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Socrates

Tifoso Juventus
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  1. Ranieri, contro il Milan, Del Piero in panca! Si avvicina il match prestigioso di domenica sera. Parliamoci chiaro. Qui il problema di fondo ? uno: la squadra non corre. Il Milan, invece, ultimamente, corre parecchio, non solo in classifica, ma anche e soprattutto in campo. La loro ? una preparazione fisica da Europa, con la risalita nella seconda parte della stagione per avvicinarsi alle finali europee (che quest?anno, pure per loro?). La nostra invece ? stata terribile e basta. Pi? di 70 infortuni in tutto l?anno, un?ecatombe (secondo me Vinovo c?entra eccome): ora ci credo che non corrono. Ma c?? un giocatore che ormai da mesi corre meno, molto meno degli altri. Si chiama Alex Del Piero ed ? il nostro amato Capitano. Per? adesso, contro il Milan, forse ? il caso che Ranieri per una volta prenda in mano la situazione, un po? ?alla Capello?, il cui gioco non ci piaceva, ma ci piaceva come vinceva. Lui un Del Piero cos? lo lascerebbe fuori. Farebbe giocare Amauri, che ? in netta ripresa, e il mai domo Iaquinta. Quindi perch? no? Forse ? una bestemmia. Forse sono pensieri malsani, Del Piero deve SEMPRE stare in campo: ? il Capitano, l?anima della Juve?Ma la dura realt? ? che, anche se ? il campione che tante volte ci ha riempito il cuore con le sue giocate, se non ha birra nelle gambe, ? uno qualunque. Chiss?, nel secondo tempo, a squadre stanche, lo si potrebbe buttare nella mischia. Ranieri, dai retta a me: col Milan spazio a chi ? in forma. Amauri, Iaquinta, e ci metto pure il piccolo Giovinco. Ma Alex, stavolta, ? meglio che parta dalla panchina? CuoreDiZebra
  2. Chi tra Spalletti, Gasp o il Capitano? Nessuno! E' gi? iniziato il post Ranieri. Siamo in mezzo al tunnel. Immersi nel buio pesto, non vediamo la luce n? indietro n? davanti a noi. Non si vince da un secolo e domenica c?? il Milan a San Siro. Se Ranieri perde, la situazione precipita definitivamente. Per noi la vedo bene, proprio bene? Se le cose stanno cos? la colpa non ? tutta di Ranieri. La vecchia guardia ormai gli si ? rivoltata contro senza esclusione alcuna. Buffon borbotta, impreca, quasi piange nel guardare la Juve di oggi. Camoranesi gioca male e/o si fa espellere salvo infuriarsi se sostituito, le ruggini di Trezeguet col mister sono arcinote, Nedved bacia la maglia per poi buttarla con sprezzo sul terreno a fine partita. Del Piero ?siamo onesti- in questo momento gioca solo perch? ? Del Piero, ha poco da lamentarsi. Ranieri ha sbagliato moltissimo: sul mercato, formazioni, preparazione atletica, difesa alta e squadra sbilanciata, atteggiamento trasmesso ai giocatori. Ma ancora ho nella testa quei cori (?Claudio Ranieri eeeh oooh?) che echeggiavano al Bernabeu, quindi qualcosa da salvare c??. Oggi, per?, ? evidente che il rapporto con lo spogliatoio, improvvisamente o lentamente, chiss?, si ? sgretolato ed ? ora di dirsi addio. E? giunto il suo momento di prendere, ringraziare e andare. Non lo vogliamo pi? noi tifosi e, cosa ben pi? grave, non lo vogliono pi? neanche i giocatori. Il suo addio ? fisiologico. Con lui se ne va definitivamente la scia di Calciopoli, quella di una Juve che dalla Serie B tornava dove ? giusto che stia. Ci voleva una fase intermedia per riassestarsi lass? tra le grandi, con Ranieri. E che con lui la squadra sarebbe andata bene, ma non avrebbe mai vinto, lo sospettavamo tutti, dirigenza compresa, sin dall?inizio. Ma non basta pi?. Ora ? il momento del salto di qualit?. Bisogna, dopo tre anni di purgatorio (A compresa), tornare a vincere. A chi il timone della squadra? Voglio sentire buone ragioni per ognuno. Uno che riesca a imporre la sua figura su tutto l?ambiente, dirigenti e giocatori in primis. Lucianone Spalletti, l?emergente Gasperini, capitan Conte, o l?ultimo nominato, Prandelli? Io, sinceramente, ultimamente rimpiango Deschamps. CuorDiZebra
  3. Ancelotti avvisa la Juve: ?Col Milan ? Dura!?. Il tecnico del Milan spiega le sue sensazioni in vista del match di domani sera. ?La Juve sta vivendo un periodo di difficolt?, questo sar? uno stimolo in pi?. I bianconeri cercheranno di reagire, affrontiamo una squadra pericolosa?. Sono queste alcune delle parole pronunciate a Milan Channel da Carlo Ancelotti. ?Il Milan ? in un buon momento ? continua il tecnico rossonero - domani ? la serata ideale per fare una grande partita, c'? molto entusiasmo. Siamo in condizione di aggredire il match e vogliamo farlo: se riusciamo a farlo sin dall'inizio, potremmo avere grandi vantaggi. In questo momento, giocare contro il Milan ? dura?. Quindi un commento sui convocati: ?Beckham potr? essere a disposizione, gioca se sta bene. Gattuso sar? convocato? Infine uno sguardo all?esperienza passata, di allenatore bianconero: ?Ho fatto una bella esperienza professionale ? conclude Ancelotti - societ? e giocatori mi sono stati molto vicini, il resto dell'ambiente no per via del mio passato da giocatore romanista e milanista?
