questo è sicuro, senti, Luciano, vedi se riusciamo a risolvere questa roba dell' “Uefa”, dai, che sarebbe importante, dai L. \ Sì, sì, ma gliel'ho detto oggi, vai tranquillo, vai tranquillo, che poi mi rispondono, dai F. \ Va bene L. \ Okay F. \ Buonanotte, ci sentiamo in settimana L. \ Ciao, ciao F. \ Ciao, ciao. Prog. 7150 del 14/12/04, ore 13,01 su utenza 335XXX050 U1.\ Pronto? U2.\ “Minghia”, ti dovrebbe assumere Berlusconi! U1.\ Ah? U2.\ Ti dovrebbe assumere Berlusconi, sono Pietro, mi senti? U1.\ Hai visto? P. \ (Ride), ti dovrebbe assumere “Be...”, “c....”, hai fatto assolvere Pieri, (ride), “porca tr**a”, se è stato assolto Berlusconi per i suoi processi, pure Previti, “c....”, li fai passare... U1.\ No, ma, scusa, quando uno non è colpevole, io... P. \ Sì, ma... U1.\ Io faccio l’avvocato difensore, eh P. \ (Ride), lì sei stato bellissimo U1.\ Tu sei a Messina e gli ho fatto togliere sei punti di penalizzazione P. \ Sei punti, alla grande, alla grande, no, sono contento per com'è andata, m’è dispiaciuto che, invece, i designatori sulla “giornalaccio rosa dello Sport” oggi sono passati molto... su Messina non hanno detto niente, niente di che U1.\ - Inc. - P. \ No, l'hanno fatto “en passant” e hanno detto semplicemente che il fallo, diciamo, ecco, poteva essere punibile, ma uno, capito? Quindi l’hanno... come dire? U1.\ Eh, comunque gliel'ho data io, figurati, davanti agli occhi di tutti, e invece su... su Pieri che hanno detto? P. \ No, su Pieri l’hanno più o meno assolto, mezzo e mezzo diciamo, vai, sulla punizione credo che abbiano detto anche loro che non era “puni...”, comunque l'ho letto, ho l'articolo qua davanti, te lo leggo se vuoi, ora te lo leggo, perché dice: a Bologna sono stati reclamati due rigori per altrettante cadute in area, eccetera eccetera, il nostro giudizio coincide con quello dell'arbitro Pieri, e non s'è trattato neanche di simulazione da sanzionare con l’ammonizione, al contrario, la dinamica del fallo fischiato a Capuano per la trattenuta a Ibrahimovic inganna l'arbitro, Pieri vede soltanto la seconda parte dell'azione fallosa, eccetera eccetera, poi su due mancate ammonizioni che hanno fatto discutere, quella di Zebina poteva essere sanzíonata, perché trattiene un avversario che l’aveva scavalcato, eccetera eccetera, mentre per l’eventuale ammonizione di Thuram, l’arbitro poteva considerarla, come ha fatto, una ruvidezza di gioco e nient' altro; e poi non dice niente U1.\ Va beh, e allora l'hanno assolto anche loro, dai P. \ No, ma... U1.\ Sappi che mi sono “incazzato” mica male io, eh P. \ Eh, eh, eh U1.\ No, perché dopo Reggio Calabria, quando la Juventus è stata massacrata P. \ Sì U1.\ Tutti zitti, e che “c....”' P. \ No, no U1.\ Ora... ora che per una volta che ti è capitata contro e una volta a favore, doveva essere l’atteggiamento sempre uguale, eh P. \ Esatto, esatto U1.\ “A li mortacci”, ieri sera hanno fatto delle guerre che tu non hai neppure l'idea, e con me non si devono pigliare confidenza, guarda, perché io non piglio mai per il “C**O” nessuno, ma non voglio neppure essere preso P. \ No, ma infatti, bisogna prenderla di petto, ci sono questi bastardi... U1.\ No, ma io la prendo, non ti preoccupare P. \ Bene, bene, bene U1.\ Senti, noi quando ci vediamo? P. \ E adesso vediamo, perché te l'ho detto, giovedì ho l’anniversario di matrimonio U1.\ No, no, te giovedì stai fermo, no, ma noi ci vediamo... se non ci vediamo prima, lunedì ci dobbiamo vedere all'assemblea P. \ Ci vediamo lunedì all'assemblea U1.