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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. SETTE E MEZZO PER LUCA? Ma quanto ha guadagnato nel 2007 l'ambasciatore in pectore del made in Italy, Luca di Montezemolo? Nel 2005 ha incassato 7,5 milioni, dato trascurato da molti giornali prodighi di elenchi perch? l'imprenditore non ? residente in una delle grandi citt?. E l'anno scorso l'ex presidente di Confindustria non si ? scostato dall'ottima soglia, versando al fisco, per ciascun anno, la bellezza di oltre tre milioni di imposte. La presidenza di Fiat vale 500 mila euro, pi? 50 mila euro di indennit? extra e 10 mila di benefici non monetari. Sei milioni e mezzo arrivano da Ferrari, dove ha anche accantonato una buonuscita di 682 mila euro. Come consigliere della societ? editrice La Stampa, Montezemolo prende 6 mila euro pi? una piccola percentuale sugli utili, mentre per la stessa carica in Tod's gli sono versati 24.700 euro e 10.800 stock option su azioni. La presidenza di BolognaFiere frutta 97 mila euro, mentre per lo stesso ruolo in Bologna Congressi deve accontentarsi di una parte cospicua dei 42.397, versati complessivamente ai nove componenti del cda. Anche di Ballantyne Cashmere, il consigliere Montezemolo si prende una parte dei 100 mila euro pagati agli amministratori. Sembrerebbe infruttifera la presenza nel cda di Poltrona Frau: nel 2006 l'azienda ha dichiarato alla Consob di non aver pagato nulla a Luca Cordero di Montezemolo che nell'ultimo periodo ha lasciato al figlio Matteo alcune poltrone di secondo piano, come quella di Montezemolo & Partners spa, preferendo i cda francesi di Le Monde e Pinault Printemps. (G. Mas.) BIO-MARPIONNE Avviso agli automobilisti: ?Si avvisano i signori automobilisti che Sergio Marpionne sta rileggendo le bozze del libro biografico scritto dal giornalista Marco Ferrante del ?Foglio?, autore di ?Casa Agnelli?. (Dagospia) ----------------- Montezemolo: "Resto in Fiera se me lo chiedono tutti" I soci privati della Fiera di Bologna auspicano che il presidente Luca Cordero di Montezemolo possa rimanere alla guida dell'exp? per almeno i prossimi due anni. Il numero uno di Fiat e Ferrari ringrazia, si dice comunque soddisfatto anche se l'esperienza dovesse concludersi con la scadenza di questo mandato, ma nello stesso tempo offre la propria disponibilit? a restare a patto che ci sia una richiesta unitaria da parte di tutti gli azionisti, in primis quelli pubblici cui spetta per statuto la nomina del presidente. Il numero uno della Camera di commercio si ? gi? espresso pubblicamente a favore di un terzo mandato, ora sta a Comune e Provincia uscire allo scoperto. Montezemolo ha incontrato i soci privati della fiera per fare il punto su alcune questioni che erano rimaste sul tappeto negli ultimi mesi. All'incontro si ? presentato con una serie di proposte che riguardano tutti i temi caldi per il futuro sviluppo dell'exp?, dalla riforma dello statuto al piano industriale passando per la valorizzazione degli immobili. Su quest'ultimo punto ci sarebbero due proposte, una nazionale e una internazionale. Che verranno sottoposte alla valutazione di tutti gli azionisti. http://bologna.repubblica.it
  2. Notizia del 5 maggio 2008 - 15:38 Che bei gi?vini a Portofino Piersilvio Berlusconi e la Toffani, Lapo Elkann e amici si concedono una vacanzina Col bel tempo spuntano i vacanzieri del fine settimana, plebei e non solo. Questo week end hanno preso d'assalto Portofino sia il Dudi e la Silvia che quel simpaticone di Lapo. Berlusconi Junior e la sua ex Letterina ora giornalista si sono concessi un pranzetto in riva al mare, hanno fatto shopping (lei, ma giusto un paio di cosette), poi accompagnati da alcuni simpaticissimi amici hanno fatto un giro un motoscafo per poi andare alla ricerca di un po' di pace sulla loro barchetta. Pantaloni banchi sotto al ginocchio e giacchina azzurro "Popolo della Libert?" lui, vestitino blu e sandali rasoterra lei (si sa, il Dudi al g? i dan? ma non ? certo una pertica), una volta al largo hanno preso il sole. Lei ha mostrato il suo lato B. Anche il giovane Elkann ha cazzeggiato in piazzetta con gli amici. Forse aveva un po' di raffreddore (ma non i fazzoletti) perch? si grattava in continuazione il naso. Indossava una maglietta col suo nome stampato a caratteri cubitali (nel caso si perdesse o dimenticasse come si chiama? non si sa mai) e un paio di meravigliosi mocassini zebrati. Del resto si sa, Lapo ha gusti originali su diversi fronti. In barca ha sfoggiato boxer neri anonimi, ma non si ? fatto mancare un tocco di audacia: un cappellino bianco stile Tonno Insuperabile. Lapo, ? una vera icona di stile. (Libero News) no comment
  3. PONTE PRIMO MAGGIO: TIGULLIO TUTTO ESAURITO CON REGATE PIRELLI (AGI) - Santa Margherita Ligure (Genova), 4 mag. - E' stato un ponte d'oro quello del primo maggio per gli operatori turistici del Golfo del Tigullio, dopo il precedente del 25 aprile andato molto bene sotto il profilo delle presenze. "Abbiamo registrato il tutto esaurito negli alberghi della Riviera - ha detto il presidente del gruppo albergatori del Levante ligure genovese, Stefano Zerbi - anche grazie agli appassionati delle Regate Pirelli svolte tra Portofino e Santa Margherita Ligure. Inoltre, il bel tempo e la presenza dei vip alle regate (Tronchetti Provera, Afef e Lapo Elkann) hanno reso la Riviera ancor piu' 'visibile' ed apprezzata. In questo lungo ponte, tra l'altro, si e' registrata una maggiore affluenza di italiani". (AGI) http://www.agi.it/genova/notizie/200805041...012175-art.html
  4. INSERTO SPECIALE: "Capperi sotto sale!" .read Parla figlio segreto dell'Avvocato Si chiama Giovanni, ha 50 anni, e dice: "Sono figlio dell'Avvocato Agnelli". Alto, allampanato, si ? presentato in un tribunale di Orlando per depositare una formale richiesta di riconoscimento di paternit?. Dalla Florida concede un'intervista a CronacaQui e del genitore che non ha mai conosciuto dice: "Se fosse ancora vivo vorrei incontrarlo". Non parla della madre, precisando: "Lasciatela stare, lei non c'entra". Giovanni, secondo il suo racconto, nacque dalle relazione tra Gianni Agnelli e una splendida fotomedella, conosciuta in un locale di Parigi, nel 1958. La conosce, la perde di vista, ma la ritrova in Costa Azzurra. Scoppia l'amore, nasce un figlio, su cui verr? mantenuto il riserbo per cinquant'anni. Soprattutto, si dice, grazie all'impegno degli amici pi? intimi dell'Avvocato, che vogliono preservarne il matrimonio con Marella Caracciolo. Il segreto ? celato per anni. Fino ad ora, quando, ormai uomo, Giovanni decide di uscire allo scoperto dagli Stati Uniti dove vive, anche per far valere i suoi diritti di figlio legittimo. Sull'eredit? contesa, infatti, ammette di aver preso contatto con un importante studio legale di Milano e Roma che ha valenti avvocati anche in Florida. "Voglio solo quel che mi spetta". http://www.tgcom.mediaset.it --------------------- GOVERNO: MONTEZEMOLO, NON E' IN DISCUSSIONE ALCUN INCARICO Roma, 2 mag. (Adnkronos) - "Sono stupito nel vedere in queste ore alcune interpretazioni alle mie dichiarazioni di oggi. Come ho gia' detto non e' in discussione un incarico di alcun tipo, di cui peraltro non si e' mai parlato". E' quanto dichiara il presidente uscente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo in una nota. "Con senso civico - continua Montezemolo - ho solo confermato il mio impegno a rappresentare nel mondo le tante eccellenze e le cose positive dell'Italia attraverso il mio lavoro di imprenditore e di manager". http://www.iltempo.it ------------------- Yo-Yo-Yo
