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Socrates

Tifoso Juventus
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  1. GAETANO SCIREA https://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Scirea Nazione: Italia Luogo di nascita: Cernusco sul Naviglio (Milano) Data di nascita: 25.05.1953 Luogo di morte: Babsk (Polonia) Data di morte 03.09.1989 Ruolo: Difensore Altezza 178 cm Peso 75 kg Nazionale Italiano Soprannome: Gai Alla Juventus dal 1974 al 1988 Esordio: 28.08.1974 - Coppa Italia - Juventus-Varese 4-0 Ultima partita: 15.05.1988 - Serie A - Juventus-Fiorentina 1-2 552 presenze - 32 reti 7 scudetti 2 coppe Italia 1 coppa dei campioni 1 coppa delle coppe 1 coppa Uefa 1 supercoppa Uefa 1 coppa intercontinentale Campione del mondo 1982 con la nazionale italiana Vice-Allenatore della Juventus dal 1988 al 1989 Gaetano Scirea Scirea alla Juventus nella stagione 1987-1988 Nazionalità Italia Altezza 178 cm Peso 75 kg Calcio Ruolo Allenatore (ex difensore) Ritirato 1988 - giocatore Carriera Giovanili 1963-1967 Serenissima S. Pio X 1967-1972 Atalanta Squadre di club 1972-1974 Atalanta 58 (1) 1974-1988 Juventus 552 (32) Nazionale 1975-1986 Italia 78 (2) Carriera da allenatore 1988-1989 Juventus Vice Palmarès Mondiali di calcio Oro Spagna 1982 « Un fuoriclasse raro, inarrivabile. Per la raffinata eleganza con cui stava in campo e per l'educazione e l'onestà con cui affrontava la vita. Gaetano Scirea è stato un campione straordinario e un uomo squisito. Come giocatore della Juventus ha vinto tutto [...] Come uomo è stato un modello di dolcezza e integrità, una persona leale e gentile. » (Juventus Football Club, 25 maggio 2014) Gaetano Scirea (Cernusco sul Naviglio, 25 maggio 1953 – Babsk, 3 settembre 1989) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore. Giocava come libero, ruolo di cui è riconosciuto dalla stampa specializzata quale uno dei massimi interpreti nella storia del calcio, nonché icona di correttezza e signorilità. Divenuto uno degli uomini-simbolo della Juventus allenata da Giovanni Trapattoni a cavallo degli anni 1970 e 1980, nonché suo capitano dal 1984 al 1988, Scirea formò – assieme al portiere Dino Zoff, allo stopper Claudio Gentile e al terzino Antonio Cabrini, tutti e tre compagni di squadra e Nazionale – una delle migliori linee difensive nella storia della disciplina. Coi bianconeri ha vinto sette titoli di campione d'Italia, diventando al contempo – assieme al già citato Cabrini – il primo giocatore ad aver vinto tutte le maggiori competizioni UEFA per club; ha inoltre detenuto per lungo tempo il record di presenze nella storia del club torinese, con 552 apparizioni. Con la maglia della Nazionale italiana, s'è laureato campione del mondo nel 1982. Nel 2011 è stato introdotto postumo nella Hall of Fame del calcio italiano. Biografia Nacque nell'hinterland milanese, in una modesta famiglia composta dal padre Stefano, lombardo di origini siciliane, operaio alla Pirelli, e dalla madre Giuditta, anch'essa lombarda: Gaetano era il terzo di quattro fratelli. Si sposò con Mariella Cavanna, in seguito parlamentare italiana di Forza Italia e poi dell'UDEUR: dal matrimonio nacque Riccardo, unico figlio della coppia, il quale una volta adulto è approdato come il padre alla Juventus, in questo caso nello staff tecnico. Il 3 settembre 1989, da allenatore in seconda della Juventus, Scirea venne incaricato di assistere a un incontro del prossimo rivale dei bianconeri in Coppa UEFA, il Górnik Zabrze, recandosi in Polonia; data l'infima caratura degli avversari, sia lui sia il tecnico Dino Zoff ritenevano superfluo tanto scrupolo, ma entrambi si attennero alle disposizioni della dirigenza bianconera. Durante il viaggio di ritorno verso Varsavia, dove avrebbe dovuto prendere il volo per Torino, accompagnato da un autista locale, da un interprete e da un dirigente del Górnik, la vettura su cui i quattro erano a bordo, una Polski Fiat 125p, fu tamponata da un furgone nei pressi di Babsk, prendendo fuoco anche a causa di quattro taniche di benzina che erano state stipate nel bagagliaio in caso di necessità. Degli occupanti si salvò solo il dirigente della squadra polacca perché seduto sul sedile anteriore; essendosi aperto lo sportello durante il tamponamento, poté uscire dal veicolo. Per Scirea, l'autista e l'interprete il rogo fu fatale, visto che, in base agli esiti dell'autopsia, non avevano riportato lesioni nell'impatto. Scirea fu soccorso e trasportato presso il vicino ospedale di Rawa Mazowiecka ma, a causa delle gravi ustioni riportate, i medici non poterono fare altro che constatarne il decesso. L'incidente avvenne la domenica pomeriggio, e la notizia della morte di Scirea fu comunicata in Italia la sera stessa da Sandro Ciotti alla Domenica Sportiva, suscitando lo sgomento degli ospiti in studio, tra cui vi era il suo ex compagno di squadra Marco Tardelli. Venne sepolto nel cimitero di Morsasco, comune d'origine della moglie Mariella. Caratteristiche Scirea alla Juventus, in una delle sue classiche ripartenze dalla difesa, contrastato dal rivale Oriali e seguito dal compagno di reparto Cuccureddu. Secondo Gianni Brera «il povero Scirea era dolce e composto, di una moderazione tipica del grande artista. Non era difensore irresistibile né arcigno, era buono, ma completava il repertorio con sortite di esemplare tempestività, a volte erigendosi addirittura a match winner». