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1 ora fa, Xqaz_Bartaliano ha scritto:Sul primo organo di propaganda nazionale (La Repubblicca) grande risalto in prima pagina alla vittoria di Le Mans, zero sulla Formula1.
Fino a due anni fa' nessuno si è mai filato Le Mans (e ancora oggi frega allo zerovirgola!) mentre l'interesse era sulla Formula1, ora magicamente.,..
Sempre di più Repubblica sta all'informazione quanto il giornalaccio rosa sta allo sport!
Due carte per il chiulo!
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11 minuti fa, Drew881 ha scritto:No ma figurati, qui in questo forum oltre ai troll, solo un altro utente "juventino (?)" ho letto che non sopportava Del Piero
Ma infatti, Totti è rimasto a Roma perchè quello stipendio l'avrebbe preso anche altrove, Alex è rimasto alla Juve perchè sul finire degli anni 90 post infortunio, fu il primo o il secondo a scollinare i 10 miliardi di ingaggio e poi giocava in una delle top 5 mondiali (Real Madrid, Juventus, Man UTD, Milan e Bayern)
Oggi bandiere come Del Piero, Maldini, Totti non sono più possibili, a meno che come proprietario non hai uno sceicco che appena il tuo top riceve una proposta da 20 mln, tu lo rinnovi a 21.
Totti può baciare le scarpe a Del Piero o Maldini, non per mancanza di talento, ma perché nei momenti chiave era un giocatore che non sempre dava garanzie. Avrebbe dovuto andarci al Real (o al Milan), perché lì si sarebbe messo davvero alla prova. Coi grossi obbiettivi, anche internazionali.
In quel tipo di squadre si vede davvero chi sei e a che livello puoi arrivare.
Lui fa il figo, la bandiera della Roma, ma la verità è che ha avuto paura di fallire. Meglio fare il boss del quartiere, la sua confort zone per sfigati, che cimentarsi col calcio che conta.
Fifone. Ma abbiamo visto anche con la nostra nazionale quante volte spariva dal campo...
A lui e a quello scoppiato di Cassano non perdono il modo in cui hanno gestito la loro carriera (pur se molto diversi tra loro).
La gente darebbe chissà cosa per avere dei piedi come i loro.
Tante chiacchiere anti Juve, ma di fatti concreti nisba. La Roma per vincere uno scudetto del menga hanno dovuto cambiare le regole in corsa.
Totti manco quello ha vinto, perché non è uno scudetto serio, e al mondiale del 2006 a parte il rigore col ciuccio in bocca, non ha concluso nulla di rilevante.
Meno male che c'erano tutti gli altri, se aspettavamo a lui campa cavallo.
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1 ora fa, Drew881 ha scritto:E qui aveva ragionissima.
Partiva dalla panchina, entrava e segnava, mentre gli veniva preferito un ibrahimovic con i primi mal di stomaco dipendenti dal rinnovo del contratto.
Dai miei toni potrebbe sembrare che io gli dia contro su questo aspetto. Ma non è proprio così.
Ogni giocatore di quel livello in realtà ha il diritto di sentirsi titolare, perché nei fatti lo sarebbe nel 98% delle squadre di calcio di serie A del globo.
Varrebbe pure per Ibra all'inverso.
E questo vale anche per chi allo scoppio del casino 2006 se n'è andato poco tempo dopo, come Cannavaro, Capello e compagnia cantante.
I professionisti cercano il meglio per se stessi. Ti dirò di più: LO DEVONO FARE, SENNO' STANNO LETTERALMENTE BUTTANDO IL LORO TALENTO (o magari anche solo le loro discrete potenzialità, nel caso non siano dei crack assoluti) NEL CESSO.
I tifosi spesso si masturbano in pubblico con facili discorsi da bandiere, con pretese di fede assoluta, e via dicendo.
Vivono in un mondo parallelo immaginario, costruito nella loro fantasia dall'ammirazione e dall'affezione che hanno nei confronti del loro mito.
In realtà fossero loro stessi al posto dei giocatori, farebbero esattamente le stesse cose.
E tutti noi lo facciamo quotidianamente, lavoriamo per chi ci offre condizioni migliori. E ci mancherebbe altro.
La nota stonata infatti è la promozione e la relativa vendita della sua fedeltà assoluta, e della santificazione che spesso lo riguarda.
