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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. E' stata acquisita per i suoi effetti sui social. Pure così si vende larobbba ufficiale. Se ora l'effetto è finito, anche a causa magari del fatto che non ha fatto dei video finalmente con la passera al vento... può andare. Un po' mi spiace eh... Lo so già come andrà a finire... Se ne andrà sbattendo la porta. "Io tolgo il disturbo, ma vedrete che racchie arriveranno dopo di me!" (quasi cit.)
  2. Ha perso un paio di secondi sui 100 metri. Ok, gli infortuni, però...
  3. Vero. Gente che bazzica, anche indirettamente o de relato, il padrone interista di cui stiamo chiacchierando qui e le sue attività, mi dicono che la Juventus, a quanto pare, è l'unica azienda del gruppo su cui è intransigente su una eventuale vendita. La Juve non si vende. Punto. Su tutto il resto è più disponibile almeno a ragionare, FIAT compresa. Anche su quella ci sono alcune remore legate al passato, ma dipende anche dalle cifre, dalle circostanze, e da altri fattori. Ed è molto strano se ci si pensa, perché la Juve è l'unica azienda che sulla carta sarebbe da vendere all'istante, visto che è solo un costo (e neanche piccolo). Prova a pensare se la Juve, da Cobolli in poi, pur magari senza vincere nemmeno un trofeo, fosse sempre andata col bilancio più o meno in pari, e senza la necessità ogni tanto di ricapitalizzare. Da metà classifica, senza campioni, con giocatori molto promettenti immediatamente venduti per tenere il bilancio in ordine, e senza sprechi. Una Juvetta senza infamia e senza lode, sempre col bilancio a posto, che bazzicasse tra il 4° e il 9° posto. Una provinciale insomma. Gli azionisti di Exor, in questi anni (Elkann, Nasi, Agnelli, ecc), avrebbero potuto spartirsi più di un miliardo di euro che sarebbe rimasto nelle casse. Sono milioni per ogni individuo. Non so se mi spiego... Per gente che spesso è abituata a vivere senza lavorare davvero (a parte qualcuno ovviamente), è tanta roba. Calcolando anche che di Juventini in Exor ce ne saranno forse 3/4... Eppure la Juve è intoccabile. E' decisamente un'anomalia questa situazione, dal punto di vista strettamente logico e delle cifre. L'eredità dell'avvocato però mi sa che non c'entra. Ancora una volta la cronaca ci ha dato una mano con la recente vicenda Ravezzani. Alla Juve è strettamente legata la vicenda Calciopoli, che di calcio ha poco, perché è incastonata dentro una serie di altri scandali molto più seri, di scambi di colpi e contraccolpi, di scambi di favori, di vicende losche sottobanco, e di rese dei conti tra poteri economico/politici/massonici/finanziari/industriali/giudiziari/spionistici ecc. Oltretutto nel "dopo" si sono formati nuovi equilibri nel calcio che molti non hanno interesse alcuno a smantellare. C'è gente che si sta riempiendo le tasche, in vari modi, addirittura alcuni alterando le gare in modo palese. Ci sono società che stanno in piedi perché gli abbiamo comprato e strapagato giocatori, senza nemmeno tentare una vera trattativa al ribasso. Un qualcosa di anomalo. Calciopoli nasce a Torino, ma poi è diventato un circo vergognoso itinerante su tutto lo stivale. Io penso che, anche se in tanti lo desideriamo, lui la Juve non la può vendere, perché chi arriverebbe potrebbe cominciare a dipanare tutta una serie di vicende interne ed esterne al gruppo, che devono rimanere sepolte sotto la sabbia. Se cominci a togliere i nodi, uno per uno, da questo groviglio, verrebbero fuori fatti gravissimi. Vicende dove anche lui probabilmente ha avuto un ruolo (grande o piccolo a seconda dei casi). Sta facendo da complice e garante al sistema/carrozzone/i.
