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Socrates

Tifoso Juventus
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  1. RAFFAELE PALLADINO Raffaele Palladino nasce a Mugnano di Napoli, il 17 aprile 1984. Cresciuto nella squadra del suo paese, nella stagione 2001-02 si trasferisce al Benevento, in Serie C1. «Dopo tre anni nel Mugnano e vari provini, fui acquistato dal Benevento. Lì rimasi per un anno e mezzo: “Allievi”, “Nazionali” e “Primavera” il primo anno ed i successivi sei mesi con la Prima Squadra. La società stava attraversando un periodo difficile e, così, venni lanciato con i “grandi”. Quella è stata la mia fortuna; avevo sedici anni, ero molto giovane eppure iniziai a giocare in serie C, mettendo insieme otto presenze ed un goal e la Juventus mi notò, tanto che a gennaio passai in bianconero. Quando mi dissero che mi volevano a Torino, io non ci credevo, anche perché ero un grandissimo tifoso bianconero. Da piccolo avevo la camera tappezzata di foto e di poster di Del Piero e Zidane. Quando ho capito che mi voleva davvero e che, a gennaio, sarei dovuto salire a Torino, sono rimasto sconvolto per un mese». Con la maglia bianconera “Primavera”, disputa due ottimi campionati, nei quali segna 20 reti il primo anno e 21 il secondo. Raffaele ha grandi qualità; le sue caratteristiche principali sono la grande velocità, l’ottima tecnica ed il dribbling sul posto, oltre alla grande precisione nel tiro. “Palla” disputa anche qualche amichevole con la prima squadra, precisamente contro gli Emirati Arabi e l’All Stars segnando anche un goal. La società bianconera decide di darlo in prestito e, così, disputa la stagione 2004-05 in Serie B, con la Salernitana; con la maglia della squadra campana, gioca 39 partite e realizza 15 reti in campionato e 4 in Coppa Italia. «Quello è stato il momento più difficile; avevo diciannove anni, un’età nella quale puoi esplodere, ma anche non riuscire a sfondare. E poi, un conto è far parte della “Primavera” della Juventus, dove trovi ragazzi della tua età, sei seguito, gli spogliatoi sono belli e tutto è perfetto, un altro è giocare in squadre di serie B, dove magari gli stipendi non vengono pagati regolarmente, i campi sono brutti, ti alleni con giocatori di esperienza molto più grandi di te, magari invidiosi della tua età e del fatto che arrivi dalla Juventus. Comunque, io sono stato fortunato, perché sono andato a Salerno con Benjamin, che era mio compagno alla Juventus e stavo spesso con lui, la squadra era giovane e, quindi, mi sono trovato bene. In più, appena arrivato, ho subito iniziato a segnare, sin dalla Coppa Italia. Questo mi ha aiutato parecchio, perché i compagni di squadra mi hanno subito visto come un giocatore importante». Al termine del campionato, Raffaele torna a Torino ma, in estate, viene prestato al Livorno. Esordisce in Serie A il 27 agosto 2005, in Livorno-Lecce e realizza la rete decisiva che consente ai “labronici” di vincere la partita. «Contro il mio ex allenatore, Gregucci, probabilmente il tecnico cui devo di più. Lui mi avrebbe voluto al Lecce, ma la Juventus decise di mandarmi a Livorno e, guarda caso, proprio alla prima giornata me lo ritrovai di fronte. Quella partita la ricordo con particolare piacere, non solo per il goal, ma anche per un episodio legato a mio padre. Anni addietro avevamo fatto una scommessa; mi aveva promesso che, quando avrei segnato il primo goal in serie A, avrebbe smesso di fumare. Beh, a fine partita mi diede il pacchetto di sigarette e l’accendino. Io li conservo ancora e lui non ha più ricominciato». Nonostante le ottime premesse, la stagione non è fortunata; “Palla”, infatti, incappa in molti infortuni, di cui uno grave al ginocchio, che lo tiene fermo tre mesi. Tuttavia, riesce a farsi apprezzare dai suoi allenatori, prima Roberto Donadoni eppoi Carlo Mazzone, per la sua duttilità tattica. Nell’estate 2006 ritorna alla Juventus che, allenata da Didier Deschamps, deve disputare il campionato di Serie B. Il tecnico francese ha molta fiducia in Raffaele e, per trovargli posto in squadra, non esita a schierarlo esterno di centrocampo; ma le prestazioni migliori di “Palla” sono quelle disputate come seconda punta. Il suo primo goal ufficiale con la maglia bianconera, lo realizza il 18 novembre, contro l’Albinoleffe, salvando la Juventus dalla sconfitta; ma