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Socrates

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Socrates

  1. Luciano Moggi: I Was Just Juventus' Guardian In Calciopoli Moggi continues to deny that he has done anything wrong, insisting he was only protecting his club... Former Juventus general director Luciano Moggi has spoken once again about the Calciopoli scandal which erupted in 2006, and for which he is currently under trial. Moggi believes that others were behind this to remove him from football and stop the Bianconeri's success in Serie A, which they had dominated until then. "That trial will prove that I was just a guardian, and there was no organised crime," declared the former transfer guru to Radio Padania. "I only tried to learn, it will be read in the interceptions." Juventus were relegated and had league titles stripped off after intercepted phone calls - in which Moggi was heard talking to referee designators as well as referees - came to light in 2006. Moggi has always denied that he manipulated match results. The trial is currently being held in Naples.
  2. Giorgio Chiellini: Juventus Are Closing In On Inter The Italy international is confident it will not be a walk in the park for the Nerazzurri next season... Juventus finished second in Serie A last season, ten points adrift of champions Inter, but centre-back Giorgio Chiellini believes the Old Lady are making the right moves in the transfer market and will give the Nerazzurri a run for their money next term.
  3. MARCO MONTEBUGNOLI Nazione: Italia Luogo di nascita: Castel San Pietro Terme (Bologna) Data di nascita: 21.02.1972 Ruolo: Centrocampista Altezza: - Peso: - Soprannome: - Alla Juventus dal 1990 al 1991 0 presenze - 0 reti
  4. He has got everything to become a star.
  5. Gianluigi Buffon: Juventus Need To Close The Gap With Inter Buffon is looking ahead to next season's challenges as he gives his views on the past, present and future... Juventus goalkeeper Gianluigi Buffon is gearing himself up for a tough season, and he insists the gap with Inter needs to be closed if his side are to challenge for major honours. The Italian international is currently on holiday, but he has spoken through his official website as he underlines the guidelines for next term. "We will start off with the best ingredients in order to do well, but we know that a long season with many objectives is ahead of us," the goalkeeper told his official website. "Unfortunately the end of season did not go to plan, but we have to continue playing in a balanced league and we have to cancel the gap with Inter." La Nazionale custodian has also given his views on Italy's failed attempts at the Confederations Cup. "I am not trying to find excuses, but I am sure that we did not arrive in South Africa in the best condition," added Buffon. "At best we were only at 60 percent. We will be at our best next year and we will be ready."
  6. Non conosco costui ma scommetto che si tratta di qualcuno di mediaset ... li riconosco dalla faccia ....
  7. GAETANO SCIREA https://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Scirea Nazione: Italia Luogo di nascita: Cernusco sul Naviglio (Milano) Data di nascita: 25.05.1953 Luogo di morte: Babsk (Polonia) Data di morte 03.09.1989 Ruolo: Difensore Altezza 178 cm Peso 75 kg Nazionale Italiano Soprannome: Gai Alla Juventus dal 1974 al 1988 Esordio: 28.08.1974 - Coppa Italia - Juventus-Varese 4-0 Ultima partita: 15.05.1988 - Serie A - Juventus-Fiorentina 1-2 552 presenze - 32 reti 7 scudetti 2 coppe Italia 1 coppa dei campioni 1 coppa delle coppe 1 coppa Uefa 1 supercoppa Uefa 1 coppa intercontinentale Campione del mondo 1982 con la nazionale italiana Vice-Allenatore della Juventus dal 1988 al 1989 Gaetano Scirea Scirea alla Juventus nella stagione 1987-1988 Nazionalità Italia Altezza 178 cm Peso 75 kg Calcio Ruolo Allenatore (ex difensore) Ritirato 1988 - giocatore Carriera Giovanili 1963-1967 Serenissima S. Pio X 1967-1972 Atalanta Squadre di club 1972-1974 Atalanta 58 (1) 1974-1988 Juventus 552 (32) Nazionale 1975-1986 Italia 78 (2) Carriera da allenatore 1988-1989 Juventus Vice Palmarès Mondiali di calcio Oro Spagna 1982 « Un fuoriclasse raro, inarrivabile. Per la raffinata eleganza con cui stava in campo e per l'educazione e l'onestà con cui affrontava