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Giampiero Mughini, per il quale Scirea «era un giocatore che parlava poco, e questo anche quando sarà reputato il più grande libero del mondo». Con movenze simili a quelle di Franz Beckenbauer, Scirea è ritenuto non soltanto uno dei più grandi difensori di sempre, ma anche uno dei più eleganti e moderni: dotato anche di un notevole senso tattico – reminiscenza dei suoi esordi da centrocampista –, ciò lo portava a dare il la a repentini ribaltamenti dell'azione; Gianni Mura ha ricordato che «da ragazzino lui sognava Suárez e Rivera, la maglia numero 10, la direzione d'orchestra. Ci è arrivato ugualmente, con la maglia numero 6: direzione della difesa e appoggio al centrocampo e all'attacco». Analogamente, Mario Sconcerti lo ha definito «un trequartista nella sua area di rigore», nonché «il primo libero italiano che si alzava anche ad impostare il gioco». Scirea in Nazionale, ostacolato dal difensore belga Gerets durante una delle sue frequenti sortite offensive. Nella sua lunga carriera in campo, segnata da correttezza e signorilità, spicca la completa assenza di espulsioni, fatto più unico che raro per un calciatore del suo ruolo; a tal proposito, Mughini si domanda se «qualcuno di voi che abbia amato il calcio degli anni settanta e che ricorda quelle partite, anche le più infiammate, qualcuno di voi ricorda una sola volta che Scirea sia entrato sulla palla fuori tempo, si sia sgraziato nel movimento di ostruire e fare ripartire il gioco? Qualcuno di voi ricorda un suo gesto eccitato o fuori posto o sleale? Io non credo. O meglio: quei gesti eccitati o fuori posto o sleali non ci sono mai stati». Carriera Giocatore Club Atalanta Un giovane Scirea agli esordi, nei primi anni 1970, con la maglia dell'Atalanta. I primi calci al pallone li tira nel gruppo sportivo "Serenissima" di Cinisello Balsamo, dove nella locale squadra di calcio a sette gioca come punta dal 1963 al 1967. L'allora dirigente della Serenissima San Pio X, Giovanni Crimella, nel 1967 lo porta alle giovanili dell'Atalanta, dove viene schierato inizialmente come ala destra, ruolo in cui grazie all'ottimo tocco di palla e l'eleganza nella corsa riusciva a segnare una grande quantità di gol; tuttavia la sua grande visione di gioco spesso lo portava ad accentrarsi, e per questo motivo col passare del tempo venne fatto giocare come centrocampista. Quando ebbe l'età per giocare nella Primavera (mentre alternava il calcio con il lavoro da tornitore nell'officina dello zio a Cernusco sul Naviglio, occupazione che mantenne anche dopo l'esordio in Serie A), l'allenatore Ilario Castagner lo schierò regolarmente come libero di fianco allo stopper Antonio Percassi, futuro presidente dell'Atalanta. Scirea tuttavia non interpretò il nuovo ruolo nel modo tradizionale, ma divenne il vero e proprio organizzatore di gioco della Primavera neroazzurra, con frequenti inserimenti in mezzo al campo, fino alle soglie dell'area avversaria. Scirea in allenamento con la formazione orobica Gaetano Scirea esordì in Serie A il 24 settembre 1972 con il club orobico in Cagliari-Atalanta 0-0, partita in cui sostituì nella posizione di libero l'infortunato Savoia, impressionando molto per la sicurezza con cui giocò nel ruolo che solo da poco aveva iniziato a ricoprire. Nel corso del campionato nacquero varie discussioni in seno sia alla società bergamasca che sulla stampa sull'opportunità di impiegare Scirea come difensore nonostante le sue doti in mezzo al campo, anche per il fatto che lo stesso giocatore quando interpellato esprimeva la sua preferenza per il ruolo di mezzala. Dopo un'ulteriore partita da titolare (lo 0-0 casalingo contro il Napoli) Scirea perde il ruolo di libero, sostituito dal rientrante Savoia; dopo una sola partita (la sconfitta per 9-3 sul campo del Milan) riprese comunque a giocare da titolare, come libero o come mezzala a seconda delle necessità. Dopo aver disputato complessivamente 20 partite nella massima serie e 2 partite in Coppa Italia, restò a Bergamo anche la stagione successiva, che gli orobici disputarono in Serie B dopo la retrocessione per differenza reti dell'anno precedente. Nella prima giornata di campionato giocò la sua ultima partita da mediano con l'Atalanta, in una sconfitta per 1-0 sul campo del Como, ma già dalla seconda giornata per decisione del neoallenatore neroazzurro Heriberto Herrera venne schierato stabilmente come libero, disputando tutte e 38 le partite di campionato (con anche un gol segnato, il 12 maggio 1974 in una partita persa per 2-1 sul campo del Brindisi) e 10 partite in Coppa Italia, manifestazione in cui mise anche a segno una rete il 27 marzo 1974 in una partita vinta per 1-0 contro l'Inter nel girone di semifinale. Juventus Scirea in azione con la maglia della Juventus a metà degli anni 1980 Grazie al canale privilegiato allora esistente tra Atalanta e Juventus, la società torinese, che già lo teneva sotto osservazione dall'esordio nella massima serie, lo acquistò dal presidente Bortolotti nell'estate del 1974 per 700 milioni di lire più i cartellini di Giorgio Mastropasqua, Gian Pietro Marchetti e la comproprietà di Giuliano Musiello. La formazione piemontese cercava un sostituto all'altezza del libero Sandro Salvadore, prossimo al ritiro, e il giovane Scirea sembrò subito adatto: inserito in una difesa di sicuro affidamento composta da Cuccureddu, Gentile, Spinosi e Francesco Morini, il ventunenne si ambientò subito e giocò 28 delle 30 partite della stagione 1974-75, divenendo titolare a pieno titolo e vincendo il suo primo campionato, nonché il sedicesimo per i bianconeri. Scirea, con indosso la divisa dei rivali del Liverpool, solleva da capitanobianconero la targa della Supercoppa UEFA 1984. Fu tra i protagonisti nell'annata 1976-77 dell'accoppiata scudetto-Coppa UEFA, il primo vinto alla quota di 51 punti – all'epoca, un record per un torneo a 16 squadre con 2 punti a vittoria – dopo un testa a testa durato per tutto il torneo contro i rivali del Torino che finirono a un solo punto di distanza, la seconda conquistata nella doppia, durissima