\ Eh P. \ A che ora è? U1.\ Ah? P. \ A che ora è e dov'è l’assemblea? U1.\ L’assemblea allo “Sheraton”, all'aeroporto P. \ Ah, lì, all' “Hilton”? U1.\ Cioè all’ “Hilton”, all’aeroporto P. \ All'aeroporto, a che ora? U1.\ Eh, ora l'ora non te la so dire P. \ Ora m'informo U1.\ Comunque comincia la mattina, eh, però P. \ Ci vediamo lunedì a Roma U1.\ Va bene, okay P. \ Va bene, un bacione grande U1.\ Noi ci sentiamo in questi giorni P. \ Va bene, va bene U1.\ Ciao, ciao P. \ Va bene, grazie, ciao. E’ opinione del tribunale che la difesa di Pieri da parte di Moggi sia nella versione a rendersi pubblica al processo del lunedì, come da conversazione con addetta alla redazione di quella trasmissione, sia nella versione privata di cui al progressivo 7150 con l’interlocutore presidente del Messina sta a indicare che l’avvicinamento clandestino del Pieri effettivamente potè avvenire in funzione del condizionamento dell'arbitro, quand'anche generico, stante la mancanza di conoscenza delle parole adoperate da Moggi. E’ indifferente alla contestazione del reato di tentativo che in una conversazione con Pairetto del 13/12/04 Pieri abbia ammesso di avere sbagliato sul campo da gioco, e così pure lo è tutto quello che emerge dal referto dell’osservatore arbitrale. Pure indifferente è quanto dell’andamento della partita è stato rappresentato al dibattimento dal teste Mitro Vincenzo: è stata una partita come le altre, se non sbaglio la Juventus vinse la partita negli ultimi minuti sì, venne concesso un calcio di punizione a favore della Juve e se non sbaglio da quel calcio di punizione venne la rete...sì, segnò Nedved, era una punizione al limite dell’area...sì, era a una distanza, sui dieci metri, diciamo tre quarti dell’area, una distanza importante e Nedved ciononostante segnò (esame avv.Bonatti ud.1/6/10), ovvero quanto del comportamento del Pieri nei confronti del quarto ufficiale ha riferito il teste Brighi Cristian: no, non sono stato avvicinato dal Pieri per assumere atteggiamenti partigiani specificamente nei confronti della Juventus (controesame avv.Bonatti ud.12/10/10), ovvero anche quanto in punto di difficoltà incontrate sul campo di gioco dall’arbitro Pieri, ha, aggiuntivamente al referto, riferito il teste Luci Luciano: il mio giudizio finale non fu ottimo, fu una valutazione sotto la sufficienza... Pieri era un arbitro relativamente giovane all’epoca, quindi la gestione dei calciatori durante il secondo tempo fu molto difficoltosa e dal punto di vista disciplinare secondo me leggermente deficitaria giocatori avevano un atteggiamento nei confronti dell'arbitro un pò sopra le righe, quindi lui era molto messo in difficoltà da questo fatto (controesame avv.Tornincasa: ud.11/1/11). Quindi, al terzo capo di imputazione, De Santis va subito assolto... L'ho comunque riportato integralmente perchè è un altro esempio di intercettazioni in chiaro che fanno 'evincere' ciò che presumibilmente si è detto sulle schede svizzere i cui contatti, lo ricordo, sono stati definiti dal collegio giudicante 'clandestini' ... clandestini, ma non sempre... occorre qualcosa, e spesso sono le intercettazioni, che faccia assurgere i contatti su scheda svizzera a clandestini... altrimenti, in assenza di questo qualcosa, possono anche essere convenevoli, dice il tribunale... ricordate il capo c), Siena-Juventus? ... anche lì ci sono i contatti su scheda svizzera, ma non avendo null'altro in