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Socrates

Tifoso Juventus
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  1. Seba in versione raccattapalle.
  2. Ci vorrebbe anche un p? di fortuna a questo punto.
  3. Febbre d?Europa: Anche 500 euro per un biglietto di Juve-Chelsea L?attesa e il guaio... Febbre d?Europa, febbre Chelsea. I bagarini gi? si aggirano attorno all?Olimpico offrendo ticket - altrimenti introvabili - anche a 500 euro. Cosa non si farebbe pur di vedere all?opera Madama... Troppo piccolo, l?impianto salotto. Gi? il 2 una nota sul sito della Juve informava: ?Per la partita di ritorno degli ottavi di Champions League del 10 marzo lo stadio ? esaurito in ogni ordine di posto e non sono pi? disponibili biglietti? . Con le richieste, si poteva riempire San Siro, invece... Claudio Ranieri ha una richiesta speciale: ?Chiamo a raccolta tutti i tifosi?. Saranno ventiduemila circa e sosterranno la squadra dall?inizio alla fine. All?attacco... C?? voglia di impresa, c?? voglia di ripetere la gara con il Real Madrid. Dopo due anni di esilio non certo volontario, il popolo bianconero vuole tornare protagonista con la Signora. S?, febbre Champions, perch? l?anno in B e la risalita hanno lasciato lo stomaco vuoto: e per saziare i tifosi ci vuole un lungo cammino che porti fino a Roma, teatro della finale mercoled? 27 maggio. E? il sogno di molti, arrivare nella capitale, ripetere la stagione trionfale del 1996 quando Vialli e compagni alzarono in cielo la coppa dalle grandi orecchie.
  4. Ballack mette in guardia Buffon e compagni: "Siamo qui per vincere" "Sar? una partita molto intensa, come lo ? stata quella dell'andata". Marted? sera all'Olimpico di Torino il Chelsea cercher? di conquistare la qualificazione ai Quarti di Champions contro la Juventus. Forti dell'1-0 conquistato all'andata, i Blues non hanno per? intenzione di giocare una partita d'attesa, come dichiara Michael Ballack, uno dei fulcri del centrocampo di Hiddink. "Sar? certamente una partita molto intensa, come lo ? stata quella dell'andata - ha detto Ballack - A Londra, dopo il nostro goal la Juventus ha reagito, dimostrando tutta la sua forza, la stessa che ci aspettiamo metter? in campo domani". "L'1-0? E' un buon risultato per una gara d'andata - ha detto ancora il centrocampista tedesco - Non sai mai quale possa essere il risultato migliore, se l'1-0 pu? bastare o meno, noi comunque siamo contenti del risultato che abbiamo conquistato all'andata. Ora abbiamo altri novanta e pi? minuti molto duri da affrontare, ma vogliamo anche dimostrare che siamo una squadra forte e combattiva, qualit? di cui abbiamo gi? dato ottimi segnali e ancora possiamo migliorare. Domani sicuramente non ci limiteremo a conservare il vantaggio dell'andata, ma cercheremo di vincere la partita".
  5. L'invito a Ranieri: "Porti quel giornale inglese a Marchisio!" La chiamata alle armi prima della battaglia: "Stasera conter? il furore, la rabbia... I bianconeri devo?no andare oltre il fatto strettamente calcistico, devono pescare nel profondo...". Hanno sollevato una certa eco nel nostro Paese le frasi con cui ieri l'autorevole Times ha definito il calcio italiano: "Le loro squadre sono leoni sdentati ormai". A supporto della tesi - non nuova per la verit? - di una Serie A cimitero degli elefanti e non pi? in grado di attirare stelle di prima grandezza, a vantaggio della sempre pi? dominante Premier, il quotidiano britannico argomenta tirando fuori un nome dal nostro passato aureo: "Non ci sono pi? quei giocatori che invidiavamo loro, come Marco Tardelli". La frase offre lo spunto a Guido Vaciago per un editoriale - "FURIA DA LEONI" - sulla prima pagina di TuttoSport in cui infiamma i cuori degli juventini chiamati a ribaltare la sconfitta con il Chelsea, stimolando in particolare l'orgoglio di un giocatore: "Si faccia dare, Ranieri, una copia di quel giornale e la porti nella camera di Marchisio: 'Claudio, perch? non gli fai cambiare idea'. Il pubblico, poi, dovrebbe completare l'opera, facendo sentire il ragazzo proprio come il Tardelli del Mundial 82". "La chiave stasera ? il furore - spiega un bellicoso Vaciago - La rabbia agonistica con la quale travolgere il Chelsea, senza concedere neppure l'ossigeno per pensare... Deve essere chiara fin dal tunnel degli spoglia?toi la voglia di essere padroni della sfida E deve fare un po' paura agli inglesi, il cui punto debole potrebbe essere la sicumera con cui stanno trattando la triplice sfida con le italiane. I bianconeri devo?no andare oltre il fatto strettamente calcistico, devono pescare nel profondo, nei valori pi? intimi che un gruppo di high?lander del pallone tramanda da quindici anni". Oh, ci siamo caricati perfino noi che non scenderemo in campo!...
