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Tifoso Juventus
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  1. Benitez, la denuncia della moglie La donna ha spiegato alla ESPN che il calciatore è stato lasciato senza cure mediche per un paio di ore. Notizia del 30 Luglio 2013 - 0:17 Lizeth Chalà, la moglie di Christian Benitez, alla ESPN ha raccontato le ultime tragiche ore di vita di suo marito, l'attaccante ecuadoriano deceduto lunedì in Qatar. La donna ha spiegato che il 'Chucho', così come era soprannominato, ha iniziato a stare male intorno alle 20.30 di domenica nell'hotel che li ospitava. Il calciatore è stato quindi ricoverato, ma non riusciva a sopportare il dolore fortissimo all'addome. In clinica gli hanno quindi somministrato dei medicinali, ma il sollievo è stato minimo. La sofferenza, svanito l'effetto calmante e lenitivo, è aumentata ulteriormente. Lizeth ha denunciato che Christian è rimasto per più di due ore senza essere visitato dai sanitari del nosocomio e che, spaventatissimo e consapevole di essere in condizioni assai gravi, ha detto alla moglie di prendersi cura dei loro figli. Poco dopo sono purtroppo cominciate le convulsioni e per il 27enne atleta non c'è stato più nulla da fare. L'autopsia stabilirà le cause del decesso. Alla base, secondo quanto riferito dalla stampa ecuadoriana, potrebbe esserci una appendicite trasformatasi in peritonite.
  2. Io non aspetto niente. Una partita vale l'altra. De lamentis salirà a volo sul primo scooter e scapperà parolacciando? 'zzi suoi. :interxxx:
  3. Il saluto del Feyenoord prima di morire la commovente storia di un tifoso Rooie Marck, malato terminale, ha espresso un singolare ultimo desiderio: vedere i suoi beniamini. Società, calciatori e tifosi lo hanno accolto allo stadio per il primo allenamento stagionale tra cori, fumogeni e striscioni. Tre giorni dopo il toccante saluto se ne è andato ROTTERDAM - Il mondo del calcio, accusato spesso di cinismo e di interessi economici che prevalgono su tutto, può regalare anche storie commoventi. E' il caso di quanto accaduto in Olanda, a Rotterdam, con la tragica ma toccante vicenda che ha visto protagonista Rooie Marck, ultrà storico del Feyenoord, affetto da un male incurabile. Con pochi giorni di vita ancora a disposizione Marck ha espresso un desiderio rivelatore di tutta la sua passione per la squadra del cuore: vedere un'ultima volta il Feyenoord. VIDEO: IL TIFOSO ALLO STADIO Il club olandese, contattato da amici e familiari del tifoso, ha deciso così di invitarlo ad assistere al primo allenamento stagionale nello stadio di Rotterdam. Oltre che dai propri beniamini, intenti a correre sul terreno di gioco, Rooie Marck è stato accolto dai sostenitori del Feyenoord, accorsi in massa per tributargli il loro ultimo saluto, che hanno cantanto in suo onore, acceso fumogeni ed esposto un grande striscione raffigurante proprio Marck. Il tifoso, commosso dall'accoglienza ricevuta e dalla presenza al gran completo di giocatori e staff tecnico del Feyenoord, si è voluto alzare dalla barella con la quale era stato portato in campo per applaudire e ringraziare tutti. Dopo aver abbracciato i calciatori, ha poi voluto raggiungere la curva, dalla quale era solito assistere alle partite della sua squadra del cuore, e arrivato ai piedi delle gradinate ha chiuso gli occhi e allargato le braccia, prima di cedere alla commozione e alle lacrime. Tre giorni dopo Rooie Marcks se ne è andato, con il Feyenoord e la fantastica giornata organizzata per lui nel cuore. (26 luglio 2013
  4. Anche se la sera bisogna subire le zanzare :interxxx:
  5. Sei sicuro che i due attaccanti nuovi che abbiamo preso siano dei tp? Mi ha, invece, impressionato molto quello del Sassuolo, Berardi. :interxxx:
