Vai al contenuto

FeroceSaladino

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    82465
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    3

Tutti i contenuti di FeroceSaladino

  1. Troppo importante Marchisio. Peccato, cominciavo a pensare che potevamo avere almeno per una volta un po' di c**o e invece niente. Mi sembrava strano il c**o al sorteggio è infatti.... Vabbè buon proseguimento di topic.
  2. Qualcuno ha già cominciato a preoccuparsi... Sportitalia - Biasin: "Tavecchio teme prossime mosse della Juventus" 26.03.2015 00:45 di Redazione TuttoJuve Twitter: @Tuttojuve_com © foto di Federico De Luca "I reati ci sono stati, l'associazione a delinquere pure, per noi la richiesta di risarcimento della Juve al Tar è una lite temeraria". Queste rilasciate oggi dal presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, in merito alla sentenza su Calciopoli della Cassazione. Fabrizio Biasin, capo delle pagine di "Libero", ha commentato così le esternazioni del numero uno del calcio italiano: "Perchè Tavecchio oggi dice quelle cose su Calciopoli? Perchè evidentemente teme le prossime azioni della Juventus. Tavecchio ragiona per i propri interessi. Perchè Tavecchio va dai giocatori del Parma e dice: adesso vi troviamo noi un acquirente, un fondo americano? Perchè vuole che il campionato finisca"
  3. Un club non ufficiale "offre" il biglietto alla "modica" cifra di 265 euro
  4. Inutile dire che Bayern, Barcellona, Real e PSG siano nettamente più forti ma Porto e Monaco sono cmq squadre molto rognose, non a caso sono arrivate ai quarti.
  5. C'è anche Abdennour che gioca spesso titolare. Anzi credo che sarà lui a giocare i quarti. Abdennour - Carvalho
  6. Subasic Fabinho - Abdennour/Raggi - Carvalho - Kurzawa Kondogbia - Toulalan Carrasco - Moutinho - Martial Berbatov Difesa debole nei singoli? Eppure pare che il suo punto forte sia l'organizzazione difensiva. Difficile segnare al Monaco. Occhio.
  7. Questo è il forum di gran lunga migliore per parlare di Juve, lì o sei bimbominkia o non sei libero di dire molto
  8. L'articolo di Travaglio Non è vero niente che la sentenza dica che i campionati erano regolari, la giustizia ordinaria ha detto che erano irregolari, revocandone gli scudetti. [cit] Ah quindi è stata la giustizia ORDINARIA a revocare gli scudetti ??? Svegliaaaa Travaglio
  9. Oh vedere che questi del Monaco sono davvero bravi. Dovremo fare altre 2 partite perfette
  10. #BayernMonaco, #Robben fuori sei settimane, salterà i quarti di #Champions con il #Porto
  11. Dalla cupola onlus all'art.39 Che cosa ha detto il giudizio della Corte di Cassazione sul processo penale di calciopoli? Nel dettaglio non lo sappiamo ancora, se non per quanto ci è stato raccontato (male) dai media. Abbiamo però alcune certezze. 1) Contrariamente a quanto pensano molti, con la Cassazione si scrive la parola "fine" sul percorso della giustizia penale, non certo su calciopoli. 2) La verità processuale spesso non c’entra nulla con la Verità, e a volte c'entra poco anche con quanto emerso nel dibattimento. 3) La Giustizia, quella con la G maiuscola, tanto invocata da molti, è solo (per chi ci crede) quella divina. 3) Si certifica un'associazione per delinquere onlus: senza fini di lucro, senza corruzione, senza moventi, quasi senza associati, senza frodi sportive. 4) La giustizia ordinaria ha punito il "reato di tentativo", certificando come insussistenti tutte le presunte prove della giustizia sportiva. 5) Il processo penale di calciopoli ha prodotto UNA condanna a titolo definitivo, quella dell'ex arbitro De Santis. 6) Dopo Pieri, Lanese, Dondarini in appello, in Cassazione sono stati assolti anche Mazzei, Bertini, Dattilo. 7) I dirigenti della Juventus dell'epoca non sono stati condannati per nessuno dei reati per i quali erano imputati. 