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Socrates

Tifoso Juventus
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  1. Claudio Marchisio Rues Missed Chance On Italy Debut Against Switzerland The 23-year-old was inches away from scoring the winner in Basel on his first cap... Midfielder Claudio Marchisio was one of the new call-ups in Marcello Lippi's Italy squad and played the entire 90 minutes in his Azzurri debut against Switzerland. The match finished in a scoreless draw, but the Juventus midfielder came close to scoring in the first half, when he sprung the offside trap, only to see his effort finish just wide of the post. "It's too bad the ball would not go in, scoring on my debut would have been perfect," he was quoted as saying by ANSA following the match. "I am happy because of the confidence the coach has shown me." Players are attempting to stake their claim to be part of the 2010 World Cup squad next summer and Marchisio would like more chances to prove his worth after a positive debut in the friendly. "I found a fantastic group here, I hope to have other opportunities," he concluded.
  2. Una carriera da bambino prodigio, nel Cagliari, nel Napoli e nella Roma. Daniel Fonseca, da Montevideo, classe 1969, alla Juventus dal 1997, assolve al meglio al compito di prima riserva degli attaccanti titolari, mettendo al servizio del collettivo il suo scatto proditorio ed il suo tiro tagliente, micidiale addirittura sui calci piazzati. Davanti, la coppia Inzaghi-Del Piero è quanto di meglio il nostro calcio sappia esprimere, ma la Juventus ha spesso bisogno del suo estro e della sua rapidità sotto porta. La stagione, che con la Champions da onorare al meglio si annuncia fitta di impegni, si mette presto bene anche per lui. Ed il 9 novembre 1997, proprio un suo guizzo nel finale permette alla Juventus di superare di stretta misura un Napoli orgoglioso e per nulla arrendevole. Rotto il ghiaccio, comincia il momento buono di Fonseca: ancora in goal a dicembre contro il Piacenza, poi anche la Sampdoria conosce la voglia di goal di questo attaccante non convenzionale, che trova il modo di metterla dentro proprio quando meno te lo aspetti. Non è un caso che proprio il goal che sigilla matematicamente lo scudetto, il 16 maggio 1998, porti ancora la sua firma. 15 presenze e 4 goals, la conferma è scontata. Fonseca mette il suo sigillo nei momenti critici della travagliata stagione successiva. Daniel comincia col piede giusto segnando a Perugia ed, il 6 gennaio 1999, confeziona al Milan, nel match di San Siro, un goal di rapinosa bellezza che permette ai bianconeri di lasciare imbattuti lo stadio milanese. Nella delicatissima fase centrale della stagione, sono ancora le sue reti a tenere la barca bianconera sulla linea di galleggiamento: uno al Venezia, uno al Perugia, ed ancora al Parma e allUdinese. Per Fonseca è un anno di assoluto rilievo, con 25 partite e 6 reti. Giocherà ancora frammenti di partita nel 2001, dopo altri gravi infortuni che ne abbreviano oltremodo la carriera. Con 70 partite e 18 reti, un posto nel ricordo dei tifosi bianconeri se lo è, comunque, meritato.
  3. Giuliano Sarti con Roberto Anzolin
  4. Gianluigi Buffon Not Celebrating Inter's Supercoppa Italiana Loss The former Parma shot-stopper will not be exalting Lazio's victory in China because the Bianconeri have yet to prove they are at the same level... Juventus goalkeeper Gianluigi Buffon has not been left overjoyed by Inter's loss to Lazio in the Supercoppa Italiana, hinting that the Old Lady still have some work to do before they start their competitive campaign. According to the World Cup winner, he feels his side are still not at the same level in their preparations as the Nerazzurri, especially after the 4-1 friendly loss to Villarreal. "No, I did not celebrate," he said at Coverciano, where Italy are training ahead of their friendly with Switzerland, according to Datasport. "We have not yet arrived at these levels." Meanwhile, he is hoping for a good performance with the Italian national team against Switzerland, when captain Fabio Cannavaro could potentially set an appearance record by winning his 127th cap, surpassing the legendary Paolo Maldini. "We will try to celebrate Cannavaro
  5. Juventus' Marchisio Upset By Cristiano Zanetti Sale The youngster is not in favour of the Turin-based club's decision to sell the former Italian international... Juventus midfielder Claudio Marchisio is struggling to comprehend the club's decision to sell veteran Cristiano Zanetti, who officially joined Fiorentina on Monday. "Zanetti to the Viola? I haven't spoken to him, but I did not expect this," he sighed to firenzeviola.it. "In both my role and as a person, the fact is he helped me a lot and I have great admiration for him. I don't understand why he has been sold." The 23-year-old is not convinced that the former Inter man's departure will allow him to play more often either. "Does it mean more space for me? In theory, yes, but with so many commitments we could have both played in a lot of good matches."