  6. News di Adriana De Maio 22 luglio 2013 12:34 Acerbi, dopo l’asportazione del tumore: “Tornerò presto e più forte di prima” Il giocatore del Sassuolo, mercoledì scorso, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per l'asportazione di tumore al testicolo. Dopo la grande paura, la voglia di tornare presto in campo. Una scoperta sconcertante, la paura, la prontezza di reagire subito e la volontà di lottare per riprendersi una vita improvvisamente scossa da un terremoto pietrificante. In pochissimi giorni Francesco Acerbi è stato travolto da un vortice di eventi ed emozioni contrastanti: dalla gioia di dover iniziare un’entusiasmante avventura tra le fila del nuovo club allo sgomento nell’apprendere di avere un tumore all’apparato uro-genitale. Una verità scoperta proprio durante i test clinici di rito col Sassuolo. Ma quando sembra che il mondo ti sia crollato sul capo ecco che l’affetto dei cari riesce a dare quella forza che da solo non troveresti. Ed è così che con il sostegno della fidanzata Valeria e del suo procuratore Andrea Cattoli, Francesco è riuscito ad affrontare di petto il problema; anche grazie all’aiuto del patron dei neroverdi Squinzi, l’intervento è stato organizzato in tempi brevi: “mercoledì intorno a mezzogiorno sono stato operato – ha dichiarato il giocatore in un’intervista rilasciata alla giornalaccio rosa dello Sport – e in 36 ore sono stato dimesso. “L’asportazione di un testicolo comporta non pochi dolori nella fase post-operatoria: non è una passeggiata” ha raccontato il difensore ex Milan che ora si trova in Emilia in compagnia della fidanzata ed è in via di guarigione. L’obiettivo è quello di tornare a disposizione di mister Di Francesco il prima possibile, esattamente come ha scritto lo stesso giocatore su Twitter, dove ha ringraziato tutti per i messaggi d’affetto ricevuti in questi giorni. News di Alessio Morra 22 luglio 2013 12:14 Perù, il diciottenne Yair Clavijo muore in campo Clavijo è crollato in campo negli ultimi minuti del match tra lo Sporting Cristal e il Real Garcilaso. Una tragedia ha colpito il mondo del calcio. In Perù, domenica è morto durante una partita il diciottenne Yair Clavijo, che veniva considerato nel suo paese uno dei giovani più promettenti. Lo sfortunato calciatore è crollato a terra pochi minuti prima del termine del match tra lo Sporting Cristal e il Real Garcilaso, match della Peruvian Primare Divisio’n League. Lo Sporting sul proprio sito ha esprisso: “Sgomento e incredulità per una tragedia che ha troncato la vita di una giovane promessa.”, e ricorda che il calciatore era stato sottoposto a tutti i test medici previsti, che non avevano mai evidenziata nessuna anomalia. In Perù non mancano le polemiche perché allo Stadio Municipal de Urcos a Cuzco non c’era il defibrillatore
  7. Blaugrana sotto shock Ricaduta per Vilanova: lascia di nuovo il Barcellona Barcellona (Spa), 19 luglio 2013 Il tecnico dei catalani si è sottoposto a nuove analisi dopo il tumore alla ghiandola parotide: esiti non positivi, si dimette. Alle 20.30 conferenza stampa del presidente Rosell e di Zubizarreta: probabile incarico all'assistente Rubi FerrerNon c'è pace per Tito Vilanova. Il tecnico del Barcellona, che già due volte in passato aveva dovuto lasciare l'attività prima da assistente e poi da capo-allenatore dei blaugrana, è di nuovo costretto a congedarsi dal club per problemi di salute. interventi ed esami — Gli esami a cui Tito si è sottoposto di recente, dopo aver combattuto a lungo il tumore alla ghiandola parotide che l'aveva colpito, non hanno dato esiti incoraggianti. Vilanova, che nei giorni scorsi era stato protagonista di una polemica a distanza con l'ex tecnico blaugrana Guardiola, ha preferito rinunciare alla panchina e si è dimesso. In gennaio era andato negli Stati Uniti per curarsi, dopo ,essere stato operato in dicembre una seconda volta, lasciando temporaneamente la squadra nelle mani del vice Roura. Il primo intervento era stato effettuato nel novembre 2011. la conferenza — Stasera, alle 20.30, il presidente del Barcellona Rosell e Andoni Zubizarreta daranno ulteriori dettagli in conferenza stampa. L'assistente "Rubi" Ferrer dovrebbe rilevare momentaneamente la guida tecnica della squadra. Gasport
  8. Un anno e sei mesi? Una breve vacanza! Mordi e fuggi. :interxxx:
  9. Qui in Salento non piove, il tempo è bello ma la figgiccì è lo stesso ladra e :interxxx:
  10. Ieri ne ho sentito un altro (cavani) che diceva che i soldi non sono la cosa più importante. Non credo che mi convincerò così facilmente. :interxxx:
