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[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus 1-0
gobbo_dal_76 ha risposto al topic di crazy1897 in Stagione 2013/2014
city in vantaggio urka -
[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus 1-0
gobbo_dal_76 ha risposto al topic di crazy1897 in Stagione 2013/2014
Ufficiale dalla UEFA: si gioca domani alle 12.00, col calciobalilla, presso il Kebap di Alì "Gigietto" Muftì! -
[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus
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Tutti a casa con la prepagata della Turk Telekom! -
[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus
gobbo_dal_76 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2013/2014
Comunicazione ufficiale dell'arbitro ai delegati UEFA: Turk Telekom! -
[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus
gobbo_dal_76 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2013/2014
Su Sky Sport UK non sanno più che c**** dire: Turk Telekom! -
[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus
gobbo_dal_76 ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2013/2014
...e con la terza ti mando a fare in..... -
[ Uefa Champions L. ] Galatasaray - Juventus 1-0
gobbo_dal_76 ha risposto al topic di crazy1897 in Stagione 2013/2014
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Effettivamente l'udienza sarà il 17 e non domani. L'avevo pure scritto riportando la cronaca della scorsa udienza. Mi scuso con tutti per l'erronea informazione che ho diffuso oggi. Abbiate comprensione.....comincio ad essere consumato! La locuzione "L'udienza finale non sarà il 10 ma è stata rinviata al 17." mi ha tratto in inganno facendomi supporre semplicemente che il 10 ci sarebbe stata udienza mentre quella finale non sarebbe stata il 10 bensì il 17.
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(continua) L'udienza finale non sarà il 10 ma è stata rinviata al 17. L'avvocato Trofino (difesa Moggi) ha anticipato un intervento di un'ora e un quarto circa. Il PG rinuncia alle repliche. Dopo l'intervento di Trofino si entrerà in camera di consiglio. La sentenza è attesa quindi per la tarda mattinata del 17. L'udienza è tolta.
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(continua) Capo Z, Roma-Juve. Giraudo assolto. L’atto fraudolento è solo l’adoperarsi dell’arbitro. Racalbuto è esente da censure perché tutti gli errori commessi li commette non lui ma l’assistente che lo ha ammesso e soprattutto l’arbitro fin dal primo tempo aveva avuto la possibilità di favorire la Juventus e non l’ha fatto. Avrebbe dovuto espellere due calciatori della Roma, nega un rigore alla Juve. Ci sono intercettazioni tra Meani e De Santis che lo confermano. Abbiamo indicato 11 intercettazioni che erano state occultate che dimostrano la buona fede di Racalbuto e soprattutto che non li ha commessi lui. Racalbuto subisce la più lunga sospensione mai applicata ad un arbitro e cioè 8 turni di sospensione. Anche qui si deve arrivare ad una pronuncia di assoluzione. Capo A5 Chievo-Fiorentiva, sul salvataggio dela Fiorentina. Gli atti fraudolenti sono sorteggi, griglie e condotta arbitrale. Sui sorteggi e la condotta non dico altro. A Moggi non si contesta l’intervento sulla griglia specifica ma si dice che in particolare Mazzini Mencucci tramite l’assenso di Moggi costruiscono un percorso favorevole alla Fiorentina. Questa è una griglia di seconda fascia composta da 8 arbitri di cui 2 associati, tanto per dire quale sarebbe l’assenso. Moggi non indagato dalla giustizia sportiva che assolve anche Della Valle Mazzini e Dondarini. La cosa importante è che l'operazione di salvataggio della Fiorentina ha come madre la partita Lecce-Parma per la quale Moggi è stato assolto in primo grado e non vi è appello, quindi è passata in giudicato. Ma se l’operazione di salvataggio della Fiorentina si concretizza nell’ultima partita per la quale sono stati assolti, quale assenso ha dato al salvataggio della Fiorentina? Questo assenso probabilmente viene ricavato da una telefonata che è stata tagliata tra Moggi e Della Valle. Tra l’altro il capo della cupola viene escluso totalmente dall’incontro a Capo la Massa. Se poi vogliamo parlare della salvezza della Fiorentina, leggete una telefonata del 22 maggio tra Carraro e Bergamo, dopo Lazio-Fiorentina 1-1 errore contro la fiorentina. Carraro dice: "che svista ha fatto Rosetti. Si però a sto punto non può retrocedere la Fiorentina se no qui stiamo in difficoltà grande". Altro che assenso, qui il presidente della FIGC dice cose gravissime. La sera stessa Abete e Mazzini: Abete dice siamo nei casini! Ancora, tra Mazzini e Mencucci, Mazzini dice: speriamo che Pantaleo (Corvino) faccia qualcosa, parlando di Lecce-Parma. Qui stiamo parlando di uno che è sotto processo per un assenso e qui abbiamo un riferimento a Pantaleo Corvino che l’anno dopo sarebbe passato dal Lecce alla Fiorentina. Se questo è il materiale probatorio si può dire che a Moggi del salvataggio della Fiorentina non gliene fregava nulla!
