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Tifoso Juventus
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  1. Difesa Bertini - Avvocato Messeri – Napoli, 19 Luglio 2011 MP590263.MP3 1h23'23'' - 1h37'30'' Messeri: Ma, andiamo oltre… avevo detto in apertura che se ci fosse la prova… ammesso e non concesso che ci fosse la prova che uno avesse posseduto una scheda telefonica… per le modalità con cui questa scheda è stata consegnata e per l’utilizzo che è stato fatto di questa scheda… derivante da quel tabulato, che non è un tabulato… non costituisce reato. Perché ho, in maniera… per richiamare l’attenzione… parlato di ‘Armata Brancaleone’ per fare riferimento all’associazione per delinquere?… perché se l’associazione per delinquere alla quale viene fatta… viene accusato di appartenere Bertini… è quella che è emersa nell’ambito del processo, più che di una associazione a delinquere, secondo me, si tratta di un’Armata Brancaleone’. Ho detto prima che lascerò spazio… perché credo che sia giusto così… che vi parlino dell’associazione i difensori che difendono persone che sono accusate di averla costituita questa associazione… a me, però, che difendo uno che viene accusato di averci partecipato, qualcosa compete anche a me di dire nell’associazione… Io, credo che l’associazione debba avere un vincolo associativo stabile, permanente, indeterminato… che è la differenza dal concorso di persone nel reato… cioè, quando più persone si associano per compiere un reato, siamo nell’ambito… un reato specifico… siamo nell’ambito di concorso di persone nel reato… quando più persone si associano per mettere sù una struttura… tanto è vero che siamo nell’ambito del reato di pericolo… che può compiere reati di qualsiasi tipo, in qualsiasi momento… siamo nell’ambito associativo… con le conseguenze che ci vuole volontà… da parte del soggetto di partecipare all’associazione… consapevolezza di partecipare… altrimenti, manca il dolo… e qui, vi richiamo le modalità di consegna della scheda, che è l’unico modo per agganciare la partecipazione all’associazione… e contributo causale… che avrei portato all’associazione. Questa associazione ha come… nasce male, a mio modo di vedere… perché io non ho capito se i promotori sono Moggi, Giraudo e Fabiani… non ho capito se è una associazione a delinquere che riguarda i tre soggetti persone… Moggi, Giraudo e Fabiani… quindi, si parla di una associazione che opera dal ’99… quindi, siccome Moggi è un professionista che opera nel calcio… oggi può lavorare per la Juve, doman l’altro può lavorare per il Milan… che ne succedeva, che ne sarebbe successo di questa associazione se Moggi si fosse trasferito al Milan?… si portava dietro tutto il blocco?… in questo caso, sarebbe assolutamente estranea la Juve al rapporto associativo… e allora, gli scopi sarebbero in quell’anno lì di favorire la Juve, perché Moggi era alla Juve… nell’anno precedente, non lo so, e quindi si varierebbe di volta in volta il programma associativo… Poi, dell’associazione fanno parte… se il riferimento ai soggetti… se si possono abbinare i soggetti partecipanti all’associazione alle squadre di appartenenza… farebbero parte la Juve e il Messina. Inizialmente, ci… secondo la tesi accusatoria… avrebbe fatto parte i vertici della Federazione Italiana Gioco Calcio… Carraro, Ghirelli, Mazzini… di cui, Carraro è stato… vi è il proscioglimento… Ghirelli, vi è il proscioglimento… l’unico che rimane in ballo della Federazione Italiana Gioco Calcio è Mazzini a livello partecipativo. Dell’AIA vi farebbero parte i vertici… cioè, Bergamo, Pairetto e Lanese… alcuni arbitri amici… alcuni assistenti amici… e nessun tipo di osservatore. Gli assistenti sono stati tolti, cammin facendo, da questo processo… perché, forse, si è accorti che la figura dell’assistente non è funzionale ad una associazione che ha come scopo quello di frodare una partita… perché forse è impossibile frodare una partita con tre assistenti, con tutte le partite che ci sono, e con tutti gli assistenti che ci sono… Quindi, questa è una struttura che io… a livello retorico e, forse, polemico… per richiamare un concetto… ho chiamato l’Armata Brancaleone’ come… a livello di struttura. Una… struttura che avrebbe questi scopi: favorire la Juve sul Milan… ma anche il Messina… perché questi sono gli scopi della struttura… sono le parole usate dal Pubblico Ministero nella sua requisitoria… favorire Carraro su Abete nell’elezione alla presidenza del consiglio… risolvere il problema del futuro dei due designatori. Allora, a parte favorire la Juve sul Milan… che è un concetto, poi, abbastanza difficile da digerire perché da una parte il Milan… cioè, la Juve… da una parte questa associazione favorisce la Juve sul Milan… da un’altra, il Milan partecipa all’elezione di Carraro… e questo farà parte della diapositiva successiva… votando nello stesso modo con cui vota la Juventus… e quindi, è d’accordo sul tipo di dirigenza sia a livello di FIGC sia a livello di Lega… ricordo che il presidente del Milan, Galliani, era il Presidente della Lega Professionisti all’epoca… non solo, ma in questa competizione dove l’associazione dovrebbe favorire Carraro su Abete, il risultato finale è che prima vince Carraro ma con l’accordo che Abete farà gli anni successivi a quelli di Carraro… e questa è la circostanza che manda su tutte le furie Cellino… che era il Presidente del Cagliari, che voi avete sentito, e che rappresenta la minoranza… mi sia consentito il termine… il gruppo di società minori, che volevano avere più peso specifico a livello federale… e quindi, individuavano non già nelle frodi sportive… perché questo è un elemento con il quale dovete fare i conti… non c’è nessuna squadra, nessun tesserato che ha mai fatto una denuncia di qualsiasi tipo… né federale, né con rilevanza penale… di aver assistito ad una partita truccata… questo dal mondo del calcio… neanche quello che è retrocesso in virtù di questo sistema… neanche quello che oggi, magari, si costituisce parte civile… quindi, è una indagine che viene da fuori… cioè, che il mondo del calcio subisce da fuori, ma che non parte all’interno del mondo del calcio. Futuro dei designatori… gli scopi dell’Armata Brancaleone’, finisce che alla fine della stagione nessuno dei due fa più il designatore. I due designatori che… a giudicare dalle intercettazioni telefoniche… litigano tra di loro… comunque, non si fidano tra di loro perché c’è un problema di rapporti tra i due designatori che sono il frutto della cena delle sette sorelle… su cui poi tornerò successivamente… deposizione di Galati… per cui, la cena delle sette sorelle partorisce due designatori, di cui uno dovrebbe rispondere alla logica di alcune squadre… altre, alla logica di altre squadre… logica, di politica federale, ovviamente mi riferisco… i quali fanno parte… farebbero parte della stessa associazione, sarebbero i promotori… salvo litigare tra di loro perché c’è un problema di supremazia dell’uno che deve prevalere sull’altro… facendosi tutelare da una associazione che alla fine del salmo non riesce in questo perché… e poi, dopo quell’anno lì, nessuno dei due fa più il designatore… Tornando indietro, scopi dell’Armata Brancaleone’… il primo scopo è favorire la Juve sul Milan… ora, io, ho fatto una premessa… credo che bisogna essere rigorosi in questo processo penale, e il rigore derivi dal dato tecnico e dal dato giuridico… mi sono ripromesso di parlare il meno possibile di Gaxxetta dello Sport, di calci di rigore e di fuorigioco… però, dove non se ne può fare a meno dal punto di vista giuridico, bisogna che c’entro anch’io… Se lo scopo dell’associazione è di favorire la Juve nel Milan, dovrò andare a vedere come s’è comportato Bertini in quell’anno lì… cioè, che cosa ha fatto, quante volte ha arbitrato la Juve, quante volte ha arbitrato il Milan… io credo che Bertini abbia rischiato l’espulsione dall’associazione, se questo fosse… perché questa è la statistica di Bertini, che ho titolato Bertini arbitra contro l’Armata… Bertini quell’anno lì ha arbitrato 6 volte il Milan… quindi, l’hanno mandato… più di quello non potevano perché c’erano le preclusioni… e le partite sono: Milan-Atalanta, ha vinto il Milan 3-0… Milan-Roma, 1-1… Milan-Siena, 2-1… Juve-Milan, 0-0… Messina-Milan, 1-4… da notare che il Milan vince a Messina 4-1, e il Messina è la squadra di Fabiani che era il vertice di quell’associazione alla quale fa parte Bertini… Atalanta-Milan, 1-2… queste due partite, Messina-Milan e Atalanta-Milan, sono importanti anche sotto un altro profilo… risultato, 6 partite arbitrate del Milan, 4 vittorie del Milan, 2 pareggi… totale punti, 14 su 18, ha fatto il Milan con Bertini… media punti, 2,33… credo che se si fa la media punti… questi sono tutti dati che voi avete acquisito al processo, e che personalmente o attraverso una consulenza potete elaborare, potete fare la media punti del Milan di quell’anno… sicuramente è inferiore alla media punti che ha avuto con Bertini… Media punti della Juve con Bertini… la arbitra 3 volte sole… e questo la dice lunga perché se fosse stato un arbitro che avesse favorito la Juve sarebbe forse stato utilizzato per più partite della Juve… Juve-Palermo, 1-1… Siena-Juve, 0-3… Juve-Milan, 0-0… partite arbitrate 3, vittorie 1, pareggi 2… totale punti 5… media punti, 1,67… credo che sia una media punti più in linea per una squadra che sta per retrocedere che non con una squadra che vince il campionato… I vantaggi che l’Armata Brancaleone' offre agli arbitri… si è detto “Ma che vantaggio ho io…” …visto che non viene contestato di aver preso un soldo… nel capo di imputazione… visto che il Maresciallo Di Laroni ci dice che “Siamo partiti dai conti correnti… dalle indagini sui conti correnti…” …e nessuno ha contestato una lira… ehm, un euro nei conti correnti… quindi, “Che vantaggio ho io… arbitro… di fare l’amico di questa associazione?” …si dice “Sì, hai il vantaggio della carriera e di una protezione mediatica” …carriera, no, perché se sono veri i dati processuali… se la 155 mi fosse stata veramente consegnata nell’Ottobre del 2004, ero già internazionale da 2 anni… quindi, avevo già fatto il mio percorso, non avevo avuto bisogno di questa scheda per fare una carriera folgorante che altrimenti non avrei fatto… Paparesta, quando usa quella scheda, quando la prende il babbo, è già internazionale, già uno dei migliori arbitri del mondo, forse, prima di prendere quella scheda… quindi, non ho bisogno di quella carriera… poi, arbitrerai soltanto la Juve… ricordo la cena delle sette sorelle… cioè, se io favorisco la Juve, eh sì, ho… avrò il favore della Juve, ma poi c’ho sei sorelle che sono abbastanza accanite contro di me e che non mi vogliono più… per cui, finirò per andare ad arbitrare la Juve, ma per partite secondarie, perché il problema non è arbitrare la Juve… in una carriera arbitrale il problema è arbitrare partite clou, e le partite clou, guarda caso, sono quelle dove si incrociano queste famose sette sorelle… Mi si dice “Hai il vantaggio..:” …se appartieni all’associazione… “…di avere una protezione mediatica” …dico no, perché per protezione mediatica, il Pubblico Ministero cita una telefonata che Moggi avrebbe fatto a Baldas o Biscardi, dopo Juve-Milan arbitrata da Bertini, finita 0-0, dove c’erano stati degli episodi a favore, contro come in tutte le partite… dove, secondo il Pubblico Ministero, Moggi avrebbe chiesto a Biscardi di non parlar male dell’arbitro di Juve-Milan… se voi ascoltate bene quella telefonata… Moggi è libero, ovviamente, come dipendente della Juve in quel momento, di chiedere qualsiasi cosa a qualcuno senza che ne debba rispondere io che difendo Bertini… ma comunque, se voi vedete bene, lo scopo della telefonata non è proteggere Bertini, ma è di proteggere la Juve… che era un dovere istituzionale contrattuale che Moggi aveva in quel momento… ma poi, questo dato, si scontra con un’altra telefonata che io ho fatto leggere… visto che il Tribunale aveva fatto leggere altre telefonate al Colonnello Auricchio quando ha deposto… e che è la conversazione del 7 Marzo, 1446, nella utenza in uso a Luciano Moggi… con la quale Moggi telefona a Biscardi dopo Atalanta-Milan arbitrata da Bertini… era nelle famose partite che avevamo visto prima, Atalanta-Milan 1-2, arbitrata da Bertini… una partita particolare per la Juve, perché il Milan vince a Bergamo 2-1, con questa vittoria aggancia la Juventus in testa alla classifica… ci sono due episodi, tra cui una mancata espulsione di Nesta del Milan non comminata da Bertini, e un gol che, credo, si sia verificato al 94’ in un minuto di recupero… che lasciano… mandano su tutte le furie la Juventus… tanto è vero che Moggi, telefonando a Biscardi, si lamenta di Bertini, e gli dice “Io faccio un attacco a tutto spiano agli arbitri… ci metto Racalbuto, l’arbitro del Milan, Bertini… perché Bertini ha regalato la vittoria al Milan… poi, ci metto Dondarini che ha fatto ripetere un rigore, etc.” …quindi, questa è la protezione mediatica che l’associazione avrebbe dato a questi arbitri che avessero fatto parte dell’associazione…
  2. Difesa Bertini - Avvocato Messeri – Napoli, 19 Luglio 2011 MP590263.MP3 1h13'42'' - 1h23'23'' Messeri: Paparesta Gianluca… Paparesta Gianluca conferma la deposizione del padre, e praticamente conferma sia la carriera del padre dal punto arbitrale… conferma sia le modalità con le quali il padre avrebbe ricevuto la scheda da Moggi o da Fabiani quel famoso 24 Settembre 2004… conferma il fatto di aver usato il telefono del padre senza sapere che dentro vi fosse una scheda svizzera… perché altrimenti veramente si potrebbero porre dei problemi su come viene esercitata in questo processo l’azione penale nei confronti di alcuno e nei confronti di altri, quindi… “Va bene, non sapevo che dentro c’era una scheda svizzera” …quindi, non ti posso contestare alcunchè… Conferma, Gianluca, di averla usata in tre circostanze… ripeto, il 7/11/2004, dopo Reggina-Juventus… l’8/11/2004, a Bagni di Romagna, per andare a ritirare quel famoso premio… il 31Gennaio 2005, a Quarto d’Altino. Anche qui, la posizione di Paparesta Gianluca è dirimente per quella di Bertini, e quindi, perdonatemi, ma vi leggo dei passaggi… poi andrò, come ho fatto prima, a livello più narrativo che non documentale… Paparesta, a pagina 19… Paparesta Gianluca, udienza 16/06/2009, conferma di averla usata dopo Reggina-Juventus… Paparesta Gianluca a Bagni di Romagna, udienza 16/06/2009, a pagina 34 dice ‘Poi avvenne il giorno dopo…solo che io dovevo recarmi a ritirare un premio a Bagni di Romagna… a quel punto mio padre mi disse “Senti, telefona a questo telefono che io ho” …senza che io sapessi, però, la provenienza’ …quindi, gli consegna, il padre, questo telefonino… pagina successiva, 35, dice ‘Quindi, il lunedì mi recai a Bagni di Romagna… chiamai il pomeriggio questo numero che era memorizzato’ …quindi, chiama il numero memorizzato… Angelo 1, Angelo 2, Luciano 1 e Luciano 2… ‘Mi disse… ora gli esatti momenti non li ricordo perché sono passati 4 anni, anzi 5… ma ricordo di aver chiamato la prima volta che Fabiani era con Moggi… no, guarda, etc…’ … ma poi, dopo cena, richiama un’altra volta questi due numeri qui… Paparesta con la 185 fa un traffico telefonico con quei famosi Angelo 1, Angelo 2, Luciano 1 e Luciano 2… Si arriva a Bertini, e la domanda del Pubblico Ministero è ‘Per lei, in quelle stesse circostanze di tempo e di luogo…’ …quindi, siamo a Bagni di Romagna… ‘…stando lì a Bagni, lei, ha mai avuto la necessità, o comunque vi è stata mai la necessità per lei di colloquiare telefonicamente con il suo collega Paolo Bertini?’ …risposta ‘Io, con il mio collega Paolo Bertini, sono molto legato da un rapporto di amicizia duraturo’ …questo lo dice perché poi si sentivano quotidianamente… e, per Gianluca Paparesta, era successo un episodio il giorno prima di Reggina-Juventus che giustificava anche di aver sentito telefonicamente Paolo Bertini… ‘…era l’arbitro con cui avevo intrapreso tutta la carriera e i vari passi della mia carriera arbitrale… e con lui mi rapportavo sicuramente in momenti di amarezza e sconforto… venivano condivisi con l’arbitro, il collega che avevo più caro nel gruppo… e con Bertini parlavo più o meno tutti i giorni… soprattutto in quel periodo, soprattutto dopo quell’episodio… ripeto, ora sono 5 anni, non ricordo, ma ricordo che quel giorno con lui ci parlai perché dissi “Guarda, io sono amareggiato, non so se vale la pena continuare o meno, perché alla fine se poi dobbiamo subire…” …era stata una giornata particolarmente tesa dettata da forte amarezza… quindi, sicuramente con Bertini c’ho parlato quel giorno’ …quindi, già il fatto che Paparesta si confidi con Bertini di una circostanza contraria a Moggi, lascia ritenere che Paparesta sicuramente non sapeva che… che Bertini non aveva una scheda telefonica, o, comunque, che Paparesta assolutamente non lo sapeva se no non avrebbe affrontato questo tipo di discorso… chiede il Pubblico Ministero ‘Lei ha fatto confidenza a Bertini anche in ordine a quelle telefonate che ha fatto magari prima nel corso della giornata?’ … ‘No, non ricordo di aver parlato di telefonate con Moggi… parlai del fatto che ero amareggiato di queste cose’ …domanda del Pubblico Ministero ‘E’ stato lei a telefonare a Bertini?’ …risposta ‘Mi creda, non ricordo, sono passati 5 anni’ …intervento del Pubblico Ministero ‘In quella circostanza, lei, oltre quella scheda e quel telefono che aveva portato dietro e che erano stati dati a lei da suo padre…’ …risposta ‘Avevo il mio telefono’ …quindi, Paparesta, a Bagni di Romagna, ha due telefoni: il cellulare ufficiale e la 155… continua a dire ‘Ricordo che quel giorno parlai con Bertini…’ … ‘Con quale telefono?’ … ‘Credo con il mio, il 335XXX202… poi non ricordo i momenti esatti, i minuti, etc… credo di aver parlato con il mio telefono, però è passato tanto tempo…’ … ‘Rammenta su quale utenza di Bertini lei ha fatto la telefonata?’ …risposta ‘Sul telefono di Bertini, però il numero, ora, non lo ricordo…’ … ‘L’utenza cellulare?’ … ‘Sì, utenza cellulare… mi sono sentito spesso con Bertini… spesso, sì…’ … ‘Ha fatto telefonate al suo collega usando quell’utenza, quella scheda data da suo padre in circostanze diverse da questo fatto di Bagni di Romagna?’ …risposta ‘No, credo di poterlo escludere’ …domanda ‘Suo padre Romeo aveva rapporti, se sì di che natura, con Paolo Bertini?’ …risposta, identica ‘Era dell’ambiente, lo conosceva, ma non aveva nessun tipo di rapporti’ …e quindi, esclude categoricamente di aver telefonato a Bertini… lo esclude anche su mio controesame… perché la circostanza era importante, e io gli chiedo, pagina 50, se l’amicizia era contraccambiata… questo glielo chiedo perché se lui fa delle confidenze a Bertini e l’amicizia era contraccambiata, c’è da ritenere che anche Bertini faccia altrettanto con Paparesta… mi risponde ‘Spero proprio di sì’ …altra domanda ‘Le ha mai detto Bertini di possedere una scheda telefonica svizzera?’ …risposta ‘No’ … ‘Ha mai telefonato lei a Bertini ad un numero svizzero?’ …in particolare, la domanda precisa ‘Ha mai parlato con Bertini componendo il numero 0041XXX155?’ …risposta ‘No’ … ‘Ha mai parlato prima di arbitri che avevano rappor… ha parlato prima di arbitri che avevano rapporti privilegiati… almeno a suo modo, c’ha raccontato di una sua sensazione con i vertici arbitrali… anche Bertini faceva parte di questi?’ …risposta ‘No, assolutamente. Bertini si trovava nelle stesse mie condizioni’ …il cammino arbitrale di Paparesta e di Bertini era stato lo stesso, e questa amicizia era, come spesso successo negli ambienti di lavoro, legata anche ad un percorso professionale che i due avevano fatto insieme. Poi, viene a dire che ha vinto anche Bertini il premio alla carriera che aveva vinto lui a Bagni di Romagna per il quale si era recato a telefonare. Ultima circostanza di Paparesta… si parla di scheda svizzera utilizzata a Quarto d’Altino dallo stesso Paparesta… circostanza 31 Gennaio 2005… conferma la circostanza di aver utilizzato questo telefono dato dal padre. Ora, tornando all’indizio… non solo quell’indizio non è buono per collocare la scheda a Bertini, ma c’è due prove contrarie, assolutamente contrarie e assolutamente attendibili perché ci si è costruito il processo sulle testimonianze di Paparesta perché è l’unico che dice che c’erano schede telefoniche in circolazione… distribuite, eventualmente, da Moggi e da Fabiani… è questa la posizione nella quale si differenzia totalmente, dal punto di vista d’approccio giuridico, la posizione di Bertini… ci sono due prove contrarie per le quali è da escludere categoricamente che abbia il possesso di quella scheda… ma non perché Paparesta può ricordarsi o non ricordarsi di averlo chiamato, ma perché la circostanza che quel telefono ha 4 numeri svizzeri memorizzati tra i quali non c’è la 155 esclude categoricamente che possa aver ricevuto o fatto telefonate svizzere da Bertini… inoltre, c’è una circostanza… documentale, anche… che conferma… e che fa tornare i conti, perché Paparesta, con Bertini, dice di averci parlato una volta a Bagni di Romag… cioè, nella giornata, ma non dice c’ho parlato dai Bagni di Romagna… ed è stata acquisita dai Carabinieri il 6 Novembre 2007… è stato acquisito… dovrebbe essere agli atti… sì, a livello di indagine suppletiva ai sensi del 430… è stato acquisito il tabulato del telefono ufficiale di Paparesta… al rigo 22, l’8/11/2004 alle 13.44 fa una telefon… Paparesta Gianluca, 335XXX202, telefona a 335XXX907 di Paolo Bertini… quindi, la stessa giornata… confermando quello che aveva detto al Pubblico Ministero… che aveva detto che in quella giornata ha sentito una volta Bertini… non ha detto che l’ha sentito da Bagni di Romagna… potete rileggere il verbale… e la circostanza è confermata nel tabulato ufficiale di Paparesta, che effettivamente chiama quel giorno lì Paolo Bertini. Il processo sul possesso della scheda, quindi, sotto questo profilo, non c’è prova che la 155 l’avesse Bertini… quindi, non essendoci prova che la 155 ce l’avesse Bertini, non si possono trarre le conseguenze giuridiche alle quali giunge il Pubblico Ministero… che Bertini faccia parte di una associazione, e che l’utilizzo di quella scheda… fatto, eventualmente, da Bertini… possa configurare il reato di frode sportiva.
