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Stankovic si adagia sul campo e ferma l'azione della Juve poco cattiva.
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Che brutto passaggio di Iaquinta!
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I campioni d'Italia picchiano come fabbri.
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Dicono che Mourinho se ne pu? gi? andare in vacanza tanto lo scudetto ? gi? vinto dall'Inter.
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100 anni di Juve-Inter (1909-2009): il derby d?Italia compie un secolo E? la notte della partita scudetto, il confronto di campionato numero 181 tra due squadre che rappresentano due idee. La prima volta vinse la Juve, ma il titolo poi and? all?Inter... La squadra adolescente ha 12 anni, quella bambi?na un anno e mezzo. Si chiamano Juventus e In?ternazionale. Saranno famose, ma per il momento stanno imparando e si stanno conoscendo. Rita Le?vi Montalcini ? nata da pochi mesi, proprio a Tori?no. Forse non ? un caso. Se esistesse il premio No?bel per una partita di pallone, Juve-Inter l?avrebbe vinto. Anche se, quando comincia la storia pi? orgo?gliosa del calcio italiano, nessuno pu? immaginar?lo. E? il 14 novembre 1909. Nel cal?cio, si assegna il tredicesimo scudetto attraverso il campionato federale. Nove le squadre partecipan?ti, tra cui loro due: Juve e Inter. Lo scontro diretto, il primo scontro diretto di sempre, capita alla secon?da giornata, a Torino: la Juve vince 2-0 con doppietta di Ernesto Borel, padre di Felice Placido e Aldo, che giocheranno con la stessa maglia negli Anni 30. Ma l?Inter non aspetta molto per ri?farsi. Il 28 novembre all?Arena di Milano si gioca la partita di ritorno ed ecco la sorpresa: l?Inter vince 1-0 con rete del- lo svizzero Oscar Engler. L?evento ? pazzo come l?Inter, che quel giorno conquista la prima vittoria della sua storia. Da quel momento, la squadra prende coraggio e ne infila altre dieci. E? scudetto, tutto e subito, dopo un polemico spareggio con la Pro Vercelli che schiera per protesta la squa?dra giovanile e perde 10-3: aveva chiesto il rinvio della partita per pro?blemi di organico, la Figc non la concesse. Ricorda niente? Anche un famoso Ju?ventus- Inter ? indimenticabile per una scelta del genere. Nel campionato 1960/61, le squadre sono in lotta per lo scudetto quando si trovano di fronte al Comunale di Torino. Ma dopo mezz?ora l?arbitro Gambarotta sospende il gioco. Molti spettatori han?no scavalcato le recinzioni. Succede il finimon?do: prima viene data la vittoria a tavolino all?Inter, poi in appello viene ordinata la ripetizione della partita a campionato gi? deciso. Allora l?Inter di An?gelo Moratti sfida Umberto Agnelli, che ? presiden?te della Juve e anche della Federcalcio: nella ripe?tizione manda in campo la Primavera. Finisce 9-?1 per la Juve gi? campione d?Italia con sei reti dello spietato Sivori. Per l?Inter una luce: il diciottenne Sandro Mazzola, al debutto in serie A, segna su ri?gore il gol che cancella lo zero. Del resto, tra Juve e Inter la battaglia di ideologie ha condizionato di continuo le strategie e le partite. In tempi pi? recenti, lascia ancora una vi?schiosa scia di cianuro la partita scudetto del cam?pionato 1997/98. La Juve vince 1-0 al Delle Alpi (Del Piero) e chiude ogni discorso, ma quel fallo di Iuliano su Ronaldo in area, con l?arbitro Ceccarini indifferente e Gigi Simoni espulso a gridare ?Ver?gogna? a bordo campo, ? l?emblema di una vita agli opposti. C?era gi? Massimo Moratti, figlio di Ange?lo, c?era ancora Umberto Agnelli. Stasera la centottantunesima volta di Juve-Inter in campionato, la duecentoundicesima in assoluto. E l?emozione, sopravvissuta a discus?sioni e scandali, sar? sempre quella, dopo cent?an?ni di beatitudine. Perch? se il segreto, come dice la coetanea Rita Levi Montalcini, ? ?vivere con gioia? , a Torino entra in campo il Calcio. Da Boniperti a Del Piero, da Meazza a Ibrahimovic, viene ancora tanta voglia di divertirsi per una partita che non in?vecchia mai.
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Diego: "I bianconeri si accordino col Werder" Il padre del talento brasiliano conferma che manca poco per sbloccare la trattativa. Che Diego e la Juventus siano vicini ? qualcosa di risaputo. Ma a chiarire come sta la situazione ci pensa ancora una volta il padre del fuoriclasse brasiliano che, ai taccuini di Tuttosport, parla della trattativa. "Avete visto che gol che ha fatto contro l'Udinese, ed era solamente al 30% della sua condizione, vi lascio immaginare cosa potr? fare quando torner? di nuovo al top. Cosa far?? Ve l'ho gi? detto, Diego punta a diventare con la Juventus uno dei migliori giocatori al mondo, vuole vincere tanti trofei importanti. La settimana prossima dovrebbe esserci l'incontro tra Secco e Allofs. Noi abbiamo gi? fatto la nostra scelta, ora devono mettersi d'accordo le due societ?". Si ? parlato anche della possibilit? di ricorrere all'art. 17 (che l'amministratore delegato bianconero Blanc ha per? categoricamente escluso, definendolo un comportamento non da gentiluomini): "Non ? no?stra intenzione ricorrere all?articolo 17, anche se ovviamente conosciamo bene la normativa. Per? con il Werder abbiamo sempre avuto un rappor?to corretto e vogliamo mantenerlo. Diego ? mol?to legato alla sua attuale societ?, anche se ha fatto presente che vuole pun?tare pi? in alto". Della situazione ha parlato anche il diretto interessato, cio? Diego: "L?ho gi? detto tante volte e non ho problemi a ripeterlo. A me piace il grande calcio. Quel?lo che si gioca in Inghilterra, in Spagna e in Italia. Qui da voi, in particolare ci sono tanti grandi campioni e si gioca un futbol ad alto livello: mi piace?rebbe molto misurarmi con giocatori cos? forti. E ovvia?mente vorrei farlo con la ma?glia di una grande come la Ju?ventus. Ma grandi squadre so?no anche Milan e Inter e, in?somma, l?Italia per me sarebbe una grande opportunit?". In tutto ci? si inserisce il Werder, che dopo la grande prestazione sciorinata dal giocatore in Uefa, fa di tutto per alzare il prezzo del cartellino. La conferma arriva anche dalle parole di Allofs: "Diego ? un giocatore che non ha prezzo, e ce lo vogliamo tenere perch? per la nostra squadra ha una importanza fondamentale. Faremo di tutto affinch? resti a Brema anche nella prossima stagione".