  6. Torricelli: "Juve, ti ricordi il Real Madrid nel 96?" A tu per tu con uno dei campioni d'Europa della squadra di Marcello Lippi, oggi allenatore della Pistoiese. Per Akira Kurosawa, in uno dei film pi? belli di tutti i tempi, i samurai erano sette, numero sufficiente per difendere con rabbia e orgoglio il villaggio dall?attacco dei predoni. Migrando dai territori giapponesi a quelli italiani, e dai contadini ai meno sofferenti calciatori, i samurai bianconeri degni di tale appellativo sono cinque, residuo di una squadra che fu, e che scomparve inghiottita dalle feroci zanne di Calciopoli. Buffon, Camoranesi, Nedved, Del Piero e Trezeguet, i superstiti di quell?armata creata prima da Lippi e poi da Capello, hanno raccolto le briciole di quella squadra, e ne hanno portato la croce, dall? inferno polveroso della serie B sino all?altare europeo dello Stamford Bridge. In origine furono cinque dunque, ma saranno solo quattro invece quelli che marted? cercheranno l?ennesima impresa della loro carriera, purtroppo l?oriundo Camoranesi ha dovuto alzare bandiera bianca, martoriato da infortuni in serie. La partita di andata ha lasciato gioie e dolori, speranze e ansia, fiducia e preoccupazione; il gioco, specie dal goal di Drogba in poi, non ? mancato, ma il risultato azzera il possibile margine di errore. Bisogna vincere, e come se non bastasse, bisogner? farlo con due reti di scarto per evitare i temibili supplementari, compito che non ? errato definire prodigioso. L?avversario che si presenter? al cospetto della Juve, inoltre, non ? pi? il guazzabuglio litigioso di qualche mese fa, ma una squadra solida, rigenerata da Hiddink, e che ricorda molto da vicino la creatura che Avram Grant l?anno scorso port? ad un rigore dalla Champions. Come piaceva dire all?avvocato riguardo Zib? Boniek, i ?belli di notte? dovranno essere molti pi? di uno solo, se si vuole aggirare l?ostacolo britannico. Chi ricorda sicuramente molte notti gloriose, su tutte quella di Roma del 1996, ? Moreno Torricelli, gladiatore della prima Juve Lippiana che tanti successi colse in Italia e all?estero. Ecco le sue impressioni sul difficile impegno di Champions e non solo. Intanto un benvenuto e un in bocca al lupo per il primo difficile obiettivo da neo-allenatore, salvare la Pistoiese: ?Grazie, era un?occasione che aspettavo da tanto tempo. Adesso che il treno ? finalmente passato spero di riuscire in questa difficile missione?. Torricelli, secondo lei esiste qualche somiglianza tra questa Juve di Ranieri e la prima di Lippi? ?Sotto il profilo dell?impegno, del carattere, del crederci sempre fino al novantesimo s?, sono due squadre che si assomigliano?. Nei tanti big match giocati da lei con la Juve, in Italia e in Europa, dove si faceva sentire maggiormente la tensione e la carica agonistica? ?Tutte le grandi partite davano una carica enorme, ma devo dire che i match giocati in Champions, dagli ottavi in poi, erano quelli che si sentivano maggiormente. La tensione del dentro o fuori ? unica". Si ricorda proprio una di queste partite, in cui da sfavoriti siete riusciti a ribaltare il pronostico? ?Il primo anno di Champions, contro il Real Madrid. Dopo la sconfitta dell?andata tutto sembrava compromesso (curiosamente il risultato di andata fu proprio un 1 a 0 come in Chelsea-Juve n.d.r.) ma al ritorno grazie ad una grande prestazione ribaltammo il risultato e passammo il turno. Quella vittoria ci diede la spinta decisiva, sotto il profilo della determinazione e della consapevolezza; da l? in poi sapevamo di poter vincere la coppa?. Passando alla sfida sul piano tecnico-tattico, su cosa deve puntare la Juve e cosa invece deve temere del Chelsea? ?La Juve dovr? attaccare, ma senza lasciare ampi spazi agli inglesi, in fondo per pareggiare il conto basta un goal. Bisogna avere particolare attenzione ai contropiedi del Chelsea, soprattutto di Drogba, giocatore decisivo che ? in un periodo di forma smagliante?. Se dovesse riuscire nell?impresa di passare il turno, per lei la Juve ? gi? pronta per vincere questa Champions? ?Inutile nascondere che ci sono squadre pi? attrezzate, come Manchester e Barcellona. Nulla ? precluso per?, perch? superare il Chelsea vorrebbe dire avere forza e convinzione sufficiente per poter lottare sino in fondo. ? importante stare bene sul profilo fisico, e mi sembra che la Juve sia sulla buona strada dopo un periodo di appannamento. Nelle sfide dirette di coppa tutto pu? succedere, e il 99% delle volte passa chi sbaglia meno". Uno dei possibili protagonisti della partita ? Del Piero, suo vecchio compagno di squadra, che pu? dire al suo riguardo? ?Per Del Piero parlano i risultati, ? sicuramente un grande giocatore e col Chelsea avr? l?occasione di dimostrarlo per l?ennesima volta?. Si parla da anni di un possibile erede del capitano bianconero, ora ? il turno di Giovinco. Stare all?ombra di un tale fuoriclasse, e pi? positivo per gli insegnamenti ricevuti o negativo per gli inevitabili accostamenti e l?enorme pressione? ?Io credo che, per Giovinco, Del Piero possa fungere solo da esempio. Non penso al fattore negativo, bisogna imparare ad attuare i giusti comportamenti dentro e fuori dal campo. Poter apprendere da Del Piero, e avere la possibilit? di imitarlo, ? un privilegio?. In conclusione, tornando al suo esordio di allenatore, da chi sente di aver appreso di pi? e a chi s?ispira? ?I due allenatori che certamente mi hanno insegnato di pi? sono stati Lippi e Trapattoni. Lippi in particolare come atteggiamento in campo ma ogni allenatore a suo modo mi ha lasciato qualcosa, nel bene e nel male. Spero un domani di poter essere all?altezza di questi due grandi allenatori?. La speranza quindi, ? il fil rouge che unisce Torricelli alla partita di stasera, il passato al presente. Qualcuno potrebbe invocare un aiuto, e ricercare nella fortuna la possibile chiave, il grimaldello che apre la finestra verso luminosi scenari europei, obliati da tre anni. Speranza e fortuna vanno bene, a patto di non nominarle per nessuna ragione al cospetto dei samurai.