  3. Difesa Bertini - Avvocato Messeri – Napoli, 19 Luglio 2011 MP590263.MP3 1h00'00'' - 1h13'42'' Messeri: Comunque, anche ammettendo… andando avanti con le ammissioni… che il ragionamento del Maresciallo Di Laroni possa essere considerato un indizio, si scontra in maniera clamorosa e inequivocabile… ed è qui la posizione che si differenzia… che differenzia Bertini da altre posizioni… non sta a me esaminarle, ma qui Bertini ha una posizione differente da tutti gli altri… e poi, è la differenza che l’ha fatto portare ad avere assoluzione nell’ambito del procedimento sportivo e domestico da parte della Federazione Italiana Gioco Calcio… perché deve fare i conti, in questo procedimento indiziario, con una prova diretta di segno contrario… anzi, due… che sono le testimonianze dei Paparesta, che io provocatoriamente ho chiamato padre e figlio, e… e poi citiamo l’articolo 112 della Costituzione… Perché, che cosa dice… che cosa dicono i Paparesta?… si parla… ehm, si parte da Romeo Paparesta… il quale, Romeo Paparesta, all’udienza del 24/09/2004… è una testimonianza importantissima per l’accusa perché è la testimonianza con la quale viene radicata la competenza territoriale del Tribunale di Napoli su Napoli… perché se in questo processo non ci fosse stato Romeo Paparesta che diceva che il 24 Settembre del 2004 aveva ricevuto a Napoli una scheda telefonica da Moggi, non ci sarebbe la competenza territoriale del Tribunale di Napoli a decidere… secondo alcuni, me compreso, forse potrebbe non esserci uguale, tanto è vero che ho fatto delle questioni di incompetenza per territorio, che sono state rigettate dal Tribunale, che, pur rispettando assolutamente le vostre ordinanze… considerate come riproposte anche in questa sede. La testimonianza di Paparesta Romeo è una testimonianza, credo, sui cui dubbi non ci si possa neanche pensare… perché è una persona attendibile, una persona di una certa età, una persona che ha sempre avversato un certo… il sistema, ammesso che ci sia, che viene processato in quest’aula di giustizia… è sempre stato contro certe posizioni… e il figlio ha sempre seguito, anche, sotto questo profilo, le orme del padre. E allora, andiamo a vedere cosa dice Romeo Paparesta. Romeo Paparesta, ci dice che la… il 24 Settembre del 2004 riceve da Moggi… e Fabiani, se non vado errato… qui a Napoli, la scheda 0041XXX185… che è rappresentata graficamente in questa diapositiva, e che io, per comodità, come ho chiamato 155 quella di Bertini, chiamo 185 quella di Paparesta. Ci dice delle cose importantissime, Paparesta… sia sulle modalità di consegna della scheda… ci dice “Quando mi è stata data questa scheda, era contenuta in un telefonino…” …intanto ci dice “Ho intrattenuto un rapporto di lavoro con Moggi… perché Moggi, nel preciso fatto storico, aveva il sospetto di avere degli arbitraggi sfavorevoli, o comunque non si fidava di certe cose che avvenivano nel campionato… e quindi io, come ex arbitro di onorata esperienza arbitrale… mi aveva chiesto se ero disposto a collaborare con lui…" ...forse anche con la finalità di ammorbidire l’arbitraggio del figlio che fino a quel momento era sembrato particolarmente duro nei confronti della Juventus… era sembrato a Moggi, a dire di Paparesta… “…e quindi m’ha chiesto se volevo intrattenere con lui un rapporto di lavoro. Per facilitarmi, siccome io…” …parla sempre Romeo Paparesta… “…avevo il sogno nel cassetto di divent… di ricoprire un incarico importante nella piramide arbitrale a coronamento di sogni che coltivavo fin dagli anni ’70…” …in cui si era scontrato, anche lì, con un episodio che riguardava la Juventus come, tra virgolette, quasi contro parte di questa società… “…ho accettato l’incarico nella prospettiva che mi portasse a ricoprire il ruolo… qualche ruolo importante che m’avrebbe dato soddisfazione nella conclusione della carriera. Quindi, accetto di collaborare con Moggi”. Questa deposizione… cioè, questo punto lascia intendere… A) Che ci sono dei soggetti che Mog… se si crede a Paparesta… che ci sono dei soggetti che Moggi incarica per andare a controllare che cosa fanno gli arbitri al giro per l’Italia per le domeniche. Verificate questo dato con la massima d’esperienza del Maresciallo Di Laroni che mi diceva che ero io che telefonavo da Torino quando c’era Juve-Milan… perché io arbitravo Juve-Milan… e, ammesso e non concesso che valga tutto quello che ho detto prima sul procedimento indiziario, quindi ci dà una chiave di lettura particolare del processo. Ci sono dei soggetti che controllano, tra virgolette, l’operato degli arbitri, e che vanno al giro per l’Italia dietro gli arbitri… per cui, ammesso e non concesso, che potessi fare una deduzione di tipo probatorio di quella che ha fatto Di Laroni sulla presenza dell’arbitro in un certo luogo, non posso escludere che non ci siano persone che seguano l’arbitro e che quindi la scheda di quelle persone abbia lo stesso itinerario di quello che fa l’arbitro di una certa partita. Primo punto. Secondo punto, ci dice una cosa importante… questa scheda telefonica, 1) non sapevo che era svizzera… me ne sono accorto a distanza di qualche mese quando ho telefonato alla controparte, ho trovato staccato il telefono, e mi ha risposto la voce di un gestore estero… mi sono accorto neanche che era svizzera, che era estera, mi son chiesto perché se era successo questo… questo è un dato assolutamente importante perché se il meccanismo di consegna delle schede è quello di Paparesta, e l’unico dato processuale che c’è in questo processo sulla consegna delle schede è quello che c’ha raccontato Romeo Paparesta, devo ritenere che sia stato uguale per tutti… quindi, anche ammesso e non concesso che uno avesse ricevuto un telefono in regalo da un’altra persona… siamo nell’ambito di regali anche leciti… ci sono stati gli scandali dei Rolex, ci sono stati gli scandali… cioè, scandali tra virgolette, perché ci sono dei regali che potevano essere fatti, e anche no… non c’è la prova, anzi avete un dato di segno contrario, che chi ha ricevuto il telefono sapesse che dentro vi fosse una scheda telefonica svizzera, che è un elemento che il Pubblico Ministero pone assolutamente come condizione dell’appartenenza ad una associazione a delinquere per la scelta delle modalità di comunicazione. Anche questo aspetto apre dei profili enormi sotto il profilo dell’elemento soggettivo del reato, perché comunque sia, qualsiasi cosa avessi fatto, non l’ho fatto con la consapevolezza di parlare svizzero, di parlare riservato con l’associazione… ho preso una scheda per motivi miei, se l’avessi presa… che non ha però le conseguenze giuridiche che dice il Pubblico Ministero. Terzo punto importante della deposizione di Romeo Paparesta. Romeo Paparesta dice che in questo telefonino c’erano 4 numeri telefonici: Angelo1, Angelo2, Luciano1 e Luciano2. Questa è una circostanza che poi ha un’importanza assolutamente fondamentale per il traffico telefonico che la 185 ha con la 155… la presunta scheda di Bertini… perchè è la circostanza che vi dimostrerà che è impossibile che la 155… come prova diretta, non che non esiste l’indizio, ma che è impossibile che quella prova ce l’avesse Paolo Bertini. Quindi, questi sono i punti centrali della testimonianza di Romeo, il quale dice “Questa scheda l’ho sempre utilizzata io… prova ne è dell’assoluta buonafede che non conoscevo la provenienza svizzera e la finalità illecita della scheda che c’ho telefonato a tutti…” …ci sono dei contatti con l’INPS di Bari… e quindi, il Pubblico Ministero giustamente crede alla deposizione di Romeo Paparesta, e è l’unico… questo diventa un paradosso perché nel processo delle schede svizzere gli unici due che non sono processati son quelli che han detto che le schede ce l’avevano… Romeo Paparesta, Nucini e Gianluca come utilizzabilità… però… è per questo che nella mia diapositiva precedente dove dicevo Romeo Paparesta padre, figlio e articolo 112 della Costituzione… io non credo che il Pubblico Ministero sbagli nell’esercitare l’azione penale in relazione alla quale ha un obbligo costituzionale al quale deve rispondere… quindi, se esercita l’azione penale per la scheda telefonica contro uno che secondo lui ha la scheda, e non la esercita per un altro, mi dovrebbe dire perché… e questo episodio si verifica in altre posizioni in questo processo… Ambrosino, per esempio, gli vengono affibbiate due schede telefoniche con gli stessi meccanismi di Di Laroni, viene chiesta l’assoluzione… altri soggetti che sono stati prosciolti… Gabriele dal GUP… per Paparesta non si va a finire neanche nel registro degli indagati… ma io non dico che è sbagliato il trattamento che hanno avuto queste persone… ha ragione, anche… è sbagliato il trattamento che ha avuto Bertini in questa situazione perché è convinto lo stesso Pubblico Ministero che il possesso della scheda telefonica non sia un elemento sufficiente a configurare il reato di associazione partecipativa altrimenti si ecciterebbe l’azione penale in maniera diversa dovendo fare i conti con l’articolo 112 della Costituzione in confronto ad altri soggetti… Tornando a Paparesta… ci dice… Paparesta Romeo… che questa scheda l’ha utilizzata prevalentemente lui, eccezion fatta per tre situazioni in cui le ha prestate al figlio Gianluca. Le tre situazioni sarebbero in occasione del dopo Reggina-Juventus… 7 Novembre 2004, se non vado errato… durante… per aver necessità di colloquiare con Moggi dopo un alterco che ci sarebbe stato negli spogliatoi nel dopo partita di Reggina-Juventus… l’avrebbe usata una seconda volta… il figlio… a Bagni di Romagna, perché aveva sempre necessità di parlare con Moggi e Fabiani, e quindi quando il figlio è andato a ritirare un premio, il giorno successivo, l’8 Novembre 2004, ai Bagni di Romagna ci va con due telefoni… il telefono svizzero che gli dà il padre e il proprio telefono cellulare… e, in un’altra circostanza, a… mi sfugge sempre… Quarto d’Altino, due o tre mesi dopo, dove si reca ad accompagnare la mamma… credo per… dopo una visita medica. Queste sono le deposizioni che ci dice Romeo Paparesta. Ad una domanda precisa mia… “Conosce Paolo Bertini?” …mi dice “No, lo conosco soltanto come un arbitro che all’epoca era un arbitro internazionale, e lo conosco come un amico di mio figlio” …qui, credo che sia importante leggere proprio la deposizione… la domanda precisa… perché non voglio alterare il risultato della risposta… addirittura la domanda è del Pubblico Ministero… siamo a pagina 62 delle trascrizioni del verbale d’udienza 19/05/2009… il Pubblico Ministero gli chiede… “Senta, lei ha mai usato quella iniziale utenza o telefonino… scheda o telefonino… ovvero una delle altre… per colloquiare telefonicamente con il collega di suo figlio, cioè con l’arbitro Paolo Bertini di Arezzo?” …la risposta è stata “No, mai… no, perché, ripeto, i numeri che io avevo su quel telefonino erano esattamente riferentisi a due persone, con un riferimento 1 e 2… Luciano 1 e 2, Angelo 1 e Angelo 2” …circostanza importante, non tanto perché Paparesta dice di non aver… Paparesta padre… dice di non aver mai telefonato a Bertini e di non aver mai ricevuto da Bertini telefonate… non solo dalla 155 alla 185, dalla 185 alla 155… ma mai da nessun tipo, neanche da telefoni ufficiali, perché mentre Bertini aveva motivo per telefonare a Gianluca Paparesta e viceversa… non vi era nessun motivo che si telefonassero Paparesta padre con Bertini. Ma la circostanza ancora più importante è che dalla 155, Paparesta padre, non avrebbe mai potuto telefonare alla… dalla 185 alla 155… avrebbe potuto telefonare al telefono ufficiale di Bertini, ma non alla 155 perché avrebbe dovuto conoscere il numero svizzero di Paolo Bertini… e ha detto che non sapeva che possedeva schede telefoniche, che non c’erano altri soggetti che sapesse che possedevano schede telefoniche… e che non potendo invece fare quella telefonata… perché le telefonate svizzere che poteva fare erano quattro… se si vuol credere a Paparesta… Angelo 1, Angelo 2, Luciano 1 e Luciano 2.