  4. TUTTO DIEGO dalla A alla Z! Conosciamo il nuovo acquisto della Juventus con un profilo veramente doc. Superstar del Werder Brema, fiore all?occhiello della Bundesliga e giocatore molto speciale: Diego Ribas da Cunha, per tutti pi? comunemente "Diego". La sua partenza da Brema per la Juventus si sta avvicinando ma anche il Bayern Monaco, Real Madrid e Inter erano interessate a lui. Cosa rende cos? speciale il brasiliano? Dedichiamo a lui un ritratto. Quando nell'estate del 2006, Diego Ribas da Cunha firm? con il Werder Brema, ci fu grande euforia tra i tifosi del Weserstadion. Il giovane brasiliano, titolare al Santos gi? da quando aveva 17 anni, trascin? il club alla conquista di due campionati grazie ad uno straordinario talento. Arrivato al Werder dopo aver firmato un contratto da sei milioni di euro, prese il posto di Johan Micoud, destinato al Bordeaux. Scettici tedesconi? Shhhhhhhhhhhhhh! Silenzio! Al suo arrivo in Germania, ovviamente, ci furono anche dubbi sulle capacit? di un regista alto appena 1,74. Il suo trasferimento fu il pi? caro nella storia del Werder Brema ma gi? alla prima partita contro l?Hannover 96 Diego fu capace di mettere a segno subito un goal e sfior? la rete in altre due occasioni facendo scendere rapidamente il silenzio tra gli scettici. Diego ? diventato rapidamente un punto fisso nel gioco dei tedeschi. Parlare di Werder in Germania ? diventato sinonimo di attacco rapido e di calcio spettacolo. Diego ha uno stile di gioco tradizionale, tipico di quei trequartisti vecchia maniera. Dribbling ubriacanti, grande visione di gioco, passaggi di precisione e capacit? di trovare facilmente la via del goal (finora ha totalizzato 55 reti in 140 gare con la maglia del Werder). Piedi da bomber (e anche fatati!) A proposito di goal: la maggior parte delle reti messe a segno sono state di quelle decisive. Indimenticabile il goal da 60 metri siglato contro l'Alemannia Aachen, votato in Germania nel 2007 il "Goal dell?anno". In questa stagione, poi, ha destato grande ammirazione nel 5-1 messo a segno dal Werder contro l'Hertha Berlino. Le sue capacit? tecniche hanno fatto il giro d?Europa e le sue doti da cannoniere di razza, nonostante non sia una prima punta, hanno destato l?attenzione dei migliori club del continente. Come si dice "testa calda" in brasiliano? Diego ha per? una debolezza: spesso il suo atteggiamento aggressivo lo condiziona. In alcune situazioni il suo temperamento sudamericano influisce molto sul suo comportamento. Se provocato, pu? perdere facilmente la pazienza. Un esempio ? la testata data a Sotirios Kyrgiakos dell?Eintracht Francoforte nella scorsa stagione. Anche nella gara di Coppa Uefa contro l?Amburgo si ? reso protagonista di alcuni scontri con il connazionale Alex Silva. Dunque, un giocatore del suo livello deve essere pi? intelligente a non cadere in queste trappole se vorr? diventare un grande campione. Brema ? pronta per l'addio Molti sostenitori del Werder hanno capito che il giocatore non passer? tutto la sua carriera al Weser Stadion. Per diventare un giocatore di livello mondiale ed ambire alla maglia della Sele?ao ? necessario passare ad una squadra di maggior livello. Non sar? facile fare a meno di lui perch? Diego ? stato in questi anni un punto di riferimento per l?intera squadra. Nessuno a Brema lo criticher? se dovesse andare via perch? ha sempre fatto il massimo per la squadra. Ha lasciato un ricordo di tre anni bellissimi e sarebbe perfetto lasciare con la conquista di altri due titoli.
  5. Un altro guaio per Ranieri: per Molinaro stagione finita Il terzino rischia un lungo stop. A quanto pare in casa Juve piove sul bagnato. Claudio Ranieri infatti in queste ultime partite di campionato, non solo dovr? tentare di portare la sua squadra fuori dalla crisi, ma dovr? anche afre a meno di uno dei giocatori pi? utilizzati di quetsa stagione: Cristian Molinaro. Il terzino bianconero infatti rischia fino a quattro mesi di stop, cos? come confermato dalla Juventus attraverso un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito internet: "Si tratta di un ematoma nella regione perirenale sinistra, la cui formazione ? stata spontanea e/o traumatica in conseguenza di una malformazione vascolare congenita, con caratteristiche di assoluta benignit?. Tra circa un mese sar? possibile effettuare un'ulteriore prognosi che comporter? il ritorno alla normale attivit? oppure l'allungamento da due a quattro mesi di stop agonistico in caso di risoluzione chirurgica del problema". Molinaro in settimana aveva avuto problemi di coliche renali.
  6. Moggi: "Alcune societ? dimenticano di tutelare i tecnici". L'ex dirigente bianconero ha anche parlato della Roma e dei Sensi. Da anni ormai il calcio anglo-spagnolo sovrasta quello italiano. Se ne ? parlato tanto di questo, e lo ha fatto pure Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus. "I club inglesi e spagnoli hanno avuto pi? coraggio di cambiare e ora sono pi? avanti coi tempi rispetto a noi. Non ? un discorso di talenti. Anche qui da noi ci sono (basta pensare a De Rossi e a tutti i giovani della Juve). Ma qui da noi c'? stata meno capacit? di rischiare, non solo per scarsa lungimiranza, ma anche perch? qui da noi le pressioni sono maggiori", ha dichiarato a LAROMA24.it. Il problema di alcune squadre italiane ? poi il non saper gestire gli allenatori e lo spogliatoio di conseguenza: "L'allenatore deve essere seguito dalla societ?, mai lasciato solo. E' un collaboratore d'azienda e come tale deve essere trattato. La societ? deve avere chiaro in testa che l'allenatore ? il "capo dello spogliatoio", che ? la cosa pi? complicata di tutte, e quindi gli deve andare incontro e aiutarlo. Ci sono alcune societ? che se lo dimenticano", ha affermato. Infine un parere sulla Roma e la sua eventuale cessione: "Non credo i Sensi cederanno. Se avessero l'ocasione giusta e una persona affidabile, allora passerebbero la mano. La Roma per? ha bisogno di investimenti soprattutto in attacco, dove Totti non potr? fare sempre quello che ha fatto finora. Questo per? comporta delle uscite... Spalletti? Con i Sensi rimarr?", ha concluso Moggi.