mano, il tribunale conclude così: Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire a Moggi di agganciare l’arbitro e somministrargli le sue personali indicazioni sul modo di comportarsi sul campo, circostanza che è di per sé utile a influenzare l’arbitro, avuto riguardo al fatto che, ad esempio, la conoscenza della tecnica di gioco, degli elementi di forza e degli elementi di debolezza delle squadre, in quella giornata, non sono indifferenti all’esercizio della discrezionalità tecnica, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che i due si siano detti per telefono, la nota di clandestinità non è corredata delle indispensabili circostanze di accompagnamento indicative dello scopo di influenzare l’arbitro nella specifica partita. O il capo d), Juventus-Chievo? Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire i suggerimenti sul modo di comportarsi sul campo, e la circostanza, lo si è già detto, è di per sè utile a influenzare l'arbitro, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi, Fabiani e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che fu detto per telefono, la nota di clandestinità non appare sufficiente per la ricostruzione dello scopo di influenzare l'arbitro nella specifica partita. Valutata isolatamente, non consente di escludere che nell'occasione i contattanti si limitarono ai convenevoli. Spettacolare, è vero? Ma non divaghiamo. Di passaggio, ricordiamo che l'arbitro Pieri è andato assolto al rito abbreviato. Per De Santis abbiamo: Capo e - Lecce-Juventus assolto Capo g - Fiorentina-Bologna assolto Capo i - Bologna-Juventus assolto
  23. Passiamo alla seconda frode sportiva nel cui capo di imputazione è presente l'arbitro Massimo De Santis: il capo g, Fiorentina-Bologna. Il reato di cui al capo g) è contestato a Moggi Luciano, a De Santis Massimo, a Bergamo Paolo, a Pairetto Pier Luigi. Si ipotizza la turbativa dell'incontro tra Fiorentina e Bologna, svoltosi a Firenze il 5/12/04, e nel quale il Bologna avrebbe patito tre ammonizioni artificiose di giocatori, per minarne la capacità offensiva in successiva partita, indicata come quindicesima di andata, a disputarsi con la Juventus. Il tribunale deve ripetere che la particolare configurazione del reato, di tentativo, fa apparire non decisiva la considerazione che, così com’è emerso al dibattimento, le ammonizioni siano state la giusta dovuta risposta a comportamenti fallosi dei giocatori, e che questa delle ammonizioni mirate sia stata l’assillo, fatto spandere nell'ambiente del calcio, di per sé sospettoso, dalla dottrina Meani a cui sopra si è già accennato, se dal contenuto delle intercettazioni telefoniche, che, tra altro, additano che Meani il rapporto telefonico con De Santis non lo disdegnava, si può effettivamente ricavare la prova che alla determinazione di ammonire giocatori, che già conosceva come inclini al fallo, De Santis potè essere mosso anche per suggestione di altri. E, dunque, le contrarie indicazioni emerse al dibattimento, ad avviso del tribunale, non riescono a scomporre il quadro probatorio offerto dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate, pur tenuto in conto i limiti di affidabilità dei parlanti, e dello stesso frasario calcistico, mostrante indubbia predilezione per i termini polizieschi, in particolare per il termine killer. Si fa riferimento alle conversazioni telefoniche che seguono. Progr. 