finale contro gli spagnoli dell'Athletic Bilbao; si trattò della prima competizione confederale vinta dalla Juventus. Nel 1981-82 Scirea contribuì alla vittoria del ventesimo scudetto nella storia dei torinesi, quello che diede loro il diritto di fregiarsi della seconda stella sulle maglie. La Coppa Italia messa in bacheca nel 1982-83 aprì alla Juventus le porte della successiva Coppa delle Coppe, in cui bianconeri trionfarono contro il Porto per 2-1 nella finale di Basilea del 16 maggio 1984. Fu quella la seconda accoppiata per il club italiano e per Scirea, che vinse anche il campionato 1983-84, il sesto per lui e il ventunesimo per la società. Con il ritiro di Furino, Scirea divenne da quella stagione capitano della squadra bianconera. Il 1985 fu l'anno della Coppa dei Campioni, che i bianconeri conquistarono nella tragica finale di Bruxelles allo Stadio Heysel contro gli inglesi del Liverpool, già battuti nel gennaio precedente nella Supercoppa UEFA. A fine anno la Juventus avrebbe vinto a Tokyo, contro i campioni sudamericani dell'Argentinos Juniors, anche la Coppa Intercontinentale, che fu proprio Scirea a sollevare come capitano. Scirea, assieme a Michel Platini, mostra la Coppa Intercontinentale 1985 conquistata a Tokyo contro l'Argentinos Juniors. Si ritirò dal calcio giocato all'età di trentacinque anni, alla fine della stagione 1987-88, dopo 377 partite di campionato e 552 totali con la maglia bianconera e, soprattutto, senza aver mai avuto una sola espulsione in tutta la sua carriera. Con la società piemontese vinse in totale 7 campionati nazionali, 2 Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale, entrando così – insieme a Cabrini, Brio e Tacconi – nella ristretta cerchia dei calciatori italiani vincitori di tutte le competizioni calcistiche ufficiali per club e contribuendo, allo stesso tempo, a rendere la Juventus la prima squadra a poter esibire in bacheca tutti i maggiori trofei dell'UEFA. Nazionale Scirea bacia la Coppa del Mondo conquistata con l'Italia al Mondiale '82. In Nazionale Scirea entrò molto presto, scelto da Bernardini per trovare un degno successore a Facchetti, anch'egli nato difensore di fascia e trasformatosi in libero. L'esordio avvenne il 30 dicembre 1975, all'età di ventidue anni, nella partita amichevole Italia-Grecia (3-2); mise a segno il suo primo gol in azzurro il 19 aprile 1980, in una partita amichevole pareggiata per 2-2 contro la Polonia. Scirea divenne titolare fisso della Nazionale guidata da Enzo Bearzot e prese parte al campionato del mondo 1978 in Argentina, dove l'Italia si classificò quarta; al campionato d'Europa 1980 organizzato in Italia, dove gli Azzurri arrivarono ancora quarti; al campionato del mondo 1982 in Spagna, vinto in finale contro la Germania Ovest per 3-1; e infine da capitano della squadra al campionato del mondo 1986 in Messico, che a trentatré anni segnò anche la fine della sua carriera azzurra, coincidente con l'eliminazione agli ottavi di finale contro la Francia (2-0) il 17 giugno 1986. In Nazionale Scirea totalizzò complessivamente 78 presenze e 2 gol. Allenatore Scirea in veste di vice allenatore del club bianconero all'inizio del torneo 1989-1990 Dopo il ritiro, Scirea aveva deciso d'intraprendere la carriera di allenatore. Appena conseguito il patentino a Coverciano, nell'estate del 1988 Giampiero Boniperti gli offrì il ruolo di tecnico in seconda della sua Juventus, come collaboratore di Dino Zoff. L'ex libero bianconero accettò, mostrandosi disponibile al ruolo di osservatore per conto dell'allenatore friulano, suo amico ed ex compagno sia a Torino sia in Nazionale; prima che firmasse, tuttavia, la Reggina di Lillo Foti provò a convincerlo con un ingaggio come tecnico a tutti gli effetti, in Serie B, destando in Scirea un forte interesse. Ricoprì l'incarico di vice del club bianconero per poco più di un anno, sino alla prematura scomparsa. Alla fine della stagione 1989-1990, Zoff e la squadra dedicheranno alla memoria di Scirea la Coppa Italia vinta in finale contro il Milan. Nella cultura di massa Gianluca Iovine ha scritto un romanzo su Gaetano Scirea, intitolato Cercando Scirea, presentato nel 2010 al Salone Internazionale del Libro di Torino. L'anno successivo il gruppo musicale degli Stadio ha scritto la canzone, Gaetano e Giacinto, dedicata allo stesso Scirea e a Giacinto Facchetti. Riconoscimenti postumi « Con Gaetano Scirea se n'è andata una delle facce più pulite del nostro calcio. » (Gianni Mura, 1989) Negli anni successivi alla sua morte, vari tornei giovanili e premi fair play vengono intitolati a Scirea, in ricordo del suo stile e della sua correttezza in campo e fuori. Tra gli altri, la Coppa Gaetano Scirea, un torneo internazionale di calcio riservato alla categoria Allievi, che ogni anno si tiene nella città di Matera e in alcuni comuni limitrofi; il Premio Nazionale Carriera Esemplare "Gaetano Scirea", assegnato dal 1993 in collaborazione con il comune di Cinisello Balsamo, attribuito da una giuria di giornalisti al calciatore più meritevole dal punto di vista della lealtà e della sportività; e il trofeo fair play del Consiglio della Lega Serie A, attribuito alla tifoseria più corretta d'Italia. Nel 2005 l'ex commissario tecnico della Nazionale, Enzo Bearzot, ha proposto il ritiro della maglia numero 6 in omaggio alla sua carriera. Il 12 maggio 2008 la municipalità torinese aveva inoltre intitolato una via a Scirea nel quartiere Mirafiori Sud. Prima gli era stata dedicata una strada a Laureana di Borrello e a Cinisello Balsamo, seguiti nel 2009 da Lamezia Terme, che ha deciso di intitolare a lui la via del principale palazzetto dello sport della città. A Gaetano Scirea sono inoltre intitolati il complesso sportivo di Arena Metato (sede d'una