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Ranieri inizia a stancarsi... "ESAGERATO chiedere sempre la mia testa!" "Certe voci arrivano dall'esterno...". Sono stati giorni di passione, per Claudio Ranieri. Non una novit?, a dire il vero, per il tecnico della Juventus, spesso e volentieri sulla graticola nell'arco degli ultimi due anni. Di crisi e contestazioni ne ha passate e superate diverse, ormai. Quasi ci ha fatto l'abitudine, a trovarsi nel mirino di stampa e tifosi. Ma anche il placido allenatore romano sta iniziando a stufarsi... "Mi sembra esagerato chiedere la mia testa ogni volta - ha dichiarato alla vigilia della supersfida con l'Inter -Sono qui da due anni, e gi? almeno cinque volte sono dovuti venire allo scoperto Elkann, Cobolli, Blanc per dire che resto alla Juve. Beh, queste parole non servivano a me che con loro parlo tutti i giorni: ero e sono tranquillo per questa ragione. Io so cosa stiamo facendo per la Juventus dell?anno prossimo". Cos? com'? consapevole del fatto che prima o poi, l'addio, dovr? arrivare. Ma sulla folta schiera di suoi detrattori, Ranieri ha un'idea ben precisa: "Da quando nasci, cominci a morire: prima o poi mi toccher? morire? Ma attenzione alle voci, magari non arrivano dall?interno ma dall?esterno per rompere gli equilibri, da fuori. Io alla Juve tra me e la dirigenza vedo coesione e unit? d?intenti". E le conferme continue sono l? a testimoniarlo...
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Mourinho: "Alex, non hai vinto il PALLONE D'ORO" "Non ? una partita o un derby a stabilire chi ? il pi? bravo ma ? lo scudetto a deciderlo". L'Inter prepara la delicata sfida di domani che la vedr? impegnata sul campo della Juve per quella che pu? definirsi la sfida decisiva del campionato. Domani sera infatti i nerazzurri avranno a disposizione un vero e proprio match-point, un'occasione che Jos? Mourinho non vuole assolutamente fallire: "Potrebbe andarci bene pure il pareggio, ma io voglio scendere in campo per vincere. Credo che sia meglio essere campioni di'Italia con tredici punti piuttosto che con uno, vorrebbe dire che c'? stato ancor maggior merito. La Juventus ha 4 grandi attaccanti: Trezeguet, Del Piero, Iaquinta e Amauri. E Del Piero ha vinto tutto. Cosa dovrebbe invidiarci? I dieci punti di vantaggio che abbiamo. Se invece parliamo a livello generale, lo capisco. Nella Juve ha vinto tutto, gli ? mancato solo il Pallone d'Oro...". Lo Special One non poteva risparmiarsi una stoccata ai rivali della Juve: "Prima dicevano che avremmo perso dei punti, poi hanno iniziato a parlare di Champions, adesso c'? la sfida con noi e poi ci sar? la Coppa Italia. Sono furbi, sanno giocare con le parole e quindi con le emozioni. Secondo me per? la Juve non ha bisogno di salvarsi la faccia perch? ha fatto il massimo che poteva". L'Inter si sente vicina allo scudetto, ma il tecnico di Setubal non vuole sbilanciarsi: "Io aspetto la matematica. Finora abbiamo ottenuto pi? punti di tutti perch? siamo stati i migliori e questo non dipende dagli episodi. Anche noi non siamo stati perfetti ed abbiamo perso dei punti in casa. Il campionato alla fine lo vincono sempre i migliori, non ? una partita o un derby a stabilire chi ? il pi? bravo ma lo scudetto". Secondo Mourinho la nostra serie A non ha nulla da invidiare a Premier o Liga: "Non sono campionati migliori del nostro, l? ci sono 3-4 squadre forti e le altre sono nettamente pi? deboli. Alla fine la serie A ? il torneo pi? equilibrato". Il tecnico nerazzurro ha anche parlato della possibile cessione di Ibrahimovic: "Non esiste alcuna offerta esagerata, esistono solo offerte ipotetiche. Per 60milioni non si vende, e offerte da 100milioni non le immagino proprio, quindi credo che Ibra rimmarr? con noi. Un'offerta bassa sarebbe stupida, una troppo alta lo sarebbe allo stesso modo". Mourinho ha infine parlato di Santon, Balotelli e Adriano, tre giocatori che stanno vivendo periodi diametralmente opposti: "Su Santon l'Inter ? stata brava a non cederlo e sono convinto diventer? una bandiera come Bergomi, di Balotelli non sono ancora soddisfatto. Va bene giocare cos? a 18anni ma se tra qualche anno dovesse essere ancora cos? non sarei contento. Deve ancora farsi. Adriano? la sua vicenda ? vicina al dramma, anche se non ? paragonabile ai veri drammi. Spero superi questo periodo che ? iniziato dopo quella squalifica. Allora stava segnando sia con noi che col Brasile...".