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(continua) Capo M Juve-Milan Fabiani assolto in primo grado. Atto fraudolento è solo l’adoperarsi dell’arbitro. A parte il fatto che non si capisce perché Bertini era un sodale, Moggi era talmente buono da chiedere a Bertini non di farlo vincere ma di farlo pareggiare. Se leggete Auricchio, vi dice che nessuna indagine è stata fatta su questa gara, non ha sentito nessuno, gli osservatori dicono che la gara è stata regolare e che Bertini non ha commesso alcun errore, la giustizia sportiva non l’ha nemmeno presa in considerazione. La griglia di quella partita la fa 10 giorni prima Bergamo con Meani dove Meani indica tre arbitri e dice di non mettere De Santis perché li innervosisce ma quello che credo sia più importante è il fatto che questi contatti tra Moggi e Bertini non potevano esserci per un motivo semplice. Secondo De Cillis Bertolini compra le schede a giugno 2004 e ne compra 9. Quella di Bertini ha i numeri finali 155 e non c’è tra le prime 9! Bertolini compra nuove schede il 14 gennaio, altre 5, e poi altre 7 l’11 febbraio. A dicembre 2004 quella scheda non esisteva! Capo O Cagliari-Juventus. Anche qui solo sulla condotta dell’arbitro e su quella che il tribunale definisce difesa appassionata di Racalbuto da parte di Moggi. Partita non investigata dalla giustizia sportiva. L’analisi del comportamento dell’arbitro, rivela errori da una parte e dall’altra. Anzi, tutti gli errori a favore della Juve non sono suoi ma di Consolo che all’udienza ammette di avere sbagliato. Anche qui una condanna basata sull’apparenza. Se vi leggete la perizia capirete che Racalbuto ha avuto un paio di occasioni per favorire la Juve e non l’ha fatto. Anche qui non c’è margine per la condanna. Juventus-Udinese. La partita della famosa telefonata del 9 febbraio. Il capo di imputazione prevedeva anche la terna arbitrale che è stata assolta. Sul sorteggio e sull’atteggiamento dell’arbitro sorvolo. La giustizia sportiva sanziona Moggi e Giraudo solo per l’art. 1. Rimane la griglia che secondo la sentenza avrebbe una incidenza remota. A parte il fatto che non si può condannare qualcuno sulla “possibilità" però se andate ad analizzare la telefonata scoprite una cosa che abbiamo scoperto dopo 8 anni dal PG. Moggi indica Tombolini, Paparesta , Trefoloni, Bertini e Racalbuto. Fa una griglia a 5 dove inserisce solo 2 "associati", Bertini e Racalbuto. Già questo è elemento di stranezza e inidoneità. Ci metto 5 amici così sto tranquillo. Qui il capo della cupole ne mette solo 2. Poi Bergamo dice che al posto di Tombolini ci metterebbe Rodomonti e come dice il PG Moggi non fa salti di gioia. Giustamente, dico io, visti i precedenti soprattutto di un Inter-Juventus, che come si è visto, aveva arbitrato con le sollecitazioni del designatore di arbitrare contro la Juventus (leggete la telefonate tra la Fazi e Bergamo “che dio volesse”). La Moggi-Bergamo è lunghissima ed ha per oggetto le lamentele della Juve ai designatori sul fatto che gli arbitri andavano contro la Juve in quel campionato. Ad un certo punto, Bergamo per svicolare parla della griglia. Il giorno dopo Bergamo parla con Mazzini e Bergamo dice che Moggi ha paura e lui gli ha fatto credere cose non vere. Questa è Udinese-Juventus. Ci sono anche intercettazioni della difesa non tenute in conto dalla accusa.