  11. Vergogna Atalanta, ultrà con il carrarmato contro la macchina della Roma. Inchiesta della Procura di R. S. BERGAMO - Che cosa c’è di meglio, per inaugurare la nuova stagione sportiva, che passare con un carrarmato (sì, un carrarmato) sopra una vecchia auto dipinta di giallo e rosso, con la scritta “Roma m***a” sulla fiancata? Nulla, devono aver pensato gli ultrà dell’Atalanta che, domenica sera a Orio al Serio, si sono resi protagonisti di questa clamorosa iniziativa. Era la quarta serata della Festa della Dea, organizzata da dodici anni dalla Curva Nord atalantina, e per chiudere il sipario si è pensato ad un copione con il botto. APPLAUSI E CORI Gli ultrà hanno tirato fuori dal garage il carrarmato con il quale era stato presentato qualche anno fa German Denis, il Tanque, l’hanno portato nella piazza principale e l’hanno parcheggiato da un lato. Poi hanno preso due vecchie auto, una pitturata con i colori della Roma e l’altra con quelli del Brescia, e l’hanno piazzate in mezzo alla piazza, esposte al pubblico ludibrio per parecchie ore. Quando, in serata, la piazza si è riempita con tifosi di tutte le età, il carrarmato è stato messo in moto e, con a bordo il nuovo acquisto Migliaccio e il vecchio capitano Stromberg, ha preso la direzione del centro della piazza dove, tra le urla di trionfo, gli applausi e i cori della gente, è passato sopra le due macchine, distruggendole in un attimo. Non è la prima volta che la festa (festa?) degli ultrà atalantini regala colpi di scena così singolari. Su un carro armato avevano fatto irruzione negli anni anche la dirigenza, il presidente Percassi e, come detto, Denis; dodici mesi fa Facundo Parra è atterrato con una mongolfiera (ma il suo campionato non è risultato altrettanto spettacolare); pochi giorni fa, prima della partenza per il ritiro, i giocatori sono arrivati a bordo di una betoniera. STROMBERG IMPAURITO Questa volta la situazione è degenerata tanto che l'ex idolo Glenn Stromberg ha commentato: «Sono tornato sano e salvo». Domanda per il sindaco di Orio, Gianluigi Pievani: ma un carrarmato può circolare così tranquillamente per le strade della sua città? INCHIESTA DELLA PROCURA La Procura Federale ha aperto un fascicolo sui fatti accaduti domenica sera a Orio al Serio (Bergamo) in occasione della festa della Dea organizzata dai tifosi dell'Atalanta. In merito alla vicenda è stata acquisita anche una nota inviata dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. La procura federale ha aperto anche un fascicolo sul presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che nei giorni scorsi ha impedito ad un giornalista l'ingresso nel ritiro della squadra.
  12. L'attesa è lunga. Prima o poi qualcosa dovrà passare. Per il momento, solo fetore, qualche residuo organico, e nulla più. Dobbiamo avere pazienza. :interxxx:
  13. Hai ragione, ma non so crearla io. Aspetto che qualcuno la faccia. Intanto :interxxx:
  14. Tecnici in fuga, stadi riaperti la stagione comincia male [spy calcio - f. Bianchi] Le premesse non sono affatto belle: l'Osservatorio del Viminale, in vista della prossima stagione, dovrebbe richiamare i club ma anche le questure ad una maggiore attenzione. Sì, perché se si abbassa la guardia i violenti, i teppisti, i beceri si rifanno sotto. Vergognoso quello che è successo a Brescia: il tecnico in seconda, Fabio Gallo, ha rinunciato all'incarico perché minacciato dai tifosi. Il motivo? Quando era calciatore, aveva dichiarato che i tifosi dell'Atalanta sono migliori di quelli di Brescia, le due squadre in cui aveva militato. Dichiarazioni di 18 anni fa! Ma i tifosi, si sa, hanno la memoria lunga (almeno per certe così). E così, Gallo era stato "invitato" a non accettare l'incarico da un gruppo di ultrà, circa una ventina, della curva Nord "Andrea Toninelli". Era presente anche la Digos di Brescia: cosa ha fatto? Niente. Assordante anche il silenzio di Gino Corioni, da anni nel mondo del calcio. Silenzio da parte delle istituzioni bresciane e anche dei club di tifosi (che spesso si sono distinti per gesti di solidarietà). Una brutta, triste storia. Non è la vittoria degli ultrà, questa. E' la vittoria dei violenti. Possibile che la polizia non sia intervenuta? Non si è trattato di minacce o violenza privata? In questi casi, esiste il Daspo. A Lecce invece la questura è stata