8) Moggi è stato assolto per tutti i capi d'imputazione ancora pendenti. Per gli altri, la condanna è stata annullata perché prescritta. 9) Giraudo è stato assolto per tutti i capi d'imputazione ancora pendenti. Per gli altri, la condanna è stata annullata perché prescritta. 10) La Juventus non era in Cassazione: come responsabile civile è stata assolta già in 1° grado, assoluzione confermata in appello. Il resto ci interessa abbastanza poco, ed è comunque inutile fare congetture, almeno fino alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza di Cassazione, che avverrà entro 90 giorni. Le altre verità, utili ai fini della giustizia sportiva erano già emerse in maniera inequivocabile. Riepilogando per l'ennesima volta: Il campionato 2005/06 non è neppure mai stato messo sotto inchiesta. Il campionato 2004/05, oggetto dell’indagine, non è stato alterato dall’attività dell’associazione per delinquere. Le frodi contestate non si sono mai realizzate e i risultati delle partite non sono frutto di manipolazione. E’ stata dimostrata la regolarità dei sorteggi, e le griglie arbitrali ipotizzate o le designazioni auspicate da alcuni dirigenti non si sono mai verificate nella pratica. I rapporti dei dirigenti juventini coi designatori non sono esclusivi: i designatori parlano con tutti, e l’ascolto delle telefonate di altri dirigenti ha evidenziato comportamenti ben più censurabili. Gli arbitri associati non guadagnano più degli altri, non ricevono benefici in termini di carriera, e la loro condotta in campo non ha agevolato nessuno. Non ci sono arbitri corrotti, addomesticati o chiusi in stanzini, e non si sono registrate ammonizioni preventive mirate o espulsioni compiacenti. A chi pensa che dopo la sentenza della Cassazione ci siano meno margini d'azione ai fini della giustizia sportiva, suggeriremmo di andare a rileggere con attenzione le sentenze sportive del 2006, con particolare attenzione ai motivi per i quali fu condannata la Juventus. Ad oggi, in ottica juventina, il bicchiere è molto più che mezzo pieno. Attendiamo di leggere le motivazioni: dal loro contenuto dipenderanno le azioni future della società Juventus. Postato 2 hours ago da Ju29ro del Salento JU29RO http://blog.ju29ro.com/2015/03/dalla-cupola-onlus-allart39.html Amen
  12. Probabilmente Cozzolino Vaciago e Ori si riferiscono a questo: Calciopoli in Cassazione ma il 2006 è già smontato Guido Vaciago 23 Gennaio 2015 Riprendiamo il chiarissimo articolo di Vaciago pubblicato su Tuttosport. Non è l'ultima puntata di Calciopoli, ma la prima di una nuova serie. Oggi a Napoli si chiude (o si inizerà a chiudere, perché non vi è certezza che la sentenza arrivi entro stasera) il capitolo della giustizia ordinaria. Da domani potrebbe aprirsi un nuovo capitolo della giustizia sportiva, se la Juventus decidesse di chiedere - com'è nei suoi diritti - la revisione del processo sportivo del 2006, alla luce dei nuovi significativi fatti emersi che cambiano radicalmente lo scenario di nove anni fa. Il famoso articolo 39 che Andrea Agnelli ha sempre detto di voler valutare quando la giustizia ordinaria avesse finito il suo (lentissimo) percorso. D'altra parte, delle accuse che fecero condannare la Juventus nell'estate del 2006 (serie B, penalizzazione e due scudetti tolti, di cui uno pure riassegnato) non è rimasto niente. Si è sgretolato tutto durante il dibattimento del processo penale. A Napoli, per mesi, vennero fatte a pezzi le teorie accusatorie: superficiali e raffazzonate. E, soprattutto, in quell'aula, Maurilio Prioreschi, legale di Luciano Moggi, rivelò l'esistenza di intercettazioni, scoperte dal consulente Nicola Penta, che coinvolgevano altre società (a partire dall'Inter). NIENTE RAPPORTO ESCLUSIVO - La sentenza sportiva partiva proprio da lì. Dall'esistenza di un «rapporto esclusivo» fra