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Ranieri: "Mou si ? scordato di me, non va bene" "Noi stiamo in una fase di ricostruzione per cui il gap con l'Inter ? notevole". Giornata di grande vigilia in casa Juventus, con i bianconeri che preparano quella che potrebbe essere la partita pi? importante del campionato. All'Olimpico andr? infatti in scena domani sera la supersfida con l'Inter, una gara che potrebbe riaccendere le speranze dei bianconeri o chiudere definitivamente il discorso scudetto a favore dei meneghini. Il tecnico juventino Claudio Ranieri non ha nascosto l'aria di grande attesa che si respira a Vinovo: "Abbiamo pensato troppo all'Inter? Pu? darsi visto che la voglia di far bene con l?Inter abbia distolto l?attenzione. I ragazzi li ho visti molto bene, motivati, determinati, mi aspetto un?ottima partita. Dobbiamo giocare per batterli, per la classifica, per il gap. Per tutto quello che volete. Lo sapete il mio pensiero. ? una rivale storica, ci teniamo a far bene davanti al nostro pubblico, ci teniamo a vincere. Scudetto una chimera? Su questo si sono gi? espressi in tanti. Se per? dico qualcosa io, allora ? sbagliata". Per la sfida di domani sera potrebbe tornare a disposizione Amauri: "L?ho convocato ma poi chieder? al dottor Agricola. Lui dice di essere pronto da un mese ma sappiamo che non ? cos?. Se i dottori mi dicono che non ci sono rischi, allora lo porto. Zanetti invece non ci sar?, lui ? sempre border-line. Oggi ha provato ma ha sempre questi problemini". Questa vigilia non ? stata al momento caratterizzata da alcuna polemica con Jos? Mourinho, il suo rivale storico: "Il fatto che Mourinho si sia dimenticato di me non ? una cosa positiva, vuol dire che i punti di distacco sono aumentati. Lui portato una grande organizzazione difensiva rispetto all?inter di Mancini. C?? una grossa determinazione nello strappare palla all?avversario e si adatta molto alle circostanze. Se ha portato qualcosa nel calcio italiano? In Italia ci sono grandissimi allenatori, certo non hanno l?esperienza di Mourinho. Lui ? uno dei grandi d?Europa, non ce n?? pi? necessit?. Domani gli dar? la mano come ho sempre fatto con tutti". Ranieri ha confermato come al momento l'Inter sia molto distante: "Noi stiamo in una fase di ricostruzione per cui il gap ? notevole. Noi dobbiamo ridurre questo gap e ricostruire. Per molti anni l'Inter aveva investito tanto senza vincere. Il bello del calcio ? proprio questo: ora ? il loro turno e sta agli altri cercare di sbrigarsi per accorciare le differenze. Io credo che alla fine il campionato dice sempre la verit?. La loro forza ? che nei momenti meno positivi hanno vinto 1-0 prendendo i tre punti. Noi nei momenti negativi di punti ne abbiamo fatti molto pochi. Non pensare a partita per partita ci ha condizionato un po?: quando mancavano nove partite, otto erano gi? stato vinte. Noi sappiamo che tutte le partite sono difficili". Una vittoria potrebbe riaprire una piccola speranza in ottica scudetto ma anche respingere l'attacco delle concorrenti per un posto in Champions: "Noi sappiamo che ? importante. Noi dobbiamo vincere, fare punti. La lotta ? interessantissima. Per noi sarebbe un peccato perdere il secondo posto. Intanto ti giochi i tre punti poi vedremo".
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Cobolli: "Le partite si vincono sul campo" Il club bianconero non ha protestato per l'errore dell'arbitro Rocchi: "Non ? necessario urlare. Meglio essere autorevoli che aggressivi...". "Per la faccia e per l'onore". Non si pu? dire che Giovanni Cobolli Gigli non possieda il dono della sintesi. Con queste poche parole il presidente della Juventus cosa si gioca domani sera la squadra bianconera contro un'Inter che appare ormai irraggiungibile. Certo, ci sarebbero anche quei due obiettivi marcati a fuoco da John Elkann nel 'discorsetto' fatto a Vinovo l'altro ieri, e Cobolli non pu? non rimarcarli: "Biso?gna chiudere la stagione vin?cendo la Coppa Italia e difen?dendo il secondo posto. Arriva?re secondi ? estremamente im?portante, dobbiamo fare di tut?to per riuscirci. La Juve lo vuole pi? del Milan". Spesso si ? parlato di 'nuova Juve' dopo Calciopoli, con riferimento non solo all'elemento strettamente calcistico, ma anche ad un nuovo atteggiamento da parte di una dirigenza anch'essa tutta 'vergine'. Le ulteriori parole di Cobolli spiegano meglio il concetto. "L'errore dell'arbitro Rocchi sul goal di Thiago Motta? Non abbiamo presenta?to riserva scritta - spiega il numero uno di Corso Galileo Ferraris - perch? siamo convinti che le partite si debba?no vincere sul campo e, anche se in questo caso l'errore arbi?trale era evidente, non sarebbe stato producente. An?che se a volte gli arbitraggi non ci aiutano, io non credo che sia necessario urlare per farsi capi?re. Meglio essere autorevoli, co?sa che non dico di essere ma al?la quale aspiro, che aggressivi...".
