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- Domenico -

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  1. Andrija Balić Nome: Andrija Balić Nato a: Split, l'11 agosto 1997 Nazionalità: Croata Passaporto: comunitario Altezza: 1,80 cm Peso: 71 kg Piede: destro Ruolo: centrocampista Club: Hajduk Spalato Scadenza contratto: 6 gennaio 2017 Profilo by chrim10: E’ una sensazione, la mia. Che ho dall’inizio del 2015. Anno in cui vidi per la prima volta lo sbarbato, in uno spezzone di gara della fase Elite, di Euro Under 19: Italia-Croazia, finita poi 2-2. Da lì, la mia prima segnalazione alla nostra sezione. Vedevo i calciatori correre e sbuffare e urlare e palleggiare, ma uno spiccava sopra a questi. E non solo per la capoccia (fluente e in movimento perpetuo), o per il fisico sciolto ed elastico, bensì per l’eleganza talentuosa, rognosamente croata. Giocava centrale a due, nel 4-2-3-1. Intanto una cosa: la giovane Croazia sa giocare al calcio. Al calcio verticalizzante e rapido. E quando vedi quel tipo di gioco, sai anche individuare chi è bravo e chi no. Ma, come sappiamo, per giocare quel tipo di calcio devi avere tutto perfettamente funzionante, in tutte le linee che compongono la squadra. Inoltre, devi avere la fortuna di poter pescare, nella zona deputata alla Santa Creazione, solo determinati architetti. Calciatori che sappiano cosa significhi calcare il rettangolo di gioco e dirigere movimenti, palla, e compagni. Se vuoi costruire un ponte avveniristico a N.Y. o a Dubai, ovvero un Hotel a 7 stelle a Hong Kong, non appalti il lavoro al geometra del paesino di frazione di Giamburrasca, ma vai diritto da Piano o da Safdie. E così nel calcio. Se vuoi il Gioco non ti affidi a Bagni, a Gattuso, a Keane, o a Poulsen, ma alla tecnica dei Pirlo, degli Xavi, dei Modric, dei Fabregas. E così fa la giovin Croazia, che con Balic, oltre ad altri due talenti da tenere a mente (Coric e Vlasic), sta tornando nella direzione magica della tecnica. Penso che, ad ogni modo, abbiamo di fronte un profilo particolare. Perché Balic è un centrocampista, si, molto tecnico, però è anche un giocatore dotato di gran fisicità (elastica, non muscolosa) e buona esplosività in corsa. Non sbraga le tibie avversarie, quello no, ma ho notato comunque una discreta aggressività sull’uomo, ed una certa intelligenza tattica. Gioca semplice, ma anche di imbucate. Non si vergogna a noiosare lo stadio con palleggio orizzontale o all'indietro, tanto sa che prima o poi vede l'ombra che traccia lo spazio, e parte la sua verticalizzazione. Precisa ed efficace. Infine, cosa non da poco nel calcio michelangelico di oggi, ha una stongia poliedrica (spesso batte lui le punizioni ed i calci d’angolo, e spesso ci prova da fuori, all’improvviso, e segna). E quando sai pennellare, di sborda ignobile, o di eleganza ballerina, aumenti la capacità di risolvere. Quanto alla specifica posizione in campo, a mio avviso il suo ruolo è sopra la difesa in un centrocampo a tre. Ma per come vedo io questo gioco meraviglioso, uno di tal fatta può tranquillamente giocare ad occhi chiusi come mezzala tecnica, e finanche come trequartista. Pregasi, andare a vedere i (pochi) video a disposizione del n. 99 dell’Hajduk, nelle qualificazioni di Europa League, a luglio ed agosto del corrente anno. Pochi giorni fa, Andrea da Spalato, disegnava fiori nei campi sconosciuti dell’Europa. E c’era la Juventus a guardare. Peccato solo che l’insistente corteggiamento della Signora, nell’ultima sessione di mercato, sia arrivato un po’ in ritardo. Forse (io ci spero), se ne riparlerà a gennaio. Lo score di quest’anno, appena iniziato: Stagione 2015/2016 (ancora in corso): Qual. Europa League: 8 presenze (2 goals / 1 assist) HLN: 6 presenze ( 2 goals / 2 assist) by chrim10
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