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Leone Bianconero

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Leone Bianconero

  1. Entrano nello Stadio Olimpico “Grande Torino” per fare una partita: sanzionati Sono cinque ragazzi tra i 23 e i 24 anni obiettivonews.it Partita clandestina tra amici sul campo del Toro interrotta dai carabinieri repubblica torino
  2. il tweet goliardico del nostro giornalista bovino del 29 ottobre era stato niente di meno che questo Oggi in giro per Torino così, ricordando la partita del @FCBarcelona di ieri
  3. pare che questo sia proprio il fabrizio goria che è giornalista nel settore finanza a La Stampa
  4. esiste anche quello strano juventino "moderato" molto granata o più attento a vomitare sulla sua squadra e a vedere sempre il meglio nelle altre. E mi pare che lui fosse di quel tenore
  5. su beccantini ho i miei forti dubbi, al di là della triade. Semplicemente rivoltante
  6. Ma che voi sappiate, gente come Ansaldo e Beccantini ( forse ci metto pure Vergnano) che scrivevano su La stampa seguendo la Juve erano granata o di altre squadre? No perchè, sia dai ricordi che ho da piccolo sia andando a recuperare gli articoli sull'archivio del giornale, i loro resoconti sulle nostre partite erano sempre uno strazio. La Juve veniva sempre presentata nella maniera peggiore possibile ed esaltate le altre squadre, squadra sempre in cattiva luce e negativa come se la juve fosse colpevole, dovesse essere perfetta e anche quando vinceva sembrava sbagliare o fare torto. Una cosa ripugnante e irritante. Alla faccia del giornale di famiglia!
  7. mi avete anticipato maledizione. Volevo postare la foto degli advisor (? ) perchè appena l'ho vista sono scoppiato a ridere. Lo so, è un po' lombrosiana la cosa
  8. scusate non resisto Sono del '91 ma mi piace la storia. E Giagnoni mi sta sulle palle anche a distanza di 30 anni
  9. ma come si può essere così coioni da insultare il bus sbagliato?
  10. l'ho tirata bene ( però seriamente mi aspettavo na partita da schifo così, un po' era vero) ma so talmente sfigati che sono riusciti a perdere pure oggi con la cazzata del nostro ennesimo troll in giro per l'Italia . ZAZA UNO DI NOI
  11. troppo vicina la scorsa partita, troppo precarie le condizioni, il toro non ha avuto acuti ma la rosa è buona, sulla carta è il miglior toro da 20 e passa anni. Tutti ingredienti per una sconfitta
  12. io boh, quando vedo il colore di quelle maglie mi viene il vomito. Proprio dal punto di vista estetico eh, non riuscirei mai a tifare per loro
  13. Mi dispiace che uno come Caselli dica così tante scemenze Il magistrato Caselli parla del Torino. «Se si ha qualcuno in famiglia che gli spiega che cos’è il Toro pensa subito “ma chi me lo fa fare di tifare per gli altri?” Negli anni del Grande Torino gli juventini erano minoranza, l’élite che abitava in collina. La fortuna di Torino fu di riempirsi di lavoratori del Sud, molte vol­ te già juventini, ma la base ope­raia rimase granata perché la Juve è la squadra dei “padroni”. Emilio Pugno era un amato sin­dacalista torinese affettuosamente contestato perché juven­tino. Lui rispondeva sempre: “Tutta la settimana litigo con il padrone, non vorreste mica che la domenica faccia il tifo per l’indotto”. Nonostante la Juve abbia vinto molto, i tifosi del Toro persistono e questo a loro dà fastidio: quello che ho fatto perché il Toro scompa­risse è difficile da credere... Il Toro è una spina nel fianco del potere. Ed è ancora tutto attua­ le: la storia degli striscioni ver­gognosi contro Superga non è di un secolo fa». Agnelli ha detto che a casa sua espone i quadri che vuole a proposito degli scudetti revocati... «Lo stadio non è casa sua, è un luogo aperto al pubblico». Ha mai incontrato l’Avvocato? «Quando ero in Sicilia, un gior­no mi fece chiedere un collo­quio. Non parlammo di cose d’ufficio, voleva sapere un po’ di mafia e di Palermo. Quando sta­vamo per congedarci, impertur­babile com’era, mi chiese con uno sguardo ironico: “Cosa ne penserebbe di una fusione tra Toro e Juve?”. Alzai le mani e gli dissi: “Ma per carità’’. Mi hanno dato del fascista e del comuni­ sta, ma mai dello juventino. tuttojuve.com
  14. concordo su ogni parola. Ero in sud e ci ho creduto fino alla fine nonostante l'inferiorità. Indimenticabile. Una lunga serie di inchiulate comq alla fine: david nel 2007, pirlo poi cuadrado poi higuain. Però la migliore è pirlo
  15. come siamo messi quest'anno con le uova distrutte? E' un po che manco dal topic
  16. non si sono viste le differenze, le altre giocano meglio della juve, meritavamo di più. Le solite cagate post sconfitta di chi gioca contro la juve, non solo del toro. Mai che analizzino le loro colpe e che guardino a loro stessi
  17. vado ad aprire pornhub, essendo per ora sprovvisto di ragazza fissa che non sia la juve
  18. è dura farvelo mettere in testa a voi non torinesi/piemontesi. E' inutile che pensiate al derby come uno juve pescara. Il derby è sempre durissimo e ansioso e se non si vince o si perde non è affatto clamoroso. Non potete guardarlo e approcciarlo come uno juve-udinese. Tra l'altro le mucche quest'anno sono una buona squadra di fascia media in Italia. Quindi ancora più difficile.