sollecita nell'individuare i teppisti che avevano creato disordini dopo il playoff con il Carpi. Meno sollecita la giustizia sportiva: quattro partite a porte chiuse in primo grado, ora le porte sono state riaperte e restano chiuse solo le due curve. Troppo poco per quello che era successo. La prossima stagione andranno in vigore le nuove norme contro il razzismo: prevista anche la chiusura delle curve, prima della chiusura dell'intero stadio. C'è da augurarsi che, se necessario, sia applicata. Le multe del giudice Tosel servivano a poco o nulla. Inoltre sarebbe il caso che il ministro Angelino Alfano prima o poi rimettesse mano al progetto della tessera del tifoso. Va rivisto, alla radice. Non si devono penalizzare le persone perbene, la stragrande maggioranza, ma colpire quei pochi violenti che se ne approfittano quando le maglie sono allentate. Il ministro Delrio ripristina i fondi per i disabili "Sono stati ripristinati i fondi destinati al Cip". Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport, Graziano Delrio. "L'impegno assunto dal presidente Enrico Letta - continua il ministro - nei confronti del Comitato italiano paralimpico è già stato attuato, a dimostrazione dell'importanza che riveste per la Presidenza del Consiglio l'attenzione al coinvolgimento e all'integrazione di tutti cittadini e tutte le cittadine attraverso la pratica sportiva ". La Presidenza del Consiglio ha infatti provveduto, d'intesa con il Ministro, a ripristinare i 721.038 euro tagliati nei giorni scorsi al Cip ( comitato italiano paralimpico), frutto di una riduzione lineare su tutte le spese decisa dallo scorso governo e in attuazione ora. Il ministro Delrio, nella sua nuova veste di ministro per lo Sport, aveva incontrato in mattinata il presidente del Cip, Luca Pancalli, per “rinnovare l'impegno ad una intensa collaborazione, confermando l'attenzione verso il Cip, sia per i risultati internazionali, sia per la funzione sociale e di comunità”. (13 luglio 2013)
  15. Tutto tace lungo la riva. Si sente solo il mio :interxxx:
  16. L'anno scorso i tifosi romanisti odiavano la Juve Quest'anno odiano i loro dirigenti e i loro giocatori. :interxxx:
  17. Ciò che non è decisivo potrebbe essere DIROMPENTE!
  18. ................................................. Già si è detto che il tribunale stima che la ricostruzione è complessivamente affidabile, ed è ininfluente la circostanza che la ricostruzione a carico di Bertini sia stata carente dell’elemento di appoggio costituito dai dati emergenti da intercettazioni telefoniche di utenze nazionali, poichè nei confronti di Bertini non è stata mai disposta intercettazione telefonica (vedi esame p.m. teste Di Laroni Michele ud.10/11/09: no, Bertini non era intercettato... su quelli che monitoravo avevo un elemento in più, però il metodo di attribuzione delle svizzere è stato sempre lo stesso... per gli intercettati io avevo dei numeri e quindi potevo ricavare da quei numeri anche le celle, per i non intercettati io non avevo le celle). Il metodo adoperato è stato descritto dal teste Di Laroni specificamente con riferimento alla scheda 41XXX155 attribuita a Bertini, ovvero è stato accertato che la scheda agganciava celle tutte in Arezzo, luogo di residenza di Bertini, e il tribunale ravvisa una insignificante deficienza nel fatto che non sia stato controllato dall’investigatore quanti e quali appartenenti alla CAN A e B avessero parimenti residenza in Arezzo, e se Bertini fosse effettivamente in Arezzo il giorno in cui veniva agganciata cella in Arezzo (vedi verbale udienza 10/11/09 pagg.150 e seguenti), poiché è preminente la considerazione che la scheda agganciava cella in Coverciano quando v’erano riunioni in Coverciano. Né è decisiva la circostanza che, non sempre quando v’erano raduni in Coverciano la scheda agganciava cella in Coverciano, rientrando in un criterio di normalità la mancanza di uso costante, e peraltro il teste ha riferito che, in occasione di uno dei raduni improduttivi di contatti tra le due schede, Bertini si trovava all’estero. Neppure è dirompente, nella visione del tribunale, che il teste Di Laroni non sia riuscito a dare spiegazione della mancata corrispondenza tra i contatti in entrata e quelli