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Socrates

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Socrates

  1. Giorgio Chiellini's 2015 Juventus Extension Far From Being Done And Dusted Giorgio Chiellini's new deal with Juventus encounters more delays. Oct 6, 2010 Giorgio Chiellini has failed to push through a deal in relation to a 2015 extension with Juventus, but his agent Davide Lippi is working hard to mediate a solution. La giornalaccio rosa dello Sport reports the latest meeting in a long line of talks with Juventus has failed. However, negotiations have not been aborted, but are being kept alive by a formal agreement between Chiellini and the club over a five-year extension. Lippi has rescheduled another meeting with Juve general director Giuseppe Marotta for next week, and there is strong belief a deal will be closed. That development will make room for Claudio Marchisio, who is next up for a renewal.
  2. INTER 0 - 0 JUVENTUSSerie A - Tante emozioni, ma zero gol a San Siro Partita vibrante e piena di emozioni, quella disputata tra Inter e Juventus a San Siro: il posticipo della 6a giornata di A regala tante occasioni da rete ma finisce 0-0, e i nerazzurri perdono la testa della classifica, che rimane alla Lazio Eurosport - domenica, 3 ottobre 2010 L
  3. Esce il fioretto di Aquilani ed entra la clava di Momo.
  4. Aquilani e Amauri sono favoriti Marchisio e Quagliarella verso la panchina. A sinistra torna Pepe 03/ott/2010 A Gigi Del Neri si strappano solo pezzetti di formazione (
  5. Juve: la difesa, dopo Tevez, deve fermare Eto'o Del Neri avrebbe voluto affrontarlo pi
  6. Del Neri convoca Amauri per la sfida contro l'Inter Il tecnico della Juventus ha convocato anche l'attaccante che fino all'ultimo è rimasto in dubbio. A questo punto l'allenatore friulano potrebbe decidere di gettarlo nella mischia sin dal 1' per la sfida coi nerazzurri 03/ott/2010 Al termine dell’allenamento di vigilia, Luigi Del Neri ha diramato i convocati per la gara di San Siro. C’è anche Amauri che fino all'ultimo è stato in dubbio. Ecco l’elenco dei giocatori che sono a disposizione del tecnico per la super sfida contro l'Inter di Rafa Benitez: 2 Motta 3 Chiellini 4 Felipe Melo 5 Sissoko 8 Marchisio 9 Iaquinta 10 Del Piero 11 Amauri 13 Manninger 14 Aquilani 18 Quagliarella 19 Bonucci 20 Lanzafame 21 Grygera 23 Pepe 25 Martinez 27 Krasic 29 De Ceglie 30 Storari 31 Costantino 33 Legrottaglie
  7. Del Neri: «Inter, non ho paura. Siamo tutti Krasic» Il tecnico bianconero: «Il gruppo ha la mentalità del serbo. Un ragazzo generoso con qualità importanti, propositivo. Quello che non voglio si ribalti mai è questa voglia di approcciarsi in campo.» 01/ott/2010 La Juve è pronta per affrontare l'Inter. Dopo la buona prova col Manchester il tecnico bianconero è ancora più convinto: «Non bisogna porsi limiti». Per questo i nerazzurri non lo spaventano. In una lunga intervista a Sky Sport 24 il tecnico traccia un primo bilancio della sua avventura alla Juve e tocca tutti gli argomenti principali: da Krasic a Del Piero. «È stato un periodo di grandi cambiamenti - dice - di grande lavoro, un cantiere sempre aperto, però migliorato molto sotto il punto di vista dell'atteggiamento e della voglia di fare sul campo risultati importanti. Con qualche attenzione in più si potrebbe essere piu sereni, ma il lavoro sta dando i suoi frutti». VERA JUVE - Per vedere la vera Juve ci vule ancora un po' di pazienza. «Cambiamenti radicali non hanno mai portato risultati immediati, ma risultati a tempo, noi ora stiamo ottenendo buoni risultati e siamo fiduciosi per il futuro. Ho trovato grande disponibilità da parte dei rigazzi, voglia di lavorare, dare il massimo c'è sempre, ho visto grande applicazione anche su un cambiamento di mentalità e di gioco dal punto di vista tattico. La Juve trarrà grandi vantaggi da questa annata». PASSIONE - Cosa non è cambiato in Del Neri nella sua lunga carriera di allenatore? «L'entusiasmo. Alleno con lo stesso entusiasmo dei primi anni, la passione è rimasta, poi l'evoluziione nella tattica, nei campionati c'è stata, ma quello che mi è rimasto è