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bidescu

Fabio Pecchia

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Joined: 31-May-2005
141 messaggi

55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png FABIO PECCHIA    

 

 

Panini Card Calcio 98 1998 Serie A #72 Fabio Pecchia Juventus | eBay

 

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Fabio_Pecchia

 


Nasce a Formia, in provincia di Latina, il 24 Agosto 1973; dopo due ottime stagioni allAvellino, viene ceduto, nellestate del 1993, al Napoli dove disputa quattro stagioni ad altissimo livello, tanto da guadagnarsi le attenzioni della Juventus.

«A sei anni», racconta, «mio padre mi ha iscritto presso la scuola di calcio di Lenola, il mio paese. A dodici anni, il talent-scout Gino Corrado, mi ha portato ad Avellino, lontano dalla famiglia e dagli amici; è iniziata, per me, una vita di responsabilità, senza certezze. Solo uno su mille riesce a diventare qualcuno; io sono stato molto fortunato».

Lippi, che ha avuto Fabio a Napoli, ritiene che sia un giocatore fondamentale per far rifiatare Zidane e, così, Pecchia approda in riva al Po, nellestate del 1997. Purtroppo per lui, però, la stagione non è fortunata; Zizou è praticamente sempre presente in campo e la società bianconera acquista Edgar Davids, chiudendo, praticamente, le porte del campo allex giocatore del Napoli.

Peccato, perché Fabio è un ottimo giocatore abile a giostrare su entrambe le fasce, nonostante sia il destro il suo piede preferito. Molto abile nelle verticalizzazioni, è molto veloce con la palla al piede e questo gli consente di ribaltare efficacemente il gioco, rendendosi molto pericoloso in fase offensiva.

Pecchia scende in campo solamente 37 volte, ma ha la fortuna e la bravura di realizzare un goal ad Empoli, che risulterà fondamentale per la conquista dello scudetto.

Al termine di quella stagione, viene ceduto alla Sampdoria ed inizia un lungo girovagare per lItalia: Torino, Napoli, Bologna, Como, ancora Bologna, Siena e di nuovo nel capoluogo emiliano, sempre disputando campionati da protagonista.



http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2007/08/fabio-pecchia.html

 

Modificato da Socrates

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Joined: 22-May-2006
17117 messaggi

Mi ricordo una grande partita contro il Man Utd

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Joined: 07-Sep-2008
1 messaggio

si ? sempre guadagnato il pane

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Joined: 07-Sep-2005
672 messaggi

Non riesco a capire cosa ci facesse alla Juve... comunque ? stata una buona riserva...

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Joined: 07-Feb-2006
2910 messaggi
Non riesco a capire cosa ci facesse alla Juve... comunque ? stata una buona riserva...

aveva fatto un ottimi anni a napoli,non si ? riconfermato da noi

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Joined: 06-Sep-2009
3 messaggi

dal testo di bidescu appare il goal con l'empoli.. ecco basta solo questo per far capire l'importanza di pecchia nel 97/98 fu come il goal c****to di maresca insomma giocatori non titolari che ci aiutarono anche solo con un goal

quindi FORZA PECCHIA lo ricordo con affetto ....che squadra quella del 97/98

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Joined: 04-Apr-2006
130805 messaggi
Inviato (modificato)

55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png   FABIO PECCHIA

 

KhaledAlnouss on Twitter: "Andrea Pirlo, Fabio Pecchia & Fabio Caserta are  the options for the U23 coaching role. Pirlo could be in the staff of  Sarri, who's expected to be announced as

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Fabio_Pecchia

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Formia (Latina)
Data di nascita: 24.08.1973
Ruolo: Centrocampista
Altezza: 172 cm
Peso: 70 kg
Nazionale Italiano Under-21
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 1997 al 1998

Esordio: 23.08.1997 - Supercoppa Italiana - Juventus-Vicenza 3-0

Ultima partita: 23.09.1998 - Coppa Italia - Juventus-Ravenna 4-0

 

37 presenze - 1 rete

 

1 scudetto

1 supercoppa italiana

 

 

Allenatore della Juventus Under-23 dal 2019 al 2020

 

1 coppa Italia di serie C 

 

 

 

Fabio Pecchia (Formia, 24 agosto 1973) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico del Parma.