8790 del 3/12/04, ore 12,46 su utenza 335XXX344 D. \ Pronto? U. \ A quale telefono lo hai attaccato questo numero? D. \ Questo numero al Nokia; perchè? U. \ Aspetta un attimo, aspetta un attimo in linea!... (Rivolto, probabilmente, a persona ad altro telefono: oh, la peggiore che ti poteva toccare eh!... Però tu fai la partita tua regolare, eh, non... senza regalare niente a nessuno, con... con tranquillità, perché qua a me mi serve per la... eh? Okay?... Dondarini... eh... ma a me quello che mi serve è... è... è Fiorentina-Bologna, in modo particolare... apposta, il minimo... eh... quello... quello mi serve in particolare e poi... mi serve... il Milan, di avanzare... uhm... nelle... nelle ammonizioni, per fare le diffide, insomma... va be', ora, comunque, tanto ne parliamo stasera poi... oh, sentiamoci stasera verso le nove e mezza, cosi... nove, nove e mezza... okay... ciao, - ionc.-, ciao, ciao, ciao)... "Ecchime"! Prog. 2254 del 3/12/04, ore 18,24 su utenza 392XXX372 U1.\ Pronto? U2.\ Oh, allora? U1.\ Hai dormito? U2.\ Ma che ho dormito? Sono stato in motorino quando mi hai chiamato, adesso - voci sovrapposte - U1.\ Ah, sei stato in motorino? U2.\ Tutto a posto? U1.\ Sì, tutto bene, va' U2.\ Che si dice? U1.\ Niente, tutto tranquillo U2.\ E' tutto tranquillo, proprio, eh? U1.\ Sì, non ho sentito nessuno U2.\ Eh, non ci hai parlato con loro? U1.\ Sì U2.\ Ah U1.\ Sì, dice bene, perfetto U2.\ No, no, questo... U1.\ Tutto a posto U2.\ No, questo... intendo... del... del fatto tuo della settimana prossima U1.\ Ah, sì; ah, no, no, quello... ah no, con Gigi e Paolo ancora no U2.\ Ancora no? No, io intendevo questo... U1.\ Ma a che ora sono andati via loro? U2.\ Eh, Paolo prendeva il treno alle sei, ma l'ho accompagnato alle quattro a - inc.- U1.\ Ah, allora, adesso, tra un po' lo chiamo, tanto sta sul treno U2.\ Uhm U1.\ Sì; e se no lo chiamo domani... (rivolto ad altri: Anna, sto al telefono, un attimo); e se no lo chiamo domani dopo pranzo, che è meglio; domani lui sta tranquillo, adesso sta agitato... U2.\ Certo U1.\ Tutto quanto U2.\ Certo U1.\ Gli metto tutto quanto le cose... o se no, addirittura domenica sera dopo la partita, che forse è ancora meglio U2.\ Uhm, no, chiamalo domani pomeriggio U1.\ Domani, sì, così mi ci metto... U2.\ Che poi domenica magari non ti risponde per il fatto che, magari, c'è qualche partita che non va bene... chiamalo domani U1.\ Ah, e sì, adesso, domani lo chiamo, tanto, domani pomeriggio, dopo... verso le tre, dopo ora di pranzo U2.\ Eh, va benissimo U1.\ Insomma; ho detto a quello, gli ho detto, oh, lo sai chi ho di assistente? U2.\ Mamma mia, si è incazzato? U1.\ Ah, bene! U2.\ (Ride) U1.\ Ah, andiamo bene, ha detto U2.\ (Ride) U1.\ Mannaggia la miseria! Eh! U2.\ Basta che non se la prende con me! U1.\ Hai capito? Comunque, tutto sommato, come partita mi è capitata la migliore, hai visto perchè? U2.\ “Ammazza”, uno spettacolo, oh! U1.\ No, ma poi hai capito pure perché? Perché... perché, in pratica... U2.\ Zitto, zitto, zitto U1.\ Non mi possono - inc. - domenica pure posso fare tutto; (ride) U2.\ Ecco! U1.\ Perché ho la doppia - inc.-; (ride); uhm, uhm, non possono dire no, perchè poi domenica prossima... eh, capito? U2.\ Infatti U1.\ Con la prima fascia...; invece - inc. - fatta, pensavo di averne beccata solo una che faceva da incrocio, invece, tutte e due incrociano; (ride) U2.\ Che spettacolo, eh? U1.\ Che roba, vedi quando è... mannaggia la miseria! U2.\ Ma, oh, ma va bene, ma che scherzi?! Prog. 5738 del 5/12/04 del 5/ 12/04 su utenza 335XXX050 U1.