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Si riprende - Avv. Prioreschi: Capo B Udinese-Brescia. In questo capo c’era l’atto fraudolento specificato: le aminizioni dei tre udinese e l’espulsione di Jankulovsky. Qui il tribunale pur riconoscendo che le decisioni di Dattilo erano corrette hanno modificato il capo di imputazione dicendo che c’era il contatto tra Moggi e Dattilo e la difesa mediatica di Dattilo. Il bello è che già non si poteva fare la modifica del capo di imputazione quando ti accorgi che non ci sono i fatti fraudolenti ma non ci sono nemmeno i contatti diretti perché come vi ha detto Di Laroni il primo contato tra le due schede è due mesi dopo la gara. Sulla difesa mediatica c’è un capitolo ad hoc nell’appello e mi ci riporto. L'intercettazione successiva alla gara Moggi Giraudo va letta in un commento tecnico della gara. Faccio notare che giraudo dice “gli dimizzava l’udinese” non “ci dimezzava”. Dattilo si è ritrovato in questo processo avendo la sola sfortuna di avere arbitrato questa partita. Non ha mai arbitrato la Juve, nella graduatoria dei guadagni è nelle ultime posizioni, quindi è davvero assurda la sua presenza qui. Tra l’altro in quella gara l’Udinese aveva davvero giocatori diffidati che non sono stati ammoniti. L’espulsione è di Camerota, quindi il fatto non sussiste. Capo F Juve Lazio 2-1. Qui Giraudo è stato assolto come Dondarini, Baglioni assolto in entrambi i gradi. Qui l’atto fraudolento era anche il sorteggio. Il tribunale scrive che l’accusa non ha provato come l’arbitro avrebbe favorito la Juve, il sorteggio era regolare e quindi avrebbe dovuto assolvere per mancanza dell’atto fraudolento. Tra l’altro, la corte scrive che Dondarini non fece alcun errore. Quindi il sorteggio non c’è, l’adoperarsi dell’arbitro nemmeno, quindi il fatto non sussiste. Anche qui il tribunale dice che il fatto della griglia “sembra” possa essere considerato come prova. Siamo in pieno 129 secondo comma, con la prova positiva dell’innocenza. Capo G Fiorentina Bologna 1 – 0. Qui l’imputazione sarebbe sul sorteggio e le ammonizioni mirate del Bologna di De Santis, sul sorteggio, c’è la prova positiva dell’innocenza. Il tribunale motiva sul fatto che le ammonizioni sono state corrette, conformi alle norme regolamentari. E anche qui doveva chiudersi così. Viene meno la condotta e quindi gli atti fraudolenti. Ma Qui il Tribunale di Napoli supera se stesso quando dice che De Santis poteva esser mosso anche a suggestione di altri nell’ammonizione di giocatori. Introduce nel codice l’elemento della suggestione nel reato! Senza nemmeno dire che chi era a suggestionare. In riferimento alla intercettazione Moggi Damascelli che è un elemento a discarico, quando Damascelli parla di delitto perfetto Moggi gli chiede perché e chi erano i diffidati (sbagliando dicendone 3 invece di 2). Anche qui Moggi e De Santis sono stati assolti dalla giustizia sportiva. Bologna Juventus deriva da quella precedente e i fatti fraudolenti sono le ammonizioni della partita precedente. Anche qui rimane solo Moggi, tutti gli altri sono stati assolti! Moggi si fa da solo questa frode! La giustizia sportiva ha prosciolto anche da questo. Si basa solo sui contatti silenti, tra la sim attibuita a Moggi e quella a Pieri, con aggiunta la solita difesa mediatica dell’arbitro. L’assoluzione di Pieri dovrebbe tagliare la testa al toro. Abbiamo indicato tre intercettazioni telefoniche tra Bergamo e Pairetto, tra Pieri e Pairetto e tra Pieri e Pairetto. Queste danno la prova assoluta della buona fede dell’arbitro che fischia una punizione a 30 metri dalla porta trasformata da Nedved che approfitta della distrazione di Pagliuca. Prova positiva sugli attri fraudolenti che non sussistono. Andatevi a leggere le telefonate che vi ho indicato e quello che dice Staziola sulle stesse. Pieri non arbitra più la Juve per tutto il campionato e non viene promosso internazionale.