In quello spogliatoio sono successe cose in quel periodo, non tutte edificanti. Citofonare Camoranesi ore pasti.
Detto ciò, Alex è un pezzo importante della storia del club, delle nostre emozioni calcistiche, e nessuno gli toglie una virgola di ciò che è stato, ossia uno dei più forti giocatori di sempre.
E nessuno può toccargli la sua indiscussa Juventinità.
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Ferrari vince a Le Mans per il terzo anno consecutivo.
Almeno fino a quando Elkann non ci mette su le mani e ritocca la squadra.
Male invece in Formula 1.
Leclerc quinto.
Hamilton sesto, ha pure investito e ucciso una marmotta, l'auto nell'impatto si è danneggiata e ha corso stringendo i denti.
Ha detto ai box: “Non vado da nessuna nessuna parte, la macchina non va”. (sembra una moderna poesia di Leopardi)
Elkann è un amuleto portafortuna. Tutto quello che tocca, diventa subito a forma di banana, fa un effetto boomerang, e gli finisce nell'orifizio retrostante.
Alla prossima finale di CL l'Inter non lo vorrà più presente come spettatore.
"Stai a casa, menagramo!"
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Il padrone se ne frega, almeno in parte, e comunque non ci capisce una minghia.
Ergo, come conseguenza manca proprio l'azienda.
Mancando proprio le persone competenti nei posti chiave, tutto il resto segue.
Tentativi, improvvisazione, e pasticci connessi.
Perché si, in effetti alcune vicende sono stato il frutto di ripicche personali.
Una roba da dilettanti allo sbaraglio nel migliore dei casi.
Una roba da licenziamento in tronco nel peggiore.
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ENRICO VARRIALE E’ STATO CONDANNATO IN PRIMO GRADO A DIECI MESI PER LESIONI AGGRAVATE E STALKING ALL’EX COMPAGNA - IL GIUDICE HA DISPOSTO ANCHE LA SOSPENSIONE DELLA PENA IN CASO DI PAGAMENTO DEI 6.000 EURO DI RISARCIMENTO ALLA VITTIMA E LA PARTECIPAZIONE A UN PERCORSO DI RECUPERO - L’EX VICEDIRETTORE DI RAI SPORT È A PROCESSO ANCHE PER UN ALTRO EPISODIO, DOPO ESSERE STATO DENUNCIATO DA UNA SECONDA DONNA, CON LA QUALE AVEVA AVUTO UNA RELAZIONE
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Il 14/06/2025 alle 11:44 , Raistlin1967 ha scritto:un "Pace all'anima sua" d'ufficio.
Vedo che molti di voi associano i disastri che ci hanno affondato in questi 20 anni alla fede calcistica. "interista" questo "antijuventino" quello. come se quello che ci è successo fosse stato solo un modo per togliere di mezzo una rivale e privilegiare l'inter o chi per essi.
Dio se vi sbagliate..
Forse vi sta sfuggendo qualcosa..
( @CRAZEOLOGY )
Infatti non è così. Quella è stata solo la conseguenza di tante altre operazioni.
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50 minuti fa, baroneconbrio ha scritto:Più che dovere democratico direi Democristiano; Chiusano difese e fece scagionare anche Marco Donat Cattin su mandato del padre di questi, l'ex ministro Carlo, alto esponente della DC: una difesa "di Stato", organizzata e gestita al meglio ( al netto di eventuali, rectius molto probabili, "agganci" in Procura).
Vero. Ma quella è un'altra storia.
Se tu la difesa non la vuoi, fondamentalmente "fatti tuoi".
Si discusse parecchio in tribunale ai tempi, e lui fu uno dei promotori del non possiamo processarli senza una difesa adeguata.
Potevano anche ficcargli come difensore il neo laureato appena entrato in procura e simili.
Tanto la sentenza era già scritta, visto quello che avevano combinato.
Infatti ci furono diversi casini.
"Il processo, che vide imputati i membri del nucleo storico delle Brigate Rosse, fu segnato da intimidazioni e violenze da parte dei brigatisti, che cercarono di trasformarlo in un'arena politica. L'omicidio dell'avvocato Fulvio Croce, presidente dell'ordine degli avvocati di Torino e difensore d'ufficio degli imputati, fu un tragico episodio che sottolineò la volontà dei brigatisti di boicottare il processo e lo stato di diritto".