  5. Montezemolo, s? a Berlusconi ?Sar? ambasciatore del made in Italy? Il presidente di Fiat e Ferrari: ?Impegno coerente con l'attivit? che ho sempre svolto? ROMA - Luca Cordero di Montezemolo dice s? a Silvio Berlusconi. ?Penso che continuare a testimoniare nel mondo le tante eccellenze e le tante cose positive dell'Italia sia un impegno coerente con le attivit? che ho sempre svolto e che continuer? a svolgere? ha affermato il presidente di Fiat e Ferrari riferendosi alla sua candidatura come "ambasciatore" del made in Italy nel mondo avanzata dal premier in pectore. ?CONTRIBUTO AL PAESE? - Nel dare la sua disponibilit?, l'ex patron di Confindustria ha ricordato di avere ?sempre detto che chi ha ricevuto molto, e io sono tra questi - spiega -, ? giusto che con senso civico si impegni a dare un contributo al proprio Paese nell'interesse generale?. In un incontro con il Cavaliere, il presidente di Fiat e Ferrari aveva ricevuto la proposta di assumere un ruolo di super-ambasciatore del made in Italy nel mondo. Il nuovo ruolo non sembra prevedere una formalizzazione dell'incarico da parte del governo in coerenza con il ruolo super partes che ha caratterizzato negli ultimi quattro anni il mandato di Montezemolo in Confindustria. Piuttosto, il nuovo incarico ricorda la figura di ambasciatore informale svolta per molti anni da Giovanni Agnelli. http://www.corriere.it/economia/08_maggio_...44f02aabc.shtml
  6. Berlusconi vede Montezemolo ROMA (30 aprile) - Nuovo incontro oggi fra Silvio Berlusconi e Luca di MOntezemolo, presidente uscente della Confindustria. Montezemolo ? giunto a palazzo Grazioli, residenza-ufficio di Berlusconi a Roma poco dopo le 13. Il leader degli industriali ha lasciato la residenza del Cavaliere dopo un incontro durato circa 2 ore senza rilasciare alcuna dichiarazione. ?Ci sono da dire tanti no ed ? una cosa dolorosissima?, aveva detto stamani il capo del pdl riferendosi alle trattative per la formazione del nuovo governo. http://www.ilmessaggero.it
  7. Liguria: Juventus sbarca in Asia con Costa Crociere Costa Crociere, Juventus e MP&Silva presentano ?Costa Cruises Juventus Asia-Pacific Tour 2008?, la tourn?e in Cina e in Australia che impegner? la squadra di Claudio Ranieri nella seconda met? di maggio. Il programma prevede tre tappe con altrettante partite amichevoli a Hong Kong, Shanghai e Melbourne: se Hong Kong ha gi? ospitato i bianconeri nel corso del Japan Tour 2005, per l?Australia bisogna risalire al 1984, quando la Juventus allenata da Giovanni Trapattoni vi disput? una serie di amichevoli; per Shanghai si tratta invece di un debutto assoluto. La tourn?e della Juventus sar? firmata da Costa Crociere, compagnia italiana leader in Europa e prima compagnia al mondo ad offrire crociere in Cina e in Asia, una novit? assoluta nel panorama mondiale delle crociere. Il legame tra Costa Crociere e Juventus proseguir? anche dopo il ?Costa Cruises Juventus Asia-Pacific Tour 2008?: nella stagione 2008/09 la compagnia italiana, scegliendo di aderire all?innovativa strategia commerciale della Juventus ?Less is More?, entrer? infatti a far parte dei ?top sponsor? della Juventus come ?Official Supplier?, consolidando cos? la collaborazione avviata nella stagione attualmente in corso. ?Siamo molto lieti di poter rafforzare la nostra partnership con la Juventus, ? sostiene Pier Luigi Foschi Presidente ed Amministratore Delegato di Costa Crociere - un marchio vincente che si abbina perfettamente al nostro perch? condivide con noi tradizione, prestigio, popolarit? e vocazione all?esportazione del ?made in Italy? nel mondo?. ?Costa Crociere ? aggiunge Gianni Onorato, Direttore Generale di Costa Crociere - e' stata la prima societ? crocieristica internazionale ad effettuare crociere in Cina e in Asia gi? nel luglio 2006. Visto il successo ottenuto da questa novit? esclusiva dal 2009 raddoppieremo la nostra presenza posizionando ben 2 navi. La tourn?e con la Juventus rappresenta una grande opportunit? per sostenere adeguatamente l?importante piano di crescita che abbiamo previsto in quest?area?. ?E? motivo di orgoglio per noi che un partner prestigioso come Costa Crociere abbia voluto rinnovare la propria partnership e aderire al nostro progetto di marketing ? commenta Jean-Claude Blanc, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Juventus - Costa Crociere, per suggellare questo accordo, ha scelto di accompagnarci in una tourn?e che per la Juventus ha l?importanza strategica di contribuire a consolidare la propria leadership in campo internazionale e far crescere il bacino di simpatizzanti in tutto il mondo? L?organizzazione complessiva del tour ? stata affidata a MP&Silva, agenzia internazionale leader nella gestione e vendita dei diritti televisivi di grandi eventi sportivi, che in questi mesi si ? adoperata per individuare le squadre e le citt? pi? adatte per organizzare il Costa Cruises Juventus Asia-Pacific Tour 2008. ?Siamo orgogliosi di contribuire da anni alla promozione del calcio italiano nel mondo - commenta Riccardo Silva, Presidente di MP&Silva - ed ? un onore lavorare al fianco della Juventus nell?organizzazione di questa tourn?e che rappresenta per l'intero calcio italiano un?importante vetrina internazionale. Questo tour porter? la Juventus in mercati in espansione dove la popolarit? del calcio cresce continuamente e ci aspettiamo grande entusiasmo nelle tre splendide citt? selezionate. Le tre partite saranno trasmesse in oltre 60 paesi nel mondo e saranno una vetrina importante per la squadra ed i nostri partner commerciali?. Il programma di viaggio della squadra prevede dunque le seguenti tre amichevoli: 22 maggio - Hong Kong Stadium: Juventus ? South China FC South China FC ? uno dei club di calcio pi? prestigiosi di Hong Kong, capace di vincere 80 trofei in un secolo di vita. 24 maggio - Shanghai Olympic Stadium: ?Fiat Cup? Juventus ? Shenhua FC Shenhua FC partecipa alla Super League cinese, l?equivalente della serie A italiana. Nel corso degli anni ha legato il suo nome a numerosi successi, tra i quali Jia A Champions, Chinese Super Cup, China FA Cup. 30 maggio - Telstra Dome Stadium di Melbourne: Juventus ? Melbourne Victory FC Melbourne Victory ? un club della prima divisione australiana ed ? la prima squadra ad aver conquistato l?A-League Premiers e Champions nella stessa stagione (2006/07) Informazioni e aggiornamenti in tempo reale del ?Costa Cruises Juventus Asia-Pacific Tour 2008? sono reperibili fin da ora sul sito www.juventustour2008.com http://www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=33031#
  8. INSERTO SPECIALE "GUARDA, GUARDA CHI SI VEDE" Ultimi direttori de La Stampa di Torino. Paolo Mieli (1990-1992) Ezio Mauro (1992-1996) Carlo Rossella (1996-1998) Marcello Sorgi (1998-2005) Giulio Anselmi (dal 2005) (Sotto la direzione di Marcello Sorgi e Gianni Riotta nasce nel 1999 l'edizione web del quotidiano) Non c'? niente da fare. La matematica non tradisce mai: 2+2 fa sempre 4. Esattamente come 27+2+1+1+1+1 fa sempre 33. Elkann Vergognatevi!