la vita. Gaetano Scirea è stato un campione straordinario e un uomo squisito. Come giocatore della Juventus ha vinto tutto [...] Come uomo è stato un modello di dolcezza e integrità, una persona leale e gentile. » (Juventus Football Club, 25 maggio 2014) Gaetano Scirea (Cernusco sul Naviglio, 25 maggio 1953 – Babsk, 3 settembre 1989) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore. Giocava come libero, ruolo di cui è riconosciuto dalla stampa specializzata quale uno dei massimi interpreti nella storia del calcio, nonché icona di correttezza e signorilità. Divenuto uno degli uomini-simbolo della Juventus allenata da Giovanni Trapattoni a cavallo degli anni 1970 e 1980, nonché suo capitano dal 1984 al 1988, Scirea formò – assieme al portiere Dino Zoff, allo stopper Claudio Gentile e al terzino Antonio Cabrini, tutti e tre compagni di squadra e Nazionale – una delle migliori linee difensive nella storia della disciplina. Coi bianconeri ha vinto sette titoli di campione d'Italia, diventando al contempo – assieme al già citato Cabrini – il primo giocatore ad aver vinto tutte le maggiori competizioni UEFA per club; ha inoltre detenuto per lungo tempo il record di presenze nella storia del club torinese, con 552 apparizioni. Con la maglia della Nazionale italiana, s'è laureato campione del mondo nel 1982. Nel 2011 è stato introdotto postumo nella Hall of Fame del calcio italiano. Biografia Nacque nell'hinterland milanese, in una modesta famiglia composta dal padre Stefano, lombardo di origini siciliane, operaio alla Pirelli, e dalla madre Giuditta, anch'essa lombarda: Gaetano era il terzo di quattro fratelli. Si sposò con Mariella Cavanna, in seguito parlamentare italiana di Forza Italia e poi dell'UDEUR: dal matrimonio nacque Riccardo, unico figlio della coppia, il quale una volta adulto è approdato come il padre alla Juventus, in questo caso nello staff tecnico. Il 3 settembre 1989, da allenatore in seconda della Juventus, Scirea venne incaricato di assistere a un incontro del prossimo rivale dei bianconeri in Coppa UEFA, il Górnik Zabrze, recandosi in Polonia; data l'infima caratura degli avversari, sia lui sia il tecnico Dino Zoff ritenevano superfluo tanto scrupolo, ma entrambi si attennero alle disposizioni della dirigenza bianconera. Durante il viaggio di ritorno verso Varsavia, dove avrebbe dovuto prendere il volo per Torino, accompagnato da un autista locale, da un interprete e da un dirigente del Górnik, la vettura su cui i quattro erano a bordo, una Polski Fiat 125p, fu tamponata da un furgone nei pressi di Babsk, prendendo fuoco anche a causa di quattro taniche di benzina che erano state stipate nel bagagliaio in caso di necessità. Degli occupanti si salvò solo il dirigente della squadra polacca perché seduto sul sedile anteriore; essendosi aperto lo sportello durante il tamponamento, poté uscire dal veicolo. Per Scirea, l'autista e l'interprete il rogo fu fatale, visto che, in base agli esiti dell'autopsia, non avevano riportato lesioni nell'impatto. Scirea fu soccorso e trasportato presso il vicino ospedale di Rawa Mazowiecka ma, a causa delle gravi ustioni riportate, i medici non poterono fare altro che constatarne il decesso. L'incidente avvenne la domenica pomeriggio, e la notizia della morte di Scirea fu comunicata in Italia la sera stessa da Sandro Ciotti alla Domenica Sportiva, suscitando lo sgomento degli ospiti in studio, tra cui vi era il suo ex compagno di squadra Marco Tardelli. Venne sepolto nel cimitero di Morsasco, comune d'origine della moglie Mariella. Caratteristiche Scirea alla Juventus, in una delle sue classiche ripartenze dalla difesa, contrastato dal rivale Oriali e seguito dal compagno di reparto Cuccureddu. Secondo Gianni Brera «il povero Scirea era dolce e composto, di una moderazione tipica del grande artista. Non era difensore irresistibile né arcigno, era buono, ma completava il repertorio con sortite di esemplare tempestività, a volte erigendosi addirittura a match winner». