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pflip

Tifoso Juventus
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  1. No, anche perchè si parla di Uefa ed il TAR non ha competenza. Possibile ipotesi, se la nuova condanna (e anche l'atro filone) condannano direttamente la juve in B, allora (esuariti i gradi di giudizio sportivo) la Juve potrebbe fare ricorso chiedendo la sospensiva del nuovo campionato . Ma siamo nel regno delle fate, IMHO
  2. be ma se la pena nel codice recita "uno o più punti di penalizzazione" è ovviamente interpretabile. Lo deve essere in relazione al dolo commesso. Quanti sono i "più punti" ?
  3. Riformulo la risposta : Ok Agnelli il CFA è stato scorretto con te, per il danno procurato li condanno a risarcirti 10 M €. Anche qualora ci andasse la società Juventus (che al momento non può), direbbero : Ok Juventus, il CFS è stato scorretto li condanno a risarcirti 1000 M € L'unica (a quanto ne so, ma ovviamente sbaglio) cosa che un TAR può fare in ambito sportivo è di bloccare l'inizio di un campionato se il ricorrente dice che lo hanno retrocesso ingiustamente.
  4. L'ultima interpretazione parla di pena afflittiva in relazione al dolo commesso. ovvero se rubo una mela non possono condannarmi a 10 anni. Tutto ovviamente moooolto interpretabile dal giudice sportivo.
  5. Ricordatevi che il TAR è un Tribunale Amministrativo. Non può cancellare sentenze, ridare punti o cuocere le pizze. Può solo riconoscere al ricorrente un risarcimento per eventuale danno subito.
  6. Ma no, i ricorsi erano dei singoli individui, non era un ricorso "della Juventus". Se leggi il dispositivo, si fa riferimento solo a loro. La juventus è stata condannata per responsabilità oggettiva dei suoi dirigenti. Ma leggi il mio post di prima
  7. Ma come fanno ? Non devono (possono) entrare nel merito, o ci siamo scordati che è una "cassazione" ??? Le motivazioni diranno solo che abbiamo respinto il ricorso di XXX perchè "blah blah blah", quindi hanno già approvato la condanna di XXX (art 4). Siccome i principali dirigenti della Juventus sono giù stati condannati, resta solo da capire se il CFA vuole estendere la condanna come resposabilità oggettiva alla società. Ed è questa la porta che hanno lasciato aperto per il CFA. Se condannavano l'intero CDA, la Juventus era ovviamente in responsabilità oggettiva e quindi punibile. Avendone "esclusi" qualcuno, possono far dire al CFA " vabbè, erano solo quei 3 deficienti a fare le magagne, non l'intero consiglio direttivo, cacciamo quelli e non puniamo la società". A me pare che si stia creando una aspettativa esagerata per queste motivazioni. Anche, per ipotesi, la motivazione dicesse "abbiamo respinto il ricorso di XXX perche ci stà sul c****", non puoi fare più niente (a livello di giustizia sportiva)
  8. A me pare che Calvo qui dice una cazzata. La juventus è ancora sotto processo (anzi è già stata condannata) dal CFA, resta da stabilire l'entità della pena. Dire che la "classifica finalmente non è sub-iudice" è sbagliato. E' esattamente il contrario, è "in attesa di giudizio". Nella più ottimistica delle ipotesi non cambia, ma realmente dipende da quale pena la nuova CFA deciderà.
  9. Infatti, ma anche qui c'è una anomalia. il Chinè (e Torsello a seguito) hanno contestato all'intero CDA la violazione art 4 perchè hanno firmato i "bilanci falsi" , sapendo che erano falsi etc, etc. Però il Consiglio Garanzia ha detto che non tutto il CDA è forse colpevole, e il nuovo collegio deve valutare se i "componenti minori" del CDA fossero veramente colpevoli ( o consapevoli di quello che firmavano). Quindi stiamo nuovamente parlando di una "cupola" che aveva architettato tutto e costringeva gli altri poveri consiglieri a fare quello che dicevano. Arrivabene sarebbe poi colui che pur fuori quando gli eventi sono occorsi, ha firmato "consapevolmente" i falsi in bilancio, direi che si configura addirittura premeditazione di reato. Quante idiozie in queste sentenze........
