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  1. "Il tennis, ? lui". Roger Federer Roger Federer ? nato a Binningen (vicino a Basilea in Svizzera) da padre svizzero (Robert) e madre sudafricana (Lynette).[2] ? cresciuto nel paese di M?nchenstein, nei dintorni di Basilea, insieme alla sorella Diana. Federer, oltre al tedesco, parla correntemente il francese, l'inglese, l'italiano e conosce un po' di svedese. Attualmente risiede a Oberwil ed ? fidanzato con la ex-giocatrice di tennis svizzera (di origine slovacca) Miroslava Vavrinec (Mirka), ritiratasi dalle competizioni nel 2002 a causa di un infortunio al piede. I due si sono conosciuti nel 2000 alle Olimpiadi di Sydney. Nell'ottobre del 2003 Federer ha lanciato una linea di cosmetici e fragranze chiamata "RF Cosmetics".[10] Nel dicembre dello stesso anno ha creato l'omonima fondazione, con lo scopo di aiutare i bambini disagiati, principalmente in Sud Africa (paese natale della madre). Nel gennaio del 2005 si ? fatto promotore fra i tennisti di un'iniziativa per aiutare le persone colpite dallo tsunami nell'Oceano Indiano, organizzando delle partite di beneficenza i cui fondi sono poi stati devoluti all'UNICEF. Il 3 aprile 2006 ? stato nominato ambasciatore dell'UNICEF. Il 23 dicembre 2006 Federer ha fatto il suo primo viaggio in qualit? di Goodwill Ambassador dell'UNICEF, andando a far visita ai bambini delle citt? indiane del Tamil Nadu, una regione completamente devastata dallo tsunami del 26 dicembre del 2004. In occasione della giornata mondiale per la lotta all'AIDS del primo dicembre 2007, Federer, in qualit? di ambasciatore dell'UNICEF, ha prestato la sua immagine per un video volto a sensibilizzare sul problema della trasmissione del virus dalle madri ai neonati .[11] Ha incontrato papa Benedetto XVI a Roma nel 2006 durante il torneo di tennis Internazionali d'Italia.[12] Roger Federer ? alto 185 cm, pesa 80 kg ed ? destro (rovescio a una mano)[1] Federer ha vinto 13 titoli di singolare nei tornei del Grande Slam, 4 Masters, e 14 tornei ATP Masters Series. Nel 2004 lo svizzero ? diventato il primo giocatore dal 1988 a vincere tre tornei del Grande Slam nello stesso anno (gli Open d'Australia, il Torneo di Wimbledon e gli Open degli Stati Uniti); ha quindi ripetuto l'exploit una seconda e una terza volta nel 2006 e nel 2007 (unico giocatore dell'Era Open). Nel 2007, vincendo il suo terzo titolo agli Australian Open, ? diventato l'unico giocatore ad essersi imposto in tre diversi tornei del Grande Slam almeno tre volte. Federer ? stato al primo posto della classifica ATP dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008, e detiene il record del maggior numero di settimane consecutive in testa al ranking mondiale. L'8 luglio 2007 Federer ha eguagliato il primato di Bj?rn Borg vincendo il torneo di Wimbledon per la quinta volta di fila (record nell’Era Open); luned? 8 settembre 2008 (non si ? giocato la domenica causa pioggia) ha invece ritoccato il record per l'Era Open, che gi? gli apparteneva, di cinque vittorie consecutive agli US Open, staccando Ivan Lendl e John McEnroe (tre vittorie consecutive ciascuno). Con questa vittoria, Federer ? l'unico nella storia del tennis ad aver vinto due prove del Grande Slam per cinque volte consecutivamente. Ha da poco interrotto il rapporto di collaborazione con il coach Jose Higueras. Federer entr? nel circuito dell'Association of Tennis Professionals (ATP) nel luglio del 1998, all'et? di 17 anni, dopo avere vinto nello stesso anno l'edizione Juniores dei Championships di Wimbledon ed avere raggiunto la finale degli US Open, sempre Juniores. Dopo il suo esordio nel circuito professionistico (vittoria contro Guillaume Raoux) nel torneo di Tolosa, arricch? la sua stagione vincendo il torneo Juniores dell'Orange Bowl in Florida. Nel 1999 debutt? per la Svizzera in Coppa Davis contro l'Italia aggiudicandosi il suo singolare d'esordio, in quattro set contro Davide Sanguinetti. Raggiunse le semifinali nel torneo ATP di Vienna e si aggiudic? il torneo Challenger di Brest. Nel 2000 raggiunse le sue prime finali nel circuito ATP al torneo di Marsiglia e in quello casalingo di Basilea. Si classific? quarto alle Olimpiadi di Sydney, concludendo l'anno al 29? posto della classifica di singolare. Nel 2001, vinse il suo primo torneo a Milano (sconfiggendo Julien Boutter in finale), arriv? in finale al torneo di Rotterdam e di Basilea e raggiunse i quarti di finale sia all'Open di Francia che al Torneo di Wimbledon. Sulla strada per i quarti di finale, Federer sconfisse Pete Sampras in cinque set, per 7-6(7) 5-7 6-4 6-7(2) 7-5, ponendo fine alla striscia positiva dell'americano di 31 vittorie consecutive a Wimbledon. Tale confronto resta l'unico mai disputato tra i due giocatori in un torneo ufficiale, ed ? considerato da molti la vera e propria svolta nella carriera dell'elvetico.