 

Cresciuto nell'Avellino, ha poi legato i maggiori trascorsi agonistici al Napoli, squadra che ha contrassegnato la sua prima parte di carriera. La seconda parte l'ha visto protagonista di un lungo peregrinare per l'Italia, a cominciare dalla Juventus con cui ha conseguito i suoi maggiori trionfi sportivi, con la vittoria di uno Scudetto (1997-1998) e una Supercoppa italiana (1997); annovera inoltre nel palmarès una Coppa Italia Serie C col Foggia nell'edizione 2006-2007.

 

Ha fatto parte della nazionale Under-21, con cui ha vinto il campionato europeo di categoria nel 1996, e della nazionale olimpica con cui ha partecipato al torneo di Atlanta 1996.

 

Da allenatore ha conseguito due promozioni in Serie A, con Verona (2016-2017) e Cremonese (2021-2022), oltreché la vittoria di una Coppa Italia Serie C con la Juventus U23 (2019-2020).

 

Fabio Pecchia
Fabio Pecchia - SSC Napoli 1996-97.jpg
Pecchia al Napoli nel 1996
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 70 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra   Parma
Termine carriera 2009 - giocatore
Carriera
Giovanili
1985-1992   Avellino
Squadre di club
1991-1993   Avellino 33 (1)
1993-1997   Napoli 125 (15)
1997-1998   Juventus 37 (1)
1998-1999   Sampdoria 26 (1)
1999-2000   Torino 22 (1)
2000-2001   Napoli 27 (6)
2001-2002   Bologna 33 (5)
2002-2003    Como 27 (6)
2003-2004   Bologna 27 (4)
2004-2005    Siena 23 (2)
2005-2006   Bologna 32 (3)
2006-2007   Ascoli 6 (1)
2007   Foggia 18 (4)
2007-2008   Frosinone 26 (1)
2008-2009   Foggia 24 (1)
Nazionale
1993-1996 Italia Italia U-21 11 (0)
1996 Italia Italia olimpica 3 (0)
Carriera da allenatore
2009-2010   Foggia Vice
2011   Gubbio  
2012-2013   Latina  
2013-2015   Napoli Vice
2015-2016   Real Madrid Vice
2016   Newcastle Utd Vice
2016-2018   Verona  
2018-2019   Avispa Fukuoka  
2019-2020   Juventus U23  
2021-2022   Cremonese  
2022-   Parma  
Palmarès
 
Transparent.png Europei di calcio Under-21
Oro Spagna 1996

 

Biografia

Diplomato ragioniere ad Avellino nel corso degli anni 1990, successivamente nel 2007, durante il periodo di militanza a Foggia, consegue la laurea in giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Caratteristiche tecniche

Giocatore

Era un centrocampista abile a giostrare su entrambe le fasce, nonostante fosse il destro il suo piede preferito. Era molto abile nelle verticalizzazioni e molto veloce con la palla al piede, qualità che gli consentivano di ribaltare efficacemente il gioco, rendendosi molto pericoloso in fase offensiva.

Carriera

Giocatore

Club

Avellino

A 12 anni entra alle giovanili dell'Avellino. Esordisce in prima squadra nella stagione 1991-1992 in serie cadetta, con 4 presenze a fine campionato. La stagione successiva, 1992-1993, Pecchia è confermato all'Avellino frattanto sceso in Serie C1. Diventa titolare e a fine campionato mette a referto 29 presenze e 1 gol.

Gli anni al Napoli

Nella stagione successiva passa in Serie A; comprato inizialmente dal Parma, il suo cartellino è subito ceduto al Napoli. Debutta in Serie A il 29 agosto 1993: a 20 anni diviene il perno del centrocampo azzurro: il tecnico Marcello Lippi lo utilizza per esprimere la sua tattica fatta di verticalizzazioni e gioco veloce. Pecchia comprende questo modulo e, grazie a una buona visione di gioco e duttilità tattica, s'impone come uno dei migliori talenti italiani dell'epoca.

 

Piccolo e generoso centrocampista, un andirivieni per il campo, Pecchia emerge rapidamente quale leader del centrocampo partenopeo di metà anni 1990. Nella sua prima stagione in massima serie realizza 4 reti in 33 partite, contribuendo alla qualificazione in Coppa UEFA. Gioca a Napoli per altre tre stagioni, diventando pur a fronte della giovane età uno dei senatori dello spogliatoio azzurro e apportando un contributo importante al club, aggravato da pesanti debiti finanziari, in anni difficili per la società partenopea che si aggrappa soltanto a intuizioni della dirigenza e sacrifici della squadra.