  7. Trezeguet: "Voglio la Champions". L'agente di Nedved, Mino Raiola: "Sicuri che si ritiri?". Questa sera contro il Chelsea la Juventus si giocher? un'intera stagione, e i grandi campioni bianconeri, quelli che sono rimasti anche in serie B, la attendono con ansia. Trezeguet ha infatti dichiarato a "Le Figaro": "Voglio vincerla. Dal punto di vista sportivo vivo solo per quello, alla Juventus ho conosciuto l'alto livello, ho vinto scudetti e mi sono tolo grandi soddisfazioni, ma quella Coppa rimane l'unico grande obiettivo che mi manca". Pure Buffon ci crede: "Con la carica del derby e l'aiuto della gente che verr? all'Olimpico potremo farcela nell'impresa". L'agente di Pavel Nedved intanto, uno che stasera potrebbe disputare l'ultima partita in Champions della sua carriera dopo l'annuncio del ritiro a fine stagione, l'ha buttata l?: "Siete sicuri che si ritiri a fine anno? Io finch? non lo vedo nella rosa ufficiale dell'anno prossimo non ci credo", ha detto Mino Raiola.
  8. Ranieri: "La Juve ? la storia del calcio italiano" Il tecnico dei bianconeri ha parlato in conferenza stampa. Si ? svolta la consueta conferenza stampa pre partita alla vigilia di Juventus-Chelsea, con l'allenatore dei bianconeri Claudio Ranieri che ha parlato della sua squadra ma anche dell'avversario. "Abbiamo tanto da dare - ha dichiarato Ranieri - La Juve ? la storia del calcio italiano e i miei giocatori ancora hanno tanto da dare, anche oltre il 100%. Tutti i ragazzi che sono arrivati si sono calati in questa parte, noi dobbiamo andare a trovare oltre il massimo. I ragazzi ce l'hanno e domani sera lo tireranno fuori". Sulla formazione: "Non ci sar? Legrottaglie. Oggi si ? allenato ma non si sente sicuro e pronto. Marchionni invece ha un leggero affaticamento muscolare". Sul Chelsea invece: "E' tornata la macchina da guerra costruita spendendo tanti soldi, ma noi ci giochiamo tutto un palcoscenico domani sera, quello internazionale. Abbiamo fatto tanto per arrivarci e vogliamo restarci". Le italiane sentono un complesso di inferiorit? verso le inglesi? "Non credo, c'? un complesso di inferiorit? di soldi, solo questo conosco", ha concluso Ranieri.
  9. Hiddink spavaldo: "Siamo qui per attaccare e segnare non per difenderci" Il tecnico del Chelsea ha parlato in conferenza stampa a Torino. Guus Hiddink, allenatore del Chelsea che domani affronter? la Juventus a Torino, ha parlato in conferenza stampa della sua squadra e della partita, dimostrandosi di essere fiducioso. "Siamo venuti qui per attaccare e segnare. Nel ritorno se aspetti solamente non fai una cosa giusta. Arrivare qui senza la volont? di far goal ? sbagliato", ha affermato l'olandese. Sulla formazione ha detto: "Carvalho sta abbastanza bene ma non ? al top, cos? come Deco. Anelka si ? allenato ieri ed ? in squadra, Essien ha bisogno di giocare, non so se dall'inizio per?". Ha anche parlato della Champions League in generale e sul fatto di vincere un trofeo cos? importante: "Vincere non ? un obbligo, quello che muove queste grandi squadre non ? l'obbigo di vincere ma il desiderio di vincere. Noi siamo bravi abbastanza per competere, non so se lo siamo per vincere ma ci proveremo", ha concluso Hiddink.
