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GabrielKoi

Tifoso Juventus
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  1. Si ma allora c’è specificato nell’etichetta che le olive sono europee. Comunque un olio può essere di M***A anche 100% italiano, esattamente come il vino.
  2. Si, c'era chi vedeva come EVO olio che non lo era, lo hanno fatto anche grandi marchi, ma è una truffa
  3. Ma che la nostra produzione di olio d'oliva non è sufficiente al consumo interno non lo dice mai nessuno? Che poi quello tunisino è 1/10 rispetto alla quantità importata dalla Spagna. E la provenienza italiana, UE o extra-UE è sull'etichetta. Siamo in campagna elettorale permanente.
  4. Grazie per gli auguri, ma Nardella non è mio sindaco Il mio sindaco riconosce le famiglie arcobaleno e trascrive l’atto di nascita registrando il nome delle due mamme Ha però ragione a dire che è divisivo. Il gay pride ci divide infatti tra chi vive nel medioevo e pensa che l’omosessualità sia qualcosa di cui vergognarsi e che deve essere nascosta sotto il tappeto. Ma parliamo sempre di quello che si preoccuva delle aiuole quando una persona è stata freddata per strada.
  5. "Non importa che sia una partita o un allenamento, a me piace profumarmi. A volte i miei compagni mi chiedono se ho qualche problema di testa, ma ognuno ha il suo rituale prima di una partita e il mio è questo, tengo sempre una boccetta di profumo dentro la mia borsa e generalmente prima di entrare in campo me ne spruzzo due o tre gocce. Mi dà una sensazione di felicità. E' una cosa che faccio sempre: sono molto vanitoso". (Draxler) Tunisini, turchi, negri e gente che si improfuma prima di scendere in campo. Il poro Adolfo si gira nella tomba
  6. 11 donne e 3 uomini. Eh ma nessuna donna aveva le competenze di Toninelli, Bonafede, Fontana, Centinaio e Bussetti
  7. Per non dimenticare: In 25mila
  8. Abbiamo 10milioni di italiani incantati dallo spessore di Di Maio, fatico a comprendere il concetto di "personalità" desiderato dall'elettorato italiano.
  9. Gaia Tortora a Lega e M5S: 'O i loro esponenti partecipano al dibattito confrontandosi con gli altri ospiti o ne facciamo a meno' http://www.la7.it/omnibus/video/gaia-tortora-a-lega-e-m5s-o-i-loro-esponenti-partecipano-al-dibattito-confrontandosi-con-gli-altri-06-06-2018-243652 Alla buonora. Ma rimarrà un caso isolato.
  10. "Perché la flat-tax? Perchè è giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse. Perché spende e investe di più." (M.Salvini oggi a Radio1) Dalla parte degli italiani che non arrivano a fine mese PS: la teoria che se fai pagare meno tasse ai ricchi ne guadagnano tutti perchè investono/spendono di più è stata smentita SEMPRE
  11. 1991 - Governo Andreotti VI - Ministro delle finanze Rino Formica (condono fiscale) 1995 - Governo Dini - Ministro delle finanze Augusto Fantozzi (condono edilizio e concordato fiscale) 2003 - Governo Berlusconi II - Ministro delle finanze Giulio Tremonti (condono edilizio e fiscale) 2009 - Governo Berlusconi IV - Ministro delle finanze Giulio Tremonti (scudo fiscale in vigore dal 2/10/2009) 2018 - Governo del Cambiamento - Pace fiscale al 10%. Se devi 20mila euro al fisco ce ne dai 2000 e amici come prima Ah e nel 2017 un bello stralcio delle cartelle esattoriali dell'altro che voleva #CambiareVerso, dove ci sono stati veri e proprio EVASORI che si sono visti azzerare qualche milione di euro di MULTA (già, perchè dover punire qualcuno perchè non paga ). E la fedeltà fiscale schizza alle stelle Chi paga le tasse è proprio un idiota.
  12. #partigianissimi E comunque quello fatto in Italia non è paragonabile alla Germania Più partigiani di così si muore (gassificati)
  13. La pace fiscale è una roba da far sembrare Berlusconi un pischello ingenuo. Ladri di M***A.
  14. Fai ricerche su come rassodare il culetto? Frogio
  15. Si, in linea di massima.. ma su molti punti lui non può proprio parlare (appunto). Si è lamentato degli attacchi sui social, quando durante la campagna per il referendum hanno squinzagliato più trollazzi di Putin E le sue colpe sia dal punto di vista politico non si riescono più neanche a contare. Ormai è dannoso anche se viene fotografato a prendere il caffè.
  16. Potrebbe fare pure il miglior discorso della storia, che Martin Luther King spostate, ma ormai non ha alcuna credibilità e tutto gli si ritorce sempre contro.