\ Pronto? U2.\ Vai a Gerusalemme? U1.\ Vado a Gerusalemme, si, caro, ma non sei venuto te oggi? U2.\ Certo che sono venuto, ma ormai tu sei troppo importante, ti ho cercato due volte, non mi hai risposto e allora ho pensato fossi impegnato U1.\ Non ti ho risposto perché non ho visto la telefonata, io ti rispondo sempre U2.\ E ho pensato che fossi impegnato U1.\ E ma mi potevi chiamare, no? Ma eri solo oppure c'era pure Laura? U2.\ Ero solo, ero solo, no, Laura non è venuta, senti, ma tu, se vuoi pagare meno soldi per la tua società multa i giocatori che si levano la maglia U1.\ Già fatto, già fatto U2.\ Teste di “c....” che non sono altro, vanno in diffida per una “s******a”, “porca p......”! U1.\ E lo so U2.\ Aoh, comunque De Santis ha fatto il delitto perfetto, eh? U1.\ Che ha fatto? U2.\ Eh, abbiamo i tre “gio...”, i tre difensori del Bologna fuori, squalificati tutti e tre U1.\ Ma perché? Chi avevano loro diffidato? U2.\ Tutti e tre, e... come si chiama? Petruzzi, Nastase e Gasperini U1.\ Uhm U2.\ Non male, no? U1.\ E va beh, aoh, meno male, che ti devo dire? U2.\ No, no, è meglio, come li hai visti oggi? Non bene, no? U1.\ Non bene, non bene, ma perché affrontano le partite sapendo che sono già vinte e invece nel calcio è la dimostrazione che non son vinte mai U2.\ Aoh, pronti, via, Thuram sembrava mio fratello, “c....”! U1.\ Eh, è vero, è vero, ma perché non c'era quella verve di sempre che in pratica ti dà quando giochi con una squadra difficile, tra il primo e il secondo tempo ce li siamo mangiati U2.\ Sì, il calcio è strano, perché fino al gol, al rigore, era da prenderli a schiaffi, no? U1.\ Comunque, aoh, sono tre punti... tre punti importantissimi e buoni questi qua U2.\ E certamente U1.\ Abbiamo vinto come ha vinto il Milan ieri U2.\ Tale e quale, l'ho scritto, tale e quale U1.\ E' vero U2.\ Infatti, tale e quale, il Milan soffrendo un po', però adesso tu spiegami perché la Lazio deve esonerare Caso, spiegami perché U1.\ L'hanno mandato via? U2.\ No, ma, dico, spiegami perché devono esonerarlo U1.\ No, Caso sta facendo bene, mica fa male, Caso sta facendo bene, non sta facendo male U2.\ Lì chi devono mandare via sai chi è? Di Canio U1.\ E beh, (ride) U2.\ Perché mi hanno detto gli amici di Roma che è lui che mette contro i tifosi U1.\ Va beh, “tira ‘a campa' “, vai U2.\ Poi anche questa roba dei nostri tifosi: “Guariniello figlio di p*****a”! Quelli devono ringraziare che la polizia non li arresti U1.\ Eh, queste sono stupidaggini, non U2.\ Sì, sono dei deficienti, sono proprio... U1.\ Va bene U2.\ Ciao U1.\ Ciao, ciao U2.\ Ciao. Si chiarisce che nel progressivo 8790 si intravedono le ammonizioni che poi avverranno sul campo, nel progressivo 5738 vi è riferimento, sia pure nelle parole di giornalista, a delitto perfetto del De Santis, che va valutato in collegamento con le parole adoperate in precedenza per telefono nel progressivo 2254 dallo stesso De Santis. Nulla di distruttivo, utile ad annientare il quadro della prova di quello che - non basterà mai sottolinearlo- è un reato di tentativo può ricavarsi dalle risultanze del dibattimento. La partita è stata menzionata in più esami testimoniali ed è stata pure oggetto di valutazione da parte del consulente delle parti civili geometra Cornieti Werter, di critica del complessivo arbitraggio del De Santis. Marocchi Giancarlo: ebbi un diverbio con De Santis nel corso della gara e a fine partita, perché il nostro rapporto era comunque