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Mr.ZQP

Tifoso Juventus
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  1. Strano che non abbiano pensato all'uso di quelli che vengono chiamati "secondary logo". Anche la zebra rampante anni 80 era un logo secondario. non appariva nelle comunicazioni ufficiali della spa. E i tanto citati americani, fanno un uso spasmodico dei loghi secondari. l'nba ad esempio ne è piena. Chissà se nn era il caso di pensarci un po' di più...
  2. qualche ora fa andavo su ebat a dire una cosa molto simile alla tua. quello che fa male al tifoso che si identifica è la paura di perdere questi riferimenti. Ma è il calcio che sta evolvendo in quella direzione. I tifosi del ManUnited hanno lottato e perso per la loro identità molti anni fa con la nuova proprietà. e tutte le squadre che godono dell'arrivo di capitali esteri, vivono la stessa situazione. è la globalizzazione che cancella quei riferimenti. non certo la Juve spa. Ci si trova di fronte a una scelta: o la si ama e la si lascia volare dove deve, o la si trattiene e nn ci si lamenta di quello che nn puó fare. Se la vogliamo lassù, serve qualche sacrificio. Chissà un giorno potrebbe essere persino la città di Torino o l'Italia. Che questo, da tifoso, mi faccia rattristare, è un altro discorso. Che, per il bene della Juve, non deve contare (troppo)
  3. perchè nn hanno ancora detto dove verrà messo e come verrà usato. solo qualche spoiler
  4. purtroppo nel topic delle maglie @ventitrè dice che c'è una proposta per il 2019 di una maglia senza strisce.
  5. nel 2016 sono la seconda squadra al mondo come crescita sui social dietro al leicester noi quarti quinti o sesti, insomma giù di lì nn vorrà dire un cacchio, peró...
  6. è molto probabile che le maglie prendano l'abitudine tedesca di cambiare anno dopo anno. Saremo come il bayern, strisciati un anno sì e uno no. Speriamo nn esagerino. ecchecazz
  7. Sì perché nn riuscirai mai ad avere il 100% dei consensi. Dominare un mercato vuol dire avere la quota maggiore rispetto agli altri, relativa, non quella assoluta. Che è oggettivamente improbabile da raggiungere. Per cui gli haters, messi tutti insieme, saranno quasi sempre più dei lovers. Ma questo nn vuol necessariamente dire che quel brand non sia il leader. Sul discorso "basta che se ne parli" non è proprio da prendere letteralmente, ma ha un fondo di verità nel discorso di prima
  8. non penso che il tarocco sia un grande problema sui mercati esteri. Ma si tratta solo di una mia percezione.
  9. Per la prima parte: siamo di fronte a un rebranding. Non è SOLTANTO cambiare il font e la grafica. Vogliamo riposizionarci sul mercato internazionale. Significa che da oggi si lavora affinchè nel mondo, chi pensa a noi, pensi a qualcosa che sia solo nostro. Il calcio, in questo senso è solo una delle espressioni, un veicolo di comunicazione, del nostro messaggio. Forse il più importante, ma solo uno dei tanti. Per la seconda frase: capisco che faccia male, ma purtroppo non è così. Da almeno 20 anni. E non solo per noi juventini.
  10. ti fa ridere perchè non è pensata affinchè ti piaccia. come nn è pensata affinchè piaccia a me. serve per gli investitori, le pr, i giornalisti. Adesso bisogna far parlare di questa cosa. Bisogna che arrivi all'orecchio di tutti, anche quelli che lo sfottono. ogni due/tre che sfottono (e fanno girare) ce n'è uno che dice "però, non è male" E' un gioco sui grandi numeri
  11. Il nuovo logo della Juve si inserisce in una strategia di rebranding e repositioning che hanno chiamato: black and white and more. Dal sito: Il calcio è sempre di più un linguaggio universale e un settore globale, e per ricoprire un ruolo da protagonista è indispensabile anticiparne le trasformazioni sportive, sociali, ed economiche. Juventus punta a dare al proprio brand un significato più ampio e profondo, trasformandolo in una vera e propria identità e in uno stile. In coerenza con i propri valori, Juventus offrirà esperienze uniche per il cuore del proprio pubblico di appassionati – i tifosi – ma rilevanti per una audience più ampia. Questo permetterà al Club di sostenere la propria crescita sportiva, commerciale e culturale. Black and White and More è un piano di ampio respiro volto a concretizzare la propria filosofia, la ricerca dell’eccellenza senza compromessi, in iniziative, progetti ed esperienze radicalmente innovative, delle quali il calcio sarà sempre l’origine, ma mai il confine. L’intera