scuola calcio del Pisa), gli stadi di Andora (località turistica dove era solito passare le vacanze), Cernusco sul Naviglio (suo paese natale), Sicignano degli Alburni e Buccinasco (entrambi per i meriti sportivi), nonché dal 1991 una società sportiva di pallacanestro, la Gaetano Scirea Basket di Bertinoro. Per quanto concerne la squadra di cui fu capitano e bandiera, la Juventus, negli anni novanta i tifosi bianconeri battezzarono in suo onore il settore Sud dello Stadio delle Alpi di Torino. Nel 2011, il club torinese gli ha dedicato una delle cinquanta stelle commemorative presenti nella Walk of Fame dello Juventus Stadium. Il 21 novembre 2012, su richiesta della stessa società juventina, il capoluogo piemontese ha inoltre ribattezzato "Corso Gaetano Scirea" (già Corso Grande Torino) il viale che scorre di fronte all'ingresso principale del citato scenario sportivo. Palmarès Giocatore Club Competizioni nazionali Campionato italiano: 7 Juventus: 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986 Coppa Italia: 2 Juventus: 1978-1979, 1982-1983 Competizioni internazionali Coppa UEFA: 1 Juventus: 1976-1977 Coppa delle Coppe: 1 Juventus: 1983-1984 Supercoppa UEFA: 1 Juventus: 1984 Coppa dei Campioni: 1 Juventus: 1984-1985 Coppa Intercontinentale: 1 Juventus: 1985 Nazionale Campionato mondiale: 1 Spagna 1982 Individuale Europei Top 11: 1 Italia 1980 Inserito nella Hall of Fame - I Magnifici del calcio italiano 2000 Inserito nella Hall of fame del calcio italiano 2011 (riconoscimento alla memoria) Candidato al Dream Team del Pallone d'oro (2020) Onorificenze Medaglia di bronzo al valore atletico «Campione italiano professionisti» — Roma, 1975. Medaglia d'oro al valore atletico «Campione mondiale» — Roma, 1982. Collare d'oro al merito sportivo (riconoscimento alla memoria) — Roma, 19 dicembre 2017. « Se mai c'è stato uno per cui bisognava ritirare la maglia, era Gaetano Scirea, grandissimo calciatore e grandissima persona » (Enzo Bearzot, C.T. della nazionale italiana campione del mondo 1982)
  2. Gianluigi Buffon Proud Of Juventus
  3. Buffon Happy Juventus Continue To Buy Italians Over Foreigners As the masses spend millions on foreign stars, the Juve No. 1 is happy with his club?s decision to shop locally... Following a week of world record transfers, namely involving Real Madrid, Gianluigi Buffon spoke of his content with the Juventus squad as they take a more pragmatic approach to the transfer window. Speaking to Rai from Italy?s Confederations Cup base in South Africa, the Italian stopper was positive of his clubs progress to build for next season. ?If Juve had spent all that money I would have surprised. We understand that the club is making modifications but in a much more balanced manner," he said. "I am happy that Juve is looking to get stronger, but seeing other clubs weaken doesn?t fill me with so much joy. What is important is that the best continue to win, not the least weakened.? As Juve continue to be linked with a number of home grown players, Buffon also commented on his side?s approach to favour local produce over foreign imports. ?I like the ?native? Juve,? he smiled. ?We have always taken a similar approach and it would be nice to stay this way given what Juve stands for in Italy. "At times foreign players come in and they don?t understand, and this doesn?t help. To have a national side full of Juventus players can?t help but make me smile.?
  4. Gianluigi Buffon: Kaka & Zlatan Ibrahimovic Leaving Is Good For Juventus The goalkeeper admitted that he rejected the temptation to leave Turin, gloating that the transfer market is smiling on the Old Lady. Juventus goalkeeper Gianluigi Buffon was not sad to see Milan
  5. Marchisio: We Are The Favourites Along With Spain & England The Azzurrini are going into the Under-21 European championships as one of the favourites... Italy Under-21 midfielder Claudio Marchisio is certain that his side have the resources to win the European Championship in Sweden this summer. "All of our opponents deserve respect, but we are going there to win," stated the Juventus starlet. Italy are in confident mood after a 4-0 victory in a friendly over Denmark and begin their quest for the trophy against Serbia next Tuesday. "We offered a good performance, he told the Corriere dello Sport. "There was the risk of not being mentally prepared for the match, however no one underestimated the commitment required even though it was a friendly." The Azzurrini have a number of star players at their disposal, such as Inter striker Mario Balotelli, Juventus playmaker Sebastian Giovinco, and Genoa defender Domenico Criscito. "We are among the favourites along with Spain and England and we intend to play until the very end," he concluded. Marchisio had a good campaign this season with the Bianconeri, making 30 appearances in all competitions and scoring three times.
  6. Arsenal Can Forget About Gianluigi Buffon - Agent The odds are long that the ex Parma prodigy will be minding the net at the Emirates next season... Gianluigi Buffon?s agent has reiterated that it would be hard to imagine a scenario in which his star client would leave Juventus. Rumours linking Arsenal with the top-rated Italian keeper have resurfaced in recent weeks even though Juve reportedly rejected a massive ?75m bid from Manchester City for the custodian just last January. ?I saw something in the newspapers but I don?t think that he will move from Juventus,? Paolo Fabbri told setanta.com. ?He was quite near to Manchester City a few months ago, in January, but then at the end of the day he decided to stay there. ?There was only an enquiry, nothing more. ?Only some crazy offer completely outside of the market can make him and Juventus change their minds.?
