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Gli Stadi

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Parco Del Valentino

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(Dal 1897)

 

 

Fu il primo posto in cui la Juventus cominciò ad effettuare i suoi primi allenamenti nei primi momenti della sua storia.

È sicuramente il parco cittadino più conosciuto del capoluogo piemontese ed è stato assunto a simbolo della città al pari della Mole Antonelliana.
L'origine del nome non è conosciuta con precisione: alcuni ipotizzano che sia di origine romana; altri che sia stata originata dal fatto che nel luogo sorgesse in tempi antichi una cappella intitolata a San Valentino.

Il nucleo iniziale del Parco trae le sue origini dal Castello del Valentino, che prese il nome dal Parco. Venne iniziato nel XVI secolo, ma solo nell'XIX iniziarono i lavori che in seguito hanno plasmato il Parco vero e proprio, secondo il progetto romantico del paesaggista francese Barrillet-Dechamps.
In occasione dell'Esposizione Generale Italiana del 1884 venne realizzato il cosiddetto borgo medievale, ovvero la ricostruzione di uno scorcio completo dei principali caratteri stilistici ed architettonici delle opere piemontesi e della Val d'Aosta del Medioevo, con tanto di rocca visitabile.
Mentre nel borgo medievale sono allestite periodiche mostre, nel Parco sono state realizzate nel corso degli anni numerose mostre floreali (come FLOR 61, allestita in occasione del centenario dell'Unità d'Italia), di cui restano a ricordo ampie aiuole fiorite, il Giardino roccioso ed il Giardino montano, con cascatelle, fontane e piccoli corsi d'acqua.

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Parco Cittadella

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(Dal 1898)


Successivamente, la Juventus cambiò collocazione e si trasferì nel limitrofo Parco Cittadella per effettuare i suoi primi allenamenti e le sue prime sgambate, in attesa di trovare una sistemazione adeguata, ergo, uno stadio vero e proprio in modo tale da realizzare al meglio le sue partite.

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Velodromo Re Umberto I

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(Dal 1905 al 1906)


Il Velodromo Umberto I fu uno dei primi velodromi costruiti in Italia. Si trovava a Torino, nel quartiere Crocetta, e mutuava il nome dal viale su cui si affacciava, il Corso Umberto I intitolato all'allora re d'Italia.

Il velodromo fu costruito nel 1895 dall'Unione Velocipedistica Italiana per ospitare le gare organizzate dal vivace tessuto di società ciclistiche cittadine, tra cui la Veloce Club e la Biciclettisti Club.

Nel 1898 il terreno all'interno della pista fu adattato per ospitare il primo campionato italiano di calcio: la partita inaugurale della storia del torneo si svolse l'8 maggio e vide di fronte il Football Club Torinese e l'Internazionale Torino con l'affermazione dei primi per uno a zero, anche se alla fine fu il Genoa Cricket and Football Club a vincere il torneo. Nello stesso anno, il 24 e 26 giugno, il velodromo fu il palcoscenico delle gare organizzate dal Touring Club Ciclistico Italiano in occasione del suo convegno nazionale annuale.

Con il nuovo secolo l'impianto venne ad assumere maggiore importanza e a diversificare i suoi usi. La sponsorizzazione della giovane casa francese della Peugeot lo portò ad ospitare le prime apparizioni di gare motociclistiche, tant'è che l'impianto cominciò ad essere noto anche come Motovelodromo.

Si intensificò anche il suo uso per il gioco del calcio: sede degli incontri casalinghi del Football Club Torinese tra il 1900 e il 1903, nel 1904 fu affittato permanentemente da Alfred Dick, presidente del Foot-Ball Club Juventus, che vi fece costruire una tribuna atta a far sedere gli spettatori, che fino a quel momento erano rimasti in piedi. Sennonché nel 1906 Dick fu clamorosamente defenestrato dal consiglio direttivo bianconero e il dirigente svizzero, di tutta risposta, fondò il Torino Football Club, di cui divenne il primo presidente: essendo il contratto di affitto intestato a suo nome e non a quello della Juventus, il sodalizio bianconero si ritrovò improvvisamente senza un campo dove gareggiare, mentre il velodromo divenne la sede del Torino fino al 1910.

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Campo Piazza D'Armi

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(Dal 1907 al 1908)


La Juventus F.C. giocò per un anno (Come si vede supra) presso il campo di Piazza D' Armi in località Crocetta. Oltre ad essere uno dei primi "stadi" di calcio in Italia, questo impianto passò alla storia in quanto  per la prima volta nel nostro paese, venne ospitata una squadra straniera proprio dalla Juventus: il Montriond (Losanna).

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Campo Campo di Corso Sebastopoli

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(Dal 1909 al 1922)

 


Situato nella strada da cui prendeva il nome, aveva una capacità di circa di 10.000 spettatori. Costruito in legno, è considerato il primo vero scenario nel quale il Foot-Ball Club Juventus disputò le sue gare casalinghe durante quattordici anni fino alla sua demolizione nel 1922, anno in cui il club si trasferì allo Stadio di Corso Marsiglia.