  10. Che poi : "dobbiamo aspettare le motivazioni". Cosa succede se nelle motivazioni c'è scritto : "Perchè si !". Cosa faranno i nostri avvocati ? Questa corte (ah! ) era l'ultimo grado all'interno della giustizia sportiva. Quindi ? Si va al TAR ? Per cosa, per indennizzo ? Al TAR frega nulla di cambiare la sentenza. SI va al CEDU ? Certo, possibili indennizzi (perchè il CEDU NON annulla le sentenze) tra un 15-20 anni. Saremo qui ad aspettarvi. La si butta in caciara con corsi e ricorsi finchè qualcuno cade esausto ? Quale esattamente sarebbe la strategia a lungo termine del collegio difensivo della Juventus ? Ripeto, bisogna minacciare la FIGC, unica via
  11. Ma quello è facile per loro, 3 pti penalità per ogni plusvalenza contestata. Quante erano 12 ? 36 punti Poi ci sono quelle non contestate dal procuratore ma contate solo dal giudice (rif Pjanic - arthur) , quelle valgono doppio, altri 6 punti. Poi C'è Arrivabene che non era presente, ma era in Ferrari in quel periodo, quindi ha operato slealmente da remoto usando metodi innovativi e non consentiti, quindi direi altri 10 punti. Quant sono ? 52 ? Che faccio lascio ?
  12. Ma se ne rende conto che non lo può fare ? O gli hanno cambiato incarico a scopino o magazziniere oppure nel suo incarico precedente non può operare.
  13. Oltre a quelli, nessuno ha posto in evidenza anche questa inammisibilità : Chi era costui ?
  14. Intanto gira una "nuova" (?) definizione di "pena afflittiva" che invece di essere commisurata a "farti un danno" (es qual Champions - punti tolti per non qualificarti), è commisurata al "dolo fatto", ovvero quanto è stato grave l'azione contestata e sanzionata. In entrambi i casi, se rimane (come penso) art 4, ci daranno un bel pò di punti, quindi per noi non cambia nulla.
  15. Yes, e siccome gli avvocati sono gli stessi della Juve, mi sembra che li usino come "apripista"
  16. "Pare" che sia Paratici che Arrivabene stanno considerando ricorso al TAR. Speriamo. Bisogna uscire dal circolo vizioso ( ed illegale giuridicamente) della giustizia sportiva.
  17. Che, a mio vedere, e l'unica possibilità (speranza) che rimane. Dal punto di vista legale e processuale siamo finiti.
  18. Nuovo Record : la Juventus verrà giudicata per la 4a volta per la stessa accusa. Per ora siamo a 2 vittorie ed un pari.
  19. Anche chi è del mestiere rimane perplesso dalla decisione ( e la tocca piano ai giudici del CONI) Christian Belli su FB GIOVEDI 20 APRILE. LA MIA INTERPETAZIONE DELLA SENTENZA. Buonasera a tutti. Il tempo occorso per interpretare la sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport CONI, è stato di molto inferiore a quello necessario per sviluppare questo scritto, che nonostante per voi sia tutto scontato, perché aspettate e basta, per chi deve concepirlo e presentarvelo in modo comprensibile e decente, così non è. Anche perché avevo bisogno di mangiare qualcosa, dopo esser uscito dallo studio. Farò diverse valutazioni. Partiamo con quanto avvenuto e che ormai quasi tutti temevamo (pur sperando così non fosse): I cinque giudici hanno deciso di accogliere il ricorso della Juventus (poi faccio un cenno agli ex dirigenti, che diventano quanto mai fondamentali) ma, come scritto sul dispositivo, nei termini e limiti di cui in motivazione, rinviando alla CFA, che dovrà esprimersi in diversa composizione (significa che le figure chiamate a rianalizzare e rimodulare, saranno diverse da quelle che hanno deliberato a fine gennaio), rinnovando “la valutazione, in particolare, in ordine alla determinazione dell’apporto causale dei singoli amministratori, fornendone adeguata motivazione e traendone le eventuali conseguenze anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della società Juventus F.C.”