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Muntari: ?Se vinci mangi, cos? in Africa ho imparato che cos?? il calcio? All?andata decise la sfida di San Siro con un suo gol: ?Soltanto fortuna, avevo giocato male?. Sabato 22 novembre, 13? giornata, Inter-Juventus 1-0, gol di tacco di Muntari al 27' st, Milan a -4, Juventus a -6, Mourinho: ?Inter fantastica?, Ranieri: ?Vittoria meritata?, Muntari: ?Ho giocato male e ho fatto un gol fortunoso?. Sulley Muntari da Konongo, Ghana, non si chiama Muntari. Cio? Muntari non ? il cognome, ? solo il suo nome, ma questa ? un'altra storia, prima ancora era uno che girava a piedi scalzi a Zongo, il villaggio-quartiere della sua citt?. ?Avevamo messo assieme i soldi per comprare un pallone, io e altri sei amici. Al sabato mattina ci mettevamo in marcia e andavamo al quartiere pi? vicino dove c'era il campo di calcio e li sfidavamo, tiravamo su dieci o venti euro e ce li giocavamo. Finita la partita ci rimettevamo in marcia e andavamo al villaggio successivo, altra sfida, poi un'altra sfida, fino al tramonto?. Bella vita... ?S?, solo che alla sera dovevamo tornare a casa e magari eravamo a chilometri e chilometri di distanza, sempre a piedi?. Tornavate con i soldi? ?Eravamo forti e non avevamo paura di nessuno. Cio?, noi facevamo credere agli altri di non aver paura di nessuno?. E invece? ?Invece mamma Kand? quando mi vedeva arrivare si arrabbiava perch? capiva che non ero andato alla scuola araba. Io sono musulmano ma i miei amici erano tutti cattolici. Noi musulmani al sabato e alla domenica dobbiamo andare a scuola di Corano, lei credeva che fossi l?, invece ero andato a giocare a pallone. E se tornavo senza i soldi era peggio ancora perch? erano calci in c**o: si dice cos???. Ma tornavate con i soldi? ?Con i soldi mangiavamo. Dividevamo e mangiavamo?. Ma questo ? professionismo... ?Avevo 14 anni, quindici, non avevamo neanche le scarpe. Prima di cominciare si faceva testa o croce, la squadra che perdeva doveva giocare a torso nudo, per distinguerci?. E come ? finita? ?Se vinci mangi?. E durante la settimana? ?Mamma Kand? aveva troppe cose da fare, tre maschi e una femmina, pochi soldi. Andavo a scuola altrimenti erano calci in... Poi al pomeriggio facevo il lavandaio per la prima squadra della mia citt?. Dopo l'allenamento prendevo tutto e lo portavo a casa, lavavo per bene e il giorno dopo le divise erano pulite. Loro mi dicevano: bravo, oggi giochi con noi gli ultimi cinque minuti. E cos? mi facevo le ossa?.
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Moggi: "Del Piero si lamenta troppo". E Mou ? "Normal One" L'ex dirigente della Juventus ha parlato anche del mercato bianconero e del passato. In vista della super sfida di domani sera Juventus-Inter ha parlato pure l'ex dirigente della Juventus Luciano Moggi, e lo ha fatto a "Il Giorno": "Oggi vince sempre l'Inter e i dirigenti della Juve sono troppo simpatici rispetto a quelli di prima. Ranieri? E' un uomo solo, ". "Ranieri? E' un uomo solo. Non ? neppure ben visto da parte della societ? e dai tifosi. Con la Triade non sarebbe successo: quando scegli un allenatore devi proteggerlo e difenderlo, sempre. Comunque io personalmente non avrei fatto quel mercato, non avrei preso Andrade, Poulsen e Tiago. Con quei soldi a disposizione dalla societ? avrei vinto scudetto e Champions per due anni di fila", ha dichiarato Moggi. Certo con la Triade erano altri tempi: "Ora tutti vanno in tv e si lamentano. E' difficile poi gestire lo spogliatoio dove ognuno fa ci? che vuole. Del Piero ad esempio con noi non avrebbe alzato la voce. Anche allora si lamentavano Trezeguet e Camoranesi che non passava il pallone, proprio come Amauri ora". Su Mourinho invece le idee sono chiare: "Altro che Special One, caso mai ? Normal One. Troppo facile vincere con i campioni che ha lui, un altro allenatore sarebbe andato pi? avanti in Champions". Sulla remota ipotesi invece di un ritorno in bianconero, ha risposto cos?: "Con Andrea Agnelli ho un ottimo rapporto, ma non fa neanche parte del Cda. Se dovesse ritornare... non nego che con lui io e Giraudo ci siamo trovati benissimo", ha concluso Luciano Moggi.
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"Juve, solo per te ? decisiva" - Cambiasso L'argentino ha parlato della sfida di sabato sera, cos? come un altro grande ex: Paulo Sousa. Sabato sera ? tempo di classici in Serie A. Sono proprio le partite pi? attese dai tifosi delle squadre di calcio, e sono quelle di cui un interista doc, come Esteban Cambiasso, se ne intende particolarmente avendone giocati tre in carriera. River-Boca, Real Madrid-Barcellona e Inter-Juventus appunto. "Quello pi? sentito ? quello argentino. Si blocca un intero Paese per una settimana. Il derby d'Italia ? bellissimo, ma i nostri tifosi sentono di pi? il derby col Milan", ha dichiarato l'argentino alla giornalaccio rosa dello Sport. "Sabato comunque sar? una sfida decisiva solo per loro, perch? devono vincere per forza e lo scontro diretto ? la loro unica occasione. La realt? ? che loro sono ripartiti bene dopo il CalcioCaos, ma sono stati sfortunati a trovare un'Inter cos? forte...", ha poi aggiunto. Un'altro che invece si intende di derby d'Italia ? Paulo Sousa, ex giocatore di entrambe le squadre. Lui sullo scudetto gi? dall'inizio non aveva dubbi: "Lo dissi ad inizio stagione che sarebbe stato dell'Inter. Poi Mourinho ? vincente nel sangue, pure a 80 anni. Con lui non esiste stanchezza mentale: regale fame, voglia di mettersi in discussione", ha affermato sempre alla giornalaccio rosa dello Sport. Per?, c'? un per?: "La Juve rispetto ai miei tempi ha in meno la salita che ha dovuto fare. Quando arrivai c'era un'ottima base e con qualche scelta vincente si inizi? un ciclo. Tutto ripetibile, perch? la Juve ? la Juve da pi? di cento anni e potr? sempre sperare di avere un futuro dalla sua parte", ha concluso il portoghese.