  7. Claudio Marchisio Will Not Swap Juventus For Udinese - Agent The Azzurrini midfielder will not be used as bait to lure D'Agostino to Turin... There have been some complications regarding Gaetano D'Agostino's move to Juventus as his current club, Udinese, would like an improved offer that also includes midfielder Claudio Marchisio as part of the deal It had been suggested that the Italy U-21 international could used to sway the Zebrette into releasing D'Agostino, but that will not occur, according to the player's representative, Carlo Pallavicino. "Claudio will absolutely not leave Turin, because he is an important player for the club and they are counting on him for the future," he revealed during an interview with Tuttojuve. Seemingly, Juventus are only willing to part with striker Michele Paolucci and winger Davide Lanzafame in a swap deal, not Marchisio or left-back Paolo De Ceglie. Marchisio made 24 appearances for La Vecchia Signora in Serie A this season, scoring three times in the process. He is considered a budding star by the press throughout Europe.
  8. Buffon: Next Season Serie A Will Be Beautiful Again After a season in which Inter won the Scudetto without breaking sweat, the Juve 'keeper believes next season could well be a much closer affair? As Inter and Milan prepare to lose two of their most prized possessions in potential Spanish raids during the transfer window, Juventus number one, Gigi Buffon, believes the current situation could make the league more competitive in the coming campaign. Speaking to ANSA from Italy?s Coverciano training complex, Buffon remarked, ?I have no doubts, next season the championship will be beautiful again. Juventus has made some great purchases and I think we have made the correct choices with regards to the areas which need reinforcing.? The World Cup winning stopper then finished with an ironic statement regarding the possible departure of two of Serie A?s biggest stars, namely Kaka and Ibrahimovic. ?Kaka and Ibra? I don?t know whether the other sides will be weaker next season, if so, maybe the title will be won by who is least dreadful!? laughed the Juve glovesman.
  9. Buffon: Juventus Will Be Succesful The goalkeeper has envisioned the path to glory on all fronts... Juventus and Italy goalkeeper Gianluigi Buffon is gearing up for success on both the domestic and international fronts as he gives his views on both teams. The Bianconeri have been busy investing in new recruits as they continue to strengthen ahead of next season. The goalkeeper believes his club side have the right mix of ingredients to stir up a recipe for glory. "The foundations of the team are good, and if we continue to improve then we will be able to fight for important things," Buffon told his official website. "The arrivals of Cannavaro and Diego are surely two moves which give us hope." Buffon will be involved in the Confederations Cup tournament in South Africa in less than two weeks and he believes the Nazionale have a good chance of winning the trophy. "We will be playing some of the strongest teams in the world," added the Italian. "This competition is not like the World Cup or the Euros in terms of value, but we want to do well and we will aim to win."
  10. Gianluigi Buffon To Stay At Juventus ? Agent Agent Silvano Martina has insisted that his client is going nowhere. Agent Silvano Martina has proclaimed that Gianluigi Buffon will not make summer move away from his club. Martina admitted back in April that Buffon could leave Juventus for a ?crazy offer?, but has now revealed there is no chance the 31-year-old will depart the Stadio Olimpico. ?Buffon will definitely not be moving away from Turin as his rapport with Juventus is solid,? Martina told 24oredisport.com.
  11. Nedved-Juve, fumata bianconera: domani l'incontro decisivo Il centrocampista bianconero potrebbe rinnovare il contratto per un'altra stagione. E' terminato da poco l'incontro nella sede della Juventus fra Pavel Nedved, il suo procuratore Raiola e la dirigenza bianconera, con il direttore sportivo Alessio Secco e l'amministratore delegato Jean-Claude Blanc. In tale occasione le due parti hanno discusso riguardo ad un eventuale rinnovo del contratto del giocatore ceco per un'altra stagione e sembra che la propensione del giocatore sia quella di accettare. L'incontro comunque non ha portato ad una decisione definitiva, che invece dovrebbe esserci nella giornata di sabato, quando le parti si incontreranno nuovamente. Occorrer? quindi attendere ancora un giorno per sapere se la Furia Ceca appender? definitivamente gli scarpini al chiodo al termine di questa stagione o se guider? anche nella prossima stagione la carica bianconera alla Champions League, trofeo che gli manca e che potrebbe essere la vera ragione per cui accettare un altra stagione da protagonista.
  12. Tasci? Buon giocatore, ma i fenomeni sono altri... Il difensore dello Stoccarda potrebbe essere il terzo colpo del mercato Juve. Ecco pregi e difetti del 22enne. Cannavaro, Chiellini, Legrottaglie e... Serdat Tasci. Potrebbe essere questo il quartetto dei centrali difensivi della Juventus in vista della prossima stagione. I primi li conosciamo, e anche molto bene. L?ultimo, invece, ? un ragazzo di origine turca, con passaporto tedesco, che gioca nello Stoccarda. Ad appena ventidue anni si ? guadagnato la stima dell?entourage juventino che, secondo Tuttosport, lo ha inserito nelle liste della spesa per la prossima estate. Tasci ha gi? un fisico poderoso per la sua et?, 1.86 m per 75 kg, e gioca titolare nella squadra che qualche anno fa ha gi? condotto al titolo. Insieme a Fernando Meira, allora capitano, ha formato una coppia inossidabile, brava a dare alla squadra allenata da Magath la sicurezza necessaria per arrivare in alto. Dal 2006, per?, sono cambiate molte cose: Magath non c?? pi?, Meira ? andato via. Tasci ? rimasto. Ma potrebbe partire a fine anno. O forse nel 2010. Poco importa. E? chiaro che il suo futuro si chiama Juve. Tasci era nel mirino di Milan, Napoli e Arsenal, ma Blanc ha sferrato l?attacco decisivo. Ne sar? valsa la pena? Il nostro collega Nils Reschke, dalla redazione tedesca di Goal.com, ? parso un po? scettico: ?Tasci, a mio modesto parere, ? un giocatore un po?sopravvalutato. Ho visto molte partite disputate con la maglia dello Stoccarda. E? un buon difensore, ma dall?anno dello scudetto, che ? anche coinciso con l?addio di Fernando Meira, ha un po? arrestato la sua crescita. Alla Juve? Chiss???. Ma attenzione tifosi juventini. Qualche buona motivazione per puntare su Tasci, magari in futuro, esiste: ?E? ancora un giocatore molto giovane ? ha proseguito Reschke - non ?prende? molti cartellini ed ? bravo a spingersi in avanti. Spesso risulta uno dei migliori in campo nella sua squadra?. Una cosa non da poco. Il giovane Serdat ha scelto la nazionalit? tedesca e, oltre ad essere un punto fermo della sua Under 21, ha gi? collezionato qualche gettone di presenza nella Nazionale maggiore di Loew. L?esperienza maturata in campo internazionale gioca ancora a suo favore. Insomma, un giocatore completo con ampi margini di miglioramento. Non aspettatevi che tappi ogni falla, ma aspettatelo con fiducia. Il ragazzo potrebbe ripagarvi con la giusta moneta. Un anno supplementare a Stoccarda, infine, non sarebbe male. Crescere... che fatica!