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Campo di Corso Marsiglia

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(Dal 1923 al 1933)

 

 

Il 19 ottobre 1922 venne inaugurato lo stadio di Corso Marsiglia, divenuto famoso in poco tempo in quanto era il primo impianto sportivo ad essere stato realizzato interamente in cemento armato. Gli spalti erano in grado di contenere 15.000 spettatori e la sua costruzione si ritenne necessaria in quanto il numero di appassionati di calcio, e soprattutto di affezionati alla squadra bianconera cresceva a dismisura. Tale campo di gioco passò alla storia anche perché, pochi mesi dopo la sua inaugurazione, venne dotato di un impianto di illuminazione; questa decisione è da attribuire all' allora presidente Edoardo Agnelli, dopo un dialogo con il giocatore Mosca. Quest'ultimo infatti aveva chiesto di poter essere esonerato dagli impegni sportivi in quanto i suoi studi accademici per il conseguimento della laurea in medicina non gli permettevano di potersi dedicare al calcio: per ovviare a questo problema venne deciso che gli allenamenti dovevano essere eseguiti in notturna in modo da poter agevolare anche chi aveva degli obblighi di altra natura durante il giorno.

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Stadio Comunale di Torino

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(Dal 1933 al 1990)


Il 14 maggio 1933 a Torino viene inaugurato il modernissimo Stadio Comunale (intitolato a Benito Mussolini) per i Giochi Studenteschi Littoriali. La struttura era davvero un qualcosa di eccezionale per quel tempo: tribune imponenti, locali interni, pista d'atletica, gradinate, biglietteria, la Torre Maratona e addirittura una piscina al coperto. La Juventus decise di non trasferirsi immediatamente nel nuovo impianto in quanto alcuni dirigenti, allenatore compreso, pensavano che un cambio di terreno avrebbe avuto un impatto negativo sul rendimento della squadra. Nel nuovo stadio, inizialmente, venivano eseguiti solo degli allenamenti di rifinitura mentre in seguito, sotto la pressione crescente del pubblico e dei tifosi, si disputarono le partite ufficiali. La prima partita dei bianconeri presso il "nuovo gioiello dell'ingegneria sportiva" fu quella di Coppa Europa contro l' Ujpest il 29 giugno 1933 davanti a 22.000 spettatori e ad alte cariche dello stato e della classe dirigente torinese. Il Comunale venne utilizzato dalla Juventus fino alla vittoria della Coppa UEFA nella stagione 1989-1990.

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Stadio Delle Alpi

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(Dal 2006 al 2011)

 

 

Lo Stadio delle Alpi è stato progettato dallo Studio Hutter per i Mondiali del 1990. Contava 69.041 posti a sedere, disposti su 3 anelli per un'altezza dal campo di 33 metri con il 90% al coperto.

 

Nel 2003 la Juventus ha acquistato dal Comune per 99 anni il diritto di superficie sull'area. Nel 2006 lo stadio è stato chiuso alle attività sportive e nel 2008 la società bianconera ha presentato il progetto per l'abbattimento dell’impianto, portato a termine nel marzo 2009, e la costruzione nella stessa area di una nuova struttura multifunzionale di sua proprietà, che è stata inaugurata l’8 settembre del 2011. 

Allo Stadio delle Alpi la Juventus ha disputato partite dal 1990 al 2006 e si è aggiudicata 7 scudetti.  

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Stadio Olimpico di Torino

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(Dal 2006 al 2011)

 

Con le Olimpiadi Invernali del 2006, il vecchio stadio Comunale subì una ristrutturazione, a spese del Comune di Torino. La struttura originale è stata mantenuta ma sono state fatte delle aggiunte di elementi architettonici e di ammodernamenti per rendere lo stadio anche a norma per i campionati calcistici. E' proprio questo lo stadio attualmente utilizzato dalla Juventus per disputare le partite casalinghe di campionato.

Attualmente è denominato Stadio Olimpico di Torino.

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Juventus Stadium

 

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(Dal 2011 al Presente)

 

 

Lo Juventus Stadium, noto anche come J-Stadium o semplicemente come Stadium, è un impianto calcistico di Torino, situato nei quartieri Vallette e Lucento in prossimità dell'area Continassa, nella V circoscrizione nell'area nord-occidentale della città. Di proprietà della società calcistica Juventus Football Club, è sede degli incontri interni della sua prima squadra dalla stagione 2011-2012. Sesto stadio italiano per capienza con 41 475  spettatori, nonché il primo del Piemonte, sorge sulla stessa area del preesistente e demolito Delle Alpi, di cui riutilizza parte delle strutture.

 

Prima struttura calcistica italiana priva di barriere architettoniche nonché primo impianto ecocompatibile al mondo, è uno dei tre stadi italiani (assieme all'Olimpico di Roma e all'Olimpico di Torino) a rientrare nella categoria 4 UEFA – quella con maggior livello tecnico –, nonché uno dei due impianti di proprietà di un club (assieme al Friuli di Udine) in cui vengono svolti regolarmente gli incontri del campionato di Serie A.

Ritenuto tra gli impianti più avanzati a livello mondiale, oltre che uno dei simboli architettonici della Torino contemporanea nonché tra i maggiori poli d'attrazione turistica della città, lo Juventus Stadium è stato premiato con lo Stadium Innovation Trophy al Global Sports Forum 2012 quale scenario sportivo più innovativo d'Europa; la sua cerimonia d'inaugurazione, avvenuta l'8 settembre 2011, ha vinto il premio come miglior evento celebrativo in Italia ai Best Event Awards Italia

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