i designatori e Luciano Moggi. E proprio su questo rapporto si fondava la teoria dell'associazione o della cupola. Il problema è che quel rapporto era tutt'altro che esclusivo: ai designatori telefonavano tutti, da Facchetti a Meani, da Capello e Sacchi, da Cellino a Campedelli... Chiunque, in Serie A, dava un colpo di telefono a Bergamo o Pairetto. E tutti chiedevano la stessa cosa: più attenzione e la designazione di un tale arbitro piuttosto che un tal'altro. Per scoprirlo è bastato l'ascolto più attento di una piccola parte delle 175.000 intercettazioni registrate dai Carabinieri, ma poi attentamente "selezionate" in fase di indagine in modo da ascoltare solo quelle di Moggi. Le altre, adesso, sono disponibili sul Web e resta sempre istruttivo ascoltarle. NIENTE AMMONIZIONI MIRATE - Un altro solidissimo caposaldo dell'accusa sportiva era le cosiddette ammonizioni preventive con cui gli arbitri della cupola avrebbero decimato le avversarie della Juventus con cartellini gialli ai diffidati. Meccanismo ingegnoso, ma fasullo. La Juventus non godette affatto di questo vantaggio: lo dimostrano i numeri (che vedono la Juventus a metà della particolare classifica) e soprattutto alcuni strafalcioni in fase di indagine, nella quale si parla di giocatori squalificati (quando questi erano regolarmente in campo, come quelli dell'Udinese) o di fuoriclasse squalificati dopo l'ammonizione a comando che in realtà erano modesti gregari (Petruzzi e Nastase del Bologna, per esempio). Le ammonizioni mirate, lo dice anche il giudice Casoria nella sua sentenza, non sono mai esistite e la Juventus ne ha goduto. NIENTE SORTEGGIO TRUCCATO - Colpi di tosse e palline ammaccate hanno tenuto banco a lungo: sarebbero stati gli abilissimi trucchi di Pairetto e Bergamo per truccare il sorteggio a favore della Juventus e di Moggi. Ma le prove nessuno le ha mai prodotte (anzi è addirittura sparito il video registrato di nascosto dagli inquirenti e che doveva essere la prova principe). Tant'è che la sentenza di primo grado mette nero su bianco anche questo concetto: i sorteggi non erano truccati. E non si riesce a dimostrare che la composizione delle griglie, altro piatto forte dell'accusa, fosse pilotata da Moggi, considerando i tantissimi vincoli che rendevano quasi automatico la formazione delle griglie (che dire allora di Meani, l'addetto agli arbitri del Milan, che minacciando l'ira di Galliani fece cambiare una designazione di un guardalinee per una partita del Milan?). NIENTE PUNIZIONI AGLI ARBITRI - Altra teoria: Moggi controllava le carriere degli arbitri: a quelli amici promozioni, a quelli nemici sospensioni e carriera bloccata. In tribunale, i legali di Moggi hanno raso al suolo questa teoria, snocciolando le designazione e dimostrando l'esatto contrario, ovvero che veniva fermato prevalentemente chi sbagliava a favore della Juventus. NIENTE RAPIMENTO DI PAPARESTA - La più diffusa leggenda metropolitana di Calciopoli: Paparesta chiuso nello spogliatoio di Reggio Calabria da Moggi, arrabbiato per la direzione di gara. Ebbene c'è un'archiviazione del tribunale di Reggio Calabria che certifica che il fatto non sussiste. Come, per altro, lo stesso Paparesta ha sempre dichiarato. MORALE - Basterebbe la sentenza di primo grado della Casoria e la famosa relazione Palazzi (quella in cui il pm della Figc reputa l'Inter passibile di illecito sportivo alla luce delle nuove intercettazioni) per presentarsi davanti alla Figc e riaprire i faldoni del 2006. Non servono le sentenze di Cassazione per riscrivere la storia, basta leggere bene quella di primo grado e riascoltare il dibattimento che l'ha prodotta. E del processo sportivo non rimane più niente. Guido Vaciago http://www.ju29ro.com/farsopoli/5970-calciopoli-in-cassazione-ma-il-2006-e-gia-smontato
×
×
  • Crea Nuovo...