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Giampiero Mughini, per il quale Scirea «era un giocatore che parlava poco, e questo anche quando sarà reputato il più grande libero del mondo». Con movenze simili a quelle di Franz Beckenbauer, Scirea è ritenuto non soltanto uno dei più grandi difensori di sempre, ma anche uno dei più eleganti e moderni: dotato anche di un notevole senso tattico – reminiscenza dei suoi esordi da centrocampista –, ciò lo portava a dare il la a repentini ribaltamenti dell'azione; Gianni Mura ha ricordato che «da ragazzino lui sognava Suárez e Rivera, la maglia numero 10, la direzione d'orchestra. Ci è arrivato ugualmente, con la maglia numero 6: direzione della difesa e appoggio al centrocampo e all'attacco». Analogamente, Mario Sconcerti lo ha definito «un trequartista nella sua area di rigore», nonché «il primo libero italiano che si alzava anche ad impostare il gioco». Scirea in Nazionale, ostacolato dal difensore belga Gerets durante una delle sue frequenti sortite offensive. Nella sua lunga carriera in campo, segnata da correttezza e signorilità, spicca la completa assenza di espulsioni, fatto più unico che raro per un calciatore del suo ruolo; a tal proposito, Mughini si domanda se «qualcuno di voi che abbia amato il calcio degli anni settanta e che ricorda quelle partite, anche le più infiammate, qualcuno di voi ricorda una sola volta che Scirea sia entrato sulla palla fuori tempo, si sia sgraziato nel movimento di ostruire e fare ripartire il gioco? Qualcuno di voi ricorda un suo gesto eccitato o fuori posto o sleale? Io non credo. O meglio: quei gesti eccitati o fuori posto o sleali non ci sono mai stati». Carriera Giocatore Club Atalanta Un giovane Scirea agli esordi, nei primi anni 1970, con la maglia dell'Atalanta. I primi calci al pallone li tira nel gruppo sportivo "Serenissima" di Cinisello Balsamo, dove nella locale squadra di calcio a sette gioca come punta dal 1963 al 1967. L'allora dirigente della Serenissima San Pio X, Giovanni Crimella, nel 1967 lo porta alle giovanili dell'Atalanta, dove viene schierato inizialmente come ala destra, ruolo in cui grazie all'ottimo tocco di palla e l'eleganza nella corsa riusciva a segnare una grande quantità di gol; tuttavia la sua grande visione di gioco spesso lo portava ad accentrarsi, e per questo motivo col passare del tempo venne fatto giocare come centrocampista. Quando ebbe l'età per giocare nella Primavera (mentre alternava il calcio con il lavoro da tornitore nell'officina dello zio a Cernusco sul Naviglio, occupazione che mantenne anche dopo l'esordio in Serie A), l'allenatore Ilario Castagner lo schierò regolarmente come libero di fianco allo stopper Antonio Percassi, futuro presidente dell'Atalanta. Scirea tuttavia non interpretò il nuovo ruolo nel modo tradizionale, ma divenne il vero e proprio organizzatore di gioco della Primavera neroazzurra, con frequenti inserimenti in mezzo al campo, fino alle soglie dell'area avversaria. Scirea in allenamento con la formazione orobica Gaetano Scirea esordì in Serie A il 24 settembre 1972 con il club orobico in Cagliari-Atalanta 0-0, partita in cui sostituì nella posizione di libero l'infortunato Savoia, impressionando molto per la sicurezza con cui giocò nel ruolo che solo da poco aveva iniziato a ricoprire. Nel corso del campionato nacquero varie discussioni in seno sia alla società bergamasca che sulla stampa sull'opportunità di impiegare Scirea come difensore nonostante le sue doti in mezzo al campo, anche per il fatto che lo stesso giocatore quando interpellato esprimeva la sua preferenza per il ruolo di mezzala. Dopo un'ulteriore partita da titolare (lo 0-0 casalingo contro il Napoli) Scirea perde il ruolo di libero, sostituito dal rientrante Savoia; dopo una sola partita (la sconfitta per 9-3 sul campo del Milan) riprese comunque a giocare da titolare, come libero o come mezzala a seconda delle necessità. Dopo aver disputato complessivamente 20 partite nella massima serie e 2 partite in Coppa Italia, restò a Bergamo anche la stagione successiva, che gli orobici disputarono in Serie B dopo la retrocessione per differenza reti dell'anno precedente. Nella prima giornata di campionato giocò la sua ultima partita da mediano con l'Atalanta, in una sconfitta per 1-0 sul campo del Como, ma già dalla seconda giornata per decisione del neoallenatore neroazzurro Heriberto Herrera venne schierato stabilmente come libero, disputando tutte e 38 le partite di campionato (con anche un gol segnato, il 12 maggio 1974 in una partita persa per 2-1 sul campo del Brindisi) e 10 partite in Coppa Italia, manifestazione in cui mise anche a segno una rete il 27 marzo 1974 