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Del Piero: ?Sono orgoglioso di noi, all'Inter non invidio nulla? ?Ibra ha cambiato l'Inter? Credo che molto hanno fatto i soldi di Mo?ratti?. Con questa sono sette. Sette le copertine di SportWeek dedi?cate a Alessandro Del Piero. Il ca?pitano della Juventus ? il pi? presente storicamente sulla pri?ma del settimanale della Gazzet?ta. Per l?occasione, rieccolo. A parlare di calcio, ma anche no. Di Sonia, sua moglie. ?Pi? che una ragazza 'normale' ? una donna e una madre eccezionale. Non so cosa sarei stato se avessi spo?sato una velina, perch? non mi piace ragionare con i se?. Di To?bias e i pannolini. ?So fare tutto, cambiare i panni e preparare la pappa. Io ce la metto tutta per essere un bravo pap?. E finch? mio figlio non imparer? a parla?re, e potr? dunque rinfacciarmi che la mia pappa fa schifo, sono tranquillo. A me piace stare a ca?sa e giocare con lui, Tobias mi ha aperto le porte di un mondo fantastico?. Del suo carattere, schivo. ?A causa del mio lavoro sono una persona molto espo?sta. Nella vita privata cerco mol?to la riservatezza. Credo che cia?scuno dovrebbe tendere a que?sto, come aspirazione massi?ma?. E poi, ovviamente di calcio. Tanto calcio. L?orgoglio di essere alla Juventus. La voglia di esserci ancora, anche se... ?Il mio contratto scade nel 2010, e ora come ora preferisco tene?re chiusi certi scenari. Sono molto concentrato sui tre mesi che restano alla fine della sta?gione, tre mesi importantissi?mi per me e per la Juve. Li vivo come se fossero gli ultimi. ? questo il mio modo di affronta?re il calcio?. E l?Inter, l?avversa?ria di domani. ?Non invidio niente a loro. Sono orgoglioso dei miei anni in bianconero, compresi gli ultimi, i pi? diffici?li. E so che tutto quello che di buono abbiamo fatto di recen?te, lo abbiamo fatto a cento al?l?ora?. E poi Mourinho. ?? mol?to sveglio, furbo e preparato?. E Ibrahimovic. ?Non ho nulla da perdo?nargli. Quando siamo andati in B, ha cambiato squadra, ? una scelta. Non so se ? stato lui a cambiare l?Inter. Credo che molto hanno fatto i soldi di Mo?ratti?.
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Amauri: "Se giocher? per l'Italia sar? per riconoscenza" L'attaccante bianconero affronta l'annosa questione riguardante la nazionale nella quale giocher?. Quando si parla di Amauri, non si pu? non fare riferimento alla questione-nazionale. L'attaccante bianconero, ai microfoni di Sky Sport, ha espresso il suo punto di vista su Lippi, Dunga e su quello come intende comportarsi in futuro. Quanto ? pesata sul tuo rendimento la questione Nazionale? "Zero, l'ho detto gi? una volta. E' pesata zero". Su Lippi "Con Lippi facciamo lo stesso ragionamento. Per ora non sono italiano e non parla di me, quando lo sar? si affronter? il discorso. In questi mesi si ? parlato troppo di questa mia situazione, sono venuti fuori anche i malumori dei giocatori italiani, la stampa ha fatto un casino. Io rispetto le opinioni di tutti, e posso solo dire che se un giorno giocher? con l'Italia lo far? non per la carriera ma per l'affetto che ho per questa nazione. La convocazione del Brasile? La Juventus, a prescindere da tutto, aveva fatto la sua scelta. La Juve ? la squadra che mi paga, che mi mantiene e, giustamente, non posso mettermi contro la mia societ?. Hanno deciso cos?, la rispetto e vado avanti per la mia strada. Come ho gi? detto, l'Italia ha una grande considerazione di me, come io l'ho dell'Italia". Sulle parole di Dunga "Io sono dell'avviso che nel Brasile sono l'ottavo e in Italia non sono certo il primo, perch? devo giocarmi il posto con dei campioni del mondo, con Toni, Iaquinta, Del Piero, Pazzini, Gilardino. Mi devo giocare il posto con dei primi della classe, mica con gli ultimi". Non temi di essere definito un traditore dai brasiliani, come accadde ad Altafini? "No, non credo. Nel caso di Altafini, ? diverso. Lui ha vestito due maglie. Se cos? fosse, avrei tradito il Brasile quando, 10 anni fa, sono venuto in Italia, perch? io calcisticamente sono cresciuto qua".
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Amauri: "Per quest'anno passa, ma se vogliamo vincere..." L'attaccante bianconero ? al rientro dopo un assenza di quasi due mesi. Voleva essere al top per quella che doveva essere la partita scudetto contro l'Inter. L'infortunio alla coscia gli permetter? solamente di accomodarsi in panchina. Ma come ? cambiata la situazione della Juventus senza Amauri. Di questo e di altri temi scottanti, il brasiliano ha parlato ai microfoni di Sky Sport. "Abbiamo sbagliato alcune partite e adesso ? ancora pi? difficile raggiungere lo scudetto. Ma comunque non credo che la Juventus sia in crisi. Ci sta anche di perdere col Genoa. Certo che se vogliamo in futuro vincere qualcosa d'importante, non dobbiamo fare pi? di questi passi falsi. Se giochiamo come sappiamo, sicuramente possiamo continuare a lottare o stare l? davanti, al secondo posto, che ? importante". Cosa ? mancato alla Juve? "Forse nelle partite pi? importanti, in quelle che ci potevano far fare il salto per avvicinarci all'Inter, abbiamo sbagliato. Volevamo uno scontro diretto per lo scudetto, ma resta una gran bella partita, che non vuole perdere nessuno. Poi, sono dell'avviso che finch? la matematica non dice che siamo fuori completamente, io vado avanti per la mia strada. E' quello che penso, ma che pensano anche i miei compagni". Sono state fatte molte critiche alla vecchia guardia. "Volevamo arrivare tutti a fare questo scontro diretto per lo scudetto, sarebbe stato il massimo. Una volta che ? venuto fuori un po' di rilassamento se la sono presa coi vecchi e non ? giusto: se la devono prendere con tutto il gruppo". Le critiche a Ranieri. "Siamo responsabili tutti, non solo il mister, non solo la vecchia guardia, non solo i nuovi. Se abbiamo sbagliato, lo abbiamo fatto tutti insieme. Non c'? un capro espiatorio". Sar? anche un duello tra Ranieri e Mourinho? "Ci sono stati dei botta e risposta. Sono due allenatori che si rispettano perch?, al di l? dei botta e risposta, sono due grandi allenatori". C'? rivalit? o invidia con Iaquinta? "Tifiamo l'uno per l'altro". Vi state preparando al meglio per la sfida con l'Inter o per quella con la Lazio di Coppa Italia? "Con la Lazio ci giochiamo la Coppa, ci teniamo a vincerla. Quella con l'Inter ? importante, perch? giochiamo con la prima in classifica e vogliamo dimostrare di essere pi? forti".