Uno normale dice che gli fa male la pancia, che soffre di calli, che ha i reumatismi che lo tormentano, e rifiuta categoricamente di difendere degli estremisti squilibrati, col rischio di beccarsi una pallottola in testa.
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Emergenza, datemi una mano, vi prego.
Fate presto!
Qualcuno telefoni a Jaky e gli dica che purtroppo Leclerc è andato contro un muro e ha sfasciato la monoposto.
Che si vadi subito in concessionaria a prenderne un'altra, che diamine!
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34 minuti fa, crazy1897 ha scritto:La morte di un'interista dovrebbe stare in off Juve
Provocatore!
Penso fosse ancora presidente onorario della Juve tuttoggi.
Quindi sta meglio in JF. Che è il luogo più seguito e letto.
Non so se mi spiego...
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11 ore fa, JUVE FC ha scritto:la sede opportuna, ha sentenziato che i campionati erano regolari. come la mettiamo ingegnere? chiediamo scusa ?
E non hanno mai interrogato Moggi e Giraudo sui fatti.
Come farebbe un imprenditore qualunque quando succede un casino aziendale.
Che avete fatto? Cosa succede? Che avete combinato? Perché stanno uscendo queste telefonate? Voi cosa avete fatto davvero?
Niente.
Solo carne da cannone da dare in pasto agli avvoltoi.
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4 ore fa, SICILIANO ha scritto:Questo il processo di Calciopoli a volerlo vincere lo smontava in 4 minuti
Per quello bastava uno dei migliori penalisti di Torino, ossia Zaccone.
Ma se a Zaccone gli dai ben 507 mila euro per fare la figuraccia, quello se ritiene la cifra adeguata, (e lo è, per sole due settimane di lavoro, e doverti sputtananre andando ad una farsa a dire che vuoi la B, direi che la cifra è congrua), lui li prende e fa quello che vuole il cliente.
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– Ma, scusa se ti interrompo Umberto, le lobby di solito non riuniscono persone che fanno lo stesso mestiere?
.
– Ma io non ho detto che noi siamo una lobby. Noi siamo una mafia, semmai.
.
Quella descritta da Umberto Eco, riunitasi il 18 novembre 2002 al Piccolo Teatro Studio di Milano, è la “famiglia” dei garanti della neonata associazione “Libertà e giustizia”. Presenti: Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Innocenzo Cipolletta, Umberto Eco, Aldo Gandolfi, Franzo Grande Stevens, Gianni Locatelli, Claudio Magris, Simona Peverelli, Guido Rossi. Assenti, ma solo dalla sala: Enzo Biagi, Alessandro Galante Garrone, Giovanni Sartori, Umberto Veronesi. Si tratta di protagonisti della vita culturale ed economica del nostro Paese, o come li ha chiamati un po’ provocatoriamente Gad Lerner (moderatore della serata), di un pezzo di establishment, di un “Club di miliardari” che non avrebbe certo bisogno di riunirsi per dire la propria sui quotidiani o in tivù.PS
(ovvio che la battuta di Eco era forzata, ironica, provocatoria, esagerata, ma diciamo che è abbastanza chiaro che in certi ambienti molti personaggi si conoscevano e si frequentavano, ecco. I fatti, le dichiarazioni, le altre inchieste, e le telefonate di calciopoli, hanno poi disegnato meglio il quadro complessivo )
Franzo Grande Stevens ha una storia professionale di altissimo livello non solo per l'avvocato, ma anche per i tanti altri nomi illustri dell'impresa che ha seguito.
Fu anche uno dei difensori al primo processo delle brigate rosse a Torino, ( difensore di ufficio, perché i brigatisti non riconoscendo lo stato non volevano la difesa, e si beccò pure degli insulti pesanti da uno di loro al suo primo ingresso in aula - "maiale" e altro, mi pare, ma non ricordo più con precisione).
I brigatisti furono difesi a spese dello stato con i migliori avvocati della città.Tutti nomi grossi.O poi diventati grossi successivamente proprio per aver partecipato.