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Sull’idoneità dell’atto il Tribunale compie un errore: se nel reato di pericolo presunto non valuto l’idoneità dell’atto, di che parliamo, i principi del tribunale sono corretti: il problema è l’applicazione di questi principi. Sarebbero sufficienti le parole pronunciate nelle telefonate. Scompare la condotta! Le cene, le telefonate, la scheda, la griglia sono atti che non sono reato, ma possono essere considerati propedeutici ove si provasse un accordo ma vi deve essere il comportamento successivo! L’atto fraudolento è diventato il contatto telefonico silente, le cene, le intecettazioni e la difesa mediatica. La sentenza di basa su un ragionamento secondo il quale se c’è stato un contatto c’è stata la frode. Ma non è così. Le schede svizzere fanno parte del capo di imputazione ma non si ritrovano nelle singole frodi. Se ti fermi ai contatti ed elimini la partita non fai una cosa giusta. La sentenza è contraddittoria perché per altri capi in cui vi sono i contatti, si è assolto con motivazione che non bastano i contatti tra Moggi e Racalbuto prima della partita. E peraltro, l’ipotesi accusatoria secondo cui Racalbuto avrebbe fatto ammonizioni dolose trova elementi a contrasto nell’istruttoria su quella partita. E io mi chiedo, perché per alcuni vale questo principio, per altri no? Perché per Ambrosino si dice che il possesso della scheda non è di per sé elemento decisivo e per altri no? Tornando alle sim: quando scoprono le anagrafiche delle prima schede, ci dice Di Laroni che però immediatamente smettono di funzionare. Non è così perché nell’elenco di tutte le telefonate intercettate, scopriamo che sono state intercettate sulla utenza attribuita a Bergamo 4 chiamate nel mese di marzo 2005 e cioè due mesi dopo il primo contatto. Per la scheda di Pairetto, due chiamate, per quella di Moggi, 2 chiamate sempre a marzo, tutte di pochi secondi. Stranamente di queste telefonate non c’è trascrizione né audio. E che ci voleva a sentire chi stava parlando? L’assenza di segretezza è già nel come sono state comprate queste schede, lo sanno tutti in sede alla Juve, Moggi va una volta in svizzera, una volta Moggi va a Chiasso e si fa la foto con i finanzieri che lo riconoscono e la foto va anche sui giornali! Per smentire il metodo Di Laroni basta riprendere il decreto di archiviazione di Paparesta. Mentre i carabinieri hanno detto che la scheda era del figlio, nella sentenza si dice che Paparesta figlio non l’ha mai avuta. Per Moggi non ci sono telefonate di schede svizzere. Il metodo Di Laroni è un metodo da manicomio. Fa cose impossibili e poi non fa cose più semplici. Non sappiamo niente delle intercettazioni. Ma soprattutto, elabora centinaia e centinaia di dati a mano! Io sono convinto che le schede svizzere sono una grande bufala. Senza parlare del fatto che le telefonate non coincidono, Bertini ha 20 chiamate in entrate dal telefono di Moggi, il quale ha 0 chiamate in uscita! La griglia da sola non può essere considerata una condotta, ma viene infatti sempre abbinata dal PM ad altre cose, quindi io andrei avanti. Devo cominciare a parlare delle singole frodi. Sospensione di un quarto d’ora
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La legge dice che l’esercizio dell’azione penale e la sentenza che lo definisce non influisce sulla omologazione delle gare. Se Moggi verrà assolto, questa sentenza non potrà influire sul suo procedimento sportivo. Tra l’altro è una deroga sul fatto che la sentenza fa stato tra le parti. Lo Stato ha delegato interamente la questione. Se vedete la disciplina, ci sono le norme per vedere se un comportamento è ritenuto sleale: le norme sono: un principio generico, contenuto all’art. 1 del cgs vigente all’epoca e la norma contenuta all’art. 6. Le incolpazione delle procura federale a Moggi sono l’art. 1 e una serie di art. 6. Nelle imputazioni sportive, si parla di concorso tra più persone e si fa rifertimento ad alcune partite di cui oggi dobbiamo parlare. Gli altri epiosodi di cui oggi dobbiamo parlare vengono addirittura scartati dal procuratore federale. Come finisce il procedimento a carico di Moggi? Che gli illeciti sportivi vengonmo esclusi sia dalla CAF che dalla corte di giustizia federale e viene tutto derubricato all’art. 1, generico. Nel procedimento sportivo la revisione del processo la può fare solo la procura non l’imputato. Ora questi illeciti che sono stati messi alla porta dalla giustizia sportiva, possono entrare nel processo penale solo se ci sono fatti e prove nuove cosa che non è stata. Come sono stati concepiti i capi di imputazione? Parlando di arbitro che si adoperava, preceduto dal sorteggio, dalla griglia o dalle ammonizioni mirate. Quindi per come sono stati costruiti, l’arbitro diventa concorrente eventuale, raccogliendo una istigazione di Moggi. Devi quindi avere la prova che vi sia stata una volontà di modificare il risultato, che questa volontà sia giunta a destinazione, che l’arbitro si sia adoperato in conseguenza. Su 9 frodi, 7 si reggono solo sull’arbitro che si adoperava!
