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dominiobianconero

Tifoso Juventus
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  1. Finora non sono riusciti a distruggerla perche', cito COBOLLI, quando sono arrivati hanno trovato una struttura fortissima.............
  2. Se fossi la CONSOB chiederei immediatamente spiegazioni. E lo dico da addetto ai lavori. Quel comunicato, cosi com'e', puo' dare adito a speculazioni. Non fanno una grande figura a mio avviso.
  3. E' meglio che non li leggo....... altrimenti stanotte non dormo..... Cobolli in particolare era direttore editoriale di BENISSIMO NEONATO..... una rivista premaman...
  4. Guarda io ti dico che a livello gestionale ci sono i soldi per fare tutto sia squadra che stadio. Anche perche' certi investimenti vengono dilazionati nel tempo e trattandosi di un investimento immobiliare credo che alla fine ci costi ogni anno come un giocatore medio tra ingaggio e tasse. Il problema e' che non sono sicuro che pur avendo le risorse siano capaci di usarle. Soprattutto sul mercato hanno fatto cose agghiacciati lo scorso anno, buttando i soldi letteralmante nel cesso (vedi Andrade comprato marcio che non ha superato le visite mediche e lo hanno tesserato lostesso)
  5. Lo sappiamo bene che non c'e' piu'. E si vede. Eccome se si vede.
  6. Ecco le note dolenti...... Ho idea che non ci sara' nessun progetto commerciale vero al di la del bar e di qualche juve store......
  7. Per quanto mi riguarda il progetto stadio e' stato approvato nel 2003 allorquando la Triade ne decise la realizzazione comprando il Delle Alpi. Mi spiace solo che altre persone si facciano belle con il lavoro degli altri. Questi non stanno approvando nulla. Stanno solo ricominciando da dove avevano lasciato la Triade. Nel frattempo pero' hanno detto che erano *****acce. E poi fanno le stesse cose che stavano facendo loro.
  8. Al mio paese i condizionali servono solo per illudere la gente. Blanc forse perche' e' francese ne abusa.
  9. Su questi aspetti il comunicato non cita nulla. Vedremo nei prossimi giorni.
  10. Semplice. L'Avvocato si teneva in casa Montezemolo per simpatia..... John Elkann fa lo stesso con Blanc.
  11. non ho sottomano i dati ma si partiva da una base di 120mln mi pare..... ma la cosa importante era che Giraudo oltre allo stadio voleva fare anche altro per aumentare la base di ricavi.
  12. Buona osservazione. C'e' chi nasce con la camicia non lo sai??? Oppure pensi che Montezemolo fa il Presidente della Ferrari per le sue capacita' manageriali???
  13. Mi spiace ma sei poco informato. Giraudo non ha fallito affatto. Semplicemente non ha avuto il tempo di completare l'opera. Ed e' a lui che la Juventus deve il progetto stadio di proprieta' all'inglese. Vatti a leggere il Corriere della sera di qualche giorno fa, dove Ennio Caretto, giornalista economico "svela" quello che da tempo noi sappiamo benissimo. E cioe' che nel 2006 era tutto pronto per il nuovo stadio e che c'era anche lo sponsor che avrebbe pagato tutto fino all'ultimo euro come all'Arsenal. E poi basta con sta storia dei biglietti. Giraudo non aveva risorse e per mantenere la squadra altamente competitiva era costretto anche ad alzare i prezzi. Ti piacevano le squadre fatte da 11 campioni?? o preferisci Grygera e Molinaro?? E poi non mi pare che i prezzi dello stadio siano calati nel dopo Giraudo.............
  14. La bella notizia la festeggeremo solo quando le ruspe arriveranno alla Continassa. Prima di allora, per quanto mi riguarda, e' solo fumo. Questi pur di far vedere che lavorano sono capaci di tutto. D'altronde il comunicato parla chiaro. Blanc deve verificare la fattibilita'...... che significa??? Che se la cosa non e' fattibile lo stadio non si fa??? Niente da fare, dilettanti allo sbaraglio.
