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gobbo 1949

Tifoso Juventus
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  1. Io aggiungerei oltre alle condanne anche la sua fede calcistica dichiarata
  2. 67 pagine per un allenamento con il Lucento. Quanto tempo sottratto a cose più piacevoli ed istruttive
  3. NOI ALLEGRI NON LO VOGLIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  4. Il primo cittadino ha dichiarato di non saperne nulla. Loro hanno dato la disponibilità della rotonda, il resto lo hanno fatto quelli del Torino club di Borgaro. Ma come si fa ad andare avanti con politici del genere che non controllano cosa stanno combinando sul loro territorio? Potevano metterci su un campo minato e andava bene lo stesso?
  5. Non capisco come uno tra i più grandi giocatori della storia della Juve debba per forza essere un altrettanto grande dirigente. Vorrei ricordare che Boniperti rientrò come dirigente nel 1971 dieci anni dopo aver smesso di giocare
  6. Ma lo sei o lo fai? Da tre anni vediamo grande calcio, 12 vittorie consecutive e non va bene lo stesso? Vi meritate Cobolli, Ranieri e una bella serie di settimi posti
  7. Tratto da DAGOSPIA........I CAMPIONI Alla fine, però, per addomesticare una partita servono i giocatori. Ed è pensabile pilotare gli incontri di Milan, Inter, Juventus, offrendo qualche decina di migliaia di euro a calciatori che guadagnano milioni? Perché in quel Milan - nel Milan di Gattuso - c'era gente come Nesta, Thiago Silva, Pato, Ibrahimovic. Ecco, ce lo vedete Ibra che accetta di vendersi una gara, fosse anche per 50 mila euro? Chissà come mai con Calciopoli lo stesso ragionamento non vale? Come mai Conte, la Juve sono colpevoli a prescindere? Posso scrivere che i pennivendoli sono maiali o rischio una querela?
  8. Il 113 non è all'altezza del centrocampo. Il centrocampo è al 114
  9. 15 minuti di auto. Non più di 12-15 km
  10. Il tornello si apre solo con la tessera sulla quale è caricata la partita. Se hai fatto il cambio nominativo inserisci la tua, altrimenti inserisci quella del titolare dell'abbonamento
  11. Ma se non ci fosse un sito come questo che risolve i problemi a chi non è un esperto informatico mi dite come sarebbe possibile fare cambio nominativo? E' veramente patetico come siano incapaci a gestire una cosa così semplice come garantire un normale afflusso allo stadio. Io caccerei a calci in cu..lo il responsabile di un tale disservizio. Chi gestisce la biglietteria causa un danno incalcolabile alla società. Per la partita di mercoledì, specie dopo l'esperienza dell'anno scorso si rischia di avere 10.000 seggiolini vuoti che avrebbero fruttato alla società 200.000 €. Bastava dare sì in abbonamento la partita, ma con l'obbligo di conferma della prelazione entro l' 08 dicembre e conseguente libera vendita dei posti non confermati
  12. Ieri ho effettuato un cambio nominativo per Juve Napoli senza nessun problema. Adesso ho appena tentato un altro cambio di nominativo dal momento che mio figlio non può venire e mi nega la possibilità. C'è un termine oltre il quale non è più possibile cambiare nominativo? Mi sembra abbastanza stupido negare questa possibilità
  13. Tantissimi abbonati erano ancora in ferie.
  14. Mamma mia che inguaribile ottimista. Io che sono vecchio ti dico che Conte verrà comunque squalificato per 4-6 mesi per troppa juventinità
  15. Ancora un piccolissimo sforzo e ci siamo! Matematicamente l'inter non ci può più sorpassare e ricordatevi che in caso di pari punti la classifica avulsa e gli scontri diretti ci garantiscono la supremazia in classifica.
  16. Non è l'effetto novità! La novità è che si gode la partita come noi Juventini non avevamo mai nemmeno sognato. Certo la capienza giusta ed auspicata sarebbe stata di almeno 45.000 posti per noi a cui aggiungere in proporzione circa 2500 ospiti. La capienza attuale garantisce però l'effetto tutto esaurito per tutto l'anno e premia gli abbonati. Gli occasionali variano a seconda di come va la squadra in campionato o in coppa, quindi proprio perchè occasionali pagano in proporzione. Ho già detto altre volte come la capienza attuale sia figlia della scarsa propensione ad abbonarsi. Non tiratemi scuse sulla politica scellerata di Giraudo perché se ami la tua squadra e la vuoi seguire l'abbonamento lo fai a prescindere,tessera nominativa o meno. Io l'abbonamento lo faccio ormai da 47 anni consecutivi per cui avessero fatto uno stadio anche da 30.000 posti la mia bella prelazione l'avrei esercitata. Certo avessimo avuto una media abbonati di 30.000 nei 10 anni precedenti forse avrebbero fatto un impianto più grande, ma non diamo sempre la colpa agli altri per favore! Un pizzico di mea culpa facciamola. A me questo stadio piace un casino così come è, sono sempre presente e mi diverto un mondo, il resto è aria fritta