  4. Difesa Bertini - Avvocato Messeri – Napoli, 19 Luglio 2011 MP590263.MP3 47'24'' - 1h00'00'' Messeri: Andiamo oltre… facciamo finta che i numeri che c’ha dato il Maresciallo Di Laroni possano per un momento essere considerati fatto noto da cui desumere l’ignoto… e prendere le massime d’esperienza… le massime d’esperienza, che ha applicato il Maresciallo Di Laroni. Ho scritto ‘In ogni caso non si può dall’ubicazione senza mappali delle celle agganciate con maggior frequenza, fatto noto, desumere l’ignoto’. Qui importante è il… la frequenza che viene stabilita. Voi ricorderete che io al Maresciallo Di Laroni ho chiesto ‘Quando lei parla…’ …cioè, lui dice ‘Siccome la 155 ha agganciato prevalentemente le celle di Arezzo… o meglio con maggior frequenza… le celle di Arezzo, e Bertini risiede ad Arezzo… ho desunto che la scheda l’avesse Bertini’ …io gli chiedo il concetto di frequenza e di prevalenza… ‘Lei che ha guardato un tabulato…' …e se avessimo noi a disposizione i dati del tabulato, vi direi “La scheda fa 100 telefonate… 85 agganciano le celle di Arezzo… quindi, è un dato oggettivo su cui poi ognuno potrà fare le proprie valutazioni” …quando mi si dice che la 155 aggancia con maggior frequenza le celle di Arezzo, o prevalentemente le celle di Arezzo… non mi si dice nulla dal punto di vista oggettivo del fatto storico da cui poter far desumere l’ignoto… perché siamo ancora una volta all’ignoto che desume l’ignoto… quindi, siamo ancora una volta nell’ambito del sospetto… Vado oltre, per non essere ripetitivo sul punto e per essere… cercare di essere il più veloce possibile… mi si dice che la cella aggancia celle di… ehm, la scheda aggancia celle di Arezzo, senza aver fatto il mappale delle celle… io gli chiedo ‘Sa lei dov’è la località San Zeno?… sa lei dov’è la località San Fabiano?… sa dov’è la località Via Petrarca?… di Arezzo?’ …mi risponde ‘No, no, no… non mi interessa perché sono tutte nel Comune di Arezzo’ …c’è una cella, che è la… quella del casello autostradale, che è quella di Battifolle… viene individuata come cella di Battifolle… che è sul casello… quindi, se io vengo dalla Sicilia in macchina e vado a Milano, e faccio una telefonata, o passo da Arezzo mentre telefono, aggancio la cella di Battifolle. Per cui, quando vado ad applicare questo dato, in quel famoso schema delle massime d’esperienza, ovviamente, è un dato che… in cui diventa importante andare a vedere dov’è ubicata e collocata la cella… perché una cosa è che la cella sia nel centro storico di Arezzo, e una cosa è che la cella sia al casello autostradale di Arezzo… o se Arezzo avesse un aeroporto, se avesse agganciato la cella dell’aeroporto di Arezzo. Secondo criterio utilizzato da Di Laroni sulla residenza… dice, siccome le celle agganciate con maggior frequenza erano quelle di Arezzo, e Bertini risiede ad Arezzo, e… c’aggiunge un altro ‘e’… ad Arezzo in quel periodo non c’erano soggetti diversi da Bertini che potevano avere un rapporto istituzionale con la Federazione Italiana Gioco Calcio… di qui, la scheda è di Bertini. Sbagliato un’altra volta, per una serie di motivi. Primo: Di Laroni confonde… ma non confonde, perché non lo sa… perché non è stato oggetto di approfondimento d’indagine la residenza, che è un concetto giuridico, con la dimora o il domicilio, che sono cose che possono avere una valenza giuridica, ma che partono da dati di fatto. Il fatto che io risieda ad Arezzo… è l’esempio della massima d’esperienza sbagliata che vi facevo prima… non vuol dire che, siccome io risiedo ad Arezzo, le telefonate le faccio ad Arezzo. Il concetto che lega me alla cella… ehm, al luogo dove la mia telefonata aggancia il ponte radio sarà quella di dove io sono presente, non di dove io risiedo. Io faccio una domanda al Maresciallo Di Laroni, e gli chiedo se avessero mai, a livello di indagine, verificato se quando la 155 telefonava ad Arezzo, Bertini si trovasse effettivamente ad Arezzo… concetto che porterebbe il campo ai 100.000 abitanti di Arezzo, comunque… ha detto ‘No, il concetto è quello della residenza’ …quindi, quando la 155 aggancia celle di Arezzo… sì, sappiamo che Bertini risiede ad Arezzo anagraficamente, ma Bertini potrebbe essere a… non so dove… e non è che sono io che devo fornire la prova di dove sono in quel momento, ma se avessi avuto un tabulato telefonico di riscontro… cioè, se Bertini fosse stato intercettato nel telefono ufficiale… per questo, credo che la posizione di Bertini, sotto questo profilo, sia diversa da chi ha avuto una intercettazione diretta sul proprio telefonin… sul proprio telefono… si possono anche fare dei riscontri… te, agganci… la 155 aggancia la cella ad Arezzo, ma te sei ad Arezzo in quel momento lì, perché anche il tuo tabulato 5 minuti prima o 5 minuti dopo ha agganciato celle di Arezzo… in questo caso, no… è solo la 155, e questo concetto anagrafico della residenza che aggancia schede ad Arezzo… quindi, elemento della residenza che non può essere considerato. Altro elemento che Di Laroni ha preso in considerazione… dice, ad Arezzo ci sta soltanto Bertini che ha un rapporto con gli arbitri o con la Federazione Italiana Gioco Calcio… non è vero un’altra volta, perché non sta a me fare un elenco di tutti i tesserati che stanno ad Arezzo… primo, perché non lo conosco… secondo, perché non vorrei pensare di farlo con finalità di dare la colpa ad altre persone… lungi da me questa idea… ma, mi devo difendere su questo punto, e a Di Laroni gli chiedo ‘Lo sa chi era Marcello Nicchi?’, attuale presidente degli arbitri… mi dice ‘Sì’ … ‘Sa dove sta?’ … ‘Sta in provincia di Arezzo’ …cioè sta a Laterina, guarda caso vicinissima al casello autostradale dove aggancia la scheda… c’è l’Arezzo che gioca in un campionato professionistico di Serie B, con il Presidente Mancini che è stato più volte chiamato… ehm, citato nell’ambito di questo procedimento… ci sono degli assistenti, tra cui Camerota, tra cui… Ghiandai, tra cui… c’è una serie di persone che hanno rapporti con la Federazione… ammesso, e non concesso, che avere rapporto con la Federazione… ancora una volta è una massima d’esperienza sbagliata… significhi legare la necessità di telefonare a Moggi… perché non è che a Moggi gli telefona solo quello che ha rapporti con la Federazione o con l’AIA… avrebbe potuto telefonargli uno di Arezzo che non c’entra niente con l’ambito sportivo… Altri criteri… viene preso in esame il… il concetto della… della ubicazione di Bertini durante i raduni di Coverciano. Sul problema dell’ubicazione delle celle, vi dicevo prima, c’è anche il problema della cella occupata… quindi, quando prendo una cella di confine… Vadi Al Pino, cella di casello autostradale di confine, con la provincia di Siena, con la provincia di Perugia… ma al confine, si parla di meno di quattro, cinque chilometri di confine tra le due… tra le tre province… se quella telefonata lì avesse trovato celle occupate da altri terreni, mi è stata dirottata lì pur essendo il telefonista… mi sia consentito il termine… in territorio diverso dal comune aretino. Dicevo, sempre con i problemi… sempre con il modo di procedere da parte di Di Laroni, c’ha detto che è andato a vedere anche quando Bertini era ai raduni a Coverciano… e, in determinati casi, questa scheda, essendo lui presente a Coverciano, telefonava, aveva agganciato celle da Coverciano, che sono nei pressi di Coverciano… su questo punto l’indagine è incompleta perché sono stati monitorati 6 raduni… cioè, Bertini era presente a 6 raduni… in 4 di queste circostanze, la cella ha agganciato telefonate da Coverciano, in altre circostanze non le ha agganciate pur essendo Bertini presente… e a questo dato della non telefonata non è stato dato, da parte investigativa, la stessa importanza che invece è stata data quando Bertini si trovava all’estero… perché il Maresciallo Di Laroni, e chi ha fatto poi la struttura accusatoria, ha detto “Quando te sei all’estero, la 155… nelle due ipotesi in cui io riesco a stabilire quando te eri all’estero… la 155 non ha telefonato” …e io gli dico “Sì, va bene… questo dato qui, del silenzio, ha una valenza soltanto quando io sono all’estero, perché non ha valenza quando io sono a Coverciano, e te hai, ancora una volta, il dato preciso e storico che io sono a Coverciano, e la 155 non telefona da parte… dalle celle di Coverciano?” Viene come ultimo elemento indicato… come ultimo elemento distintivo indicato il fatto che la cella aggancia in talune situazioni luoghi dove si svolgono partite arbitrate da Bertini… e quindi, si dice “Ce l’ha Bertini” …ovviamente, in occasione di Juve-Milan ci sono 90.000 persone allo stadio, tutte legate al mondo sportivo… ci possono essere persone di altro genere… quindi, il dato ha una rilevanza veramente poco significativa. Questo per dirvi che non si può, a livello indiziario, collocare la cella… la telefonata… la scheda svizzera 155 a Bertini. Ma non lo si può fare perché… ammettendo che siamo nello schema dell’indizio… e credo di avervi sufficientemente dimostrato che qui l’indizio non si può scomodare… per poter essere un indizio utilizzabile ai sensi del 192 deve essere… ci devono essere delle caratteristiche… intanto, ricordo a me stesso che la prova indiziaria è una eccezione alla regola… perché al 192 si dice che il fatto storico si prova con delle prove dirette… e l’indizio è una prova, come abbiamo detto, indiretta… quindi, posso utilizzare l’indizio… che non è una prova minore, è una prova valida quanto le altre quando ha quelle caratteristiche, a condizione che non ci siano altre prove che escludano l’elemento indiziario… quindi, quando gli indizi sono gravi, precisi e concordanti… la gravità fa pensare ad una pluralità di indizi… quindi, in questo caso, l’indizio sarebbe soltanto uno solo, cioè da un dato telefonico presumo il possesso della scheda… e quindi, sarebbe solo questo il dato da cui trarre questo tipo di deduzione… la precisione e la concordanza devono… son concetti che io è inutile che vi richiami perché sapete meglio di me, e che devono portare tutti verso un unico… verso un unico… convergere verso un unico risultato. Finisco con la deposizione del Maresciallo Di Laroni, perché credo che a pagina 179 della sua deposizione all’udienza del 10/11/2009 sia stato… sia stato preciso quando gli viene chiesto che… se lui è in grado di dire quante volte la 155 telefona, ha contatti con la 185 o con altre schede… e lui praticamente dopo averci spiegato tutta questa situazione ci dice di no. C’era stato anche un altro… cioè, ci dice di non essere in grado di stabilire il numero di contatti… c’era stato anche un altro passaggio importante da parte del Maresciallo Di Laroni che era quello dell’errore dei tabulati… addirittura, torno un attimo indietro, il Maresciallo Di Laroni ci dice che per il secondo gruppo di schede… quelle alle quali fa parte la 155… la sua valutazione sui dati è avvenuta due volte perché c’era stato un errore di trasmissione da parte dei gestori che hanno trasmesso dei dati errati. Quindi, anche sotto questo profilo, siamo nell’ambito dell’incertezza più totale.
  5. Difesa Bertini - Avvocato Messeri – Napoli, 19 Luglio 2011 MP590263.MP3 40'52'' - 47'24'' Messeri: Andiamo oltre, comunque… facciamo finta che quello che c’ha raccontato il Maresciallo Di Laroni… e, se si ritorna alla diapositiva precedente, siamo alla valutazione fatta dal giudice del dato grezzo perché non stiamo ora discutendo su dei dati fissi telefonici… avendo a che fare con un DVD o un CD di natura informatica, tutti i numeri telefonici, tutte le schede che hanno fatto ingresso nel processo ce l’hanno fatta perché ce l’ha detto il Maresciallo Di Laroni… il quale, con assoluta onestà e assoluta linearità, c’ha detto ‘Guarda che quando io sono andato a prendere questi dati telefonici, non è che li ho ricopiati…’ …ha parlato anche di ricopiandoli con olio di gomito… ‘…ma li ho valutati’ … perché “Li ho valutati”?… perché si ritorna a quello che aveva detto prima, cioè alla schifezza del gestore telefonico… schifezza, che non c’entra niente, ovviamente, le modalità di lavoro del gestore telefonico… ma, e qui è bene aprire una parentesi, tutti ricorderemo che si tratta di schede telefoniche svizzere, e che una telefonata fatta in Italia tra una scheda telefonica svizzera va a finire in Svizzera per poi ricadere in Italia… per cui, il Maresciallo Di Laroni ha detto ‘Noi abbiamo individuato il primo ponte che la scheda… la telefonata mandata dalla Svizzera aggancia in Italia’ …c’ha detto che questo primo ponte, se altri ponti sono occupati, non è quello esattamente ubicato nel luogo dove si trova il telefono… e qui ci torneremo poi per dirvi che la massima d’esperienza ancora una volta non si basa sul fatto noto per attribuire residenza e scheda… c’ha anche detto che se la telefonata svizzera avviene dall’Italia in Italia, la storia della telefonata poi riguarda tutto il territorio italiano, e lì finisce… se per caso la telefonata fatta con la scheda svizzera parte dall’Italia ma va a finire all’estero, aggancia un ponte di uscita che riformula dei numeri… e qui sono quelle famose, scusate il termine, ma credo che serva per sintetizzare il concetto, schifezze… che sono nel tabulato telefonico che lui non ha dato, ma che ha valutato, e che ha tolto o messo a seconda dei bisogni, dei suoi bisogni investigativi… tant’è vero che questo meccanismo poi porta come conseguenza che non tornano i numeri, cioè se la 155 telefona alla 185 e c’ha due telefonate in uscita e due in entrata, la stessa cosa dovrei trovare se vado a leggere il traffico telefonico della 185 nei confronti della 155, dovrei trovare due a due… tanto per dirla in gergo sportivo… invece, e qui non vi starò a tediare, ma il punto è importante, vi invito ad andare a vedere, i dati non tornano… ma non tornano non solo perché la partita tra la scheda presunta di Bertini, la 155, con una di quelle presunte di Moggi finisce dodici a nove se la leggo in un modo oppure dieci a cinque se la leggo in un altro… perché per questo si potrebbe dire “Vabbè…” …si è tentato, anzi, di dirlo nel processo… “Vabbè, comunque sia, se il traffico non è dieci, sarà cinque” …al di là che mi devo sempre poi confrontare con quel famoso ragionevole dubbio col quale devo fare i conti… e che questo concetto giuridico la vedo dura farla passare da quella cruna di questo… di questa, appunto, richiesta legislativa… ma ci sono dei dati, proprio a domanda sua, del Presidente, in cui la partita finisce cinque a zero… cioè, zero vuol dire che non c’è stata telefonata… ammesso e considerato che di telefonate si possa parlare… proprio perché lo stesso Maresciallo Di Laroni c’ha parlato che non si trattava di telefonate, ma di contatto… Quindi, tornando al caso nostro… non abbiamo mai in questo processo un dato grezzo che io posso valutare in un certo modo, che il Pubblico Ministero può valutare in un altro modo, che voi potrete valutare in un altro modo ancora… abbiamo i dati che ci fornisce il Maresciallo Di Laroni… sulla cui attendibilità, onestà, ovviamente, non ci sono dubbi di questo tipo, non foss’altro per la trasparenza con la quale ha deposto in udienza… che sono passati dalla sua valutazione… tanto è vero, ad un certo momento, ad un certo passaggio si parla di telefonate al netto e di telefonate al lordo… e con una certa… in maniera, anche qui, molto… naif, ma altrettanto sincera e vera, ci dice “Avrei potuto mettere dieci per far tornare il dato… proprio per farti vedere la mia cristallinità, ti metto un numero che il dato non torna neanche a me” …e quindi, questa è quella che è stata la deposizione del Maresciallo Di Laroni, che non è stata… ora, definirla dal punto di vista probatorio, non per quello che ha detto, ma per… che cosa c’ha raccontato, io ho cercato di incasellarla nei mezzi istruttori, e credo che si è trattata di una consulenza di parte, poi, alla fine… il Maresciallo Di Laroni ha preso il CD che gli ha dato forse il gestore… cioè, sicuramente il gestore, non si sa quale… ha guardato questo CD, ha elaborato i suoi dati, ha consegnato, secondo la nostra valutazione, una certa… un certo tipo di consulenza. Quindi, dal punto di vista probatorio, ha la validità che può avere una consulenza. In alcuni casi, anche inutilizzabile sotto il profilo della testimonianza perché ci parla di dati appresi per conoscenza e dalla conoscenza di altri, e quindi che devono essere valutati come la regola processuale ritiene. Quindi, ricapitolando, non siamo in presenza… tornando alla mia prima diapositiva… sto andando avanti, anziché indietro… non siamo in presenza di un fatto noto da cui far desumere l’ignoto attraverso una massima d’esperienza. Non abbiamo un dato preciso. Se avessimo un dato preciso, ognuno lo potrebbe valutare come meglio crede, ognuno potrebbe fare la propria regola d’esperienza che meglio crede… salvo poi in motivazione di sentenza dare conto del perché ha scritto quella regola d’esperienza perché ha tratto da quella regola… ehm, da quel dato certo, con quella regola d’esperienza, quelle conseguenze. In questo caso, non siamo nell’ambito della prova indiziaria. Mi dovrei fermare qui, dovrei dire che Paolo Bertini dovrebbe essere assolto perché la scheda, per il meccanismo con cui gli è stata attribuita, non ce l’aveva e non è possibile attribuirla… e finire.