  9. La loro fortuna ? che la procura di Milano dorme colpevolmente. Se cominciano ad arrestare un p? di gente vi faccio vedere io quanti casualmente cambierebbero opinione e comincierebbero a vaneggiare di 40 scudetti, di restituzione di Ibra, Viera e Mutu, di equi finanziamenti per lo stadio, ecc ecc Vorrei proprio vedere dove arriverebbe l'opera di lecchinaggio selvaggio se arrivasse un ciclone. Gi? vedo gli Ju29ri invitati nei programmi tv, Piccinini che abbassa il pugno, Ravezzini che che fa l'inchino appena uno pronuncia la parola Juve, F.Rossi che si butta dalla finestra per evitare che qualcuno indaghi nella sua vita privata, Mannoni Lerner Piroso & C che si nascondono nelle redazioni e escono dal video..... La Canalis che chiede di avere rapporti sessuali con me, Chirico che cambia idea di nuovo per l'ennesima volta, Suma che ciancia delle due pi? grandi squadre degli ultimi 20 anni (Juve e Milan), Pellegatti che dichiara che i due scudetti sono da restituire alla Juve e non al Milan, Miccoli che vuole tornare alla Juve anche in panchina perch? Del Piero non si tocca.... Ci sarebbe da ridere.
  10. Metto anche quello postato dagli avventori del bar. (da Goal.com) 26/04/2008 10.54 Juve, la terza stella si pu? cucire (Tuttosport) Mettere il simbolo dei 30 scudetti ? una decisione che dipende solo dalla Juve: nessuna regola di Lega o Figc lo vieta ?Una squadra pu? mettere quante stelle vuole sulla sua maglia, non esiste un regolamento che defini?sce la questione e non ? la Lega che impone o dispone sull?argomento?, spiega il vicesegretario della Lega Calcio Fabio Santoro. Parole come miele per i tifosi bianconeri. ?Diciamo che ? una questione etica. Se la Juventus volesse mettere la terza stella nel mo?mento in cui rivincesse un campiona?to sarebbe una sua scelta, non certo una violazione delle regole. L?unica co?sa che va per? ricordata ? che per quanto riguarda l?albo d?oro ufficiale della Lega Calcio gli scudetti dei bian?coneri sono 27 e non pi? 29?. Insomma, mettere o non mettere la stella ? una decisione completamente nelle mani della Ju?ventus e la societ? non ha ancora preso una deci?sione definitiva: vuoi per una ragione scaramantica, vuoi perch? il dibattito ?etico? non ? stato ancopra sviluppato in seno alla dirigenza. Restano per? le dichiara?zioni di Jean Claude Blanc e Giovan?ni Cobolli Gigli, che a stretto giro di posta hanno ribadito il concetto: ?Gli scu?detti della Juventus sono 29 e presto arriver? la terza stella?.
  11. Se n'? parlato e allora la metto anche qui. Sentite questa che ? davvero grossa. .read La Juventus vuole cucire la terza stella sulla maglia Secondo quanto filtra dalle ultime indiscrezioni, la Juventus potrebbe, nel futuro, mancare ad una tradizione ormai assodata del calcio italiano. Al prossimo scudetto, infatti, il club torinese vorrebbe cucire sulle maglie la terza stella: a dispetto dei 27 scudetti ufficiali, infatti, i bianconeri considerano loro anche i due tolti dalla giustizia sportiva. Sarebbe una decisione clamorosa da parte della Juventus, checch? ne dicano i dirigenti della Lega Calcio. Secondo le ultime indiscrezioni, il club bianconero starebbe pensando, una volta vinto il prossimo scudetto, di cucire sulla maglia la terza stella, oltre alle due gi? presenti. I dirigenti juventini, infatti, ritengono che siano 29 gli scudetti vinti dalla societ?, e non 27 come risulta dagli atti ufficiali. Che tengono conto, evidentemente, dei due titoli tolti alla Juve in seguito alle sentenze sportive dell'affaire "Calciopoli". Non ci sono norme del regolamento che impediscano quest'azione. Come ricorda Fabio Santoro, vicepresidente della Lega Calcio, "un club pu? cucire il numero di stelle che vuole sulla maglia", indipendentemente dal numero di titoli nazionali vinti. Ma ? inutile negare che ci sono regole anche non scritte nel calcio. E che la stella si possa cucire sulla maglia ogni 10 scudetti vinti, ? sicuramente una di quelle. Se andasse contro questa norma di tradizione, a nostro modestissimo avviso, la nuove dirigenza bianconera, che tanto si ? gloriata dello "stile Juve", della rottura con le magagne del passato, occorrerebbe in una pesante caduta di stile. http://www.calciotoscano.it/modules.php?op...p;page_id=22793 Ecco. Io dico che ? una notizia poco realistica. Perch? anche se uno cretino non ? mica facile raggiungere certi livelli. Pure nell'essere cretino ci vuole un talento eccezionale se si vuole stupire. Se cos? fosse, sarebbero dei fenomeni in Galfer. Sarebbe una bella puttanata per farci prendere in giro dal mondo intero. Grazie Cobbolli, BBlanc e soci, fateci sognare ancora. (tutti con una B propria e una acquisita per meriti disonorevoli ) L'unica stella che gli darei, ? una dei ninja affilatissima piantata nelle chiappe. Buffoni! (con o senza stella in pi?)