organizzazione societaria e sportiva sarà coinvolta con l’obiettivo di rendere Black and White and More una realtà concreta, che i tifosi e il pubblico a livello internazionale possano vivere nel quotidiano. Black and White and More declinerà il ‘modo di essere’ Juventus – i princìpi e i valori del Club - in esperienze diversificate e innovative, rivolte sia agli appassionati bianconeri di tutto il mondo, sia a coloro che sono oggi meno vicini al mondo del calcio. Non vogliamo che le persone vedano soltanto la prestazione di una squadra, ma che possano anche vivere lo spirito più profondo del Club. Credo che più chiaro di così sia difficile esprimerlo. Anzi, forse no. Non confondente il brand con il logo. Uno è una serie di caratteri, di diverso genere, che se ben costruiti richiamano immediatamente l'azienda. Il logo è uno di quei caratteri e lavora sulla componente visiva. Per cui nel pezzo citato nn parlano delle 'due righe' del logo, ma di cose che vedremo nel tempo
  12. La ripetitività del messaggio è uno degli strumenti base del mktg e kuzk ve ne dà prova citandomi più volte a parte gli scherzi, nessuna presa in giro. So che sei nel settore e quando ci siamo trovati a parlarne siamo stati spesso d'accordo. Ecco il perché dell'apprezzamento (d'altra parte è così che funziona, no? Se siamo d'accordo siamo bravi entrambi altrimenti uno pensa dell'altro che è un pistola!) Bisogna sempre capire da quale punto di vista si guarda un problema, o progetto che dir si voglia. e poi dobbiamo capire dove si vuole arrivare. Noi nn abbiamo nessuna delle due informazioni. Per cui qualsiasi opinione è superflua. Vale però anche quando (te ed io nella situazione attuale) parliamo tra di noi. Bisogna capire il motivo per cui la gente si incazza e si schifa. Da un lato quelli che non capiscono il valore del tempo impiegato e speso per fare 'ste cose Da un altro quelli che l'unica strada per fare ciò che dobbiamo è vincere sul campo Da un altro ancora quelli più emotivi, che hanno paura di vedere scappare i motivi per sentirsi gobbo (come faccio a tifare una squadra di cinesi?) Tutto questo è senso di appartenenza. Loro (juve spa) vanno a ricercarlo altrove. Sulla base di 'valori' e style di cui ancora dobbiamo capire cosa vogliono concretamente dire. e lo sappiamo e lo abbiamo detto. Ma che questi (noi tifosi col sangue agli occhi) si inca22ino un pelino, l'hanno sicuramente messo in conto. Detto questo, se vanno a comandare nel mondo, tutti felici. Anche gli attuali incazzati. Resterebbero i sentimentali emotivi (tra cui mi ci metto, nonostante li giustifichi) Ma questo sarebbe un altro discorso. PS: Per quanto riguarda l'Italia, prima riusciamo a far capire ai nostri 1998/2000 che (quasi) tutto quello che gli dicono i genitori è sbagliato, prima riportiamo il Paese sulla giostra. Altrimenti, scendiamo tutti. Ma poi guai a chi si lamenta.
  13. Quando si parla di marketing, non c'è tifosobianconero.com più autorevole che il buon kuzk. MrZqp likes Kuzk e a nessuno gliene fotte una sega questo è mktg fatto male. detto questo, vorrei far notare a tutti noi quanto stia diventando interdisciplinare la professione da tifosi. da avvocati a commercialisti da direttori sportivi ad allenatori adesso anche marketer e designer forse sarebbe il caso di tornare a essere solo tifosi: pizza, birra e rutto libero. Il mercato, le persone, a cui stanno pensando non siamo noi. Quando fanno le maglie non pensano a noi. Quando pensano a rebranding e repositioning non pensano a noi. Per cui, è inutile starci troppo su. Se la Juve vuole raggiungere l'elitè del calcio deve fare più soldi. E i soldi sono altrove. Non sono a Torino, non sono a Milano e neppure a Minchiazza sul Rubicone. E' triste, ma è così. Volete i top players? Quelli ti fanno vincere, non c'è dubbio. Ma non devi solo poterli comprare. Devi mantenerli. E devi dar loro l'opportunità di fare tanti soldi anche oltre lo stipendio e le vittorie. La sfida della Juve spa è questa. Si passa anche dal repositioning. Riposizionarsi sul mercato. Servono i calciatori, sì. servono le vittorie, sì. serve anche una strategia di brand. Internazionale. E noi tifosi italiani? O saltiamo su questa giostra o scendiamo. Non c'è molto da scegliere. E' lo stesso dilemma che abbiamo come Paese. Ma se scendete, non pensate di avere così tanta compagnia come potrebbe sembrarvi... alla fine, saremo sempre lì a guardare che cosa fanno gli altri. E loro, sanno anche questo.