. Come interpretare? Doverosa premessa: è tassativo attendere le motivazioni, che consentiranno a noi giuristi di avere un quadro esatto ed esprimerci con maggior cognizione di causa. Ma una serie di idee ce l’ho abbastanza chiara in testa. I giudici hanno concretizzato fisicamente il concetto vile e pusillanime di chi non ha spina dorsale e personalità per prendere decisioni delicate: hanno scelto, in sostanza, di non decidere. Hanno rimpallato la patata bollente al mittente. Iniziamo dalle norme: con riferimento allo Statuto CONI, l’art. 12 bis comma 3 ci dice: “Quando il Collegio di Garanzia dello Sport riforma la decisione impugnata decide, in tutto o in parte, la controversia, oppure la rinvia all’organo di giustizia federale competente che, in diversa composizione, dovrà pronunciarsi definitivamente entro sessanta giorni applicando il principio di diritto dichiarato dalla Corte. In tal caso non è ammesso nuovo ricorso salvo che per la violazione del principio di diritto”. Quindi, per i meno avvezzi, la CFA in nuova composizione dovrà pronunciarsi entro 60 giorni; un nuovo ricorso al CGC sarà possibile solo in caso vi siano nuovamente vizi di forma. Collegamento con l’art. 62 del Codice di giustizia sportiva CONI (non FIGC), titolo: Decisioni. 1. Se non dichiara l’inammissibilità del ricorso, il Collegio di Garanzia dello Sport provvede all’accoglimento a norma dell’art. 12 bis, comma 3, Statuto del Coni, decidendo la controversia senza rinvio solo quando non siano necessari ulteriori accertamenti di fatto ovvero le parti ne abbiano fatto concorde richiesta entro il termine di chiusura della discussione orale. 2. In ogni caso di rinvio, il Collegio di Garanzia dello Sport, con la decisione di accoglimento, enuncia specificamente il principio al quale il giudice di rinvio deve uniformarsi. 3. Quando rigetta il ricorso, il Collegio di Garanzia dello Sport provvede sul rimborso delle spese in favore delle parti resistenti. 4. Con la decisione che definisce il giudizio, il Collegio di Garanzia dello Sport può indicare al Procuratore generale dello sport fatti o circostanze nuovi che, risultanti dagli atti del procedimento o dalla discussione, appaiono connessi con gli ulteriori accertamenti necessari per il giudizio di rinvio o comunque rilevanti ai fini dell’art. 51, comma 4. Qui sorge qualche perplessità: viene spiegato come l’annullamento senza rinvio sia compatibile con situazioni in cui non servano ulteriori accertamenti (comma 1, da non escludere a priori il comma 4 prima di leggere le motivazioni). Di quali accertamenti si necessita? Questo apre un buco nero sulla vicenda. Già la revocazione era stata accolta per sopraggiunti fatti nuovi (sovvertendo la destinazione di tale istituto, concepito ad uso più che altro “difensivo”); quali altri accertamenti servirebbero? Qui, al momento non ho risposta. Degno di nota, ma “all’italiana” (nell’accezione peggiore del termine) è il presumibile principio di diritto richiamato dalla Corte: la CFA dovrà determinare l’apporto causale dei dirigenti, all’eventuale illecito contestato. Tradotto: quanto e come gli ex dirigenti abbiano rivestito un ruolo attivo e decisivo nella condotta in oggetto e nei vantaggi conseguenti da essa. La Corte chiede inoltre di trarne le EVENTUALI conseguenze (in fatto di sanzione alla società). Qui sorgono dei dubbi interpretativi, tra il pensar bene su un eventuale stralcio dell’art. 4 ed una conferma (come temo ma non spero) della tesi accusatoria, incluso il castello della slealtà e la penalizzazione in termini di punti in classifica. Ragioniamo. Per poter inserire l’art. 4 CGS (FIGC), sarebbe stato opportuno e corretto farlo con collegamento all’art. 6, che riassumendo, stabilisce che la società risponde direttamente dell’operato dei propri dirigenti (responsabilità diretta) e a fini disciplinari dei propri tesserati. Considerando che è stato rigettato il ricorso per i dirigenti apicali (Andrea, Paratici, Arrivabene su tutti) e che invece sia stato accolto quello per Nedved ed i restanti componenti il CDA (grosso modo), deduco che si stia chiedendo alla CFA di stabilire con certezza quanto questi dirigenti apicali abbiano giocato un ruolo decisivo e determinante nella messa in atto dell’illecito, per poter contestare la responsabilità diretta della società e stabilire (“trarne le conseguenze”) le eventuali sanzioni. Non traspare chiarezza se vi sia chiara contestazione all’utilizzo della norma di chiusura (art. 4), suggerendo di attenersi all’art. 31, quindi ammenda; oppure se si sposi la tesi della slealtà e si richieda solo una valida motivazione