  12. PETIZIONE PER LIBERARCI DELLA PROPRIETA' INFAME. http://www.ipetitions.com/petition/cedetel...ntus/index.html
  13. In gioco il dicastero dello Sviluppo economico E nasce l'asse tra il Cavaliere e lan Marcegaglia L'offerta di Berlusconi un ministero a Montezemolo di ROBERTO MANIA L'offerta di Berlusconi un ministero a Montezemolo ROMA - Silvio Berlusconi invita a colazione Emma Marcegaglia e offre un posto di ministro a Luca di Montezemolo. Accade a palazzo Grazioli, residenza romana del premier in pectore. A tavola, all'inizio, sono solo in quattro: il Cavaliere, il suo braccio destro Gianni Letta, la giovane imprenditrice mantovana che guider? la Confindustria nel prossimo quadriennio e il direttore generale di Viale dell'Astronomia, Maurizio Beretta. Montezemolo arriva pi? tardi da Torino, dov'era per l'assemblea della Fiat. Ma giunge in tempo. La colazione prosegue. Poi Berlusconi e Montezemolo si appartano e parlano tra loro, da soli, fitto fitto. "Abbiamo discusso di questioni internazionali, di Tony Blair che ? in Italia come inviato del Quartetto per il Medio Oriente...", diranno. Ma ? durante quel colloquio che il Cavaliere prova a giocare la sua carta, forse "la sorpresa" che ha pi? volte annunciato, prima della sua salita al Colle con la lista dei nuovi ministri: Montezemolo, l'immagine di un'Italia vincente e con tanti legami internazionali, nella sua squadra di governo. Un'offerta reiterata perch? l'avrebbe voluto gi? con s? - ? noto - la volta scorsa. Non gli chiede una risposta immediata. Lo invita a rifletterci e a parlarne poi a tu per tu con Gianni Letta, questa volta a cena. Difficile che Montezemolo possa accettare. Eppure per l'uomo della Ferrari, che ormai ? solo formalmente il presidente della Confindustria per ancora meno di un mese, ci sarebbe il posto da ministro per lo Sviluppo economico, un tempo il ministero dell'Industria. Chi meglio di lui, diventato nel tempo cos? politicamente sensibile? E poi non dovr? essere questa una legislatura di "decantazione", per dirla con il prossimo ministro dell'Economia, Giulio Tremonti? E allora perch? non copiare l'amico Nicolas Sarkozy che si ? messo in squadra il socialista Bernard Kouchner, in un posto chiave come quello del ministro degli Esteri? Dimenticare Vicenza, insomma, per il nostro Cavaliere. Lo scontro clamoroso del 2006, tra imprenditori self made, quelli del lombardo-veneto, e l'establishment confindustriale, quello del "capitalismo di relazione". Ora a Viale dell'Astronomia c'? la "post-ideologica" Marcegaglia (secondo la definizione di Maurizio Sacconi, senatore di Forza Italia) che ha scelto una squadra di medi industriali, orientati all'esportazione, lombardi e veneti, appunto, senza cognomi altisonanti. E il Cavaliere non ? pi? un estraneo nella finanza che conta. Tanto pi? che ha deciso di giocarsi la faccia sulla cordata tricolore per salvare l'Alitalia dal baratro del fallimento. Su Montezemolo, Berlusconi non si ? consultato con i suoi. Almeno non pare. Ma - si sa - da quelle parti conta solo lui. L'idea, peraltro, nel partito di Via dell'Umilt? non piace affatto, nemmeno tra i forzisti che dovrebbero entrare nel Berlusconi ter. "Questo dovr? essere un governo tutto di politici", spiegano. "L'ipotesi di Montezemolo, che certo non ? mai stato uno dei nostri, ? destituita di ogni fondamento", insistono. "E poi: in quota Forza Italia? Cos? perdiamo la maggioranza nel Consiglio dei ministri. Per noi sarebbe una penalizzazione". Dunque qualche riflessione l'hanno fatta, perch? non appaiono del tutto impreparati. Infatti la voce gira e rigira nei palazzi della nuova politica pidiellina. Tanto che a met? pomeriggio arrivano, sincronizzate, le due smentite. Prima quella di Berlusconi: "Non ho offerto alcun ministero a Montezemolo, anzi ? lui che mi ha proposto di andare a lavorare in Fiat...". Poi quella dell'industriale: "Non abbiamo parlato di un mio incarico". Non viene smentito invece che nel colloquio sia stata messa una pietra tombale sull'eventualit? che il leghista Roberto Calderoli possa essere uno dei vicepremier. Questione, evidentemente, non di carattere internazionale. Ma ieri - pi? nei sottintesi che nella parole - di offerta ce n'? stata anche un'altra. Questa volta alla "lady d'acciaio" della Confindustria. Perch? dietro l'ampia condivisione degli obiettivi indicati dalla Marcegaglia nel suo programma per il biennio 2008-2010, ? sembrato prendere corpo il progetto di un patto per la crescita sulla spinta di una campagna elettorale vinta anche - se non soprattutto - sui temi economici e sociali, questione salariale innanzitutto. E allora, subito la detassazione degli straordinari e dei premi aziendali o individuali, collegati alla produttivit?. "Noi siamo molto favorevoli", ha risposto il prossimo presidente della Confindustria. La quale, ieri, ha compreso che la partita principale si stava giocando pi? in l?, in quel vis-?-vis tra Berlusconi e Montezemolo. In quell'azzardo del Cavaliere che, se - come sembra - non andr? in porto, far? per? riprendere dal cassetto il progetto montezemoliano di creare un nuovo think-tank. Perch? la politica, lui, il presidente uscente, ormai, non la lascia pi?. (25 aprile 2008) http://www.repubblica.it
  14. Non so. Le voci girano da anni su trattative varie, (non solo con mercedes). E' possibile che in casa si siano resi conto che nessuno di loro ? davvero imprenditore fino in fondo, e magari accorparsi a soci capaci e forti possa essere utile a mantenersi a galla. La famiglia ? enorme e viziata per benino. Pu? essere una strategia economica generale quella di sanare il sanabile e poi venderne qualche pezzo in modo da avere sempre le mani in pasta ma ridurre i rischi. In questa prospettiva la Juve allora, sarebbe tornata nelle mani Agnelliane per poter disinnescare Giraudo, ma potrebbe anche entrare qualche socio forte che possa garantire liquidit? (se serve), e soprattutto indotto indiretto. (warner bros per esempio ? un'ipotesi che potrebbe avere queste caratteristiche. Bamboccetti, gadget, cartoni animati, ecc) Una roba simile al patto di rcs insomma. E chiss? che pure in Telecom, La7, ecc si sia pensato un qualcosa del genere. In fondo la diversificazione degli investimenti da sempre molte garanzie, perch? ? difficile che ci possa essere un disastro in tutte le attivit? cos? differenti tra loro. Per? c'? un punto che quei quattro pagliacci del Bildberg devono mettere nel conto. Il petrolio continua a salire. La situazione ? sempre meno sostenibile. Credo che nel giro di pochi anni (una decina al massimo), bisogner? procedere ad un cambio di rotta totale, e il mondo dell'auto non ne ? escluso. E' vero che attualmente il mercato dell'auto ? in crisi e che la ripresa c'? solo perch? stanno piazzando le auto a Cinesi e Indiani, per? ? anche vero che tra qualche anno sar? necessario in tutti i paesi occidentali cambiare il parco macchine, perch? nessuno potr? pi? mantenersele. Fare un conto preciso degli anni ? difficile, io dico una decina tanto per fare il "ganzo che fa il fenomeno sul forum". Per? siamo diretti veloci come un treno verso i 150 $ al barile. (siamo a 120 mi pare) Vendere del tutto non so se sia un affare. Forse ora si, ma tra qualche anno?