la passione. Penso di essere arrivato per gradi a questo stadio della mia vita calcistica e di aver passato questi 24 anni con positività. Mi ispiro al Milan degli anni '80». MODULO - Il marchio di fabbrica è sempre stato il 4-4-2, anche se Del Neri dice di non far troppo caso ai numeri: «Sono rispettoso di tutti i modelli, più che di modulo parlerei di organizzazione di gioco, non c'è un modulo vincente ma un modello di organizzazione di gioco e ogni allenatore ne ha uno. Tutti sono rispettabilissimi. Il mio è il 4-4-2 che poi non è sempre 4-4-2, perché alla fine chi gioca con due ali gioca col 4-2-4, l'importante è che ci sia un'idea di continuità e io non cambio». ATTENZIONE - Cos'è che lo fa più arrabbiare? «Un movimento tattico sbagliato: i gol sbagliati, i rigori sbagliati, fanno parte di una situazione tecnica. Mi paice capire se i giocatori capiscono dove sbagliano perché vuol dire che siamo a una svolta di mentalità, mi piace discutere con i miei giocatori. Si può migliorare sempre capendo che bisogna passare sopra gli errori». GOL SUBITI - La Juve subisce troppi gol, ma Del Neri è sicuro che da questo punto di vista la squadra migliorerà presto: «13 gol subiti e 21 fatti la dicono lunga sulla potenzialità di questa squadra in attacco, se fossimo perfetti saremmo primi in classifica. Dobbiamo trovare gli equilibri. Speriamo di diminuire i gol presi aumentando quelli fatti» INTER - Ora c'è la supersfida all'Inter, ma per Del Neri non è la partita della vita. «Ci sono state tante partite importanti, soprattutto quando ho iniziato ad allenare. È una sfida che interessa a tutta Italia. La Juve è una squadra amata da tutta Italia, siamo consapevoli della nostra voglia di dare il massimo. questa è una sfida importantissima, ma ne ho affrontate altre molto più importanti e difficili per me. La affronto in maniera serena perché devo dare serenità al gruppo, se un allenatore si spaventa per una gara meglio che cambi mestiere». AMAURI - Potrà recuperare Amauri? «Vediamo, siamo tornati stamattina da Manchester, vediamo come recuperiamo. Nella Juve sappiamo che non c'è nessun titolare». KRASIC - La Juve ora ha un gioiello di nome Krasic. «Lui ha ancora molti margini di miglioramento, ne sono certo, un ragazzo generoso con qualità importanti, uno che piace per forza perché è generoso, propositivo. Noi pensiamo di essere tutti Krasic, il gruppo ha questa mentalità. Quello che non voglio si ribalti mai è questa voglia di far bene di approcciarsi in campo con questa intensità, la voglia di non mollare mai. Poi a volte giochi meglio a volte peggio». MOURINHO - Senza Mourinho è una sfida diversa? «Ho battuto anche l'Inter senza Mourinho. Non sono dipendente dal portoghese. Affrontiamo i campioni d'Europa e d'Italia, è cambiato poco, le qualità non si discutono ma noi vogliamo andare lì, fare la nostra partita a viso aperto. Benitez è un ottimo allenatore ,ha dato serenità all'ambiente, un'ottima risorsa per il calcio italiano, sta portando metodologia diversa. Ho visto che regge bene l'urto, ha giocatori che rendono molto anche cambiandoli di ruolo». DEL PIERO - Con Del Piero va tutto bene: «Su questo non avevo dubbi, parlo di Del Piero come tutti gli altri, facciamo parte della Juve, non c'è nessuna titolarità, niente è dovuto. Si è dimostrato un grande professionista finora e ha sempre dato un grande apporto quando ha giocato, in sintonia con quello che ci siamo detti a inizio stagione. Questo è l'anno zero dove dobbiamo essere tutti utili e nessuno indispensabile». AGNELLI - Un pensiero per il presidente Agnelli. «Certo il presidente è una persona fondamentale per noi, ha dato una sterzata di entusiasmo e di forza psicologica perché porta un nome importante che ha dato molto alla Juve. È sempre vicino al nostro gruppo, ho sempre detto che una squadra raggiunge obiettivi se ha una solidità che può reggere nel comando. Noi non intendiamo prendere la nostra linea ma quella del presidente». SLOGAN - Del Neri chiude con il suo slogan: «Senza limiti, il che vuol dire interpretazioni diverse: Se la Juve si comporta come a Mancheter il no limits può spostarsi più su».