[13] Questo incontro segnal? Federer come giocatore emergente del tennis mondiale. Lo svizzero concluse l'anno al 13? posto in classifica. Il tennis di Roger Federer ? unanimemente considerato il punto di incontro tra il tennis classico, nel quale doti come la sensibilit? ed il tocco avevano un importante ruolo, e quello moderno affermatosi con l'evoluzione tecnologica delle racchette. Del tennis antico Federer conserva senz'altro l'eleganza nei gesti: lo svizzero ? uno dei pochissimi tennisti a giocare di diritto ancora in posizione classica Neutral Stance, con il piede destro parallelo alla linea di fondo. L'impugnatura con cui gioca il colpo ? una Eastern, non particolarmente accentuata: nel movimento Federer impone una brusca accelerazione all'avambraccio, ruotando il polso quando desidera conferire effetto in Top-Spin alla palla e avanzando al contempo con la spalla. Il risultato ? un colpo molto veloce, di difficile lettura per l'avversario essendo giocato senza cambiare posizione dei piedi, non molto carico di effetto e adatto alle superfici veloci. Miami 2007 La spinta in avanti della spalla, proietta naturalmente Federer verso la rete rendendo il colpo efficace come colpo d'approccio. La versatilit? tecnica di Federer gli consente notevoli variazioni con tale colpo: in allungo spesso utilizza un rapido movimento del polso per incrociare il colpo, risultando molto efficace nel passante contro avversari a rete. Lo stesso fa quando la palla ? particolarmente bassa nei pressi della rete, accompagnando il movimento con un piccolo salto, trasferendo dal basso verso l'alto l'energia del gesto. La chiusura del movimento di diritto di Federer avviene lateralmente, dando l'impressione, come qualcuno ha detto, che il movimento assomigli a quello di una "grande frusta liquida".[30] Il rovescio di Federer ? un colpo meno naturale sul quale l'elvetico ha molto lavorato, e i cui progressi sono andati di pari passo con quelli di classifica. Anche di rovescio, giocato ad una mano, Federer gioca in accentuata Neutral Stance con il piede destro che scavalca l'allineamento del sinistro, utilizzando maggiormente il polso sia per conferire effetto in Top-Spin alla palla sia per direzionare il colpo. La sua impugnatura ? generalmente a met? tra una Continental ed una Eastern, ed il piano di rimbalzo sulla palla viene adattato dall'inclinazione del polso. Il colpo non viene giocato in avanzamento come il diritto, ed il peso del corpo tende a poggiare prevalentemente sul piede sinistro (il posteriore). In alternativa al rovescio in Top-Spin, Federer dispone di un efficace rovescio in Back, con effetto dall'alto verso il basso. In questo colpo lo svizzero esalta la sua sensibilit? di tocco, trasformando quella che ? una scelta difensiva per tutti gli altri giocatori, in un'arma di attacco quando lo gioca basso e teso in incrociato, difficile da ribattere specialmente per i giocatori destrorsi con rovescio a due mani. Nel bagaglio tecnico dello svizzero c'? anche un insolito colpo di rovescio effettuato in allungo con un colpo di polso dal basso verso l'alto, incrociandolo stretto in top-spin, contro avversari che scendono a rete su quel colpo. In occasione delle esibizioni giocate contro Pete Sampras, nel novembre 2007, il fuoriclasse americano ha elogiato questo suo particolare colpo dichiarando "... ha questo colpetto (lett. flick) di rovescio che non avevo mai visto prima... ? qualcosa che io non avevo".[31] Nonostante con il diritto Federer faccia molti pi? punti e tenda a sbagliare di meno, c'? chi ritiene che il rovescio "sia il suo migliore colpo".[32] Il servizio di Federer ? un colpo che si ? anch'esso evoluto nel tempo. Agli esordi Federer serviva senza spingere in maniera accentuata con gli addominali, spingendo la prima di servizio pi? piatta e risultando pi? attaccabile sulla seconda. Con gli anni ha aumentato l'inarcamento della schiena e oggi serve una seconda in kick con grande sicurezza (Federer commette pochi doppi falli). Il suo movimento di battuta si ? avvicinato come meccanica del gesto a quello del pi? grande "battitore" della storia del tennis moderno, Pete Sampras".[33] La sua prima di servizio viaggia mediamente attorno ai 195-200 km/h, meno veloce di quella di molti altri tennisti contemporanei. Ci? nonostante la capacit? di piazzamento rende Federer uno dei giocatori che ricava la maggior parte dei punti dal proprio servizio. Ad inizio carriera Federer veniva considerato un giocatore di volo ed era posto a confronto con i grandi specialisti della rete quali John McEnroe, Stefan Edberg e Boris Becker. L'evoluzione del gioco di Federer ed il contestuale miglioramento dei risultati, sono per? concisi con una riduzione da parte dello svizzero degli schemi di serve & volley. Il tennis moderno, molto pi? potente e giocato su superfici pi? lente, con palle pi? pesanti, penalizza il gioco di rete, e Federer, utilitaristicamente, ha fatto di