Paganese26

eh la madonna cit. 13 milioni e calcola che mio figlio poteva morire cit.

quanto volete per lacazette?

mica fesso guardiola,sa bene che in campionato può permettersi rafinha terzino,ma in champions decisamente no è un giocatore modesto,quando il bayern prende gol (raramente) in campionato è sempre per colpa sua,come ieri sera d'altronde oppure con il leverkusen dove si fece mangiare da kiessling,oppure si butta il pallone nella sua porta come contro lo schalke,oppure contro l'amburgo dove lasciò crossare liberamente jansen e lasogga andò a segno ecc guarda caso quando il bayern ha subito gol in bundes centra sempre rafinha

Spesa in casa Southampton, le big ci provano. Sono due i talenti sotto osservazione, due giovani dal futuro assicurato: si tratta di Luke Shaw esterno difensivo, classe 1995, finito nel mirino del Real Madrid, e Adam Lallana, sul quale c’è il forte interessamento del Chelsea. Le valutazioni dei due giocatori sono importanti, si aggirano intorno ai trenta milioni di euro. Acquirenti avvisati.

Il sito ufficiale del Parma presenta così la sfida di stasera allo Juventus Stadium: In tanti dicono che stasera, allo Juventus Stadium, ci sarà il meglio che possa offrire in questo momento il calcio italiano. Parole lusinghiere, comprovate dai numeri che, nel 2014 e nel girone di ritorno, portano il nostro Parma a ridosso della dominatrice del campionato grazie a una marcia da record. Non ci sono solo i 17 risultati utili consecutivi, emblema del lavoro di Donadoni e di tutta la squadra. C'è il rispetto, la stima crescente, riguadagnata da tutto un popolo, quello crociato, che torna a sentire la sfida agli eterni rivali della Juventus senza un'eccessiva sudditanza. Proprio come negli anni Novanta, quando il duello fu infinito e sorrise ai gialloblù in più di un'occasione, su tutte nella finale di Coppa Italia del 1992 e in quella di Coppa Uefa del 1995. Uefa, già. Il profumo d'Europa, è innegabile, è un pensiero stupendo e inebriante. La scalata a un posto Europa League del Parma non passa per forza da stasera, ma tornare a Torino con dei punti in saccoccia avrebbe un doppio valore: per la classifica e per avere un alto angolo nel libro dei record, alla luce del percorso netto dei bianconeri nel proprio stadio in questo campionato. Sfida difficile, come ha detto in conferenza mister Donadoni, è definizione persino riduttiva per rappresentare la gara di stasera. Ma, questo è certo, non è una missione impossibile. Perché i crociati hanno preso l'abitudine, ben poco singolare, di giocarsela a testa alta con tutti su qualunque campo. Lo testimoniano le 5 vittorie consecutive in trasferta, la prestazione convincente anche nella gara d'andata quando solo un colpo da biliardo a un quarto d'ora dalla fine fece pendere la bilancia dalla parte della Juventus. L'ultima, peraltro, a sconfiggerci in quel lontano 2 novembre. E' altrettanto vero che la partita delle 20.45 si inserisce all'interno di un ciclo terribile, del quale più volte abbiamo parlato. E' la prima di 3 trasferte consecutive da brividi, cui seguirà il doppio impegno romano con Lazio e Roma. Il campionato, quindi, non si decide stasera. Serve però la partita perfetta per mettere in difficoltà la Juventus, una corazzata mai sazia. Il Parma, lo sappiamo bene, sa come si fa. Avanti crociati.

rafinha comunque non merita di giocare in questo bayern

non credo che siano solo chiacchiere sai che figura di cacca,presentazione con la squadra allenatore davanti a tanti giornalisti.... credo che stavolta lo stadio dei riommers arriverà per davvero

van der sar

non è brutto dai,comunque è un bene se anche altre squadre costruiscono stadi di proprietà per far crescere il nostro calcio bisogna passare soprattutto da nuove strutture

ripeto quello che ho scritto nel topic di pre catania-juve quando i nostri sanno il risultato del diretto rivale fanno sempre una grande partita,quindi domani mi aspetto una prova cazzuta dei nostri

che scoppola lo united arsenal ormai fuori dai giochi definitivamente

spaziali

Parlando seriamente dico che è più dura dello scorso anno,ma comunque sono tra i favoriti

altra domanda cosa ne pensate di questo ragazzo???

