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Non so se è già stato riportato. «La Juve è più grande di ogni uomo che la potrà mai guidare». Andrea Agnelli torna a parlare due giorni dopo le improvvise dimissioni da presidente del club bianconero in Senato durante un incontro, già in calendario da tempo, con lo Juventus Club Parlamento. L’addio alla guida della società, ha sottolineato Agnelli, è stata «una scelta assunta di comune accordo con John Elkann», quindi con l’azionista di maggioranza. «Io resto il primo tifoso — ha aggiunto l’ex numero uno — e non cambia nulla per i programmi e gli obiettivi della squadra: è all’altezza della situazione, può vincere qualsiasi cosa». Significativo che Agnelli si sia presentato all’appuntamento con il manager tedesco Bernd Reichart, amministratore delegato di A22, la società che promuove il progetto della Superlega. «Ho detto già nel 2019 — ha ribadito — che questo è un sistema che andava regolato da dentro e che va cambiato». All’incontro hanno partecipato una ventina di parlamentari-tifosi. Tra questi, il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia al Senato, Roberto Speranzon, che ha raccontato a Rai Radio1: «Agnelli era agguerrito e di buonumore, ha detto che in un club ci sono momenti positivi e momenti meno belli ma era sereno».
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Ho letto che a livello di flusso di cassa impattano zero sui bilanci passati e futuri, secondo me sono più tecnicismi che altro: intendiamoci, se hanno fatto qualcosa di sbagliato non lo hanno fatto perché non avevano i soldi...tanto è vero che abbiamo pagato e pagheremo tutto (stipendi, aumenti di capitale ecc.). E' impossibile dimostrare che abbiamo falsificato i bilanci per avere un vantaggio economico o sportivo.
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Una cosa gravissima, istituire un processo senza prove certe. E lo scrisse più volte anche Falcone, ricordando come lui istituì i suoi processi, tutto frutto di ricercha, analisi, fatti e controfatti raccolti in anni di lavoro...non è che ti svegli la mattina e fai un processo per stare sulla cresta dell'onda.
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Lo dicono le sentenze, che hanno portato al nulla (più di 30...). Le correnti sono il centro del potere” che governano sia l’Associazione nazionale magistrati (un organismo sindacale), sia il Consiglio superiore della magistratura (l’organo di autogoverno dell’ordine giudiziario); le correnti sono formate da Magistratura democratica, oggi Area, Unicost (unità per la Costituzione), Magistratura indipendente, Autonomia ed Indipendenza. Per governare meglio il Sistema, Palamara sceglie Unicost “un’organizzazione di tipo feudale, è soprannominata nel nostro mondo “Unità per la prostituzione”, data la sua propensione al clientelismo e alla lottizzazione… le altre correnti si dicono vergini ma, in realtà, da questo punto di vista si comportano esattamente allo stesso modo”. Non c’è episodio rilevante, verificatosi in seno alla Magistratura, dallo sviluppo della carriera ai trasferimenti, che non sia avvenuto nell’ottica correntizia. Sono ben descritti tanti di questi episodi verificatisi degli ultimi venti anni. Luca Palamara
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Il succo del discorso per quanto riguarda il lato sportivo. UNO O PIÙ PUNTI In Figc c’è prudenza. Ieri Gravina non ha parlato, forse lo farà oggi nella sua giornata napoletana per il convegno “Calcio & Welfare”. Ma in ogni caso la palla ora è alla procura federale (ed eventualmente alla Covisoc). Tutto si gioca sull’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva. In cui al comma 4 si prevede la “penalizzazione di uno o più punti in classifica” per la società che “mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, si avvale delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti”. Una pena comunque “afflittiva”. Con “uno o più punti” in meno, il club dovrebbe dunque perdere qualcosa (esempio: la qualificazione in Champions). Se invece non perdesse niente, la penalizzazione sarebbe spostata nella stagione successiva. SCENARI Dunque una via di mezzo fra l’ammenda per le “irregolarità gestionali”, e l’ipotesi catastrofica del comma 2, un trucco di bilancio tale da permettere l’iscrizione ai campionati scorsi, qualcosa che porterebbe addirittura alla retrocessione. Uno scenario paradossale per una società che proprio nel periodo contestato, ha proceduto a una doppia ricapitalizzazione per 700 milioni. Uno scenario lontano, estremo e davvero del tutto improbabile. Quanto ai tempi, la giustizia sportiva ci ha abituato a una grande discrezionalità. Fra studio delle carte, chiusura indagini, memorie degli incolpati per evitare il deferimento ed eventuale rinvio a giudizio sportivo, il processo non potrebbe arrivare prima di marzo. La strada è ancora lunga. Fonte: cacca rosa.
