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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Eh, a Napoli giustamente la Procura non ha niente di meglio da fare buffoni e ciarlatani -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
A sto punto facciano anche quello edilizio e non se ne parla più. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
E soprattutto ci vuole il visto J-1, quella è la vera discriminante. Sennò sei entrato coi 90 giorni del VWP e sei un turista a NY. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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"Non c'entra niente" cit. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Non hai ceduto a Berlusconi e lo hai fatto fuori, facendo partire il governo del cambiamento. Onore e gloria grande Luigi, hai salvato il nostro paese e sarai ricordato nei libri di storia. Allacciate le cinture perchè adesso si vola -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Vabbe facile così -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
beh se il tizio che mi deve una montagna di soldi dice pubblicamente che non vuole ridarmeli, e che anzi ne vorrebbe ancora di più per pagare da bere a tutti al bar io cosa dovrei pensare ? -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Parliamo dei programmi mirati alla rinascita del Sud per esempio. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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Per non parlare della lega, raga al governo con LA LEGA -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
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A proposito di chi fa la morale a chi, è vero o no che la gran folla di elettori e parlamentari 5s perdeva la voce ad inneggiare "Onestà, onestà" fino all'anno scorso? -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Oggi, per non dimenticare 23-5-1992, 23-5-2018 Falcone, che peccato… di Sandro Viola da la Repubblica del 9 gennaio 1992 D’un uomo come Giovanni Falcone, il magistrato che alla metà degli anni Ottanta, dal suo posto alla Procura di Palermo, inflisse alcuni duri colpi alla mafia, si vorrebbe dire tutto il bene possibile. O quanto meno, per evitare di trovarsi nella pessima compagnia di certi suoi detrattori, non si vorrebbe dire male. E tuttavia, da qualche tempo sta diventando difficile guardare al giudice Falcone col rispetto che s’era guadagnato. Egli è stato preso, infatti, da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare, che oggi rappresenta il più implacabile dei vizi nazionali. Quella smania di pronunciarsi, di sciorinare sentenze sulle pagine dei giornali o negli studi televisivi, che divora tanti personaggi della vita italiana – a cominciare, sfortunatamente per la Repubblica, dal presidente della Repubblica – spingendoli a gareggiare con i comici del sabato sera, con il prof. Sgarbi, con i leaders di partito, con i conduttori di «talkshows», con gli allenatori di calcio, insomma con tutti coloro che ci affliggono quotidianamente, nei giornali e alla televisione, con le loro fumose, insopportabili logorree. Ecco quindi il magistrato Falcone, oggi ad uno dei posti di vertice del ministero di Grazia e Giustizia, divenuto uno dei più loquaci e prolifici componenti del carrozzone pubblicitario italiano. Articoli, interviste, sortite radiofoniche, comparse televisive. E come se non bastasse, libri: è uscito da poco, infatti, un suo libro-intervista dal titolo accattivante, un titolo metà Sciascia e metà «serial» televisivo, «Cose di cosa nostra», che con il suo suono leggero, la sua graziosa allitterazione, a tutto fa pensare meno che ai cadaveri seminati dalla mafia. Concludendo: ecco il giudice Falcone entrato a far parte di quella scalcinata compagnia di giro degli autori di «istant books», degli «opinionisti al minuto», dei «noti esperti», degli «ospiti in studio», che sera dopo sera, a sera inoltrata – quasi un «memento mori» –, s’affacciano dagli schermi televisivi. Né il giudice Falcone può invocare la sua esperienza del crimine, e del crimine mafioso in particolare, come giustificazione di tanti interventi. Certo, ci sono materie in cui la parola va data al «noto esperto»: la gastronomia, poniamo, il giardinaggio, il salvataggio dei monumenti. Nulla osta, infatti, acché queste materie vengano trattate in tutta libertà, col più esplicito dei linguaggi. Ma parlare del crimine quando si ricopre un’altissima carica nell’amministrazione della giustizia, è diverso. Intanto, si pone il problema formale della compatibilità tra la funzione nell’apparato statale e l’attività pubblicistica. E poi c’è un elemento sostanziale. Trattare la materia mafiosa quando si è, allo stesso tempo, un magistrato coinvolto a fondo nella lotta alla mafia, impone un riserbo. Costringe, se non proprio all’evasività a discorsi generici. Infatti, dal dr. Falcone lo spettatore televisivo, il lettore dei suoi articoli, ricaverà quasi sempre molto poco. Perché quello che il direttore degli Affari Penali sa, non può certo essere detto interamente, e quello che pensa – se appena l’argomento è un po’ delicato – va detto con estrema cautela. Il risultato è che le esternazioni del dr. Falcone risultano quanto mai nebulose. Così, qualcuno penserà che egli non sa niente di niente sulla criminalità organizzata, un altro crederà che lancia messaggi trasversali, un altro ancora riterrà che ciurla nel manico, un ultimo sospetterà che non sa esprimersi. E dunque che senso può avere pronunciarsi (come il giudice Falcone fa così di frequente), quando il decoro della funzione giudiziaria, gli obblighi di discrezione connessi alla carica, impediscono giustamente di non essere troppo espliciti? Non si potrebbe rispondere alle segretarie di redazione del Tg2 e del Tg3 che telefonano per organizzare una trasmissione, «Grazie, ma sono occupato»? Beninteso, rimproverare al giudice Falcone di contribuire senza risparmio al «ronzio incessante di commenti estetici, di