  15. Sono 4 anni e forse piu' che e' nel CDA e non ha portato 1 sponsor. Mi basta. In piu' non capisce un kazzo di calcio. Dopo aver approvato lo stadio adesso pare sia rimasto nel suo ufficio a discutere e deliberare se il terreno di gioco debba essere in erba o in terra battuta.....o magari in sintetico...
  16. Blanc al massimo puo' cambiare le corde della racchetta di Panatta..... smettiamola.... sono 4 anni che e' nel CDA e NON HA PORTATO MAI UNO SPONSOR. MAI.
  17. Rilassati. Stadio o non stadio Blanc non capisce un kazzo lo stesso. Non solo di calcio. Ma anche di tutto il resto. Se lo stadio si fa e sara' di proprieta' i meriti non sono certamente suoi, visto che ha trovato il cocco gia' pronto. Lo stadio lo avrebbe fatto anche Giraudo e ci sono testimonianze in merito che era tutto pronto.
  18. Ritengo sia il progetto da 40.000 posti con le aree commerciali che aveva preventivato Giraudo. Inizialmente lui voleva farlo da 35.000 credo ma nelle ultime revisioni Pre Calciopoli era previsto da 40.000 e doveva essere intitolato ad uno sponsor che lo stesso Giraudo aveva gia' trovato e che era la Emirates. Personalmente ritengo che il progetto sia stato approvato per essere realizzato inizialmente senza sponsor. Finanziariamente e' sostenibile se si fa un mutuo a lungo termine. In ogni caso si possono cominciare i lavori. Poi, nel frattempo se si trova qualche sponsor a cui cedere i naming rights ben venga. Ma dubito che il tennista pallista sia in grado di portarne uno. Per il main sponsor siamo stati costretti a farci dare i soldi dalla Fiat........
  19. IL CDA APPROVA LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO STADIO x Approvato il Progetto Stadio che prevede la realizzazione di un nuovo impianto per un investimento complessivo stimato in E 105 milioni Torino, 18 marzo 2008 -- Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A., riunitosi oggi per l'approvazione della Relazione Semestrale al 31 dicembre 2007, ha approvato, tra l'altro, il Progetto Stadio che prevede la realizzazione di un nuovo impianto sull'area dove sorge attualmente lo stadio Delle Alpi, per un investimento complessivo stimato in E 105 milioni. Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato all'Amministratore Delegato e Direttore Generale Jean-Claude Blanc di compiere tutte le attivit? e gli atti necessari o opportuni al fine di realizzare il Progetto che, in ogni caso, non prevede un aumento di capitale, verificandone la fattibilit?, in particolare dal punto di vista amministrativo, intrattenendo tutti i rapporti necessari con le Autorit? competenti. Il nuovo stadio potrebbe essere pronto a partire dalla stagione sportiva 2011/2012. * * *
  20. 29/05/2004: "Sempre uniti da un abisso" Umberto e l'Avvocato, vite parallele: l'uno riservato e metodico, l'altro estroverso ed esuberante di Gian Antonio Stella Corriere della Sera, 29 maggio 2004 ?Umbertino sedeva rispettoso in cima a una seggiola, come un manuale di buona creanza, facendo discorsi di esasperante buonsenso, perfetto nel suo abito di tela nocciola, nella sua camicia comprata in Bond Street, nella sua cravatta che definiva vivace per via di qualche macchiolina di verde...?. Era divertita e stupefatta, Oriana Fallaci. Non riusciva a capacitarsi, in quel 1959 in cui intervistava per l'Europeo il futuro presidente della Fiat e la sua promessa sposa, come potessero quei due ragazzi cos? giovani, belli, ricchi, cresciuti tra St. Moritz e Forte dei Marmi, essere ?cos? perbenino? che la loro storia si sarebbe potuta ?raccontare alle monache?. Lei, Antonella Bechi Piaggio, spiegava d'essersi innamorata di lui da quando aveva dieci anni e si compiaceva che anche dopo il fidanzamento telefonico (?Mi chiama e mi dice: "Allora Antonella, ci fidanziamo?" Rispondo: "Va bene, Umbertino. Ora lo dico alla mamma e a pap?"