  4. Beh... il membro, se sveglio, affidabile e retto ( ), aprirebbe il vaso di Pandora, ossia il leggendario contenitore che, una volta aperto, libera tutti i mali nel mondo, lasciando solo la speranza intrappolata al suo interno. E forse si potrebbe capire come mai, per esempio, chiunque nel globo terracqueo può sparare sulla Juve con qualunque arma, senza che ci sia un minimo di resistenza.... E forse si potrebbe capire come mai, per esempio, per qualunque accusa che arriva dalla giustizia sportiva, o da quella ordinaria, la risposta è sempre che siamo colpevoli e vogliamo patteggiare... E forse si potrebbe capire, per esempio, perché tutto il gruppo Exor compra a poco aziende e pezzi di aziende, e li rivende salati generando profitti, mentre la Juve è l'unica azienda del gruppo che compra a tanto e svende a poco. Che strano.... Una mosca bianca.... E forse si potrebbe capire perché tutti i dirigenti che arrivano da noi, e prima erano capaci a fare affari, di colpo diventano spreconi appena varcano la soglia della Continassa... Mica ci sarà forse qualche losco motivo di soldi in nero che fanno giri strani e cadono in alcune tasche già piene e capienti? No. Non ci crederò mai. Non può essere. E poi questo membro, sicuramente onesto e retto (soprattutto retto eh), magari riuscirebbe a capire CHI c'è dentro la Juve, e per fare COSA di preciso. Massì, ho deciso, tifo per l'elezione e l'erezione del membro! (soprattutto del mio )
  5. TETHER E LA JUVENTUS vol.3 http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6893
  6. TETHER E LA JUVENTUS vol.3 http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6893
  7. Incredibile come i miei pensieri stiano anticipando la realtà. Nei giorni scorsi ho scritto un articolo su Tether, Exor, e via dicendo, è il terzo volume della serie. Verrà pubblicato nei prossimi giorni. Casualmente, ma anche no, uno degli argomenti di contorno è proprio questo. Questo qua, a quasi 90 anni, ha distrutto Elkann in pochi minuti. “TATA NON HA NULLA DA PORTARE A IVECO. HA COMPRATO LA NOSTRA RETE COMMERCIALE” – GIORGIO GARUZZO, EX CEO DEL GRUPPO DEI CAMION, VENDUTO DA EXOR AGLI INDIANI DI TATA MOTORS: “NON È UNO SCAMBIO ALLA PARI. SE AVRA' CONVENIENZA A SPOSTARE PRODUZIONI IN INDIA, LO FARA'. TEMO PER GLI STABILIMENTI ITALIANI E PERL'INDOTTO” – “IVECO È LEADER NEL SUO SETTORE E POTEVA ANDARE AVANTI DA SOLA. L’UNICO CONCORRENTE È MERCEDES. ELKANN L’HA VENDUTA SOLO PER I SOLDI. E PERCHÉ L’INDUSTRIA NON INTERESSA PIÙ: È TROPPO COMPLESSA DA GESTIRE” – “IL KNOW HOW NON SI SVENDE, MAI. BISOGNA ESSERE ONESTI: IN ITALIA NON ESISTE L’INDUSTRIA DEL TURISMO. DAVVERO IL NOSTRO FUTURO È SERVIRE IL PRANZO AI TURISTI STRANIERI?” https://www.dagospia.com/business/giorgio-garuzzo-tata-non-nulla-portare-iveco-profilo-tecnologico-ne-443025
  8. Il problema è che in F1 serve prima di tutto la macchina, poi le gomme, poi il pilota. In questo ordine di importanza. Dopodiché, di riflesso, poi servono le strategie, sia stagionali, sia di singola gara, sia di singoli momenti della gara. L'errore di Elkann, è stato quello di pensare che un grande pilota, pure se datato, fosse sufficiente ad essere almeno competitivi. E avrebbe portato anche grossi introiti indiretti. Sai, un conto è avere una struttura e una situazione complessiva che funziona alla perfezione, e prendere un grosso nome per togliersi lo sfizio (da riccone insomma), un conto è sperare che Hamilton, Giuntoli, Tavares, o che ne so, da soli possano essere determinanti a risolverti un intero settore. Soprattutto quando di calcio non ci capisci nulla, di automobili ad alte prestazioni sportive non ci capisci nulla, di industria non ci capisci nulla, e via così. Scegli dei nomi grossi, senza sapere esattamente dove sarebbero bravi nel loro lavoro. Inoltre, sottotraccia, si legge perfettamente il filo guida di queste decisioni, ossia un ritorno economico (o nel risparmio sulle spese, o nei dividendi da acchiappare, o nei miglioramenti di fatturato). Io i dubbi sul pilota li capisco perfettamente. Si avvicina ai 40 anni, voglio dire... Ma qui vedo che anche se ci fosse un giovane Shumi nel pieno dell'età e delle prestazioni, i risultati sarebbero sostanzialmente simili. Se negli ultimi anni hai avuto ottimi piloti e non vinci, vuol dire che la macchina, e chi la progetta, e chi la costruisce, e chi la modifica, e chi la prepara, e chi la gestisce, non ti stanno offrendo la competitività necessaria. I piloti bravi, vanno ascoltati.