un rapporto abbastanza aperto, senza nessun problema... sembra che tu abbia fatto apposta ad ammonire i giocatori diffidati... lui rispose che era assurdo quello che stavo dicendo (esame p.m.ud.4/12/09). Pirondini Giancarlo: no, assolutamente non ricordo nulla di strano in questa partita, anche perché conosco il modo di arbitrare di De Santis, e per me è stato sempre assolutamente professionale, imparziale in tutte le partite (esame avv.Bonatti ud. 12/10/10); no, non ero a conoscenza della posizione disciplinare dei giocatori delle due squadre... noi ci concentravamo soltanto su un discorso tecnico di gestione della partita... il colloquio di preparazione fu improntato sui soliti discorsi tecnici, per cercare di collaborare al meglio... l 'arbitro non diede indicazioni particolari sul comportamento che dovevo tenere nei confronti di giocatori in particolare, del Bologna, no, assolutamente... no, non vi furono decisioni dell'arbitro, che mi suscitarono perplessità (controesame avv.Gallinelli ud.12/10/10). Il teste Borsari Franco: si, se De Santis in quella partita avesse commesso errori arbitrali me li sarei ricordati... il voto sicuramente era positivo, ma non so esattamente qual era il punteggio (esame avv.Gallinelli ud.12/10/10). Il teste Gamberini Alessandro: non mi ricordo di aver subito un 'ammonizione da parte dell'arbitro...non mi ricordo se altri compagni furono ammoniti ...si, Nastase e Petruzzi erano miei compagni di squadra, sì, Nastase e Petruzzi nell'arco del campionato 2004/2005 furono sanzionati con molta frequenza disciplinarmente... no, non fu Bologna-Juventus che saltai ...i compagni di squadra Sussi, Juarez, Loviso, Petruzzi, Nastase, Colucci, Torrini durante quell'anno ricevettero molti cartellini, in generale, dagli arbitri (esame avv.Gallinelli ud.19/10/10). La particolarità del reato, e la difesa anticipata, rispetto a quello che poi in concreto avviene sul campo di calcio, espressa dalla norma incriminatrice, consente di stimare irrilevanti sia il discorso telefonico del dopo partita, suo proprio, che De Santis ha inteso far valere nelle dichiarazioni spontanee (vedi ad esempio ud.11/1/11), sia le deficienze dell'investigatore maggiore Auricchio fatte emergere dai difensori al dibattimento (vedi verbali udienze 23/3/10 e 30/3/10) con riferimento, tra altre, anche specificamente a questa partita. Quindi, - Capo e, Lecce-Juventus: assolto - Capo g, Fiorentina-Bologna: assolto ...Fiorentina-Bologna, ricordate?... era uno dei mattoncini che hanno contribuito alla somma di articoli 1 che ha fatto articolo 6 nelle sentenze Ruperto&Sandulli...
  24. Peccato, non posso proprio... e mi sarebbe piaciuto fare qualche bella domandina all'Avv.Prioreschi... sarà per la prossima volta...
  25. Capitolo 'Frodi Sportive' Visto che l'argomento De Santis stimola, credo sia cosa utile riportare le frodi sportive di cui è accusato. Come avete letto, il tribunale gli attribuisce la responsabilità per tre frodi sportive, ma lui è presente in sette capi di imputazione. Questi sono: Capo e - Lecce-Juventus Capo g - Fiorentina-Bologna Capo i - Bologna-Juventus Capo l - Reggina-Cagliari Capo t - Lecce-Palermo Capo A6 - Livorno-Siena Capo A10 - Lecce-Parma Iniziamo col Capo e, Lecce-Juventus Il reato di cui al capo e) è contestato a Moggi Luciano, a Bergamo Paolo, a Pairetto Pier Luigi, a De Santis Massimo, a Ceniccola Enrico, in concorso con Giraudo Antonio, giudicato separatamente. Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 0-1 tra Lecce e Juventus, svoltosi a Lecce il 14/11/04. Va premesso che in questo capo di imputazione il pubblico ministero ha specificato quelli che sarebbero stati gli atti fraudolenti di condizionamento della partita, ovvero l'alterazione della procedura di sorteggio del direttore di gara e della procedura di designazione degli assistenti, mentre nulla ha indicato quanto alla condotta di gara di De Santis e Ceniccola, che pure ha rappresentato come proiettati a far vincere la Juventus per influenza subita. Già si è detto che il pubblico ministero, pur avendone fatto un cavallo di battaglia, non è riuscito a fornire la prova dell’alterazione dei sorteggi in generale, e, tantomeno del sorteggio che ebbe a precedere la partita Lecce-Juventus. Non resta che il contenuto delle conversazioni telefoniche sviluppatesi nell’arco di tempo utile per il collegamento alla partita. Il tribunale ritiene che nelle conversazioni vengono adoperate parole che non riescono a fornire una traccia sufficientemente consistente per risalire a comportamenti degli imputati ai quali poter attribuire un significato di realizzazione della incriminazione. Le telefonate si snodano in un arco di tempo che va dall’11 al 16 novembre 2004. Si ritiene sufficiente la mera elencazione fattane dal pubblico ministero, stante l’inconsistenza delle parole e l’inconcludenza rispetto a quello che ci si proponeva di dimostrare. Progressivo 958 dell'11/11/04, ore 12,11 su utenza 335XXX050 Progressivo 965 dell’11/11/04, ore 12,21 su utenza 335XXX050 Progressivo 1699 dell’11/11/04,ore 12,12 su utenza 335XXX164 Progressivo 3280 dell’11/11/04, ore 18,08 su utenza 335XXX344 Progressivo 772 del 14/11/04, ore 22,07 su utenza 392XXX372 Progressivo 792 del 15/11/04, ore 8,01 su utenza 392XXX372 Progressivo 936 del 16/11/04, ore 11,38 su utenza 392XXX372 Progressivo 1.222 del 20/11/04, ore 21,02 su utenza 392XXX372 Questa partita compare pure nell’esame di taluni testimoni, vedi Morganti Emidio: ricordo i saluti negli spogliatoi sia dei dirigenti del Lecce che della Juventus...entrarono negli spogliatoi Secco, Moggi, e Moroni del Lecce...le magliette Secco le diede dopo la gara, il Lecce prima della gara (vedi ud.13/11/09); Zeman Zdenech: devo dire che si è giocato anche su campi peggiori, la Juventus ha vinto 1-0, penso non c 'è molto da dire (ud.20/11/09); Auricchio Attilio: non ho controllato il sorteggio (esame avv.Prioreschi ud.23/3/10), Ledesma Cristian Daniel: no, personalmente nel corso della partita non ho chiesto all'arbitro De Santis di verificare le condizioni del campo ed eventualmente sospendere la partita....non ricordo se la richiesta di verificare le condizioni del campo, nel corso della partita, la fece il capitano della Juventus (esame avv.Gallinelli ud.12/10/10), Del Piero Alessandro: l 'atteggiamento generale da inizio partita in poi non era certo quello di voler sospendere la partita, era di giocarla (esame avv.Gallinelli ud. 19/10/10), D'Addato Pasquale: era un pò allentato il terreno, pesante, però era giocabile... l'arbitro aveva arbitrato, secondo me, una buona partita....nello spogliatoio l 'arbitro mi dette la maglia della Juventus... rappresenta soltanto il ricordo di una partita... si, in quella stessa partita ricevei maglietta anche dal Lecce (esame avv. Gallinelli ud. 19/10/10). Gli imputati devono essere assolti perché il fatto non sussiste.
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