  7. "Pochi 25 milioni per Diego, ? pi? forte di Ribery! Perch? alla Juve?" Abbiamo raccolto gli umori tedeschi attraverso il parere dei colleghi Nils Reschke e Torsten Pauly. Di Diego alla Juventus si ? praticamente detto di tutto. Che sia praticamente fatta ? cosa nota e si attende solo l'annuncio ufficiale che possa dare il via all'esperienza in bianconero del fantasista brasiliano. Passaporto italiano, 25 milioni di euro per il cartellino, la finale di Coppa Uefa di Istanbul da seguire solo a bordo campo per via della squalifica ricevuta dopo il match di ieri contro l'Amburgo, Diego da Ribas Cunha pu? essere, per i sostenitori della Juventus, l'avvio di una nuova era. Abbiamo provato a sondare l'umore della "controparte", gli addetti ai lavori tedeschi, che si trovano a dover commentare la partenza di una delle stelle pi? splendenti del calcio della Bundesliga. A tastare il polso dell'ambiente di Brema ? il nostro collega di Goal.com Germania Nisl Reschke, pronto a spiegarci che la cessione di Diego da parte del Werder ?, per chi ama il calcio teutonico, una vera mazzata. "Posso dire di essere veramente dispiaciuto - ci ha detto il collega tedesco - interpretando il pensiero di tutti gli sportivi che amano la Bundesliga". Il motivo ? presto detto: "Prendete la prestazione di ieri di Diego: ? uno che, assieme a Claudio Pizarro, ha fatto la differenza nella semifinale Uefa. Senza di lui il Werder dovr? cercare un centrocampista di qualit? per il centrocampo, ma dove lo trovi uno come Diego?". Appunto, per questo la Juventus potrebbe aver fatto un grandissimo colpo, anche se Nils ha qualche dubbio di carattere tattico. "Qui al Werder pu? giocare in assoluta libert? dal centrocampo in su. Tutti conoscono la vocazione offensiva delle squadre di Schaaf, per cui credo che potrebbe trovare delle difficolt? qualora dovesse essere inserito in un sistema di gioco diverso. E' difficile prendere una posizione precisa, sta di fatto che quando vuole, Diego ? un giocatore che si trasforma in divo (nel bene e nel male, ndr), basti pensare alle prestazioni contro il Real al Bernabeu o contro il Milan a San Siro. S?, a volte ? proprio al livello di Kak?". Come detto in Germania non l'hanno presa affatto bene. Perch? Diego ? visto come un vero campione, uno con la giocata sempre pronta e c'? perplessit? anche relativamente alla scelta del giocatore verdeoro. "Mi chiedo - conclude Nils Reschke - perch? abbia scelto proprio la Juventus. Con tutto il rispetto, non capisco proprio. I bianconeri hanno s? un certo blasone, ma non sono pi? la societ? di sei anni fa. E in Italia l'atmosfera legata al calcio non ? la stessa della Bundesliga, dove gli stadi sono sempre pieni e carichi di entusiasmo". Insomma, Diego ha preso una decisione molto inusuale, almeno osservando le prese di posizione che arrivano dalla Germania. Una decisione che fa il paio con quella del Werder, pronta a privarsi del suo gioiello per una cifra che secondo il nostro collega ? troppo bassa. "E' davvero incredibile: 25 milioni di euro! Solo 25 milioni di euro per un giocatore che ne vale certamente di pi?. Per me Diego ha la stessa influenza di Ribery: non vedo perch? il francese debba essere valutato 70 milioni e il brasiliano solo 25. Tra l'altro Diego ? anche pi? giovane del giocatore del Bayern". "Davvero - ha rincarato la dose il collega Torsten Pauly - E' solo una questione di soldi e offerte vantaggiose, come ha sempre detto Allofs. Abbiamo solo due stelle nella Bundesliga e ci accingiamo a perderne una. Tra l'altro secondo me Diego ? anche pi? forte di Ribery...". Misteri (o soddisfazioni) del calciomercato. Dipende da che parte si guardano i colpacci?
  8. Tacchinardi: "Dirigenza incompetente, la Juve arriver? quarta!" L'ex centrocampista della Juventus ha parlato dei bianconeri, criticando aspramente l'attuale staff dirigenziale. Alessio Tacchinardi, un nome che ha fatto la storia della Juventus. 11 stagioni in bianconero, nelle quali ha vinto praticamente tutto. Proprio per questo, vedere ora la sua Juve ridotta cos? gli fa davvero male. "E' colpa dei dirigenti incompetenti, nel calcio di oggi non si inventa niente. Hanno buttato milioni di euro in 3 anni comprando giocatori che non hanno lasciato il segno: Almiron, Tiago, Andrade, Poulsen, De Ceglie, Grygera, Saliahmidzic, Marchionni e molti altri... A parte Sissoko e Amauri hanno buttato via un sacco di soldi", ha affermato a Ies Tv. Certo per uno come lui abitutato all'ex Triade, il paragone ? impossibile: "Io ho avuto la fortuna di lavorare con una dirigenza competente". Mentre questa di ora ha sbagliato in passato e continua a farlo: "Cannavaro, un altro sbaglio: 36 anni, uno che ? scappato per non andare in B e adesso torna perch? gli f? comodo. Allora prendiamo anche Zambrotta, Emerson e Capello...", ha dichiarato l'ex centrocampista attualmente svincolato. Poi ha continuato con un suo consiglio personale sul prossimo allenatore della Juve: "Spalletti? Spero che non si sbagli ancora, Conte o Vialli gli uomini giusti. Si prenda esempio dal Milan: solo chi ha indossato la maglia e ha dimostrato quel senso di appartenenza ai colori pu? allenarlo". La conclusione non pu? che essere una sola infine: "La Juve non pu? vincere col Milan, e credo che arriver? quarta", ha concluso Tacchinardi.
