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Nero VS Bianco

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Nero VS Bianco

  1. Desaparecidos e Argentina mundial Insieme a Narducci spunta Moratti Presente a sorpresa il presidente insieme al pm di Calciopoli alla presentazione sul terribile '78. E anche Zanetti conferma: "Vicini ai desaparecidos, pensiamo a una inziativa per il comandante Marcos" di MATTEO PUCCIARELLI ROMA - Per qualcuno sar
  2. Bellissima clip di Antonello e Massimo, veloce ed efficace. E' vero, sembravano Mingo e Fabio di striscia la notizia...a Massimo mancava solo il provolone in mano.
  3. Processo Calciopoli - Udienza del 20 aprile 2010. Nella scorsa udienza del 13 aprile l'avvocato Prioreschi ha chiesto di acquisire agli atti 75 telefonate e 2 cd con i tabulati di oltre 3000 telefonate che vedono come protagonisti dirigenti di societ
  4. Porca tr**a, c'hai ragione, ma che c**** di storia è questa??? Però è anche vero che sul Blog di ju29ro l'audio/video è quello uguale di Sky!! http://blog.ju29ro.com/2010/04/il-processo-live.html#links Ma allora ne esistono due versioni da ju29ro???
  5. Sbaglio, o in TV e internet si sentono due versioni differenti dell'audio in questinione??? Sbaglio o a seconda di chi lo pubblica o manda in onda, la voce di Facchetti è più accentuata nel punto X rispeto a Bergamo e viceversa??? Lo dico perchè stasera ho visto sia Rai 2 sport e Studio sport che hanno fatto sentire l'intercettazione, e mi è parso (e dico parso) che su Rai 2 il nome Collina lo dica Facchetti in maniera più accentuata, e a Studio sport in maniera più accentuata lo dica Bergamo. Per caso vi risulta a voi???
  6. Che lo dica Bergamo o lo dica Facchetti il prodotto non cambia. Anzi. Se la parola Collina non la dice Facchetti
  7. Che lo dica Bergamo o lo dica Facchetti il prodotto non cambia. Anzi. Se la parola Collina non la dice Facchetti
  8. E invece a me sembra pessimo. Vuol vederci chiaro ma butta acqua sul fuoco con argonenti triti, ritriti e falsi. Tipico prodotto di repubblica, sicuramento ne pro Moggi, ne pro Juve ne pro verità.
  9. Dal titolo sembra parta bene, ma poi... Lo scandalo può solo allargarsi indignarsi e sospettare è un diritto Leultime intercettazioni non rappresentano una prova di colpevolezza ma certamente un elemento di forte imbarazzo. Non era solo Moggi a chiacchierare con i designatori. E il quadro definitivo lo avremo solo quando altre 140 mila telefonate saranno state sbobinate di FABRIZIO BOCCA L'Inter, la squadra che da 4 anni domina il campionato e che rappresenta senza alcuna ombra di dubbio il club che ha riempito il buco di potere lasciato dalla Juventus dopo Calciopoli, appare fortemente indignata per quanto sta avvenendo: i legali di Luciano Moggi, imputato nel processo penale di Napoli, hanno trovato e diffuso telefonate tra il designatore Paolo Bergamo e Massimo Moratti o Giacinto Facchetti; l'ex star dell'Inter Bobo Vieri, in causa con il suo vecchio club per essere stato spiato e pedinato, ha chiesto addirittura la revoca dello scudetto 2007 assegnato a tavolino, dopo che erano stati revocati i due della Juventus. Massimo Moratti è stato molto diretto: "E' una cosa brutta e vergognosa - ha detto - un ribaltamento ridicolo che offende e che non ci lascia indifferenti". Moratti può anche indignarsi ma mettere il naso dentro quelle centinaia di migliaia di telefonate di cui non abbiamo mai saputo nulla per impossibilità di controllarle tutte, per trascuratezza della procura che indagava, o semplicemente perché gli inquirenti non vi trovavano elementi interessanti dal punto di vista penale è più che opportuno. Ed è anche giusto che la giustizia sportiva si rimetta in moto per stabilire il da farsi. Dopo quello che è successo nel calcio il diritto a indignarsi e a sospettare ce l'hanno in molti prima ancora degli addetti ai lavori stessi. Senza contare che giudicare vergognosa l'iniziativa di Vieri - andato certamente in maniera strana appresso all'onda mediatica del processo Moggi - è quanto meno singolare se detto dal rappresentante di un club che ha fatto intercettare e pedinare un giocatore, gesto questo sì disdicevole e da condannare. Andiamo con ordine ma diciamolo subito. Le "nuove" (inteso come ritrovamento, in realtà risalgono a cinque anni fa) telefonate al momento non rappresentano una prova di colpevolezza dell'Inter ma costituiscono certamente un elemento di forte imbarazzo. Chiacchieratine con i designatori dunque le facevano anche molti altri (abbiamo anche nuove telefonate di Meani e Galliani nonché una inedita di Cellino) oltre alla Juventus. E dalle ultime telefonate si evince anche una certa confidenza. "Mi saluti l'arbitro, gli farà piacere". "Le manderei tizio, le sta bene?" E così via. Non era l'atteggiamento di Moggi che faceva direttamente lui le griglie, arrabbiandosi e comportandosi da vero padrone, ma comunque almeno inciucio era. Avremo un quadro definitivo quando altre 140 mila telefonate saranno state sbobinate. Detto e ribadito che la squalifica a Moggi, Giraudo e C, direttore generale e amministratore delegato del club bianconero e quindi la Juve in persona, fu sacrosanta per la vergogna in cui hanno fatto precipitare la Juve e l'intero calcio italiano; detto che sui tavoli della federcalcio giace da 4 anni la richiesta di radiazione mai affrontata; detto che scandalosi furono pure i colpi di spugna con cui si dimezzarono le squalifiche sportive; ricordato che Giraudo in prima istanza nel rito penale abbreviato è già stato