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Juan

Disciplinare: Arrivano Altre Sentenze

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Joined: 31-Jul-2007
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Okay, aggiorno.

Paparesta Jr ---> Paparesta Sr.

Pieri jr -----------> Pieri Sr.

Bertini -----------> Nicchi

Cassar? ---------> Lanese

Dattilo------------> Bolognino

Ambrosino-------> Liberato Esposito

Quindi questo Esposito avrebbe usato una SIM svizzera per sentire (solo una volta) Bolognino.

Su De Santis/Gabriele? qualche funzionario della zona romana o ciociara? Beh, ce ne saranno diversi....

E Racalbuto?

[/qomologata la partita Messina- Livorno, sospeso Racalbuto, inibito Spinelli. Le squalifiche in serie B.

Il Giudice sportivo della Lega Calcio, nella delibera allegata ai provvedimenti disciplinari, non ha omologato il risultato finale della partita Messina-Livorno (2-1).

Il motivo ? un errore tecnico commesso dal signor Racalbuto arbitro dell?incontro, che ha chiuso il match con un minuto di anticipo sul tempo regolamentare.

La societ? labronica aveva prodotto una riserva scritta ?in ordine alla regolarit? della gara? che probabilmente sar? respinta; in effetti il giudice sportivo Laudi non ha momentaneamente omologato il risultato solo perch? attende dall?arbitro il riconoscimento dell?errore. Passaggio che servir? a chiudere la pratica e che ufficializzer? la sospensione di Racalbuto da parte dei designatori Pairetto e Bergamo.

Il giudice sportivo ha anche inibito il presidente del Livorno Spinelli fino al 10 Febbraio per frasi irriguardose dirette all?ufficiale di gara e sentite da un assistente dello stesso mentre rientrava negli spogliatoi. Per un motivo analogo (frase ingiuriosa e pallone calciato verso Racalbuto) ? stato inibito fino al 2 Marzo anche Alessandro Bini, segretario generale del Livorno e accompagnatore ufficiale nella gara siciliana.

Questi i giocatori squalificati dopo la seconda giornata del girone di ritorno:

Ruotolo (Livorno) , Pesaresi (Ternana), Speranza (Ascoli) per due giornate;

Brevi (Ternana), Filippini (Palermo), Chiellini (Livorno), Pianu (Treviso), Possanzini (Albinoleffe), Adami (Torino), Brevi (Ascoli), Conticchio (Torino), Coppola (Messina), Foglio (Genoa), Frick (Ternana), Fusco (Avellino), Masiello (Palermo), Parola (Triestina), Sordo (Avellino) tutti per una giornata.

AS

a4.02.04.08.55 Sport | 04/02/04

racalbuto aveva combinatto anche questa.. col messina... fabiani?

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L' ESPULSIONE DI OKAN

La moviola smentisce Racalbuto

La ?Domenica Sportiva? ha messo in evidenza immagini inedite legate all' espulsione di Okan in Chievo-Inter. Da queste immagini si nota che le spiegazioni date da Racalbuto ai nerazzurri nell' intervallo non hanno riscontro. La moviola chiarisce che Okan tocca leggermente l' arbitro, mentre Racalbuto, gi? nel momento in cui scende le scale per rientrare nello spogliatoio, spiega a Cannavaro di essere stato colpito dalle due mani di Okan. Una versione ribadita nell' intervallo anche ai dirigenti interisti, mentre ? evidente che Okan tocca soltanto l' arbitro sulla spalla sinistra con una sola mano e in modo veniale.

Pagina 41

(17 febbraio 2003) - Corriere della Sera

facchetti?

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(23 maggio 2006) giornalaccio rosa dello Sport

Foti rassicurato su Racalbuto

Bergamo: ?Stai tranquillo, tutto ok?. E lui: ?Fagli un' altra telefonata?. ?E anche il numero uno poi... ? a posto il numero due ? un amico insomma... ? un bel, bel sodalizio eh...?

ROMA Non solo Moggi. Le intercettazioni delle telefonate col designatore Bergamo tirano in ballo anche la Reggina e il suo presidente Lillo Foti. Una circostanza, cio?, che se da una parte conferma come il patron delclub calabrese non fosse legato a filo doppio con il ?sistema Moggi? per la gestione degli arbitri (visto come era ?costretto? a muoversi direttamente), fa trasparire che arrivare ai due designatori non era privilegio solo bianconero. TELEFONATA CALDA La conversazione intercettata risale al 4 dicembre 2004, ? tra Bergamo e Lillo Foti. Gli inquirenti la incastonano nel discorso inerente Racalbuto, ma l' utilizzano comunque per confermare anche come la Reggina sia vicina al Pianeta Gea. Bergamo e Foti iniziano parlando, in modo scherzoso, della vertenza sui due giocatori dell' Est Boudianski e Zeytulaev, che erano ricorsi alla Caf per vedersi svincolati contrattualmente dalla Juventus (un intervento di Ghirelli avrebbe indirizzato il verdetto della Caf in favore del club bianconero). Poi si va al sodo. Foti chiede lumi sulla terna che diriger? Reggina-Brescia. PAURA RACALBUTO Cos? Lillo Foti: ?... Senti tutto a posto?... Per domani tutto preparato s? s???. Bergamo, riferendosi a Racalbuto, lo spinge a essere sereno. ? Stai tranquillo stai tranquillo! ...?. Ma a Foti non basta, chiede altre rassicurazioni al designatore. ? Ti raccomando fagliela n' altra telefonata a questo qua perch?... se no l' ammazzo domani io! ...? con tono vagamente scherzoso ma preoccupato. La scelta di Racalbuto l' aveva messo in preallarme, tanto da spingerlo a raccomandarsi ancora alla vigilia del match. Bergamo sottolineava come la terna fosse affiatata, a prova di scherzi e tiri mancini: ? Eh...! E anche il numero uno poi... ? apposto il numero due ? un amico insomma... ? un bel, bel sodalizio eh...? facendo cenno ai due guardalinee: Ayroldi e Ambrosino. FOTI E IL SISTEMA MOGGI Va detto per?, che la posizione di Foti e della Reggina, tra la prima e la seconda informativa dei carabinieri, s' ? ?alleggerita?: traspare, infatti, che i rapporti col ?sistema Moggi? sono pi? legati ad aspetti elettoralistici che altro. Resta per? il dato delle intercettazioni: qualora fosse provato, la telefonata a Bergamo rappresenterebbe di per s? un illecito. LOTITO S' INFORMA Appare, invece, pi? palpabile la posizione di ?club amico? per la Reggina, comunque non avversario nelle varie battaglie per equilibri in Lega e Federcalcio. Nell' impianto accusatorio, quindi, sono da chiarire solo alcuni aspetti che, per esempio, compaiono in una telefonata tra Lotito e l' ex d.g. Juve inerente le votazioni per la presidenza di Lega. Il dirigente romano ? un po' scettico sull' affidabilit? di alcuni colleghi. Ma Moggi lo rassicur?: ?il gruppo Della Valle - gli disse - prender? pochi voti...?, mentre il nome di Foti fin? tra i sicuri votanti per Galliani. La cosa non ? reato, ma solo la conferma di una gestione completa del ?sistema? calcio da parte di Moggi. FOTI E MOGGI ?Un gol annullato? Mi spiace Lillo? Non solo Paolo Bergamo, nel cellulare di Lillo Foti. Ma anche rapporti estremamente stretti e amichevoli con Luciano Moggi, come si pu? evincere dallo stralcio di questa intercettazione fra l' ex d.g. della Juve e il presidente del club amaranto, registrata dopo che si era giocata Chievo-Reggina. Nel rapporto dei carabinieri si spiega come ?Foti e di conseguenza la sua squadra, del legame, o meglio dello schieramento con Moggi, ne beneficia di riflesso anche nel rapporto con la categoria arbitrale, con contatti diretti con i designatori?. FOTI: ?... mi sento massacrato, aho??. MOGGI: ?... che ...cosa ti ? successo??. F.: ?Mi hanno annullato un rigore, un goal...?. M.: ?... ah s?? Ma... era un rigore grosso??. F.: ?No, un goal, goal, goal...?. M.: ?Ah, t' hanno annullato un goal??. F.: ?...a 10 minuti dalla fine!?. M.: ?... mi dispiace Lillo!?. F.: ?eh lo so... lo so caro! ...io soffro in silenzio!?. M.: ?... ehm ...ehm bisogna soffrire in silenzio!?. F.: ?... sperando che qualche voce... da lontano... arrivi?. F.: ?Senti ' na cosa, casomai va' , ci vediamo dopo la partita con la Fiorentina, mercoled? gioco in casa con la Fiorentina, e poi vengo a Torino gioved? o venerd?, va!?. M.: ?Vabbuono!! ... Ok! ... Ciao!?.