  9. La Juve di Spalletti: Amauri punta pi? Diego con due trequartisti Il tecnico toscano piace a John Elkann ed ? stato consigliato a Blanc da Lippi. Consigliato da Marcello Lippi (a Jean Claude Blanc) nell?ormai famosissimo pranzo a base di focaccia consumato a Recco, sempre pi? distante dalla Roma a dispetto di un contratto ancora in essere, Luciano Spalletti comincia ad approcciare alla ?sua? Juventus. Che dovrebbe essere profondamente diversa da questa, cio? da quella di Claudio Ranieri, per una summa di ragioni abbastanza intuibili senza sottoporre i neuroni a uno sforzo titanico. Il sistema di gioco del tecnico toscano - sul conto del quale pare siano state superate le perplessit? di ordine caratteriale che avevano rallentato i primi contatti malgrado restino in piedi le ipotesi Conte e Gasperini - prevede infatti la presenza di quattro difensori, due mediani di sostanza, una punta centrale a ridosso della quale agiscono i trequartisti, nel numero di tre. Il parallelo con la Roma ? automatico. De Rossi e Pizarro sono i motori del centrocampo, i trequartisti sono Taddei, Perrotta e Brighi, l?attaccante Totti. Oppure Totti arretra leggermente, sfilando il posto a qualcuno dei tre con Vucinic che diventa centravanti. Ora, volendo trasferire questa impostazione alla Juventus prossima ventura, appare abbastanza scontato immaginare che toccher? ad Amauri accolarsi il peso dell?intero fronte offensivo, con Iaquinta - un vecchio pallino dell?allenatore toscano - sul fronte sinistro e un Camoranesi (se rimane) su quello destro. Altrimenti, Ezequiel Lavezzi, pure lui a un passo da firmare per i bianconeri. In mezzo, ovvio, Diego, appena sfilato alle grinfie del Werder Brema, un talento in senso assoluto. E dietro? Ah, dietro come al solito ? imprescindibile Sissoko, al quale dovrebbe essere affiancato un mediano di peso e piede vellutato. Chi? Claudio Marchisio ? in cima alla lista, oppure Cristiano Zanetti se riuscir? a non trascorrere troppo tempo in infermeria. L?ultimo nome ? quello del portoghese Tiago, che per? potrebbe essere inserito in qualche trattativa in uscita. Se davvero ci sar? un tentativo per arrivare ad Asamoah, gioiellino dell?Udinese, la coppia con lui e Sissoko esprimerebbe un potenziale straordinario.
  10. Juventus, per il dopo Buffon, non c'? solo Abbiati? Dall?Olanda giungono indiscrezione riguardanti un nuovo interessamento bianconero. Dopo aver chiuso per Diego, la Juventus cerca di sistemarsi anche nelle altre zone nevralgiche del campo. Fra queste vi ? anche il rebus porta. Stando agli ultimi indizi, Buffon dovrebbe rimanere, ma in caso di un suo addio, i bianconeri si starebbero tutelando. Il nome nuovo lo riferisce la stampa olandese e precisamente De Telegraaf, ed ? quello di Sergio Romero. Si tratta dell?estremo difensore dell?Az, squadra campione dell?Eredivisie. Romero potrebbe essere un?interessante opzione in quanto ha il passaporto sia argentino che italiano. Il portiere si trova all?Az dal 2007 ed ha un contratto con gli olandesi fino al 2013. Una bella offerta potrebbe per? convincere sia club che giocatore a fare le valigie. Anche perch? dall'Italia sembrano essere arrivate telefonate anche da altre piazze...
  11. Juve, ? corsa ai terzini Da Abidal a Grosso, da Moretti a Dossena, la squadra bianconera vuole rafforzare gli esterni della difesa. Fatto l'acquisto col botto (Diego), in casa Juventus ? giunta l'ora di puntellare il reparto che pi? di ogni altro ha causato problemi al rendimento della squadra bianconera, vale a dire la difesa. La zona centrale sembra sufficientemente coperta da Chiellini, Legrottaglie, il giovane Ariaudo e il nuovo arrivato Cannavaro, ma ci? che va necessariamente puntellato sono le corsie laterali. A sinistra, come riporta oggi il "Corriere dello Sport", n? De Ceglie n? Molinaro hanno convinto mentre a destra l'avventura di Zebina, ormai in rotta coi tifosi, sembra essere giunta al capolinea e Grygera viene considerato non pi? che una buona riserva. A questo punto ? necessario trovare i terzini ideali per la Juve che vuole tornare a trionfare in Italia e in Europa. Si parte da Abidal, laterale del Barcellona che potrebbe arrivare a Torino nell'ambito dell'operazione che potrebbe portare Trezeguet a vestire la maglia blaugrana. Altro nome caldo ? quello di Fabio Grosso, il quale ha espresso il proprio desiderio di rientrare in Italia, percorso che potrebbero fare altri due "emigrati" come Dossena e Moretti, rispettivamente in forza al Liverpool e al Valencia. Il primo non sta trovando molto spazio nello schema di Benitez, mentre il secondo, causa la crisi economica del club spagnolo, potrebbe partire ad una cifra accessibile.