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Voi agli atti avete la prova positiva della innocenza di Moggi. Il PG ci dice che per integrare il reato sarebbe sufficiente la designazione e che su questo punto la sentenza Stanziola sarebbero un passo indietro. Se fosse come dice il PG, la norma sarebbe incostituzionale. Quando si dice che è sufficiente la designazione di un arbitro parziale significa fare una processo alle intenzioni, significa violare il principio di legalità. Come si fa a stabilire se un arbitro è parziale? Io devo valutare il comportamento in campo dell’arbitro e sul punto la sentenza Stanziola è chiara facendo riferimento al dolo specifico, l’alterazione del risultato di calcio. Quando non c’è la prova che l’arbitro sia stato prima della gara indotto a prendere alcune decisioni pro o contro una squadra, bisogna vedere nel concreto quali sono stati i comportamenti dell’arbitro durante la gara. Se aderiamo alla impostazione del PG togliamo al reato uno degli elementi costitutivi: la condotta. La norma parla di “atti compiuti”. Un reato ha un elemento oggettivo e uno soggettivo. Se diciamo che è sufficente essere parziali, passiamo all’evanescenza. Chi lo dice che un arbitro è parziale? Devo valutare la condotta ed quello che è successo in campo perché tutte le 9 imputazioni riamaste parlano di un arbitro che “si adoperava”. Non è un fatto immateriale, ma una condotta, un comportamento in campo. Attraverso le intercettazioni della difesa inspiegabilmente occultate nel corso del processo, si capisce che quando c’è stato il singolo errore e si sentono le intercettazioni dopo la gara si capisce l’arbitro ammette l’errore. È in quel momenti che si deve verificare il “si adoperava”, non per partito preso. La condotta è la griglia, il sorteggio, il comportamento degli arbitri. Ancorché il reato sia di pericolo, il comportamento ci deve essere! Il bene tutelato: la realtà e la correttezza. Se sono sleale scorretto nella vita, nessuno mi mette sotto processo, così come se lo sono nella partita tra scapoli e ammogliati. Essi diventano rilevanti quando sono finalizzati al raggiungimento di un obiettivo, quando si tratta di manifestazioni sportive pubbliche. Il valore del fairplay, al legislatore non interessa ma rileva quando è inserito nel contesto del CONI e dell’unire. Se io trucco la tim cup della lega, non è reato perché non è organizzato dal CONI. Non è questo valore assoluto a cui fa riferimento il PG ma solo in relazione alle manifestazioni pubbliche. Tu giudice penale come fai a stabilire se un comportamento è leale o scorretto? Devi fare riferimento al codice di giustizia sportiva delle federazioni, perché dalla lettura delle disposizioni la tutela di quei valori è stata demandata dallo stato ai suoi organi di giustizia sportiva.