  9. Meno male che invece Leclerc è contento. “mi sentivo un passeggero, totalmente in balia degli eventi, dei travagli della mia macchina, della forza degli altri”
  10. La FIGC infatti è un ottimo esempio. I giovani li stanno rincoglionendo con web e altre diavolerie. E qualcuno che guadagna paccate di soldi in effetti c'è, ma la maggior parte fa la fame e sta coi genitori. Io credo che ci siano anche molti giovani che vogliano lavorare, ma a condizioni decenti. Non solo riguardo alla paga. Ne conosco di ventenni che hanno voglia di lavorare e guadagnare, che fanno un mucchio di lavoretti per due lire. Per motivi di lavoro me ne hanno affiancati diversi nel corso del tempo. Indovina? Sono quelli che hanno lasciato a casa per tenersi i fancazzisti parenti di Tizio e di Caio. La storia dei mille mila apprendistati, dove ti sfruttano per quattro soldi poi ti lasciano a casa e arriva un altro al posto tuo, ha definitivamente rotto. Idem per la gestione del personale, e dei meriti riconosciuti (economici e non). Se dai le caramelle (livelli, premi, adeguamenti ore, e via dicendo) solo a chi vuoi tu, ossia agli amici degli amici, e chi ti tiene letteralmente in piedi l'azienda lo lasci sempre a bocca asciutta, poi non lamentarti che alcune persone improvvisamente cominciano a fare più mutua del normale, che il rendimento è calato drasticamente, ecc, ecc. Fare l'imprenditore, o comunque gestire un'azienda, è una cosa molto difficile e molto seria. Elkann di queste cose, di impresa e di industria nel vero senso del termine, ci capisce poco o nulla. E' uno speculatore. Se vede la possibilità di fare soldi facili lo fa (vedasi Comau, Magneti Marelli, Iveco, e via cantando). In questo topic molti utenti sperano che voglia fare soldi anche con la Juve, che la venda, e che si levi di torno. E la speranza è che arrivi qualcuno con le idee chiare e un progetto ambizioso.
  11. Sicuramente nel pacchetto delle riflessioni che ognuno di noi può fare, c'è anche da considerare questo aspetto. Che non è per nulla secondario. Solo che io vedo ogni giorno, in fabbrica e nelle aziende in generale, un pressapochismo imbarazzante. Raccomandazioni, gente fantastica relegata a coprire ruoli del cacchio, gente deficiente in posizioni apicali, e via così. Per come la vedo io, Confindustria non ha neanche il diritto di aprire bocca. In Italia ci sono tante realtà molto ben organizzate che offrono una qualità eccezionale tra mille difficoltà. E poi ci sono quelli che vivono rubacchiando sulle buste paga, con la tangente per prendersi l'appalto, con il finanziamento pubblico con la minaccia di mettere tutti in cassa, con responsabili a vario titolo che mandano a ramengo interi pezzi di aziende, imprenditori che guadagnano non sull'aumento di volumi e di fatturato, ma abbassando i costi e aumentando i prezzi. Senza nessuna voglia di competere, di migliorare, di innovare. Solo soldi facili, questo è il diktat. L'Italia era un paese con delle qualità eccezionali, tutte da sviluppare e migliorare. Ora è un paese mentalmente piccolo pieno di rubagalline.
  12. Può essere, ma conta poco, perché la prima cosa è la qualità della macchina, che dovresti adattare al tipo di pilota che hai. Secondo me manco ci stanno provando. Bollito quanto si vuole, ma un conto è provarci, fare qualche podio ogni tanto, con prestazioni non sempre eccezionali ma mediamente decenti, ok anche senza vincere titoli. Un conto è fare figure di cacca. Questi due piloti stanno lamentando cose gravi che poco hanno a che fare con le loro reali qualità. Comunque che sia chiaro, io la mia vecchia e affidabile utilitaria giappa non gliela presto. Che mi serve per andare a lavorare.
  13. Tratto da una vecchia poesia di Giosuè Carducci. Leggiamo insieme. "Sento che è mio compito mettere in discussione ogni area, ogni persona del team – soprattutto quelli ai vertici, che prendono le decisioni. Se guardi alla squadra negli ultimi 20 anni, hanno avuto piloti straordinari come Fernando, Kimi, Sebastian. Piloti eccezionali, ma non hanno vinto un titolo, e io mi rifiuto che accada lo stesso con me". "Se fai sempre le stesse cose, ottieni sempre gli stessi risultati, quindi sto mettendo in discussione tutto. E loro sono molto reattivi. Sono qui per vincere, non ho molto tempo, quindi questo è il momento decisivo". Non mi sembrano parole dette da uno che ha voglia di dormicchiare prendendosi un po' di soldoni facili-facili.