  15. MARCHIONNE DUPLEX O UN ALTRO PASSO VERSO L?ADDIO? ? IL VICEPRESIDENTE NON OPERATIVO DI UBS SI CARICA DI GUIDARE I MANAGER INDIPENDENTI - "MA IL MIO LAVORO IN FIAT NON CAMBIA" (LAVORERA? DI NOTTE?)? Salvatore Tropea per ?la Repubblica? Vicepresidente non operativo ma con l?incarico di "lead indipendent director" che poi vuol dire coordinatore degli amministratori indipendenti e del rapporto tra questi e il presidente, oltre che membro del comitato sulle nomine e sulla governance del gruppo. Insomma quella che sembrava dover essere una sine cura per Sergio Marchionne ai vertici della Ubs, la potente banca svizzera uscita malconcia dall?uragano subprime, da ieri ? un impegno non proprio di tutto riposo fuori dal Lingotto. E? quanto emerso dall?assemblea Ubs che a Basilea ? stata chiamata ad approvare i conti del 2007 chiusi una perdita di 4,4 miliardi di franchi svizzeri (2,8 miliardi di euro) e a dare il via a un aumento di capitale di 15 miliardi di franchi (9,3 miliardi di euro), il secondo in poco tempo riservato agli azionisti dopo quello da 13 miliardi di franchi destinato ai fondi sovrani di Singapore, a Gic e a un anonimo investitore del Medio Oriente. Rimbalzata a Torino e negli ambienti finanziari italiani, alla vigilia del cda che oggi esaminer? al Lingotto i risultati del primo trimestre Fiat, la notizia ha ripreso ad alimentare le voci su un disimpegno di Marchionne a Torino. Ma la sua replica ieri a proposito del nuovo ruolo di leader dei consiglieri indipendenti ? stata: ?E? semplicemente l?ufficializzazione di quello che facevo prima e comunque ? un impegno che non diminuisce ci? che sto facendo in Fiat?. Osteggiato dall?ex presidente Luqman Arnold, titolare del fondo Olivant detentore di un 1% di Ubs, che per settimane ha corteggiato Marchionne per un incarico di primo piano, il neopresidente Peter Kurer che da ieri ha preso il posto del dimissionario Marcel Ospel ha parato il colpo arruolando il ceo del Lingotto nel plotone ristretto degli uomini che dovranno rimettere in rotta la banca elvetica. Un compito che, se non ? esattamente quello di creare una squadra come quella con la quale Marchionne ha risolto brillantemente la crisi Fiat, certo gli rassomiglia, almeno per la parte riguardante la valutazione dell?efficacia dei componenti del consiglio compreso il presidente e i vice. In realt? l?Ubs aveva bisogno di una cura da cavallo dopo il crollo che ha imposto la maxi svalutazione: quella che Kurer ha annunciato ieri con un pacchetto di misure per la cui attuazione si avvarr? appunto di Marchionne. Queste misure prevedono l?abolizione dell?ufficio di presidenza (era stata una richiesta di Olivant) e la sua sostituzione con i comitati composti in larga misura da membri indipendenti. I due nuovi vicepresidente sono Stephan Haeringer, che operer? come suo sostituto e Marchionne, appunto come "lid". Assieme a Kurer, il ceo di Fiat ripenser? la strategia del gruppo che ora si muover? nella direzione di un ridimensionamento dell?investiment banking e della pi? attenta valutazione dei rischi degli investimenti allo scopo di evitare le secche sulle quali Ubs ha rischiato di arenarsi nei mesi scorsi. Poco reattiva e attendista la Borsa elvetica su Ubs mentre quella italiana, consentendo a Fiat di recuperare in chiusura un 1,65%, aspetta oggi i conti di quello che Marchionne ha definito ?un buon trimestre?. LINGOTTO, GRUPPO IN GRADO DI ASSORBIRE RALLENTAMENTO MERCATI (Adnkronos) - ?I risultati molto positivi conseguiti nel primo trimestre forniscono una base solida per l?impegno del gruppo alla crescita dei ricavi e all?incremento dei margini nel perioro 2008-2010?. E? quanto si legge nella relazione che accompagna i conti del primo trimestre del Gruppo Fiat, approvati oggi dal cda presieduto da Luca Cordero di Montezemolo. Pur rilevando che nel corso del trimestre ?il contesto economico per alcuni segmenti di mercato e aree geografiche si e? indebolito?, e che ?il gruppo sta incominciando a incontrare, nel mercato dei veicoli industriali, la debolezza di alcune aree europee?, il Lingotto ribadisce che ?nonostante questi rallentamenti, riteniamo che il nostro portafoglio di attivita? ci consentira? di assorbire l?impatto negativo sui risultati?. Pertanto, il gruppo conferma tutti gli obiettivi fissati per il 2008: ricavi ben oltre i 60 mld, risultato della gestione ordinaria tra 3,4 e 3,6 mln, utile netto tra 2,4 e 2,6 mld, utile per azione tra 1,90 e 2 euro. Confermata, inoltre, la generazione di cassa nell?anno di almeno 1,1 mld, che determina una disponibilita? netta industriale a fine anno di 1,5 mld. Infine, il Lingotto ribadisce che ?oltre a lavorare per il raggiungimento di questi obiettivi, proseguira? nella strategia delle alleanze mirate, al fine di ottimizzare l?impegno di capitale e ridurre i rischi?. http://dagospia.excite.it/articolo_index_39921.html
  16. AGNELLI:PRESENTI I BIG DELLA FINANZA ALLA MOSTRA SULL?AVVOCATO (AGI) - Milano, 22 apr. - Gran parterre all?inaugurazione de ?Il Secolo dell?avvocato?, la mostra che si e? aperta questa sera al Palazzo della Ragione a Milano e interamente dedicata a Gianni Agnelli. Erano presenti il presidente del consiglio di sorveglianzxa di Intesa San Paolo Giovanni Bazoli, l?omologo di Mediobanca Cesare Geronzi, il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera, il vicepresidente della Fiat John Elkan accompagnato dalla moglie Lavinia Borromeo, l?amministratore delegato di Fiat auto Luca De Meo, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, l?amministratore delegato di Rcs Antonello Perricone, il professore di Diritto societario Guido Rossi, diversi esponenti della famiglia Nasi, il finanziere Romain Zaleski, l?ex commissario europeo Mario Monti, il patron delle cliniche lombarde Giuseppe Rotelli. Nutrita anche la rappresentanza del mondo giornalistico: da Gad Lerner a Paolo Liguori, fino al direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli. A fare gli onori di casa l?assessore alla cultura di Milano Vittorio Sgarbi e l?ex direttore della Stampa, Marcello Sorgi, che ha curato la mostra sull?avvocato che gode dell?alto patronato del presidente della Repubblica italiana. (AGI) http://www.diritto-oggi.it/archives/00032172.html ------------------ Luca cerca di piazzarsi ma nessuno lo vuole Essersi fatto rimbrottare da Roberto Calderoli perch? si alimentano tensioni nel Paese, costituisce un bel paradosso per Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente confindustriale ?con il ditino alzato?, sempre pronto a insegnare con petulanza a tutti il loro mestiere, ? stato richiamato dal rude leghista a non cercare d?instaurare un clima di vendetta nelle relazioni industriali. D?altra parte ? inevitabile che chi