necessit? virt?. Di certo, il campione svizzero, conserva una strordinaria compostezza e coordinazione nei colpi di volo, e spesso si esalta alla ricerca di soluzioni di tocco. In alcuni tornei (Australian Open 2007 e Master Cup 2007) sembra voler tornare, e con ottimi risultati, agli "antichi" schemi di volo, che gli hanno permesso comunque di vincere i suoi primi tornei dello Slam. Servizio di Federer a Wimbledon 2007 La migliore dote del gioco di Federer consiste, per?, nella straordinaria reattivit? e nel colpo d'occhio che gli consentono di intuire e partire in anticipo sul colpo dell'avversario. Come ha avuto egli stesso occasione di affermare "...io sento, quando qualcuno sta per colpire la palla, di sapere con che angolo e che effetto, semplicemente mi sembra di averla gi? vista. E questo ? un enorme vantaggio." [34] Una statistica rende meglio l'idea di questa sua abilit?: nei confronti diretti con l'americano Andy Roddick, il pi? potente battitore del circuito e recordman di ace in diverse stagioni, Federer ha servito meno ace del suo avversario solo in due occasioni su quindici incontri disputati. Come fu fatto notare dopo la semifinale di Wimbledon 2003 in cui Andy Roddick serv? solo 4 ace, "Federer ha un talento nella lettura del servizio di Roddick... Roddick ha realizzato solo 4 ace nell'incontro mentre ne aveva serviti 64 nei 5 match precedenti..." [35] Il suo preparatore atletico ? da 10 anni Pierre Paganini. Nonostante in alcuni momenti delle sue esibizioni Federer sembri pigro ed adagiarsi sul suo talento, giocando da posizioni non tecnicamente ortodosse, adattando i colpi col polso, Paganini descrive il suo pupillo come un atleta completo, "Un tennista non deve essere n? uno sprinter, n? un maratoneta, n? un tiratore di precisione, ma deve trarre un po' da ognuna di queste categorie". [36] La caratteristica che gli consente di avere grande resistenza sul campo risiede forse, senza che si possa agevolmente documentare tale affermazione, nello scarso dispendio energetico che egli ha durante il 'suo' tennis: Federer ha movimenti essenziali, non sbuffa n? emette gemiti nel colpire la palla, ed il condurre spesso il gioco lo costringe poche volte a lunghe rincorse sulla difensiva. I progressi degli ultimi anni sono stati anche caratteriali. Ad inizio carriera anche Federer era solito innervosirsi e lanciare racchette per terra. Poi, come afferma, dopo un incontro perso ad Amburgo nel 2001 con l'argentino Franco Squillari decise di non ripetere pi? tali gesti, e le cose, a suo dire, andarono meglio.[37] Da allora Federer ha assunto in campo un atteggiamento calmo e sereno, fiducioso nel proprio tennis. Come ha affermato, "...quando sono in difficolt? mi concentro sul mio gioco. In passato, quando ero sotto col punteggio, venivo preso dalla paura e cercavo di cambiare qualcosa nel mio gioco; oggi sono calmo ed ho fiducia nei miei colpi". Fonte: Wikipedia
  2. Ho la coscienza a posto. E se ho commesso qualche piccolo errore ? solo per superficialit? o perch? ho trascurato alcuni aspetti della mia vita. Quello che ? accaduto ? stata una vera e propria lezione di vita. E tra le lezioni metterei anche un bel pensiero: tra un mito indistruttibile e un mostro sbattuto in prima pagina c'? un ragazzo che ama correre in moto. Ecco, quello sono io. Valentino Rossi Nasce a Urbino il 16 febbraio 1979 e da piccolissimo si sposta a Tavullia, Rossi inizia a prendere confidenza con i motori fin da piccolo, mostrando subito il suo talento. Inizia da bambino coi kart grazie al padre Graziano, che corse nel motomondiale negli anni '70; passa poi molto velocemente alle pi? economiche minimoto, che al tempo non avevano ancora avuto lo sviluppo odierno e prende la prima licenza come pilota del Moto Club Cattolica, sodalizio pioniere delle gare di minimoto. Fa le sue prime esperienze e gare presso la pista Motorpark a Cattolica. la prima omologata FMI. A 13 anni prova per la prima volta la Aprilia Futura 125, ma il debutto nelle campionato Sport Production lo fa nel 1993 a bordo di una Cagiva gestita da Claudio Lusuardi. Nel 1994 partecipa contemporaneamente ai campionati Sport Production e GP italiani, riuscendo a vincere il campionato delle derivate di serie ed a fare esperienza sui prototipi da GP. L'anno successivo vince il campionato italiano della classe 125, e si classifica terzo nell'europeo della stessa categoria. Da quando ha debuttato in 125 nel '96 Rossi non ha mai saltato una gara. L'alba della stagione 1996 del motomondiale sancisce l'esordio nel campionato del mondo. Dopo alcune prestazioni di rilievo, ottiene la sua prima vittoria nel Gran Premio della Repubblica Ceca, a Brno, dopo aver conquistato anche la sua prima pole position. Per qualche giorno ? anche il pi? giovane pilota ad ottenere una vittoria in 125, prima che Ivan Goi nella gara in Austria glielo soffi. Nel 1997 passa dal team AGV al Team ufficiale