 

Nella stagione 1996-1997, complice l'assenza prolungata di Bordin, ad appena 23 anni diventa de facto capitano del Napoli. Sotto la guida tecnica di Luigi Simoni, gli azzurri giungono a sorpresa alla sosta natalizia al secondo posto in classifica. Nella stessa stagione raggiunge la finale di Coppa Italia, disputata contro il Vicenza, segnando il gol vittoria nella partita di andata; una rete tuttavia ininfluente, poiché nel match di ritorno il Napoli viene sconfitto ai supplementari dalla squadra berica. Seppur molto legato alla maglia azzurra, per esigenze di bilancio nell'estate 1997 viene "sacrificato" con la cessione alla Juventus per 10 miliardi di lire. Farà ritorno a Napoli tre anni dopo, collezionando in totale coi partenopei 152 presenze e 21 reti.

Juventus e stagioni altalenanti
220px-Fabio_Pecchia_-_Juventus_FC_1997-9
 
Pecchia in azione alla Juventus nella stagione 1997-1998

 

Alla Juventus, dove ritrova Lippi, colleziona 21 presenze e 1 gol nella stagione 1997-1998, pur facendo parte delle seconde linee a causa della presenza nel centrocampo bianconero di più quotati elementi, su tutti i francesi Zidane e Deschamps. L'arrivo nel mercato autunnale dell'olandese Davids restringe ulteriormente lo spazio in campo per Pecchia, che comunque realizza un gol decisivo nella trasferta di Empoli dando così un suo contributo per la conquista a fine stagione dello Scudetto.

 

Desideroso di giocare con continuità, chiede la cessione (scelta di cui avrà motivo di rammaricarsi col senno di poi) e viene così dirottato, dapprima in compartecipazione e in seguito a titolo definitivo, alla Sampdoria per il campionato 1998-1999. Segue poi le esperienze al Torino (1999-2000), e infine di nuovo al Napoli (2000-2001). Questi tre tornei si concludono sempre con la retrocessione in Serie B della squadra in cui milita Pecchia.

Nella stagione 2001-2002 torna comunque in Serie A grazie al Bologna, nelle cui file gioca 33 partite segnando 5 gol. L'anno seguente passa al Como (2002-2003), neopromosso in massima categoria; segna 6 gol ma la squadra è retrocessa in Serie B.

 

Nel 2003 torna a Bologna, poi passa al Siena (2004-2005) dove contribuisce a evitare la retrocessione, per poi tornare nuovamente a Bologna, stavolta in Serie B (2005-2006), con 32 presenze e 3 gol segnati. Nella stagione 2006-2007 gioca nell'Ascoli, in Serie A; la retrocessione a fine anno in Serie B per Pecchia è la quinta con cinque squadre diverse.

Ultimi anni

Nel gennaio 2007 passa al Foggia, in Serie C1. Il successivo 10 luglio è acquistato dal Frosinone, in Serie B; coi giallazzurri colleziona 26 presenze e sigla 1 rete nella gara interna col Chievo. Nel giugno 2008 torna a Foggia firmando un contratto fino al 2010, ma nell'estate 2009 si ritira anticipatamente dall'attività agonistica.

 

In carriera ha collezionato 446 presenze e realizzato 50 reti: 337 presenze 41 reti in Serie A, 62 presenze 4 reti in Serie B, 47 presenze 5 reti in Serie C1.

Nazionale

Tra il 1993 e il 1996 fa parte della nazionale Under-21, agli ordini del commissario tecnico Cesare Maldini, con cui ha vinto l'europeo di categoria nell'edizione 1996. Nello stesso anno partecipa, con la nazionale olimpica sempre guidata da Maldini, al torneo olimpico di Atlanta 1996 che vede gli azzurrini eliminati al primo turno.

Allenatore

Gli inizi

Nella stagione 2009-2010 inizia la carrera in panchina ricoprendo il ruolo di vice per Antonio Porta al Foggia.

 

Nel giugno 2011 diventa allenatore del Gubbio, in Serie B, in sostituzione di Vincenzo Torrente. Dopo la qualificazione in Coppa Italia ottenuta eliminando l'Atalanta, squadra di Serie A, gli umbri hanno un difficile avvio di campionato; all'allenatore è fatale la sconfitta maturata nei minuti finali per 2-1 sul campo del Crotone, sicché il successivo 16 ottobre viene esonerato.

