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bidescu

Vincenzo Maresca

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Quelle corna al Torino... @@

"Se fossi un altro uomo direi: poesia!" (cit.)

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Enzo @@

Peccato che sia stato sempre sottovalutato nella sua carriera, avrebbe meritato molto di pi

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anche secondo me non

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andr

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per sempre nei nostri cuori... .rulez

@@ @@ @@ sefz sefz sefz

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chiss

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55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png    VINCENZO MARESCA 

 

Enzo Maresca - Spelersprofiel | Transfermarkt

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Maresca

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Pontecagnano Faiano (Salerno)
Data di nascita: 10.02.1980
Ruolo: Centrocampista
Altezza: 180 cm
Peso: 77 kg
Nazionale Italiano Under-21
Soprannome: Torero

 

 

Alla Juventus dal 1999 al 2000, 2001-2002 e 2003-2004

Esordio: 12.03.2000 - Serie A - Piacenza-Juventus 0-2

Ultima partita: 16.05.2004 - Serie A - Siena-Juventus 1-3

 

58 presenze - 6 reti

 

1 scudetto

1 supercoppa italiana

 

 

Enzo Maresca (Pontecagnano Faiano, 10 febbraio 1980) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

 

 

Enzo Maresca
Enzo maresca.jpg
Maresca nel 2008
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 77 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 10 febbraio 2017 - giocatore
Carriera
Giovanili
1991-1994   Milan
1994-1998   Cagliari
Squadre di club
1998-2000   West Bromwich 47 (5)
2000   Juventus 1 (0)
2000-2001    Bologna 23 (0)
2001-2002   Juventus 28 (2)
2002-2003   Piacenza 31 (9)
2003-2004   Juventus 29 (4)
2004-2005   Fiorentina 25 (4)
2005-2009   Siviglia 96 (13)
2009-2010   Olympiakos 20 (4)
2010-2012   Malaga 39 (4)
2012-2014   Sampdoria 17 (3)
2014-2016   Palermo 47 (1)
2016-2017   Verona 8 (0)
Nazionale
1995 Italia Italia U-15 5 (0)
1995-1996 Italia Italia U-16 1 (0)
1998 Italia Italia U-17 1 (1)
1998-1999 Italia Italia U-18 12 (4)
1999-2000 Italia Italia U-20 11 (6)
2000-2002 Italia Italia U-21 15 (2)
Carriera da allenatore
2017   Ascoli Vice
2017-2018   Siviglia Coll. tecnico
2018-2019   West Ham Utd Vice
2020-2021   Manchester City Under-23
2021   Parma  
Palmarès
 
Transparent.png Europei di calcio Under-18
Argento Svezia 1999

 

Biografia

Sposato con Maria Jesus Pariente, ha tre figli.

Caratteristiche tecniche

Giocatore

Poteva giocare in tutti i ruoli del centrocampo, con particolare preferenza per quello di regista con caratteristiche offensive. Era dotato di personalità, tecnica e visione di gioco. Emiliano Mondonico, suo allenatore alla Fiorentina nella stagione 2004-2005, lo definì «un centrocampista di movimento con ottima tecnica e dotato di grande capacità tattica. Fa della consistenza fisica e del girovagare per il campo due delle caratteristiche principali. Sicuramente stiamo parlando di un giocatore completo perché è in grado di garantire un ottimo apporto in entrambe le fasi, specie in quella offensiva, essendo bravissimo nello scegliere i tempi di inserimento».

Carriera

Giocatore

Club

Gli inizi

Cresciuto nelle giovanili del Milan prima e in quelle del Cagliari poi, nell'estate 1998 lascia l'Italia e si trasferisce agli inglesi del West Bromwich Albion, squadra militante in Premier League. Con la formazione delle Midlands Occidentali disputa un campionato e mezzo, inizialmente come riserva e poi, nella sua seconda stagione, da titolare; totalizza 47 presenze e 5 gol e diventa uno dei beniamini della tifoseria. Nel gennaio 2000, a 19 anni, torna in Italia, acquistato dalla Juventus per 10 miliardi di lire; con i bianconeri esordisce in Serie A il 12 marzo 2000, nella vittoria per 2-0 sul campo del Piacenza e rimane la sua unica apparizione stagionale.