  14. c'è a chi basta vincere la partita contro i rivali di sempre c'è a chi basta mantenere l'identità con la città c'è a chi basta comprare i giocatoroni c'è a chi basta vincere gli scudetti c'è chi vorrebbe tutto e non è mai contento c'è chi si 'veste' di juve e ne fa uno specchio della propria personalità c'è chi si sente gobbo solo quando può sbatterlo in faccia agli altri c'è chi nasconde le proprie fragilità dietro qualcosa, l'essere gobbo, che è in grado di fargliele superare c'è chi vive il presente tirandosi dietro il passato c'è chi guarda al futuro, liberandosi dei pezzi del passato che potrebbero nn servire se vogliamo continuare ad essere una delle società di calcio più importanti del mondo, bisogna guardare oltre noi. oltre gli ebatiani, oltre i torinesi, oltre gli italiani. Un giorno potrebbero arrivare proprietà non torinesi e non italiane. Un giorno potrebbero portarla via da Torino (leggi NBA) Un giorno potrebbe avere bisogno di tutto questo e anche di più. La strada porta verso quella direzione. Voglio bene alla Juve e alla mia città Voglio bene anche al mio Paese, l'Italia. So che fa male, l'ho ammesso il senso di nostalgia. ma chi ci dice che "la soluzione è la povertà" invece di dirci che a costo di star male bisogna fare appello al senso di sacrificio per crescere, è lui il primo a farci male. Non dobbiamo tagliare le ali ai nostri amori per tenerli vicini, dobbiamo imparare ad amare il vederli volare (via). Detto questo, sono due cacchio di righe che arriveranno laggiù se e solo se saranno bravi a farle arrivare. altrimenti sarà solo un brutto logo del ca22o (fatto da un'agenzia che si chiama Interbrand... SIGH) vedremo.
  15. a mente fredda. il grande calcio si sta allontanando dalla passione. Tifiamo Juve per una serie di motivazioni personali, intime, genetiche. È un senso di appartenenza. Quel gioco dei neuroni a specchio che ci fa sentire parte integrante di una cosa. Quella cosa de: la Juve siamo noi. Che nella sostanza peró nn è vera. O meglio, lo è solo quando siamo tutti insieme: 50mila nello Stadium. 500mila in città a maggio. 5mln alla tv. 500mln di fatturato. Non bastiamo. Andiamo poco allo stadio, rubiamo le paytv e compriamo magliette dai pulcinella nelle bancarelle. Il grande calcio sta aprendo i mercati, ormai da 10/15 anni. Noi, juventus spa, dobbiamo obbligatoriamente farlo. E per farlo si deve uscire dal provincialismo, si devono abbandonare i vincoli che ci caratterizzano troppo. Per piacere agli altri. Chissà, forse anche quando hanno scelto il nome Juventus avremmo voluto che ci fosse maggior legame con la nostra città. D'altra parte era la prima società di calcio che si vedeva, no?! Credo che il lavoro possa essere interessante. Che un'immagine del marchio così poco calcistica possa aiutare a riposizionare un'azienda nella testa dei nuovi clienti. Ben al di là dei risultati sportivi. Soprattutto se si lavora nella direzione dello 'stile' e dei 'valori'. Se saranno bravi e perseveranti, polarizzeranno intorno a questo genere di concetti nuove simpatie. Persone disposte a pagare per dire: visto che figo questo brand?! È di gran moda! Sono sicuro che ce la faranno. Detto questo e tralasciando miliardi di parole sul marketing strategico internazionale, rebranding e repositioning... sarà l'età, ma devo ammettere che oggi mi sento un po' più nostalgico e un po' più lontano dalla mia Juve.
  16. l'agenzia con la quale hanno pensato a Black and White and More + il rebranding (e direi anche il repositioning) è la INTERBRAND e nn sto scherzando
  17. un marchio di abbigliamento. guardate come sta bene da sfondo alle fighe
  18. potevano metterci almeno il trade mark un bel TM vicino poteva sostituire il simbolo della città di Torino Topo Meerrda
  19. è così, ma dovrebbe avere anche la scritta JUVENTUS e le tre stelle
  20. che poi nn è che mi faccia schifo, su un cappellino da baseball starà benissimo, per esempio ci abitueremo.
  21. ok, allora facciamo così: voi ci ridate il logo della nostra squadra di calcio e voi vi tenete questa cosa che avete presentato a Milano come un marchio di abbigliamento e lifestyle.
  22. Premessa: sono il più progressista dei conservatori. Introduzione: viva il mondo globalizzato e i 7mld di persone collegate su internet. Svolgimento: non esiste nessun logo della Juve senza richiami alla città di Torino. Duscussione: attenzione a toccare una passione che è solo nostra e non dei proprietari. perchè a far girare le balle ci vuole un attimo e a farle smettere un po' di più. Conclusione: la Juve siamo noi!
  23. abbiamo da sistemare un paio di cose, col milan. va bene cosí!
  24. quando sai di essere nettamente più forte e perdi... girano le balle. c'è poco da fare.
  25. che schifo mi fanno... topi, topini e pulcinella! tutto quello di cui dovremmo vergognarci al netto dei diversamente onesti.
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