  6. Difesa Bertini - Avvocato Messeri – Napoli, 19 Luglio 2011 MP590263.MP3 22'38'' - 40'52'' Messeri: Come si difende Bertini? La difesa di Bertini è… se io mi devo difendere dal possesso di una scheda telefonica che non ho avuto… dicendo non ho avuto la scheda telefonica… e quindi, è una difesa che… tutti sappiamo che una delle regole principali del processo è che io non posso provare un fatto negativo, io non posso provare che non avevo una scheda… posso soltanto… è un onere probatorio, tornando a quello che avevo detto all’inizio, che compete esclusivamente al Pubblico Ministero, e che se il Pubblico Ministero non riesce a soddisfare, praticamente, vengono respinte le sue domande… ma non riesce a soddisfare, non nella, se si potesse fare una statistica, al 51%… se non riesce a soddisfare oltre al ragionevole dubbio… che è una cosa diversa dalla presunzione civilistica, per esempio, perché nell’ambito civilistico se ritengo che una cosa ci sia più probabilità che sia successa che non, posso porre… posso accogliere la domanda in relazione alla quale è posto a fondamento quel tipo di fatto… la regola dell’oltre il ragionevole dubbio, no… anche se ritengo che una tesi possa essere stata dimostrata più di un’altra, se nonostante questo, oltre la soglia del 50%, permane il ragionevole dubbio… che è concetto difficilmente, secondo me, classificabile… forse risponde la coscienza umana e giuridica che ogni giudice deve avere… ma che sia tentato anche con delle recenti sentenze della Corte di Cassazione, anche della Corte Costituzionale, di individuare… quindi, se, anche se siamo oltre la soglia del 50%, non ho superato il ragionevole dubbio, devo assolvere. Quindi, dicevo, tornando alla tesi difensiva di Bertini… Bertini dice ‘Io la scheda 155 non l’ho mai avuta… me lo devi dimostrare te che ce l’avevo… non ce la fai a dimostrarlo perché non l’ho avuta… e poi perché utilizzi delle prove…’ …e qui, si tornerà nel tipo di prove che si utiliz… che sono state utilizzate… ‘…e quindi, non posso far altro che negare l’assunto difensivo’. In subordine… una linea subordinata, ma che ha la sua valenza… la diapositiva dice aver usato una scheda telefonica svizzera non integra la partecipazione associativa e non integra la frode sportiva. E’ un concetto che svilupperò meglio dopo, ma che si… trova il suo fondamento sempre sia nell’onere probatorio e sia nelle modalità di formulazione della normativa che riguarda la frode sportiva, sulla cui tecnica legislativa qualcuno vi ha sicuramente già detto… vorrei tornarci anch’io… chiedo scusa se vi dico cose già dette, però per motivi, anche personali, recentemente non ho potuto seguire le discussioni di tutti, e quindi vi chiedo in anticipo scusa se torno su argomenti che sono stati trattati da altri. Quindi, abbiamo parlato di questo onere probatorio… nella fattispecie, appunto, tornando al caso di Bertini… possesso della 155, utilizzo… consegna della 155 da Moggi e Fabiani a Bertini, utilizzo della 155 prima e dopo quattro gare, che sono quelle indicate nel capo di imputazione, ad eccezione di Inter-Fiorentina che è una frode di secondo tipo, quella col cartellino arancione… e poi, la famosa frode di Inter-Fiorentina, appunto, che si differenzia come fattispecie incriminatrice. Detto questo, si può dire che è il processo delle schede svizzere. Ed è il processo… se è il processo delle schede svizzere… per Paolo Bertini è il processo della 0041XXX155. Quindi, credo che sia opportuno andare a vedere se si ritiene che possedere una scheda non sia reato, ci si ferma qui, e si fa una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Se si ritiene che dal possesso di una scheda riservata consegnata con certe modalità possano derivare anche conseguenze giuridiche, si va a vedere dove nasce, dove muore e dove opera questa scheda… chi la prende, chi la dà, chi la usa, come viene usata… e quindi, si cerca un po’ di ricostruire il percorso. Accettiamo questo tipo di sfida che viene proposta dal punto di vista probatorio, andiamo a vedere questa scheda. Come nasce… ho detto prima che il… che uno dei punti principali dell’accusa è che questa scheda sia stata consegnata a Bertini da Moggi o Fabiani… perché, altrimenti, si ritiene che sia una scheda che serve per comunicare riservato con i membri dell’associazione, e si è cercato di dimostrare che l’associazione aveva comunque acquistato 9 schede… ho detto prima che la 155 non fa parte delle 9 schede acquistate direttamente da Moggi o Fabiani, ma si arriva alla 155 attraverso le telefonate che le prime… alcune delle prime 9 schede fanno al secondo gruppo di 9 schede… e quindi, non c’è prova non solo che a Bertini… presumibilmente a Bertini, l’abbia consegnata Moggi o Fabiani… ma non c’è prova neanche che l’abbia acquistata mai Moggi o Fabiani o chi per loro, la 155. Questo lo dice il Maresciallo Di Laroni nel… all’udienza in cui è stato sentito, che dovrebbe essere quella del 13/11/2009… quando a più riprese gli viene chiesto da più difensori, e a domanda precisa di un avvocato dice… ‘Questo secondo gruppo, da cui deriva il terzo… voi non avete capito esattamente… cioè, non avete avuto dal De Cillis un fax, una scheda, un foglio nel quale il De Cillis indicava che questo secondo gruppo faceva parte delle schede che lui verosimilmente avrebbe dato al Bertolini?’ …risposta ‘No’ …ecco, una risposta sintetica, perché poi leggendo quello che ha detto Di Laroni troverete sviluppata in maniera sicuramente più ampia, in concetti anche successivi. Quindi, la scheda 155 non si sa chi la compri… per cui, la riferibilità ad una associazione sotto il profilo della prova diventa veramente difficile. Ho parlato di processo indiziario… sul processo associativo per Bertini legato al possesso della scheda. Perché indiziario?… perché il ragionamento che fa il Pubblico Ministero è di tipo indiziario… hai… cerco di dimostrare che te hai questa scheda telefonica attraverso un procedimento indiziario, che come tutti sappiamo prevede la partenza da un fatto noto, l’arrivo a un fatto ignoto… quindi, il fatto ignoto è chi è che ha la scheda 155… il fatto noto… poi vedremo, di volta in volta, cosa c’è stato messo nel fatto ignoto… e s’è legato, cercato di legare il fatto noto al fatto ignoto da… come tutti sappiamo, perché un indizio sia valido… o da leggi scientifiche o da massime di esperienza. Quando si è in presenza di una legge scientifica, il giudice è abbastanza tranquillo perché se io devo ritenere, lasciando questa custodia di occhiali, dove vada a finire, posso prevedere che vada a finire verso terra perché c’è una legge scientifica che è rappresentata dalla forza di gravità che mi ha detto che fino ad oggi tutti gli oggetti che sono stati lasciati cadere nel vuoto sono andati verso terra… il giorno in cui un oggetto andrà verso l’alto, si rivedrà la legge scientifica e si rivedrà il procedimento indiziario. Questo per dire che quando il giudice è in presenza di una legge scientifica, la deduzione indiziaria è rigorosa, e può essere, sicuramente, fonte di prova rigorosa. Cosa diversa è la massima d’esperienza, che se la crea il giudice non a suo uso e consumo, ovviamente, a uso e consumo della sentenza che deve fare, ma che, come tutti sappiamo, è una relazione tra fatti che prevede un passaggio induttivo… quando delle categorie di fatti che si ripetono posso induttivamente estrapolare una regola che poi applico al caso specifico per deduzione. Tanto per farvi un esempio… poi lo vedremo successivamente… ritengo che tutte le persone che risiedono in una certa città telefonino da quella città… quindi, a livello induttivo ricavo la regola che chi telefona lo debba fare dalla propria città… siccome la 155 telefona da Arezzo, e Bertini sta ad Arezzo, la 155 ce l’ha Bertini. Questo è il procedimento induttivo e indiziario che è stato seguito dal Pubblico Ministero e dal… e anche dal Maresciallo Di Laroni, che è un procedimento che nel caso specifico è assolutamente errato per due ordini di motivi: è errato perché poi come cercherò di spiegarvi, non esiste un fatto noto in questo tipo di procedimento indiziario… perché il fatto noto dovrebbe essere il dato che deriva dal tabulato telefonico… e poi vi spiegherò perché il dato che deriva dal tabulato telefonico non può essere messo in quella casellina lì, che poi è un tondo dove c’è scritto ‘Fatto noto’… perché il fatto noto… se dal fatto noto si vuol desumere l’ignoto, deve essere certo al 100% …altrimenti si finisce per desumere l’ignoto dall’ignoto, e per utilizzare il sospetto come prova in violazione dell’articolo 192 secondo comma del Codice di Procedura Penale. Perché poi non può essere utilizzato come indizio?… perché sono state utilizzate delle massime d’esperienza… che per fortuna a livello accusatorio ha util… ha… sono quelle, non del Tribunale, ma del Maresciallo Di Laroni, inizialmente poi recepite dalla Procura… che sono sbagliate, tipo l’esempio che vi ho fatto io… come faccio a dire che tutte le telefonate che vengono fatte da un soggetto vengono fatte dal luogo di residenza anagrafica?… quando si parla di telefonate fatte con telefoni cellulari… quindi, non legate ad un posto fisso… che agganciano svariate celle, tra cui, nel caso di Bertini, una, la più agganciata di frequente, che è quella del casello autostradale di Arezzo dove passano… ovviamente, può passare chiunque indipendentemente dal… dal proprio luogo di residenza. Quindi, tornando a quello che il Pubblico Ministero deve dimostrare, dice ‘Hai questa scheda telefonica, te lo dimostro attraverso un procedimento indiziario… utilizzo il tabulato come fatto noto, poi ci lego una massima d’esperienza… e ti dimostro il fatto ignoto, che la 155 ce l’ha Bertini’. Io dico no, il fatto noto non lo puoi utilizzare nel procedimento indiziario perché non hai un fatto noto… perché se il fatto noto è il tabulato, andiamo a parlare di che cosa è dal punto di vista processuale e probatorio il tabulato. Il tabulato, dal punto di vista probatorio, credo che siamo tutti d’accordo, che è un documento… che segue la regola di tutti i documenti… quindi, per poter trovare ingresso in un processo ha bisogno di una produzione, ha bisogno di un giudice che ai sensi del 495 ne dichiari l’ammissibilità e l’utilizzabilità, ha bisogno di un giudice che in una sentenza, ai sensi del 526, lo utilizzi come materiale probatorio utilizzabile, se è utilizzabile… e in questo caso, però, siamo in presenza di un documento un po’ particolare… non è un documento facilmente intellegibile, non è una fotografia… è un documento in formato elettronico, è un documento, c’ha detto il Maresciallo Di Laroni, è un CD, è un DVD, nella stragrande maggioranza dei casi… quindi, il dato contenuto nel DVD… qui si discute in dottrina in giurisprudenza, ma secondo me, visto che le modalità per veicolare un documento nel processo sono quelle di produrlo, e il documento si legge, poi, gli si dà lettura ai sensi del 511… perché ho tanta testimonianza, io l’ascolto in udienza, quindi il giudice utilizza quello che ha ascoltato… un documento il giudice se lo va a vedere… quando è scritto ne può dare lettura alle parti, quindi lo veicola come documento, come materiale utilizzabile all’interno del processo ai sensi del 511, dandone lettura… eh, in questo caso, dare la lettura di un DVD o di un CD diventa… significa dover fare i conti con la natura informatica di questo tipo di documento… secondo me, è un documento che se non viene trascritto, sbobinato, reso su supporto cartaceo attraverso, forse, una perizia per non bypassare il principio del contraddittorio dell’articolo 111 della Costituzione, è un documento che nel processo ha trovato ingresso solo sottoforma di supporto informatico, solo sotto forma di DVD. E allora, riprendendo una distinzione, cioè i vari significati che… di prova penale… secondo me, la definizione migliore rimane quella di Paolo Tonini che ho avuto la fortuna di avere come professore di procedura penale all’Università di Firenze… che distingue le fonti di prova, dal mezzo di prova, dall’elemento di prova, dal risultato probatorio… nel caso specifico, che cosa abbiamo?… la fonte di prova, che è il tabulato telefonico… il mezzo di prova, che se fosse un foglio, sarebbe un foglio, in questo caso abbiamo un CD e un DVD di gestori telefonici… l’elemento di prova, sono i dati grezzi, l’insieme, quelle che il Maresciallo Di Laroni chiama, simpaticamente, schifezze… poi vedremo come… che si trovano dentro questo DVD… e il risultato probatorio è la valutazione che il giudice, il collegio deve fare del dato grezzo che è dentro il DVD… in questo caso un DVD non trascritto, non sbobinato. E allora, il Maresciallo Di Laroni in maniera, così, sintetica… ho ripreso una dichiarazione che lui fa all’udienza in maniera simpatica e genuina, dice… stretto nel controesame, anche mio, dove insistevo per accertare la provenienza del documento… perché dovevo fare i conti con un tabulato, con un DVD, che è un documento, e quindi dovevo stabilire da dove proveniva questo tipo di documento… e, con il contenuto di questo documento, arriva a dire, a pagina 148 della deposizione il 10/11/2009… ‘Alla fine i gestori ci danno la loro schifezza… piangicela tu…’ …ricordo al collegio che questa dichiarazione la fa dopo averci spiegato in centomila modi come era avvenuta l’acquisizione del documento. Ritengo che, a seguito di quello che ha detto il Maresciallo Di Laroni, si possa parlare nella fattispecie di un documento anonimo perché credo che non ci sia prova se quel CD o quel DVD da chi provenga. Ricorderete che io, io stesso, ho fatto una fila di domande interminabili al Maresciallo Di Laroni… dove aveva, e come aveva preso questo documento… lui non mi ha risposto, se non arrivando a dire, alla fine, che il documento glielo aveva dato l’omino addetto alla gestione dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria. La mia curiosità non era tanto quella di sostenere che semmai domani questo documento fosse sbobinato, e ci venisse scritto nell’intestazione che proviene dalla Telecom, dalla H3G, da chi volete voi… non è attendibile la scritta nel documento… era un’altra… siccome il documento è di formazione extraprocessuale… cioè, lo forma il gestore, tanto è vero che in via subordinata ebbi a formulare delle richieste ai sensi del 507 di sentire, dopo che il Di Laroni aveva detto ‘Me l’ha dato l’omino…’ …usando le sue parole… ‘…della Telecom’, di sentire il Signor Telecom… tanto per, sinteticamente, individuare il problema… per chiedere come aveva formato questo documento… perché avevo ascoltato le parole di molti imputati nel procedimento che non ritrovavano telefonate effettivamente fatte…non è il caso di Bertini, perché non è stato mai intercettato, cioè sottoposto ad intercettazione telefonica il suo telefono cellulare chiamiamolo tra virgolette ‘ufficiale’ …però di molti si diceva ‘No, no, ho fatto delle telefonate, non ho ritrovato la telefonata qui… come mai?’ …allora, a fronte di un disco che non si sa da chi viene, a fronte di un Maresciallo che dovrebbe aver preso il disco, che mi dice che glielo ha dato l’omino della Telecom, cioè l’addetto del gestore, senza un nome, senza un cognome… a fronte di un disco in relazione al quale si sono fatte delle eccezioni preliminari… c’è la dottrina che ritiene che sia necessaria per l’acquisizione quanto meno un decreto motivato del Pubblico Ministero, perché comunque è un qualcosa che svela un traffico riservato che attiene alla privacy di alcuni soggetti, tra dei numeri telefonici ancorchè non ci dicano il contenuto delle telefonate… credo che si possa affermare senza ombra di dubbio che quel… che quel documento possa, appunto, essere considerato un documento anonimo… anonimo, perché non si sa da chi proviene, non si sa come è stato formato… inutilizzabile, in quanto anonimo per quello che c’ha detto, appunto, il Maresciallo Di Laroni.
  7. Difesa Bertini - Avvocato Messeri – Napoli, 19 Luglio 2011 MP590263.MP3 7’55’’ - 22'38'' Presidente: Si dà la parola all’Avvocato… Mauro Messeri… per Bertini Paolo, va bene… … Messeri: La ringrazio, Presidente, Signori del Collegio. Le avevo anticipato… (in sottofondo): …il nome? Messeri: Mi chiamo Mauro Messeri, difendo Paolo Bertini… che mi sarei avvalso dell’utilizzo di alcune diapositive per fissare dei concetti che intendo approfondire, sulle quali intendo spiegare la difesa… anche perché credo che sia più facile seguire anche per il collegio che è costretto a stare dieci ore ad ascoltare le persone, e diventa difficile. Nella prima… nella prima diapositiva che io avevo preparato per questo tipo di processo c’ho scritto ‘Interferenze nel processo’ …provocatoriamente ho parlato di ‘Quelli che il calcio e quelli che il diritto’ …perché ritengo che questo sia il processo, ovviamente, di quelli che il diritto, e che sia la sede in cui quelli del diritto devono riprendersi un po’ questo processo sul quale si è cercato di interferire da parte di tutto un mondo sportivo. Voi siete chiamati a fare una sentenza importantissima per il processo, per la rilevanza mediatica che è stata data a questo tipo di processo… dopo che di sentenze su questo argomento tutti hanno fatto le loro… si è parlato di sentenze fatte al Bar dello Sport… si è parlato di un processo particolare in cui non solo il processo è stato fatto alla televisione, ma si è assistito in determinate situazioni anche al processo fatto per la televisione… quindi, con un utilizzo di questo tipo di processo per scopi anche diversi da quelli accusatori o difensivi. Io credo che sia giunto il momento perché il processo… come diceva il Calamandrei, è già una pena perché l’imputato ha di fronte a sé un punto interrogativo, non sa come va a finire… in questo caso, ci sono delle richieste pesanti di pena da parte del Pubblico Ministero… e quindi, rappresenta sempre un rischio… ma, forse, mai come in questo caso, il processo è anche un’occasione per l’imputato per riacquistare la propria dignità. Io credo che Paolo Bertini sia una brava persona, e che in questo contesto debba essere giudicato non per chi è Paolo Bertini, ma per quello che ha fatto, Paolo Bertini. Per cui, credo che sia importante parlare di regole processuali perché credo che… si è parlato forse in quest’aula tante volte più di Gaxxetta dello Sport che di Codice Penale, di Codice di Procedura Penale, e invece credo che, ovviamente, la sentenza dovrà essere fatta in nome del Popolo Italiano, e non della Curva Sud… e il rispetto che dobbiamo tutti avere nei confronti del Popolo Italiano e in relazione a quel popolo al quale fa parte anche una fetta di persone che non sa chi è Moggi, che non sa che cos’è un fuorigioco, che in questo momento, senza usare retorica, magari è in un ospedale a salvare una vita umana e tante altre situazioni… potrei fare l’esempio… qui a Napoli, verrebbe facile parlare di problemi di cui si è parlato… quindi, credo che nei confronti di quelle persone, per quello che abbiamo fatto tutti questi anni ci voglia rispetto in nome del Popolo Italiano, ci voglia rispetto. E il rispetto nei confronti di quelle persone si ha solo seguendo la regola. Questo processo, come tutti i processi penali, ha delle regole ben stabilite… sembra un processo complicato, in realtà la soluzione, come spesso succede nei processi complicati, è nelle cose semplici… sta nelle… diceva un mio vecchio maestro… ‘Guarda che nel Codice c’è scritto tutto… quindi, quando vai a cercare qualcosa, cerca anche l’articolo’ …poi aggiungeva, spiritosamente ‘Quando pensi di averlo trovato, leggi anche cinque articoli prima, cinque articoli dopo… perché, probabilmente, c’entrano qualcosa anche quelli lì’. Quindi, la soluzione di questo processo complicato l’abbiamo tutti nel Codice. Passa da delle regole che sembrano banali ricordarle al Tribunale, ma che non… non lo faccio, ovviamente, con spirito di irreverenza, ma perché sono le tappe poi sulle quali intendo soffermare l’attenzione difensiva. Il principio di presunzione di innocenza che è sancito dalla Corte Costituzionale all’articolo 27… che richiama l’articolo 6 della Convenzione dei Diritti dell’Uomo… è un principio di assoluta civiltà giuridica, e che si aggancia ad un onere probatorio… cioè, un soggetto non è considerato colpevole fino a quando non c’è una sentenza di condanna definitiva che dice questo… e dall’altro lato abbiamo un onere probatorio che fino a prima dell’ultimo codice ventilava nei codici di procedura penale a carico del Pubblico Ministero… questa volta, il Nuovo Codice di Procedura Penale ha posto con la formula del ‘oltre il ragionevole dubbio’ richiesta per arrivare alla condanna di un soggetto… e con tanti altri passaggi anche in punto di valutazione della prova… ha imposto come regola principale… cioè, il Pubblico Ministero ha l’onere di provare il fatto del processo. Il fatto del processo penale è la colpevolezza dell’imputato, e chi decide qual è il fatto… almeno all’inizio, giuridicamente… della colpevolezza dell’imputato è il Pubblico Ministero nel formulare un capo di imputazione. Qui siamo in presenza di due tipi di reato… un’associazione per delinquere, dove manca assolutamente la prova di tutto, e poi svilupperò questo tipo di concetto anche se, ovviamente, difendendo una persona che è accusata di aver partecipato all’associazione lascerò a chi è chiamato a difendere chi ha costituito l’associazione di parlare sull’esistenza di questa associazione, ne parlerò indirettamente come un soggetto che partecipa ad una cosa che non esiste, quindi anch’io toccherò qualche argomento relativo all’associazione, però più dal punto di vista partecipativo… esiste un altro reato che viene contestato che è quello della frode sportiva, che, poi vedremo meglio nella fattispecie, non solo è un reato senza prove in questo processo, ma è un reato senza accusa. Bertini ha cinque capi di imputazione che riguardano le frodi sportive, quattro sono senza accusa… poi, vi illustrerò perché dico questo. Il fatto che il Pubblico Ministero ha posto in esame, in attenzione in questo processo è il seguente: ci sono delle telefonate riservate svizzere che intervengono presuntivamente tra alcuni arbitri e alcuni dirigenti, nella fattispecie Moggi e Fabiani, e Bertini come arbitro. Quindi, dal possesso di queste schede svizzere riservate… la cui premessa è che agli arbitri gliele abbia cedute Moggi o Fabiani… che dovrebbero far parte di una associazione che poi vedremo se esiste o no, e chi l’ha costituita… dal possesso di queste schede derivano due conseguenze giuridiche: la prima è la partecipazione ad una associazione per delinquere finalizzata al compimento di frodi sportive; la seconda è il compimento della frode sportiva. Quindi, dalla stessa condotta… possiedo e uso la scheda telefonica… derivano due conseguenze giuridiche: appartengo ad una associazione per delinquere e compio frodi sportive. Frodi sportive, che nella diapositiva ho indicato con scheda telefonica per distinguerle dalle frodi sportive con cartellino giallo… che poi chiamerò, provocatoriamente, arancione perché questo secondo tipo di frode sarebbe stata, risponderebbe ad una logica della famosa caccia ai diffidati… ammonisco oggi, a futura memoria, un calciatore per fargli saltare la partita di domenica prossima, caso mai se in quella partita è impegnata la Juventus. Quindi, noi dobbiamo confrontarci con questo capo di imputazione, con questo fatto storico. Il processo è, ho cercato di dividerlo, indiziario e documentale. E’ indiziario… per quanto riguarda, ovviamente, la posizione di Paolo Bertini… relativamente al possesso della scheda telefonica svizzera. Secondo me, è improprio anche definirlo un processo indiziario… giocando sulle due parole, si potrebbe dire è un processo con un documen… tra… a metà strada tra un documen… documentale e indiziario, poi spiegherò meglio perché. E’ un processo documentale, invece, quanto… per quanto riguarda la frode, l’ultima frode, quella contestata correttamente… faccio riferimento a Inter-Fiorentina… perché lì gli si contesta una condotta precisa… hai ammonito due calciatori della Fiorentina diffidati, Obodo e Viali, al fine di fargli saltare la partita successiva che riguardava la Fiorentina impegnata con la Juventus. Quindi, da questo fatto storico che nasce da una indagine che ci dice che Moggi, o chi per lui, va a Chiasso ed acquista 9 schede telefoniche da De Cillis… che queste schede telefoniche, poi, agganciano altre schede telefoniche… abbiamo 3 gruppi schede telefoniche, fino ad arrivare ad un totale di 31… e anche su questo c’è distinzione importante, perché sulle prime 9 schede telefoniche vi è una prova diretta… al di là dell’attendibilità che verrà riconosciuta da parte del Tribunale al testimone De Cillis che dice ‘Le ho vendute io’ con l’intermediazione di Capobianco, per quello che ci ha detto Capobianco, e Bertolino, per quello che c’ha detto Bertolino… per il secondo gruppo di schede telefoniche… quello al quale fa parte la scheda che secondo il Pubblico Ministero sarebbe attribuibile a Bertini… poi vi dirò tutto il numero, ma la chiameremo per semplificazione la 155, identificandola con i tre numeri conclusivi… questa seconda scheda fa parte del secondo gruppo di schede telefoniche, sulle quali e per le quali non c’è neanche la prova che siano schede comprate da Moggi o da Fabiani. Questo lo dice il Maresciallo Di Laroni quando… poi ci tornerò sul punto… a precisa domanda, fa riferimento che il secondo e il terzo gruppo di schede viene individuato grazie alle telefonate che fanno le prime 9 schede… per cui l’indagine su chi ha venduto le schede telefoniche riservate… e anche sull’aggettivo riservate ci sarà da discutere perché gli è stata data molta importanza da parte del Pubblico Ministero, individuandolo come un modo di collegamento e di comunicazione che l’associazione per delinquere avrebbe utilizzato per parlare tra di loro… dicevo, la scheda, la 155, non fa parte del primo gruppo, ma fa parte del secondo gruppo… quelle che non si sa chi le ha comprate e chi le deteneva. E anche sotto questo punto è una diversificazione che andrà opportunamente fatta. Il… questo dal punto di vista fattuale. Il Pubblico Ministero dice… possedere la scheda telefonica riservata… e per riservata, abbiamo sentito tutti, che riservata non vuol dire intercettabile, ma vuol dire intercettabile con maggiore difficoltà in quanto proveniente da un utente svizzero… consegnata da Moggi o Fabiani che sono, secondo la tesi accusatoria, i promotori di una associazione finalizzata a compiere frodi sportive… costituisce partecipazione ad una associazione, appunto, destinata a compiere frodi sportive, e l’utilizzo, prima e dopo alcune gare, costituisce reato, nella fattispecie integra il reato di frode sportiva. Il Tribunale dovrà accertare il fatto… quindi, A. Accertare se Bertini aveva la scheda 155, se è una scheda che gliel’ha data Moggi, se è una scheda riservata… B. Se l’ha usata prima e dopo certe partite, nella fattispecie quelle indicate nel capo di imputazione… C. Ammesso e non concesso che vi sia prova di questo… e non c’è, poi vi spiegherò meglio perché… ritenere se queste fattispecie sono… integrano la fattispecie di cui al 416 per quanto riguarda la parte associativa, e la fattispecie della frode sportiva per quanto riguarda l’utilizzo prima e dopo una partita.