  10. Mannaia-infortuni: ? la Juve la pi? penalizzata! Lo studio di LaRoma24.it parla dell'influenza degli stop in base al numero di partite. Squadre penalizzate. Pi? o meno, chi lo sa. Di sicuro gli infortuni (di breve, media e lunga degenza) hanno influenzato moltissimo le performances di diverse squadre del nostro campionato. Spesso e volentieri parlare degli assenti (e a volte anche non farlo mascherandosi dietro al canonico "Non vorrei parlare delle pedine indisponibili, anche se...") pu? essere un modo per spiegare alcuni risultati, altre volte fare la conta serve davvero per dare un quadro delle difficolt? con cui gli allenatori, soprattutto delle big, devono confrontarsi quando c'? da mettere in campo l'undici titolare delle varie competizioni nazionali ed internazionali. E allora, perch? non fare "la conta" di quanto le indisponibilit? abbiano influito, almeno dal punto di vista statistico, sulla stagione delle cinque big del nostro campionato? A tal proposito la redazione del sito LaRoma24.it ha stilato una tabella prendendo in considerazione, per ogni giornata di campionato, i giocatori out per via di problemi fisici. E il risultato parla chiaro: tra Inter, Juventus, Milan, Roma e Fiorentina (tanto per citare le prime della graduatoria e, contestualmente, le quattro che hanno partecipato alla Champions ad inizio stagione, pi? i rossoneri) sono i bianconeri ad aver subito danni maggiori dalle presenze in infermeria. "Analizzando le liste dei giocatori indisponibili nelle prime 27 giornate di campionato - ? scritto nell'inchiesta di LaRoma24.it - risulta prima in questa speciale classifica la Juventus con 53 infortuni. Segue la Roma con 44, Inter e Milan a 40 e, infine, la Fiorentina con ?soli? 35 infortuni". In che modo, questi stop, hanno influito sulle varie scelte degli allenatori? Per farlo basta osservare il computo totale delle assenze-giocatore. "Se poi passiamo ad analizzare in termini globali di giornate "saltate" dai vari infortunati - continua lo studio del sito dedicato agli amanti della squadra giallorossa - sempre la Juve ? saldamente in testa con ben 216 assenze totali, seguita dal Milan con 129 assenze, l?Inter con 110, la Roma con 99 e sempre in coda la Fiorentina con 71 assenze totali". Questi i "freddi numeri": caro Claudio Ranieri, se c'? qualcuno che pu? lamentarsi "un po' pi? degli altri", quello sei proprio tu...
  11. Baldini: "Credo che la Juve abbia pi? chances di tutti" Le sfide di ritorno degli ottavi di Champions si avvicinano sempre pi?, e Franco Baldini ha detto la sua sulle tre italiane impegnate contro le inglesi. "Al di l? dell'andata, che al momento penalizza un po' le italiane, credo che tutte possano rifarsi nei match di ritorno: l'Inter pu? segnare a chiunque un goal, e fuori casa sarebbe importantissimo. La Juve ? quella che ha fatto meglio all'andata e pu? riprendersi ci? che non ? riuscita a guadagnarsi a "Stamford Bridge", credo sia la squadra con pi? chances", ha dichiarato a "La politica nel pallone" su Gr Parlamento.
  12. Ranieri CORAGGIO! Metti il TRIDENTE! Perch? non inserire i pezzi grossi contro il Chelsea? L'infermeria della Juventus si riempie di nuovo, gli ultimi arrivi sono quelli di Momo Sissoko e Marco Marchionni. Entrambi sono decisivi in un momento cos? topico, e alle porte dell'impegno pi? importante della stagione contro il Chelsea, se il secondo si rivela e si ? rivelato cos? importante per l'assenza di Camoranesi, il primo ? una sorta di macigno che si abbatte in quel di Vinovo. Sissoko ? stato sicuramente l'acquisto pi? importante della nuova dirigenza, pi? importante di Amauri: non solo fa il mastino in mezzo al campo recuperando palloni su palloni, ma ? l'unico in grado di dare equilibrio alla squadra, l'unico che, anche se consapevole di non avere dei piedi alla Pirlo, va comunque a prendersi palla per smistarla e per creare gioco, anche se i suoi compiti non dovrebbero essere esattamente quelli, ma questa ? un'altra storia. E allora ecco che Ranieri si ritrova di nuovo in emergenza, perch? il maliano ? insostituibile per qualit? e quantit?, e perch? Marchionni ? l'unico di ruolo sulla destra, a parte il redivivo Brazzo Salihamidzic, rientrato dopo una vita sabato nel derby: una scelta a dir poco azzardata gi? prima dell'incontro e che si ? rivelata tale al termine dello stesso. L'impiego del bosniaco ex Bayern sarebbe forzato se Ranieri volesse ostinarsi nel proporre il classico 4-4-2, ma non ? obbligatorio se si riflette sulle grandi alternative che propone il reparto offensivo e sulle esigenze che richiede la partita (la vittoria per 2-0 se si vuole passare nei 90 minuti). Una formazione con un centrocampo a rombo, o ancora meglio con 3 centrocampisti in linea capaci di non far rimpiangere il Momo restando uniti e compatti, darebbe sicuramente sbocco ad una manovra offensiva pi? fluida e di maggiore spessore, in quanto la punta arretrata sarebbe Del Piero. Alex ? stato tenuto a riposo fin troppo e anche se non ha mai amato retrocedere di posizione, sa benissimo che dall'anno scorso questo lavoro gli appartiene sobbarcandosi da grande capitano il doppio compito di regista e bomber allo stesso tempo. Sicuramente con un Pinturicchio pronto ad ispirare Trezeguet ed Amauri (irriconoscibile nelle ultime uscite ma sarebbe ancora il caso di dargli fiducia, Iaquinta ? meglio tenerlo caldo per dopo) l'attacco di Ranieri sarebbe spaventoso e letale, considerando anche la possibilit? delle conclusioni da fuori di Del Piero e dalla capacit? sempre di quest'ultimo di procurarsi punizioni interessanti per il suo destro sulla trequarti. I tre centrocampisti potrebbero e dovrebbero essere Nedved, Tiago e Marchisio, ma non ? da escludere l'ipotesi Poulsen al posto del portoghese, per rendere il centrocampo ancora pi? roccioso per bloccare le iniziative di Lampard e compagni. Dietro si va verso il recupero di Legrottaglie e Grygera, anche se quest'ultimo non farebbe male a cedere il posto a Zebina, sempre che il francese non sia in vena di Zebinate. Per il resto solo il cuore e la voglia possono portare la Juventus a realizzare l'impresa contro gli uomini di Hiddink, sperando che Ranieri sappia sfruttare bene un fattore che altre volte ha lasciato a casa: il CORAGGIO!