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Cobolli lancia comunque l'assalto all'Inter: "Per l'ONORE" Il presidente bianconero dice la sua sul finale di stagione della Juventus e sul Derby d?Italia. Battere l?Inter per salvare la faccia e la stagione, ? ci? che si auspica il presidente della Juventus Cobolli Gigli. ?La gara di sabato? Molto difficile, certamente complicata ? spiega il numero uno di Corso Galileo Ferraris all?arrivo in Lega - ci mancher? anche qualche giocatore importante per squalifica e qualcuno che non recuperer?. ? una sfida che io come tifoso e la societ? sentiamo veramente molto e al di l? dei punti ci giocheremo la faccia e l?onore?. Diversa invece la questione scudetto: ?L'obiettivo scudetto, matematicamente, ? ancora possibile ? continua Cobolli - ma solo matematicamente. Il secondo posto ? estremamente importante e dobbiamo fare di tutto per tenerlo e per difenderlo. Adesso abbiamo lo scontro con l'Inter e, fra qualche settimana, avremo quello col Milan. E in mezzo partite da non trascurare perch? tutte le squadre sono valide e alcune che sono in fondo alla classifica venderanno cara la pelle?. Quindi uno sguardo alla fine della stagione e all?inizio della prossima: ?Intanto noi dobbiamo chiudere quest'anno, mi auspico vincendo la coppa Italia e difendendo il secondo posto. Ormai parlare di primo posto credo che sia una chimera. Dopodich? iniziare la prossima stagione e poi si vedr??. Infine una battuta sul presunto "scontro" fra Ranieri e Del Piero, che sarebbe avvenuto nelle ultime gare, per via della sostituzione di Pinturicchio da parte del tecnico: ?Hanno avuto qualcosa da dirsi, se lo sono chiariti parlandosi tra loro, cos? come succede sempre tra veri uomini nella vita?.
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Amauri: ?Poca personalit? e sfortuna, siamo dietro l'Inter per colpa nostra? ?E' mancato il salto di qualit?. Oggi Julio Cesar ? meglio di Buffon. Senza lui, Ibra e Cambiasso sarebbe un'altra Inter?. Juve-Inter, dopo la vittoria nel derby e prima del suo infortunio, sembrava ancora una partita da scudetto. Ora vale solo per l?orgoglio. Amauri, cosa ? successo? ?Abbiamo sbagliato un po? troppo e tutto si ? fatto pi? difficile. Non mi riferisco soltanto all?ultimo mese, ? un difetto che ci ha accompagnato nella stagione: quando avevamo le partite per fare il salto in classifica le abbiamo sbagliate e non potevamo permettercelo?. ? un problema di poca personalit?? ?Pu? essere o magari abbiamo avuto sfortuna. Sta di fatto che quando l?Inter ha sbagliato non siamo riusciti ad approfittarne, quando abbiamo sbagliato noi, loro l?hanno sfruttato?. Ci stanno 10 punti di differenza? ?Sono il frutto degli errori che ho detto, ma il divario non ? cos? netto: all?andata hanno vinto di un solo gol, anche loro hanno giocato male in certi momenti. C?? un po? di rimpianto. Quando siamo stati un gruppo abbiamo dimostrato di poter battere chiunque, poi c?? stato un rilassamento, altrimenti si poteva restare pi? vicino all?Inter?. Nel momento di crisi aumentano le critiche alla vecchia guardia: Buffon, Trezeguet, Camoranesi, Del Piero. ?? una sciocchezza. Buffon ha preso gol ma senza di lui certe sconfitte potevano essere pi? larghe?. Julio Cesar ? meglio di lui? ?Ognuno ha il suo momento e il suo stile e Julio oggi ? meglio. Non ? detto che lo sar? sempre anche se non mi stupisce che sia diventato uno dei migliori al mondo?. E Ibrahimovic in testa alla classifica dei marcatori ? una sorpresa? ?Prima o poi doveva riuscirci. ? un po? cambiato, ? meno giocherellone e pi? concreto anche se non fa mai un controllo di palla normale: se deve stopparla o passarla, il tocco ? sempre estroso?. In fondo il vostro lavoro si assomiglia: tenete palla, fate salire la squadra, cercate il gol. Dov?? la differenza? ?Io sono pi? ossessionato dalla porta e pi? diretto nel cercarla. Lui se non trova il modo di fare gol prova a inventarselo. Non dico che se mancasse l?Inter non esisterebbe ma senza di lui, Cambiasso e Julio Cesar ci sarebbe certamente un?altra storia?.