racalbuto ambrosino

facile attribuire schede eh?

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ma io ti dico anche di pi?: per quel che mi riguarda sarei anche disposto a concedere che il metodo ? infallibile, che gli errori sono semplici errori di percorso e che il metodo non ne esce intaccato

Moggi si sentiva con gli arbitri individuati e sotto inchiesta

e allora? un dirigente si sente con degli arbitri: ho il forte sospetto che volesse fare qualcosa di male, mi sembra normale

ecco, comincino l'inchiesta e trovino le prove che Moggi con gli arbitri faceva qualcosa di male

ma mi pare che l'inchiesta sia finita e l'unica cosa che AVREBBERO (se il metodo come concesso fosse infallibile) in mano ? un sospetto

o mi sbaglio?

PS: adesso guardo il link

Si ma se venisse provato con assoluta e cristallina certezza che quelle schede gli arbitri le hanno prese da moggi, e usate per parlarci ripetutamente poco prima delle partite, il tuo giudizio su calciopoli e sulla gestione moggi non muterebbe di una virgola ?????

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premetto che ho dato un'occhiata veloce

per? mi pare che qui si vada aldil? dei cellulari, qui i riscontri non sono doppi, ma alla seconda potenza, alla terza, alla quarta

e ogni controllo in pi? rende questo metodo sempre pi? infallibile

ma pi? mi si dice che questo metodo ? infallibile, tanto pi? mi si dice che a Napoli NON ? stato usato questo metodo, evidentemente

il metodo Abu Omar ? infallibile anche se usato a posteriori (e non potrebbe essere che usato a posteriori)

il metodo usato a Napoli ? fallibile

ne consegue che il metodo usato a Napoli NON ? il metodo usato per Abu Omar

a meno di due condizioni, che sono quelle che sostengo da quando ? uscita fuori la testimonianza di Paparesta

1) Paparesta sr e Paparesta jr girano incollati con il bostik (e ogni grado di controllo in pi? conferma sempre di pi? questa affermazione)

2) i PM di Napoli accettano la testimonianza di Paparesta jr ben sapendo che quello identificato era veramente lui e quindi la procura di Napoli ? in malafede

Concordo assolutamente.

Se mi sono interessato a questo metodo ? proprio perch? ho intuito che nell'articolo postato da Gaba c'era un solo errore: parlava di Calciopoli dicendo che gli inquirenti napoletani avevano utilizzato lo stesso metodo d'?ndagine usato da quelli milanesi per la vicenda Abu Omar.

Anche a me sembra invece evidente, una volta vista la precisione e l'affidabilit? di tale metodo, che a Napoli cos? non sia stato, per il semplice motivo che il metodo in s? (ammesso che sia applicabile a distanza di pi? di un anno - con tutto quel che ne consegue sulla gestione di quelle immense moli di dati) sarebbe sufficiente a provare il teorema, e invece sia sui giornali, che nella sentenza della disciplinare, si ? parlato di celle accese genericamente in certi luoghi, si ? stati ambigui su Paparesta sr e jr, etc etc....

Perch? tirar fuori tutti quegli argomenti, se bastava applicare quel tipo di analisi?

Mi sembra chiaro che a Napoli abbiano voluto forzare gli elementi che sono riusciti a mettere insieme per dimostrare che anche degli arbitri erano "misteriosamente" coinvolti nelle telefonate.

Avevano bisogno di arbitri, di qualcuno che andasse in campo, perch? designatori, osservatori, funzionari vari non erano sufficienti a colpire l'immaginazione della gente.

Moggi doveva essere uno che "governa" gli arbitri.

Che se ne fa la gente, gli spettatori, i tifosi, di un taroccatore di campionati che si limita a stringere contatti in vista delle elezioni federali? E' una roba noiosa, non frega niente a nessuno...

Quindi la domanda ?: quel metodo, avrebbe potuto funzionare a Napoli?

Se s?, e se non ? stato usato, si pu? facilmente dimostrare che il teorema delle schede svizzere ? solo l'ennesima minchiata di una lunga serie iniziata a maggio 2006...

Modificato da MarioIncandenza

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racalbuto ambrosino

facile attribuire schede eh?

Gi?.

A proposito, siccome Racalbuto ? anche quello di Roma - Juve 1-2 marzo 2005, per caso Ambrosino era uno degli assistenti anche in quell'occasione? Non ricordo...