  13. Arrivederci al 2009-2010 per Sissoko, domani l?operazione Il centrocampista maliano ha fratturato il piede sinistro. Come si temeva, il centrocampista della Juventus Sissoko dovr? essere sottoposto ad intervento. I medici dello staff bianconero hanno deciso di intervenire per sistemare la frattura del piede sinistro, avvenuta nel derby col Torino. Questo quanto si legge sul sito ufficiale della Vecchia Signora: ?In merito alla frattura del quinto metatarso del piede sinistro si ? deciso di procedere chirurgicamente con un intervento di osteosintesi. Tale operazione sar? effettuata nella giornata di domani dai professori Flavio Quaglia e Giuliano Cerulli presso la casa di cura Fornaca di Torino?. ?La prognosi post-chirurgica per la ripresa agonistica ? valutabile intorno ai 90 giorni?.
  14. Amauri: "Trezeguet ? L'UOMO GIUSTO al momento giusto" Contro i Blues il brasiliano partir? dalla panchina, ma parla da vero uomo squadra: "E l'uomo decisivo sar? Nedved". Dopo aver visto la formazione schierata da Claudio Ranieri nel derby vinto sul Torino, la coppia d'attacco che la Juventus metter? in campo contro il Chelsea per cercare di ribaltare la sconfitta di misura dell'andata appare come il classico segreto di Pulcinella. Scontato infatti l'impiego dal primo minuto degli uomini bandiera Del Piero e Trezeguet, una scelta che l'escluso 'eccellente' Amauri non contesta, anzi... "David ? un finalizzatore puro, impressionante - spiega alla giornalaccio rosa dello Sport il brasiliano, in veste di uomo squadra - Nella mia carriera ho visto pochi attaccanti con la sua coordinazione in area di rigore e il suo senso del goal. Lui ci dar? quel che ci manca in una fase in cui stiamo un po' soffrendo. E' l'uomo giusto al momento giusto...". Ma Amauri ha in mente un altro veterano di mille battaglie quando gli si chiede chi sar? l'uomo decisivo contro i Blues: "Se proprio devo fare un nome dico Nedved, che vuole prolungare il pi? possibile la sua ultima Champions. Io spero che ci ripensi, ma nel frattempo ha qualcosa in pi? da dare. L'avversario pi? paricoloso? Drogba, sempre lui. Mi piace tantissimo perch? ha fisico e inventiva. Ci ha gi? fatto goal all'andata e non serve che raccomandi la massima attenzione su di lui...". "Le probabilit? di qualificazione? Io dico 50 e 50 - conclude Amauri - perch? il fatto di giocare in casa annulla il loro vantaggio. L'importante ? non prendere goal, stare attenti a quello, perch? tanto sappiamo che uno a partita lo facciamo sempre. Loro sono molto forti fisicamente, per? le squadre inglesi ti lasciano giocare uno contro uno. Quello ? il loro punto debole, dobbiamo prenderli in velocit?".
  15. Grinta Zebina: "Sotto col Chelsea." Dopo un lungo calvario, il difensore francese della Juventus ? tornato a giocare una partita ufficiale. Due anni e mezzo di tira e molla. Due anni e mezzo passati pi? a curarsi che a giocare. Il lungo calvario che ha dovuto affrontare Jonathan Zebina ? ufficialmente finito ieri sera. Il terzino destro della Juventus ? tornato in campo con una maglia da titolare e l'ha fatto in una delle sfide pi? delicate: il derby. Zebina, che domenica scorsa aveva gi? giocato 75 minuti in una gara del campionato Primavera, ha preso il posto dell'acciaccato Grygera, approfittando anche dell'infortunio di Marchionni che aveva costretto Salihamidzic a spostarsi pi? avanti, nel ruolo di ala. L'ex giallorosso, che nel novembre scorso era stato sottoposto ad intervento chirurgico per la risoluzione dell?infiammazione al tendine di Achille sinistro, ha cos? totalizzato i suoi primi 59 minuti stagionali. Allora Zebina, come si sente dopo questo ritorno? "Mi sento bene, ? stata una serata positiva per me e per la Juve. Le gambe non girano ancora come vorrei ma ? solo questione di tempo". Che cosa pensa ora? "Che per me ? iniziata una nuova vita. E' una nuova partenza, una seconda carriera. Ho avuto modo di ripensare a tutto quello che mi ? accaduto e credo di poter dare ancora tanto. Nel calcio a 30 anni si ? ancora giovani". Ci descrive gli ultimi due anni? "Li ho vissuti come un lunghissimo infortunio. Anche quando tornavo in campo non ero mai a posto. Avrei preferito farmi male una sola volta e rimanere fermo 3-4 mesi piuttosto che vivere una situazione di questo genere". Quando ha saputo che avrebbe giocato? "L'ho saputo il giorno prima della partita". A proposito della partita, il successo vi tiene in corsa per lo scudetto? "S?, finch? l'Inter sta l? a 'vista', li possiamo riprendere. Con i tre punti bastano due domeniche per tornare sotto. Nel derby abbiamo conquistato tre punti importanti per il campionato e per il morale". Gi?, perch? marted? arriver? a Torino il Chelsea. Come la vede? "Abbiamo tutte le armi per fare bene. Giocheremo in casa e il pubblico ci potr? dare una grossa mano". Ci sono possibilit? di vederla in campo anche marted?? "Sono pi? che disponibile. Mi sono impegnato tanto per tornare, ma sar? fondamentale vedere come star? Grygera". Un'ultima domanda. Alla nazionale ci pensa? "Perch? no! Guardando quello che sta succedendo in Francia ci sono buone chance per tutti".