ha iniziato il suo mandato - anzi ha fatto tutta la campagna per essere eletto presidente contro i damatiani - dicendo che il leader confindustriale suo predecessore (e en passant il ministro leghista al Lavoro Roberto Maroni) aveva criticato troppo la Cgil e aveva irrigidito troppo le relazioni industriali, chi si ? messo da s? in questi panni, se alla fine del suo mandato, se ne sbotta in una tirata contro i sindacalisti ?signori del veto?, incapaci di chiudere le trattative fondamentali, finisce per prestarsi a essere preso in giro, come ? successo, da quel rozzo genio politico che ? il dentista bergamasco gi? (e forse presto di nuovo) ministro delle Riforme. Per capire perch? Montezemolo si ? esposto a questa figuraccia, bisogna leggere l?intervento di Sergio Marchionne all?ultima assemblea di Confindustria del 18 aprile al Lingotto: un intervento tutto d?attacco al contratto dei metalmeccanici recentemente firmato. Un attacco alle condizioni di rigidit? imposte da questo accordo, che si collega alla spiegazione compiuta dall?amministratore delegato della Fiat, sul perch? degli ultimi trentamila assunti dalla societ? torinese, solo 6400 sono italiani. E? dal giorno della firma del contratto che Marchionne borbotta. Massimo Calearo che era stato in questi anni un uomo Fiat, alternativo - ma ugualmente Torinodipendente - ad Alberto Bombassei, presidente di Federmeccanica, visto il clima imperante, ha preferito filarsela in parlamento con Walter Veltroni. E Montezemolo? Montezemolo si ? allineato, con un po? di malagrazia al nuovo clima, in attesa della prossima fase. Ma che ruolo giocher? il presidente uscente in questa ?prossima fase?? Secondo un notissimo banchiere, grande regolatore dell?establshment, ?nessuna?. Lui, per?, cerca ancora un qualche spazio: cerca di difendere innanzi tutto un proprio ruolo nel ?sistema? (cos? i confindustriali definiscono la loro organizzazione). Vorrebbe poter fare almeno il presidente della Luiss, gli piacerebbe che l?universit? confindustriale divenisse quella sorta di fondazione che ha detto di volere organizzare per continuare a dare ?idee? alla politica. Per pesare il primo fronte su cui dovr? misurarsi sar? quello Fiat, dove non solo in molti danno John Elkann strepitante per prendere il suo posto da ?presidente?. Ma in molti richiamano la necessit? prioritaria di tenere buono Marchionne, corteggiato oltre ogni limite da quelli dell?Ubs (che forse per? non ? una presidenza, quella della banca svizzera, viste le sue condizioni strutturali, cos? appetibile). E per ?mantenere sereno? Marchionne, ?la famiglia? ? pronta a tutto anche a marginalizzare sempre pi? Montezemolo. E la Rcs? Dove ? finita la speranza di una presidenza editoriale che gli desse una qualche voce anche sul fondamentale Corriere della Sera? Poche speranze. Piergaetano Marchetti si ? schierato senza riserve in difesa di Cesare Geronzi pur di mantenere le sue posizioni, e Giovanni Bazoli ha convenuto con Geronzi che se si arriva a una situazione drammatica, ? meglio come presidente di mediazione contare sul saggio Paolo Mieli che su persone non di peso. E la politica? Nessuno offre pi? niente a Montezemolo in politica: passato il momento magico in cui un suo appoggio poteva portare un sia pur marginale vantaggio elettorale, nessuno regala niente a una personalit? in declino. Tutto sommato, queste notizie sembrano non dispiacere a Emma Marcegaglia. Almeno dal fronte del ?predecessore? le verranno assai pochi condizionamenti. http://www.loccidentale.it/node/16471
  17. MONTEZEMOLO CONTRO MONTEZEMOLO Milano, 21 apr. - di Ambrogio Crespi - "Il presidente uscente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, sottolinea di essere a favore del dialogo e dello spirito di squadra e annuncia che oggi pomeriggio, all'assemblea degli industriali di Ferrara, far? un punto, dopo le sue prese di posizione sui sindacati di venerd? scorso al Lingotto di Torino. Lasciando l'assemblea de Il Sole 24 Ore, Montezemolo ha dichiarato ai giornalisti: "Sono a favore del dialogo e dello spirito di squadra. Oggi pomeriggio sono all'assemblea degli industriali di Ferrara e avr? modo di puntualizzare". "La mia posizione - ha sottolineato - era chiarissima, per chi non estrapolava solo una frase. Non sono stato frainteso, il pensiero ? quello, ma va inserito in un'ottica pi? generale". (APcom 16.30 dei 21/4) Questa agenzia agiunge un p? di ridicolo alla polemica che ha coinvolto l'ex presidente di Confindustria, il quale si ? iscritto al partito di ispirazione berusconiana che dice: "Non sono io che sparo cazzate ma sono i giornalisti che capiscono male". Francamente stuccevole, ma vediamo cosa aveva detto Montezemolo a prescindere dal contesto che non attenua n? modifica il senso delle sue parole. ?Il risultato delle elezioni conferma quanto andiamo dicendo da tempo: i lavoratori non si sentono pi? rappresentati da forze politiche e sociali incapaci di dare risposte vere ai loro problemi concreti. E sono molto pi? vicini alle nostre posizioni che non a quelle dei sindacalisti?. Con l'agenzia sopra riportata lo stesso Luca Cordero d Montezemolo prende le distanze da se stesso, e bene fa pech? l'ha sparata veramente grossa. Manager di successo e capo degli industrali italiani si candida ad essere il tutore dei lavoratori dimenticando non solo la storia che ci dice che se fosse per quelli come lui le otto ore sarebbero ancora dodici, ma in un Paese dove si perpetra una silenziosa strage di lavoratori, e non capisco perch? sia stata chiamata "morti bianche", ci deve spiegare colui che ha guidato i "padroni italiani", cosa ha fatto per combattere e sconfiggere questa piaga che ? costituita da 3 lavoratori morti ammazzati ogni giorno, oltre 1.000 ogni anno, e se la sicurezza nemica del profitto non ? responsabilit? dei datori di lavoro di cui lui ? il massimo dei responsabili. I sindacati non sono anacronistici, magari difendono interessi particolari e lo fanno con veemenza e spesso in modo sbagliato, ma questo riguarda i lavoratori e i loro rappresentanti e il processo di rinnovamento di un sistema organizzativo che tutela i propri iscritti, una corporazione, che ha tra i pensionati il maggior azionista, ed ? evidente, quindi che facciano sempre di pi? gli interessi di ex lavoratori magari a dispetto dei nuovi lavoratori. Non conosco lo stipendio di Montezemolo, credo che sia di svariati milioni di euro, ma conosco la media delle retribuzioni dei lavoratori italiani, 1200 euro al mese, e cosa pu? avere in comune uno che guadagna 1.200 euro al mese con Montezemolo? Niente. Infatti ? lui che si arroga il diritto di rappresentare chi oggettivamente ha interessi e bisogni diversi dai suoi, salendo sul carro del vincitore di