  17. Se è uno degli arbitri che concede meno rigori in assoluto non vedo dove possa esserci il problema.
  18. Il nano pedofilo si è comprato arbitri e campionato, ma questi ragazzi sono da ammirare! La Juve non è morta, è viva e vegeta. Amo questa squadra che sputa sangue e sudore e non molla mai. Forza perchè non è finita, continuiamo così. P.S. Su skyfo stanno facendo vedere che l'unico rigore era quello di Pirlo, quindi l'arbitro era a nostro favore
  19. Siamo diventati un branco di cacasotto? Via un pò di ottimismo non guasterebbe! Se nella vita siete tutti così allegri ci sarebbe veramente di che impiccarsi
  20. Tratto da DAGOSPIA di oggi Il vero mistero di Calciopoli è un faldone d'indagine che il pm milanese Ilda Boccassini custodisce gelosamente in archivio. Al processo di Napoli a Moggi & co l'hanno ribattezzato il «fascicolo del Calcio Graal» perché sa ormai di leggenda posto che i custodi delle segrete cose in esso contenute non ci sono più (il compianto presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti) non parlano (l'arbitro Danilo Nucini), non sentono la necessità di confermarne l'esistenza (il magistrato Boccassini). GIACINTO FACCHETTI Questo fascicolo dovrebbe/ potrebbe contenere la confessione esplosiva del fischietto gola profonda di Facchetti, ma essendo stato archiviato a «modello 45» («notizie manifestamente infondate ») nessuno può consultarlo, se non previa autorizzazione della sola Boccassini. Che non rilascia autorizzazioni. A nessuno. Eppure al fascicolo sarebbe utile dare almeno un'occhiata per sgombrare il campo dai sospetti sull'intenzione, dell'Inter, di colpire Moggi & co seguendo strade a rischio perché penalizzabili dalla giustizia sportiva. TAVAROLI Il faldone avrebbe potuto/dovuto interessare soprattutto Francesco Saverio Borrelli, che però non sentì mai il bisogno di richiederlo alla collega dai capelli rossi durante le sue indagini sugli illeciti sportivi, nonostante la procura da lui un tempo diretta gli avesse trasmesso i verbali dei protagonisti dello scandalo Telecom (il capo security Giuliano Tavaroli, il detective Emanuele Cipriani, il presidente Tronchetti Provera ecc.) dove si faceva espresso riferimento a Nucini, alla Boccassini, alla spy story nerazzurra. Proprio Tavaroli, nell'interrogatorio del 29 settembre 2006, riferisce che sul finire del 2002 incontrò Massimo Moratti e Giacinto Facchetti, con quest'ultimo che raccontò di essere stato avvicinato da un arbitro di Bergamo «che in più incontri» gli parlò del condizionamento delle partite attraverso un sistema che da Moggi portava all'arbitro De Santis. MOGGI Tavaroli propose a Facchetti due opzioni: diventare «fonte» di un maggiore dei carabinieri di Milano oppure rivolgersi ai pm con un atto formale: «Mi risulta che la società Fc Inter ha presentato un esposto in procura» chiosò il manager della security Telecom. Marco Tronchetti Provera, preso a verbale il 9 marzo 2010, confermerà: «Moratti aveva chiesto immediatamente un aiuto alla procura perché c'era un arbitro che raccontava di strane storie a Facchetti (...). La prima cosa che fece Massimo Moratti fu di andare dalla dottoressa Boccassini a raccontare questa vicenda. La Boccassini gli suggerì di far venire questo arbitro a denunciare la cosa». BOCCASSINI Ascoltato dall'Ufficio Indagini della Figc, il 3 ottobre 2006, Moratti aveva dato invece una versione differente: quando Facchetti gli disse che voleva denunciare in procura i fatti raccontati da Nucini «mi opposi per la «genericità» delle accuse» e aggiunse che semmai «doveva essere Nucini a segnalare il fatto» ai magistrati. Due versioni, una è falsa. Quale? Nel frattempo, proprio per tutelarsi, Facchetti si era registrato di nascosto le confessioni devastanti di Nucini che aveva spedito a infiltrarsi nelle linee nemiche: avvicina l'arbitro De Santis, ficca il naso sul ds del Messina Fabiani (vicino a Moggi), fa da talpa a Coverciano. Quindi aveva girato dei numeri di telefono a Tavaroli, eppoi non s'è ancora capito se fu lui (o Moratti, che nega) a ispirare le indagini invasive sull'arbitro De Santis a un amico detective di Tavaroli, Emanuele Cipriani, che poi fatturerà 50mila euro a Pirelli e non all'Inter «perché Tavaroli - così riferisce a verbale Cipriani - spiegò che era opportuno che l'investigazione non risultasse» all'Inter. MARCO TRONCHETTI PROVERA Il passaggio successivo vede Nucini fare il suo ingresso in procura.
