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joyce

Tifoso Juventus
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  1. e comunque la cosa fantastica (o terrificante, a seconda) è che in ogni caso, bonucci, matuidi, pinco pallo, 4231, 41111, 06 per chi chiama da fuori roma eccetera eccetera... c'è sempre mandzukic, in qualunque parte del campo e in qualunque era geologica
  2. non solo perché se gli dici di continuo di rallentare e fai in modo (o non impedisci) che si abbassino, allora puoi avere chi ti pare in squadra ma il risultato sarà sempre lo stesso
  3. anche i primi 20 minuti con l'atalanta, Jj li ho rivisti un paio di volte il baricentro è alto, le distanze sono corte, il fraseggio è fitto e più veloce e pressiamo molto più del solito risultato: 2 a 0 in venti minuti scarsi e atalanta che non esce dall'area piccola poi, puff, tutto svanito dopo il golletto avversario la squadra arretra, rallenta allegri invita alla calma, a ragionare questo ritirarsi su se stessa è una costante, una cosa che succede spesso e succedeva anche lo scorso anno non è un caso, non è una disfunzione della squadra è il marchio di fabbrica d questa Juve
  4. perché sono fermi non si muovono nemmeno se minacciati attendono sempre la palla sui piedi
  5. beh, ne ha vinte tantissime di partite, giocando così mica solo quelle con barca e real il che però non cambia di una virgola il mio concetto e non c'entra molto con quello che discutevamo La domanda era: perché campioni del genere spesso sbagliano i passaggi semplici? La mia risposta è: perché giocano lentamente e sono pressabili molto facilmente il sotto ritmo espone la squadra ad essere aggredita chi ci aggredisce, puntualmente ci mette in difficoltà
  6. beh, fallito m sembra un attimino troppo forse è quello che pensi in cuor tuo, ma consciamente non lo sai scherzi a parte, allegri non è un fallito in tre anni ha vinto tantissimo, con risultati ottimi, direi straordinari la mia idea è che sia un allenatore non contemporaneo, con un'idea di calcio decisamente superata è bravo in alcune cose, non è bravo in altre
  7. e che ti devo dire, speriamo però il punto non è il modulo è l'approccio, l'identità della squadra è questa, ed è molto difficile che cambi mi piacerebbe molto ma non ho grandi speranze miglioreremo nelle performance e nella forma fisica, ma dificilmente vedremo una juve diversa per me è un grande dispiacere
  8. i risultati sono eccellenti in tre anni: tre scudetti, tre coppe italia e due finali di champions un bilancio quantomeno ottimo, quasi eccellente c'è poco da dire
  9. ed è sicuramente una buona idea ma il punto non è questo, non è il dettaglio è l'approccio di fondo pensare che una squadra composta da così tanti campioni debba giocare sotto palla, sotto ritmo, con il baricentro costantemente basso attendendo l'avversario è una cosa sbagliata ontologicamente allegri non conosce il calcio moderno, cioè non sa applicarlo mi spiace dirlo ma è l'unica conclusione a cui posso arrivare, dopo quattro anni gestisce i giocatori ma non produce calcio l'idea che per essere preciso tecnicamente tu debba giocare "con calma" ne è già la dimostrazione lampante un'idea anacronistica, fuori dal tempo
  10. ma i nostri risultati sono fuori discussione in questi anni sono stati eccellenti il problema è che non si sono accompagnati alla crescita di un modello di calcio li abbiamo ottenuti assemblando grandi campioni solo il primo anno, anno e mezzo di conte ha prodotto un progetto calcistico poi conte si è perso, completamente, preso dal suo terrore di perdere e vittimismo allegri, con un aplomb e una filosofia un po' diversi, ha seguito lo stesso percorso la juve di allegri è una squadra vecchissima non di anagrafica ma di cultura
  11. beh, bayern, real madrid, barcellona, psg, le tre o quattro inglesi (tranne l'anno del leicester) vincono i campioni prova a scorrere i nomi dei giocatori di questa juve abbiamo certamente qualche buco, ma sono una caterva di fuoriclasse da far paura eppure giochiamo letteralmente da fare schifo insomma, qualcosina non torna
  12. scusami, non lo dico a te, ma questo è un altro mito: la pancia piena il real vince da anni e non ce l'ha il bayern idem il barca idem il psg idem sono miti, luoghi comuni i problemi del calcio sono il calcio: o giochi bene, secondo i canoni che più funzionano nel tuo tempo, o non giochi bene la voglia di vincere i giocatori ce l'hanno sempre
  13. oppure ha a disposizione una squadra talmente piena di campioni che vincere viene facile comunque
  14. mentalist, la mia risposta alla tua questione è qui sotto altriimenti non si capisce perché dei fuoriclasse non riescano passarsi la palla
  15. ah, su asa non ci sono dubbi oggi è due volte meglio di sandro e lo farei giocare titolare senza dubbio su spinazzola invece ho molti dubbi c'è un hip infondato su questo giocatore per me è un giocatore di seconda o terza fascia, un giocatore di provincia
  16. quel genere di squadra ha superato da anni e anni l'idea polverosa per cui o giochi preciso, o giochi dinamico tecnica, dinamismo e tattica sono la trinità indissolubile della squadra di calcio moderna allegri è invece convinto che per giocare preciso (la tecnica) non devi essere troppo dinamico, troppo frenetico devi giocare con calma e così gli avversari ti urlano addosso, ti pressano e tu riesci ad essere impreciso anche se giochi calmo
  17. come se il fatto che siamo scesi in campo per il pareggio dipendesse dai segni zodiacali
  18. ma il problema non può essere di tutti i giocatori cioè, non è possibile che dybala giochi male, mandzukic giochi male, pjanic sbagli in continuazione, alex sandro sia alex salma, kedhira giochi male... non esiste, non è possibile può capitare una volta, due, ma se ogni volta stiamo a chiederci perché, con piccole differenze tra una gara e l'altra, significa che il problema è sistemico lo sanno tutti, i tecnici, i commentatori nessuno ha il coraggio di dirlo apertamente, davanti alle telecamere, ma lo pensano tutti questa squadra è guidata MALISSIMO
  19. La conosco bene, quella Juve. La seguivo appassionatamente come forse non ho mai piu seguito il calcio. Il biennio 76-78 è stato ottimo per risultati (record di punti il primo anno) ma non irresistibile per il gioco. L'anno di bel gioco fu l'82-83, con la maledetta finale di Atene. In ogni caso la concezione del nostro calcio, allegriano, è molto simile a quella trapattoniana: una squadra con grandi giocatori che non devono forzare la partita ma vincerla, cadenzando il ritmo e attendendo i momenti opportuni che le grandi giocate dei campioni ti danno. Il contenimento e non l'assalto. Il ragionamento e non il coraggio. Il giocatore e non il gioco. È come se un guerriero fosse sempre frenato nel suo impeto offensivo. Ed è come se un gruppo di grandi musicisti suonasse quasi solo degli assolo: ne coglii la classe ma non ti godi mai l'impatto armonico. Noi giochiamo così, orfani di coraggio e di orchestrazione.
  20. ma la'allenatore non la pensa così, e giustamente è lui che comanda la baracca
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