oggi, andando a dividersi un bottino che non ? suo, e non solo si ? preso come ? ovvio gli sberloni dai sindacalisti, e da Marini che ? scontato, ma se li ? presi anche dalla Lega che deve governare il Paese e non pu? farlo provocando i sindacati. Forse potr? contare su Calearo, la grande candidatura veneta voluta dal genio di Veltroni, pronto a passare con il vincitore dopo averlo tradito per uno scranno in parlamento. Ma dove sta l'imprenditoria illuminata, gli Olivetti i Pirelli ma anche gli Agnelli, hanno sempre pi? delegato a manager, ai Romiti ieri ed ai Montezemolo oggi, i quali per natura cercano di attribuirsi meriti altrui e scaricare sui sottoposti responsabilita e lavoro, troppi manager e pochi padroni. Speriamo nella Mercegaglia che ? un imprenditore, e donna due buone notizie, mentre il nostro Montezemolo speriamo di vederlo su Striscia la notizia che ha avuto il merito di renderlo simpatico ma di non attenuare le cazzate che spesso gli scappano e che non tutti riescono a capire fuori dal contesto. http://www.clandestinoweb.com ------------------- 22 aprile 2008 Montezemolo: "Roma? No, ? l'ora di Maranello" Lunga intervista sulla giornalaccio rosa di oggi al presidente Ferrari. Che rivela, lasciando la carica pi? alta di Confindustria, di non aver mai pensato di arrendersi alle lusinghe della politica, e di volere ora dedicarsi a fondo alle rosse, inseguendo la vittoria n? 101. Poi i ricordi, i personaggi, Schumi, il calcio... ROMA, 22 aprile 2008 - Dopo la Confindustria, promette di trascorre molto tempo a Maranello, perch? "ci sono tantissime cose da fare, tra modelli, mercati e corse". Si dice compiaciuto della passione di Alonso per la Ferrari ma "schierare una coppia Raikkonen-Alonso significherebbe volersi far male: io voglio due piloti equilibrati, che collaborino". E non pago dei 100 gran premi conquistati da presidente della squadra di Maranello, ? gi? concentratissimo su Montmel?. Luca di Montezemolo parla a ruota libera nellal lunga intervista pubblicata dalla giornalaccio rosa dello Sport in edicola oggi. Senza tralasciare i ricordi di giovent? e i personaggi incontrati (Schumacher in primis), i rapporti con la politica ("non avrei mai fatto il Presidente del Consiglio") e quelli col calcio ("fui presidente della Juve controvoglia"). http://www.giornalaccio rosa.it
  18. No, no. Lasciamo che il fiume scorra senza ostacoli. Non dobbiamo aiutare i nostri nemici. (che ci leggono)
  19. Io ho alcune notiziette riservate di cui non posso riferire qui. Non vorrei mai che cambino alcune cosette in modo casuale. Comunque alcune delle ultime letture mi piacciono molto.
  20. ? 2008-04-20 19:49 Fiat: 500 in Cina l'anno prossimo A luglio arriveranno Bravo e Linea, poi la Grande Punto (ANSA) - PECHINO, 20 APR - La Fiat, che nel 2007 ha venduto in Cina circa 16.000 vetture, nel 2009 lancera' sul mercato della Grande Muraglia anche la 500. Lo ha detto il responsabile in Cina di Fiat Group, Paolo Arpellino, che ha tenuto a battesimo la prima passerella della citycar nel Paese. 'Siamo fiduciosi che anche qui avra' l'accoglienza entusiastica che ha avuto nel resto del mondo'. La Fiat Linea e la Bravo saranno in vendita da luglio, mentre la Grande Punto arrivera' sul mercato a settembre. --------------------- ? 2008-04-20 15:26 Ferrari: in Cina cresciuti del 48% Filisa: abbiamo circa 500 clienti di cui 25% donne (ANSA) - MARANELLO (MODENA), 20 APR - 'Lo scorso anno siamo cresciuti in Cina del 48% rispetto al 2006', sostiene Amedeo Felisa, amministratore delegato di Ferrari. Al salone dell'auto di Pechino, Filisa ha fatto il punto sulla presenza dell'azienda nel grande paese asiatico e in tutta la regione dell'Asia Pacifico. 'In Cina, in particolare -ha aggiunto- abbiamo venduto 180 vetture e ad oggi complessivamente abbiamo circa 500 clienti dei quali oltre il 65% ha meno di 40 anni e il 25% sono donne'.
  21. CONFINDUSTRIA: MONTEZEMOLO DOMANI A TORINO ULTIMO ATTO (AGI) - Torino, 17 apr. - Fine mandato da presidente di Confindustria per Luca Cordero di Montezemolo domani a Torino con un appuntamento internazionale, all?auditorium del Lingotto. intitolato ?cambiare per crescere?. ?Ci tenevo a chiudere con un grande incontro a Torino - ha dichiarato oggi Montezemolo - un incontro internazionale senza politici italiani per aprire a Torino un?altra finestra sul mondo?. Al convegno sono attesi il vicepresidente di Confindustria, Andrea Pininfarina, l?amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, l?amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, l?ex primo ministro spagnolo,Jose? Maria Aznar, in teleconferenza il presidente del consiglio dei governatori federal Reserve, Alan Greenspan e il presidente della commissione europea Jose? Manuel Barroso.(AGI) http://www.stato-oggi.it/archives/00077698.html --------------------- Pagella Montezemolo Nei gioni in cui il Paese cambia governo, si allontana dal palcoscenico istituzionale un protagonista di questi ultimi tempi: Luca di Montezemolo. La migliore eredit? sarebbe evitare il colpo di teatro di una discesa diretta in campo politico Mentre il Paese sta per affidarsi a un nuovo governo, si allontana dal palcoscenico istituzionale un protagonista di spicco del teatro politico-economico di questi ultimi tempi: il presidente uscente di Confindustria, Luca di Montezemolo. Al quale ? toccato di vivere un'esperienza davvero singolare, avendo svolto il suo primo mandato nel biennio finale del passato gabinetto Berlusconi ed il secondo nei primi e due soli anni dell'ormai concluso ministero Prodi. Una convivenza di opposto segno politico nella quale il leader degli industriali ha saputo destreggiarsi con abilit? e intelligenza, rendendo in pi? di un'occasione un eccellente servizio all'immagine pubblica del suo sindacato. "Grazie della strepitosa eredit? che lasci al sistema.". In queste parole, rivolte di recente a Montezemolo dal presidente dei piccoli industriali Giuseppe Morandini, c'? probabilmente un eccesso di retorica. Tuttavia, esse sono anche il segnale di un primo (non scontato) successo della gestione confindustriale da parte del presidente di Fiat. Un forte antagonismo fra grandi e piccole aziende, sovente ben dissimulato, caratterizza da sempre la dialettica interna a quel sindacato. I termini dell'omaggio reso da Morandini indicano che su questo terreno il presidente uscente ha saputo lavorare bene e mediare utilmente fra interessi spesso contrastanti. Una spiegazione pratica di questa ricomposizione unitaria del fronte confindustriale va individuata nel buon esito della battaglia ingaggiata da Montezemolo per l'alleggerimento degli oneri fiscali e previdenziali sulle imprese. Certo, non ? stato merito suo il fatto che il governo