Le esperienze emiliane, Juventus e Fiorentina

Nell'ottobre 2000 viene ceduto in prestito al Bologna con cui disputa 23 partite; la stagione è negativa, anche a causa di problemi con l'allenatore Francesco Guidolin e i compagni di squadra.

La stagione successiva torna alla Juventus, ma è poco impiegato totalizzando solo 16 presenze in campionato più altre 12 partite tra Coppa Italia e Champions League: il 24 febbraio 2002 riesce comunque a segnare il suo primo gol in Serie A, quello del decisivo 2-2 contro il Torino, una rete peraltro rimasta nella storia del derby della Mole per l'irriverente esultanza-sfottò rivolta ai concittadini granata. L'anno seguente è ceduto in compartecipazione al Piacenza dove, nonostante la retrocessione degli emiliani, si fa notare con 9 reti in 31 partite.

Riscattato dalla Juventus, è impiegato con maggior regolarità da Marcello Lippi nella stagione 2003-2004: 29 presenze e 4 gol tra Serie A, Coppa Italia e Champions League. A fine stagione è messo sul mercato per contrasti sul rinnovo del contratto, quindi si trasferisce in comproprietà alla Fiorentina, neopromossa in Serie A. Con i viola disputa 25 partite di campionato con 5 reti, senza convincere. A fine stagione, insieme al compagno di squadra Fabrizio Miccoli, è riscattato alle buste dalla Juventus.

Le stagioni in Spagna e Grecia

Non rientrando nei piani tecnici del nuovo allenatore Fabio Capello, nell'estate 2005 si trasferisce al Siviglia: pur condizionato da un infortunio al tendine d'Achille nella sua prima stagione, con il club andaluso vince due Coppe UEFA, una Supercoppa Europea, una Coppa di Spagna e una Supercoppa di Spagna. Nella Coppa UEFA 2005-2006 segna una doppietta nella finale vinta per 4-0 contro il Middlesbrough,[5] venendo nominato miglior giocatore della partita. Con gli andalusi Enzo in quattro stagioni e 141 presenze segna 21 gol, ottenendo come miglior risultato il terzo posto nel campionato 2006-2007.

Dopo aver perso il posto da titolare nelle due ultime stagioni in Spagna, anche a causa di alcuni problemi fisici, l'11 luglio 2009 si trasferisce ai greci dell'Olympiakos per 5 milioni di euro. Vi disputa da titolare l'intera stagione 2009-2010, 24 presenze e 5 reti in campionato, e l'inizio dell'annata successiva, nella quale disputa le prime quattro partite (valide come turni preliminari dell'Europa League). Il 30 agosto 2010 decide di rescindere il contratto con la squadra del Pireo, rinunciando a due milioni di euro di ingaggio, a causa della mancanza di stimoli.

Da ottobre 2010 si allena con la Primavera della Fiorentina, ma a dicembre 2010 è ingaggiato dal club spagnolo del Málaga. Esordisce con la nuova maglia il 5 gennaio 2011 nella partita di Coppa del Re Malaga-Siviglia (0-3), subentrando ad Apoño al 45'.

A Málaga ha giocato 42 partite tra campionato e coppe, mettendo a segno 4 gol.

Il ritorno in Italia con la Sampdoria

Il 30 agosto 2012 ritorna in Italia accasandosi alla Sampdoria. Fa il suo esordio il 2 settembre nella partita in casa vinta per 2-1 contro il Siena colpendo anche una traversa su calcio piazzato, e il 6 ottobre, nella sconfitta per 2-1 contro il Chievo Verona, realizza il primo gol in blucerchiato su calcio di punizione. Con l'arrivo del nuovo allenatore, Delio Rossi, perde il posto da titolare a beneficio di Nenad Krsticic; termina la stagione in blucerchiato con 16 presenze e 3 gol.