  8. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 4h27'12'' - 4h48'16'' Gallinelli: E passiamo a Lecce-Parma… però, non ho… non vi ho fatto perdere tempo perché queste telefonate rilevano per quanto riguarda poi la partita Lecce-Parma… vi dicevo… eh, qua parliamo delle ammonizioni scientifiche… la nuova categoria… mirate… le ammonizioni provocate… le ammonizioni soggettive e oggettive… Nucini… Nucini, che poi parla e dice, qua, davanti a voi, che, a mia domanda, non ha mai sentito De Santis parlare di operazione salvataggio Fiorentina, perché… praticamente, mi vergogno quasi a ripetere le parole… perché dice che ormai la prova l’aveva raggiunta… si era sparsa la voce nell’ambiente arbitrale… cioè, dal 2003 al 2005 si era sparsa la voce… prima non si sa cosa facesse Nucini… che gli era stata consegnata questa sim riservata all’Hotel Concorde di Torino, e quindi nessuno gli raccontava le cose… quindi, quando faceva il quarto uomo per De Santis a Brescia-Messina, precedente a Lecce-Parma… dove poteva essere già conclusa questa presunta operazione salvataggio della Fiorentina… dove una persona importante come De Santis… a livello, ovviamente, della prospettazione accusatoria per l’associazione… che avrebbe avuto un ripensamento improvviso… era morto, il 22 Maggio… a dire da Bergamo… era il fischiettatore giusto… invece, ha dimostrato che era il fischiettatore sbagliato… ma che era il fischiettatore suo, soprattutto, di nessuno… era disintegrato, morto… vedete quanto si parlava, quanto si chiacchierava in questo processo, alle spalle del segmento arbitrale… e De Santis avrebbe… l’associazione avrebbe rischiato… penso, pena decapitazione, visto la telefonata Moggi-Della Valle del 2 Maggio… “Abbiamo fatto casino noi per voi” …nel senso, qua, la Juventus era stata… comunque, De Santis aveva evidentemente sbagliato delle valutazioni a, quindi, danno della Fiorentina… quindi, quale operazione salvataggio… ma ha sbagliato… quindi… cosa sarebbe successo se, per una telefonata due ore prima di Lecce-Parma… dopo Brescia-Messina, ove De Santis avesse fatto vincere il Messina… no?… secondo, ovviamente, le impostazioni, le indicazioni fraudolente non tanto dei dirigenti, ma quelle prospettate dalla Pubblica Accusa… al di là, e in assenza di qualsivoglia indizio in tal senso… eh, ma, dico, sarebbe stata, la situazione… altro che garantire la sopravvivenza… la situazione sarebbe scomparsa… figuriamoci Della Valle… De Santis, che era, ovviamente, lui l’oggetto della conversazione Moggi-Della Valle… ‘L’arbitro vi ha fatto un… tanto’ …eh, figuriamoci se poteva essere impiegato… poi, l’arbitro… il quarto uomo, Nucini… Brescia-Messina… che, addirittura, Messina società collegata alla Juventus… bastava favorire il Messina… il Brescia pareggiava… il Brescia era matematicamente… e non stavo neanche qui… io non sarei arrivato al Capo A10… il Brescia era… al di là dei calcoli della Professoressa Beccacece e della…e di Cornieti… l’Avvocato Catalanotti ha detto che Cornieti è attendibile perché ha espulso il colletto bianco del calcio… che sarebbe stato Gullit… De Santis, avete visto, ha espulso il colletto bianco vero del calcio… Del Piero… l’unica espulsione ricevuta… e… faccio un piccolo passo indietro sulla prova televisiva… furbescamente e insinuantemente, il Dottor Narducci cercò di far dire a Del Piero… dice ‘Sì, ma dopo questi episodi valutati sfavorevolmente alla Juventus in Juventus-Inter… ma, però De Santis ha fatto, ha assunto, vi ha fatto del… vi ha provocato degli svantaggi con le sue condotte arbitrali?’ …e Del Piero ha detto ‘Sì, mi ha espulso… è l’unico che mi ha espulso…’ …quindi, perché voleva dire Narducci… lo sdoganamento, sempre lo sdoganamento… solo in quella circostanza, per svincolarsi da questa presunta affiliazione alla Juventus, da questo marchio… lui avrebbe danneggiato apposta la Juventus facendole perdere lo scudetto… quindi, vanificando tutto quanto il programma associativo… quindi, ci sarebbe stata la rivoluzione contro De Santis da parte di tutti gli arbitri associati… per un suo vantaggio personale… senza avvisare nessuno, senza avvisare nessuno… poi, sarebbe stato, addirittura, ripescato per l’operazione Della Valle… ma, dico, penso che Della Valle, dopo Fiorentina-Milan, non so perché… ha ragione Picca, io avrei voluto le intercettazioni telefoniche di Della Valle, quando, magari, è stato avvisato della designazione di De Santis per Lecce-Parma… magari, che colpo che gli è preso… e come?, questo Brescia-Messina il 22, quando l’operazione salvataggio Fiorentina poteva concludersi lì… De Santis sarebbe stato inutilizzato… per sua sfortuna, Rosetti… perché non starebbe… il Capo di imputazione A10 non esisterebbe… se Rosetti avrebbe dato quel benedetto rigore alla Fiorentina… giusto sul mani, nettissimo, di Zauli… e l’espulsione, ovviamente, del giocatore che aveva… guardate come le variabili di queste partite, di queste frodi sportive, di questi capi di imputazioni quante sono?… dipendono veramente dal caso, dall’alea come in un sorteggio arbitrale… e, addirittura, si è cercato di far passare come riservate… quindi, il processo della riservatezza… oltre alle schede, a tutto quanto anche la fase del sorteggio preparatoria sui bigliettini inseriti dentro le sfere… fase riservata, come è stato detto, che era accessibile, che nessun notaio aveva mai impedito di andare a vedere, di andare a fare… Martino Manfredi è, credo, avvicinabile alla figura del Piazza… El Mora, quando gli viene promessa l’impunità purchè dica qualcosa… perché indichi qualunque persona, perché indichi qualunque fatto… vedete il sorteggio Milan-Juventus… Collina non è imputato… dice che forse tra i tre, quattro sorteggi alterati potrebbe essere quello Fiorenti… Milan-Juventus, ma non viene raggiunto da alcuna imputazione in tal senso… Per quanto riguarda Lecce-Parma, io vi… vi chiedo a… massima attenzione perché… questa, guardate, badate bene, a livello sportivo il De Santis… lui, la longa manus arbitrale di Moggi, e tutto quanto… lui non ha ricevuto alcuna sanzione sportiva per quanto riguarda la Juventus… i quattro anni di squalifica, quelli che gli hanno fatto saltare il Mondiale a De Santis… quindi, si parla di revoca dello scudetto alla Juventus, ma non si è parlato del Mondiale di De Santis… addirittura, la FIGC viene qui e vi dice che hanno subito un danno per la mancata partecipazione di De Santis al Mondiale… veramente paradossale… dicevo, De Santis prende quattro anni di squalifica… quattro anni e quattro mesi, ridotti a quattro anni… per la partita Lecce-Parma, dove per il lodo arbitrale… secondo il lodo arbitrale Fiorentina… quindi, dopo le sentenze della Corte di Appello Federale… mancherebbe il mandante perché non è stato poi riconosciuto illecito sportivo alla società che avrebbe beneficiato della condotta… parliamo solo a livello sportivo… di De Santis… è il paradosso… E’ imputato in questo processo… quindi, per questo chiedo la massima attenzione… perché a De Santis, questa partita, gli ha tolto la dignità di arbitro e di persona… quella di arbitro non la può più recuperare… quella di persona è recuperabile, ma non sulla base, ovviamente, di un… di richieste di carattere… non di carattere giuridico, ma perché quello che io vi chiedo è una attenta e approfondita valutazione dell’ipotesi alternativa… al di là dell’assenza… guardate Biasutto… Biasutto, che non è stato mai sentito, neanche come persona informata sui fatti relativamente alla parti… e questo è veramente emblematico delle carenze… eh, Nardu… ehm, Auricchio ha detto che era stata attenzionata a livello investigativo, questa partita… alcuna, qualcuna che non… almeno, a livello sportivo… questa a livello investigativo… visione filmato, Sky il giorno dopo la partita da solo negli uffici di Via Inselci… Biasutto è fondamentale innanzitutto perché dice… innanzitutto parl… dice che le indicazioni che sono state date da De Santis… quindi, erano stati sempre tutti insieme… di non correre… si dice che il velatamente sarebbe emblematico e sintomatico di indicazioni fraudolente… credo che non debba ridursi a poco prima della partita un arbitro per… poi, le indicazioni fraudolente, se vengono date, devono essere indicazioni innanzitutto date a un arbitro affidabile, e non velate, certamente… quindi, il velatamente si capisce che non era riferibile ad alcunchè di illecito… ma Biasutto è credo determinante perché innanzitutto riferisce esattamente il contenuto, a cui ha assistito, della… di quanto gli ha riferito Vignaroli… ma poi dice che tra le disposizioni tecniche date da De Santis… come faceva sempre e normalmente in tutte le partite… vi era anche quella di correre poco… cioè, di usare la testa, di rimanere concentrati… usare la testa, mettersi in mezzo, è l’ipotesi alternativa… Pantaleo Corvino, Zeman, telefonata Mencucci-Mazzini, Mencucci-Bergamo dopo Lazio-Fiorentina… perché il timore era che il Lecce non giocasse… ecco perché potevano non essere… ‘Il Lecce era salvo’, lo dice Zeman… ‘Il Lecce era salvo’ …e il problema era questo… quindi, il mettersi in mezzo… e vedete Cellino, parla dei giocatori del Cagliari, dei giocatori che non giocano più le ultime partite… quello era il pericolo… per questo Collina il parafulmine ha detto che lo doveva fare a Firenze… anzi, che doveva farlo… Bergamo dice a Collina ‘Il parafulmine è a Lecce, non è a Firenze’ …Firenze era veramente la conditio sine qua non, è ovvio… ma la variabile era il comportamento del Lecce… che da salvo, i giocatori si sa, fanno quello che fanno… ma anche… al di là di lecito, illecito… ma anche di scarso impegno… il Lecce era salvo, il Parma poteva andare ad espugnare il campo… e quindi, la Fiorentina pur vincendo… ecco… l’operazione era Pantaleo Corvino… ecco, mi metto in mezzo… perché se un arbitro… mi metto in mezzo… al di là delle suggestioni e delle congetture, se i giocatori non giocano, l’arbitro può stare pure così, a braccia conserte… l’avete visto, Livorno-Siena e Parma-Livorno… 6-4, 6-3… E’ emerso pure che il Parma… perché era finita… quando l’Avvocato Picca vi ha detto che la partita a Firenze era già finita, e si giocava ancora a Lecce… ma un arbitro che vuole mantenere il risultato sul 3-3, ma dà 4 minuti di recupero?… e al quarto minuto di recupero il Lecce sta per segnare… De Santis (in sottofondo): …il Parma… Gallinelli: …il Parma sta per segnare… segna se il portiere del Lecce non fa un miracolo… e sono circostanze che emergono… ma l’avrebbero… i Della Valle non l’avrebbero forse scannato a De Santis?… e a tutta questa presunta associazione… ma chi c’avete mandato?… l’operazione salvataggio Fiorentina, ci mandate De Santis?… quello che… ci dicono che è il fischiettatore giusto, e che invece non ammonisce di diffidati del Milan, che non dà i due rigori, che arbitra Brescia-Messina e, addirittura, il Brescia vince quando… ovviamente, se il Brescia avesse, quanto meno, pareggiato, fosse stato fermato dal Messina, la Fiorentina avrebbe, ovviamente, raggiunto prima altri obiettivi… non si valutano tutte le altre partite… quindi, anche, veramente, perchè… è emblematico perché… e la Dotto… la Professoressa Beccacece ha fatto un calcolo usando una metodologia non di carattere soggettivo, ma oggettivo… quindi, […] accessibile a tutti quanti… statisticamente, ma secondo una statistica accessibile in modo oggettivo, ha rilevato, ha valutato che l’operazione salvataggio della Fiorentina non è un’operazione che è derivata semplicemente dai calcoli statistici della classifica avulsa… erano tante le variabili… e De Santis doveva garantire i 3-3 perché ha ammonito in ordine alfabetico gli ammoniti… non si dice perché ha dato un calcio di rigore al Lecce all’ultimo minuto perché, ovviamente, poteva pareggiare… quindi, in tal modo il Parma non avrebbe vinto… perché avrebbe ammonito dei giocatori diffidati in ordine alfabetico… come se i giocatori avessero scelto, attraverso De Santis, di fare un certo fallo a seconda dell’iniziale del proprio cognome… Bonera, Bolano… ma, vedete cosa vanno a guardare?… questi cultori del sospetto?… tipo Cellino, tipo Baraldi… Baraldi, addirittura, che è andato a censurare il comportamento di Messina per la partita Lazio-Messina… ehm, Lazio-Parma, arbitrata da Messina… Messina, assolto in abbreviato… dice, addirittura… là ha contestato l’arbitro Messina… per De Santis dice “No, dal punto di vista tecnico non ho nulla da eccepire… solo per le ammonizioni” …ma deve ammonire… si è visto, si evince da altre telefonate, che non c’entrano niente con Lecce-Parma, che De Santis lo diceva a Brighi, lo diceva a Palanca… “Guardate, la cosa importante è fermarli, bloccateli subito… perché se no, poi degenera la partita” …figuriamoci una partita così decisiva… E non si va… e si va a pensare che questo risultato… quindi, la garanzia fornita nei minuti di recupero da un ex associato, ripescato all’ultimo momento… fosse quella di garantire il risultato di parità perché… si doveva mettere in mezzo perché, è chiaro, si era capito che le squadre giocavano, doveva lavorare, è ovvio… più le squadre giocano, e più l’arbitro deve impegnarsi, anche a livello disciplinare… non si percorre questa ipotesi alternativa di Pantaleo Corvino… neanche è stato sentito, Pantaleo Corvino… Biasutto, assistente di linea che sarebbe stato uno della terna arbitrale… perché si dice la terna arbitrale sarebbe stata indotta, istigata a commettere la frode sportiva… Biasutto non viene sentito neanche a sommarie informazioni testimoniali… ma, è questo il modo di trattare a livello investigativo un’indagine, una partita così determinante per la garanzia, per la tenuta logico-giuridica dell’impianto accusatorio relativo al cosiddetto salvataggio della Fiorentina?… è veramente emblematico questo modo di operare… e questo modo di non valutare… come dicevo, appunto, in una visione aggregata dell’indizio… le ipotesi alternative che sono emerse, che emergono con chiarezza nel modo… Ovviamente, qua, emerge, per me, in modo ancora più rilevante, imponente l’omissione… vediamo adesso le omissioni telefoniche della Pubblica Accusa… laddove, per… ovviamente, suggestionare ancor di più coloro che poi devono valutare questi fatti… eh, si era eliminata dalla sequenza cronologica delle telefonate una telefonata… precedente a quella di De Santis a Mazzini… quella fatta con il designatore… che era quella che noi abbiamo visto poi con Collina, con Rosetti… perché si voleva dire “Ah, ecco, chiama Mazzini” …Morfeo… come questa autocelebrazione di Mazzini, e tutto quanto… fosse sintomatica in… a posteriori di una condotta, di un segmento carente, inesistente… che è quello dell’istigazione a commettere un reato di frode sportiva a… in mancanza di offerte, di promesse, di vantaggi al partecipante alla competizione sportiva oppure di atti fraudolenti… significativi, ovviamente, nel senso voluto dall’associazione… così, ovviamente, come prospettato dalla Pubblica Accusa… allora, si utilizzano questi espedienti… Il De Santis… e questa telefonata, ovviamente, è compendiata in quell’elenco che considero come nota, come memoria difensiva di De Santis… è compendiata… quindi è in elenco… vi è quella che quindi interrompe questa sequenza logica, questo sospetto investigativo del… del fatto che, appunto, De Santis, dopo la partita chiama subito Mazzini… non lo chiama subito, viene chiamato dopo parecchio tempo… e prima di chiamare Mazzini, chiama il suo designatore a cui racconta per filo e per segno quello che poi racconta anche a Collina, e anche a Pairetto e Rosetti dopo la partita… quindi, arbitri che non sono stati raggiunti da alcun elemento di accusa… Mi avvio alla conclusione… quindi, concludo, e vi chiedo di decidere questo processo superando… e quindi, per questo, dicevo, mi sono soffermato su questa partita perché è la partita veramente della vergogna sportiva commessa nei confronti di De Santis… perché è stato detto da un giudice della Corte Federale, Mario Serio… l’ha detto pubblicamente in un’intervista, quindi posso riferirne il contenuto… che le immagini di De Santis… De Santis (in sottofondo): …Zeman… Gallinelli: …con le spalle rivolte alla porta… al campo, ai suoi giocatori parlano da sole… (in sottofondo): …di Zeman… Gallinelli: …di Zeman, scusate… ma anche l’ora… parlano da sole, vuol dire che riferivano… questo, pensate come l’hanno valutato… il De Santis… Cenniccola, per altro verso… ma… a livello penale perché, ovviamente, non è stato neanche raggiunto da alcun deferimento sportivo, il Cenniccola… almeno lui… pensate come nella camera di consiglio sono… ‘Basta guardare gli ultimi 15 minuti della partita’, ha detto questo giudice della Corte Federale… ‘Le immagini di Zeman con le spalle rivolte al campo parlano da sole’ …Zeman ha detto davanti a voi che l’atteggiamento di protesta del pubblico… e suo… era contro i giocatori che non giocavano… ha dovuto togliere Vucinic perché era fermo a centrocampo… non giocavano perché là, si regolava il giocatore a secondo dell’andamento… perché loro li conoscevano, non l’arbitro… si informavano le panchine delle altre partite… Bologna-Sampdoria… se Paparesta avesse dato il rigore al Bolo… alla Sampdoria… pare che il rigore… sì era, era sicuramente… era sacrosanto… il Bologna… il Bologna sarebbe retrocesso, non avrebbe fatto nessuno spareggio… il discorso… non è stata attenzionata una partita fondamentale come quella… ma non attenzionata per dimostrarne, appunto, la… per dimostrarne la interferenza, l’incidenza su tutto il discorso che stiamo trattando sia con riferimento all’associazione che con riferimento alle frodi sportive… Dicevo… quindi, mi auguro che… vi chiedo di valutare in questo processo tutte le imputazioni, ovviamente… non solo quella relativa a Lecce-Parma, a quella… Lecce-Parma con una attenzione particolare… perché sarà quella che ha tolto la dignità a De Santis… e quella che può cercare di eliminare quella… quelle sentenze, come è stato affermato dai giudici sportivi, sono state emesse secondo il sentire comune… forse è quello di Spinelli, quello di Cellino… e secondo l’opinione di coloro che gravitavano nel mondo del calcio… queste sono parole testuali… figuriamoci se una sentenza sportiva si può chiamare… anche se sportiva… si può definire tale se emessa in linea col sentire comune… Quindi, vi chiedo, invece di valutare la posizione processuale di De Santis e di Cenniccola secondo quanto, invece, ha affermato, affermò Francesco Carrara… che il giudice nel giudizio sul fatto non deve seguire l’intima convinzione… e questa, forse… l’intima convinzione, è forse quella che ha seguito la giustizia sportiva… anche utilizzando il sentire comune, come è stato affermato… ma secondo coscienza e secondo ragione. Quindi, per tali ragioni io chiedo l’assoluzione di De Santis con riferimento a tutti i capi di imputazione ascrittogli… per non aver commesso il fatto, con riferimento al Capo A… perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto… e con riferimento a tutti gli altri capi di imputazione, ai reati fine, fino al… dal Capo E al Capo A10 per… perché il fatto non sussiste. Grazie, e vi chiedo scusa del ritardo. Con Cenniccola, ovviamente, per il fatto non sussiste per la imputazione di cui al Capo E… con… unitamente alla… alla… alla posizione del De Santis. Grazie. Presidente: Allora, viene fissata l’udienza al 19 Luglio… quindi, dovranno parlare i difensori di Pairetto e l’Avvocato Messeri… l’Avvocato… Mungiello (in sottofondo): …Mungiello… Presidente: …Mungiello, eh!… l’Avvocato Mungiello…