opinioni al minuto, di giudizi pontificali pre-imballati che invadono l’etere», sarebbe più pertinente a un altro paese che non l’Italia. Il Italia, si sa come stanno le cose. Il primo a violare giornalmente ogni obbligo di riserbo, di misura, di rispetto per la propria funzione, è il primo cittadino della Repubblica. E di fronte a tanto disprezzo delle regole da parte di chi, per primo, dovrebbe servire da esempio, illustrando le virtù della discrezione e della compostezza, prendersela col dr. Falcone può risultare ozioso. Ma è il passato del giudice Falcone che induce alla critica. Non lo si tirerebbe in ballo se egli fosse uno dei tanti magistrati che si sono messi a far politica, ad ammorbare con la loro prosa indigeribile le pagine dell’ «Unità», ad esibire le loro parlantine in televisione. Ma la capacità con cui egli svolse i suoi incarichi alla procura di Palermo, la stima che suscitò in tanti di noi, costringono a esprimere uno stupore, una riserva, sull’eccesso di verbosità con cui egli va conducendo questa seconda parte della sua carriera. Perché nessuna regola o consuetudine prevede che i magistrati tengano una «rubrica fissa» sul crimine. Perché nessun paese civile ha mai lasciato che si confondessero la magistratura con l’attività pubblicistica. E dunque non si capisce come mai il dr. Falcone, se proprio tiene tanto al suo nuovo ruolo di «esperto in criminalità mafiosa», non ne faccia la sua professione definitiva, abbandonando (questo sì, sarebbe inevitabile) la magistratura. Qualcuno mi dice che le continue sortite del giudice palermitano avrebbero uno scopo, peraltro apprezzabile: quello di illustrare, propagandare, i due organismi varati recentemente per combattere meglio la mafia, la cosiddetta Superprocura e la Dia. Personalmente, considero la Superprocura e la Dia due misure sensate (e che mi auguro risultino efficaci), mentre mi sfuggono le ragioni di chi invece le avversa. Ma quanto al propagandarle, il direttore degli Affari penali avrebbe altro modo che non il presenzialismo di cui s’è detto. Due interviste all’anno – chiare e circostanziate – sarebbero infatti più che sufficienti. Quel che temo, tuttavia, è che a questo punto il giudice Falcone non potrebbe più placarsi con un paio di interviste all’anno. La logica e le trappole dell’informazione di massa, le sirene della notorietà televisiva tendono a trasformare in ansiosi esibizionisti anche uomini che erano, all’origine, del tutto equilibrati. L’apparire, il pronunciarsi ingenerano ad un certo momento come una «dipendenza», il timore lancinante che il non esibirsi sia lo stesso che non esistere. E scorrendo il libro-intervista di Falcone, «Cose di cosa nostra», s’avverte (anche per il concorso di una intervistatrice adorante) proprio questo: l’eruzione di una vanità, d’una spinta a descriversi, a celebrarsi, come se ne colgono nelle interviste del ministro De Michelis o dei guitti televisivi. E, si capisce, la fatuità fa declinare la capacità d’autocritica. Solo così si spiegano le melensaggini di «Cose di cosa nostra». Frasi come: «Questa è la Sicilia, l’isola del potere e della patologia del potere»; oppure: «Al tribunale di Palermo sono stato oggetto di una serie di microsismi…»; oppure ancora: «Ho sempre saputo che per dare battaglia bisogna lavorare a più non posso e non m’erano necessarie particolari illuminazioni per capire che la mafia era un’organizzazione criminale». Dio, che linguaggio. A Falcone non saranno necessarie, ma a me servirebbero, invece, due o «tre particolari illuminazioni»: così da capire, o avvicinarmi a capire, come mai un valoroso magistrato desideri essere un mediocre pubblicista. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
beh d'altra parte: -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
In effetti un governo con la Lega solo Berlusca poteva farlo No, wait -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
E indinniato -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
certo poverino che sputtanamento -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
watch it please -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Ma a questo punto tanto vale mandare Grillo o il campione mondiale di scacchi a fare il PdC, no? -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
che figura -
Juventus Campione d'Italia 2017/18 [ E sono 36 ]
zlataniere ha risposto al topic di Morpheus © in I trionfi bianconeri
MENO TRE -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Il problema ancor più grave è che nelle 2 occasioni precedenti di truffe governative premeditate: 1) Abbiamo perso la Seconda Guerra Mondiale; 2) Siamo quasi falliti (non che ora come ora l'Italia sia solvente ma ci piace farlo credere al mondo) e ci hanno salvato in corner. Non oso pensare a quello che ci aspetta se tutto dovesse procedere come sembra stia procedendo. L'afflizione maggiore sta nell'inevitabilità del tutto. Il PD è SPARITO. Lega e 5S inspiegabilmente aumentano consensi. Non c'è salvezza. -
Allegri: quasi certa la permanenza
zlataniere ha risposto al topic di Raf15 in Archivio Calciomercato
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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
zlataniere ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Scusate, c'è ancora chi crede che Di Maio parli autonomamente o che sia in grado di formulare un pensiero indipendente per conto di sé stesso o del M5S? Pensate davvero che la CA o Grillo abbiano messo lì uno con un cervello? Di Maio è un patsy, non so come renderlo in italiano cercatevelo Che poi sarebbe il motivo per cui, di fatto, gli è stato proibito di partecipare a contraddittori in TV. -
Allegri: quasi certa la permanenza
zlataniere ha risposto al topic di Raf15 in Archivio Calciomercato
AMEN Ad oggi non c'è scelta migliore di Max. Ora qualche innesto di caratura Europea, e avanti tutta verso....- 410 risposte
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