in una partita vinta per 1-0 contro l'Inter nel girone di semifinale. Juventus Scirea in azione con la maglia della Juventus a metà degli anni 1980 Grazie al canale privilegiato allora esistente tra Atalanta e Juventus, la società torinese, che già lo teneva sotto osservazione dall'esordio nella massima serie, lo acquistò dal presidente Bortolotti nell'estate del 1974 per 700 milioni di lire più i cartellini di Giorgio Mastropasqua, Gian Pietro Marchetti e la comproprietà di Giuliano Musiello. La formazione piemontese cercava un sostituto all'altezza del libero Sandro Salvadore, prossimo al ritiro, e il giovane Scirea sembrò subito adatto: inserito in una difesa di sicuro affidamento composta da Cuccureddu, Gentile, Spinosi e Francesco Morini, il ventunenne si ambientò subito e giocò 28 delle 30 partite della stagione 1974-75, divenendo titolare a pieno titolo e vincendo il suo primo campionato, nonché il sedicesimo per i bianconeri. Scirea, con indosso la divisa dei rivali del Liverpool, solleva da capitanobianconero la targa della Supercoppa UEFA 1984. Fu tra i protagonisti nell'annata 1976-77 dell'accoppiata scudetto-Coppa UEFA, il primo vinto alla quota di 51 punti – all'epoca, un record per un torneo a 16 squadre con 2 punti a vittoria – dopo un testa a testa durato per tutto il torneo contro i rivali del Torino che finirono a un solo punto di distanza, la seconda conquistata nella doppia, durissima finale contro gli spagnoli dell'Athletic Bilbao; si trattò della prima competizione confederale vinta dalla Juventus. Nel 1981-82 Scirea contribuì alla vittoria del ventesimo scudetto nella storia dei torinesi, quello che diede loro il diritto di fregiarsi della seconda stella sulle maglie. La Coppa Italia messa in bacheca nel 1982-83 aprì alla Juventus le porte della successiva Coppa delle Coppe, in cui bianconeri trionfarono contro il Porto per 2-1 nella finale di Basilea del 16 maggio 1984. Fu quella la seconda accoppiata per il club italiano e per Scirea, che vinse anche il campionato 1983-84, il sesto per lui e il ventunesimo per la società. Con il ritiro di Furino, Scirea divenne da quella stagione capitano della squadra bianconera. Il 1985 fu l'anno della Coppa dei Campioni, che i bianconeri conquistarono nella tragica finale di Bruxelles allo Stadio Heysel contro gli inglesi del Liverpool, già battuti nel gennaio precedente nella Supercoppa UEFA. A fine anno la Juventus avrebbe vinto a Tokyo, contro i campioni sudamericani dell'Argentinos Juniors, anche la Coppa Intercontinentale, che fu proprio Scirea a sollevare come capitano. Scirea, assieme a Michel Platini, mostra la Coppa Intercontinentale 1985 conquistata a Tokyo contro l'Argentinos Juniors. Si ritirò dal calcio giocato all'età di trentacinque anni, alla fine della stagione 1987-88, dopo 377 partite di campionato e 552 totali con la maglia bianconera e, soprattutto, senza aver mai avuto una sola espulsione in tutta la sua carriera. Con la società piemontese vinse in totale 7 campionati nazionali, 2 Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale, entrando così – insieme a Cabrini, Brio e Tacconi – nella ristretta cerchia dei calciatori italiani vincitori di tutte le competizioni calcistiche ufficiali per club e contribuendo, allo stesso tempo, a rendere la Juventus la prima squadra a poter esibire in bacheca tutti i maggiori trofei dell'UEFA. Nazionale Scirea bacia la Coppa del Mondo conquistata con l'Italia al Mondiale '82. In Nazionale Scirea entrò molto presto, scelto da Bernardini per trovare un degno successore a Facchetti, anch'egli nato difensore di fascia e trasformatosi in libero. L'esordio avvenne il 30 dicembre 1975, all'età di ventidue anni, nella partita amichevole Italia-Grecia (3-2); mise a segno il suo primo gol in azzurro il 19 aprile 1980, in una partita amichevole pareggiata per 2-2 contro la Polonia. Scirea divenne titolare fisso della Nazionale guidata da Enzo Bearzot e prese parte al campionato del mondo 1978 in Argentina, dove l'Italia si classificò quarta; al campionato d'Europa 1980 organizzato in Italia, dove gli Azzurri arrivarono ancora quarti; al campionato del mondo 1982 in Spagna, vinto in finale contro la Germania Ovest per 3-1; e infine da capitano della squadra al campionato del mondo 1986 in Messico, che a trentatré anni segnò anche la fine della