Prodi abbia deciso un cospicuo taglio al cuneo fiscale sulle buste paga: questo era un impegno che i partiti dell'Unione avevano gi? messo ai primi posti del loro programma elettorale. Ma ? altrettanto un fatto che ? stata l'opera del vertice di Confindustria a manovrare per raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato, che la parte pi? sostanziosa degli sgravi fosse destinata alle casse delle imprese. Dall'altro lato, che la platea delle aziende beneficiarie fosse la pi? estesa possibile in direzione delle piccole. Questo specifico capitolo dei robusti vantaggi economici ottenuti, soprattutto nell'ultimo biennio, ? una chiave importante per capire la popolarit? raggiunta nel mondo imprenditoriale dalla presidenza Montezemolo. Ma non bisogna trascurare anche un altro genere di successo che quest'ultima ha conquistato su terreni meno concretamente pecuniari e per? di grande importanza per la credibilit? esterna di Confindustria. Al riguardo vanno segnalati in particolare la svolta impressa all'associazione in Sicilia sul fronte della lotta alle infiltrazioni mafiose e, in sede centrale, la chiusura ad ogni tentazione di collateralismo politico. Nel quadriennio della precedente gestione D'Amato, l'organizzazione degli industriali si era appiattita anima e corpo sull'allora governo Berlusconi. Con il brillante risultato di dover incassare qualche danno, come la sconfitta nell'inutile guerra sulla riforma dei licenziamenti, e non poche beffe, prima fra tutte la defatigante trattativa per firmare quell'enfatico 'Patto per l'Italia' che si ? poi rivelato la pi? grande bufala economica dell'ultimo decennio. La reazione di Montezemolo a questo disastro ? stata lungimirante, collocando Confindustria su una posizione di autonomia critica verso tutto il mondo della politica. Dapprima con Berlusconi e poi con Prodi egli si ? posto nel ruolo proprio di controparte sociale in dialettica aperta e talora vivace con i governi, senza pi? badare al loro colore politico. Questa terziet? di Confindustria ha portato talora Montezemolo a qualche inattesa sbavatura polemica, come quando ha misconosciuto - salvo poi correggersi in tutta fretta - perfino lo storico aggancio all'euro del duo Ciampi-Prodi all'interno di un pesante giudizio liquidatorio sui governi degli ultimi 12 anni. Simili eccessi hanno cos? alzato sul finale della sua presidenza il sospetto increscioso che egli stesse preparando il colpo di teatro di una sua diretta discesa in campo politico. La migliore eredit? che Montezemolo lascia a Confindustria sta nella negazione di una tale eventualit?. In caso opposto, infatti, la conquistata autonomia dell'associazione avrebbe assunto lo sgradevole sapore di un passaggio strumentale a fini di potere personale. http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Pa...ezemolo/2019887 --------------------------------- L?ADDIO DI MONTEZEMOLO COSTA UN ?GETTONE? AD ALAN GREENSPAN DI 15 MILA $ Oggi pomeriggio alle 14,30 prende inizio al Centro Congressi Lingotto di Torino, la messa solenne con la quale Luchino di Montezemolo si congeda da Confindustria. Di fronte a una platea di autorit? locali e imprenditori, il giovanilista 60enne presidente della Fiat salir? sul palco alle 17,45 per un intervento che chiude il cerchio dei quattro anni della sua gestione. Per fare scena ? stato arruolato anche Alan Greenspan, l?ex-capo della Fed che tutti accusano di non aver previsto la bolla immobiliare e lo spettro della recessione. Al vecchio Alan, che parler? in videoconferenza dal suo comodo ufficio di New York, sar? inviato un gettone di 15mila dollari, poi dopo le conclusioni di Barroso (il presidente della Commissione europea dai capelli tinti) 300 privilegiati si recheranno nell?Officina 83 del Lingotto per gustare i ravioli al sugo d?arrosto e i bign? al cioccolato dello chef Ugo Alciati. La scelta del Lingotto per la messa funebre di Luchino ? davvero curiosa e conferma che il presidente di Confindustria e di Fiat non riesce - nemmeno al momento dell?addio - a separare i suoi ruoli. D?altra parte lo ha dimostrato in questi quattro anni riempiendo i suoi discorsi con continui riferimenti alla cultura dell?automobile, alla Ferrari, al motore di un?Italia che deve correre e che oggi trova al volante il Cavaliere impunito di Arcore. La Fiat gli ? rimasta nel cuore e rimane adesso l?ultima grande poltrona di Montezemolone. Prima della cena ci sar? per? un siparietto importante perch? ? risulta a Dagospia ? Luchino si chiuder? in una stanza con la moretta di Mantova Emma Marcegaglia per un ultimo atto. Al riparo da occhi indiscreti il prossimo presidente di Confindustria ?in quota rosa?, gli metter? sotto gli occhi l?organigramma che mercoled? prossimo porter? alla Giunta di Confindustria con l?indicazione della sua squadra. Gran parte dei tasselli ? sistemata e nessuno pensa che personaggi come Tronchetti Provera, Moratti, Bombassei e Pininfarina, lasceranno le poltrone. Restano due nodi importanti da sciogliere. Il primo riguarda Marino Vago, il vicepresidente per l?Organizzazione che cura i rapporti con le centinaia di associazioni aderenti a Confindustria. Su quest?uomo dai tratti gentili che ? nato a Busto Arsizio nel 1955, sono piovute molte critiche per non aver saputo mettere un po? di ordine nel caos che vede rappresentate dentro federazioni diverse imprese che fanno mestieri simili. Il secondo problema ? la riconferma eventuale di Pasquale Pistorio, l?anziano ingegnere che siede nel consiglio di amministrazione della Fiat ed ? stato al vertice di Telecom. Durante la gestione di Luchino, Pistorio ha avuto la delega per l?innovazione e la ricerca, e si ? dato un gran da fare. A quanto risulta la moretta di Mantova vorrebbe per? una svolta giovanile, ma ? certo che Luchino spezzer? qualche lancia in favore dell?amico Pistorio. Ci sarebbe infine il problema della presidenza dei Giovani Imprenditori dove si battono Federica Guidi e Cleto Sagripanti. Quest?ultimo ? sponsorizzato da Dieguito Della Valle, lo scarparo marchigiano che ha gi? sponsorizzato senza fortuna il suo amico del cuore Clemente Mastella. Un brutto precedente. Dagospia
  22. porca vacca... questa in effetti ? importante anche se non ne sappiamo il contenuto.... se poi fosse stata datata 16 aprile sarebbe stata 10 volte pi? importante.
  23. Solo che, questa scelta interna mi lascia pensare che Lapo forse fuori ha pi? problemi che in passato. Magari sbaglio, per? avrebbe una logica....
  24. La cugina nel suo caso pu? andare bene. Non mi viene tanta ironia.... Forse ha bisogno di una persona pi? giovane dolce e senza troppe pretese (monetarie). Magari poi ? anche carina.... Solo che...
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