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Le sentenze hanno dimostrato quello. Perché una volta va bene, due volte va bene ...ma più di 30 sono troppe. E rende ridicoli gli stessi che hanno messo su i processi. Berlusconi era solo l'esempio (ma poi ne ho fatti altri) di come la politica nella magistratura c'entri e come, al punto che in certi posti non si sa più se hai a che fare con la giustizia o con una diretta emanazione della politica sotto forma di correnti.
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Come in tutte le cose del mondo, c'è il buono e il marcio: quando ci hai a che fare, bisogna pregare che hai trovato il buono. Per il resto, quello che hai detto è vero ed è un problema che prima o poi andrà risolto: l'indipendenza della magistratura è un perno della civiltà, il fatto che possano disporre della vita dei cittadini senza pagarne le conseguenze è una stortura che va eliminata.
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Sicuramente c'era bisogno di fare 40 processi di cui più della metà basati sul nulla e pagati da noi cittadini solo perchè ti stava sul c**** una persona. E se non era una bravissima persona dovevi dimostrarlo in tribunale, se ne eri capace: il problema è che molti sono incapaci o fanno processi solo per appartenenza politica o per farsi pubblicità. Mo' non è che si scopre l'acqua calda eh...
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Significa che il magistrato non deve fare il politico: cosa che hanno fatto troppo spesso. Hai detto tu che si doveva tradurre politichese: l'ha tradotto Mattarella, è scritto chiaro in quello che ti ho riportato. E fare politica in magistratura significa quello che ha detto Mattarella con tutte le sue implicazioni: fare 40 processi a Berlusconi perché è della parte opposta alla tua (Magistratura Democratica è sotto gli occhi di tutti), punire la Juve in ambito sportivo perché serve per farti fare carriera (vedi Palamara), fare centinaia di processi a gente dello spettacolo per farti solo pubblicità (Woodcock a Napoli) ecc. ecc.
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Quello tra Silvio Berlusconi e la procura di Milano è uno scontro che dura da venticinque anni. Contro di lui si sono celebrati 36 processi, quattro dei quali sono ancora in corso. Il conto finale segna 11 sentenze di assoluzione – l’ultima in un filone secondario del processo Ruby ter – 10 procedimenti archiviati, 8 prescritti e per 2 è intervenuta l’amnistia. Una sola sentenza è stata di condanna, nel processo Mediaset, che è diventata definitiva nel 2013, per frode fiscale. P.S. Berlusconi a me non sta sul kazzo...di più.
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Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di insediamento. “Nell’inviare un saluto alle nostre Magistrature - elemento fondamentale del sistema costituzionale e della vita della nostra società - mi preme sottolineare che un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia – ha detto il capo dello Stato -. Per troppo tempo è divenuta un terreno di scontro che ha sovente fatto perdere di vista gli interessi della collettività”. “Nella salvaguardia dei principi, irrinunziabili, di autonomia e di indipendenza della magistratura - uno dei cardini della nostra Costituzione – l’ordinamento giudiziario e il sistema di governo autonomo della Magistratura devono corrispondere alle pressanti esigenze di efficienza e di credibilità, come richiesto a buon titolo dai cittadini”, ha precisato Mattarella. “È indispensabile che le riforme annunciate giungano con immediatezza a compimento affinché il Consiglio superiore della magistratura - ha detto ancora il Presidente della Repubblica - possa svolgere appieno la funzione che gli è propria, valorizzando le indiscusse alte professionalità su cui la Magistratura può contare, superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono restare estranee all’Ordine giudiziario”.
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Però gente, siete grandi e vaccinati. Ormai da farsopoli in poi, ogni anno c'è qualcosa che ci fa tornare in B o ci danno trentordici punti di penalizzazione. Ogni volta qua dentro ripartono le stesse lagne esasperate, stavolta andiamo in B, stavolta c'hanno le prove, stavolta non la scampiamo... Come sempre, stavolta si combatte ed è quello che fa la differenza e che non accadde nel 2006: cerchiamo di essere più realisti anche nel negativo e non sfrantumiamoci oltremodo i maroni.