argomentando in modo attinente al Codice, spiegando la costruzione dell’eventuale penalizzazione in punti. Nel secondo caso sarebbe inquietante, in quanto si continuerebbe a ritenere legittimo il cambio del thema decidendum e l’utilizzo di norma generica anziché quella specifica, come ben chiaro nei deferimenti. Il delta sarebbero i fatti nuovi invocati dal Chiné, ma che non si sposano con la fattispecie oggetto di contestazione iniziale. Saremmo punto e accapo. Come scrissi, qualsiasi soluzione che non fosse l’annullamento senza rinvio, l’avrei considerata inaccettabile, soprattutto pensando al diritto: il CGC ha il compito di confutare vizi di forma che sono delle mancanze verso il Codice. Ignorarli, mi lascia attonito. Come dissi a diversi amici qui dentro e fuori, questo rappresenta/va un caso da manuale: se non avessero annullato e chiuso qui, con almeno quattro difformità chiare, quando più lo avrebbero fatto? Posso considerare accettabile solo una nuova delibera in cui ci si attenga all’art. 31 CGS, irrogando solo ammenda. Mi turerei il naso cercando di non pensare al fatto che bisognava mettere la parola fine all’atto dei proscioglimenti: tutto il resto, è un chiaro ed evidente scempio giuridico. Se ragiono col cuore del tifoso, accetto un’ammenda (prevista dalle norme) e non vedo penalizzata la mia squadra. Sarà così? Ho più di un dubbio. La formula utilizzata è stata come dire: “Noi non decidiamo, non ce la sentiamo. Vedetevela voi e trovate, se ne siete capaci, una valida ragione stavolta ben traducibile col diritto, per vedere accolta la vostra linea, sempre che vi sia da sanzionare… “. Suona grosso modo così e lo reputo vile e superficiale. In caso di ammenda, chiuderemmo questa questione in questa stagione, come risposi ieri; in caso si vada per le lunghe su altre forme di sanzioni, con altri percorsi giuridici, allora bisognerebbe pensare all’impatto sulla prossima stagione, ma questo oggi non è quantificabile e preventivabile con esattezza. Conta il fatto che ci abbiano rovinato i piani e messo nelle condizioni di prendere decisioni ancor più delicate: saprò qualcosa nel giro di relativamente breve, spero. Da giurista sono in imbarazzo per questi giudici e per questo esito, né carne né pesce. Quanto alle voci che circolavano oggi su Chiné, lascio che vediate da voi la concretizzazione di quanto anticipai. Hanno parlato e scritto in tanti, troppi, a sproposito, su certi social. Parleranno i fatti e certa gente l’aspetterò sulla soglia. Date tempo, come ho sempre detto. Oggi c’era chi scriveva di attesa per Borsa chiusa: ai giudici importa zero di aspettare la chiusura scambi: vi siete fissati con questa Borsa chiusa per tutto; non è così. I problemi sono il trovare una quadra, una soluzione univoca, che metta d’accordo tutti (sono cinque teste, difficile essere concordi in toto), oltre alla messa per iscritto del dispositivo. I contrasti ci sono in tutte le Corti, a volte producono esiti positivi, altri portano strascichi polemici (vedasi processo a Napoli con la Casoria). Di certe questioni dovrebbe parlare solo chi in aula c’è stato, chi conosce le consuetudini, le prassi di questo mondo, non chiunque voglia darsi un tono sparando ipotesi e complotti. tenetene conto, quando leggete certi personaggi. Concentriamoci sui prossimi eventi e cerchiamo di prendere fiato, affrontando un problema per volta, altrimenti, come ebbi a dirvi mesi fa, nello stupore ed incredulità generale, “sarebbe stata dura senza armarsi di pazienza”, perché “l’extra campo sarebbe stato preponderante”. Ci si aggiorna. Devo staccare anch’io, credetemi. Cordialità.
  20. Si parlava del processo rinviato al CFA. Quello non prevede dibattimento, non è stato annullato, solo rinviato. E' stato solo richiesto ad un nuovo consiglio iudicante di giudicare per vedere se le cose sono così come giudicate prima. Gli atti, le accuse e tutto il resto non cambia. Ed anche su eventuale ricorso, si parla di ricorso solo in caso di "violazione di diritto", e abbiamo già visto che per loro è tutto a posto.
  21. pensa che è la prima volta che non la sto guardando per quanto sono incazzato
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