 

Fabio_Pecchia.jpg
 
Pecchia nel 2011

 

Nell'estate 2012 si siede sulla panchina del Latina, in Prima Divisione. La squadra pontina è la sorpresa positiva del campionato e Pecchia la mantiene in testa alla classifica per buona parte della stagione, oltre a qualificarsi per la finale della Coppa Italia di Lega Pro col Viareggio, imponendosi peraltro il 3 aprile 2013 nella gara di andata; tuttavia viene esonerato appena cinque giorni dopo, in seguito alla sconfitta in campionato sul terreno del Benevento, coi laziali terzi in classifica.

 

Frattanto il 5 luglio 2012 aveva acquisito a Coverciano il titolo di allenatore di Prima Categoria UEFA Pro, col diritto di ricoprire il ruolo di tecnico in una squadra di massima serie.

Vice di Benítez, Verona

Nel giugno 2013 diventa allenatore in seconda al Napoli di Rafael Benítez; per Pecchia si tratta del terzo ritorno nella città partenopea. Nell'estate 2015 segue Benítez al Real Madrid, anche qui con il ruolo di vice; il 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero del tecnico spagnolo, viene a sua volta sollevato dall'incarico. Nel marzo 2016, sempre al seguito di Benítez, subentra come vice al Newcastle Utd.

 

Il 1º giugno seguente interrompe la collaborazione con l'allenatore spagnolo e si accorda con il Verona, neoretrocesso in Serie B. Con i gialloblù si piazza al secondo posto nel torneo cadetto, conquistando la promozione in Serie A. La stagione seguente non riesce a evitare il penultimo posto e l'immediato declassamento, lasciando la guida della squadra a fine campionato dopo essere stato a lungo contestato dalla piazza scaligera.

Avispa Fukuoka e Juventus U23

Nel dicembre 2018 si trasferisce ai giapponesi dell'Avispa Fukuoka, club militante in J2 League, con cui rimane fino al giugno 2019, quando si dimette per motivi personali.

 

L'estate seguente torna in Italia prendendo in mano la Juventus U23, in Serie C. Con la seconda squadra bianconera è autore di una positiva annata, che vede il raggiungimento dei quarti di finale dei play-off, e culminata nello storico successo nella Coppa Italia di Serie C — la prima affermazione nel calcio professionistico italiano per una cosiddetta squadra B —, vinta il 27 giugno 2020 superando la Ternana nella finale di Cesena.

Cremonese e Parma

Una volta dato l'addio alla Juventus U23 a fine stagione, rimane inattivo per alcuni mesi finché il 7 gennaio 2021 subentra a Pierpaolo Bisoli alla guida della Cremonese, in Serie B, traghettando i grigiorossi in un campionato di metà classifica. Nella stagione seguente la Cremonese di Pecchia è la sorpresa del torneo cadetto: la squadra lotta per tutto l'arco del campionato ai vertici della classifica e, proprio all'ultimo turno, riesce a raggiungere il secondo posto che vale la promozione diretta in Serie A, a ventisei anni dalla precedente apparizione grigiorossa.

 

Nonostante la promozione, considerato esaurito il suo ciclo a Cremona, risolve il contratto con il club lombardo al termine della stagione e, il 2 giugno 2022, si accorda col Parma, sempre in serie cadetta. Nel campionato seguente, dopo avere concluso la stagione regolare al quarto posto, la squadra di Pecchia viene eliminata dal Cagliari nella semifinale dei play-off.

Palmarès

Giocatore

Club

Nazionale

Allenatore

 

Individuale

 

 

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55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png   FABIO PECCHIA

 

pecchia%2B%25282%2529.jpg

 

 

 