la sua serata di gloria è contro la Triestina, il 19 marzo 2007. Contro la squadra alabardata, infatti, Raffaele segna la sua prima tripletta in carriera; alla fine della stagione, totalizza 25 presenze ed 8 goals. Logico che venga riconfermato anche nella stagione successiva; Ranieri, nuovo allenatore bianconero, lo schiera quasi sempre da esterno di centrocampo e “Palla” non sempre riesce ad adattarsi. La stagione è abbastanza deludente; sono poche le partite dove riesce a mettersi in luce e sono molte, invece, quelle anonime. Infatti, nonostante le 31 presenze, mette a segno solamente due goals, contro la Reggina ed il Parma, lasciando spesso l’impressione di una promessa mai mantenuta. Il 28 febbraio 2008 prolunga il suo contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2011, ma, nonostante questo rinnovo, il 3 luglio viene ceduto al Genoa, in comproprietà, per 5 milioni di Euro. Quando torna a Torino da ex, il 13 novembre, non può essere certamente una serata come le altre: «È stato un ritorno emozionante, alla Juventus ho lasciato tante persone che mi hanno voluto bene oltre ad una società, un allenatore e dei compagni che mi stimato molto. Non sono pentito, però, di essere andato via, mi trovo molto bene al Genoa. Avevo bisogno di giocare e qui ho l’opportunità di dimostrare il mio valore».
  2. Claudio Marchisio Rues Missed Chance On Italy Debut Against Switzerland The 23-year-old was inches away from scoring the winner in Basel on his first cap... Midfielder Claudio Marchisio was one of the new call-ups in Marcello Lippi's Italy squad and played the entire 90 minutes in his Azzurri debut against Switzerland. The match finished in a scoreless draw, but the Juventus midfielder came close to scoring in the first half, when he sprung the offside trap, only to see his effort finish just wide of the post. "It's too bad the ball would not go in, scoring on my debut would have been perfect," he was quoted as saying by ANSA following the match. "I am happy because of the confidence the coach has shown me." Players are attempting to stake their claim to be part of the 2010 World Cup squad next summer and Marchisio would like more chances to prove his worth after a positive debut in the friendly. "I found a fantastic group here, I hope to have other opportunities," he concluded.
  3. Una carriera da bambino prodigio, nel Cagliari, nel Napoli e nella Roma. Daniel Fonseca, da Montevideo, classe 1969, alla Juventus dal 1997, assolve al meglio al compito di prima riserva degli attaccanti titolari, mettendo al servizio del collettivo il suo scatto proditorio ed il suo tiro tagliente, micidiale addirittura sui calci piazzati. Davanti, la coppia Inzaghi-Del Piero è quanto di meglio il nostro calcio sappia esprimere, ma la Juventus ha spesso bisogno del suo estro e della sua rapidità sotto porta. La stagione, che con la Champions da onorare al meglio si annuncia fitta di impegni, si mette presto bene anche per lui. Ed il 9 novembre 1997, proprio un suo guizzo nel finale permette alla Juventus di superare di stretta misura un Napoli orgoglioso e per nulla arrendevole. Rotto il ghiaccio, comincia il momento buono di Fonseca: ancora in goal a dicembre contro il Piacenza, poi anche la Sampdoria conosce la voglia di goal di questo attaccante non convenzionale, che trova il modo di metterla dentro proprio quando meno te lo aspetti. Non è un caso che proprio il goal che sigilla matematicamente lo scudetto, il 16 maggio 1998, porti ancora la sua firma. 15 presenze e 4 goals, la conferma è scontata. Fonseca mette il suo sigillo nei momenti critici della travagliata stagione successiva. Daniel comincia col piede giusto segnando a Perugia ed, il 6 gennaio 1999, confeziona al Milan, nel match di San Siro, un goal di rapinosa bellezza che permette ai bianconeri di lasciare imbattuti lo stadio milanese. Nella delicatissima fase centrale della stagione, sono ancora le sue reti a tenere la barca bianconera sulla linea di galleggiamento: uno al Venezia, uno al Perugia, ed ancora al Parma e allUdinese. Per Fonseca è un anno di assoluto rilievo, con 25 partite e 6 reti. Giocherà ancora frammenti di partita nel 2001, dopo altri gravi infortuni che ne abbreviano oltremodo la carriera. Con 70 partite e 18 reti, un posto nel ricordo dei tifosi bianconeri se lo è, comunque, meritato.