Pur rimanendo sotto contratto con la Sampdoria, nella stagione 2013-2014 è inizialmente messo fuori squadra insieme a Simon Poulsen; il successivo 1º ottobre è reintegrato in rosa.

Il 23 novembre, con l'arrivo di Siniša Mihajlović, è inserito nella lista dei convocati della prima squadra per l'incontro di campionato Sampdoria-Lazio (1-1) e subentra al 93' ad Angelo Palombo.

Palermo

Il 15 gennaio 2014 viene acquistato a titolo definitivo dal Palermo, su espressa richiesta del tecnico Giuseppe Iachini. Esordisce alla prima partita utile, giocando titolare in Palermo-Modena (0-0) della prima giornata di ritorno. Il 3 maggio 2014, dopo la vittoria contro il Novara per 1-0 in trasferta, ottiene la promozione in Serie A – con annessa vittoria del campionato – con cinque giornate d'anticipo. Chiude la stagione con 13 presenze in campionato.

Il 15 settembre 2014 è stato operato a causa di un'appendicite acuta, tornando in campo in Juventus-Palermo (2-0) da subentrato.

Il 3 dicembre 2015 viene messo fuori rosa, insieme a Luca Rigoni e Fabio Daprelá, per alcune divergenze con il presidente Maurizio Zamparini, a seguito della sconfitta casalinga 2-3 contro l'Alessandria nel quarto turno di Coppa Italia. Il 12 gennaio 2016 il presidente Maurizio Zamparini lo reintegra con un comunicato ufficiale nella rosa siciliana. Il 15 maggio 2016 segna in Palermo - H. Verona 3-2 il suo primo gol (la rete del momentaneo 2-1) con la maglia rosanero all'ultima giornata di campionato contro il Verona, contribuendo, così, alla salvezza dei siciliani.

Verona

Il 5 settembre 2016 viene ingaggiato, da svincolato, dal Verona, con cui si lega fino al giugno seguente, scegliendo di indossare la maglia numero 16. Il 13 gennaio 2017, dopo aver collezionato nove presenze totali con la squadra veneta (8 in campionato e una in Coppa Italia), rescinde il contratto che lo legava agli Scaligeri.

Il 10 febbraio seguente, giorno del suo trentasettesimo compleanno, annuncia il ritiro dal calcio giocato tramite una lettera pubblicata sul suo profilo Instagram.

Nazionale

Pur non avendo mai vestito la maglia della nazionale maggiore italiana, ha militato in tutte le rappresentative giovanili collezionando in totale 50 convocazioni, 45 presenze e 13 gol. È stato capitano della nazionale Under-20, sotto la guida di Claudio Gentile.

Allenatore

Gli inizi

Il 1º giugno 2017 diventa il vice di Fulvio Fiorin dell'Ascoli in Serie B in attesa di ottenere il patentino da allenatore. Il 13 giugno intanto inizia il corso a Coverciano da allenatore professionista categoria UEFA A che gli consente di essere allenatore in seconda in Serie A e B. Il 7 settembre supera con esito positivo l'esame di fine corso. Il 21 novembre a seguito di 4 sconfitte consecutive si dimette da vice tecnico dell'Ascoli.

Il 28 dicembre 2017, dopo otto anni, torna al Siviglia come collaboratore di Vincenzo Montella. Nel maggio 2018 firma con il club londinese del West Ham, divenendo così allenatore in seconda di Manuel Pellegrini; nel dicembre 2019, dopo le dimissioni del primo allenatore Manuel Pellegrini, anche lui lascia il ruolo di vice del club londinese.