  16. La Top 5 delle notti magiche di Alex Del Piero in Europa! Ripercorriamo le serate nelle quali il capitano bianconero con le sue prodezze ha trascinato la Juventus in Europa. E? uno dei postulati del campione: per essere tale devi dimostrarti decisivo nelle occasioni che contano: occasioni che corrispondono a serate indimenticabili, in competizioni importanti, in stadi prestigiosi. Che Del Piero lo sia ? oramai un teorema di vecchia data. Alessandro, sin dall?inizio della sua sfavillante carriera, ? sempre riuscito nell?intento di mettere il suo zampino nei momenti decisivi della storia juventina. Intenso e viscerale il suo rapporto con la Champions League. Quarantuno i goal realizzati nella massima competizione continentale per club (51 in totale nelle coppe europee). Riviviamo le realizzazioni pi? significative, sia dal punto di vista sportivo che storico, che hanno sempre fatto il paio con notti indimenticabili per il popolo bianconero. QUINTA ? 7/12/2005 RAPID VIENNA ? JUVENTUS 1-3 Champions League edizione 2005/2006. La squadra di Capello affronta, nell?ultima partita del girone, da qualificata e da prima in classifica, in un palcoscenico fantastico come quello dell?Hernst Happel di Vienna, i padroni di casa del Rapid. Del Piero non si fa sfuggire l?occasione per raggiungere un traguardo storico: una punizione telecomandata dalla lunga distanza ed un facile tap-in, dopo una conclusione sporca di Ibrahimovic, consentono a Pinturicchio di agganciare nientemeno che Giampiero Boniperti a quota 182 reti in bianconero. L?avventura in Champions si fermer? poi ai quarti di finale, sconfitti dall?Arsenal di Wenger (2-0 ad Highbury, 0-0 a Torino). QUARTA 20/03/1996 JUVENTUS ? REAL MADRID 2-0 Champions League edizione 1995/1996. Ritorno dei quarti di finale. All?andata al Bernabeu, Raul aveva regolato la compagine di Lippi, costringendola ad una impresa casalinga. Impresa alle cui fondamenta contribuisce proprio Del Piero con una punizione, tanto velenosa quanto precisa, al 16? minuto della prima frazione di gioco. Il goal di Padovano sar? la ciliegina sulla torta, che consentir? ai bianconeri di approdare alla semifinale col Nantes, ma soprattutto alla finale di Roma contro l?Ajax. Contro i lancieri, Alex giocher? tutti i 120 minuti, e tenter? invano, come i suoi compagni di squadra, di evitare la lotteria dei rigori, dopo il pareggio-beffa di Litmanen. Ma niente paura, Peruzzi c?? e la coppa delle grandi orecchie voler? a Torino. TERZA 1/04/1998 JUVENTUS ? MONACO 4-1 Champions League edizione 1997/1998. Semifinale di andata. La Juventus affronta una delle rivelazioni del torneo, il Monaco di Tigana. Tra i monegaschi due giovani promesse del calcio francese, Trezeguet ed Henry, che di l? a poco trascineranno la Francia, insieme a Zidane, alla vittoria nel mondiale casalingo. Competizione alla quale Del Piero si presenter? dopo una stagione esaltante (21 reti in campionato), ma che non lo sar? altrettanto. I Lippi-boys travolgono 4-1 i monegaschi, con Alex indiscusso mattatore con una tripletta. Una punizione-capolavoro che si infila all?angolino dove Barthez non pu? arrivare e due fredde realizzazioni dal dischetto, dopo il temporaneo pareggio di Da Costa, regalano ai bianconeri la sicurezza della finale, poi persa contro i tedeschi del Borussia Dortmund (e chiss? se diverso avrebbe potuto essere il ?finale? con Del Piero in campo per tutto il match e non solo per 45 minuti, che comunque gli bastarono per realizzare uno dei goal pi? belli della sua carriera, quel delizioso colpo di tacco in controtempo a trafiggere Klos). Sempre coi monegaschi, doveroso ricordare anche la rete realizzata al ritorno (3-3): una acrobazia al volo, su cross dalla destra di Torricelli, che fece luccicare gli occhi agli spettatori presenti al Louis II di Montecarlo. SECONDA 13/09/1995 BORUSSIA DORTMUND ? JUVENTUS 1-3 Champions League edizione 1995/1996. Prima giornata del girone eliminatorio. I bianconeri tornano a disputare la Coppa Campioni dopo 9 stagioni di astinenza (ultima partecipazione nel 1986/1987). L?esordio ? di quelli tosti. Di fronte al Westfalenstadion di Dortmund ci sono i gialloneri guidati da Hitzfield, con gli ex Kohler, Julio Cesar, Moeller, Reuter e Paulo Sousa. L?emozione dell?esordio europeo per molti giocatori, gli ex che cercano vendetta: sembra una serata difficile, che Alex trasforma nella SUA serata, realizzando non solo il primo dei 48 goal nella competizione, ma anche il primo ?alla Del Piero?: ? il 36? minuto della prima frazione di gioco e Pinturicchio lascia partire, dal lato sinistro della trequarti d?attacco bianconera, un destro ad effetto che si infila nell?angolino opposto (? il 2-1). Una prodezza che avr? presto seguito nella continuazione del girone eliminatorio, contro Steaua Bucarest e Rangers Glasgow. PRIMA 5/11/2008 REAL MADRID ? JUVENTUS 0-2 Champions League edizione 2008/2009. Siamo ai giorni nostri. La Juventus di Ranieri, dopo aver battuto a Torino per 2-1 le merengues (con uno splendido goal dell?1-0 realizzato dal capitano juventino), le affronta nuovamente quindici giorni dopo al Bernabeu. Una vittoria, oltre che regalare la qualificazione, riproietterebbe la squadra bianconera nelle prime posizioni del calcio europeo. Alex decide di essere il pioniere di questa riscossa europea, e lo fa alla sua maniera: prima un velenoso sinistro da fuori area che si infila all?angolino, poi una punizione ?intelligente? che trafigge l?incerto Casillas. Ma soprattutto, l?applauso che il pubblico spagnolo tutto, nell?ultimo dei due minuti di recupero, gli regala al momento dell?uscita dal campo: soddisfazione massima per un professionista e momento che sancisce l?apice di una carriera che ? riduttivo definire straordinaria.