  17. Che c****, tutte le volte che mi collego alla diretta becco l'invervento di qualcuno del SVP con l'accetto da crucco stereotipato. Ma quanti sono?
  18. Riforma di Dublino: Salvini pronto a sbattere contro il muro di Orban Di Elly Schlein Salvini pare molto confuso. Non era ministro da nemmeno tre ore e già aveva cominciato a dire che non sarebbe andato alla riunione del Consiglio “Giustizia e Affari interni” di oggi, che discute anche della riforma di Dublino. In seguito ha annunciato che comunque “l’Italia dirà di no” e che “con Orban cambieremo le regole UE”. Anzitutto oggi al Consiglio non votano, ma discutono una riforma cruciale per il nostro Paese. Se il neo ministro avesse qualche reale competenza sul tema dell’immigrazione saprebbe che l’Italia è il paese più interessato alla riforma del Regolamento di Dublino, perché contiene quel criterio ipocrita del primo Paese di accesso “irregolare” (che già è ipocrita parlare di accesso irregolare quando per chi scappa da guerre e persecuzioni non ci sono vie legali e sicure per farlo) che per decenni ha lasciato le maggiori responsabilità dell’accoglienza ai Paesi che si trovano ai confini caldi dell’UE, come il nostro. E’ proprio il regolamento Dublino attuale che blocca ingiustamente molti richiedenti asilo in Italia e permette agli altri Paesi europei di rimandarli in Italia per il solo fatto di esservi arrivati. Una posizione contraria a priori alla riforma non avrebbe quindi alcun senso e se l’Italia disertasse il negoziato al Consiglio, gli altri Stati membri potrebbero andare avanti e approvare il testo anche a maggioranza qualificata. Sarebbe come dichiararsi sconfitti prima della battaglia sulla riforma più importante del sistema d’asilo europeo, che ha un impatto enorme sul nostro Paese. La bozza in circolazione al Consiglio è pessima, come denuncio da mesi in Parlamento e fuori, ma per cambiarla bisogna sedersi al tavolo e negoziare. Affrontando proprio quei governi che non vogliono nemmeno sentir parlare di condivisione delle responsabilità, a partire da quelli del gruppo Visegrad capitanati da Viktor Orban, che sono i più feroci oppositori delle quote obbligatorie di ricollocamento. Noi al Parlamento europeo ci siamo seduti al tavolo ed abbiamo negoziato per due anni ottenendo una maggioranza storica su una proposta rivoluzionaria per il regolamento di Dublino, che cancella il criterio del primo Paese di accesso e lo sostituisce con un meccanismo di ricollocamento automatico e permanente dei richiedenti asilo che obbliga tutti gli Stati membri dell’UE a condividere le responsabilità dell’accoglienza (a pena di conseguenze sui fondi strutturali che ricevono). Ma che prevede anche procedure più efficaci, veloci e rispettose dei diritti fondamentali, che rimette al centro le persone e i legami significativi che hanno con altri Stati membri, a partire da quelli familiari. Tutta la nostra riforma è stata scritta con l’obiettivo di dare sostanza a quei principi di solidarietà ed equa condivisione delle responsabilità sull’asilo che troviamo già nei Trattati europei e che a Orban e sodali ci tocca sempre ricordare. Non posso dire di essere stupita dall’atteggiamento leghista, visto che anche in Parlamento hanno disertato le 22 riunioni di negoziato e al voto si sono astenuti. Ma sarebbe del tutto assurdo (e da un punto di vista italiano inspiegabile) che il Governo non cogliesse l’opportunità di questa larga maggioranza al Parlamento europeo e non appoggiasse questa proposta di svolta al tavolo del Consiglio. Salvini si sieda a negoziare e abbia il coraggio di chiedere ad Orban di fare la propria parte sull’accoglienza. Capisco sia difficile, quando sino a ieri applaudiva alla costruzione di muri, ma il tempo della propaganda è finito e oggi ci sbatterà contro. E qui emerge tutta la contraddizione dei nuovi sovranisti, che si rafforzano a vicenda con la retorica dell’odio e dei muri, per poi accorgersi che quei muri li mettono gli uni contro gli altri. Ma a perderci, una volta ancora, rischiano di essere proprio i più deboli.
  19. Attenzione... Concentrazione... Toninelli.. Vitalità
  20. «Chiederemo la riforma del trattato di Dublino», anche se domani l’Italia voterà no alla riforma del trattato di Dublino in discussione al Consiglio dell’Unione europea. Conte critica l’Europa per il fallimento nella gestione dei flussi migratori «consentendo chiusure di alcuni stati membri le cui conseguenze si sono riversate sull’Italia». Dissero quelli che sostengono Orban
  21. Nooo, ero a pranzo e me lo sono perso. Il discorso del cambiamento
  22. Tra l'altro il Governo tunisino è uno dei pochi con cui c'è un accordo per i rimpatri che viene messo in pratica
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