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[ Finale Tim Supercup ] Juventus - Napoli 4-2

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Joined: 04-Feb-2008
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RAI: Pandev dice che non ha insultato il guardalinee, e siccome Pandev è CREDIBILE, deferito l'assistente, e per sesponsabilità oggettiva, anche la Juve.

io proporrei diretta :sisi:

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SEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

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Napoli m***a

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Joined: 04-Apr-2006
130539 messaggi

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Supercoppa Italiana - Finale - 11-8-2012 (ore 14:00)

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Edison Cavani (27′)

Kwadwo Asamoah (37')

Goran Pandev (41′)

Arturo Vidal (rigore - 74')

Christian Maggio (a.g. - 97')

Mirko Vučinić (101')

Beijing National Stadium - Pechino

Arbitro: Paolo Mazzoleni

Juve, rivincita in Cina: sua la Supercoppa

I bianconeri, in rimonta, vincono per 4-2 la Supercoppa Italiana al National Stadium di Pechino

contro il Napoli. Partita tesa e ricca di episodi: ai gol di Cavani e Pandev, rispondono Asamoah,

Vidal, Maggio (autorete) e Vucinic. Nel Napoli espulsi Pandev, Zuniga e il tecnico Mazzarri.

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Eurosport - Sabato, 12 agosto 2012

Se le amichevoli estive vi avevano “annoiato” con fairpaly, buonismo e poche emozioni, eccoci qui: il calcio italiano è tornato, e con sé si è riportato il lungo strascico di polemiche che è ormai caratteristica intrinseca del prodotto “pallone” made in Italy. Finisce in polemica, infatti, la Supercoppa “dagli occhi a mandorla”, con il Napoli, sconfitto per 4-2, che diserta la cerimonia di premiazione in segno di protesta vero l’arbitraggio di Mazzoleni, reo di aver espulso, nel momento chiave, prima Pandev, poi Zuniga e infine anche Mazzarri e una Juve, nel frattempo, che festeggia la rivincita della finale di Coppa Italia.

POCHE EMOZIONI... POI CAVANI - Eppure le cose non si erano messe benissimo per gli uomini di Carrera. Dopo un primo quarto d’ora che fa rimpiangere a molti il sonnellino pomeridiano sotto l’ombrellone, con una Juventus che gestisce il possesso palla a velocità degne di un’amichevole qualsiasi, il Napoli, alla prima vera occasione, punisce una Juve che contro gli uomini di Mazzarri proprio non sembra voler capire la lezione. Il – a tratti disastroso – trio Bonucci-Barzagli-Lucio, infatti, opta per un inspiegabile fuorigioco sulla linea della metà campo: Cavani scatta ben dietro la linea della mediana, si invola verso la porta, e dopo aver provato a saltare Buffon senza fortuna, sulla seconda respinta infila il gol del vantaggio. E’ il minuto 27 e alla prima vera occasione il Napoli è avanti.

LA PERLA DI ASAMOAH - Che la giornata non sia sfortunata però, per i bianconeri, si può intuire qualche minuto più tardi. Nonostante la gambe continuino a girare a marce bassissime, Vidal taglia il campo con un lungo traversone e Asamoah, senza pensarci troppo, infila un sinistro al volo di terrificante potenza che beffa sul primo palo un discutibile De Sanctis: 1-1. La partita si accede.

LAVEZZI CHI? - Si perché nemmeno il tempo di esultare e Bonucci fa rimpiangere ai tifosi bianconeri la mancata squalifica: il centrale della Juventus prova a ‘giochicchiare’ in uscita con Pandev, ma il macedone è bravo a rubar palla, lanciarsi verso Buffon e superarlo con un delizioso tocco sotto che chiude la prima frazione. Il Napoli conferma tutto il suo cinismo e Pandev, con i suoi 8 gol nelle prime 8 uscite dei partenopei, prova a far dimenticare ai napoletani un certo Pocho Lavezzi.

LA MOSSA - Nella Juventus, intanto, non funzionano tante cose. La prima, come già sottolineato, è la velocità di manovra; la seconda è la difesa e la terza – ma non ultima – è quella malattia congenita in zona gol che si porta dietro dalla passata stagione. Matri si è infatti messo in mostra più per i litigi con Cavani e la retroguardia partenopea che per le azioni pericolose e Giovinco, invece, è un autentico corpo estraneo. Conte, dalla tribuna, deve solo scegliere chi levare. Fuori Matri dentro Vucinic. Bingo!

VUCINIC INDIAVOLATO - L’ingresso del montenegrino ad inizio ripresa dà alla Juventus nuova linfa e nel giro di 10 minuti – tra il 50’ e il 60’ – il numero 9 bianconero cambia l’inerzia della partita: prima una traversa con un gran diagonale (bravissimo in questo caso De Sanctis a deviare), poi una punizione conquistata dalla quale Pirlo impegna ancora il portiere e, infine, un’azione personale terminata con un tiro che Cannavaro è costretto a salvare sulla linea di porta.

FERNANDEZ DISASTROSO - Proprio dal nome di Cannavaro però nasce la mossa che, alla fine, si rivelerà suicida per il Napoli. Mazzarri infatti, preoccupato dalla piega che sta prendendo la partita (Vucinic, oltre al talento, ha portato in campo una certa animosità), decide di levare il suo capitano – già ammonito – per fare spazio a Fernandez. E’ il jolly… per la Juventus. Nemmeno il tempo di ambientarsi e Giovinco gli prende per due volte il tempo ma, l’errore più grande, arriva al 73’: da un traversone dalla destra Vucinic taglia sul primo palo e Fernandez, in ritardo, lo aggancia. Rigore. Dal dischetto va Vidal: 2-2.

PIOGGIA DI ROSSI - Il Napoli protesta, si innervosisce, e trova una serie di ammonizioni che si riveleranno fatali. Una di queste arriva per Zuniga che, toccato da dietro al limite dell’area, si lascia cadere e aggancia il pallone con le mani: punizione Juventus. E via di proteste, spintoni e gialli che arrivano per chiunque. E’ il 76’. Passano 8 minuti e Pandev, dopo un fuorigioco, insulta il guardalinee. Mazzoleni non esita: rosso diretto. Mazzarri è una furia… ma è solo l’inizio. Nell’ultimo dei tre minuti di recupero, infatti, Zuniga blocca ingenuamente una ripartenza di Giovicno in mezzo al campo: altro giallo. Napoli in 9. La panchina partenopea esplode e Mazzoleni, per la terza volta, si avvicina e invita anche Mazzarri ad accomodarsi negli spogliatoi. Il Napoli ha già perso… ma non lo sa ancora.

MAGGIO E VUCINIC, GOL GIA’ SCRITTI - I supplementari, infatti, in 9 contro 11 (all’11 di agosto), sono segnati. Dopo 7 minuti, su una punizione di Pirlo, De Sanctis esce a vuoto sorprendendo anche lo spaesato Maggio che infila così di testa nella sua porta. Cinque minuti più tardi, sulle gambe, il Napoli è preso d’infilata al tocco geniale di Marchisio che di prima smarca Vucinic davanti alla porta: è il quarto gol.

Il resto è già storia. Il Napoli diserta la cerimonia di premiazione mentre la Juve festeggia una rivincita che nonostante consegni il primo trofeo stagionale lascia alla coppia Conte-Carrera non pochi grattacapi dal punto di vista del gioco. Da adesso spazio alle dichiarazioni dei protagonisti (e non) che siamo certi non tarderanno ad arrivare. Il calcio è tornato. Vi era mancato?

Simone Eterno - Eurosport

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