  13. Lotito sconfessa Cobolli: "Pandev? Ci vorrebbe una proposta... indecente" Il patron biancoceleste, poi, smentisce di avere gi? trovato il sostituto di Delio Rossi. E' un botta e risposta a distanza quello fra Lazio e Juventus, e nel mezzo c'? il bomber biancoceleste Goran Pandev. In casa bianconera affermano che ? quasi fatta per portare a Torino il macedone ed ? stato proprio il presidente Cobolli Gigli a manifestare il proprio ottimismo in proposito. A stretto giro di posta ? per? arrivata la risposta del patron biancoceleste Claudio Lotito, che ha messo subito dei paletti ben saldi... "Pandev non ? sul mercato - ha detto ai microfoni di Sky - Ci vorrebbe una proposta indecente per cominciare a ragionare sulla cosa, altrimenti l'affare non rientrerebbe nei miei interessi. Cobolli? Sono contento per lui se ha questa certezza. Dovrebbe per? riguardarsi le norme che prevedono questo tipo di considerazioni, visto che Pandev ? un tesserato della Lazio e prima di parlare con il giocatore, dovrebbe parlare con me. E vi garantisco che io non ho mai ricevuto alcun interessamento da parte della Juve". "Sono certo che Pandev non ha la volont? di creare una situazione di attrito verso la societ?, perch? la societ? non lo ha mai fatto nei suoi confronti - ha proseguito Lotito - La societ? vorrebbe mantenerlo a tutti i costi e sta cercando di attuare una serie di sforzi fondamentali in questo senso. La societ? ha dato grande disponibilit? nel trovare delle soluzioni, se poi invece c'? la volont? di andare via a tutti i costi non possiamo fare molto. Penso per? che se Pandev restasse alla Lazio, avrebbe da guadagnare un'ulteriore crescita, l'affetto dei tifosi, la considerazione del sottoscritto e di affermarsi definitivamente". Lotito ha parlato anche della panchina biancoceleste... "Non c'? stato alcun contatto o incontro con altri allenatori - ha spiegato Lotito - Sto facendo mille cose, non dimenticate che entro il 30 giugno dovremo assolvere a tutti gli adempimenti per l'iscrizione al campionato; l'aspetto dell'allenatore ? fondamentale ma non ? il solo di cui mi sto occupando in questo periodo"
  14. Incredibile Nedved! Altro che ritiro... sta trattando il rinnovo! In corso un summit nella sede della Juventus. Pavel Nedved potrebbe aver clamorosamente cambiato idea. Secondo quanto riportato da Sky Sport24 infatti, il centrocampista bianconero si troverebbe in questi minuti nella sede di Corso Galileo Ferraris per rinnovare il suo contratto di un anno. Con l'ex Pallone d'Oro ci sarebbero Blanc, Secco ed il suo procuratore Raiola che in realt? non si sarebbe detto troppo ottimista perch? la societ? bianconera punta ad un contratto a ribasso che punta soprattutto su un pagamento ad obiettivi.
  15. Iaquinta rinnova: "Voglio essere protagonista qui" "Non ho mai pensato di andar via dalla Juventus, con l'arrivo di Diego e Cannavaro punteremo a vincere qualcosa di importante". Si ? guadagnato la riconferma caricandosi sulle spalle la Juventus nel periodo peggiore ed ora Vincenzo Iaquinta ? da considerarsi a tutti gli effetti un punto fermo per il futuro dei bianconeri. L'attaccante ? uno dei grandi sogni di De Laurentiis per il suo Napoli ma anche di Lotito, che lo ha pubblicamente elogiato nei giorni scorsi e che vorrebbe inserirlo nella trattativa per Pandev. Ospite della chat di Juventus Member, il centravanti juventino ha ribadito una volta per tutte la sua ferma intenzione di restare a Torino: "Non ho mai pensato di andar via dalla Juve - confessa l'attaccante calabrese - Sto benissimo qui e voglio continuare ad essere protagonista con questa maglia". I bianconeri sono una delle squadre pi? attive sul mercato, c'? la volont? di tornare a lottare a grandi livelli e Iaquinta ? fiducioso sulle possibilit? future del club torinese: "Con l'arrivo di Diego e Cannavaro ci siamo ulteriormente rinforzati e punteremo a vincere qualcosa di importante".
  16. Sissoko: "Mi spiace per l'esonero di Ranieri" Il centocampista bianconero ha dato il benvenuto a Diego e Cannavaro. La Peace Cup, uno dei tornei pi? importanti in assoluto tanto da essere soprannominata la "Champions League d'estate", ? stata presentata quest'oggi a Torino dove ? stata preparata una conferenza stampa alla qualle ha partecipato tra gli altri anche Momo Sissoko. Il centrocampista bianconero della manifestazione che la Juve affronter? a partire dal 24 luglio: "Questo torneo ? molto importante per noi perch? ci consente di aiutare le persone che hanno bisogno. E' una cosa che ci rende molto orgogliosi". Sissoko ha anche parlato del campionato e dell'esonero di Ranieri: "Sono convinto che il nostro sia stato pi? un problema di testa che di altro. Mi spiace molto per Ranieri perch? ? stato lui a volermi qui". La Juve ha gi? piazzato due colpi di mercato: "Spero che Cannavaro e Diego aiutino la Juventus a tornare quella di prima. Siamo molto competitivi poi se arriveranno altri grandi giocatori meglio cos?". Infine una battuta inerente il tema del razzismo: "Sono cose che non dovrebbero accadere mai, a Torino comunque sono cose che non mi sono mai capitate".