Aprilia, ottiene il suo primo titolo mondiale a bordo della RS 125. A partire dal 1998 corre nella classe 250. Trascorre un anno di ambientamento all'interno del "mega team" Aprilia 250 che in quell'anno schiera ben 3 piloti: il campione mondiale a fine anno Loris Capirossi, il veloce ma sfortunato Tetsuya Harada e il giovane Valentino. Il cambio di cilindrata segna anche il cambio di capo team, passando da Mauro Noccioli a Rossano Brazzi. Nel 1999 si laurea campione del mondo della 250, dominando la stagione con 9 vittorie. Il 2000 ? l'anno del passaggio alla classe 500 e del cambio di scuderia. Firma, infatti, un contratto con la Honda. Il suo primo anno ? frutto di molti errori, ma ancora una volta, nonostante questo, riesce a classificarsi 2?, dietro a Kenny Roberts Junior. Ma nel 2001, ultima stagione prima della sostituzione di questa classe con la MotoGP, arriva il terzo titolo iridato. Sempre nel 2001, si cimenta nella prova pi? importante del Mondiale Endurance per le case giapponesi: la 8 ore di Suzuka, imponendosi assieme all'allora compagno di marca (e pilota ufficiale Superbike Honda) Colin Edwards. L'introduzione della nuova classe, nella quale tutti i piloti sono "esordienti", non costituisce problemi per Rossi, che riesce a imporsi fin dalla prima edizione (2002, dove la Honda era molto avvantaggiata rispetto alla concorrenza, avendo preparato la moto molto tempo prima) e a bissare il titolo iridato l'anno successivo (2003). Nella stagione 2004 Rossi passa alla Yamaha; inizialmente la mossa solleva qualche perplessit? perch? la Yamaha ? giudicata tecnicamente inferiore alla Honda, nell'arco della stagione precedente ha infatti ottenuto solo un terzo posto. Rossi raccoglie comunque la sfida e porta con s? nel nuovo team alcuni elementi chiave della vecchia squadra, come il capotecnico australiano Jeremy Burgess, con lui sin dalla prima stagione in Honda, nel 2000. Il risultato ? una moto nettamente migliorata, con cui Rossi vince il motomondiale, a dodici anni di distanza dall'ultima vittoria di una moto Yamaha, pilotata dallo statunitense Wayne Rainey. Memorabili sono la prima gara di Welkom, in cui Rossi vince una stupenda battaglia contro Max Biaggi, dimostrando ancora una volta la superiorit? dell'uomo nei confronti del mezzo meccanico, e mettendo a tacere le critiche rivolte nei suoi confronti, e quella di Phillip Island, nella quale Valentino vince il mondiale andando a prendersi la vittoria ai danni di Sete Gibernau. Anche nel 2005 Rossi, contro le previsioni di molti, domina la competizione divenendo campione del mondo con quattro gare di anticipo, a Sepang, il 25 settembre. Soltanto i numeri possono descrivere la superiorit? imbarazzante del duo pilota-mezzo rispetto alla concorrenza: 11 vittorie su 17 gare, 16 podi complessivi, 1 solo ritiro, 367 punti su 425. Il 2 agosto dello stesso anno, Rossi firma il rinnovo contrattuale con la Yamaha per la stagione 2006, rifiutando l'offerta della Ducati e sconfessando le ipotesi giornalistiche di un suo possibile esordio in Formula 1 con la Scuderia Ferrari. Nella stagione 2006 Rossi si classifica al secondo posto. Ottiene 5 vittorie, 6 in meno dell'anno precedente, principalmente a causa di due cadute (tamponato da Elias alla prima curva a Jerez), due rotture del motore (Le Mans e Laguna Seca) e un distaccamento del battistrada del pneumatico anteriore in Cina. A 6 gare dal termine del campionato Rossi si trova a 51 punti di distanza dal capoclassifica, ma inizia una rimonta che appassiona i tifosi, arrivando ad affrontare l'ultima gara in testa alla classifica con 8 punti di vantaggio. Nell'ultima gara, per?, dopo una brutta partenza dalla Pole Position, cade nel tentativo di rimontare gli avversari ed arriva al 13? posto, perdendo il campionato, vinto da Nicky Hayden che viola l'imbattibilit? quinquennale di Rossi. Rossi nel MotoGP d'Olanda ad Assen, nel 2007 Nel Motomondiale 2007 le sue prestazioni sono altalenanti: vince a Jerez, Mugello, Assen, Estoril (dove dedica la vittoria di quest'ultimo a Colin McRae, scomparso il giorno precedente); arriva secondo a Losail, Shanghai, Montmel?, ma decimo a Istanbul e sesto a Le Mans. Al termine del Gran Premio motociclistico di Olanda, Rossi ? secondo a 21 punti da Casey Stoner che gareggia con una Ducati. Vince la gara del 30 giugno sul circuito di Assen (Olanda) rimontando dalla 11a posizione e superando nel finale proprio il suo principale rivale. Nel GP di Germania si ritira per una caduta in una curva. Nel Gran Premio degli Stati Uniti giunge quarto, distanziato di ben 30 secondi dal pilota della Ducati Casey Stoner. Nel GP del Giappone al termine di una gara rocambolesca a causa della pioggia si classifica in 13a posizione, permettendo a Casey Stoner (6?) di laurearsi campione del mondo per la prima volta. Nelle qualifiche dell'ultimo GP, a Valencia, il pesarese cade rovinosamente e si procura