  4. Giuliano Sarti con Roberto Anzolin
  5. Gianluigi Buffon Not Celebrating Inter's Supercoppa Italiana Loss The former Parma shot-stopper will not be exalting Lazio's victory in China because the Bianconeri have yet to prove they are at the same level... Juventus goalkeeper Gianluigi Buffon has not been left overjoyed by Inter's loss to Lazio in the Supercoppa Italiana, hinting that the Old Lady still have some work to do before they start their competitive campaign. According to the World Cup winner, he feels his side are still not at the same level in their preparations as the Nerazzurri, especially after the 4-1 friendly loss to Villarreal. "No, I did not celebrate," he said at Coverciano, where Italy are training ahead of their friendly with Switzerland, according to Datasport. "We have not yet arrived at these levels." Meanwhile, he is hoping for a good performance with the Italian national team against Switzerland, when captain Fabio Cannavaro could potentially set an appearance record by winning his 127th cap, surpassing the legendary Paolo Maldini. "We will try to celebrate Cannavaro
  6. Juventus' Marchisio Upset By Cristiano Zanetti Sale The youngster is not in favour of the Turin-based club's decision to sell the former Italian international... Juventus midfielder Claudio Marchisio is struggling to comprehend the club's decision to sell veteran Cristiano Zanetti, who officially joined Fiorentina on Monday. "Zanetti to the Viola? I haven't spoken to him, but I did not expect this," he sighed to firenzeviola.it. "In both my role and as a person, the fact is he helped me a lot and I have great admiration for him. I don't understand why he has been sold." The 23-year-old is not convinced that the former Inter man's departure will allow him to play more often either. "Does it mean more space for me? In theory, yes, but with so many commitments we could have both played in a lot of good matches."
  7. Chiellini: Juventus Cannot Play Like They Did Against Villarreal The Bianconeri centre-back spotted a few problems in the defeat to the Yellow Submarine, but is certain his team can overcome their difficulties ahead of the start of Serie A... Juventus defender Giorgio Chiellini is not pleased with the 4-1 friendly loss to Villarreal. The player claims that his side were sorely lacking in the match on Friday. "Unfortunately, we were found lacking in many areas. Distance between the players [on the field], positioning, brilliance," he mused to Tuttosport. "We cannot reduce everything to fitness. I think that we were even influenced on a mental level, even unconsciously." The heavy defeat may have cast some doubts ahead of the new season, but the former Fiorentina player is hopeful the Turin-based outfit can learn from their mistakes. "Ferrara rightly said that Juventus cannot allow certain figures. A 4-1 defeat is not for Juve," he suggested. "Of course we can reassure the fans. The fact remains we are working well. We are excited after the success against Real Madrid [in the Peace Cup] and will not let this influence us even now. What matters is that by the beginning of the championship, you will see a great Juve." The 24-year-old has been included in Italy coach Marcello Lippi's squad for the friendly against Switzerland on August 12.
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