Certo che Fabio Pecchia è un nuovo acquisto per la Juventus – scrive Marco Manassero su “Hurrà Juventus” del giugno 1997 – ma quando si incontreranno, lui e Lippi, a Torino, la sensazione non sarà certo quella che si prova quando due persone si vedono per la prima volta. No, i due si stimano, si conoscono bene, al punto che fu proprio Marcello Lippi a fare esordire il centrocampista in Serie A con la maglia del Napoli.
Era il 29 agosto del 1993, e per Pecchia cominciava una straordinaria avventura che lo avrebbe portato a vincere il Campionato d’Europa con l’Under 21 e a diventare il capitano del Napoli e uno dei simboli della squadra. I tifosi partenopei, naturalmente, già lo rimpiangono, quelli bianconeri, già si fregano le mani, confortati anche dal fatto che l’altro “azzurro” che lo ha preceduto a Torino, Ciro Ferrara, ha dato e continue garanzie di affidabilità e di impegno.
«Napoli è un posto eccezionale, una città stupenda – spiega Pecchia – ma anche un luogo che ti aiuta a crescere. Non potrò mai dimenticare i 4 anni trascorsi in questa città. Adesso mi sento più forte, più maturo, pronto per la Juve. Perché può giocare dovunque, uno che è stato a Napoli, è pronto a tutto». E sul fatto che Pecchia sia un giocatore affidabile nessuno nutre dei dubbi.
A cominciare da Marcello Lippi che sa di avere a disposizione un giocatore completo, che può giocare, nonostante il suo piede preferito sia il destro, su entrambe le fasce. Molto abile nelle verticalizzazioni, è molto veloce palla al piede e questo gli consente di ribaltare efficacemente il gioco rendendosi costantemente pericoloso in chiave offensiva. In questi anni ha confermato di essere un professionista serissimo e un trascinatore, proprio come quelli che servono alla Juve di Lippi che fa del temperamento e della motivazione uno dei suoi punti di forza. Per dire: dopo la notizia del suo ingaggio da parte della Juve, il giovanotto non si è mica concesso una vacanza premio, macché: è salito in auto e ha percorso i 200 chilometri che separano casa sua, a Lenola, da Cerreto Sannita, dove ha lo studio il fisiatra De Nicola. Con lui ha stilato una tabella di lavoro per le vacanze: vuole presentarsi alla Juve nelle migliori condizioni possibili.
Al di là dell’aspetto sportivo, comunque, Pecchia è un uomo maturo e responsabile, certamente più di quanto i suoi 24 anni potrebbero far pensare, forgiato anche dalle vicende personali: a 13 anni non esitò ad andarsene di casa per giocare nelle formazioni giovanili dell’Avellino: «Quella – ha sempre affermato – fu certo l’esperienza umana più importante della mia vita. Il fatto di essere costretto a stare lontano dalla famiglia mi ha aiutato a maturare in fretta e a responsabilizzarmi».
Un atteggiamento che non si riflette solo nell’attività professionale, ma anche nella vita privata e nell’atteggiamento che ha nei confronti del mondo del calcio che lo vede impegnato attivamente come consigliere dell’Associazione Calciatori, il sindacato di cui fa parte anche Vialli. Nel tempo libero, poi, Pecchia si dedica con successo ai libri: è iscritto a Giurisprudenza, un argomento di conversazione in più con l’Avvocato per eccellenza, Gianni Agnelli.
«Dove trovo il tempo per studiare? In ritiro, in viaggio, cerco di sfruttare ogni momento libero. Certo, è un sacrificio, ma dà grandi soddisfazioni. E poi sono convinto che la vita è una continua sfida per migliorarsi, guai a sentirsi arrivati, nemmeno quando ti compra la Juve, che pure è professionalmente il massimo, la squadra più prestigiosa al mondo. Sì, anche questo deve essere considerato un punto di partenza, non di arrivo».
La legge, il diritto, il calcio e l’amicizia: quella con l’ex compagno Fabio Cannavaro e quella, che sconfina nella riconoscenza, con Gino Corrado, talent scout avellinese che ne consigliò l’acquisto al Napoli: l’affare fu concluso per 500 milioni. Adesso la Juve l’ha pagato nove miliardi, e la sensazione è che il ragazzo di Formia non li farà rimpiangere.
〰.〰.〰
Lippi ritiene che sia un giocatore fondamentale per far rifiatare Zidane ma purtroppo la stagione non sarà fortunata: Zizou non salta una partita e la società bianconera acquista Edgar Davids, chiudendo, in sostanza, le porte del campo all’ex giocatore del Napoli.
Pecchia scende in campo solamente 37 volte, ma ha la fortuna e la bravura di realizzare un goal a Empoli, che risulterà fondamentale per la conquista dello scudetto.
Al termine di quella stagione, è ceduto alla Sampdoria e inizia un lungo girovagare per l’Italia: Torino, Napoli, Bologna, Como, ancora Bologna, Siena e di nuovo nel capoluogo emiliano, sempre disputando campionati da protagonista.
 
 
 
Under 23, Fabio Pecchia è il nuovo allenatore! - Juventus
 
Modificato da Socrates

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