un trauma multiplo alla mano destra. L'aiuto della clinica mobile gli consente di partecipare comunque alla gara, dalla quale per? si ritira per un guasto elettronico. Si classificher? al terzo posto finale, dietro a Stoner e Pedrosa. Durante quest'ultimo fine settimana avverr? la comunicazione ufficiale del suo passaggio alle gomme Bridgestone dopo tanti trionfi con Michelin. Nel 2008 ? ancora in sella alla Yamaha stavolta gommata Bridgestone. Rossi sceglie di cambiare fornitore dopo la grande delusione dell'anno precedente, quando le sue Michelin furono le principali responsabili di alcune sue sconfitte decisive. Nonostante la coraggiosa scelta del pesarese il mondiale non comincia sotto il segno di Valentino. Stoner, Pedrosa e il debuttante compagno di squadra Lorenzo si alternano, nelle prime tre gare, sul gradino p? alto del podio. Successivamente Rossi si impone in vetta al mondiale con tre vittorie consecutive nei gran premi di Cina, Francia ed Italia (fra queste tre ? da ricordare quella numero 90 per Valentino, che gli permette di eguagliare Angel Nieto, e poi superarlo). A Laguna Seca, l'undicesima prova del mondiale, Stoner conquista la quarta pole consecutiva. Tuttavia in gara la vittoria va a Rossi al termine di un duello memorabile che vede protagonisti proprio questi ultimi due. Casey e Valentino mettono in scena il pi? combattuto ed appassionante testa a testa della stagione, con sorpassi e controsorpassi continui (indimenticabile ? il controsorpasso di Rossi effettuato al 3^ giro al "Corkscrew", in cui Valentino ha affrontato la seconda curva passando sulla terra). E' comunque un dritto di Stoner a nove giri dalla fine (il pilota cade nella ghiaia per poi rialzarsi) a decretare il definitivo successo di Valentino. Nel dopo gara, Stoner accusa Valentino di aver compiuto dei sorpassi e delle manovre "al limite", ma Valentino replica di aver solamente corso una gara di MotoGp nel pieno rispetto delle regole: nel successivo Gran Premio di Brno, Stoner si scuser? con Rossi dicendo che erano solo parole dette a caldo, chiudendo cos? ogni polemica. Le due gare successive, a Brno nella Repubblica Ceca e a Misano, rappresentano il punto di svolta della stagione di Valentino: in entrambe, Casey Stoner cade e consegna la vittoria a Rossi che chiude da par suo. Ad Indianapolis, dove il 14 settembre 2008 le moto gareggiano per la prima volta, Valentino riesce a conquistare pole e vittoria finale e a superare con 69 vittorie nella classe regina il record assoluto detenuto in precedenza da Agostini. La vittoria numero 70 arriva il 28 settembre a Motegi: il Dottore (con tre gare di anticipo) torna a laurearsi campione del mondo arrivando a 8 titoli iridati: 1 in 125, 1 in 250 e 6 tra 500 e MotoGP. La settimana successiva, a Phillip Island, Valentino continua la sua serie di risultati positivi, giungendo 2? grazie ad una rimonta spettacolare dalla 12^ posizione in griglia, infilando una serie di sorpassi imbarazzanti e dimostrando ancora una volta il suo talento. Nella successiva gara di Sepang, Rossi allunga la sua serie di risultati positivi, conquistando una ulteriore vittoria nei confronti di Pedrosa, e nell'ultima gara di Valencia, grazie ad un 3? posto, migliora ulteriormente il record di punti conquistati in una stagione, gi? appartenente a lui, di 6 punti, giungendo fino a 373 punti. Fonte: Wikipedia
  3. Rissa per Safin; risultato? Occhio nero. E il ritiro ? vicino. PERTH (Australia), 4 gennaio 2009 - "Ho avuto un diverbio a Mosca, ? stato solo un piccolo problema, diciamo che non ero nel posto giusto al momento giusto. Ma sono sopravvissuto". Marat Safin, dolorante e con un occhio nero, scende in campo nel torneo-esibizione di tennis della Hopman Cup e in coppia con la sorella Dinara batte gli azzurri Pennetta-Bolelli. Ma non ? il risultato a far scalpore. RITARDO - Safin si ? presentato a Perth in ritardo e con un visibile occhio nero. Appena arrivato, un medico ha controllato le sue condizioni di salute, visto che il tennista russo aveva comunque chiesto agli organizzatori del torneo di rinviare la sua partita. "Non sapevamo perch? stesse arrivando cos? tardi, n? perch? avesse chiesto di giocare il giorno dopo, ma ora lo abbiamo capito", ha commentato il direttore della manifestazione, Paul McNamee. RITIRO - Ottenuto l'ok, Safin ? sceso in campo e con la sorella Dinara si ? imposto 2-1 nella prova a squadre mista della Hopman Cup sugli azzurri Flavia Pennetta e Simone Bolelli. Primo successo di un anno che sar? l'ultimo: "Sar? sicuramente l'ultima stagione della mia carriera - ha commentato infatti Safin - poi mi dedicher? ad altre cose. Non so che far?, nel frattempo gioco. Rispetto agli altri ho un vantaggio, non sento pressioni" gasport
  4. Grande Lampard! Un riassunto di un anno spettacolare Il top ? stato raggiunto con l'incredibile trionfo di Nadal a Wimbledon. Finale che rimarr? nella storia.