  12. Juve, serve l'allenatore giusto per Diego Spalletti e Gasperini esalterebbero le caratteristiche del brasiliano. L'arrivo alla Juventus di Diego sembra ormai cosa fatta. La stella del Werder Brema, al termine della stagione, salvo clamorosi colpi di scena si trasferir? in bianconero. L'ingaggio del trequartista brasiliano, per?, sembrerebbe la spinta finale verso l'addio di Claudio Ranieri: nel 4-4-2 del tecnico romano, infatti, Diego non si troverebbe certo a proprio agio. Il gioiello verdeoro si esprime al meglio alle spalle di due attaccanti, ma anche nel 4-2-3-1, modulo tanto caro a Spalletti. Con Spalletti dunque, Diego potrebbe esprimersi al meglio ma anche con un altro dei candidati principali alla panchina della Juve, vale a dire Gasperini che, nel suo 3-4-3 potrebbe utilizzare Diego come esterno sinistro del tridente. Quando si investono grosse cifre per arrivare ad un calciatore di fama internazionale, ? altrettanto importante trovare il modo per far s? che possa esprimersi al meglio e sembra dunque evidente che la scelta del prossimo allenatore bianconero dipender? anche da questo. Dettaglio che non gioca certo a favore di Antonio Conte, poco propenso verso l'utilizzo dei fantasisti.
  13. Diego, blitz a Brema: la Juve chiude per 25 milioni Blanc e Secco anticipano il Bayern Monaco. Firme nella notte dopo una maratona di 12 ore. Nel segno di Diego. Un ae?reo priv?, un volo Torino-Brema-Torino, un blitz nella notte. Cos? la Juventus chiude l?operazione Diego Ribas da Cunha, 24 anni, brasiliano, tre?quartista, nella nazionale ver?de-oro e nel Werder Brema. Per chiudere l?operazione, per battere la concorrenza del Bayern Monaco c?? voluto il suo tempo: nel gennaio 2008 il primo scambio di fax, il 7 mar?zo il primo incontro, una cena in Germania. Ieri l?ultimo in?contro a Brema. Anche questa volta non ? stata una questio?ne di minuti. Mercoled? matti?na l?amministratore delegato Blanc e il d.s. Secco volavano a Brema con un volo privato. A notte fonda il ritorno a Torino. Si conclude cos? una maratona di 12 ore, il tempo necessario per mettere nero su bianco con tutte le firme. Non ? stato semplice, magari neppure economico, ma alla fine l?affare ? fatto. Al Werder Brema vanno 25 milio?ni di euro. Il quindici per cento dell?intera somma finir? nelle tasche di Djair da Cunha, pa?dre e padrone di una parte del cartellino. Fanno 3 milioni e 750 mila euro. Altri soldi, pas?siamo all?ingaggio del giocato?re: 3 milioni e mezzo netti a sta?gione. E soprattutto cinque an?ni di contratto, perch? pi? di cos? non si poteva, perch? la vo?lont? bianconera ? quella di blindare il giocatore. Ripartire da Diego, il pi? importate investimento della nuova Juventus, il primo grande colpo del dopo cal?cio-caos. Per il brasiliano la Ju?ventus ha speso 25 milioni. Tutti cash, senza contropartite tecniche. C?era un?ipotesi, sul?la quale Juventus e Werder avevano cercato un accordo. Inserire Poulsen nella trattati?va. Ma l?ingaggio del danese ? decisamente oneroso per il Werder Brema. Insomma, niente da fare, la Juventus ha dovuto investire 25 milioni, niente sconti. Non ? un detta?glio. Perch? investire sul brasi?liano 25 milioni significa di fat?to spendere quasi tutto il bud?get messo a disposizione dalla propriet? per il prossimo mer?cato. Cos? ora, prima di com?prare bisogner? vendere. Po?trebbe andare via Trezeguet, che da un paio di giorni ha pu?re manifestato pubblicamente un certo gradimento per il pas?saggio all?Olympique Marsi?glia. Nonostante la lusinga Mi?lan, ? pi? difficile una cessione di Buffon.
  14. Del Piero a Cannavaro: "Non faccio da paciere" Il capitano azzurro il 18 maggio torner? all'Olimpico di Torino. In attesa di tornare ad essere compagni di squadra con la maglia della Juventus, Fabio Cannavaro e Alex Del Piero torneranno a vestire la stessa maglia in occasione della partita del Cuore in programma il 18 maggio. Un'occasione importante per il capitano azzurro visto che la sfida verr? giocata all'Olimpico di Torino e c'? dunque molta attesa per vedere in che modo verr? accolto dal pubblico di fede bianconera. Una questione che non sembra preoccupare Alex Del Piero che anzi vuole concentrarsi solo sugli scopi della manifestazione: "Non sar? io a fare da paciere, voglio solo contribuire alla riuscita di una serata benefica".
  15. Cobolli Gigli avverte Ranieri: "Prima i risultati, poi i discorsi" "Contro il Milan sa che deve dimostrare che la Juve ? di nuovo performante''. La riconferma di Claudio Ranieri dipender? dai risultati ottenuti sul campo dalla Juventus: ? questo il pensiero di Cobolli Gigli, intervenuto sulla questione allenatore. Il presidente della Vecchia Signora, che ha precisato di non aver mai dato per certa la conferma del tecnico romano anche per la prossima stagione, al suo arrivo in Lega ha dunque posto la condizione sine qua non per il prosieguo di Ranieri sulla panchina bianconera: "Prima si ottengono i risultati, poi si fanno i discorsi". Cobolli si ? limitato inoltre a specificare di aver espresso solamente "grande apprezzamento per Ranieri". In vista del big match contro il Milan che attende la Juve domenica sera, il presidente bianconero si aspetta una grande prestazione dalla sua squadra: "Mi hanno riferito - afferma Cobolli - che Ranieri ? al campo di allenamento di Vinovo forte e determinato per la partita col Milan. Sa che deve dimostrare che la Juve ? di nuovo performante''.