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Si ma se venisse provato con assoluta e cristallina certezza che quelle schede gli arbitri le hanno prese da moggi, e usate per parlarci ripetutamente poco prima delle partite, il tuo giudizio su calciopoli e sulla gestione moggi non muterebbe di una virgola ?????

innanzitutto, non ? che le telefonate venivano fatte a ridosso delle partite come ? stato raccontato

i CC hanno preso quello che loro ritenevano l'arbitro possessore della scheda, hanno visto che partita arbitrava nel lasso di tempo considerato

esempio: X arbitra A contro B il 20 dicembre

loro hanno detto tra il 17 ed il 23 dicembre ci sono state 20 telefonate tra X e Moggi e 15 tra Moggi e Bergamo

quindi gi? questo metodo di suddivisione degli intervalli temporali riconducendoli ad una partita ? fuori da ogni logica

che cosa c'entrano le telefonate successive alle partite ad esempio?

a parte questo, non credo assolutamente che il metodo usato sia valido e Paparesta lo dimostra

facendo l'ipotesi che invece esistesse quella rete di telefonate tra Moggi e gli arbitri, che veramente trovo inutile per truccare le partite, direi che Moggi ha ovviamente sbagliato, ma non cambierei di una virgola la mia posizione sul fatto che la Juventus ha sempre vinto regolarmente

anche perch? c'? sempre il - 17% di rendimento con gli arbitri possessori della scheda

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Se s?, si pu? facilmente dimostrare che il teorema delle schede svizzere ? solo l'ennesima minchiata di una lunga serie iniziata a maggio 2006...

? questo il punto centrale della questione

se veramente a Napoli fossero in buonafede sarebbero andati a prenderli quei dati inconfutabili, quelli s?, pistola fumante

ma non lo hanno fatto*

ci? indica la loro malafede, ma potrebbero farlo le difese per mettere con le spalle al muro l'accusa

*e credo che sia quasi certo che non lo abbiano fatto

ce lo dice ancora una volta Paparesta: se loro avessero fatto quel tipo di lavoro, non avrebbero potuto accettare la testimonianza di Paparesta neanche nel loro essere in malafede

come avrebbero potuto affermare da una parte che Paparesta era stato, come gli altri, individuato con certezza e dall'altra dire che non era il figlio ma il padre?

Modificato da kefeo

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innanzitutto, non ? che le telefonate venivano fatte a ridosso delle partite come ? stato raccontato

i CC hanno preso quello che loro ritenevano l'arbitro possessore della scheda, hanno visto che partita arbitrava nel lasso di tempo considerato

esempio: X arbitra A contro B il 20 dicembre

loro hanno detto tra il 17 ed il 23 dicembre ci sono state 20 telefonate tra X e Moggi e 15 tra Moggi e Bergamo

quindi gi? questo metodo di suddivisione degli intervalli temporali riconducendoli ad una partita ? fuori da ogni logica

che cosa c'entrano le telefonate successive alle partite ad esempio?

a parte questo, non credo assolutamente che il metodo usato sia valido e Paparesta lo dimostra

facendo l'ipotesi che invece esistesse quella rete di telefonate tra Moggi e gli arbitri, che veramente trovo inutile per truccare le partite, direi che Moggi ha ovviamente sbagliato, ma non cambierei di una virgola la mia posizione sul fatto che la Juventus ha sempre vinto regolarmente

anche perch? c'? sempre il - 17% di rendimento con gli arbitri possessori della scheda

Su questo sono daccordo, non era certo mia intenzione dire che la juve rubasse le partite !!!!

La mia era solo un'ipotesi.

Comunque , dato che quello di napoli ? un processo vero e non una farsa come quello sportivo, confido nel fatto che la difesa, che questa volta pu? agire, possa smontare tutte le accuse a lei imputate....

Ma a proposito, si s? pi? o meno quando si dovrebbe arrivare alla sentenza ???

Modificato da Vegemo

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Gi?.

A proposito, siccome Racalbuto ? anche quello di Roma - Juve 1-2 marzo 2005, per caso Ambrosino era uno degli assistenti anche in quell'occasione? Non ricordo...

pisacreta ivaldi e 4 uomo gabriele... che coincidenze...

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Gi?.

A proposito, siccome Racalbuto ? anche quello di Roma - Juve 1-2 marzo 2005, per caso Ambrosino era uno degli assistenti anche in quell'occasione? Non ricordo...

213.92.78.200/italiano/comunicati_stampa_aia/pdf_designazioni_04_05/280105_arbitri_2a_giornata_a_2a_b_rit.pdf

guarda come era fatta la griglia... figc

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Su questo sono daccordo, non era certo mia intenzione dire che la juve rubasse le partite !!!!

La mia era solo un'ipotesi.

Comunque , dato che quello di napoli ? un processo vero e non una farsa come quello sportivo, confido nel fatto che la difesa, che questa volta pu? agire, possa smontare tutte le accuse a lei imputate....

Ma a proposito, si s? pi? o meno quando si dovrebbe arrivare alla sentenza ???

al momento si deve ancora decidere se farlo, il processo

per me sarebbe scandaloso il solo andarlo a fare, visti i ridicoli elementi che hanno

ma vedrai che si far? sicuramente, figurati

poi, la mia personale idea ? che se la tiri per le lunghe per arrivare alla prescrizione, cos? che si potr? dire che Moggi non ? stato condannato grazie alla prescrizione........

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al momento si deve ancora decidere se farlo, il processo

per me sarebbe scandaloso il solo andarlo a fare, visti i ridicoli elementi che hanno

ma vedrai che si far? sicuramente, figurati

poi, la mia personale idea ? che se la tiri per le lunghe per arrivare alla prescrizione, cos? che si potr? dire che Moggi non ? stato condannato grazie alla prescrizione........

B? cavolo prima di arrivare alla prescrizione ci dovr? pur essere la sentenza di primo grado n? ????

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213.92.78.200/italiano/comunicati_stampa_aia/pdf_designazioni_04_05/280105_arbitri_2a_giornata_a_2a_b_rit.pdf

guarda come era fatta la griglia... figc

Quella ? per Juve Atalanta...;)

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B? cavolo prima di arrivare alla prescrizione ci dovr? pur essere la sentenza di primo grado n? ????

Beh, una condanna in primo grado penso che sia il minimo che possiamo aspettarci...

Modificato da MarioIncandenza

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Quella ? per Juve Atalanta...;)

si sono un po cotto

per? insomma fa vedere arbitri preclusi e no per le partite quelli inseriti nelle griglie come facevi a pilotarli.. sono documenti ufficiali..

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si sono un po cotto

per? insomma fa vedere arbitri preclusi e no per le partite quelli inseriti nelle griglie come facevi a pilotarli.. sono documenti ufficiali..

Certo, ma questo ? fuori discussione...

L'analisi delle griglie, con tanto di preclusi e sorteggi ? anche nelle informative...

in realt? la storia dei sorteggi pilotati cadde gi? al processo sportivo, e c'? stata anche una sentenza ordinaria che sancisce il fatto che i sorteggi fossero veri...

Probabilmente Lucianone, quando si sentiva con bergamo in vista delle elezioni federali, chiacchierava anche di arbitri e griglie... come abbiamo ascoltato nella telefonata del febbraio 2005...

Quella telefonata contiene tutto quel che ci serve per capire cosa succedeva in realt?:

- Uso dilettantesco di schede criptate per cercare di arginare lo spionagg.... ehm, diciamo le indagini.... (te do il codice, scrivi...)

- Lunghe discussioni inerenti le imminenti elezioni federali e di lega, con tutto quel che concerne in fatto di alleanze, rassicurazioni, paranoie, antipatie, valutazioni su colleghi e concorrenti...