  5. Articolo sull'esibizione ad Abu Dhabi: ABU DHABI, 1 gennaio 2009 - Li avevamo lasciati cos?: Rafa Nadal che si sdraia sull'erba di Wimbledon e Roger Federer che gli rende onore, nascondendo al meglio l'amarezza per quel 9-7 al quinto set destinato a entrare nella storia del tennis. Per la verit?, dopo la finale del 6 luglio sono accadute molte altre cose e il sorpasso dello spagnolo sullo svizzero in vetta al ranking Atp ? diventato realt? solo al torneo di Cincinnati. Il vero passaggio di consegne, per?, ? avvenuto quando Rafa ha colto la vittoria nel giardino di casa di re Roger, nell'ultimo confronto diretto tra i due pi? grandi campioni attualmente nel circuito. VERSO MELBOURNE - Il 2009 porta con s? tanti interrogativi, ma la domanda principale ? una: riuscir? Federer a riprendersi lo scettro? La prima posizione mondiale ? un obiettivo ancora alla sua portata? Impossibile rispondere adesso, le stelle del tennis mondiale non si sono ancora ripresentate in campo: lo faranno solo domani, nelle semifinali del torneo-esibizione di Abu Dhabi. Dovessero vincere entrambi (Nadal affronta Davydenko, mentre per Federer c'? Murray), si troveranno l'uno di fronte all'altro nella finale di sabato. Un match che, comunque, non potrebbe dare indicazioni molto attendibili: in questo periodo, i giocatori rifiniscono la preparazione in vista dei primi tornei ufficiali previsti dal calendario. I veri impegni di Federer e Nadal partiranno da Doha, ma ? chiaro che il primo appuntamento importante ? l'Australian Open che scatta il 19 gennaio. DALLA PARTE DI RAFA - In attesa di lasciar parlare il campo, si possono fare alcune considerazioni. Nella sfida tra Nadal e Federer, molti elementi fanno pendere la bilancia dalla parte del mancino di Maiorca, che nelle ultime classifiche Atp poteva contare su un vantaggio di 1370 punti rispetto al rivale. Anzitutto, Rafa ha 5 anni in meno di Roger, un vantaggio non trascurabile. A livello mentale, lo svizzero accusa il peso di tanti anni di leadership e soprattutto le molte sconfitte negli scontri diretti con Nadal: il conto parla di 12 successi a 6 per lo spagnolo, che si ? aggiudicato tutti e quattro i match (Montecarlo, Amburgo, Parigi e Wimbledon) della passata stagione. La tendenza degli ultimi anni ha mostrato che Nadal pu? avvicinarsi a Federer e batterlo anche sulle superfici veloci, mentre sulla terra rossa il divario tra i due si ? dilatato a favore dell'attuale numero 1 del mondo. Rafa, inoltre, migliora tecnicamente di anno in anno, mentre Roger (che in quanto a talento resta inarrivabile per chiunque) fatica a trovare qualcuno che gli insegni a fronteggiare le terribile rotazioni mancine dell'avversario: dire che a Federer spesso "voli via" il rovescio negli scambi incrociati col dritto di Nadal non ? certo un'eresia tennistica. DALLA PARTE DI ROGER - Insomma, tanti punti a favore di Nadal. Ma guai a sottovalutare l'orgoglio e la classe del nativo di Basilea, forse il pi? forte giocatore nella storia di questo sport. Se trovasse qualche antidoto tattico a Nadal e recuperasse un po' pi? di serenit?, sarebbe ancora pi? che competitivo: non dimentichiamo che ha solo 27 anni, in fondo, anche se domina da una vita. E poi, attenzione: per attuare il suo gioco, Nadal chiede al suo corpo sforzi enormi. Se non ? al massimo dell'efficienza fisica, lo spagnolo perde molto del suo potenziale e, sebbene sia giovanissimo, le spalle, la schiena e le ginocchia hanno gi? lanciato segnali allarmanti. Nella scorsa stagione, Nadal ha disputato 93 partite di torneo ed ? un ritmo eccessivo anche per uno come lui. GLI ALTRI - Insomma, per restare al vertice Nadal dovr? faticare parecchio. Anche perch? non c'? solo Federer da tenere a bada. Djokovic, numero 3 del mondo, non ? poi cos? distante e ormai ha l'et? giusta, l'esperienza e le armi tecniche per mettere in seria difficolt? il leader maiorchino. Poi c'? un Murray sempre pi? convinto dei suoi mezzi: dopo aver vinto i suoi primi due Masters Series della carriera e aver battuto Nadal all'ultimo Us Open, lo scozzese ora punta in alto per davvero. Gli altri, a cominciare da Davydenko per continuare con i due francesi-rivelazione Tsonga e Simon e finire con Blake e Roddick, sembrano oggettivamente un gradino pi? indietro. Per la verit?, un giocatore sempre in grado di battere Nadal, Federer e chiunque altro ci sarebbe: ? l'argentino Nalbandian, che per? si ricorda di essere un campionissimo solo un paio di mesi all'anno... Se ci fosse una classifica riservata ai migliori del mondo nei mesi di novembre e dicembre, David sarebbe nettamente primo. Ma siccome questa classifica non esiste, teniamoci stretti Nadal, Federer e la loro splendida rivalit?, che ci garantisce spettacolo e grande tennis per tutto l'anno. Stefano Cantalupi
