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Socrates

Giuseppe Sculli

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 Profilo Giocatore Giuseppe Sculli

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Sculli

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Locri (Reggio Calabria)
Data di nascita: 23.03.1981
Ruolo: Attaccante
Altezza: 178 cm
Peso: 75 kg
Nazionale Italiano Under-21 e Olimpico
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 1998 al 2000 e dal 2006 al 2007

Esordio: 30.07.1998 - Amichevole - Valle d'Aosta-Juventus 2-2

Ultima partita: 16.08.2006 - Amichevole - Juventus-Piacenza 0-0

 

0 presenze - 0 reti

 

 

Giuseppe Sculli (Locri, 23 marzo 1981) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.

 

 

Giuseppe Sculli
Sculli (cropped).JPG
Giuseppe Sculli in uscita da un allenamento con il Genoa nel 2011
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 75 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Centrocampista, attaccante
Termine carriera 1º luglio 2019 - calciatore
Carriera
Giovanili
1996-1998   Juventus
Squadre di club
1998-2000   Juventus 0 (0)
2000-2002    Crotone 51 (8)
2002-2003    Modena 31 (8)
2003-2004    Chievo 18 (2)
2004-2005    Brescia 28 (0)
2005-2006    Messina 34 (2)
2006-2011   Genoa 125 (22)
2011-2012   Lazio 24 (4)
2012    Genoa 17 (3)
2012-2013   Lazio 0 (0)
2013    Pescara 10 (1)
2013-2014   Lazio 0 (0)
2014    Genoa 10 (0)
2014-2015   Lazio 0 (0)
2016-2019 600px Bianco e Azzurro.svg Accademia Pavese ? (?)
Nazionale
1997 Italia Italia U-15 9 (0)
1997-1998 Italia Italia U-16 7 (1)
1999-2000 Italia Italia U-18 8 (6)
2001 Italia Italia U-20 8 (2)
2002-2004 Italia Italia U-21 20 (9)
2004 Italia Italia olimpica 5 (0)
Palmarès
 
Olympic flag.svg Olimpiadi
Bronzo Atene 2004
Transparent.png Europei di calcio Under-21
Oro Germania 2004
Gold medal mediterranean.svg Giochi del Mediterraneo
Argento Tunisi 2001

 

Biografia

In carriera ha spesso vestito la maglia nº 14, in onore del suo idolo Johan Cruijff.

È nipote del boss della 'ndrangheta Giuseppe Morabito, arrestato nel 2004 dopo dodici anni di latitanza.
In un'intervista del 2007 ha raccontato: «Io sono pulito, ma qualcuno voleva che rinnegassi il mio sangue. Ma a mio nonno non hanno mai fatto un processo. È dentro dal 2004, ma non l'hanno trovato con droga o armi, non ha ucciso nessuno. E non viene processato». Quando alle Olimpiadi del 2004 con l'Italia ha vinto la medaglia di bronzo non fu chiamato al Quirinale per la nomina a cavaliere da parte del Presidente della Repubblica: «Gli altri ebbero la fascia tricolore e la pergamena. Ma io sono il nipote di Giuseppe Morabito, un mafioso. In quel momento non mi sono sentito un cittadino italiano».

Il 5 marzo 2013 a Locri viene arrestato per associazione a delinquere e riciclaggio anche il padre di Sculli, Francesco (funzionario del Comune di Bruzzano Zeffirio) scarcerato dopo una settimana e morto nel novembre 2014) oltre allo zio Rocco Morabito per aver favorito i clan degli Aquino e dei Morabito nel progetto di cementificazione del litorale jonico.

Vita privata

Ha un figlio di nome Francesco avuto dalla ex compagna Michela Piccolini e un altro di nome Cristian nato dalla relazione con l'attuale compagna Nadia.

Caratteristiche tecniche

Esterno d'attacco, gioca prevalentemente come ala.

Carriera

Club

Cresciuto nella Juventus, non trova spazio in prima squadra e viene ceduto al Crotone in prestito per due anni, con il quale totalizza complessivamente 8 reti e 51 presenze in serie B. Nel 2002 viene acquistato dal Modena, con cui esordisce in serie A il 14 settembre 2002 in occasione del match Modena-Milan, perso per 0-3. Nella successiva partita segna il primo gol, risultando decisivo per il successo in casa della Roma; nella partita successiva, giocata contro il Torino, segna due goal. Dopo l'esperienza modenese, conclusa con 8 reti e 31 presenze, nelle annate successive Sculli gioca con Chievo, Brescia e Messina per poi approdare nell'estate del 2006 al Genoa, ritrovando il tecnico Gasperini che lo allenò nel settore giovanile bianconero; qui contribuisce, con 4 gol, al ritorno della squadra ligure in serie A. Il 17 settembre 2009, al debutto nelle coppe europee, va subito a segno. Nel gennaio 2011 firma per la Lazio: il 6 marzo è autore di una doppietta al Palermo. Esattamente un anno dopo, rientrato al Genoa, fa altrettanto con il Lecce. Un altro gol, ancora ai rosanero, assicura poi la permanenza dei liguri in A anche per il 2012-2013, stagione in cui milita - sotto forma di prestito - al Pescara: l'unico centro è proprio contro il Grifone, nella sfida che sancisce però la retrocessione della squadra abruzzese. Fa quindi ritorno a Genova, collezionando 10 presenze. Dopo un anno di inattività, per la stagione 2016-17 è tesserato dall'Accademia Pavese (in Eccellenza).

Nazionale

Con le Nazionali giovanili ha vinto il Campionato europeo di calcio Under-21 2004 ed il bronzo olimpico ai successivi Giochi olimpici di Atene.