- Alla fine, en passant, "allora, Atalanta, hai fatto la griglia", "s?, Lucia', direi X,Y,Z,W,K", "mah, perch? non hai messo J? Per logica, essendo uno dei migliori - anche se ? un po' filomilanista -, ci starebbe.". "Perch? non torna in tempo, Lucia', arbitra all'estero venerd?." "no, Atalanta, il su' babbo mi ha detto che fa in tempo a tornare..."

In realt? Lucia' manco aveva capito, perch? non fece in tempo a tornare...

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B? oddio, speriamo proprio di no.......

Come mai la vedi cos? buia ????

Pi? che le discussioni di qualche centinaio di appassionati su intenet, penso contino altri interessi...

Spero di peccare di eccesso di realismo, comunque... ;)

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L'Home Location Register

In HLR i dati degli utenti registrati si dividono in dati di tipo statico e dati di tipo dinamico (figura 2). I dati statici sono il numero MSISDN e il codice IMSI (International Mobile Station Identity), entrambi memorizzati in modo permanente sia nel HLR che nella SIM (Subscriber Identity Module). IMSI ? il codice numerico che identifica in modo univoco in tutto il mondo ogni utente GSM mentre il SIM ? la scheda elettronica assegnata all'utente al momento dell'abbonamento ed inseribile in qualsiasi telefono cellulare. I dati di tipo dinamico, cio? variabili sulla base della mobilit?, sono costituiti dall'indirizzo di un altro database chiamato VLR (Visitor Location Register). II VLR ? un database collegato direttamente ad ogni centrale MSC (o integrato al suo interno) in cui sono memorizzati in modo temporaneo (e non permanente come in HLR) i dati degli utenti registratisi in un'area da esso servita. Ogni qualvolta un utente mobile accende il suo telefonino in un'area della rete sotto la competenza di un determinato MSC/VLR sar? registrato come "visitatore" in quel determinato VLR. Anche se l'utente si sposta da una zona ad un'altra avverr? un "updating" del suo cambiamento geografico: sar? cancellato dal precedente VLR per essere registrato in quello nuovo. Inoltre tutti i VLR di ogni MSC trasferiranno periodicamente il loro contenuto agli HLR (location up-date cosicch? quest'ultimi saranno sempre aggiornati su dove si sono registrati i propri abbonati e quindi essere anche a conoscenza della localizzazione geografica. Sono questi i dati dinamici che si troveranno nei database degli HLR.

http://www.cirocarbone.it/MyJobs/GSM.htm

ma anche:

http://www.hwupgrade.it/articoli/portatili...za-parte_3.html

------------

Bisogna dunque escludere, proprio come sosteneva kefeo ;) , che sia possibile ricostruire a posteriori gli spostamenti di un utente di telefonia anche quando non ha telefonato. Questo tipo di localizzazione si pu? fare solo in tempo reale, perch? i dati a riguardo vengono cancellati in breve.

In modo permanente vengono registrati solo i dati della localizzazione dell'utente quando ha telefonato o ha ricevuto una telefonata.

(in mancanza di un parere tecnico, c'? sempre google... sefz )

Diciamo che per gente che chiamava molto, un'analisi - raffronto fra le telefonate del cell normale e quelle dell'ipotetico cell criptato, si protrebbe fare comunque.

Intendo: se quel determinato giorno, le chiamate del cell normale agganciavano le stesse celle delle chiamate del cell svizzero, sarebbe un bell'indizio...

Io l'avrei fatta...

Loro chiss?...

finora si ? parlato solo di celle accese in luoghi tipo domicilio dell'arbitro, citt? di partite, di convegni di categoria... un po' generico...

Modificato da MarioIncandenza

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L'Home Location Register

..........

azz... complimenti per la ricerca, veramente ;)

ma s?, ma ti dico, ammettendo (non per mettere ovviamente in dubbio la tua ricerca, ma perch? non abbiamo una risposta definitiva ufficiale) che la fonte sia definitiva, mi pareva veramente impossibile che si potesse conservare una mole di dati cos? impressionante

cio? sono decine di milioni di informazioni al secondo moltiplicate per tutti i secondi di un giorno per tutti i giorni dell'anno per anni e anni...........

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azz... complimenti per la ricerca, veramente ;)

ma s?, ma ti dico, ammettendo (non per mettere ovviamente in dubbio la tua ricerca, ma perch? non abbiamo una risposta definitiva ufficiale) che la fonte sia definitiva, mi pareva veramente impossibile che si potesse conservare una mole di dati cos? impressionante

cio? sono decine di milioni di informazioni al secondo moltiplicate per tutti i secondi di un giorno per tutti i giorni dell'anno per anni e anni...........

e in piu' si attivano anche solo al passaggio senza bisogno di telefonare

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e in piu' si attivano anche solo al passaggio senza bisogno di telefonare

una mole di dati ingestibile nel lungo, ma anche medio termine

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azz... complimenti per la ricerca, veramente ;)

ma s?, ma ti dico, ammettendo (non per mettere ovviamente in dubbio la tua ricerca, ma perch? non abbiamo una risposta definitiva ufficiale) che la fonte sia definitiva, mi pareva veramente impossibile che si potesse conservare una mole di dati cos? impressionante

cio? sono decine di milioni di informazioni al secondo moltiplicate per tutti i secondi di un giorno per tutti i giorni dell'anno per anni e anni...........

Tra l'altro, ho riletto meglio anche il contributo sulla tecnica investigativa utilizzata per le indagini sul rapimento di Abu Omar, e anche qui i dati riguardano le celle accese da chiamate effettuate da determinati numeri.

In quel caso, ci? che ha aiutato gli investigatori ? il fatto che quei numeri, nelle ore del rapimento, si sono scambiati moltissime telefonate, consentendo loro di ricostruire i movimenti dei rapitori.

Tornando a noi, dunque, secondo me, questo metodo pu? rivelarsi un boomerang per l'accusa, nel momento in cui, come sospettiamo noi, le SIM svizzere dovessero essere state attribuite erroneamente agli arbitri.

Prendiamo il caso di Bertini: una delle incongruenze segnalate dal suo difensore ? quella di una serie di chiamate effettuate in Italia dalla SIM svizzera a lui attribuita mentre in realt? si trovava all'estero.

Se cos? stessero realmente le cose, basterebbe portare la documentazione su dove si trovava, sia a livello celle accese dal suo cell normale, sia sotto forma di altre prove pi? banali (es. il registro dell'hotel dove avrebbe alloggiato, il volo che avrebbe preso, ecc.) per far saltare tutto.

E' ovvio che se mentre lui stava all'estero, la SIM svizzera a lui attribuita ? stata usata per diverse chiamate a Moggi dall'Italia, l'accusa non potrebbe certo dire che magari l'aveva dimenticato a casa e Lucianone si era messo a fare una corte serrata alla moglie...