?), lui non aveva mai voluto che uscissero da soli e raccontava di aver fatto un corso di stenodattilografia: ?Se un giorno non fossi pi? ricca, dovrei pure far qualcosa e l'unico mestiere che mi ritengo capace di fare ? quello di segretaria?. Lui confermava con ?agghiacciante sicurezza, quasi avesse ottant'anni?, che voleva sposarsi giovanissimo per fare tanti figli e avere una brava mogliettina ?senza grilli per la testa?: ?Dovrei forse sciupare i miei anni migliori in avventure con ballerine e attrici??. Ed ? tutto l?, in quell'intervista strepitosa a quei due giovani lunari, destinati dopo pochi anni a lasciarsi senza rimpianti per ricominciare con un'altra donna e un altro uomo, l'abisso che univa e separava Gianni e Umberto. Un abisso scavato prima di tutto da quei 13 anni di differenza (?quattordici?, precisava il cadetto, sottolineando anche i mesi di distacco) che per tanti fratelli non sono poi importanti ma per loro s?. Perch? a Gianni avevano consentito di diventare adolescente avendo intorno il padre Edoardo e la madre Virginia Bourbon del Monte e il nonno Giovanni che gli diceva: ?Furbacion del diaol, un giorno li metterai tutti nel sacco?. E a lui, al contrario, avevano permesso di conoscere la madre solo quanto bastava per soffrire della sua morte, avvenuta quando aveva dieci anni, e tolto tutto il resto: ?pap? mor? che avevo cinque mesi? e quanto al nonno ?ero troppo piccolo e quasi non ho avuto rapporti con lui?. Cos? che i suoi primi e cruciali anni di vita si erano consumati in solitudine sotto la regia severa della signorina Parker, la governante resa celeberrima dalla sorella Suni nel libro Vestivamo alla marinara. ?Come fu la sua infanzia??, gli chiese un giorno Sandro Mayer. E lui: ?Non fu particolarmente felice, n? particolarmente infelice?. Ci? che pi? gli era pesato, spieg?, era quell'ossessione: ?Ricordati che sei un Agnelli?. Raccontava: ?Susanna e l'Avvocato li sentivo vicini, pi? degli altri fratelli. Ma ero troppo piccolo perch? potessi essere un loro amico e troppo grande perch? potessi essere un loro figlio?. Gli chiesero perch? avesse col fratello quel rapporto cos? distaccato da non chiamarlo mai Gianni. Rispose: ?Una vecchia storia: lo chiamavo l'Avvocato e mi alzavo in piedi quando entrava. Ma succede ancora. Lo chiamo l'Avvocato come tutti in famiglia. Anche se parlo di lui con mia moglie non ? Gianni, ma l'Avvocato. Cos?, in tono scherzoso. Anche oggi, quando entra in casa mia o in ufficio, lo saluto alzandomi. Mi sembra normale, anche tra fratelli?. Era gi? tutto marcato dal destino. E l'aveva accettato: Gianni era il Numero Uno, lui il Numero Due. Gianni era l'Avvocato, lui ?il Dottore? (epiteto poi sfilatogli in Fiat in favore di Romiti) nonostante la laurea in legge. Gianni era l'Irresistibile (titolo pi? volte ripreso da vari giornali internazionali), lui lo Sgobbone nonostante avesse dimostrato con le aperture al Giappone o col il lavoro all'Ifil (portata in una dozzina d'anni da da 30 a 350 miliardi di lire di utili) di sapere stare nelle stanze dei bottoni. Gianni era il geniale battutista (?Buscetta tifa Juve? E' l'unica cosa di cui non dovr? mai pentirsi?), lui la spalla sorridente e malinconica. Fu nelle estati a Forte dei Marmi che venne fuori tutta la distanza, d'et? e di carattere, tra i due. Con Gianni che assaporava ghiotto tutta l'esuberanza trasgressiva delle