sua carriera azzurra, coincidente con l'eliminazione agli ottavi di finale contro la Francia (2-0) il 17 giugno 1986. In Nazionale Scirea totalizzò complessivamente 78 presenze e 2 gol. Allenatore Scirea in veste di vice allenatore del club bianconero all'inizio del torneo 1989-1990 Dopo il ritiro, Scirea aveva deciso d'intraprendere la carriera di allenatore. Appena conseguito il patentino a Coverciano, nell'estate del 1988 Giampiero Boniperti gli offrì il ruolo di tecnico in seconda della sua Juventus, come collaboratore di Dino Zoff. L'ex libero bianconero accettò, mostrandosi disponibile al ruolo di osservatore per conto dell'allenatore friulano, suo amico ed ex compagno sia a Torino sia in Nazionale; prima che firmasse, tuttavia, la Reggina di Lillo Foti provò a convincerlo con un ingaggio come tecnico a tutti gli effetti, in Serie B, destando in Scirea un forte interesse. Ricoprì l'incarico di vice del club bianconero per poco più di un anno, sino alla prematura scomparsa. Alla fine della stagione 1989-1990, Zoff e la squadra dedicheranno alla memoria di Scirea la Coppa Italia vinta in finale contro il Milan. Nella cultura di massa Gianluca Iovine ha scritto un romanzo su Gaetano Scirea, intitolato Cercando Scirea, presentato nel 2010 al Salone Internazionale del Libro di Torino. L'anno successivo il gruppo musicale degli Stadio ha scritto la canzone, Gaetano e Giacinto, dedicata allo stesso Scirea e a Giacinto Facchetti. Riconoscimenti postumi « Con Gaetano Scirea se n'è andata una delle facce più pulite del nostro calcio. » (Gianni Mura, 1989) Negli anni successivi alla sua morte, vari tornei giovanili e premi fair play vengono intitolati a Scirea, in ricordo del suo stile e della sua correttezza in campo e fuori. Tra gli altri, la Coppa Gaetano Scirea, un torneo internazionale di calcio riservato alla categoria Allievi, che ogni anno si tiene nella città di Matera e in alcuni comuni limitrofi; il Premio Nazionale Carriera Esemplare "Gaetano Scirea", assegnato dal 1993 in collaborazione con il comune di Cinisello Balsamo, attribuito da una giuria di giornalisti al calciatore più meritevole dal punto di vista della lealtà e della sportività; e il trofeo fair play del Consiglio della Lega Serie A, attribuito alla tifoseria più corretta d'Italia. Nel 2005 l'ex commissario tecnico della Nazionale, Enzo Bearzot, ha proposto il ritiro della maglia numero 6 in omaggio alla sua carriera. Il 12 maggio 2008 la municipalità torinese aveva inoltre intitolato una via a Scirea nel quartiere Mirafiori Sud. Prima gli era stata dedicata una strada a Laureana di Borrello e a Cinisello Balsamo, seguiti nel 2009 da Lamezia Terme, che ha deciso di intitolare a lui la via del principale palazzetto dello sport della città. A Gaetano Scirea sono inoltre intitolati il complesso sportivo di Arena Metato (sede d'una scuola calcio del Pisa), gli stadi di Andora (località turistica dove era solito passare le vacanze), Cernusco sul Naviglio (suo paese natale), Sicignano degli Alburni e Buccinasco (entrambi per i meriti sportivi), nonché dal 1991 una società sportiva di pallacanestro, la Gaetano Scirea Basket di Bertinoro. Per quanto concerne la squadra di cui fu capitano e bandiera, la Juventus, negli anni novanta i tifosi bianconeri battezzarono in suo onore il settore Sud dello Stadio delle Alpi di Torino. Nel 2011, il club torinese gli ha dedicato una delle cinquanta stelle commemorative presenti nella Walk of Fame dello Juventus Stadium. Il 21 novembre 2012, su richiesta della stessa società juventina, il capoluogo piemontese ha inoltre ribattezzato "Corso Gaetano Scirea" (già Corso Grande Torino) il viale che scorre di fronte all'ingresso principale del citato scenario sportivo. Palmarès Giocatore Club Competizioni nazionali Campionato italiano: 7 Juventus: 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986 Coppa Italia: 2 Juventus: 1978-1979, 1982-1983 Competizioni internazionali Coppa UEFA: 1 Juventus: 1976-1977 Coppa delle Coppe: 1 Juventus: 1983-1984 Supercoppa UEFA: 1 Juventus: 1984 Coppa dei Campioni: 1 Juventus: 1984-1985 Coppa Intercontinentale: 1 Juventus: 1985 Nazionale Campionato mondiale: 1 Spagna 1982 Individuale Europei Top 11: 1 Italia 1980 Inserito nella Hall of Fame - I Magnifici del calcio italiano 2000 Inserito nella Hall of fame del calcio italiano 2011 (riconoscimento alla memoria) Candidato al Dream Team del Pallone d'oro (2020) Onorificenze Medaglia di bronzo al valore atletico «Campione italiano professionisti» — Roma, 1975. Medaglia d'oro al valore atletico «Campione mondiale» — Roma, 1982. Collare d'oro al merito sportivo (riconoscimento alla memoria) — Roma, 19 dicembre 2017. « Se mai c'è stato uno per cui bisognava ritirare la maglia, era Gaetano Scirea, grandissimo calciatore e grandissima persona » (Enzo Bearzot, C.T. della nazionale italiana campione del mondo 1982)