Modificato da MarioIncandenza

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UNA SPY STORY, E SE FOSSE LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA?

Attraverso strumenti e tecniche particolari, ma non irraggiungibili da hacker e specialisti, il telefono cellulare Gsm pu? essere intercettato

Quando si pass? dal mondo Etacs a quello Gsm chi temeva di essere spiato tir? un sospiro di sollievo. Per parecchie persone il salto dall'analogico al digitale era sufficiente per non pensarci pi?.

I meccanismi di cifratura delle comunicazioni davano garanzia di grande riservatezza, ma gi? da qualche tempo gli esperti dicono che quella sicurezza ? come evaporata. Gli algoritmi (ovvero complesse formule matematiche), che blindavano i messaggi audio scambiati da chi conversava con il cellulare, sono considerati di burro. Due spettri non hanno faticato a metter paura a chi invece sperava di star tranquillo: i loro nomi sono ?Eavesdropping? (intercettazione ?classica?, passiva) e ?Man-in-the-middle attack? (tecnica attiva di attacco dell' ?uomo di mezzo?, basata sulla frapposizione di un apparato ricevente pirata tra il telefonino da ascoltare e il ponte radio che garantisce a questo la connessione alla rete telefonica).

Quando viene effettuata una chiamata con un apparato Gsm, il gestore dei servizi di telefonia mobile riconosce un utilizzatore sulla base della sua scheda Sim (sigla ormai quotidiana che sta per ?Subscriber Identity Module?, ossia modulo di identit? del sottoscrittore del rapporto di fornitura di servizi) e lo autorizza all'uso della rete solo dopo aver verificato la regolarit? della sua condizione di utente. Ma se qualcuno riesce a installare un piccolo ponte radio fasullo (? qualcosa che sta in una valigetta ventiquattrore), pu? ?agganciare? fraudolentemente una chiamata e ascoltarla.

Questi sistemi portatili funzionano proprio come i ponti radio che, distribuiti sul territorio, costituiscono l'epicentro di ogni singola ?cella? del grande reticolo del sistema telefonico mobile e permettono al cellulare di rimanere rintracciabile da eventuali chiamate in arrivo e di effettuare le proprie telefonate in uscita. I malintenzionati sfruttano la dinamica di dialogo tra telefonino e ponti radio che normalmente consentono che una telefonata possa continuare senza alcuna interruzione anche se l'utente mobile, spostandosi, passa da una cella all'altra. Le apparecchiature in questione si intromettono nella comunicazione ?tecnica? tra cellulare e ponte, facendo credere al ponte (in gergo chiamato Bts, o stazione base) di essere il telefonino e viceversa a quest'ultimo di essere il ponte radio. Chi si dedica a queste attivit? illegali sa bene che per poter tradurre in pratica quanto appena detto bisogna trovarsi nelle immediate vicinanze del soggetto da spiare. Considerato il contesto urbano di una grande citt? dove le celle hanno dimensione che non supera mai quella del quartiere, chi spia illecitamente non si deve trovare a pi? di cento metri dalla sua ?preda?. Una distanza maggiore potrebbe determinare, infatti, il posizionamento in una cella diversa da quella in cui avviene la chiamata da ascoltare.

Non si tratta in realt? di una intercettazione mirata, ma ? di fatto ? del controllo del traffico telefonico di una certa zona. E' come utilizzare un aspirapolvere per raccogliere qualcosa che ci pu? essere caduto e finito sotto il letto: dopo aver risucchiato tutto, ? necessario ?setacciare? e trovare quel che davvero serve. Le modalit? di selezione possono fare perno su una serie di elementi identificativi che individuano in maniera inequivoca la persona presa di mira. La via pi? frequentemente adoperata ? quella di rintracciare il cosiddetto codice Imsi (International Mobile Subscriber Identity) che ? correlato alla Sim e quindi al numero dell'utenza. Chi intercetta sa bene che il suo ?bersaglio? potrebbe cambiare la scheda all'interno del telefonino e allora occorre puntare sul Dna di quest'ultimo, ovvero il codice Imei (International Mobile Equipment Identity) che rimane invariato a prescindere dal gestore e dal numero utilizzato. Altra possibilit? si basa sull'acquisizione del codice Tmsi (Temporary Mobile Subscriber Identity) vale a dire il numero temporaneo che viene assegnato al telefonino dal ponte che lo ha in carico.

Le contromisure al rischio di intercettazione sono ?coetanee? delle stesse insidie che sono chiamate a contrastare. La cifratura ? fin che non cade vittima dei sempre pi? celeri sistemi di decodifica ? rende incomprensibile quel che viene detto tra i due interlocutori telefonici. Quindi identificazione e autenticazione (quest'ultima ? una sorta di ?convalida? dell'identit? di chi ? all'altro telefono) garantiscono che lo scambio di informazioni avvenga e tecnicamente possa avvenire soltanto tra i soggetti autorizzati.

Tra i metodi di difesa ci sono le chiavi di sessione, ovvero dei codici segreti di individuazione temporanea di chi dialoga: quelle identit? sono certificate e valide soltanto per quella chiamata e ne occorrono di nuove per la successiva conversazione. Anche se un hacker riuscisse a carpire quelle chiavi per sostituirsi a uno degli interlocutori intercettati, la bravata non gli servirebbe a nulla perch? la validit? di quelle sequenze numeriche identificative finisce alla conclusione di quella singola chiamata.

Queste soluzioni hanno frenato l'intrusione sistematica dei malintenzionati nella privacy degli utenti di cellulare, ma la loro efficacia ha avuto vita breve e non ? mai risultata adeguata a difendere dai cosiddetti ?attacchi attivi?.

Trasparenti le chiamate, d'accordo, ma i ?messaggini??

Molti sottovalutano che i brevi messaggi di testo, gli Sms per intenderci, non danno alcuna garanzia di riservatezza. La soluzione tecnica utilizzata da questo sistema prevede il trasferimento ?in chiaro? (e quindi in regime di totale comprensibilit?) dei messaggi inviati. Oltre al rischio che qualcuno ottenga indebite copie degli Sms in carta carbone, le conseguenze pi? spiacevoli possono derivare dal furto e dal successivo uso improprio del numero mittente, che potrebbe spedire (senza esserne l'effettiva origine) messaggi di minaccia o ingiurie che un domani ? difficile giustificare.

Esistono cellulari che possono ricevere particolari Sms che non contengono solo informazioni, ma che mandano in esecuzione vere e proprie procedure analoghe a quelle che l'utente pu? attivare agendo sulla tastiera del telefonino. L'esempio pi? banale ? quello dei biglietti da visita digitali che, spediti con metodo analogo a quello dei ?messaggini?, vanno a scrivere nella rubrica del cellulare del destinatario nome, qualifica e numero del mittente secondo le indicazioni che ? andato a impostare chi ha proceduto all'invio. Che effetto pu? fare trovarsi tra gli amici pi? cari qualche camorrista il cui numero ? inspiegabilmente memorizzato sulla Sim o nell'apparecchio? E' poi facile comprendere che analoghi Sms redatti, con codici informatici che il telefonino riconosce come ordini legittimi cui dare corso, possono cancellare o modificare irrimediabilmente nomi e numeri oppure far partire chiamate internazionali o a costosissimi servizi ?a valore aggiunto?: la perdita delle informazioni e traumatizzanti bollette sono il prezzo molto alto che deve pagare chi non adopera tutte le cautele necessarie.