Il 28 agosto 2020 viene ingaggiato dal Manchester City come allenatore della Elite Development Squad, con cui vince la Premier League 2.

Parma

Il 27 maggio 2021 viene nominato nuovo tecnico del Parma, appena retrocesso in Serie B. Debutta il 15 agosto nella sconfitta per 1-3 contro il Lecce, gara valida per i trentaduesimi di Coppa Italia. Il 23 novembre successivo, dopo 13 giornate, viene esonerato, lasciando i ducali al quattordicesimo posto in classifica con 17 punti.

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Competizioni internazionali

Allenatore

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55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png    VINCENZO MARESCA 

 

screen-maresca-corna.jpg

 

 

 

L’avventura bianconera di Enzo Maresca comincia nel gennaio del 2000. «Compirà vent’anni tra una settimana – scrive Franco Esposito su Repubblica.it – e di sicuro questo sarà il compleanno più bello della sua vita. Vincenzo Maresca, salernitano, centrocampista dai piedi buoni, ha convinto la Juventus a puntare su di lui. Il club bianconero lo ha, infatti, ingaggiato per cinque stagioni acquistandolo dagli inglesi del West Bromwich Albion per una cifra superiore ai dieci miliardi.
Maresca gioca a pallone da quando aveva quattro anni e frequentava il campo dell’oratorio dei Cappuccini nel quartiere salernitano del Carmine. La famiglia, di umili origini, non ha mai ostacolato la sua passione e ora è finalmente arrivata la grande occasione.
“Il primo impatto con la Juve è stato emozionante. Devo imparare, ma Ancelotti è stato sincero con me: se meriterò di giocare, l’età non avrà alcuna importanza”.
La storia di Maresca somiglia davvero a una favola. Dopo i primi calci nell’Isidoriana, a undici anni il Milan lo portò nel suo settore giovanile. Vincenzo viveva in un pensionato, a Lodi, insieme con altri coetanei. Ma l’avventura rossonera finì presto. Maresca tornò a casa e visse un momento di grande amarezza. Fu in quel momento che il talent scout Alberto Massa lo invitò a non mollare tesserandolo con la Giovane Salerno.
“Zio Alberto è stato un padre. Mi ha dato tanti consigli che mi sono stati utilissimi nel calcio e nella vita”.
L’anno successivo il giovane salernitano lasciò di nuovo casa per affrontare i campionati giovanili con la maglia del Cagliari. Ma Maresca sentiva di poter essere un protagonista e, seguendo l’esempio di Gattuso, accettò tempo dopo l’offerta del West Bromwich, società inglese di Serie B.
“In Inghilterra ho vissuto emozioni incredibili, come quella di disputare il derby col Birmingham davanti a 45.000 spettatori”.
E col West Bromwich, l’anno scorso, Maresca collezionò ventisette presenze segnando due reti, contro l’Oxford esultò mostrando una maglietta con l’immagine di Superman. Poi l’esperienza nell’Europeo Under 18 con la formazione di Rampanti e il concreto interessamento della Juve.
“A Torino mi hanno accolto benissimo, sono in camera con Ferrara che mi sta già dando i primi suggerimenti. E pensare che quando lui ha cominciato a giocare al calcio io non ero ancora nato”.
Mediano, destro naturale, Maresca si è sempre ispirato a Tardelli. E ora, nella Juve, ha l’opportunità di diventare un campione».
Scende in campo solamente una volta, nella vittoriosa partita contro il Piacenza. La stagione successiva è prestato al Bologna; nel capoluogo emiliano, disputa un campionato notevole, vestendo la maglia rossoblu per ventitré partite. Logico il ritorno alla casa madre.
«Lui è un giocatore che ha colpi sopra la media – osserva Marcello Lippi – ha più tecnica e più fantasia di altri. Quando ha la palla nei piedi è bravo, ma è quando ce l’hanno gli altri che deve migliorare, perché anche quella è una fase fondamentale della partita. Lui lo sa, ne parliamo spesso e condivide le mie considerazioni. Io credo molto in lui, ma so anche che deve ancora migliorare tanto».