E qui calano le ombre. Non s'è mai capito, infatti, quando quest'incontro s'è verificato; se in procura ce l'ha mandato Facchetti, previo accordo col magistrato; se all'ufficio della Boccassini l'arbitro ha bussato di sua sponte; se l'incontro è stato verbalizzato e registrato; se il pm ha convocato il fischietto di Bergamo essendo venuta a sapere delle sue intenzioni. Nulla si sa. Nulla si deve sapere. Ma perché? Al processo di Napoli l'arbitro Nucini («inconsistente teste d'accusa» secondo quanto si legge nella sentenza) non è stato capace di ricordare il giorno della sua visita in procura che a fatica colloca «verso la fine del 2003». Sul resto, è a dir poco ondivago, stranamente confuso, quasi reticente. Nell'udienza del 26 maggio 2009 fa presente che «qualcuno vicino alla società (Inter, ndr) ha consigliato che io andassi davanti al pm, la dottoressa Boccassini, a dire quanto avvenuto». SAVERIO BORRELLI Aggiunge che venne contattato telefonicamente dalla segreteria della Boccassini, che l'oggetto dell'incontro pensava fossero alcuni articoli in merito ad ammonizioni pilotate, e che al dunque la pm «mi ha fatto delle domande specifiche... che erano le confidenze che nell'anno e mezzo io e Facchetti siamo venuti a conoscenza...». Nucini confessa che non se l'è sentita di tradire Facchetti. Così alla Boccasini decide di non dire più niente: «Non ce l'ho fatta, ho trovato nella dottoressa Boccassini una delle donne più intelligenti, probabilmente aveva capito tutto. Non ha insistito, sono uscito dalla procura e la cosa è finita lì». EMANUELE CIPRIANI (AGF) Aveva capito cosa? Non ha insistito? Gli avvocati si scatenano: signor Nucini come ha risposto alle domande della Boccassini? «Io a lei non glielo dico!», sbotta in faccia al difesore di Moggi, Prioreschi. «Abbiamo parlato di calcio, dell'andamento del calcio». Chiacchiere da bar? E con la Boccassini parlavate di tattica? Richiamato a deporre al processo napoletano il 15 marzo 2011 Nucini manda ulteriormente al manicomio gli avvocati con un mantra incessante, con chicche surreali: «Con la dottoressa Boccassini abbiamo parlato di calcio, punto». «Nessuno mi ci ha mandato», «Fu una chiacchierata informale». «Non firmai il verbale». Se questo fascicolo saltasse finalmente fuori si capirebbero tante cose. A cominciare dal famoso cd con la voce di Nucini, registrata di nascosto da Facchetti (circostanza riportata da Repubblica a maggio 2006 e mai smentita dai diretti interessati). DE SANTIS Consentirebbe di dimostrare, o smentire, ciò che le difese degli imputati hanno sostenuto nel processo di Calciopoli, e cioè che qualora l'Inter, con un esposto, avesse allertato direttamente la procura di Milano, avrebbe violato la cosiddetta «clausola compromissoria» che obbliga le società a rivolgersi alla giustizia sportiva e non ad altre autorità. L'avvocato Paolo Gallinelli, difensore dell'arbitro De Santis, per due volte (nel 2009 e il 3 febbraio 2011) ha sollecitato invano il pm Boccassini e il procuratore Bruti Liberati a fargli prendere visione del fascicolo-Graal. Niente da fare. In dibattimento a Napoli la richiesta è stata fatta in extremis, il pm si è opposto, non se ne è fatto niente neanche qui. Nelle nuove istanze si fa cenno anche all'attività dei pm di Milano che il 19 novembre 2004, con l'indagine avviata a Napoli, chiede a Telecom la verifica su alcuni «file di log» per verificare l'esistenza di determinati contatti telefonici monitorati proprio da Telecom. Utenze fisse e cellulari che potrebbero coincidere con quelle che Nucini spiffera a Facchetti, che a sua volta gira a Tavaroli il quale li passa al fedelissimo Adamo Bove (morto suicida nel luglio 2006) che li farà sviluppare alla segretaria Caterina Plateo. Che a verbale ammetterà come tra i numeri controllati da Tavaroli & co c'erano quelli della Juventus, del guardaline Cenniccola (il telefono era in uso a De Santis) della Gea World, della Figc, di Moggi. All'Inter che spiava i nemici è difficile pensare. Ecco perché occorre rendere pubblico ciò che nessuno vuol vedere pubblicato.
  21. Nessun cambio di nazione! Si resta in Italia e si spacca la lega fondandone una nuova. Nel passato
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