  17. Quali sono i punti deboli inglesi? Scopriamoli! Alla scoperta dei difetti di Manchester United, Chelsea ed Arsenal. Si avvicina il ritorno degli ottavi di Champions e, con essi, il replay della tanto attesa sfida tra Italia ed Inghilterra. Due patrie del calcio, che non vogliono certo perdere lo scettro. E? meglio la serie A o la Premier? Domanda, questa, che risuona spesso quando si arriva alla fase finale di una competizione continentale. Ebbene, ci risiamo. La Premier League sembra aver guadagnato qualcosa dalle gare di andata. Ma la partita ? tutt?altro che chiusa. A Roma, Juve ed Inter l?arduo compito di sovvertire un pronostico che sembra volgere verso Oltremanica. Con tutte le considerazioni che ne derivano. Cos?, noi di Goal.com ci siamo interrogati sullo stato attuale delle sfidanti delle italiane, cercando di trovare quei punti deboli che potrebbero aprire uno spiraglio nella rincorsa ai quarti delle nostre rappresentanti. Chelsea: La PAURA DELLE GRANDI I Blues, in questa stagione, non sono riusciti a vincere un solo match contro squadre di vertice. Quando il Chelsea va in campo contro squadre dal nome altisonante (vedi Liverpool e Manchester), si entra nel vortice. Cos? ? successo che la compagnia di Stamford Bridge non ? ancora riuscita ad ottenere i tre punti in una sfida di alto livello, dove questi valessero oro. Il motivo? Il Chelsea soffre le squadre che fanno gioco, che attaccano con una manovra degna di tal nome. Squadre a cui il Chelsea oppone una resistenza pressoch? fisica. Ma, aperta la scatoletta, adieu. Non una rimonta che sia una. I Blues giocano un brutto calcio, non hanno, in assenza di Deco, un giocatore capace di illuminare (Lampard ? impegnato in tante altre mansioni). E cos? soffrono e, spesso, le prendono. Se la Juve riesce a replicare una delle sue notti Champions, il passaggio del turno non sar? certo una chimera. Giocare meglio di loro ? gi? qualcosa, costringerli a giocare (e magari recuperare) potrebbe davvero essere l?arma vincente. Arsenal: La "solita" INESPERIENZA Alla truppa di Spalletti toccher?, forse, il compito meno improbo. L?Arsenal ? una squadra giovane, velocissima, con grandi individualit?. E con una coralit? di gioco che riesce a farti soffrire, anche lontano dall?Emirates Stadium. Eppure la compagine di Wenger ha mostrato, nelle scorse edizioni della Champions, ma anche nel corso degli ultimi campionati in patria, di non reggere il peso delle responsabilit?. Colpa di una squadra molto giovane, ancora inesperta in campo internazionale. La squadra londinese, nei momenti pi? critici, tende a sciogliersi come neve al sole, fatica a segnare e pu? soffrire il blasone dell?avversaria. Unica eccezione la prova dello scorso anno a San Siro contro il Milan. Ma, cosa assai grave, non ha elementi in grado di tappare queste falle. L?esperienza non si compra al mercato. Gallas e compagni dovranno cercare di sopperire con le manovra frizzante che ? nelle loro corde. Sempre se la Roma non avr? gi? pensato a soffocarla con la classe di Totti (se sar? della partita) e la potenza di Baptista. Manchester United: Una difesa BALLERINA Qualcuno ci prender? per pazzi. Infatti, il Manchester ha raggiunto, un paio di settimane fa, un record di imbattibilit? senza precedenti nel campionato inglese, chiuso proprio durante le ultimissime battute di Premier ad un passo dal miglior score continentale di sermpre. Van der Sar ? diventato un muro, Ferdinand ? uno dei migliori in circolazione, Vidic ci sa fare. Dov?? il problema? Beh, non trovando altri punti deboli in una formazione che va a mille, ci si potrebbe concentrare sulla condizione fisica approssimativa di molti difensori comprimari e su quei piccoli difettucci che andrebbero eliminati per rendere perfetto il meccanismo. In tempi non sospetti, Kak? riusc? a ridicolizzare la difesa di Ferguson. Ecco che puntare O?Shea, disturbare fisicamente i due centrali e prendere con insistenza la fascia di Evra, che pensa pi? alla fase offensiva di quella difensiva, potrebbe essere un buon viatico per mettere paura ai campioni del Mondo. Perch?, anche volendoci provare, di altri difetti, in questo momento, proprio non se ne vedono. Le troppe partite ravvicinate, inoltre, potrebbero aver fatto perdere un po? di energie.