  6. Chiellini: Juventus Cannot Play Like They Did Against Villarreal The Bianconeri centre-back spotted a few problems in the defeat to the Yellow Submarine, but is certain his team can overcome their difficulties ahead of the start of Serie A... Juventus defender Giorgio Chiellini is not pleased with the 4-1 friendly loss to Villarreal. The player claims that his side were sorely lacking in the match on Friday. "Unfortunately, we were found lacking in many areas. Distance between the players [on the field], positioning, brilliance," he mused to Tuttosport. "We cannot reduce everything to fitness. I think that we were even influenced on a mental level, even unconsciously." The heavy defeat may have cast some doubts ahead of the new season, but the former Fiorentina player is hopeful the Turin-based outfit can learn from their mistakes. "Ferrara rightly said that Juventus cannot allow certain figures. A 4-1 defeat is not for Juve," he suggested. "Of course we can reassure the fans. The fact remains we are working well. We are excited after the success against Real Madrid [in the Peace Cup] and will not let this influence us even now. What matters is that by the beginning of the championship, you will see a great Juve." The 24-year-old has been included in Italy coach Marcello Lippi's squad for the friendly against Switzerland on August 12.
  7. PATRICK VIEIRA Patrick Vieira, classe 1976, nato a Dakar. A 29 anni, uno dei più grandi centrocampisti al mondo, veste il bianconero dopo avere esaltato per nove anni i tifosi dell’Arsenal ed essere diventato, a furor di popolo, il capitano dei gloriosi “Gunners”, trascinandoli alla conquista di tre scudetti, quattro F.A. Cup e quattro Charity Shield. Una carriera che già aveva sfiorato il nostro calcio, visto che, a 17 anni, era stato per pochi mesi al Milan, sotto la guida di Capello, proveniente dal Cannes, la squadra che lo aveva lanciato. Ma il Vieira che conquista con la nazionale francese il Campionato Mondiale 1998 ed il Campionato Europeo del 2000, vinto a spese dell’Italia, è qualcosa di più e di meglio di qualunque pur lusinghiero pronostico. Che si tratti di fior di campione, lo si nota al primissimo impatto. Nel “Trofeo Berlusconi”, che costa caro a Buffon seriamente infortunato, Vieira canta e porta la croce, segnando il goal di apertura e correndo come un pazzo, a destra e a sinistra, a pressare e proporre. Ed in campionato, meglio di così non si può iniziare. Ad Empoli, alla seconda giornata, si conferma uomo ovunque, anche sotto porta avversaria; il suo goal è dirompente, sembra quasi voler annichilire gli avversari quando avanza o prende posizione sui calci piazzati. Risolve alla sua maniera la delicata trasferta di Udine, appena tre giorni dopo concede il bis a Parma, altro campo tremendo. Certo, non sono sempre rose e fiori; a volte va fuori misura esasperando la parte atletica a scapito della tecnica, ma certo tutto si può dire di lui tranne che tolga il piede prima del contrasto. Qualche infortunio ed alcuni stop legati a squalifica limano a volte il suo contributo alla causa, che resta comunque importante. Risolutivo a Chievo alla prima di ritorno, poi un po’ appannato, Patrick riconquista tutta la considerazione di compagni e tifosi nella decisiva trasferta di Siena, che diventa una passeggiata dopo che lui ha risolto, di testa, sovrastando compagni e avversari, il problema di rompere il ghiaccio, segnando il primo goal. Una stagione, la 2005-06, positiva, suggellata da prestazioni di spessore, al Mondiale tedesco, con la maglia della nazionale francese. Poi, il rifiuto di giocare in serie B ed il trasferimento all’Inter. «La Juve nella quale sono stato io è una delle squadre più forti nelle quali abbia mai giocato ed il mio anno a Torino è stata un’esperienza molto positiva. Me ne sono andato dopo un solo anno perché non volevo rimanere in Serie B. Mi è dispiaciuto, ma questa è la vita di un calciatore. Quella stagione in bianconero, però, è stata davvero bella».
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