E il cooordinatore e promotore di tutte le difese, per dovere democratico (chiunque deve avere una difesa) fu invece Chiusano, il quale addirittura scrisse gli atti difensivi di suo pugno, a mano, uno per uno (non c'era il pc e word ai tempi).
Entrambi penso abbiano rischiato anche la vita, perché essendo legati mani e piedi alla Fiat, ossia ai " padroni " , avevano un obbiettivo sulla schiena.
Una roba mostruosa a pensarci oggi.
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La morte di Gianni, Vittorio e Umberto ha, nei fatti, permesso l'espansione esponenziale dei poteri degli uomini che erano in seconda fila.
Forse molti di loro aspettavano da tempo il loro turno. Così sono diventati loro la prima fila.
L'asse con Milano però è stato determinante. Guido Rossi, Luca, e Tronchetti, sono coloro che probabilmente hanno costruito "il modo" in cui farlo.
E poi c'era una grossa cricca di gente entusiasta.
Franzo Grande Stevens è stato promotore del circolo politico e culturale «Libertà e Giustizia», insieme a Umberto Eco con, Guido Rossi, Carlo Debenedetti, Leopoldo Pirelli, Giandomenico Lepore e tanti altri, su cui Eco dispensò la seguente battuta :
“Libertà e Giustizia non è una lobby ma piuttosto una mafia”.
Più che una battuta, direi un lapsus.Ricordo una persona che aveva a che fare spesso con l'avvocato Agnelli, il quale disse che una volta chiacchierando con lui gli aveva sentito dire riguardo ai suoi affari famigliari "mi stanno fregando". (se non ricordo male)
Chissà cosa è successo davvero, boh...
Io un'idea ce l'ho. Ma c'è ancora qualche pezzo del puzzle da trovare e mettere a posto.
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In realtà lui si occupava molto delle cose dell'avvocato.
Il vero avvocato del gruppo e della Fiat era Vittorio Caissotti di Chiusano. Presidente dal 1990 al 2003.
La morte di Chiusano è stato uno dei più importanti avvenimenti, insieme alla morte di Gianni e Umberto nel giro di pochi mesi, che hanno consentito ai nostri nemici interni ed esterni di farci a pezzi.
Non a caso, alla morte di tutti e tre,
- Luca arriva al gruppo fiat,
- Jaky comincia ad avere ruoli più operativi dentro al gruppo e viene affiancato ed istruito in modo più pressante rispetto a prima, da Gabetti e Grande Stevens,
- Grande Stevens diventa presidente della Juventus dal 2003 al 2006 (ma ovviamente per lui non valeva la regola del non poteva non sapere cosa facevano Moggi e Giraudo, quindi mentre tutto il cda si dimette, lui diventa presidente onorario)
- Blanc, scelto da Elkann nel 2004 e messo nel cda nella primavera del 2005, dopo aver passato un anno ad origliare e ad assistere in silenzio nel cda della Juve di Moggi e Giraudo, diventa finalmente ad del club come da accordi. Ovviamente pure per lui non valeva la regola del non poteva non sapere cosa facevano Moggi e Giraudo, quindi mentre tutto il cda si dimette, lui diventa giustamente amministratore delegazzo.
Durante la celebre partita Juve-Palermo, Stevens e Jaky vengono visti confabulare per diversi minuti, subito dopo John va davanti alle telecamere, e scarica tutti senza nemmeno conoscere i fatti.
Il resto è storia.
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Penso fosse ancora presidente onorario della Juve tuttoggi.
Diciamo che, come ho scritto in altri topic, è la fine ufficiale di un'era torinese, anche se già da un po' non era più molto operativo.
Per quelli che, come me, lo vedono come uno dei responsabili di calciopoli, va ricordato che sapremo qualcosa di più, riguardo alle nostre battaglie di giustizia, forse quando non ci saranno più:
- Moratti (80 anni)
- Tronchetti (77 anni)
- Montezemolo (77 anni)
I patti presi a certi livelli alla morte di Umberto, potrebbero anche essere rivisti, volendo.
Ma ne dubito, perché John Elkann è stato il garante di quei fatti, e poco gli frega della Juve.
Ci serve una rivoluzione. Totale.
Detto questo, se c'è un Dio, chissà che un giorno non decida di darci una mano per risolvere questo kaos che si è creato negli ultimi 20 anni.