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Iaquinta: ?Inter attenta, il nostro attacco non ha rivali in Europa? ?Il contratto? Sono pronto a prolungare?. Con sei reti nell?ulti?mo mese ? da quella illusoria contro il Chelsea a quella ugual?mente inutile a Marassi ? Vin?cenzo Iaquinta ? il miglior attac?cante della Juventus. Era l?ultima delle quattro punte, oggi ? la pri?ma, quella pi? in forma. Ha la me?dia goal migliore di tutti. Ranieri dice che solo un pazzo lo toglie?rebbe di squadra, di fatti contro l?Inter sono Trezeguet e Del Piero a litigarsi il posto accanto al suo, che ? sicuro. Che cosa prova a ritrovarsi ti?tolare inamovibile? ?Orgoglio, soddisfazione. Ma io mi sentivo titolare anche quando andavo in panchina. Se sono sem?pre stato zitto ? perch? so che poi quando giochi devi anche dimo?strare di meritarlo. Per? con la continuit? i risultati si vedono?. Nel dargliela Ranieri ? stato pi? bravo o pi? coraggioso? ?Non lo so. Ma so che quando stia?mo bene tutti e quattro non ci so?no attacchi, in Italia e Europa, pi? forti del nostro. A lui spetta scegliere, per? mi ha fatto piace?re quando ha detto quella cosa del pazzo?. Da uomo mercato a incedibile: che effetto le fa? ?Bello. Sono contento che non si parli pi? di una mia cessio?ne. Ho tre anni di contratto e se me lo propongono lo allun?go. Perch? questa ? una grande societ?, con grandi ambizioni, e qui si pu? vincere qualcosa gi? quest?anno. La concorrenza? A me piace, pi? ce n?? e meglio ??. Contro l'Inter doveva essere la partita del?l?anno: a -10 che vale? ?Vale sempre tanto. Noi e i tifosi ci teniamo tantissimo. E poi dobbiamo cercare di vincere perch? dobbiamo guardarci dal Milan e dal Ge?noa?. Temete anche il Grifo? ?Sei punti non sono tanti e saba?to il Genoa gioca alle 18: se batte la Lazio, quando scendiamo in campo noi ? a -3...?. Elkann che cosa vi ha detto? ?Di mettercela tutta nelle gare che restano. Si va in Champions senza preliminari anche col terzo posto, ma vogliamo e dobbiamo tenerci il secondo?. Se avesse a dispo?sizione un gol nelle prossime due partite, se lo giocherebbe contro l?Inter o quattro giorni dopo con la Lazio? ?Sono due gare ugualmente im?portanti. Ma se proprio devo di?re, io spero di segnare sabato?.
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Buffon: "Julio Cesar ora ? pi? bravo di me" Ufficializzato il passaggio di consegne? Sabato prossimo ne sapremo di pi?... Tra ammissioni impietose sullo stato attuale della sua Juventus - "siamo un colabrodo, l'Inter ha meritato" - e scatti di orgoglio su Calciopoli e gli attuali arbitraggi - "ci hanno spappolato, nessuno ? stato trattato come noi" - Gigi Buffon nel corso della sua ospitata da Chiambretti ha anche dato la risposta definitiva, visto che viene da fonte che pi? autorevole non si pu?, sul dibattito in corso su chi meriti la palma di migliore portiere al mondo tra lui e lo strepitoso Julio Cesar di quest'anno. "Julio Cesar, in questo momento, ? pi? bravo di me", l'ammissione onesta del portierone bianconero, che trova l'ulteriore benedizione di Gianluca Pagliuca: "Chi ? il migliore? Di sicuro nelle ultime due stagioni l?interista ? stato pi? continuo e pi? decisivo - spiega l'ex nazionale a TuttoSport - Lo juventino purtroppo ha avuto qualche problema fisico piuttosto fastidioso, ma ? sempre di altissimo livello. Cosa li differenzia? Julio Cesar ? pi? reattivo e scattante, mentre Gigi, oltre alle doti tecniche, pu? far valere un?esperienza superiore". Chiss? nello scontro diretto cosa peser? di pi?... siamo certi che Gigi lo pensi veramente?
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Blanc: "Torneremo grandi in Italia e in Europa" "Abbiamo un piano per far crescere la squadra anno dopo anno. Vogliamo essere all'altezza non sono a livello italiano ma anche europeo". La Juve torner? grande in Italia e in Europa, Jean-Claude Blanc non ha dubbi. L'amministratore delegato bianconero, a margine della presentazione della partnership Juve-Sony Ericsson, prendendo spunto dalle dichiarazioni rilasciate da Buffon al "Chiambretti Night" ha parlato del futuro della Juve, che vuole tornare ai fasti dell'era Lippi: "Vogliamo essere una squadra forte, leader - afferma l'ad juventino - questo vuol dire che siamo sulla linea individuata tre anni fa, siamo nei tempi, guardiamo avanti e poi sapete che vogliamo essere all?altezza non solo a livello italiano ma anche europeo". Qualche errore nella campagna acquisti ? probabilmente costato caro quest'anno alla Juventus ma Blanc non ha rimpianti per le scelte fatte quest'estate: "Guardiamo avanti. Non torniamo indietro. ? l?unico modo per lavorare bene. ed ? la stessa cosa che chiediamo ai nostri giocatori e al nostro staff tecnico. Noi abbiamo un piano per far crescere la squadra anno dopo anno. Questi soldi sono stati gi? individuati, c?? una programmazione e andiamo avanti con questa". Da verificare a fine anno la posizione di alcuni big come Nedved e Trezeguet: "Tutti questi argomenti li affronteremo a fine stagione. Per Nedved, noi possiamo aiutarlo a portare avanti una carriera all?interno della Juve solo se lui ha voglia. Non ? una carriera facile ma se c?? questa voglia noi saremo al fianco di quei giocatori che voranno intraprendere questa carriera. Per quanto riguarda il francese non c'? nessun caso Trezeguet. Lo abbiamo archiviato da qualche settimana". E a chi gli chiede se questi possono essere i giorni decisivi per Diego il dirigente francese glissa: "Di mercato parleremo a giugno". Buffon da Chiambretti ha parlato anche di arbitri e di torti subiti, in particolar modo in relazione alla sfida contro il Genoa, e a quel fischio di Rocchi che ha scatenato diverse polemiche: "Ha sorpreso non solo i nostri giocatori ma anche noi. E sabato quando l'arbitro ha fischiato ci siamo stupiti che non abbia fermato l?azione. Detto questo, il Genoa sabato ha meritato di vincere. ? giusto lasciare lavorare gli arbitri, pu? capitare in tutti i mestieri di poter sbagliare". Un commento infine sulla tragedia in Abruzzo, la Juventus ? pronta a dare il proprio sostegno per aiutare le vittime del terremoto: "La Juventus ha gi? dato indicazioni alla Lega - conferma Blanc - Noi come Juventus porteremo dei contributi tramite la Lega. Vogliamo che il popolo abruzzese possa beneficiare dei nostri aiuti non solo adesso ma anche nel tempo. Porteremo in Lega un progetto per sviluppare un progetto che andr? avanti nel tempo".