Bisogna infine tener conto che i telefonini si stanno immedesimando nei computer e i Pc portatili cambiano natura rapidamente con una scheda Umts/Gprs. Il cellulare sempre pi? informatizzato comincia, per?, ad accusare i primi malanni del cugino computer e sono gi? numerosi i virus che mandano in tilt i telefonini o ne stravolgono le funzionalit?. Le istruzioni malefiche possono rendere trasparenti le informazioni pi? delicate che abbiamo sul cellulare: dati riservati e notizie che ? preferibile non far circolare possono finire nelle mani di chi pu? utilizzare in proprio vantaggio e, naturalmente, a discapito di chi ? stato infettato.

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Joined: 31-Jul-2007
1401 messaggi

Qui dobbiamo capirci bene e sapere bene di cosa parliamo, ragazzi: perci? massima attenzione e, se non siete ben svegli e ricettivi, rimandate questa lettura ad un altro momento.

Innanzi tutto: abbiamo idea, quando nominiamo con tanta facilit? la SIM Card, di cosa si tratti? In altre parole, la "carta d'identit?" attraverso la quale siamo riconosciuti da un determinato operatore telefonico. Materialmente, quel pezzetto di plastica con alcuni contatti dorati, che se manca... il nostro cellulare non funziona.

Il numero del nostro cellulare NON SI TROVA MEMORIZZATO NELLA SIM CARD. La SIM ? un semplice "microcontroller" , ovvero un minuscolo computer, con tanto di microprocessore e... memoria. S?, memoria, tant'? vero che avete ormai sentito dire delle "SIM da 64, SIM da 32, da 128", eccetera. Quei numeri stanno a significare la quantit? di memoria di cui la SIM dispone: essa ha ben precise ragioni d'essere. Serve esattamente come la memoria di un computer e la SIM vi appoggia dati temporanei o di nostro interesse (come ad esempio numeri telefonici e SMS: ecco perch? dobbiamo ogni tanto cancellarli se non vogliamo che se ne blocchi la ricezione).

Per prima cosa, ogni SIM card ha un "numero di targa", unico. Un p? come le schede di rete dei nostri computer. Tale numero ? quello che viene stampigliato sull'esterno della SIM e, per i gestori telefonici italiani, inizia con 8939 ed ha una marea di cifre. L'apparecchio che dialoga con la SIM card pu? chiederlo alla SIM stessa (che lo conserva nella sua memoria) e questa glielo fornir?. La stessissima cosa avviene nel cellulare, il quale ha anche lui il "suo" numero di targa, che gi? conoscete: il famoso IMEI (International Manufacturer Equipment Identification, che significa Identificativo Internazionale del Fabbricante dell'Apparecchio). Lo potete conoscere (anzi lo DOVETE conoscere e TRASCRIVERE IN UN LUOGO SICURO) digitando su qualsiasi cellulare:

*#06#

Averlo trascritto comporta, infatti, la possibilit? di comunicarlo alle Autorit? in caso di furto o smarrimento del cellulare, che a quel punto potr? essere bloccato dai gestori, rendendolo di fatto inutilizzabile (o quasi, vedremo perch?).

Orbene, quando accendiamo il cellulare, avviene questa sequenza di fatti - che vi riporto in modo discorsivo ed estremamente semplificato, solo per farvi capire:

PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE:

Accensione: il microcomputer del cellulare si avvia e fa il "boot", proprio come un computer. Ci mette solo molto meno tempo.

A sistema avviato, il cellulare interroga la SIM card: se non risponde, vi dice "Inserire SIM", altrimenti chiede subito il numero di serie della SIM e questa glielo fornisce (insieme ad altri valori sui quali sorvoliamo per semplicit?).

Presi questi dati, cellulare e SIM eseguono insieme un particolare calcolo di cifratura che fornisce come risultato un determinato numero che chiameremo zzz; fatto questo, il cellulare va a "presentarsi" via radio al gestore predefinito (che conosce in quanto scritto sulla memoria della SIM) e gli dice: "Sono il cellulare con l'IMEI xxx, ho la SIM con numero yyy ed il mio calcolo di cifratura vale zzz: posso entrare in rete?".

Il gestore apre il proprio database clienti e, se trova il numero di serie di quella SIM, esegue lo stesso calcolo di cifratura; se il risultato che ottiene ? lo stesso rispetto a quanto ha gi? fatto il cellulare (cio? "gli viene" zzz), risponde al cellulare "Ok, sei in rete" e apparir? l'abituale scritta "VODAFONE IT", oppure "3 ITA", oppure "I TIM" o "I WIND".

Posto che i due calcoli coincidano, il gestore (dopo aver detto al cellulare "OK sei in rete"), aprir? il database nazionale dei numeri telefonici cellulari e controller? che, accanto al numero di serie della SIM a cui ha fornito accesso, vi sia un numero di telefono. Su questo archivio c'? anche scritto se il numero ? in portabilit? o se ? un numero appartenente al proprio intervallo - nella lezione successiva trovate cenni sulla portabilit? dei numeri.

Preso il numero e predisposte le procedure per l'accoglimento delle chiamate entranti in accordo al fatto che il numero sia o meno in portabilit?, aggiorna il proprio archivio di utenze "online" e ci scrive che quel numero, dalle ore oo:mm:ss del giorno gg/mm/aaaa "? raggiungibile" tramite la stazione radio base (la "cella") numero kkk - S?, anche le singole "celle" hanno ognuna un proprio identificativo. Tale informazione ? soggetta, ovviamente, ad essere aggiornata man mano che il cellulare si dovesse spostare da una cella al'altra, con il nuovo identificativo della cella che "lo prende in carico".

Nel momento in cui il cellulare viene spento o si allontana eccessivamente dall'ultima cella disponibile, la stessa procedura lo dichiara "spento o non raggiungibile" e manterr? tutte le informazioni per un periodo di tempo prestabilito (in genere qualche minuto) in modo da velocizzare il rientro in rete se esso si dovesse trovare di nuovo sotto copertura; se invece la condizione di "non raggiungibilit?" permane, le informazioni di autenticazione viste dal punto 4 in poi vengono rimosse e il cellulare dovr? nuovamente ripeterle per ottenere accesso.

Direte voi: a cosa mi serve conoscere tutto questo poema? Risposta semplice: a capire il funzionamento del PIN!