  8. Cambiasso: "Siamo primi in classifica" Melo: "Abbiamo le qualit
  9. Melo: "Dopo il Mondiale avevo deciso di lasciare il calcio" La sua espulsione contro l'Olanda aveva spianato la strada alla squadra di Sneijder. 02/ott/2010 Tutti ricordano l
  10. Del Piero: "L'arbitro Gonzalez mi ha donato il cartellino rosso" Simpatico siparietto rivelato dal capitano bianconero. 02/ott/2010 Da gioved
  11. Del Neri non firma per il pari Il tecnico della Juventus: "Se Amauri sta bene gioca, altrimenti nemmeno lo convoco". 02/ott/2010 Domani sera i fari di San Siro si accenderanno per il derby d'Italia. Di fronte l'Inter di Rafa Benitez e la Juventus di Gigi Del Neri: due allenatori alla prima stagione alla guida della rispettiva squadra e, dunque, al loro primo 'derbyssimo'. Il tecnico bianconero non lascia trasparire emozioni e, in conferenza stampa, ha spiegato: "Domani si affronteranno due squadre di grande spessore che hanno sempre combattuto intensamente. Con l'Inter c'
  12. Benitez non è Mourinho: "Dobbiamo abbassare i toni fuori dal campo" Il tecnico nerazzurro: "Inter-Juve è come Liverpool-Manchester e Real-Barcellona". 02/ott/2010 Se sulla panchina nerazzurra ci fosse stato ancora Josè Mourinho, quella di oggi sarebbe stata probabilmente una conferenza stampa indimenticabile. Rafa Benitez, invece, ha modi del tutto differenti e, piuttosto che frecciate e "sfide", ha provato a stemperare la tensione prima della gara. "Dobbiamo abbassare il tono sulle tribune - ha detto l'allenatore dell'Inter - ma mantenerlo alto in campo. Vengo da un Paese nel quale le tifoserie si rispettano a vicenda, domani le nostre avranno la possibilità di dimostrare lo stesso..." Parole d'elogio anche per la Juventus: "E' una squadra forte che quest'anno è cambiata molto ed avrà fame di vincere. Per noi sarà una partita difficile, ma abbiamo fiducia in noi stessi e nei nostri tifosi. Credo ci sia la stessa rivalità che c'è tra Liverpool e Manchester United, Real Madrid e Barcellona". Per la sfida contro i bianconeri, Benitez ha recuperato Lucio, Julio Cesar e Milito, ma non Samuel, Zanetti e Pandev.
  13. Chiellini: "Non potrei mai passare dalla Juve all'Inter" "La sfida coi nerazzurri ha indubbiamente un sapore particolare". 02/ott/2010 Se
  14. Stankovic: "Preferisco un'Inter brutta ma vincente". Krasic snobba l'Inter: "Il prestigio Juve è superiore!" Il serbo della Juventus: "Voglio entrare nella storia bianconera". 02/ott/2010 Inter-Juventus non è solo la sfida tra due squadre che da sempre hanno una rivalità accesa, ma anche l'incontro tra i due compagni di nazionale serba, Dejan Stankovic e Milos Krasic. Il serbo è un punto fermo della compagine nerazzurra da molti anni, la nuova furia bionda sta conquistando a poco a poco il cuore dei tifosi juventini. Entrambi, dalle pagine della giornalaccio rosa dello Sport, parlano della sfida in programma domenica a San Siro, della loro amicizia e dei loro obiettivi per il futuro. Il primo a prendere la parola è il centrocampista dell'Inter: "L'inizio della mia stagione con la panchina in Supercoppa ed il fastidio all'adduttore non è stato dei migliori. Poi a poco a poco sono riuscito a prendere la forma ed a correre come si deve, come devono fare tutti. A Roma c'è stato quello sfogo di Chivu, ma è stata una cosa positiva. In questo gruppo non esistono dubbi, stiamo bene insieme da cinque anni. Benitez si è arrabbiato dopo l'Olimpico, ma mai come Mourinho dopo la sconfitta di Catania. Preferisco un'Inter meno bella che vincente, anche se contro il Werder ed il Bari abbiamo dato spettacolo. La partita contro la Juventus? Mi ricordo un 3-2 dove feci un gol ed un assist. Mi aspetto una Juventus dietro la palla, una squadra corta che ci vorrà sorprendere con le ripartenze. Krasic? Merita la Juventus per la sua storia e perchè è un ragazzo serio. Al mondiale gli dicevo "Se non torni ti mangio" (ride, ndr)". La parola passa all'ex-Cska Mosca: "Sono molto fiero delle mie origini, quando segno penso spesso ai miei connazionali. La Serbia è una paese in crescita, speriamo che le cose possano ancora migliorare. Stankovic? Mi fa piacere incontrarlo, per me è un modello. Anche se sono qui da poco tempo ho già capito l'importanza di questa partita, è la sfida che rappresentata in toto il vostro calcio, il massimo per la serie A. Anche l'Inter mi ha cercato per un po' di tempo, ma il prestigio e la storia della Juventus sono qualcosa di unico, ho avverato il sogno della mia vita. Io come Nedved? Magari potessi arrivare ai suoi livelli, lavoro per potermi avvicinare a lui. Penso che possiamo battere l'Inter, ogni giorno che passa vedo dei miglioramenti, il collettivo Juve sta crescendo. Il mio obiettivo? Voglio conquistarmi un posto nella storia della Juventus".
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