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Blanc: "Il campionato ? ancora aperto" "Prendiamo atto dei 10 punti e andremo a giocarcela fino in fondo come avevamo previsto di fare". Jean-Claude Blanc, amministratore delegato della Juventus, ha analizzato la situazione dei bianconeri a pochi giorni dal sentitissimo scontro diretto contro l'Inter. A margine della presentazione della partnership Juve-Sony Ericsson, il dirigente juventino mantiene viva la speranza per una clamorosa rimonta scudetto. Il distacco per? continua ad aumentare: "Sicuramente, volevamo avvicinare l?Inter. Prendiamo atto dei 10 punti e andremo a giocarcela fino in fondo come avevamo previsto di fare. Stiamo con i piedi per terra. Dieci punti sono tanti ma giocheremo le sette partite che restano con lo stesso impegno". Dopo aver quasi abbandonato il treno-scudetto la Juve rischia di vedersi soffiare anche il secondo posto, visto che il Milan ormai ? alle calcagne. Il bilancio della stagione potrebbe dunque rivelarsi peggiore del previsto, anche se la visione di Blanc non ? negativa: "Non sono deluso, una stagione ? lunga, ci sono momenti di calo ma il campionato non ? archiviato, ? ancora aperto e andremo a giocarcela fino in fondo per fare bene fino alla fine. Siamo ancora al secondo posto, siamo fiduciosi, concentrati e giocheremo fino alla fine. La delusione di uscire dalla Coppa dei Campioni ha toccato tutti. Noi volevamo fare bene e vedendo anche il Chelsea che continua ad andare avanti ha lasciato dei rimpianti. Ma, come ho detto, ci sono ancora partite da giocare e sono tutte importanti".
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Blanc: "Ranieri RESTA"! "I dubbi li avete avuti solo voi della stampa, il discorso sull'allenatore ? sempre stato chiaro". A margine della presentazione della partnership Juve-Sony Ericsson, l'ad della Juventus Jean-Claude Blanc si ? soffermato sulla posizione di Claudio Ranieri, pesantemente criticato nelle ultime settimane e dato ormai per probabile epurato a fine stagione. Blanc smentisce invece con decisione le voci di una possibile separazione dal tecnico romano: "Claudio Ranieri ? il nostro allenatore e sar? sulla nostra panchina anche l?anno prossimo. Ad ogni condizione. Andiamo avanti con uno staff tecnico di qualit?, non pensiamo in anticipo alla scadenza contrattuale del tecnico. I dubbi li avete avuti solo voi della stampa, il discorso sull'allenatore ? sempre stato chiaro". Per il dopo Ranieri si ? fatto insistente il nome di Gian Piero Gasperini ma il dirigente francese non vuole esprimersi a riguardo: "Non do giudizi su altri allenatori. Posso dare giudizi solo su chi guida la Juventus. In Italia ci sono tanti bravi allenatori, questo vuol dire che l?Italia ? una grande nazione del calcio". Clamorosa e al tempo stesso suggestiva l'ipotesi che per la sostituzione di Ranieri possa tornare in gioco Marcello Lippi, pista alimentata dal pranzo che il ct ha condiviso con Blanc, ma l'ad smentisce categoricamente: "No, abbiamo un progetto nel quale crediamo nel tempo. Poi per il pranzo, mi sembra giusto che chi ha la responsabilit? di una squadra di calcio possa parlare con il commissario tecnico. ? giusto condividere alcune cose con il ct pensando a quanti giocatori della Juventus giocano in Nazionale".
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John Elkann: "Niente scuse, voglio il 2? posto!" Confronto sereno ma deciso in casa Juventus tra squadra e propriet?: l'imperativo ? non mollare la presa in campionato e aggiudicarsi la Coppa Italia. Continuare a lottare a testa alta. John Elkann ? chiaro, la Juventus non ha alibi in questo finale di campionato. E' arrivato stamattina a Vinovo il tanto atteso faccia a faccia tra la propriet? bianconera e la rosa di Ranieri. Elkann ha tenuto a rapporto la squadra e ha ribadito che nonostante ormai lo scudetto sia un obiettivo sfumato la stagione non ? ancora terminata e la Juve deve difendere con le unghie e con i denti il secondo posto. Il vicepresidente della Fiat ha puntato poi l'attenzione sulla Coppa Italia, manifestazione da non snobbare e anzi da aggiudicarsi a tutti i costi. Un monito ? arrivato poi anche nei confronti dello scontro diretto contro l'Inter, partita da vincere non tanto per ambizioni di classifica ma soprattutto per la gloria e l'onore.
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Gigi Buffon! "Gioco fino a 40 anni. Se qualcuno mi vuole..." Il portiere bianconero parla anche della decisione di allenarsi a porte chiuse. A Vinovo non tira una bella aria. Questo ? noto e logico. Al punto che i bene informati dicono che ieri Ranieri abbia strigliato un bel po' la squadra. E al punto che si dice che quella dell'allenatore non sia l'unica presa di posizione dura che arriver? nella settimana che precede il big match contro l'Inter. Oggi, infatti, ? atteso al centro sportivo di allenamento John Elkann, situazione che lascia intendere la grande preoccupazione della dirigenza di Corso Galileo Ferraris per il momentaccio vissuto dai bianconeri, sconfitti a Genova e pronti a rischiare addirittura il secondo posto in caso di prolungamento del periodo non proprio positivo a livello di risultati. Sul tema ha discusso ieri anche Gigi Buffon, che ospite del Chiambretti Show ha parlato a tutto tondo, anche della scelta dell'Inter di aprire i cancelli per l'allenamento di Pasquetta. "Noi i tifosi li abbiamo tenuti fuori - ha detto sorridendo - se entravano dopo la sconfitta con il Genoa ci sarebbero stati dei problemi". Non ha parlato solo del momentaccio Juve, per?, il portierone nazionale. Perch? ? vero, ultimamente i numeri lo stanno condannando, ma la voglia del carrarese di essere protagonista ancora a lungo rimane. Specie quando Chiambretti lo ha "stimolato" sulla possibilit? di scrivere un libro sulla sua carriera. "Di solito sono opere postume - toccandosi scaramticamente incurante delle telecamere - o a fine di carriera, io fino a quarant'anni gioco, se qualcuno mi vuole".