  9. Ben tornato... visto che è così tanto tempo, ti aggiorno su quello che stiamo facendo qui... già trascritta la requisitoria dei PM, la difesa Moggi, Bergamo, Pairetto, Mazzini... l'obiettivo è trascrivere tutti gli avvocati, per poi commentare la sentenza... il tempo c'è, hanno tutti presentato appello, ma mi pare di aver letto che si ricomincerà a Dicembre 2013! Grazie per i complimenti... il lavoro che si fa qui tende a cercare di comprendere a fondo quali sono i motivi che hanno portato alla condanna... e, sinceramente, dopo aver letto la sentenza, mi sembra che ci si sia arrampicati sugli specchi... certo, io sono di parte, ma quando un PM parte dicendo che non ci sono soldi, non c'è corruzione, non ti sembra sia parecchio difficile dimostrare come gli imputati si siano resi colpevoli di condotte dalle quali non avevano da realizzare propri fini?... bene, loro ci sono riusciti sostenendo che non ha importanza ciò che è avvenuto in campo, etc. ...sono riusciti a dimostrare che dalle telefonate si può evincere il tentativo di mettere in atto la frode sportiva... che poi non si sia mai verificata, non importa... avrebbero pur sempre potuto farlo... non lo hanno fatto nel 2004/2005, ma avrebbero sempre potuto farlo... reati a consumazione anticipata, si chiamano... e perchè allora devo litigare quasi tutti i giorni a controbattere contro le accuse di imbrogli?... come glieli spiego io questi concetti ai tifosi delle altre squadre?... ormai, mi sono rassegnato, li lascio parlare... a lavare la testa all'asino, si spreca acqua e sapone... però, la rabbia mi resta, e lo sfogo in questo forum... Sempre Forza Juve
  10. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 4h12'15'' - 4h27'12'' Gallinelli: E… mi avvio alla conclusione con Fiorentina-Milan… io già ho fatto dei riferimenti… quindi, cercherò… però, è interessante leggere… perché è lo stesso Nucini che parla, Signor Presidente e Signori del Tribunale… Nucini che dice che non hai sentito parlare De Santis… ricordatevi che Nucini è anche l’arbitro… ehm, il quarto uomo della partita Brescia-Messina che per me è rilevante… perché anche Lecce-Parma, come giustamente diceva l’Avvocato Picca… non è che può essere valutata in quel contesto isolato e ritagliato nella sua… nel contesto, diciamo, spazio-temporale della partita… ma dev’essere valutato, diciamo, a monte… come diceva giustamente l’Avvocato Picca… momento genetico, momento intermedio, momento finale… il De Santis, a parte la partita Brescia-Atalanta, 17 Aprile, che arbitra e dà un rigore al 94’, lo fa ripetere, e segna e vince il Brescia… quella partita, anche se… è una partita che può poi essere determinante per la salvezza o non salvezza della Fiorentina… in questo caso, ovviamente, contro la Fiorentina… e l’operazione di salvataggio era… da lì a poco sarebbe partita… Nucini, arbitro di Fiorentina-Messina, dice che in quel campionato non è successo niente… lui non ha visto niente perché le indagini… le sue, indagini… erano concluse… le sue indagini, e quelle di Facchetti, si erano concluse nel momento in cui erano andati a prendersi la ‘prova’… testuale, Nucini… all’Hotel Concorde di Torino nel 2003… e questo signore ancora arbitrava… e si è permesso di venire qua, davanti a voi, a dire certe cose… davanti ad altri, a dire altre… io, invece che ‘Cavallo di T***A’, lo chiamerei ‘asinus portans mysteria’, come venivano definite le persone… è un latinetto, un brocardo latino… che con la loro saccenza pensavano di illuminare il mondo… avete visto come Nucini, invece che illuminare questo processo, assolutamente, a mio avviso, ha infangato, facendoci… cercando di farci credere… che si fa un colloquio informale con un Pubblico Ministero con una […] causale, portando un articolo di un giornale, senza verbalizzare, chiacchierando, e facendo una chiacchierata di calcio… quando, magari nella deposizione precedente, a pagina 90, dice che invece la Boccassini aveva fatto domande specifiche… non posso… se dovessi elencare le contraddizioni che… di Nucini, nel corso… sia davanti all’Ufficio Indagini che sia successivamente davanti a voi… e non davanti o davanti alla Dottoressa Boccassini, staremmo qua fino a domani, e quindi, ovviamente, mi devo… Adesso, chiedo a voi se posso andare ancora avanti… perché mi sono un po’… mi manca solo Palermo… Parma… Fiorentina… Fiorentina-Milan e Lecce-Parma… Fiorentina-Milan e Lecce-Parma… Fiorentina-Milan, sono già avviato… posso? Presidente: Il collegio dice… la invita alla sintesi, però… Gallinelli: Sì, no… cercherò di sintetizzare… Presidente: …senza leggere… dice, i numeri… Gallinelli: No, no, non leggerò… allora… Presidente: …le leggiamo noi, dopo… Gallinelli: Allora… con riguardo alle telefonate, quindi mi rimetto alle telefonate… De Santis (in sottofondo): …al deposito… Gallinelli: …sintetizzate e depositate da voi… con riferimento tra l’altro al… sempre lo sdoganamento di De Santis… perché questo è il punto… perché è stato individuato questo sdoganamento e poi ripensamento?… ripensamento, ovviamente, finalizzato a giustificare Lecce-Parma… badate bene, salvataggio della Fiorentina… si parla di schede svizzere, si è parlato di schede svizzere… la frode sportiva sarebbe stata commessa da… attraverso una telefonata a due ore dall’inizio della partita… figuriamoci qual è il livello organizzativo dell’associazione, no?… quale alto profilo organizzativo che si riduce a concordare una frode sportiva a due ore dalla partita, quando c’era stato un raduno… stranamente, non attenzionato… mi chiedo perché… vi chiedo, è stato fatto un servizio di osservazione il 13 Maggio, e non è stato fatto un servizio di osservazione… ai sorteggi del 13 Maggio, chiedo scusa… e non a quelli del 27 Maggio che erano i sorteggi per l’ultima giornata di campionato… considerata, come avete visto, fondamentale, la più importante per quanto riguarda l’operazione cosiddetta operazione ‘Salvataggio Fiorentina’ …qua, di operazioni salvataggio, abbiamo visto solo quella dell’Inter, ma a livello sportivo… a livello della Fiorentina, vedremo che, questa operazione di salvataggio, veramente, fa acqua da tutte le parti… Dicevo, Juventus-Inter… quindi, sdoganamento di De Santis… che viene, quindi, prima collocato a Gennaio-Febbraio… ma, Palanca… l’indagine Palanca-Gabriele era conclusa, quindi non aveva senso… come?, quando era in corso alterava la partita Lecce-Juventus… quindi, non aveva, non voleva sdoganarsi… quando Palanca e Gabriele, il procedimento viene archiviato… tornano ad arbitrare, sappiamo il 9 Dicembre… con telefonata, abilmente, che è stata estremizzata e dilatata nella sua valenza, nella sua portata insignificante, a mio avviso, probatoria il 9 Genna… ehm, il 9 Dicembre, e… e, invece, appunto, De Santis sarebbe sdoganato, si sarebbe sdoganato dall’associazione proprio quando il procedimento Palanca e Gabriele si era ormai definito con un provvedimento di archiviazione… E, quindi, altro elemento difficilmente superabile dalla Pubblica Accusa… quindi, vedete che è stata fatta una valutazione complessiva delle partite… poi al di là della valutazione a livello investigativo, a livello sportivo… ma cosa vuol dire?… le indagini, le valutazioni devono essere fatte… le indagini devono essere fatte approfondite a livello investigativo… certo, non utilizzando i tabellini sportivi… Ma, Juventus-Inter è una partita che stonava, era praticamente distonica rispetto all’impostazione accusatoria perché, abbiamo visto, c’è il discorso della prova televisiva… che è un discorso veramente insuperabile, dimostra una assoluta autonomia e indipendenza di De Santis, ma di tutta la terna… vengono chiamati, la telefonata viene registrata perché così è previsto dal regolamento… De Santis, se avesse detto… o lui, o Mitro, o l’altro assistente di quella partita… avesse detto “Sì, noi non abbiamo… abbiamo visto l’episodio e l’abbiamo comunque valutato…” …Ibrahimovic sarebbe stato squalificato per una giornata che era solo quella conseguente all’ammonizione inflittagli da De Santis per… era diffidato, quindi solo una giornata di squalifica… e, invece, De Santis… sempre nella sua coerenza di comportamento… quindi, la coerenza rispetto a quello che lui scriveva nei suoi referti… quindi, avete visto comunque che traspare e trasuda dagli atti processuali la sua tenuta, la sua professionalità e la sua mancanza di sottomissione ad alcuno… non solo a Moggi, ma ad alcuno… avete visto Cellino, avete visto tutti quanti… Non l’ha visto… e non l’ha visto l’episodio… anche qui, questo è un altro passaggio veramente molto importante e contrario allo schema, all’impostazione accusatoria relativamente all’associazione per delinquere… Ibrahimovic salta le partite Lazio-Juventus… con quelle 3 giornate inflittegli… Bologna… ehm, Juventus-Bologna e Milan-Juventus… partita fondamentale per la conquista del titolo… e i Pubblici Ministeri, gli investigatori, si trovano di fronte a… ma figuriamoci se fosse stato un risultato favorevole alla Juventus e… nonostante, a prescindere da qualsivoglia condotta arbitrale censurabile o meno messa in atto da De Santis… e quel risultato favorevole alla Juventus non sarebbe stato utilizzato dai Pubblici Ministeri per formulare un capo di imputazione, ma soprattutto per non discostarsi dal loro percorso accusatorio senza doversi inventare questo sdoganamento… che sdoganamento non è… il De Santis è stato sempre equilibrato nei suoi arbitraggi… addirittura… vedete i sospetti?… si parlava di una telefonata tra Meani e un altro assistente di quelli vicini al Milan dove si diceva “Sperava che la Juve almeno pareggi”… cioè, come a dire “C’è De Santis…” …vedete come sono pericolosi… che… che… sono disseminati sospetti, pregiudizi… e Babini, un assistente, che fa le statistiche degli assistenti… invece di pensare a fare… ma io non credo che Cenniccola… pensava a fare il suo lavoro, ma non a fare statistiche sui suoi colleghi… Puglisi, idem… Puglisi chiamava dalla Tunisia per sapere il risultato del Milan… nell’intervallo, perché arbitrava… rispettando il fuso orario, quindi calcolando il fuso orario… e chiama pure alla fine della partita per sapere cosa ha fatto la Juventus… L’8 Maggio, De Santis… che arbitra Livorno-Siena… che si va a fare… cioè, l’associazione lo utilizza invece per partite come Chievo-Fiorentina… che sembrano stare lì davanti… spreca una risorsa associativa come De Santis per mandarlo a fare il giustiziere… o a farsi giustizia da solo… a Livorno-Siena… ma, le distorsioni sono innumerevoli… Quindi, dicevo… Juventus-Inter… al di là, poi, della finale della SuperCoppa Italiana… è assolutamente in contrasto con lo schema associativo… e per forza, allora, va spostato il momento dello sdoganamento in un momento successivo… e allora, si inventa… ci si inventa il discorso della proroga delle indagini… che è smentito documentalmente… e, De Santis ammonisce dei giocatori diffidati… oltre a Ibrahimovic… Appiah era diffidato, Nedved viene ammonito e va in diffida… e qua, veramente, uno scempio… quindi, ma Moggi non è che si arrabbia perché De Santis non ha fatto… quindi, non è che emerge una circostanza dimostrativa del fatto che Moggi si arrabbia perché De Santis non ha fatto il suo dovere… Moggi si arrabbia perché De Santis ha sbagliato contro la Juventus… ha fatto degli errori… come si sarebbe arrabbiato… come si sarebbe arrabbiato con Paparesta… ma Paparesta li ha fatti gli errori… i Pubblici Ministeri non è che possono inventarsi delle ipotesi accusatorie prescindendo dagli errori… ma se un arbitro ha fatto degli errori, e viene minacciato, e viene… allora, è un discorso… ma se un arbitro ha fatto un errore, ma volete … avete visto Cellino, tutti quanti… volete che non venga censurato, laddove gli errori sono macroscopici… come quelli fatti da Paparesta e i suoi assistenti nella partita Reggina-Juventus… ma se De Santis ha fatto degli errori o non ha fatto degli errori… ma, cosa deve fare… cioè, per poter dimostrare che lui li ha fatti assolutamente in buona fede senza voler favorire nessuno?… cosa deve fare per fare per dire che lui ha ammonito Nedved, ha ammonito Appiah perché a suo avviso andavano ammoniti, non perché doveva svantaggiare la Juventus, no?, nella partita che la Juventus avrebbe affrontato la domenica successiva con la Lazio?… quindi, allora, avrebbe favorito la Lazio in questo caso?… cosa deve fare un arbitro?… ma emerge, come vi ho anticipato precedentemente, che invece il Milan, addirittura, ha inventato la categoria… e questo emerge dalle telefonate… anche… vedete le telefonate Meani-Rosetti, quelle che sono uscite precedentemente… ha inventato la categoria delle auto-ammonizioni… cioè, dei giocatori, come vi ho detto, erano diffidati per… in una determinata partita venivano fatti… quindi, gli si diceva “Fatevi ammonire”, perché così salterete una partita che è insignificante, e potrete giocare poi… quindi, sarete puliti poi per la partita, quella più rilevante… E questa di Ramaccioni… Ramaccioni e Meani… questa è l’ultima che vi leggo perché è veramente sintomatico che non sia stata evidenziata dai Pubblici Ministeri… 7.05.02 del 29 Aprile 2005… quindi, proprio è… il giorno dopo si giocherà la partita Fiorentina-Milan… e Meani risponde ‘Silvano…’ …Silvano, è Ramaccioni… ‘…gli domandi se si poteva evitare De Santis’ …Meani gli risponde… questo è il brogliaccio, eh!… quindi, questa è stata brogliacciata… eh, non si può dire che non la conosciamo… perché è stata scartata?… perché abbiamo dovuto fare un lavoro… insomma, grazie a Nicola Penta e… un lavoro, ma veramente, tra l’altro molto fortunato nei suoi risultati, nel suo esito perché non è detto che avremmo potuto raggiungere i risultati che sono stati raggiunti… e Meani… ‘Ad ogni modo, si comporterà bene perché in questo momento deve stare tranquillo…’ …Meani dice che comunque è intervenuto Ayroldi… e l’altro ‘Anche perché Ayroldi non è uno che gli dà addosso…’ …Ayroldi è uno che andava a vedere le partite di Coppa dei Campioni col Milan… ehm, del Milan, con la maglietta del Milan sotto la giacca a vento… rimproverato da Meani… ma vedete, ma come può essersi concentrata l’attenzione sulla Juventus, su Moggi… di fronte a tutto questo?… ai grandi capi… Collina che chiama Galliani ‘Il Grande Capo’… Meani, Babini, Contini, Puglisi, Rosetti… De Santis (in sottofondo): …Copelli… Gallinelli: …Copelli… ma, è veramente imbarazzante per noi… Silvano afferma che la preoccupazione principale è per i diffidati… Nesta, Rui Costa e Seedorf… vedete, chissà Meani, se De Santis avesse ammonito… chissà se la telefonata successiva di Meani sarebbe stata quella… come quella con Bergamo quando parlava di telefonata postuma… Fiorentina-Bologna… “Ecco, mi sono andato a guardare, poi… Nastase e Petruzzi erano diffidati… la domenica successiva il Bologna doveva giocare con la Fiorentina" …ecco il capo di imputazione di De Santis… l’ha fatto Meani… al telefono, il capo di imputazione di De Santis… e questo brogliaccio… se avesse ammonito Nesta, Rui Costa e Seedorf, pensi… pensate, Signore Giudici, quanto ha rischiato De Santis… magari un’ammonizione giusta a uno di questi tre avrebbe fruttato una bella telefonata di Meani con Contini e con Puglisi… “Ah, so che De Santis allora sicuramente l’ha ammonito per fargli saltare la partita contro la Juve” …il ‘fischiettatore giusto’ era qui per questa partita, eh!… da una parte c’era Mazzini che se lo vendeva in un certo modo… dall’altra parte si dicevano “Oddio, questo ci ammonisce… speriamo che non va lui a Firenze… perché ci ammonisce i diffidati” …ma… non è delle due l’una… ma delle… delle tre l’altra… è veramente una situazione veramente paradossale… che siano state omesse… perché la sequenza logica e cronologica di queste telefonate non può essere… eh, non può non essere evidenziata e valuatata una telefonata di tale portata, di tale rilevante portata dimostrativa…