notti versiliane fatte di contesse che cavalcavano nude sulla spiaggia e strip-tease di attrici innaffiate a champagne e ciucche smaltite sulle brande nel retro dei night. E Umberto che col vestito da marinaretto giocava sotto l'occhio vigile di miss Parker. Una distanza che mai sarebbe stata colmata. E avrebbe visto Gianni e Umberto diventare giovanotti e adulti e stagionati e vecchi restando ciascuno quel che era. E tanto il primo era estroverso, irruento, vanitoso, esuberante, provocatore, vitalista, divorato da una curiosit? insaziabile, il piede perennemente schiacciato sull'acceleratore, tanto il secondo era chiuso, studioso, riservato, pignolo, metodico, riluttante alle feste e alla mondanit? e alle fotografie. Legatissimi, al punto di rimanere per qualche tempo a vivere nello stesso palazzo (uno al piano nobile, l'altro al secondo) anche dopo aver preso moglie l'uno e l'altro. E insieme lontanissimi. Con Gianni che, col passare degli anni, pareva non credere mai fino in fondo che la guida dell'azienda potesse passare al fratello e appariva assai docilmente rassegnato ai ?no? di Enrico Cuccia. E Umberto che di tanto in tanto, simile al puledro che accetta le briglie ma rifiuta di riconoscersi domato, scartava di lato. Come la volta che, lasciando secco l'Avvocato che accarezzava con Ugo La Malfa un progetto politico laico e alternativo sia alla Dc sia al Pci, gli comunic? di avere accettato la candidatura tra le file della Balena Bianca, scoprendo presto l'umiliazione di non essere proposto a Torino ma al Labaro, periferia di Roma, per poi sparire come un parlamentare qualunque nella truppa anonima scudocrociata. Colpiti in ci? che avevano di pi? caro, quei due figli cos? specularmente diversi da rappresentare Edoardo l'anima pi? inquieta e fragile della famiglia e Giovannino l'anima allegra e vincente, i fratelli pi? famosi e forse pi? invidiati e amati d'Italia se ne sono andati a distanza di poco pi? di un anno. Nell'ordine stabilito: prima l'Avvocato, poi il Dottore. Che forse, prima di andarsene, avr? sospirato sul destino che dopo avergli imposto tanti e tanti anni di attesa, non gli ha dato poi il tempo di mostrare come, dietro quel suo cortese e distaccato grigiore, ci fosse qualcosa di pi? di un fratello minore.
  21. Trascrivo da fonte GOOGLE .................Nel 1962 Umberto Agnelli viene nominato presidente della Sai, la compagnia assicuratrice del gruppo e tre anni dopo assume la guida della Fiat France, dove trasforma l'enorme deficit trovato nel 1964 in un bilancio con un attivo di circa sette milioni di dollari. A Parigi, dove rimane fino al '70, riceve anche la Legion d'Onore e dirige la Simca Industrie, fabbrica di trattori e veicoli industriali. Dal gennaio del '68 si affianca nella conduzione della Fiat al fratello Gianni che, il 30 aprile 1966, aveva ricevuto i pieni poteri da Vittorio Valletta. Si trasferisce a Torino per seguire gli Affari Internazionali del gruppo. Nel 1970 diventa amministratore delegato della Fiat ed ? anche presidente della Lancia, della Sava e della Piaggio. Sono gli anni della riorganizzazione totale della Fiat che sanziona definitivamente il congedo dalla vecchia dirigenza e l'avvio di nuovi metodi di gestione. Per preparare i manager alla nuova mentalit?, crea l'Isvor, l'Istituto per lo sviluppo organizzativo che ha ancora oggi sede a Marentino, sulla collina torinese..............
  22. ad esempio a me risulta che Umberto comunque per qualche tempo fu Presidente della Piaggio....... pero' non ricordo quando..... forse appena sposato....
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