  16. Lapo Elkann: ?Juve mia, salva l?onore? ?E?giusto che i conti si facciano alla fine. Capisco la delusione dei tifosi, ora concludiamo a testa alta?. Allora Lapo, il mese terribile ha lasciato il segno. Secondo posto perso, qualificazione diretta in Champions Lea?gue da conquistare a forza. Suo fratello John ha parlato di valutazione a bocce ferme. Il bilancio a questo punto ? negativo, viste le premesse? ?Come nella vita, i conti si fan?no alla fine. Giusto che sia co?s? anche alla Juve. Lo sport non concede scappatoie o vie traverse: bisogna rispondere sul campo, giudice sovrano ? . Ma si ? fatto un?idea sulla si?tuazione? ?Non avendo vissuto in prima persona le tensioni di questi ultimi giorni, non aggiungo al?tre parole inutili. Pu? spiacer?mi, ovvio, per la squadra e la societ? che devono puntare a vincere, come da tradizione. Poi lo sport ha le sue regole ? . Lei conosce bene alcuni gio?catori, ? praticamente un lo?ro coetaneo. Cosa si aspetta nella sfida clou di domenica? ?Spero in una grande presta?zione della Juve contro i ros?soneri, per onorare la maglia e la societ? ? . Chi va sollecitato pi? degli altri? ?Io mi aspetto una prova super soprattutto dai ? vecchi?. Posso senza ombra di dubbio affer?mare che mi piace la Juve di Iaquinta e di Nedved in parti?colare. S?, Pavel che gioca co?me un ragazzino. Mi sembra diano sempre tutto in campo, gettano l?anima oltre l?ostaco?lo? .
  17. Galliani fa eco a Elkann sul Derby d'Italia Anche per l?ad rossonero il vero derby d?Italia si disputer? domenica sera. Cos? come ha dichiarato Lapo Elkann questa mattina, anche per Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, il vero derby d?Italia non ? Inter-Juventus. ?Io non voglio polemizzare, ma ho visto le dichiarazioni anche di Lapo Elkann che dice che Milan-Juve ? il vero derby d'Italia ? spiega l?ad del diavolo in arrivo in Lega Calcio - loro hanno vinto di pi? in Italia e noi nel mondo e quindi sembrerebbe cos??. Una battuta quindi sulla stagione in corso: ?Il primo giugno vi dir?, la stagione non ? finita, mancano quattro partite e i conti si fanno alla fine, anche se il discorso che riguarda lo scudetto continua a essere strachiuso, non scherziamo: a quattro dalla fine non si possono recuperare sette punti?.
  18. Orgoglio Lapo: "Battiamo il Milan nel VERO derby d'Italia" "A San Siro sfida tra i pi? vincenti in Italia (noi) e i pi? vincenti del mondo (loro)". Le rivalit?, quelle vere, sopravvivono a tutto. Il loro cuore batte sempre, anche nei momenti pi? critici. Come nel caso della Juventus e di Lapo Elkann, ad esempio. I bianconeri vivono un momentaccio, sono nel pieno di una bufera che dura ormai da pi? di un mese. Eppure, l'imprenditore di fede bianconera, trova comunque il modo di punzecchiare l'Inter avviata verso lo Scudetto. Lo fa sulle pagine di 'Tuttosport', parlando della super-sfida di domenica sera contro il Milan. Partita che potrebbe regalare lo Scudetto ai nerazzurri, ironia della sorte. Ma Lapo non ci pensa e sogna una vittoria della Vecchia Signora, regalando una nuova definizione di 'Derby d'Italia': "Mi sento di dire che l?unico obiettivo reale adesso per la Juve ? battere il Milan in quel?lo che ? il vero derby del calcio tricolore, tra la squadra che ha vinto di pi? in Italia (noi) e quella che ha vinto di pi? nel mondo (loro). Dunque, vero spettacolo pallonaro". Rivalit? che traspare chiara anche ad ascoltare i momenti doc della stagione juventina secondo Lapo: "Ricordiamoci lo spettacolo che abbiamo regalato per esempio contro il Real Madrid. Ma anche con l?Inter mi piace ricordare quel pareggio all?ul?timo istante di orgoglio e for?za, di convinzione e di amore: un pari che valeva una vitto?ria, la Juve operaia che ferma?va i nerazzurri dei milioni...".
  19. L'allenatore? Del Piero vota Antonio Per il dopo-Ranieri, la societ? ha chiesto al suo uomo simbolo di dare il suo parere. Il capitano ha gi? dato la sua preferenza a Conte. I due hanno giocato insieme per 11 anni. Antonio Conte ha trovato uno sponsor importante per il suo futuro. Non ? una marca di scarpe o di occhiali da sole. E' un uomo, padre di due bambini, che nella Juventus ha un certo peso: Alessandro Del Piero, il compagno di squadra a cui lasci? la fascia nell'esta?te del 2002. Evidentemente tra capitani ci si intende. E cos? Del Piero ha suggerito al?la societ? di puntare sul vecchio amico per il ruolo di allenatore del rilancio. Dopo undi?ci anni vissuti insieme da calciatori, anni in cui la Juventus ha vinto tutto, Del Piero ha apprezzato le qualit? di Conte allenatore, che sta riportando il Bari in serie A. Gli ha parlato, ha percepito l'entusiasmo del quaran?tenne emergente e ambizioso che non vede l'ora di tornare a casa. E per questo, con onest?, ha dato un'indica?zione. Che renderebbe felici anche i tifosi, sensibili al ricordo dei succes?si passati e alla grinta del capitano di tanti sogni. La propriet? della Ju?ventus per? non ha ancora deciso. Conte ? stato per diverse settimane in prima fila e resta una delle opzio?ni principali, ma nelle ultime ore sembra avere perso un po' di terreno. Del resto il momento della squadra ha imposto di rimandare le discussio?ni sul futuro alla fine della stagione, o almeno a dopo la partita con il Mi?lan. Di sicuro a John Elkann non ? piaciuto l'atteggiamento di Conte: l'eccessiva sicurezza nelle interviste ? sembrata quasi un'autocandidatu?ra. La Juve quindi tiene aperte le al?tre possibilit?: a cominciare da Spal?letti con cui nei giorni scorsi c'? sta?to un contatto telefonico.