condannato per associazione a delinquere rivolta alla frode sportiva; ricordato a chi se lo fosse scordato che l'avvocato della Juve disse "ci sta bene una B con penalizzazione" piuttosto di evitare sentenze peggiori, possibilissime dati i precedenti, con un'evidente coscienza della colpevolezza, c'è però da rimettere a posto una verità storica. Quando si dice che Moggi fu squalificato dalla giustizia sportiva per aver tenuto contatti diretti con i designatori tramite le famigerate schede telefoniche svizzere si commette un grave errore temporale. Moggi e gli altri furono squalificati proprio per il tenore e il contenuto delle telefonate con i designatori o per altri episodi tipo quello di Paparesta chiuso nello spogliatoio di Reggio. Telefonate cioè molto più compromettenti di quelle rinvenute adesso con protagonisti Bergamo, Moratti e Facchetti, ma intercettate né più né meno nella stessa maniera. Le sim svizzere spuntarono fuori, così come i lucrosi contratti di assicurazione stipulati con Bergamo, soltanto dopo, a sentenze sportive già emesse, e solo nel processo penale. Insomma si squalificò e giustamente molto prima di venire in possesso della prova schiacciante. Frequentazioni di questo tipo sono al limite per definizione, dalla chiacchierata al favore arbitrale il passo è breve. Senza contare che la famosa sudditanza psicologica degli arbitri questa è. Né più né meno. Ed è singolare e quantomeno sorprendente che in una requisitoria del 2008 il pm Narducci dicesse: "Rassegnatevi, non esistono telefonate tra altri presidenti e i designatori". Evidentemente l'inchiesta fu parziale, si fecero errori magari inconsapevoli, una volta preso qualcuno con le mani nel sacco forse si frenò, forse qualche pesce scappò dalla rete. Del resto tutti avemmo l'impressione di trovarci di fronte a una giustizia parziale e non completa. Non si può adesso partire dalle nuove ultime rivelazioni per ribaltare la verità e cercare di riabilitare a proprio comodo chi comunque ha fatto scempio della correttezza sportiva - quella responsabilità dal punto di vista della giustizia sportiva è già assodata - però possiamo e a questo punto vogliamo sapere se di responsabili e colpevoli ce ne sono altri. Qualunque nome essi abbiano. Non può passare il teorema Moggi: "O tutti innocenti o tutti colpevoli". Lo scandalo a quattro anni di distanza potrebbe solo allargarsi, e non essere cancellato d'incanto con un colpo di spugna. (05 aprile 2010) http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/04/05/news/intercettazioni_5_aprile-3142481/ .................................................................................................................................................................... Si capisce che non possono sottrarsi all' attualità, ma come sempre la rigirano come vogliono loro. Disinformata
  10. Io non avevo visto la docu-fiction su la7. Per curiosit
  11. Il pianto a dirotto di Moggi e l'abbraccio di Della Valle I video mai visti dello scandalo pi
  12. Cellino assente, il tribunale manda i carabinieri Dopo la condanna di Giraudo e degli altri imputati,
  13. Non vorrei sbagliarmi, o cadere in sensazioni, ma non
  14. Intanto repubblica scrive questo (tanto per non farsi mancare niente)... "Sorteggio truccato palline riconoscibili" Martino, l'ex segretario della Can, interrogato durante il processo in corso a Napoli, descrive come "vecchie e decolorate" le sfere utilizzate per i sorteggi e parla di uno "strano colpo di tosse" di Bergamo durante il sorteggio per Milan-Juventus NAPOLI - Palline vecchie, logore e decolorate. Era questo a rendere riconoscibili le palline usate per i sorteggi arbitrali nella stagione 2004-05. Parola di Manfredi Martino, all'epoca segretario della Commissione arbitrale nazionale, interrogato oggi dalla nona sezione penale del Tribunale di Napoli nella nuova udienza del processo relativo a Calciopoli. In aula presenti Luciano Moggi e l'ex designatore Paolo Bergamo. COLPO DI TOSSE - Dopo aver descritto lo stato delle palline, Martino ha risposto alle domande del pm Narducci, parlando in particolare del Milan-Juventus che decise le sorti della stagione. "A mia sensazione - racconta l'ex segretario della Can - durante il sorteggio per la scelta dell'arbitro per quella partita qualcosa non and
  15. Ma, il fatto che tempo fa la Juventus (difesa da Zaccone) in relazione a questo processo chiese il patteggiamento con ammenda, influir
  16. JUVE: FALSO IN BILANCIO,CHIESTE CONDANNE MOGGI,GIRAUDO,BETTEGA La Procura di Torino ha chiesto la condanna a tre anni per Luciano Moggi e Antonio Giraudo e due anni per Roberto Bettega nel processo per falso in bilancio della Juventus nell'epoca in cui i tre erano dirigenti della societa' bianconera. Le accuse contestate dai Pm, Vincenzo Pacileo e Marco Gianoglio, sono quelle di falso in bilancio, infedelta' patrimoniale, ostacolo agli organismi di controllo e truffa ai danni della figc. In aula questa mattina al processo che si celebra con il rito abbrevviato e' presente solo Roberto Bettega. In questo momento hanno preso la parola gli avvocati di parte civile ( si sono costituiti il piccolo azionista, Marco Bava, la Figc e il Coni). La parola passera' alle difese nelle prossime udienze fissate il 16 e il 23 di ottobre. Cli/To/Vai 011337 OTT 09 http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/JU...ttaglio/3725085 Domanda agli esperti: Come sostenitori della triade e della vecchia Juve, ci dobbiamo preoccupare??? O
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