  17. E come l'anno scorso, come l'anno prima... Nedved vicino al RINNOVO! Il centrocampista della Juve sempre pi? convinto a proseguire un'altra stagione. La grinta, che non gli ? mai mancata, e la voglia, anche quella costante compagna lungo una carriera fantastica. Questo ? Pavel Nedved. Poi un obiettivo: la Champions League. Quello s?, mai arrivato. Ed ? su queste basi che il centrocampista della Juventus, ha costruito il ragionamento che lo sta portando a ripensarci. Come la scorsa estate, come quella ancora prima, dopo aver dichiarato a pi? riprese di voler dire 'basta', Nedved ha deciso: bianconero ancora per un anno. Gli indizi sono nelle dichiarazioni dei protagonisti. Quelle del procuratore Mino Raiola: "Da sei set?timane per la verit?. Io ho fatto presente ia met? aprile che Nedved era di?sposto a parlare del rin?novo, ma non ho ricevuto nemmeno una chiamata, non si ? fatto sentire nes?suno. Dunque non so di cosa parleremo". E ancora: "Se Nedved pu? anco?ra essere d?aiuto, bene. In caso contrario se ne far? una ragione, di sicuro non ha bisogno di favori. Di sicuro di fronte alla pro?spettiva di un contratto a gettone ci verrebbe da ri?dere. In questo periodo sono piovute le offerte per Pa?vel". Poi quelle di Cobolli Gigli: "Pavel non si ritira? ? stato lui a dire addio pi? volte quest' anno. Io quando lo vedo in cam?po penso che sia ancora una grandissimo atleta. Se adesso vorr? rimanere dovr? venire a trovarci". Come l'anno scorso, come l'anno prima, Nedved non cambier?. Stessa squadra, stesso... obiettivo: la Champions.
  18. La Juve agli juventini! Mettiamoci al lavoro, la nuova Juve sta (ri)nascendo: la Champions ci aspetta. Molti tifosi bianconeri, io in prima fila, avevano caldeggiato in questo finale di stagione un addio di Ranieri che, pur tardivo, ? arrivato. E quegli stessi tifosi avevano gridato allo scandalo quando il tanto atteso licenziamento di Claudione era giunto tra capo e collo, a due giornate dalla fine, nel caos pi? totale di idee tattiche e dirigenziali. Ma Ciro non ci ha deluso. La piega, ora come ora, pare decente anche per il futuro pi? prossimo. Non c'? pi? la nebbia fitta dell'ultimo periodo n? il temporale dell'esonero di Ranieri, ma una tiepida foschia che pian piano schiarisce. I motivi? Pochi ma buoni. 1) Siamo ai gironi di Champions, mentre i ?super rossoneri di primavera? da secondi si ritrovano a rischiare la pelle nei 40 gradi di Firenze. 2) L'Inter ? Campione d'Italia e ha gi? comprato Motta e Milito, mica pizza e fichi. Ma noi, per quel che possiamo, non siamo stati a guardare: Cannavaro (lascio a voi le implicazioni morali della questione) e Diego sono gi? bianconeri, e per essere ancora fine maggio, ? un buon inizio. 3) Non ? chiaro chi avr? il timone l'anno prossimo. Ma Ferrara o Conte (perch? non insieme, visto che vanno di moda le collaborazioni?) a me fanno ben sperare: ?Il Milan ai milanisti? ha funzionato, sperimentiamolo a Torino. E adesso, con questo caldo di maggio, che si fa? Si lavora ancor pi? duro, dalle scrivanie al campo. Scegliamo ora l'allenatore, e iniziamo a spingere sul mercato. Concedo ancora un solo parametro zero, poi bisogna puntare sugli italiani: danno garanzie che Tiago, Poulsen e Almiron (per esempio) si sognano, e spesso vengono via a prezzi umani. Io D'Agostino non me lo farei sfuggire per niente al mondo. E preferisco Quagliarella a Pandev. Mettiamoci al lavoro, la nuova Juve sta (ri)nascendo: la Champions ci aspetta. CuorDiZebra
  19. Ferrara punta sull'effetto Guardiola: "Visto gli allenatori giovani..." Il tecnico bianconero si complimenta con il collega del Bar?a. I trionfi di Pep Guardiola potrebbero far nascere una nuova moda: quella dell'affidarsi a tecnici molto giovani, proprio come lo spagnolo. Tra i tecnici emergenti in Italia, figura certamente Ciro Ferrara uno dei papabili alla panchina della Juventus per il prossimo anno che, intervistato ai microfoni di Juventus Channel non ha lesinato complimenti nei confronti del collega del Bar?a: "Non ? stata una grande partita ma il Barcellona ha meritato di vincere. Guardiola credo abbia battuto un record, non so quanti siano riusciti a vincere tre trofei al loro primo anno. Credo sia la dimostrazione che gli allenatori giovani possono fare bene". Il futuro di Ferrara non ? stato ancora deciso: "Io sono a disposizione della societ?, qualuque decisione prenderanno per me va bene".