  19. Torino-Juve: il derby inspiegabile ai non torinesi MARCO SANFELICI MARCO SANFELICI Giuro che il primo che mi viene a raccontare che il derby è una partita come tutte le altre, se è juventino lo condanno a viverlo in Curva Maratona. E poi glielo chiederei all’uscita, sempre che lo facciano uscire in grado di parlare. Perchè il derby della Mole non è una partita normale per chi è torinese: è LA partita. Più per i granata forse, ma anche per noi binaconeri non è certo normale routine. Ho trovato sempre grandi difficoltà a spiegare questa semplice cosa a tanti “fratelli” che hanno a che fare con milanisti, interisti, romanisti, sanguemisti. Provate, dopo un derby perso, ad avere i compagni di oratorio sotto le finestre di casa vostra che, alzando l’asta della bandiera di quel colore tinta unita, gridano: “Te la mettiamo nel….” Cattivi, quelli là, mica scherzano. Oppure, lavorando nell’alimentare, dopo un derby vinto a tempo scaduto per una deviazione fortuita, andare al lunedì a vendere ai clienti granata “stinco di Venturin”. Li conosco talmente bene che saprei individuarli dai tratti somatici uno per uno, di primo acchito, passeggiando, che so?, per via Roma. Forse ne sbaglierei 2, ma non di più. Il derby di Torino è questo, non anche, ma soprattutto. È il trionfo della schizofrenia di una città che si sveglia lacerata dalle sue stesse anime. È l’ignorarsi di mogli con i mariti, di figli con i padri, di nipoti con i nonni, di amici fraterni con gli stessi amici. È mettersi gli uni di qui e gli altri di là. Senza speranza alcuna di mediazione. A Milano lo stadio Meazza si riempie con le tifoserie mescolate, tranne le curve “calde”. A Torino nemmeno per sogno, finirebbe in carneficina. Nemmeno ai tempi del Comunale si mescolavano le tifoserie nei distinti: i granata si schiacciavano verso la Maratona e noi verso la Filadelfia. Noi e quelli là. Questo è il derby, sotto la Mole. Come si può spiegare a chi ha a che fare con tifosi di altre squadre, sparuti, singoli, gruppetti. A Torino c’è metà città vs metà città. Roba da migliaia e migliaia conto altrettanti. Venite a toccare con mano, se ci riuscite. Per la cronaca, il Torino che gioca in casa e che pare scenda in campo anche con magazzinieri, figli di capitani famosi e tutta la Maratona, si presenta con un 4 – 3 – 3 di produzione Mihailoviciana così composto: Hart,; Barreca, Castan, Rossettini, Zappacosta; Baselli, Valdifiori, Benassi; Ljajic e Iago Falque a sostegno di Belotti, unica punta. A contare bene pare però che siano 11, non 20.000. La Juventus risponde probabilmente con un 4 – 3 – 1 – 2 di recente acquisizione, ma di provata efficacia. Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Marchisio, Sturaro; Pjanic trequartista; Higuain e Mandzukic davanti. Queste le formazioni al fischio d’inizio del signor Rocchi, arbitro poco gradito ai granata per precedenti filojuventini. Andavano meglio gli arbitri di Crotone – Torino e di Torino – Chievo, secondo loro. Dopo il fischio iniziale, spesso più degli schieramenti valgono valori come la carognaggine, la tosteria, la ferocia, la propensione alla battaglia. La Juve è abituata ai campi impossibili e ha sicuramente più forza a gioco lungo. Il Toro ha la determinazione della partita della “vita”, in una stagione in cui indiscutibilmente è in crescita rispetto al passato prossimo. Forse è la prima stracittadina che parte da tempo immemorabile ad armi pressoché pari. Chi spariglierà le carte? Azzardo: Dybala subentrando. Ma se sbaglio pronostico, non abbiatevela a male. juveatrestelle.it
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