Maresca disputa una buona stagione, scendendo in campo per ventotto volte, anche se raramente da titolare; ma vive il suo momento di gloria nel derby di ritorno. La Juventus, dopo aver gettato al vento il derby di andata, dilapidando un vantaggio di tre reti e un rigore, si trova in sotto per 2-1; passata in vantaggio con Trézéguet, si è vista rimontata dalle reti di Cauet e di Ferrante. A due minuti dalla fine della partita, sfruttando un pennellato cross dalla destra, Enzo, con un perfetto colpo di testa, porta in parità l’incontro. Il tifo bianconero esplode di gioia che si tramuta in vero e proprio godimento, quando vedono Maresca dirigersi verso la panchina del Torino e mimare le corna del toro, scimmiottando Ferrante, abituato a esultare in quel modo.
«È stato un goal bellissimo, di cuore e di spirito. È nato da un cross di Thuram, io l’ho girata in rete di testa, quella palla in un angolo, imprendibile per Bucci. Un goal importantissimo, al di là del fatto che ci ha permesso di riagguantare il Torino, perché è stato il mio goal in Serie A con la Juventus. E perché avevo promesso di dedicarlo ad Andrea Fortunato; ho dedicato tutta la mia emozione e la mia felicità al ricordo di Andrea e poi alla sua famiglia. Chi si indigna per quelle corna in corsa, ritiene che il gioco del calcio sia sacro. Non siamo d’accordo; il calcio deve essere serio per diventare divertente».
Maresca diventa, in questo modo, un idolo dei tifosi bianconeri, che vedono di mala voglia la sua partenza verso Piacenza. Enzo disputa una grande stagione con la maglia biancorossa; realizza nove goal in trentuno presenze, guadagnandosi l’ennesimo ritorno a Torino. Il campionato 2003-04 è avaro di soddisfazioni; la squadra, complice tantissimi infortuni, non ingrana e i risultati non arrivano. Maresca scende in campo per ventinove volte e realizza quattro reti. Nuovo trasferimento, questa volta a Firenze
In riva all’Arno, Vincenzo disputa venticinque partite, condite con cinque goal.
«So che devo imparare e rendere di più in fase difensiva e, quando non sono in possesso della palla, negli spostamenti. Perché non mi sento prigioniero di un ruolo. Se mi si definisce centrocampista è esatto, ma io voglio diventare un centrocampista che sa difendere e attaccare, voglio avere la stessa efficacia sia davanti alla difesa che a ridosso delle punte. Anche se, nasco più come centrocampista offensivo e, certamente, mi trovo molto a mio agio quando agisco da playmaker, a partire dalla zona davanti alla nostra area, pronto a dettare assist, a dare il via alla manovra».
Nell’estate del 2005 Enzo emigra nuovamente, questa volta in Spagna, nel Siviglia; in Spagna esplode in tutto il suo talento. La squadra sivigliana vince la Coppa Uefa, battendo gli inglesi del Middlesbrough per 4-0. Enzo è il protagonista assoluto di quella finale, durante la quale realizza due reti. Il Siviglia si ripete anche la stagione successiva, vincendo nuovamente la Coppa Uefa e sfiorando la vittoria in campionato; infatti, vede sfumare il titolo nell’ultima giornata di campionato. La sconfitta casalinga contro il Villareal e le contemporanee vittorie di Barcellona e Real Madrid, determinano la vittoria delle Merengues, allenate da Fabio Capello.
Tre stagioni in bianconero, cinquantotto presenze e sei reti in totale; numeri che non dicono tanto, ma quella corsa verso la panchina del Torino non sarà mai dimenticata dai tifosi juventini.

 

http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2008/02/vincenzo-maresca.html

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