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Abbiamo detto, poi che Moggi non è stato condannato da Tribunale per quello che era previsto nel capo di imputazione: vi abbiamo detto che il Tribunale gli ha modificato l’imputazione e l’aveva condannato per un’associazione personale finalizzata ad una compravendita di calciatori dell’universo Gea di cui era presidente il figlio. Quindi, se voi ritenete che il capo di imputazione è un interesse personale di Moggi, Moggi è stato assolto dal Tribunale di Roma con sentenza confermata in appello che è agli atti. Ancora: mancanza della rogatoria per le sim svizzere. Qui è stato il PM a non avere inquadrato la questione quando dice che per acquisire i tabulati delle sim non servivano rogatorie. Noi abbiamo posto una questione diversa: l’acquisizione delle anagrafiche delle prime 9 svizzere, quelle di De Cillis. Vi abbiamo detto che Auricchio e Di Laroni hanno mentito. Tra l’altro, erano anche in contraddizione tra di loro: Auricchio parla di un ufficiale di collegamento dell’interpol, del ministero, con una chiamata tipo al call center, mentre Di Laroni dice che sono state acquisite al centro di polizia di Chiasso, lato italiano e quando lo interroghiamo in Tribunale, si premura di specificare che mai ha avuto contatti con la Svizzera o polizia Svizzera. Ma che le anagrafiche siano state acquisite in svizzera abbiamo la prova quando il maresciallo Nardone ammette che dopo aver interrogato a Como il De Cillis poiché non aveva con sé la documentazione sono andati al negozio del De Cillis in Svizzera a Chiasso e lì hanno acquisito le anagrafiche. Che sia un’attività invasiva su questo non ci sono dubbi e questa attività è stata fatta in Svizzera senza alcuna assistenza giudiziaria. Se sono inutilizzabile le prima 9, sono inutilizzabili tutte!
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Avvocato Prioreschi: Vi parlerò delle frodi. Questo processo nasce con l’imputazione di associazione a delinquere capeggiata da Moggi che controllava l’intero mondo del calcio. Quando vengono depositati gli atti viene fatto per 48 indagati, di cui 33 arbitri e designatori, di questi ne sono stati archiviati, prosciolti o assolti, 25: gli altri 15, erano dirigenti, o giornalisti di questi ne perdiamo altri 6. Quindi oggi, abbiamo 17 imputati di questi 4 arbitri e 2 designatori e 3 dirigenti: Moggi Giraudo e Mazzini, 2 assistenti, quindi ad oggi la famosa cupola conta 9 persone. L’appello del PM è inammissibile per violazione del 581 lettera c del codice penale. È un copia incolla delle informative del 2005 dei carabinieri non tenendo in alcun conto di cosa sia avvenuto nel processo. La prova è quello che riguarda il sorteggio. Il tribunale nella sentenza ha detto chiaramente che non era stato truccato. Quando si fa un appello basato sul sorteggio devi indicare quali sono gli elementi della sentenza, non ritornare ad Auricchio. Tutta questa storia si basa sul filmato che la procura deposita e inspiegabilmente se lo ritira e sparisce. Quella che doveva essere la prova regina sparisce. Quel filmato era invece la prova che il sorteggio era regolare! Tre questioni preliminari: la competenza territoriale. Abbiamo scritto 25 pagine. Leggo dalla relazione della Corte che forse non siamo stati chiari. Il decreto del 10 luglio assegna la competenza a Napoli non per la consegna della scheda a Paparesta ma ai sensi dell’art. 9 comma 3° del cpp, perché Napoli aveva iscritto per primo la notizia di reato, prima di Torino. Presidente io credo che uno dei dati certi di questo processo è la competenza e Napoli non c’entra niente. Abbiamo detto che poteva essere scelta Roma. Tra l’altro la consegna della scheda è fatta ad un soggetto che non è mai stato indagato, Romeo Paparesta, quindi quel fatto è un fatto neutro. Se quindi volete prendere come segmento dell’associazione le schede svizzere dovevate vedere dove è stata fatta la provvista che è Torino. Poi abbiamo ancora detto: il tribunale ha ritenuto tra i reati scopo e l’associazione la connessione e allora la giurisprudenza è granitica: se per il reato associativo non so dove si è costituita, devo vedere dove si sono consumati i reati scopo e ci sono 2 indirizzi: o dove si consuma il primo reato scopo o dove si è consumato l’ultimo. Quindi o Udine per Udinese Brescia o Lecce per Lecce Parma. Vi prego di riconsiderare e di rileggere l’intera questione.