  6. Safin resta, Hewitt ritorna, e mamma Davenport saluta. MILANO, 30 dicembre 2008 - C?? chi ha deciso di concedersi una nuova chance, chi lotta per tornare ai vertici e chi, invece, ? costretta a dire addio. Sono giorni di decisioni importanti per i protagonisti del tennis: la stagione 2009, che partir? ai primi di gennaio con i tornei di Abu Dhabi e Doha, si apre con alcuni colpi di scena, messi a segno da star ormai affermate che non rinunciano a far parlare di s?. LO SPETTACOLO CONTINUA ? I tifosi e, soprattutto, le tifose di Marat Safin possono stare tranquilli: continuer? a giocare anche nei prossimi mesi. Il 28enne di Mosca, abituato a varcare la linea della follia con la stessa facilit? di quella di fondo, aveva sorpreso tutti manifestando la volont? di lasciare i campi ?se si fosse reso conto di averne abbastanza del tennis?. Dichiarazioni affrettate, uscite dopo l?inaspettata eliminazione al primo turno del Master di Paris Bercy (con gli otto games di apertura regalati a un Juan Monaco), al termine di una stagione vissuta sull?altalena con match disastrosi e prove degne del suo talento, compresa la semifinale di Wimbledon strappata a Novak Djokovic. Tra esaltazione e delusione, alla fine ha prevalso la voglia di provarci ancora: il vincitore di due Slam (Us Open 2000 e Australian Open 2005) saluter? per l?ultima volta i tornei e le persone (Gaudio insegna) che pi? hanno segnato la sua carriera. Sprofondato al numero 29 del ranking Atp, Marat giocher? la Hopman Cup con la sorella Dinara e il torneo di esibizione di Kooyong, prima di partire alla volta di Melbourne per realizzare il sogno di mettere in bacheca un ultimo, prestigioso trofeo. WELCOME BACK ? Safin, per?, avr? un avversario in pi? nella corsa alla vetta. Lleyton Hewiit, il ?satanetto? della racchetta, solo corsa e tic, ha promesso davanti ai microfoni di tornare ai livelli delle annate 2001-2002, quando il declino di Sampras e Agassi e la potenza ancora inesplosa di Federer lo lanciarono verso la prima posizione mondiale. L?australiano ha le idee chiare: l?obiettivo ? la top 10, anche se la recente operazione all?anca non faciliter? il rientro tra i grandi. ?E? duro tornare dopo un intervento come il mio, soprattutto per il mio stile di gioco, fatto di cambi di ritmo e direzione?, ha ammesso lo stesso Lleyton. Anche per lui, la partecipazione alla Hopman Cup scioglier? i dubbi sullo stato di salute. STAFFETTA ? ? Niente pi? sogni di gloria sportiva, invece, per Lindsay Davenport. Ci aveva provato, la giunonica americana, a giocare con la carrozzina a bordo campo dopo la nascita del primo figlio Jagger ma ora che diventer? mamma per la seconda volta, l?addio alle competizioni ? stato inevitabile: ?E? una novit? inaspettata e eccitante che mi obbliga ad abbandonare il tennis. Ora devo organizzare il mio futuro?. Pronta a prendere il posto di Lindsay c?? una vecchia conoscenza degli appassionati: Jelena Dokic. La famosa bambina prodigio, vittima delle pressioni di un inquietante padre-padrone (come la Schnyder, la Pierce, la Capriati e la Graf), ha ripreso in mano la sua vita e la sua carriera: nel 2008, partendo senza classifica, ha inanellato 32 vittorie (contro 8 sconfitte), risalendo fino al numero 187. La rivedremo all?Australian Open, grazie a una wild card. In pochi credono ancora in una nuova esplosione, ma poco importa: pi? delle ambizioni basterebbe vederle recuperare il sorriso. Valentina Buzzi
  7. DICIASSETTESIMA GIORNATA DELLA SERIE A TIM Lazio-Palermo: Gava di Conegliano - Nel primo tempo l'assistente Carrer fischia una posizione di off-side a Miccoli inesistente: al momento del lancio di Liverani, l'ex calciatore del Benfica ? tenuto in gioco da De Silvestri. Al 64' sempre lo stesso assistente fischia un'altra posizione di fuorigioco che non c'?: sulla verticalizzazione di Ledesma, Rocchi ? tenuto in gioco dalla gamba destra di Kjaer. Giusta la doppia ammonizione a Balzaretti. All'83' Bovo, gi? ammonito, commette un brutto fallo su Pandev al limite dell'area di rigore: il fallo ? meritevole di cartellino giallo, ma l'arbitro lascia proseguire. Siena-Inter: De Marco di Chiavari - Al 2' minuto manata in area nerazzura di Samuel a Frick; il contatto c'?, ma l'arbitro lascia proseguire. Nella ripresa viene fischiato un fallo a Vergassola per un intervento su Quaresma inesistente: il calciatore protesta e l'arbitro lo ammonisce. Clamorosa la svista dell'assistente Griselli sul gol dell'1-2: al momento del passaggio di Maxwell, Maicon e altri due calciatori dell'Inter sono in netta posizione di off-side. Atalanta-Juventus: Farina di Novi Ligure - All'11' giusto annullare il gol di Chiellini: il calciatore, al momento dell'assist di Marchionni, ? in fuorigioco. Al 18' proprio Marchionni viene fermato in posizione di fuorigioco: al momento del lancio di Amauri per?, l'ex Parma ? in linea. Da annullare il primo gol dei bianconeri: al momento del passaggio di Sissoko, Marchionni, che servir? il pallone a Del Piero, ? in netta posizione di fuorigioco. Al 48' ancora protagonista l'ex esterno del Parma: tocca in area Floccari, ma l'arbitro non concede il penalty tra le proteste dei giocatori bergamaschi. Cagliari-Reggina: Tommasi di Bassano del Grappa - Dubbi sul rigore assegnato alla Reggina: ? il guardalinee ad assegnare il penalty, visto che Tommasi non l'aveva concesso: dal replay si nota che il calciatore del Cagliari non tocca il pallone con la mano e il rigore non c'?. Catania-Roma: Rosetti di Torino - Morimoto ? in posizione regolare in entrambi i suoi gol. Al 65' contatto dubbio in area etnea: Stovini trattiene la maglia di Vucinic, ma l'arbitro lascia proseguire. Chievo Verona-Genoa: Celi di Campobasso - Unico episodio dubbio riguarda la posizione di Oliveira al momento del gol: sul tocco di Juric, il calciatore uruguagio ? proprio sulla linea del fuorigioco. Molto difficile stabilire in diretta se ? in off-side o meno, ma dal replay pare che Luciano lo tenga in gioco. Lecce-Bologna: Morganti di Ascoli Piceno - Buona la direzione di gara. Giusto annullare il gol a DI Vaio. Il tocco di Stendardo non rimette in gioco l'ex calciatore del Genoa. Sampdoria-Fiorentina: Orsato di Schio - Ingiusta l'ammonizione a Melo per il fallo su Cassano. Difficile capire se sul colpo di testa di Delvecchio il pallone sia entrato interamente o meno. All'80' fischiato dall'assistente Agostini un fuorigioco inesistente a Cassano: al momento della verticalizzazione di Franceschini, il talento blucerchiato ? tenuto in gioco da Donadel. Torino-Napoli: Rizzoli di Bologna - Regolare il gol dei granata: al momento della conclusione sul palo di Rosina, Bianchi ? tenuto in gioco da Santacroce. Milan-Udinese: Saccani di Mantova - All 11' Maldini stende Quagliarella lanciato a rete: ci stavano espulsione e calcio di punizione, ma l'arbitro ha lasciato proseguire.
  8. Sei prezzi fossero abbordabili l'abbonamento al canale streaming di tennis lo farei Per fortuna che ora riapre i battenti questo fantastico sport
  9. PARIGI - Jo-Wilfried Tsonga e' uno dei favoriti d'obbligo per la vittoria finale degli Australian Open, in programma dal prossimo gennaio. Ma il francese non si sente tale: "Naturalmente daro' tutto per vincere - ha detto Tsonga, come riporta l'Equipe -. Ma non mi sento certo favorito per la vittoria finale. Fare bene a Melbourne significa prendere fiducia anche per il resto della stagione". (Agr)
  10. Mary ha scoperto Dio e (Forse) torna a giocare MILANO, 26 dicembre 2008 - La davano per morta, tennisticamente parlando. Ma Mary Pierce ? viva e lotta insieme a noi. Nonostante l'infortunio al ginocchio che, nel 2006, sembrava aver chiuso la sua carriera, la franco-canadese lascia ancora aperto uno spiraglio. E lo fa dalle Mauritius, dove si ? trasferita, e dove, come confessa all'Equipe, ha "scoperto Dio". VIA DA TUTTO - Nell'arcipelago situato nell'Oceano Indiano, Mary si ? isolata da tutto e da tutti. Famiglia, amici, via dalla pazza folla. A quasi 34 anni (li compir? il 15 gennaio) il tennis fa ancora parte della sua vita, ma con moderazione. "La voglia di riprendere la racchetta c'?. Certo, manca la condizione atletica", dice la Pierce. Anche perch? l'infortunio subito nel 2006 si ? rivelato essere pi? complicato del previsto. DISSEZIONE - "Sembrava una rottura del legamento crociato del ginocchio. Brutta, ma guaribile. Invece i medici hanno scoperto che si ? trattato di una dissezione. Pi? rara, e che mi fa sentire dolore non appena provo uno sforzo". Cos? la Pierce all'Equipe, specificando che, comunque, il circuito femminile non le manca. Al momento. Anche perch?, secondo lei, "non ? cambiato". FEDE - Cosa rimane, dunque? Dio. Natale alle Mauritius, dunque, per una delle poche tenniste capaci di prendere a pallate Steffi Graf (doppio 6-2 nella semifinale del Roland Garros nel 1994). "Vivo giorno per giorno - conclude Mary -. La mia vita ? la Chiesa, la mia unica motivazione ? il Signore". Se questo aiuto divino la riporter? su un campo, allora saremo tutti contenti. Alessandro Ruta
  11. Che la gioia del Natale possa scendere nei cuori vostri e delle vostre famiglie. Un abbraccio a tutti i fratelli, tifosi e non della Juventus, che ogni giorno, condividono la passione di questo sport meraviglioso. Un abbraccio infinito a tutti voi da parte mia.
  12. Forza ragazzi Avete pi? di un mese di tempo!!! Partecipate numerosi!!!
  13. Ciao Gianni, volevo chiederti se credi che De Ceglie possa avere un futuro fisso come vice-Pavel. Un saluto e tanti auguri di buon Natale a te e ai tuoi cari
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