  8. Gianluigi Buffon Proud Of Juventus
  9. Buffon Happy Juventus Continue To Buy Italians Over Foreigners As the masses spend millions on foreign stars, the Juve No. 1 is happy with his club?s decision to shop locally... Following a week of world record transfers, namely involving Real Madrid, Gianluigi Buffon spoke of his content with the Juventus squad as they take a more pragmatic approach to the transfer window. Speaking to Rai from Italy?s Confederations Cup base in South Africa, the Italian stopper was positive of his clubs progress to build for next season. ?If Juve had spent all that money I would have surprised. We understand that the club is making modifications but in a much more balanced manner," he said. "I am happy that Juve is looking to get stronger, but seeing other clubs weaken doesn?t fill me with so much joy. What is important is that the best continue to win, not the least weakened.? As Juve continue to be linked with a number of home grown players, Buffon also commented on his side?s approach to favour local produce over foreign imports. ?I like the ?native? Juve,? he smiled. ?We have always taken a similar approach and it would be nice to stay this way given what Juve stands for in Italy. "At times foreign players come in and they don?t understand, and this doesn?t help. To have a national side full of Juventus players can?t help but make me smile.?
  10. Gianluigi Buffon: Kaka & Zlatan Ibrahimovic Leaving Is Good For Juventus The goalkeeper admitted that he rejected the temptation to leave Turin, gloating that the transfer market is smiling on the Old Lady. Juventus goalkeeper Gianluigi Buffon was not sad to see Milan
  11. Marchisio: We Are The Favourites Along With Spain & England The Azzurrini are going into the Under-21 European championships as one of the favourites... Italy Under-21 midfielder Claudio Marchisio is certain that his side have the resources to win the European Championship in Sweden this summer. "All of our opponents deserve respect, but we are going there to win," stated the Juventus starlet. Italy are in confident mood after a 4-0 victory in a friendly over Denmark and begin their quest for the trophy against Serbia next Tuesday. "We offered a good performance, he told the Corriere dello Sport. "There was the risk of not being mentally prepared for the match, however no one underestimated the commitment required even though it was a friendly." The Azzurrini have a number of star players at their disposal, such as Inter striker Mario Balotelli, Juventus playmaker Sebastian Giovinco, and Genoa defender Domenico Criscito. "We are among the favourites along with Spain and England and we intend to play until the very end," he concluded. Marchisio had a good campaign this season with the Bianconeri, making 30 appearances in all competitions and scoring three times.
  12. Arsenal Can Forget About Gianluigi Buffon - Agent The odds are long that the ex Parma prodigy will be minding the net at the Emirates next season... Gianluigi Buffon?s agent has reiterated that it would be hard to imagine a scenario in which his star client would leave Juventus. Rumours linking Arsenal with the top-rated Italian keeper have resurfaced in recent weeks even though Juve reportedly rejected a massive ?75m bid from Manchester City for the custodian just last January. ?I saw something in the newspapers but I don?t think that he will move from Juventus,? Paolo Fabbri told setanta.com. ?He was quite near to Manchester City a few months ago, in January, but then at the end of the day he decided to stay there. ?There was only an enquiry, nothing more. ?Only some crazy offer completely outside of the market can make him and Juventus change their minds.?
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