Tale codice viene chiesto tra la fine della fase 2 e l'inizio della fase 3. Non solo: il microprocessore della SIM card ? programmato in modo che, se viene offerto un PIN errato per pi? di tre volte, la SIM si rifiuter? di avviare qualsiasi calcolo per l'autenticazione. In tal caso, occorrer? utilizzare il PUK (Personal Unlock Key = Chiave Personale di Sblocco) di cui parleremo dopo. Ecco perch? il PIN ? sicuro: non ? una semplice "password" bens? un "cancello" che protegge l'ingresso alla "stanza dei calcoli", in assenza dei quali non ? possibile accedere alla rete, indipendentemente dal cellulare.

Cambiare il codice pin:

Supponiamo di avere un PIN originale del gestore che sia 1234 e di volerlo cambiare con 3532 . Seguendo la procedura del cellulare, si avr? sempre:

Richiesta del VECCHIO PIN, a cui digiteremo 1234 e confermeremo;

Richiesta del NUOVO PIN, a cui digiteremo 3532 e confermeremo;

Subito dopo, avremo una richiesta di ridigitare il nuovo PIN, a cui di nuovo digiteremo 3532 e confermeremo.

Il cellulare chiede due volte il nuovo PIN per evidenti ragioni di sicurezza: se la prima o la seconda volta il numero inserito ? diverso, il cellulare non avvia la procedura di cambio. Il vantaggio consiste nel fatto che questo controllo preliminare viene fatto dal cellulare anzich? dalla SIM, con evidente riduzione del rischio di blocco. Se, invece, il controllo lo fa la SIM e ci sbagliamo pi? di tre volte, come gi? abbiamo visto non potremo pi? utilizzare la SIM stessa finch? non procediamo allo sblocco tramite PUK. Purtroppo il cellulare non pu? "mediare" se quel che sbagliamo ? il vecchio PIN: sar? costretto a presentare la richiesta con un vecchio PIN errato e a quel punto, se insistiamo, la SIM card "se la prender? a male" ugualmente: facciamo quindi comunque molta attenzione.

Tuttavia, in alcuni (rari) casi il cellulare o non dispone di questa procedura o, magari, ? impostato in una lingua diversa che non conosciamo: possiamo ugualmente cambiare PIN ma dobbiamo attenerci rigorosamente e senza errori (rileggete bene, quindi, prima di inviare il comando) alla seguente sintassi, basata su asterischi e cancelletti, con il codice 04:

** 04 * VECCHIO_PIN * NUOVO_PIN * NUOVO_PIN #

Sostituendo i numeri dell'esempio, il comando sar?:

** 04 * 1234 * 3532 * 3532 #

Non verr?, in questo caso, dato alcun messaggio specifico da parte del cellulare, ma un semplice "eseguito", o altra parola simile. Non resta che incrociare le dita, spegnere e riaccendere e verificare che il nuovo PIN sia entrato in funzione. Qualora, per malaugurata sorte, le cose non dovessero andare per il giusto verso, la SIM card si bloccher?: dovremo a quel punto fare ricorso al PUK, attraverso il quale possiamo "imporre" la sovrascrittura del PIN con un nuovo PIN a nostra scelta, a prescindere da quale sia quello vecchio. Capite da voi che, utilizzando il PUK, ancor di pi? non dobbiamo commettere errori: se ci sbagliamo anche qui pi? di tre volte, infatti, la SIM card si rifiuter? del tutto di "avviarsi" (? previsto dalla fabbrica) e dovr? necessariamente essere gettata via.

Detto quanto, occhi aperti perch? nessun cellulare possiede una "procedura guidata" per il PUK (contrariamente a quella del PIN): l'unico modo di usare il PUK ?... a suon di asterischi e cancelletti. Perci?, aprite la busta o il foglio nel quale l'operatore vi ha riportato il PUK (che ? un numero abbastanza lungo), tenetelo davanti e, con calma, agite come segue:

** 05 * PUK * NUOVO_PIN * NUOVO_PIN #

Ammesso che il PUK sia 12345678912345 e volendo imporre il nuovo PIN 3532, digiteremo, quindi:

** 05 * 12345678912345 * 3532 * 3532 #

Data conferma, attendete sempre una decina di secondi, dopodich? spegnete e riaccendete il cellulare. Se tutto ? andato bene, digitando il nuovo PIN riuscirete ad "entrare in rete". Se ancora non ci riuscite... o non siete stati abbastanza attenti, o avete usato un PUK sbagliato. Siate, pertanto, estremamente diligenti e accurati nella gestione e conservazione del codice PUK, altrimenti potreste trovarvi in difficolt?. Nulla di irrisolvibile, ? chiaro: ma sono grattacapi, perdite di tempo e denaro, traffico, code... tutto per non metterci quel minimo di cura? Direi che non vale la pena di essere superficiali, no?

Ecco una tabellina dei codici; in essa, salvo dove necessario, sono indicate solo le sequenze di attivazione: se avete... studiato, gi? sapete che verifica e disattivazione si ottengono combinando asterischi e cancelletti nel corrispondente metodo, associato al relativo codice. Ovviamente, NON ? possibile e NON ha senso usare le sintassi di verifica e disattivazione con le procedure relative a PIN e a PUK. Di certo la tabella non ? esaustiva ma relativa a parametri in genere di uso universale:

Operazione Sintassi

Cambio PIN **04*vecchio_pin*nuovo_pin*nuovo_pin#

Cambio PIN2 **042*vecchio_pin2*nuovo_pin2*nuovo_pin2#

Impiego PUK (*) **05*puk*nuovo_pin*nuovo_pin#

Impiego PUK2 (*) **052*puk2*nuovo_pin2*nuovo_pin2#

Cambio codice blocco chiamate **03**vecchio_codice*nuovo_codice*nuovo_codice#

Blocco chiamate

Tutte le uscenti

*33*codice*servizio#((**)

Tutte le uscenti internaz.

*331*codice*servizio#(**)

" tranne che verso il proprio paese

*332*codice*servizio#(**)

Tutte le entranti

*35*codice*servizio#(**)

Tutte le entranti quando si ? all'estero

*351*codice*servizio#(**)

Cancellazione di tutti i blocchi chiamate #330*codice#

Deviazione chiamate

Incondizionato **21*Numero(oppure**21*Numero*servizio)(***)

Su mancata risposta **61*Numero# (oppure **61*Numero*servizio#)(***)

Su spento/non raggiungibile **62*Numero# (oppure **62*Numero*servizio#)(***)

Su occupato **67*Numero# (oppure **67*Numero*servizio#)(***)

Avviso di chiamata

(eccezione: usare un solo

asterisco o cancelletto) *43#

(*) PIN2 e PUK2 sono esattamente come il PIN e il PUK, ma servono per altre funzioni e, di solito, non si usano o si usano su specifica indicazione dell'operatore telefonico.

(**) Vedi tabella servizi per scegliere il servizio su cui agire. Non sempre accettato dai gestori.

(***) E' indicato un solo parametro di servizio ma, come abbiamo gi? appreso, ove il comando lo consenta, i parametri possono essere anche pi? di uno, compresi tra asterischi; l'ultimo parametro sar?, invece, seguito dal cancelletto.