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È MORTO "L'AVVOCATO DELL'AVVOCATO" - SE NE VA A 95 ANNI FRANZO GRANDE STEVENS, STORICO LEGALE DELLA FAMIGLIA AGNELLI - PRESIDENTE ONORARIO DELLA JUVENTUS, AVREBBE COMPIUTO 96 ANNI A SETTEMBRE - IL SUO CAPOLAVORO, NEL 1987: PER PRIMO IN EUROPA APPLICÒ AL GRUPPO AGNELLI UNO STRUMENTO GIURIDICO RIVOLUZIONARIO, POI ADOTTATO DA QUASI TUTTI I GRANDI GRUPPI ECONOMICI A CONTROLLO FAMILIARE: LA SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONI, UNA CASSAFORTE A PROVA DI SCALATA E DI DISSIDI INTESTINI – L’EQUITY SWAP CHE PERMISE ALLA DINASTIA DI CONSERVARE IL CONTROLLO DELLA FIAT NEL 2005 E I RAPPORTI CON MICHELE FERRERO, A CUI PERMISE DI PRODURRE “MON CHERI” E “TIC TAC”
E' la fine di un'era.
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È MORTO "L'AVVOCATO DELL'AVVOCATO" - SE NE VA A 95 ANNI FRANZO GRANDE STEVENS, STORICO LEGALE DELLA FAMIGLIA AGNELLI - PRESIDENTE ONORARIO DELLA JUVENTUS, AVREBBE COMPIUTO 96 ANNI A SETTEMBRE - IL SUO CAPOLAVORO, NEL 1987: PER PRIMO IN EUROPA APPLICÒ AL GRUPPO AGNELLI UNO STRUMENTO GIURIDICO RIVOLUZIONARIO, POI ADOTTATO DA QUASI TUTTI I GRANDI GRUPPI ECONOMICI A CONTROLLO FAMILIARE: LA SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONI, UNA CASSAFORTE A PROVA DI SCALATA E DI DISSIDI INTESTINI – L’EQUITY SWAP CHE PERMISE ALLA DINASTIA DI CONSERVARE IL CONTROLLO DELLA FIAT NEL 2005 E I RAPPORTI CON MICHELE FERRERO, A CUI PERMISE DI PRODURRE “MON CHERI” E “TIC TAC”
E' la fine di un'era.
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Non è vero.
Moggi in realtà era Hulk.
Ha preso tutta la terna arbitrale con la forza, nonostante avessero tutti la metà dei suoi anni e fossero di fatto degli atleti, e li ha chiusi dentro.
Loro cercavano di dimenarsi, certo, ma lui avendo una grossa "bodenza nei bracci" (Mario il Bagnino cit.), li ha presi tutti e 3/4, e li ha sbattuti dentro con una forza inaudita. Poi ha chiuso la porta a chiave, e ha buttato via la chiave in alto mare, in direzione Messina.
E' stata infatti ritrovata proprio a Messina, qualche tempo dopo, ovviamente con quella "bodenza nei bracci" l'ha fatta arrivare al di là dello stretto.
E tutto questo nonostante la partita non fosse truccata a favore del Milan e l'arbitraggio impeccabile.
E ha approfittato del fatto che notoriamente a Reggio Calabria lo stadio non è per nulla pieno di gente in ogni singolo corridoio, ma piuttosto deserto, disabitato, triste e grigio.
Sequestro di persona bello e buono.
Non si capisce proprio perché i giudici abbiano subito archiviato la vicenda.
Tra le altre cose, nessuno ha mai riaperto quella porta, nonostante le richieste di aiuto, perché come già detto, essendo lo stadio piuttosto deserto, disabitato, nessuno li ha sentiti gridare e dare i pugni sulla porta.
La vicenda infatti si è conclusa drammaticamente, purtroppo, con la morte dell'intera terna arbitrale.
Quindi ci sarebbe anche l'omicidio, in teoria.
Riguardo alla donna invece, Moggi in effetti si vantava, ma con altre frasi di circostanza, tipo "si vede il marsupio?", e altre volgarità variopinte.
Però se ci pensiamo un po' sopra, che brutta morte che hanno fatto quei poveretti.
La morte dei topi.
Spero che un giorno qualche speleologo o qualche esploratore trovi i corpi, in modo da potergli dare degna sepoltura.
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