molto molto bello

in poche parole battervi senza pietà sportivamente parlando ovviamente

fai lo scaramantico

magari bisogna valutarlo nell'arco delle 3 competizioni,l'anno prossimo dovrà gestire campionato,champions e coppa italia,vediamo come se la cava

non ti aspettavi questi risultati da parte sua? quando vinse il campionato con il lille aveva un ottima rosa,cabaye,hazard,debuchy,gervinho ecc

verissimo,io mai votato per il nano bastardo,vorrei conoscere la gente che ha votato silviuccio

Se pensiamo alla sfida tra David Coulthard e Michael Schumacher, la prima immagine che ci passa in mente è, senza ombra di dubbio, quella di Spa Francorchamps 1998. Lo scozzese e il tedesco, nel corso della loro carriera in F1, hanno avuto più occasioni per trovarsi ruota a ruota, spesso in situazioni davvero al limite. Nonostante tutto, anche l’ex pilota scozzese è in grande apprensione per le condizioni di salute del più blasonato collega tedesco, ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale di Grenoble, in Francia, dopo l’incidente sugli sci di domenica scorsa. Dalle pagine del quotidiano Telegraph, Coulthard racconta il suo rapporto con Schumacher e fa emergere anche i lati di Michael che sono rimasti spesso sconosciuti al grande pubblico, abituato a vederlo solamente come un freddo calcolatore. “I vari messaggi arrivati nelle ultime ore sullo stato di salute di Michael SChumacher da parte del mondo della F1, ma in senso più ampio da parte di tutto l’universo sportivo e non, mi hanno sorpreso. A mio parere, questo è l’atteso riconoscimento di Michael come grande uomo di sport. La verità è che non credo che abbia ricevuto il giusto riconoscimento per quanto ha meritatamente conquistato nella sua carriera. E lo dico io per primo, con il senno di poi”, scrive Coulthard. Lo scozzese, ricordando certe manovre al limite di Michael, ammette: “A volte ha superato il limite, come a Jerez ’97. Tanti, me compreso, parlano di lui come un campione sopra le righe, ma non si possono discutere i suoi successi. Poteva essere irritante e ho avuto numerosi scontri con lui, ma in fin dei conti in pista ci ha distrutto”. Per raccontare il Michael pilota, Coulthard racconta l’episodio del GP del Belgio ’98. “A Spa dopo che ci siamo scontrati sotto la pioggia, lui si precipitò verso i box della McLaren e mi accusò di aver cercato di ucciderlo. Più tardi, gli chiesi esasperato se lui avesse mai sbagliato qualcosa durante la sua vita. E mi rispose ‘Non che io ricordi’. Questo riassume la sua figura. Aveva completa fiducia in sé stesso ed è per questo che è diventato un campione. Se prima facevo fatica a dirlo, oggi non ho problemi: non sono mai stato al suo livello. Michael è stato un riferimento per me. Capisco adesso, che quando riuscivo a batterlo avevo fatto un buon lavoro”. Ma Schumacher non è solo una macchina da guerra in grado di macinare chilometri su chilometri per puntare alla vittoria. E David lo sottolinea in un ulteriore passaggio. “C’erano due lati di Michael: uno da concorrente spietato, l’altro da padre di famiglia, generoso e gentile. Se facevi parte della sua cerchia di fiducia, allora era leale. Se non lo eri, poteva tagliarti fuori completamente. Personalmente, non ho mai saputo a che campo appartenevo, ma il nostro rapporto in comune ai tempi della Mercedes ha migliorato la nostra relazione. C’è sempre stato rispetto tra di noi”. E proprio sul ritorno in F1 con la Mercedes, Coulthard aggiunge: “Il ritorno di Michael ci ha mostrato più il suo lato umano. Vederlo lottare e perdere contro Vettel, Alonso e Hamilton – anche se non sempre per colpa sua – ci dimostra che il tempo non aspetta nessuno. Quel modo di lottare con la Mercedes ci ha dato modo di apprezzare che il suo approccio non era affatto cambiato”. E nella parte conclusiva del suo articolo, Coulthard parla del dramma di Schumacher, non più da pilota, ma da essere umano come un altro. “Questo incidente porta Michael ad un livello ancora più umano. Ecco un padre, come qualsiasi altro, che ha moglie e figli al capezzale a pregare che ce la faccia a venirne fuori. La cosa terribile è che spesso deve capitare qualcosa del genere per dire quanto ci sentiamo vicini a qualcuno. Mi auguro che Michael continui ad avere le migliori cure possibili e che ne esca vincitore”, ha concluso.