  20. Juve-Diego, firma! Incontro decisivo ieri a Torino con i legali del Werder. Il Bayern insiste, ma lui ha scelto. L?ufficializzazione gi? dopo la semifinale di coppa Uefa? La Juventus e Diego stanno per an?nunciare il fidanzamento. Manca solo l'appro?vazione del Werder Brema, ma ? davvero que?stione di ore. Un pool di legali tedeschi, che rappresentano la societ? e il giocatore, ha in?contrato i dirigenti juventini a Torino, prendendo atto che la volont? brasiliana ? chiara: Diego ha de?ciso di giocare in Italia, ha scelto la Juve. Per questa ragione ha snobbato l'interessamento del Bayern, che due giorni fa lo aveva indicato come possibile sostituto di Ribery e che ieri mattina ha contattato Klaus Allofs, general ma?nager del Werder, per cercare di inserirsi nel?la trattativa. Troppo tardi, perch? Blanc e Secco hanno lavorato con attenzione e discrezione sull'en?tourage del ragazzo, in particola?re sul padre che gli fa da procura?tore, e hanno blindato l'accordo. E' possibile che l'ufficializzazione sia rimandata di qualche giorno, per due motivi: 1) il Werder Bre?ma stasera gioca la semifinale di ritorno di Coppa Uefa, partendo dallo 0-1 di Amburgo, e come ? logico non vuole destabiliz?zare l'ambiente; 2) vanno messi a punto i detta?gli dell'affare, che dovrebbe essere chiuso tra i 20 e i 25 milioni pagabili in diverse rate. La riunione ? andata avanti fino a tarda notte, con una pausa per la cena, e po?trebbe continuare oggi. E' invece tutto a posto tra la Juve e Diego. Il contratto dovrebbe esse?re quadriennale, con stipendio a salire dalla ba?se di 3,8 milioni netti a stagione. Diego ora aspetta solo un segnale per raggiungere Torino e mettere l'autografo pi? importante, quello che lo legher? alla sua nuova squadra. Nessun pro?blema di tesseramento: ha il passaporto italia?no. Con quest'operazione, la Juve sta com?prando uno dei beni pi? preziosi del calcio: la fantasia.
  21. Scambio Abbiati-Buffon: c?? l?apertura bianconera Si doveva fare gi? tre anni fa. Poi i rossoneri si tirarono indietro. Ora la trattativa si riapre, ma quanti soldi vuol spendere il Milan? Un altro incrocio tra Gigi Buffon e Christian Abbiati. Ma stavolta in via definitiva, Un sondaggio c?? gi? stato e alla Juventus questa soluzione andreb?be bene. Ovviamente pi? un bel po? di soldi. E il Milan che ne pensa? In queste settimane ? impossibile avere risposte in?dicative da via Turati. L?a.d. rossonero Adriano Galliani ha chiuso tutte le operazioni in at?tesa delle grandi scelte dopo la qualificazione in Cham?pions League. Ma non ? un mi?stero che il Milan in passato sia stato almeno per due volte vicinissimo al portiere della Nazionale. L?ultima volta pro?prio nel 2006, all?indomani della retrocessione dei bianco?neri in serie B. Nel frattempo in casa Juve sono cambiate un po? di cose. Buffon, dopo l?of?ferta- choc del Manchester Ci?ty e le ultime disavventure del?la squadra, sta meditando l?idea di cambiar maglia. E non a caso il suo agente Silva?no Martina luned? ha detto chiaro e tondo che il prezzo del portiere non pu? essere su?periore ai 20 milioni. Quindi una valutazione sgonfiata ri?spetto ai 70 milioni messi a di?sposizione dallo sceicco Man?sour qualche mese addietro prima dell?avvento di Given. L?impressione ? che la Juve ab?bia metabolizzato questo con?cetto. E l?apertura su Abbiati lo conferma. Ma il Milan quanti soldi ? disposto a mette?re sul piatto? E? presto per una stima. Ma questa pista non va assolutamente trascurata. In casa rossonera possono acca?dere tante cose nelle prossime settimane e la suggestione-Buffon cattura ancora tanti consensi al Milan.
  22. Abbiati: "Nedved, quelle son cose che feriscono i tifosi" "Ancelotti al Chelsea? Io lo vedo ancora rossonero". Prosegue il lavoro di recupero di Christian Abbiati dal grave infortunio che lo terr? lontano dai campi ancora, probabilmente, per tutta l'estate. Il portiere del Milan, intanto, si ? concesso ai microfoni di Sky Sport 1 per il programma "Il Rosso e il Nero". Che Milan-Juve ? questo? "Le due squadre si giocheranno pi? che altro il secondo posto. Il Milan viene da un buon periodo, la Juve sta affrontando una piccola crisi ma questo non significa che il Milan parta da favorito perch? penso che la Juve davanti ai colori rossoneri trover? gli stimoli giusti". Buffon, tra il primo e il secondo tempo di Juventus-Lecce, sembrava aver perso la pazienza. E' insolito per uno come lui? "Mi ? dispiaciuto molto perch? lo conosco e lui ? uno che non molla mai. E vedere questa sua reazione mi ha dato un po' di amarezza ma posso capire che in alcuni momenti puoi anche dire cose che non pensi veramente. Penso comunque che possa superare questo momento con facilit?". La reazione di Buffon ? l'emblema della disfatta della Juventus? "Non solo quello ma un insieme di cose, anche Nedved che lancia la maglietta. Sono cose che feriscono il tifoso juventino. E' difficile interpretare una situazione del genere. La Juventus andava bene fino a poche giornate fa, poi hanno avuto questo calo fisico-mentale ma dare spiegazioni ? difficile. Quando io ero l?, posso dire che il gruppo era unito". Qual ? la tua sensazione sul futuro di Ancelotti? "Penso che il mister rimanga. In questi anni ha dato cos? tanto al Milan che penso sia giusto che l'anno prossimo sia ancora lui a guidare questa squadra". Come lo vedresti al Chelsea? "No, in azzurro no. Meglio in rossonero".