Per completare la tabellina, ecco i servizi gestibili:

Codice Servizio

10 Tutti i tipi

11 Chiamate voce

12 Chiamate dati

13 Chiamate FAX

16 SMS

18 Tutte quelle dati tranne gli SMS

19 Tutte tranne gli SMS

25 Come 12

Ad esempio, supponiamo di voler deviare incondizionatamente le sole chiamate fax verso il numero di rete fissa 029876543 ma di lasciare che arrivi tutto il resto. Utilizzeremo il codice 21 (trasferimento incondizionato) e il servizio 13 nel seguente modo:

** 21 * 029876543 * 13 #

L'operazione potr? essere annullata con ## 21 # , come facilmente intuibile. Al riguardo degli specifici servizi, teniamo presente che:

non tutti gli operatori li accettano o, quantomeno, non accettano tutti i tipi. Ad esempio, spessissimo impostare trasferimenti specifici per i soli SMS non viene accettato e d? luogo a messaggi di errore. Non si tratta di sviste, bens? di una ben precisa volont? commerciale.

alcuni operatori hanno ulteriori servizi: ad esempio l'operatore 3 (H3G) ha servizi specifici di deviazione da usarsi con gli stessi codici (21, 61, 62 e 67) ma relativi a ulteriori servizi; nella fattispecie essi sono relativi, ad esempio, alle video chiamate. In altre parole, potremmo voler deviare le chiamate voce ma non quelle video. Al momento c'? un p? di confusione anche tra gli stessi operatori, anche in virt? della recente introduzione dell'UMTS a livello pi? generale e non esclusivo dell'operatore H3G; torneremo su questi argomenti in futuro.

CENNI SULLA PORTABILITA' DEL NUMERO(MNP)

Recentemente, come sappiamo, ? stata introdotta la possibilit? di mantenere il proprio numero anche quando si cambia operatore; e questo non solo per la telefonia mobile, ma anche per quella fissa. Qui ci occuperemo di alcuni aspetti del principio di funzionamento inerente la MNP in ambito telefonia mobile.

Come ? possibile, qualcuno si chieder?, come faccio a sapere se un numero di cellulare appartenga o meno a un determinato gestore? Cosa accade effettivamente, quando un cliente di un certo operatore smette di essere tale e passa ad un altro, pur mantenendo il numero?

Nel caso Vodafone significa che quei prefissi (340, 341 343, 346, 347, 348 e 349) sono stati assegnati a Vodafone. Ci? in modo inamovibile ed incontrovertibile. Altrettanto vale per gli altri operatori, se scorrete quel foglio elettronico lo rileverete facilmente. Ora, ragionando, se noi siamo titolari del 347/2345678 che ? un abbonamento Vodafone e vogliamo passare ad un altro operatore (per esempio TIM) mantenendo il nostro numero, com'? possibile che questo si verifichi se il prefisso 347 ? inamovibilmente di Vodafone?

Giusta osservazione: infatti, il numero ? di Vodafone e resta di Vodafone, anche se cambiamo gestore. Con la differenza che:

Non lo paghiamo.

Non viene fatto risultare come tale (chi ci chiama non si accorge che ? in atto di un trasferimento).

Non viene fatto alcun annuncio del tipo "Operatore X: la chiamata ? stata trasferita...".

Se il numero ? e resta del nostro operatore originario, come pu? il nuovo operatore prenderlo in carico?

Semplice: in effetti non lo fa. Riprendendo l'esempio di cui sopra, quando (mantenendo il nostro numero) saremo passati a TIM, in realt? noi avremo anche un numero specifico di TIM dedicato per la MNP (guardate il foglio elettronico sotto TIM, esattamente come per Vodafone sono i prefissi 341 e 343 che vedete sopra), ma... non lo sapremo mai. E' su quel numero che Vodafone attiver? il trasferimento permanente di chiamata. Infatti, come ? facile capire, se il nostro numero originario ? di Vodafone, chi ci chiama necessariamente verr? instradato verso le centrali Vodafone, altrimenti instradare una telefonata verso un numero in MNP comporterebbe ogni volta una consultazione dell'archivio centrale. Sar? poi Vodafone che, avendo attiva la MNP, trasferir? la chiamata a TIM.

Ottimo. Ma allora quando faccio una telefonata, chi riceve la mia chiamata vede il mio numero originario (347 ...) o vede il numero TIM che io non conosco?

Domanda intelligente. La risposta ? scontata: certo che vede il nostro vecchio numero e non quello TIM. Perch? nella tabella utenti di TIM c'? scritto che noi siamo in MNP e, quando la centrale TIM ci fa "uscire", esegue una "transcodifica" sostituendo l'ID chiamante reale con quello in MNP.

Io ho un tipo di tariffa che mi permette di risparmiare se chiamo cellulari del mio stesso operatore. Ora con la MNP dal prefisso non ho pi? la certezza che chi chiamo sia effettivamente un cliente dello stesso operatore: come faccio? Se chiamo convinto di chiamare un cliente dello stesso operatore e invece ? di un altro, rischio di spendere un sacco di soldi.

Osservazione acuta. Risposta altrettanto acuta: esistono codici specifici per ogni operatore (vedi tabella seguente) utilizzando i quali si pu? conoscere l'effettivo operatore del cliente che stiamo per chiamare. Sempre ammesso e concesso che ancora abbiate voglia di fare queste distinzioni e che non vogliate convincervi dell'estrema inopportunit?, della solo apparente convenienza e della capziosit? di tali tariffe, sulla base della quale molti operatori ci sguazzano... spesso le tariffe agevolate di quel tipo sono solo leggermente pi? economiche nelle chiamate tra clienti dello stesso operatore ma molto, molto pi? sconvenienti (al limite dell'estorsione, direi) quando sono verso clienti di altri operatori. La cosa pi? razionale e ragionevole rimane solo quella di optare per l'adozione di un piano tariffario che, a prescindere da accessori vari (scatto / non scatto alla risposta, tariffazione a secondi / a minuti / a bicchieri...) non faccia distinzione sui numeri chiamati (a parte se nazionali o internazionali). Il risparmio rispetto al rischio e alla scomodit? di dover verificare ? garantito.

Ed ecco, per i recidivi, la tabella (ancora una volta non tutti gli operatori sono allineati) dei codici da anteporre al numero per farsi dire l'effettivo operatore:

Operatore Codice da anteporre

TIM 456 oppure 4884

Vodafone 456 (*)

WIND 456

3 (H3G) 456

(*) Oppure un SMS contenente il numero da indagare, inviato al numero speciale 4563.

Consultando i rispettivi siti degli operatori potrete scoprire anche altre modalit? di questo servizio: ad esempio l'operatore 3 (H3G) mette a disposizione una modalit? di preannuncio permanente, da impostarsi con

*110*11 #

e da disattivarsi con

*110*00#

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