in uscita, risultanti dall’esame incrociato delle schede 41XXX194, in possesso del Moggi, e 41XXX155, in possesso del Bertini (vedi pag.167 verb.ud. 10/11/09), se comunque il possesso è altrimenti provato dai contatti tra la scheda 41XXX155 e la scheda 41XXX185 in possesso di Gianluca Paparesta, e al possesso della scheda il tribunale ritiene di attribuire un alto valore indiziante, indipendentemente dalla quantità e qualità delle parole pronunziate, rimaste ignote. Non vale, dunque, alla difesa appigliarsi al mancato accenno da parte di Bertini a possesso di scheda svizzera con l’amico Gianluca Paparesta, che per sua parte pure la possedeva (vedi esame p.m. e controesame difesa Bertini teste assistito Paparesta Gianluca: sicuramente con Bertini ci ho parlato quel giorno...sono molto legato da un rapporto di amicizia duraturo...non mi ha mai detto di possedere una scheda svizzera telefonica... mai ho chiamato Bertini sul numero 41XXX155 non esistevano rapporti privilegiati di Bertini con i vertici arbitrali). Così pure, di fronte al possesso della scheda straniera, non è decisivo che non vi è possibilità di valutare parole pronunziate da Bertini, in assenza di intercettazione telefonica che lo mostri diretto interlocutore anche su utenza altrui (vedi controesame avv.Messeri teste Auricchio ud. 16/3/10: mai intercettata una telefonata in cui interlocutore era Paolo Bertini). Neppure è decisivo che né Ancelotti né Mancini, portatori di interessi in contrasto con quello di Moggi nel campionato 2004/2005, abbiano fornito un qualche dato concreto sul quale poter fondare il giudizio di particolare legame tra Bertini e Moggi, (vedi ud.11/5/10 e 25/5/10), e parimenti non è decisivo tutto quello che Bertini ha fatto valere in sede di dichiarazioni spontanee (vedi ud.16/11/10), e in particolare che la Juventus nel campionato 2004/2005 con lui ebbe una media di punti inferiore a quella che poi attenne nell’intero campionato (con me ottenne un risultato inferiore rispetto a quello che poi ottenne con altri arbitri che non sono qui presenti all’interno di questo processo...con me il Mlan ottenne più punti di quanti ne ottenne la Juventus...ci sono dati che non tornano). Notare quante loquzioni diverse tra loro trovano per annullare tutte le osservazioni fatte dalla difesa
  19. Scacco agli ultras. Tredici arresti per le violenze dopo Lecce - Carpi „ Scacco agli ultras. Tredici arresti per le violenze dopo Lecce - Carpi Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip Giovanni Gallo su richiesta del procuratore Cataldo Motta e del sostituto Massimiliano Carducci un palermitano che avrebbe appiccato il fuoco alla vettura della polizia “ Redazione 6 luglio 2013“ LECCE – Dall’alba di oggi gli agenti della Digos della questura di Lecce stanno eseguendo tredici ordinanze di custodia cautelare in carcere per gli episodi di violenza verificatisi al fischio finale di Lecce – Carpi, gara di ritorno della finale play-off della Lega Pro. E tra i destinatari ci sarebbe anche un tifoso del Palermo, considerato responsabile di aver dato alle fiamme un veicolo della polizia, alle spalle della Tribuna centrale. Tra le curva giallorossa e quella rosanero esiste un consolidato rapporto di amicizia, sancito a suo tempo anche da un gemellaggio. Quella domenica "nera" per il calcio leccese - era il 16 giugno scorso - era finito in manette, colto in flagrante durante un lancio di pietre fuori dall'impianto sportivo, un 27enne di Mesagne ma residente a Erchie mentre altre due persone erano state denunciate. Secondo quanto si apprende da lanci dell’agenzia Ansa, il provvedimento odierno è stato richiesto dal procuratore Cataldo Motta e dal sostituto Massimiliano Carducci al giudice per le indagini preliminari Giovanni Gallo al termine di un’attività investigativa condotta sulla base delle registrazioni video all’interno e all’esterno dello stadio di Via del Mare. I reati contestati sono danneggiamento, aggressione alle forze dell’ordine, minacce e invasione. Condotte anche una trentina di perquisizioni. “
  20. 63 milioni di euro per Cavani. Ma il fair play finanziario non dovrebbe valere pure per il psg? :interxxx:
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