  14. Mi sa che il problema è tutta la struttura, e quello che combinano sulle vetture, e non tanto i piloti. Le vetture sono palesemente competitivamente inferiori a quelle che vincono più spesso. Si sta lamentando pure Leclerc, anche se molto meno. E' un po' che Hamilton ce lo sta facendo capire tra le righe. "Gara frustrante? No, non mi sono sentito frustrato, non potevo fare molto di più" "Non mi aspettavo nulla, non avevo aspettative. Però è andata peggio di qualunque altra mia stagione. Non ho risposte in particolare". "Quando hai una sensazione, è comunque una sensazione. Stanno succedendo tante cose sullo sfondo, il che non è grandioso" La mia opinione, (da salotto col birrozzo in mano, s'intende, come sempre), è: - che Elkann non sia proprio ben visto in termini generali, perché si vede benissimo che non gli frega una minghia di nulla, se non del denaro, e in Ferrari lo sanno tutti benissimo. Esprime la stessa identica grinta e passione del cercopiteco. - che Hamilton sia stato imposto da Elkann, senza consultarsi davvero con nessuno, con un'idea simile a quella del CR7 di AA, perché il ritorno di immagine e di fatturato è enorme. I costi sono altissimi, ma solo nel breve e medio periodo, mentre i benefici di fatturato cominciano da subito e durano anche molti anni dopo. - Hamilton quindi non è stato accolto proprio con grande entusiasmo in Ferrari, perché generando in automatico grosse aspettative, è stato visto da molti come un grosso "impegno" da tutti i punti di vista. - Hamilton (al di là delle riflessioni sull'età o le motivazioni che ognuno di noi può fare, e che lasciano il tempo che trovano), ha delle sue personali difficoltà tecniche di guida per la differenza di manovrabilità della vettura rispetto a quelle che ha guidato con altre scuderie (anche questo è uscito qualche volta dalle sue dichiarazioni). E la struttura per intero invece di lavorare 30 ore al giorno per aiutarlo a risolverle, probabilmente si limita al compitino quotidiano. Se non riesce a rendere in pista la colpa è sua, che è vecchio ed è venuto a svernare riempiendosi le tasche di soldi. Roba da dilettanti. Avessi io un nome così in squadra, farei tutto quanto in mio potere per adeguarmi alle necessità di uno che ha vinto 7 volte il titolo. Poi che ci si riesca è un altro discorso. Ma bisogna cominciare a considerare Hamilton una risorsa, non un peso. A quei livelli la macchina è un vestito di altissima sartoria, lo devi misurare e cucirglielo addosso con la massima precisione che riesci ad avere, perché è lui che ci si siede dentro. Ed è lui che rischia il culetto in pista tirandola a tutta birra. Più comodo ci sta dentro, più è competitiva e efficiente la monoposto, meglio farà in gara. E questo anche senza vittorie. E' strapagato e mi sta dando del know-how di un certo peso, io me lo rubo immediatamente, e vedo come posso utilizzarlo ora e sempre. - Nessuno lo caga davvero, anche quando da consigli per modifiche migliorative sulla monoposto, tipo: "Ho partecipato a riunioni, anche con Elkann, Vasseur e i responsabili dei vari dipartimenti. Abbiamo parlato del motore 2026, delle problematiche avute e le mie indicazioni per il prossimo anno con un documento in cui ho indicato dove intervenire" "Un documento relativo alle aree dove migliorare, gli sviluppi della macchina 2026 e tutti gli aspetti per il prossimo Mondiale". Ricapitolando. In sostanza, Elkann è solo il padrone, ricco e assente, e quando presente più un fastidio che una certezza, e non è un collante tra le diverse esigenze dei vari segmenti che formano tutta la catena produttiva e decisionale del settore corse. Non è un costruttore, non è un risolutore, non è un innovatore, non è un fine pensatore, non è un un buon osservatore, non è un motivatore, non è un imprenditore. E' solo l'uomo col telecomando in mano. Probabilmente ci sono anche alcune problematiche a noi sconosciute che si sono sedimentate nel tempo, perché la Ferrari non vince un titolo da un bel po'.