  23. Ancelotti: ?Occhio alla Juve!?. E su Buffon: ?Sar? determinatissimo? Il tecnico del Milan spiega le sue sensazioni prima dell?affascinante partita in cui i rossoneri ospiteranno a San Siro la Juventus. Domenica sera a San Siro, si sfideranno due formazioni che stanno vivendo un momento di forma completamente opposto. Il Milan sembra infatti la squadra che sta giocando il miglior calcio dell?ultimo periodo, al contrario la Juventus, sta attraversando un periodo davvero nero. ?Le due squadre arrivano alla sfida con due stati d'animo differenti ? confessa Ancelotti a Milan Channel - il Milan ? in un buon momento mentre la Juventus sta attraversando una situazione delicata, c'? un po? di malumore, per? vista dal nostro punto di vista, una squadra in difficolt? potrebbe tirare fuori energie che possono essere impensabili per il momento che sta vivendo. Per questo dobbiamo prepararla con molta attenzione, sapendo che il nostro ? un momento buono e da far fruttare?. ?Le sfide tra queste due squadre, comunque ? aggiunge - sono sempre molto affascinanti e sempre molto sentite. Danno anche delle belle sensazioni quando si riesce a vincere, ma credo che troveremo una Juve molto determinata?. Una battuta anche su Buffon e su quanto accaduto domenica scorsa: ?Credo che troveremo un Buffon molto determinato, come lo sar? tutta la Juventus ? conclude il buon Carlo - credo sia stato un gesto legato al grande affetto e alla grande professionalit? che ha Buffon nei confronti dei compagni di squadra e nei confronti della societ?. Quello che ? successo, comunque, lo sanno solo loro?.
  24. Galeone difende Ranieri: "Dove vai con quella difesa?" L'allenatore artefice del Pescara spettacolo commenta la situazione in casa-Juve. "Ranieri sarebbe uno che spacca lo spogliatoio?". A Giovanni Galeone, il protagonista della nostra intervista di approfondimento giornaliera, esce quasi una risata quando riportiamo le frasi pronunciate dall'ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino sull'argomento del giorno relativo al tecnico della Juventus. "Ho la sensazione - ci ha detto in Esclusiva per Goal.com il "profeta", cos? come ? stato ribattezzato dai suoi estimatori ai tempi del Pescara - che con Ferlaino tutti gli allenatori fossero, a suo avviso, spacca spogliatoio. Cacci? Bianchi con quel famoso comunicato fatto dai giocatori dopo aver vinto lo scudetto, fece la stessa cosa con Mondonico, Mazzone, Zeman e altri. A me non sembra proprio che Claudio Ranieri sia uno con un carattere spaccaspogliatoio. Anzi, per come lo conosco io Ranieri ? un allenatore educato e corretto". Dove stanno, allora, i problemi della squadra bianconera e soprattutto del gruppo che nelle ultime settimane sembra essere esploso? Galeone legge la situazione in maniera interessante. "Paradossalmente Ranieri ha avuto meno problemi quando aveva la squadra con alcune defezioni e ha dovuto schierare per un periodo medio-lungo la stessa formazione. Guardate Amauri, giocando con continuit? e senza la concorrenza di Trezeguet e Iaquinta ha fatto benissimo. I problemi, e questo ? un discorso generico, sono iniziati quando ? arrivata la competizione per i posti da titolare...". Non solo, perch? Galeone ha ben chiaro quale sia l'aspetto che ha concorso in maniera praticamente decisiva alla discesa "a picco" della Vecchia Signora. "Come si pu? pretendere che la Juventus, con la difesa che si ritrova, possa vincere uno scudetto? Non esiste al mondo. La Juventus vinceva gli scudetti con Thruam, Cannavaro e Ferrara o con Gentile, Cabrini e Scirea. Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro sono bravi ragazzi. L? in mezzo c'? un difensore e mezzo discreto, il resto sono davvero solo bravi ragazzi". Tra poco, per?, arriva Cannavaro. "Uno che coi difensori di quest'anno non ha nulla a che vedere. Ma sul quale sono un po' scettico. E non per la qualit? del giocatore, ma perch? ? arrivato ad una certa et? e ha cambiato aria. Non ? come Maldini che ? arrivato a quarant'anni giocando sempre nello stesso ambiente e conoscendolo quindi alla perfezione". E' cos?. Chiss? se Cannavaro riuscir? a rendere forte una difesa di "bravi ragazzi e basta". Forse non basta, forse s?. Staremo a vedere...
  25. La Juve su Conte? Il Bari "chiede" in cambio Ferrara... Potrebbe essere Ferrara il nuovo tecnico dei pugliesi qualora Conte andasse a Torino. Il fallito match-point contro l'Empoli fa s? che il Bari dovr? aspettare almeno un'altra giornata prima di poter urlare tutta la propria gioia per la promozione. E' probabilmente questo il motivo che crea ancora un po' di incertezza sul futuro di diverse panchine italiane: infatti, qualora Conte dovesse lasciare davvero il Bari per trasferirsi alla Juventus, darebbe il via alla catena di cambi alla guida tecnica di quasi tutte le compagini della massima serie. Il Bari, ovviamente, deve per? pensare anche a s? e, una volta promosso in A, dovr? fare il possibile per rimanerci. A questo punto i pugliesi potrebbero decidere di puntare su un esordiente, vale a dire Ciro Ferrara. A riportarlo ? oggi Tuttosport che parla di un'offerta di 600.000 euro a stagione per l'ex difensore di Napoli e Juventus. Sempre che, un'eventuale figuraccia rimediata domenica a San Siro non faccia cambiare idea alla dirigenza juventina che potrebbe dare il benservito a Ranieri e affidarsi proprio a Ferrara, magari come traghettatore... e poi chiss?. Intanto su Conte non mollano la presa nemmeno Atalanta e Lazio alla ricerca rispettivamente del post-Del Neri e del post-Delio Rossi, prossimi all'addio.
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