  18. Juve non brillante? Ranieri: "Come si vince si vince..." "Marted? in Champions? Il Chelsea ? favorito, ma non molliamo, sar? una grossissima partita". Derby vinto, tre punti incamerati e ora la testa pu? andare tutto al match col Chelsea. Per il mister della Juventus, Claudio Ranieri, una grande soddisfazione che ? anche il miglior viatico per il match coi Blues. Cos? Ranieri ha commentato la gara ai microfoni di Sky Sport. Avete pagato un po? la turnazione? "Si pu? pagare, ma l?importante ? vincere. Questi ragazzi sono 8 mesi che stanno correndo... Ricordiamoci gli infortunati che abbiamo avuto, adesso che posso far ruotare qualcuno, lo faccio ruotare volentieri. Devo ringraziare Zebina perch? non so come abbia retto". Iaquinta ? sembrato in grande condizione: come l?ha visto? "Molto bene, ha fatto buone cose, l?avevo visto bene anche a Roma contro la Lazio. ? un giocatore ritrovato, quando si pu? allenare il suo contributo lo d? sempre". La vittoria ? arrivata anche con l?ingresso della ?vecchia guardia?: Nedved ha fatto l?assist e il gol ? di Chiellini. ? segno che la Juve vince con la testa e con il carattere, pi? che con la manovra? "Dobbiamo vincere, poi come si vince si vince. Nel girone di ritorno l?abbiamo detto mille volte: l?importante ? vincere, perch? le partite sono sempre pi? difficili. Abbiamo interpretato bene il derby, l?abbiamo voluto vincere, abbiamo creato 4-5 palle gol buonissime, loro 2 se ricordo bene, per cui va bene". Su una trattenuta di Corini... "Vado sempre a favore degli arbitri. Io l?accetto, non protesto, mi posso arrabbiare alcune volte per piccole cose, ma bisogna saper stare al mondo". Giovinco: dove lo vede meglio? "All?esterno deve ancora maturare molto; lui ? una seconda punta o un trequartista. Ha qualit?, ha spunti notevoli, da vero campione, ma deve ancora maturare. Noi siamo contenti di averlo a disposizione". Sulla sfida di marted? contro il Chelsea. "Adesso vediamo quante forze recuperiamo, ma ce la giocheremo fino all?ultimo. Sappiamo che sar? difficile, che il Chelsea ? favorito, ma non molliamo, sar? una grossissima partita, ci vorr? l?appoggio di tutto il nostro meraviglioso pubblico, deve essere il 12? uomo in campo". Che attacco si aspetta? "Gli olandesi di solito pensano meglio degli italiani a difendersi, poi a occupare gli spazi ed attaccare. Mi aspetto in campo Anelka e Drogba". Giocheranno Trezeguet e Del Piero? "Bisogna vedere al momento giusto...".
  19. SuperChiellini: "Ora pi? energie per marted?" "Molti pensavano che la testa fosse gi? al Chelsea". Grazie ad una rete del solito Giorgio Chiellini, la Juventus fa suo il derby della Mole e vede inalterata la distanza dalla capolista Inter. Il forte difensore bianconero, intervistato a fine gara ai microfoni di Sky, ha parlato della sfida con il Torino ma ha anche anticipato alcuni temi sulla gara di Champions con il Chelsea. ? un po? dedicato a Nedved questo gol nel suo ultimo derby? "Per lui e per tutti quanti. Ci tenevamo tanto, l?avevamo detto, ma non ci credevano perch? pensavano che la testa fosse gi? al Chelsea. Abbiamo dato il massimo e siamo davvero contenti. Ora avremo pi? energie per marted?". Sulla partita. "All?inizio ha fatto un miracolo Sereni su Iaquinta, loro ci hanno messo in difficolt?, poi siamo cresciuti e credo che abbiamo meritato la vittoria". Con Napoli e Lazio nella ripresa avete avuto dei cali, invece oggi la condizione fisica ? andata via via migliorando: questa pu? essere una nota positiva? "S?, ? molto importante. Avevo detto in settimana che non era tanto la condizione fisica, quanto il fatto che avessimo ceduto mentalmente, lasciando troppi spazi all?avversario. Il fatto che siamo cresciuti ? di buon auspicio per marted?, quando ci giocheremo gran parte della stagione". Una percentuale in vista di Juventus-Chelsea. "51% loro, perch? vengono da una vittoria, ma ci crediamo e venderemo cara la pelle".
  20. FA Cup: Drogba-Alex, i Blues mettono paura alla Juve I Blues battono il Coventry e vanno avanti in Fa Cup. Vittoria convincente per il Chelsea di Hiddink che espugna il campo del Coventry, grazie ai goal di Drogba al 15' e di Alex al 71', e si qualifica per il turno successivo di Fa Cup. Nell'ultima gara prima del ritorno di Champions League contro la Juve, i Blues sono apparsi in buona forma. Ottimo Drogba che ha realizzato la prima rete dopo aver superato in dribbling il portiere avversario e Quaresma che ha servito l'assist del secondo goal di Alex.
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