  15. Tratto dalla schifosa b******a rosa. "Sono inutile, non è colpa del team". Lewis Hamilton è stato estremamente duro con se stesso al termine delle qualifiche del GP d'Ungheria. Il dodicesimo posto non può certamente accontentare il britannico, soprattutto considerando il rendimento di Charles Leclerc, autore di una pole position straordinaria. "Cosa mi manca? Non lo so, non lo so. Me lo chiedo anche io. Non ho risposte da dare. Forse bisogna cambiare pilota, perché a quanto pare è possibile portare questa macchina in pole position", ha aggiunto Hamilton, evidentemente deluso ai microfoni di Sky Sport. Il sette volte campione del mondo ha lasciato il circuito subito dopo aver parlato con i giornalisti, sguardo basso e cappellino calato sulla testa, come a voler nascondere la rabbia e la frustrazione, perché "a quanto pare è possibile portare questa SF-25 in pole". Non è sfuggito il team radio, con tono nervoso, subito dopo la certezza di essere stato eliminato in Q2: "Every time, every time" (ogni volta, ogni volta), ha sibilato nel microfono, ma non si è capito se si riferisse a qualche modifica chiesta e non ottenuta dal team o viceversa, a qualcosa che il team gli ha fatto modificare senza che lui ne fosse del tutto convinto. Lasciando l'Hungaroring, Hamilton ha tagliato corto: "A cosa mi riferivo? Solo a me stesso", ha chiuso. Poi ha aggiunto: "Chiaramente è stata una giornata molto deludente, ed essere dal lato sbagliato di un decimo mi è costato caro. Complimenti a Charles e alla squadra, dimostra cosa può succedere quando tutto si allinea. Ho molto lavoro da fare e resterò concentrato su questo".
  16. In sei mesi un utile quasi come l'intero valore di tutto l'impero Berlusconi.
  17. Incredibile come i miei pensieri stiano anticipando la realtà. Nei giorni scorsi ho scritto un articolo su Tether, Exor, e via dicendo, è il terzo volume della serie. Verrà pubblicato nei prossimi giorni. Casualmente, ma anche no, uno degli argomenti di contorno è proprio questo. Questo qua, a quasi 90 anni, ha distrutto Elkann in pochi minuti. “TATA NON HA NULLA DA PORTARE A IVECO. HA COMPRATO LA NOSTRA RETE COMMERCIALE” – GIORGIO GARUZZO, EX CEO DEL GRUPPO DEI CAMION, VENDUTO DA EXOR AGLI INDIANI DI TATA MOTORS: “NON È UNO SCAMBIO ALLA PARI. SE AVRA' CONVENIENZA A SPOSTARE PRODUZIONI IN INDIA, LO FARA'. TEMO PER GLI STABILIMENTI ITALIANI E PERL'INDOTTO” – “IVECO È LEADER NEL SUO SETTORE E POTEVA ANDARE AVANTI DA SOLA. L’UNICO CONCORRENTE È MERCEDES. ELKANN L’HA VENDUTA SOLO PER I SOLDI. E PERCHÉ L’INDUSTRIA NON INTERESSA PIÙ: È TROPPO COMPLESSA DA GESTIRE” – “IL KNOW HOW NON SI SVENDE, MAI. BISOGNA ESSERE ONESTI: IN ITALIA NON ESISTE L’INDUSTRIA DEL TURISMO. DAVVERO IL NOSTRO FUTURO È SERVIRE IL PRANZO AI TURISTI STRANIERI?” https://www.dagospia.com/business/giorgio-garuzzo-tata-non-nulla-portare-iveco-profilo-tecnologico-ne-443025
  18. Brutta storia. Così, a naso, e sperando di sbagliare, ci vorranno anni a tornare anche solo decenti.
  19. Aspetto un commento di Gravina Inter, l'ex amministratore delegato si becca 11 anni di galera: corruzione e tangenti intascate L'ex dirigente nerazzurro finisce in carcere insieme ad altri esponenti di spicco del calcio nazionale https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/inter/2025/07/30-142279621/inter_l_ex_amministratore_delegato_si_becca_11_anni_di_galera_corruzione_e_tangenti_intascate
  20. Aspetto un commento di Gravina Inter, l'ex amministratore delegato si becca 11 anni di galera: corruzione e tangenti intascate L'ex dirigente nerazzurro finisce in carcere insieme ad altri esponenti di spicco del calcio nazionale https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/inter/2025/07/30-142279621/inter_l_ex_amministratore_delegato_si_becca_11_anni_di_galera_corruzione_e_tangenti_intascate
  21. Aspetto un commento di Gravina Inter, l'ex amministratore delegato si becca 11 anni di galera: corruzione e tangenti intascate L'ex dirigente nerazzurro finisce in carcere insieme ad altri esponenti di spicco del calcio nazionale https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/inter/2025/07/30-142279621/inter_l_ex_amministratore_delegato_si_becca_11_anni_di_galera_corruzione_e_tangenti_intascate
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