  11. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 4h00'45'' - 4h12'15'' Gallinelli: Livorno-Siena… mi sto avviando alle conclusioni… ripeto, io mi riporto agli elementi dichiarativi che sono stati, ovviamente, portati davanti alle Signorie Vostre attraverso i testimoni che sono stati citati con riferimento a fatti relativi a questa partita… il… le telefonate che sono… ovviamente, che sono state evidenziate con riferimento a tale incontro… ecco… questa è un’altra telefonata che è stata evidenziata dai Pubblici Ministeri, ma non nel suo completo contenuto… in particolare nella parte che era una parte a mio avviso rilevante ai fini di un chiaro ed obiettivo accertamento dei fatti… la numero 17493, Racalbuto-De Santis, 8 Maggio 2005, 20.41… dopo l’incontro… eh, anche lui… che non è che lo dice a Mazzini… vedete queste… ‘Pronti, via… espulso Galante’ …che doveva dire?… se è espulso Galante… è stato espulso all’inizio… pronti, via… l’ho espulso… non è che… se l’avesse espulso alla fine, avrebbe detto… “Alla fine ho espulso Galante” …cioè, qua tutte queste manipolazioni interpretative dei Pubblici Ministeri… ‘E’ venuto Spinelli… mi ha detto “Eh, però, belin…”’ …è Spinelli che va da De Santis… con quale… stiamo parlando di ritorsioni… Racalbuto… e qua, ovviamente, mi riferisco a quella distorsione, a quella inversione contenutistica… con riferimento agli interlocutori… perché non è De Santis, ma Racalbuto a pronunciare la seguente frase… ma, per tutto quello che vale, poteva essere stato anche De Santis… non sarebbe, credo, cambiato niente… invertendo l’ordine dei fattori, credo che il risultato non cambi… ‘Belin… gli hai detto… ti ricordi l’anno scorso… eh, belin, ti ricordi quando facevi lo S****O’ …ecco, ma qui non è una ritorsione… ma se Spinelli… ma questo è emerso da tutta quanta l’indagine… emerge anche… traspare anche nella sentenza dell’abbreviato… laddove determinate persone hanno inguaiato due arbitri amici, colleghi di De Santis per loro sensazioni, impressioni… che poi le abbiamo viste anche qui… perché avrebbero fatto parte della combriccola romana… ma… ma sarebbe stato veramente sospettoso l’atteggiamento… contrario, anzi… di De Santis che addirittura andava lì, gli faceva i complimenti… e avete visto che, addirittura, per quanto riguarda Gabriele, anche il GUP De Gregorio non ha considerato degno di alcuna considerazione indiziaria quanto riferito da Cellino… riguardo appunto alla cosiddetta ritorsione… quindi, analoga a quella De Santis-Spinelli… e De Santis-Cellino… riferita alla partita Fiorentina-Cagliari dell’anno successivo, laddove Gabriele avrebbe detto… “Ah, stai già di cattivo umore?” a Cellino… come a dire, pensa quanto lo sarai dopo la partita… ma… e quindi, credo che se tale è stata la valutazione… e sono valutazioni, badate bene, fatte non su un materiale neutro che avete voi, processuale… ma delle informative che veramente… rispetto a quello che è emerso in questo processo… veramente gridano vendetta… leggere certe cose… alto profilo delinquenziale di De Santis… delle cose… Damascelli che parla con Moggi di delitto perfetto… quando è Damascelli che chiama Moggi e dice “Ha fatto il delitto perfetto” …sono questi giornalisti ruffiani… non come dice l’avvocato della FIGC… che addirittura non sapevano di trovarsi di fronte ad una associazione a delinquere… sono questi, pericolosi… il Tosatti, che va da Moggi… “Gli arbitri ti pisciano addosso” …Damascelli, “De Santis ha fatto il delitto perfetto” …Melli, che gli dice… sono questi i cortigiani del calcio che poi sono entrati e usciti da questo processo nello stesso tempo… hanno lasciato un’impronta negativa perché sono loro che hanno inguiato questi signori… ma cosa ne sapeva De Santis che va ad ammonire due giocatori diffidati su nove… che Damascelli chiama Moggi… “De Santis ha fatto il delitto perfetto” …ma si può imputare, si può mandare a giudizio una persona perché altri parlano… perché il fischiettatore giusto… che abbiamo visto, che poi vedremo… il fischiettatore giusto non ammonisce tre giocatori diffidati della Fiorentina… De Santis (in sottofondo): …del Milan… Gallinelli: …del Milan… e, in un unico contesto, in un’unica occasione fa fallire… ma, chiaramente, involontariamente, il progetto associativo in ambo le direzioni… Juve e Fiorentina… perché non ammonendo i giocatori della Fiorentina, non dando, non concedendo… ma per umani errori arbitrali… due rigori alla Fiorentina… vanifica, innanzitutto, le millanterie telefoniche di altri soggetti… vedete la pericolosità della loro… vedete Tombolini… che è emblematico… perché ha sbagliato non è imputato… se avesse dato un rigore, giustamente, sarebbe imputato… perché c’erano telefonate… perché qua il riscontro si fa… poi si dice che non si guardano gli episodi… De Santis, a Fiorentina-Milan, fa fallire, si pone in contrasto… ma non perché è sdoganato… non aveva ricevuto nessun avviso di proroga delle indagini, il 30 Aprile… si lamenta la Fiorentina… si lamenta Moggi… si lamenta il Milan… Ramaccioni… e vedrete una intercettazione telefonica che spero… non so se riusciremo a far sentire… quella la volevo far sentire… parlano, addirittura… dice ‘Ma De Santis…’ … ‘No, speriamo che De Santis non ci sia… abbiamo tre giocatori diffidati…’ … e poi c’è Milan-Juventus… e Ramaccioni, team manager del Milan, parla con Meani… che è dirigente addetto agli arbitri del Milan… ‘No, meglio Fiorentina-Milan… piuttosto, così magari non ce l’abbiamo a Milan-Juve’ …poi arbitrata da Collina… da un’altra parte si dice “No, quelli vogliono… la Juve vuole Trefoloni per Fiorentina-Milan… quegli altri vogliono Paparesta” …ma De Santis… ma è sdoganato… ma per me è veramente messo in mezzo… non ammonisce… imputato per Pinardi e Rullo… imputato per Nastase e Petruzzi… Nesta, Seedorf e Rui Costa… tre giocatori fondamentali del Milan… prima di Milan-Juve, partita decisiva per lo scudetto… detto da tutti, fatto conclamato… ma, figuriamoci… ma vedete com’è casuale, l’imputazione?… ma se De Santis giustamente avesse ammonito Nesta… ah, ecco, l’ha ammonito prima di Milan-Juventus… e quindi… concorso con Collina… in quel caso, forse, sarebbe stato… o con Pieri? Collina… mi dispiace perché è un arbitro sicuramente di valore… ha raggiunto… anche forse grazie alla defaillance di questi suoi colleghi… dei vertici… quelli sì, una progressione in carriera… senza essere imputato, pensate… loro sono imputati per una presunta progressione in carriera… De Santis ha arbitrato otto partite meno di Collina quell’anno… progressione in carriera… eh, Collina si è scusato… adesso, io vi lascio immaginare se al posto di De Santis… lo so, mi dispiace ripetermi, ma Moggi e De Santis, il rapporto privilegiato l’hanno instaurato in quest’aula, non per volontà loro… Collina che si scusa… dopo tutto quell’appuntamento che… telefonata che dura mezz’ora per dire se si trovano al ristorante di Lodi… il giorno di chiusura, eh!… non a Villa La Massa, a mezzogiorno, Bergamo, Mazzini… il giorno di chiusura, Galliani, Collina… leggetela quella telefonata che è veramente imbarazzante leggerla, ma soprattutto imbarazzante perché a quella telefonata non è seguita alcuna attività investigativa… alcuni servizi di osservazione fatti ai sorteggi… fatti a Villa La Massa… ma non fatti con riferimento a circostanza così importanti… ecco, quello è un incontro segreto… il giorno di chiusura nel ristorante di Meani… oppure in un hotel a Milano, nella suite di Meani in albergo… incontro che poi viene concordato in modo molto particolare… E dicevo, Meani… Collina che si scusa con Meani per il fatto… parliamo della partita Milan-Juventus… di non aver ammonito Nesta per un bruttissimo fallo… De Santis (in sottofondo): …espulso… Gallinelli: …espulso… è stato solo ammonito… fatto detto poi anche da Nesta… si parla chiaramente di questo bruttissimo fallo che era da espulsione… Meani, gli dice pure… dirigente del Milan… “Sì, andava espulso” …e Collina dice “Ma il grande capo si sarebbe arrabbiato” … allora… se De Santis avesse parlando… riferendosi a Moggi… parlato di “grande capo” …cosa sarebbe successo?... “Rapporto privilegiato perché si davano del tu”?!?… quando è emerso che De Santis dava del tu a tutto il mondo?… “Perché Moggi è stato visto negli spogliatoi di De Santis”?!?… prima della circolare, e dopo la circolare?… circolare, che non credo sia stata evidenziata dalla Pubblica Accusa… hanno acquisito tutta la documentazione relativa ai raduni arbitrali per fare questa interpolazione di dati per l’attribuzione di queste sim svizzere, e non vanno ad acquisire… questo sì, l’unico foglio che c’è è la circolare, quella che abbiamo prodotto… la numero 7 del 2004… la circolare che dimostrava, che avrebbe chiarito… ma anche alla gente, perché queste persone sono state esposte a pubblico ludibrio… cioè, non è solo imputati anonimi… la gente gli diceva “Ma tu… entrava Moggi negli spogliatoi…” …ma, non perché la innocenza di De Santis, degli altri, debba passare per la colpevolezza anche di coloro che sono stati raggiunti… ma credo con molto ritardo… dalla relazione di Palazzi… ultima, credo che ormai sia un fatto di cronaca, quindi posso farne riferimento… non è che debba passare per quello… l’innocenza di De Santis è dovuta passare per quelle telefonate, perché se no tutto il mondo avrebbe ormai creduto che De Santis non riceveva le telefonate da Facchetti, e ha detto quella cosa solo per infangarne la memoria… memoria, che viene strumentalizzata da altri più vicini a Facchetti, piuttosto che da noi che avremmo voluto tutto tranne che doverci difendere anche passando attraverso quegli elementi… ma per contestualizzare i fatti perché… non che Facchetti facesse qualche cosa, non è questo che vogliamo dire… o altri dirigenti, o Campedelli, facesse qualche cosa negli spogliatoi che non facevano gli altri… o che le telefonate di altri dirigenti a Bergamo avessero un contenuto fraudolento, e quelle delle persone qui imputate no… è per contestualizzare i fatti… un conto è dire alla gente, anche, che solo Moggi entrava negli spogliatoi, e un conto… perché, ovviamente, può destare sospetti… anche, vedrete, relative alla consegna di una sim svizzera… un conto è dire che tutti potevano entrare… allora, De Santis avrebbe dovuto ricevere sim svizzere da tutti i dirigenti, tutte le domeniche, all’esito delle partite… una volta da Facchetti, una volta da Campedelli, una volta da Moggi, una volta da altri… è la contestualizzazione dei fatti… e questa è la regola che imposta il processo indiziario… contestare la valutazione aggregata degli indizi… questo è quello che ha impedito la sottrazione di queste telefonate, e la sottrazione di altri elementi che sarebbero stati meritevoli di una più approfondita valutazione da parte…
  12. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 3h57'43'' - 4h00'45'' Gallinelli: Con Palermo-Lecce… perché, ovviamente, non voglio solo appiattirmi alle richieste assolutorie del Pubblico Ministero… rileva… è una telefonata brevissima… la numero 28718 del 20 Febbraio 2005… eh, qua De Santis sarebbe, appunto, ancora nel periodo di sdoganamento cosiddetto… immaginiamoci attraverso una visione icastica dell’associazione… quindi, l’edificio associativo… una porta girevole dove De Santis entrava e usciva come se fosse, ovviamente, un fatto di sua esclusiva pertinenza… senza, ovviamente, dover rispondere all’associazione degli obiettivi che la stessa si era prefissi… ‘Senti, grande partita oggi… grande partita a Palermo’, dice Pairetto con Ingargiola… osservatore Ingargiola, ricordiamoci, è lo stesso osservatore della famigerata partita Reggina-Juventus… dove gli arbitri fanno un disastro, non fanno referti… come ha fatto De Santis… e poi passano anche per vittime… De Santis faceva referti nei confronti di tutti coloro che se lo meritavano… giocatori, dirigenti… e questo è alla luce del sole… emerge da tutti quanti gli atti… ‘Massimo De Santis per me ha raggiunto il top veramente’ …il top… qua era sdoganato… ‘E’ andato… è andato veramente bene… anche gli assistenti sono stati perfetti’ …anche qui sarebbe una delle partite… il vantaggio indiretto, questa volta non alla Juventus… vedete come è difficile adeguarsi allo schema associativo come strutturato dai Pubblici Ministeri… vantaggi per la partita successiva del Lecce… ehm, Lecce-Messina… quindi, per avvantaggiare il Messina che avrebbe giocato contro il Lecce privo dei due giocatori diffidati, ammoniti… Pinardi e Rullo… figuriamoci il peso specifico di questi giocatori… che De Santis fraudolentemente avrebbe ammonito nella partita Palermo-Lecce… ‘Anche gli assistenti sono stati perfetti, non c’è stato un minuto… tu pensa che sia l’allenatore… quello là, Zeman… che il dirigente del Lecce, è venuto a complimentarsi nello spogliatoio’ …vedete, perché non vengono valorizzati… Zeman, solo quando dice il campo è impraticabile, De Santis ha fatto giocare… Zeman, in questo caso risulta che si è complimentato con De Santis nonostante la sua squadra avesse perso l’incontro… quindi, Zeman in questo caso, diciamo, è più attendibile, è più autorevole, è più… credo… facilmente valutabile di Cellino che parla bene solo degli arbitri che arbitrano le partite che la sua squadra vince… parla male degli arbitri quando la sua squadra non vince… mi sembra un atteggiamento che è in linea con le sue percezioni, le sue sensazioni, i suoi… e i suoi… delle sue personali valutazioni…
  13. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 3h50'00'' - 3h57'43'' Gallinelli: Ma, con riferimento… tornando alla… al discorso relativo alle sim svizzere… eh, vi dicevo che il 6 Gennaio vi sarebbe, appunto, stata questa partita, Parma-Juventus… il 7 Gennaio, secondo i PM questa scheda sarebbe stata attivata… e invece notiamo che questa scheda non è stata assolutamente attivata il 7 Gennaio… perché viene chiamata il 7 Gennaio da un numero 003910055, che è un numero di servizio… 0 secondi, il contatto… non produce traffico, nè aggancia celle… non ci sono celle, vedrete nei tabulati allegati… il 7 Gennaio, sempre… non risulta chiamata da nessun numero… cioè, il chiamante è zero, però vi è una cella agganciata… non si capisce da quale utenza chiamante perché non risulta indicata… Via Laurentina 324… 7 Gennaio, idem… quindi, 0 secondi… quindi, non si può… tra l’altro, questo… appare strano che… credo che sia un fatto notorio, che all’epoca, quanto meno… i tentativi di chiamata non venissero registrati nei tabulati, non risultassero… credo che questo dato sia un dato che è stato imposto ai gestori recentemente, ma all’epoca i tentativi di chiamata poi non avevano nessun riscontro nei relativi tabulati telefonici… Viene… 7 Gennaio, sempre… viene chiamato dal 119… quindi, cambiamo… cambia l’utenza… 0 secondi, non aggancia nessuna cella… la possiamo considerare attiva? Il… sempre il 7 Gennaio, ore 10.19, la 495 viene chiamata sempre da un numero sconosciuto… zero… nessun numero, zero secondi, non aggancia nessuna cella… 7 Gennaio… 10 Gennaio 2005, viene chiamata… contatto tra la 584… quella attribuita a Fabiani… 10 secondi… non aggancia celle, non ci sono celle di riferimento… 10 Gennaio, idem… 9 secondi… aggancia una cella di Via Cavour, a Messina… L’11 Gennaio, chiamante zero… eh, spazio è vuoto… zero secondi di traffico, e non aggancia celle… Ecco qua… questo è un dato… che laddove fosse vero, perché appunto… eh, questo elimina il discorso… smentisce il discorso del carattere citofonico, circolare delle conversazioni… quindi, la segretezza, la riservatezza delle comunicazioni effettuate con queste sim straniere… perché non è il 7 Gennaio il primo contatto, diciamo… così definibile nel vero senso della parola… tra la sim attribuita al De Santis e altre utenze… altre utenze, ma un’altra utenza che non è una utenza straniera, ma il primo… la prima conversazione effettiva, vera di questa utenza… 239 secondi, quindi si può definire contatto vero e proprio… non quello, strategico, del 7 Gennaio utilizzato solo per… attraverso un illogico procedimento deduttivo… attribuire la scheda svizzera a De Santis dopo la partita Parma-Juventus… non aggancia celle, ma contatta… ha il primo contatto con un cellulare italiano… 335XXXX585… ma, è stato accertato a chi corrispondeva?… si fanno… hanno chiesto l’anagrafica delle sim svizzere, non chiedono l’anagrafica di un cellulare italiano?… ricordiamoci che al CNAG c’era un certo Dottor Tavaroli, nel 2004… nel 2004, Facchetti era diventato improvvisamente Presidente dell’Inter… ricordiamoci nel 2004, Nucini va dalla Boccassini… sappiamo… arriviamo a dedurre che sia il 2004 perché si fa riferimento all’intervista di Casarin del 10 Febbraio 2004… lui porta o non porta il giornale alla Boccassini… ma, comunque, il fatto è del 2004… sicuramente dopo il 10 Febbraio… e ricordiamoci… e questo rivela per l’attendibilità di Nucini… che il Nucini, quando dice che parla solo di calcio alla Boccassini… quindi, ho è reticente dalla Boccassini o ha dichiarato il falso qui… perché tutti quei fatti… il Concorde, Atalanta-Messina, Avellino-Messina… erano precedenti… quelli che ha raccontato in quest’aula… alla convocazione della Boccassini… quindi, non è che sono fatti successivi alla convocazione, e quindi poteva non averglieli riferiti alla Dottoressa Boccassini perché non si erano ancora verificati… sono gli stessi fatti… che non ha raccontato la Boccassini… che addirittura ha raccontato a un organo di cui ha detto che non si fidava, cioè l’Ufficio Indagini della FIGC… ma non ha raccontato all’Autorità Giudiziaria… e li ha raccontati, qualche anno dopo, all’Autorità Giudiziaria però senza riferire… senza riferire su… senza riferirne il contenuto, senza spiegare il perché non aveva riferito tali circostanze quando venne convocato dalla Boccassini… lo possiamo dedurre e presumere, ma, ovviamente, non ce l’ha detto… Si andrebbe oggi ad un articolo uscito su Tuttosport che addirittura vennero chiesti i file di log dalla Dottoressa Boccassini nel Novembre 2004… quindi, quando era in pieno corso l’attività di intercettazione di questo processo… eh, quindi, sulla genesi, sulle commistioni, sulle varie direzioni investigative… quindi, sulle sovrapposizioni… addirittura, l’obiettivo credo che fosse importante… quindi, l’attività che è stata svolta per colpire questo obiettivo evidentemente è stata ancora più importante… E quindi, dicevo… e qua, questa telefonata rileva sotto due profili… primo, l’attendibilità degli attestati… cioè, De Santis stava a Francoforte, e quei giorni, vedrete, era assente al corso… quindi… un corso, dove non è che il De Santis poteva fare come pareva, eh!… come gli pareva… perché era un corso dove poteva solo fare un certo numero di assenze per poter… ed era tutto registrato, erano locali dove c’erano parecchie persone… poi, il De Santis non passa inosservato, quindi… era conosciuto a tutti, sapevano chi era… quindi, non è che poteva firmare e andarsene senza… come è stato addirittura sostenuto… senza dire niente a nessuno… Quindi, anche il discorso… e questo anche per cercare di avviarmi alle conclusioni… sulla sim svizzera, io non credo di dover spendere più argomenti anche di quanto io ho offerto il mio contributo… più di quanto magari hanno fatto, o faranno altri colleghi… credo che sia… assolutamente… sia come momento genetico sia come momento attributivo, credo che non vi sia alcun elemento per sostenere… tra l’altro, non basta… non è che è necessario chiedere l’assoluzione per reato di frode sportiva relativa a Palermo-Lecce perché, appunto, non possa considerarsi attribuibile al De Santis tale scheda… tale inattribuibilità credo che possa desumersi tranquillamente da altri elementi, tra i quali questi documentali che ho cercato di offrirvi, di offrire alle Signorie Vostre…
  14. Ragazzi, scusate, un attimo di pazienza... ho il computer in panne... mi hanno promesso la riparazione in settimana...