  20. Continua la volata per la panca della Juventus e Conte supera Ferrara... Sembra proprio che la societ? bianconera abbia trovato nell'ex allenatore barese il tecnico giusto per tornare nuovamente grandi. Sembra ormai fatta per Antonio Conte sulla panchina della Juventus. Proprio ieri sera, mentre la sua squadra con il presidente Matarrese si recavano presso il santuario di Modugno, l'allenatore salentino si trovava a Torino a cena con Secco per pianificare il prossimo mercato juventino e per pianificare il pre-campionato tra ritiro ed amichevoli. Sembra proprio che Cobolli Gigli, Secco e Blanc abbiano trovato l'uomo giusto per guidare per due anni e forse anche per pi? anni la Juventus e, quindi, aprire un nuovo ciclo bianconero. Ma bisogner? attendere ancora il parere di Jonh Elkann il quale non ? molto entusiasta di Conte. Elkann preferirebbe un allenatore giovane e con pi? esperienza a livello internazionale come Spalletti. I giochi sono ancora tutti aperti e, non ? affatto detto che fino alla fine l'allenatore barese potrebbe anche rimanere sulla panchina del Bari. Se Conte dovesse diventare il nuovo tecnico juventino, l'attuale allenatore, Ciro Ferrara, diventerebbe collaboratore del mister salentino. Per quanto riguarda il Bari, il ds Giorgio Perinetti si sta muovendo da giorni per trovare un degno sostituto per la panchina biancorossa. Intanto i nomi degli allenatori si assottigliano a quattro: Ventura, Delio Rossi, Zaccheroni e Beretta. Ma, conoscendo Perinetti, potrebbe spuntare da un momento all'altro un nome nuovo che potrebbe, poi, diventare definitivo. Intanto sabato si avvicina, il Bari giocher? l'ultima partita in casa contro l'ormai retrocesso Treviso e la squadra pugliese potrebbe anche festeggiare davanti ai suoi tifosi oltre che la promozione conseguita quasi cinque settimane fa anche il primo posto. Se la squadra barese dovesse arrivare prima, sabato il Bari sarebbe premiato con una coppa. Intanto, proprio ieri il centrocampista biancorossa, Alessandro Gazzi, ? stato premiato come miglio giocatore dell'anno. ?Sono contento di questo premio che condivido con l'intera squadra perch? il merito va a tutti, chi ha giocato di pi? e chi meno. Quest'anno abbiamo fatto veramente una impresa straordinaria?. Gazzi porter? con se tutto questo grande anno calcistico del Bari, ma porter? con se la forza del gruppo. ?Porter? dentro di me la forza del gruppo. Questo ? stato un gruppo che ha fatto una cosa straordinaria e, poi, mi porter? dentro sono i tifosi che ci hanno seguito in massa rispetta agli scorsi anni. La curva si ? riempita, abbiamo riempito lo stadio per ben due volte e questo per noi ? stata una bella soddisfazione?. Il centrocampista ha parole anche per il ?partente? Conte. ?Con lui mi sono trovato bene. Nel calcio si cambiano spesso gli allenatori. Di Conte ricorder? il suo modo di fare e, soprattutto, la mentalit? vincente che ha saputo dare allo spogliatoio. Non era facile a Bari vincere un campionato difficile come questo. La sua ?aggressivit?? calcistica ? stata, secondo me, quel qualcosa che ci ha permesso di poter convincere e vincere su qualsiasi campo dove abbiamo giocato imponendo sempre il nostro gioco?.
  21. Lazio, Del Piero prepara un?altra vendetta Contro la squadra biancoceleste, che l?ha eliminato dalla coppa Italia, Alex punta al bis di Siena. Ferrara vuole confermare la squadra di domenica. Altro che ultima di campionato. Questa volta la sfida con la Lazio, in pro?gramma domenica, ha un sapore particolare. Almeno per Alessandro Del Piero. Il capitano non ha ancora di?gerito la doppia sconfitta in semifinale di coppa Italia con la Lazio. Concetto riba?dito anche domenica scorsa, a Siena, quando non ha na?scosto il rammarico per l?e?sclusione di Roma e l?inizia?le panchina nel return mat?ch. Al trofeo teneva parec?chio la Propriet? (?La cop?pa Italia ? un nostro obiet?tivo?: ha detto pi? volte John Elkann) e teneva so?prattutto Del Piero, sma?nioso di alzare al cielo una coppa dopo il purgatorio della B. Motivi sufficienti per trasformare l?ultima dell?anno quantomeno in una vendetta. E poco im?porta se la qualificazione diretta alla Champions ? gi? in tasca. Signore co?me al solito, Del Piero a Sie?na non ha voluto gettare la croce su Ranieri. Troppo fa?cile scaricare le colpe solo sul tecnico appena esonera?to. Di fatto, per?, l?arrivo di Ciro Ferrara sulla panchi?na bianconera ha rivitaliz?zato il capitano. Domenica, oltre a tornare al gol su pu?nizione, ? apparso sguscian?te come nei tempi migliori: il 3-0 lo ha firmato saltando il portiere in uscita. Ferra?ra, che lo conosce come po?chi, gli ha ridato quella fi?ducia che negli ultimi tem?pi con Ranieri era un po? ve?nuta meno. E anche dome?nica dovrebbe confermarlo al centro dell?attacco. Alex sta rispondendo alla sua maniera, con la solita meti?colosit?. Ieri in allenamento ha tirato il gruppo insieme all?inesauribile Pavel Ned?ved.
  22. Juve, "l'allenatore sar? giovane"! Intanto "Trezeguet ? cedibile"... Cobolli Gigli ha parlato del prossimo allenatore, del francese ma anche del possibile ritiro annullato di Nedved. La Juventus continu a pensare all'allenatore che guider? la squadra l'anno prossimo. Ed ecco allora Cobolli Gigli che inizia a mandare qualche indizio: "Sar? un giovane, e per la scelta valuteremo le proposte dell'ad Blanc, ma nessuno ? in vantaggio", ha affermato ai microfoni di Sky Sport 24. Sul fronte acquisti/cessioni invece, is profilano clamorosi colpi di scena. "Pandev? Ci piace. E Trezeguet se ci arriva un'offerta vantaggiosa possiamo pure cederlo", ha dichiarato il presidente della Juventus. Intanto per quanto riguarda infine il fronte Pavel Nedved, tutto tace ma qualcosina in profondit? sembra muoversi: la tifoseria infatti stava organizzando la coreografia per il ceco in occasione dell'ultima gara con la Lazio, ma ha smontato tutto, forse "avvisata" da qualche vocina giunta loro... Cobolli Gigli a tal proposito ha dichiarato: "Ha detto pi? volte di volersi ritirare e al momento non abbiamo notizie contrarie, qualora decidesse il contrario ne parleremo".
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