Controversie

Caso Crotone-Messina e altri fatti del passato

Solo poche settimane dopo il trasferimento al Genoa nel 2006, è stato punito con 8 mesi di squalifica per aver truccato, assieme ad alcuni compagni di squadra e dirigenti, la partita Crotone-Messina 1-2 del 2 giugno 2002 con i calabresi di Sculli già retrocessi in serie C e i siciliani in piena lotta salvezza, con lo scopo di estorcere 20 milioni di lire ai siciliani per non alterare il presunto accordo per la vittoria degli ospiti. Difatti il Messina con questo risultato è riuscito a salvarsi ai danni della Ternana che aveva perso contro il Bari, altra gara sospetta come ha fatto intendere lo stesso Sculli al telefono al cugino Rocco.
Respinto il ricorso dalla Corte di Giustizia Federale, è costretto a scontare 8 mesi di squalifica. In questa vicenda Sculli risulta essere l'unico inquisito e punito poiché al momento del provvedimento disciplinare era l'unico giocatore tesserato e in attività dopo sei anni dalle vicende.

Nello stesso periodo, il pm Nicola Gratteri gli contestava l'associazione mafiosa per aver fatto pressioni sui cittadini di Bruzzano Zeffirio al fine di condizionarne l'espressione del voto in occasione delle elezioni. Inoltre, era indagato per tentato omicidio e successivamente anche per traffico internazionale di stupefacenti, tutte accuse poi cadute.

I rapporti con la malavita romana

Come risulta da pedinamenti e intercettazioni da parte della Polizia in riguardo alle presunte combine, Sculli ha avuto contatti con Massimo Carminati, punto di raccordo tra eversione di destra dei NAR e Banda della Magliana. In occasione di Roma-Genoa 1-0 del 18 marzo 2012 all'Hotel degli Aranci a Roma si è incontrato con Romano Massimo Papola, massaggiatore della Lazio già coinvolto nelle presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del maggio 2011 con Stefano Mauri, e Giovanni De Carlo, uomo di Carminati. Secondo la Procura Sculli avrebbe inoltre incaricato il pregiudicato bosniaco Altic (fiancheggiatore della cosca siciliana dei Fiandaca e già in carcere per traffico di stupefacenti) di raccogliere un'ingente somma di denaro da puntare sulle partite truccate. Carminati e De Carlo vengono poi arrestati nel dicembre 2014 per Mafia Capitale. Secondo gli inquirenti, frequenti sono state le cene tra Sculli e De Carlo nel ristorante "Met-Villa Brasini" a piazzale Ponte Milvio a Roma.

Caso Genoa-Siena e i rapporti con gli ultras genoani

In riferimento ai fatti di Genoa-Siena 1-4 del 22 aprile 2012 (pressioni da parte dei tifosi allo stadio con i giocatori che si dovettero togliere la maglia), il 6 ottobre 2012 la Procura federale ha chiesto 3 mesi di squalifica per Giuseppe Sculli accusato di non aver detto il vero alla Procura sui suoi rapporti con la tifoseria genoana (fu l'unico a non togliersi la maglia) e in particolare con l'ultrà Massimo Leopizzi, pregiudicato neo-fascista già testimone nel Caso Genoa e alla cui festa di scarcerazione parteciparono Milanetto e Sculli con il quale dopo Genoa-Siena ha avuto da lamentarsi del presidente Preziosi che aveva chiesto l'arresto dei tifosi violenti: «Ma come gli viene in mente di dire queste cose? Per lui in passato ho fatto anche falsa testimonianza quando sono stato sentito per la partita con il Venezia».

Calcioscommesse

Nel maggio 2012 nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse il gip Guido Salvini non accoglie la richiesta del pm Roberto Di Martino di arrestare Sculli il quale sarebbe stato uno dei promotori della combine di Lazio-Genoa 4-2 del maggio 2011 per la quale sono stati arrestati Omar Milanetto e Stefano Mauri e indagati, oltre allo stesso Sculli, anche Domenico Criscito e Kakhaber Kaladze. Secondo gli inquirenti che lo stavano intercettando, insieme al pregiudicato ultrà genoano Safet Altic, Sculli nel maggio 2011 aveva intenzione di ricattare l'allora compagno di squadra Luca Toni, ritratto in alcune foto in atteggiamento disinibito con delle ragazze, qualora non avesse voluto partecipare a qualche combine.
Il 30 novembre dello stesso anno la procura di Cremona chiede una proroga di sei mesi per lui e altri 32 degli indagati per il calcioscommesse iscritti nel registro nel maggio scorso.
Il 9 febbraio 2015 la procura di Cremona termina le indagini e per Sculli, Criscito e Kaladze viene chiesta l'archiviazione.

Interrogato per presunta estorsione

Il 6 maggio 2016 Sculli viene interrogato al commissariato di Porta Garibaldi a Milano come persona informata sui fatti in relazione a un'indagine per una presunta estorsione.

Presunto pestaggio di Fabrizio Corona

Dopo l'arresto di Fabrizio Corona nell'ottobre 2016 è uscita la notizia di un presunto pestaggio nei suoi confronti da parte di un amico di Sculli avvenuto ad agosto in un bar della movida milanese in presenza del calciatore e il motivo sarebbero stata una richiesta estorsiva di soldi da parte di Sculli a Corona, non concessi da quest'ultimo. Corona sarebbe stato più volte minacciato, a Ferragosto sarebbero esplosi dei petardi in un cassonetto sotto casa (fatto segnalato alle autorità dall'ex moglie Nina Moric preoccupata per il figlio Carlos) e inoltre la sua collaboratrice avrebbe subito due furti in casa sua dove poi la polizia avrebbe ritrovato 1.700.000 euro il giorno del suo arresto.

Palmarès

Nazionale

 

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