  15. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 3h36'00'' - 3h50'00'' Gallinelli: Tornando alle… alle schede straniere… quindi, vi dicevo, io… per questo, appunto, non è una mia… una malizia fondata sul nulla, astratta… mi sono chiesto... ma perché tra i criteri adottati dalla Pubblica Accusa… eh, visto che De Santis era un arbitro internazionale… visto che andava ad arbitrare le partite internazionali… come andava ad arbitrarle Bertini… altri internazionali che sono comparsi in questo processo… perché… oltre alla… al metodo della attribuzione della sim svizzera in considerazione… quindi, attraverso l’interpolazione dei dati telefonici con la presenza del determinato arbitro a cui la stessa… tale scheda veniva attribuita in determinati eventi sportivi… quindi, la certezza della presenza fisica, come diceva il Dottor Narducci, di quell’arbitro in un certo luogo dove quella sim che gli è stata attribuita agganciava le relative celle… perché per De Santis non è stato seguito questo metodo negli eventi internazionali?… eh, De Santis ha arbitrato… lasciando perdere Agosto… parlando comunque del periodo… io mi limito… senza… io lascio, ovviamente, all’intelligenza di questo Tribunale pensare che il fatto, la considerazione… secondo me, assolutamente ingiustificata per quanto riguarda la tesi accusatoria… di considerare De Santis come organizzatore e promotore di una associazione per delinquere… e addirittura è stato l’ultimo ad avere consegnata una scheda… non a Via Petrarca a Napoli, ma dentro gli spogliatoi davanti a Farneti e a Maggiani… eh, stavano tutti insieme… il Moggi avrebbe consegnato una sim svizzera… non si sa come, così… a De Santis davanti a Boschi, l’osservatore arbitrale… che abbiamo visto che non aveva una alta considerazione di De Santis, lo criticava… quindi, vedete tutta questa forza, questa potenza, questa forza intimidatrice di Moggi, di De Santis… ma perché non evidenziano, i Pubblici Ministeri, il fatto che Boschi sta parlando male di De Santis, lo sta attaccando?… e dove sta la protezione di Moggi?… e, addirittura, non contenti, arrivano a desumere… ma vedete… ecco qua, da un fatto ignoto… non da un fatto noto arrivano a un fatto ignoto… da un fatto ignoto pervengono e pensano di dimostrare un altro fatto ignoto… cioè, dal fatto che Moggi… ma abbiamo visto che anche a Torino nella prima partita Juventus-Atalanta… tra l’altro, attenzionata… abbiamo visto che Torino ha coperto, diciamo, la sua valutazione relativa a tale partita anche attraverso l’attività di monitoraggio telefonico… laddove, si è detto che dalle intercettazioni, appunto disposte da Torino relative a quella partita, non era emerso assolutamente niente… l’unico elemento emerso… emersi erano relativi alla quarta partita di campionato… la quarta giornata, che era Sampdoria-Juventus… abbiamo visto, appunto… quella arbitrata da Dondarini… abbiamo visto quali sono poi gli effetti, i giusti effetti di quella… valutati dalla Procura di Torino con riferimento a quella partita all’esito di approfonditi accertamenti con riscontri documentali… quindi, Juventus-Atalanta, emerge da alcune telefonate che il De Santis… che Moggi e Giraudo erano andati negli spogliatoi… come facevano tutti i dirigenti, l’avete visto… alla fine della partita… quindi, non all’intervallo… alla fine della partita… quindi, vogliamo pensare a frodi sportive postume?… Cellino ha detto che era sua abitudine… anzi, Zamparini… andare a salutare gli arbitri prima della partita… beh, forse… De Santis (in sottofondo): …era autorizzato… Gallinelli: …era autorizzato… può avere anche un senso, ma credo che un dirigente se vuole condizionare un arbitro... insomma, ci va… è preferibile che ci vada prima e non dopo… è un dato, quindi, che era già emerso a Torino… Juventus-Atalanta… Moggi era stato negli spogliatoi… e Giraudo… a salutare l’arbitro… si era intrattenuto, hanno parlato… ma, è stata consegnata qualche scheda svizzera?… esistevano già, le schede svizzere… si è visto dopo… perché si dice che a Parma… siccome questa scheda… e vedremo che non è vero… è un dato assolutamente falso… e, sto dicendo cose riscontrabili sulla base degli elementi portati proprio dalla Pubblica Accusa, non portati da me… poi vedremo quella affermazione, diciamo, poco simpatica… nei confronti del Ministero della Giustizia, dico… di… del Dottor Auricchio, laddove dice che ci sono dubbi… del Dottor Narducci… dubbi sulla genuinità di quel foglio… chiamato il foglio delle presenze del De Santis al corso… corso, di cui erano a conoscenza tutti gli investigatori, compresi i PM… quindi, qua non si possono nascondere dietro… come per le telefonate dietro al fatto che io non sapevo, non mi hanno detto, non mi hanno avvisato… lo sapevano tutti che De Santis aveva… stava svolgendo… perchè non sono andati loro ad acquisire… perché in quegli attestati… che poi, quel foglio è la sintesi di registri… quindi, di altri… non è che è solo un foglio… quel foglio è la sintesi di documenti, di atti pubblici… perché non hanno fatto, non sono andati a vedere a chi era… se De Santis effettivamente partecipava a quei corsi, se quel giorno era… perché tali dati… quindi, l’interpolazione di quei dati avrebbe sicuramente smentito i criteri attributivi della sim svizzera 495 al De Santis stesso… Altrettanto è stato fatto… e dimostreremo anche perché… con gli eventi internazionali. Anche qua ci siamo chiesti ma perché… abbiamo fatto un lavoro veramente di verifica, certosino… forse magari certosino no, ma forse anche più attento di quello fatto da Di Laroni… ma anche su questo aspetto ho delle perplessità… perché quello che è stato fatto, andava fatto… è un lavoro non da Polizia Giudiziaria, ma da consulente… forse è stato fatto… contiene un… la deposizione di Di Laroni contiene un implicito… non esplicito… riferimento al Dottor Gioacchino Genchi… che per interpolare dei dati assolutamente inferiori a quelli che sono emersi in questo processo, non solo c’ha messo le sue elevate competenze specifiche, ma c’ha messo, insomma, un tempo considerevole… pensiamo all’indagine Why not… che assolutamente non è paragonabile al tempo così limitato per quanto riguarda… per la consistenza dei dati che sono stati trattati… limitato, appunto, che avrebbe… che c’avrebbe messo Di Laroni lavorando, come ha detto lui, a mano… usando olio di gomito… eh, qua, addirittura, l’intelligenza non può essere… può essere offesa fino a un certo punto, ma non oltre certi limiti… E dicevo, quindi, ci sono degli incontri internazionali di De Santis… arbitrati da De Santis… nei periodi, ovviamente, in cui… nei quali, appunto, questa sim svizzera sarebbe attiva… quindi, sgombrato il campo da questa attribuzione presunta… e frutto di una presunzione… De Santis, Moggi, la telefonata Boschi-Lanese… emerge che… tra l’altro, lo dice lo stesso De Santis, come ripeto, in altre telefonate… è stato Moggi e Giraudo negli spogliatoi dello stadio di Parma… la sim svizzera sarebbe stata attivata il 7 Gennaio… quindi, giorno successivo alla partita Parma-Juve… quindi, De Santis ha ricevuto… e Moggi gliel’ha consegnata… questa sim svizzera. Ma, credo che, secondo il protocollo del processo indiziario… eh, insomma, viene… sarebbe stravolto, se si potesse… si dovesse accedere ad una simile prospettazione accusatoria… E dicevo… al di là… ovviamente, non mi dilungo perché sul discorso della… degli eventi sportivi e dei raduni arbitrali, la sovrapposizione dei dati, come dice Auricchio… cioè, nel senso… con riferimento al raduno… al X raduno arbitrale, 20-22 Gennaio del 2005… quindi, mi riferisco in particolare al 21 Gennaio dove ci sarebbe il contatto alle 14.19 e 24 secondi tra la sim svizzera attribuita a De Santis con la cella di Coverciano… quindi, riferibile a Coverciano… il De Santis esce alle 13 dal corso che stava svolgendo a Roma… circostanze che potevano essere tranquillamente verificate dalla… dai Carabinieri… come anche Manfredi Martino è stato sentito 8 volte, non gli è stato chiesto la documentazione relativa alle trasferte, ai rimborsi degli arbitri… ma… tutti gli scontrini, tutte le fatture… che avrebbero potuto dimostrare dove, effettivamente, stava un certo arbitro, dove e quale tragitto ha seguito, se ha preso l’aereo o se ha preso il treno… ma, evidentemente, data la… la… assolutamente… dico, pateticità dell’accertamento che è stato fatto, perché noi siamo di fronte a dei dati che sono stati… la cui provenienza, la cui attendibilità… noi conosciamo i risultati, come ci è stato detto da Di Laroni… ma non conosciamo se i param… non sappiamo se i parametri sono esatti… al di là della asimmetria tra i contatti in entrata e i contatti in uscita… ci sono veramente dei vuoti allucinanti… perché poi il tabulato è un dato esterno… ma qua si tratta di un incrocio, non di verifiche di un tabulato relativo a una utenza e basta… qua si tratta di un incrocio… di incroci che sono… che non possono non essere rimessi nella loro, appunto, valutazione complessiva a personale specializzato… a tecnico… non certamente all’attività manuale di Di Laroni. Ora, dicevo, quindi… è assolutamente falso affermare che il dato… quindi, quel documento depositato dal De Santis relativo, appunto, alla incompatibilità… non di orari… di giorni… perché nessuno contesta che il raduno fosse dal 20 al 22… ma le telefonate… quindi, i contatti tra quella sim e la cella di Coverciano sono il 21 Gennaio… le telefonate… quindi, i contatti con la sim italiana… quindi, monitorata di De Santis… sono al 20… e non sono assolutamente sovrapponibili con i contatti che sarebbero stati accertati tra la sim straniera allo stesso attribuita, appunto, e la cella di Coverciano. Quindi, il De Santis frequentemente andava anche… quando poi il venerdì doveva frequentare il corso… perché i raduni iniziavano il giovedì… ma lui delle volte andava… evidentemente, andava in compagnia di persone… e si recava anche a Coverciano… tornava a Roma… e poi, frequentava il corso… e alla fine del corso che frequentava, poi si recava a Coverciano per rimanervi fino alla fine del raduno, e tornare insieme agli altri suoi colleghi. Quindi questo è un dato assolutamente non… non controllabile nella sua interezza ricostruttiva e valutativa da parte dei Pubblici Ministeri… non vi è… non vi sono altri elementi che possono dimostrare… come è stato fatto per altri arbitri… che nel momento in cui il De Santis si trovava all’estero per fare incontri internazionali, la sim allo stesso attribuita non faceva traffico… ma, invece, noi possiamo dare… eh, trovare smentita a tale ricostruzione… vi anticipo… è una telefonata che vi ho prodotto, tra le altre… ma è relativa proprio all’attribuzione delle sim straniere… casualmente… questo, ovviamente, attraverso una ricerca molto difficile… abbiamo ricostruito… attraverso la telefonata numero 27029… che è stata prodotta alle Signorie Vostre… del 13 Febbraio 2005… eh, ovviamente, c’è il riscontro anche relativo… oltre, ovviamente, al contenuto della telefonata che in sé non può essere, diciamo, esaustivo e completo nella ricostruzione del fatto… tra Pairetto… Pairetto si trova in Italia… e Bergamo, Rosetti e De Santis si trovano a Francoforte per un raduno UEFA di 5 giorni, dal 12 al 17 Febbraio del 2005… emerge dal contenuto della telefonata… avete anche il biglietto aereo allegato, appunto, di ritorno del De Santis da Francoforte… c’è come interlocutore… c’è anche l’arbitro Busacca, che sta lì con loro… l’arbitro svizzero, insomma molto noto… e parlano del più e del meno… ma parlano anche di altre cose, ma… che tra l’altro possono avere anche un rilievo nella valutazione complessiva dei fatti oggetto di questo processo… e in questi giorni il De Santis è assente… come potrete verificare… è assente dal corso che frequenta come Vice Commissario di Polizia Penitenziaria… è assente… è presente a Francoforte… e nei giorni in cui il De Santis è a Francoforte, stranamente… forse, Di Laroni non se n’è accorto in questo caso… la sim 495 allo stesso attribuita, aggancia celle italiane… cosa c’è di falso?… forse De Santis non stava a Francoforte?… voi avete tutto quanto, ci sono i tabulati allegati, quindi si potrà verificare l’attendibilità di quello che sto dicendo… quindi, sono allegati i tabulati…
  16. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 3h20'30'' - 3h36'00'' Gallinelli: …poi vedrete, c’è una telefonata… e sempre che… io credo che… vedrete che sarà rilevante anche ai fini di una completa e approfondita valutazione della partita Lecce-Parma, Capo A10, relativa a… sempre di Cellino e Bergamo, dove… del 4 Maggio del 2005… quindi, di poco precedente all’incontro Lecce-Parma, dove lo stesso Cellino parlando con Bergamo dice… si lamenta per il fatto… il Parma aveva… il Livorno aveva appena perso 6-4 a Parma… poi avrebbe… poi il Livorno giocava… tre gol di Lucarelli… avrebbe poi giocato l’8 Maggio a Livorno… partita, ovviamente, contestata a De Santis… parliamo del Capo A6… e il Cellino proprio si lamentava con Bergamo del fatto che i giocatori nelle ultime partite non giocavano più… nel momento in cui avevano raggiunto i loro obiettivi… in quel caso… e vi dico… e poi questo lo dichiareranno… anche Zeman… vedete, Zeman… e questo è anche un atteggiamento per me poco edificante da parte della Pubblica Accusa, laddove Zeman viene utilizzato… quindi, un segmento dichiarativo di Zeman viene utilizzato, ritenuto attendibile laddove dice che… e questa è una valutazione soggettiva… “Il campo non era praticabile” …parliamo di Lecce-Juventus… le sue… il contenuto dichiarativo di Zeman invece non viene valorizzato laddove parlerà… e lo vedremo poi con riferimento a Lecce-Parma… di Pantaleo Corvino… quindi, elemento determinante… credo che sia stata l’unica omissione, se non mi sbaglio, nella perfetta, approfondita discussione dell’Avvocato Picca… come ipotesi alternativa… del fatto che i giocatori non… non… delle volte, non giocano le partite, hanno raggiunto i loro obiettivi, e… ma in quel caso, il Lecce era stato stimolato, evidentemente, a giocare… perché il Lecce, lo dice Zeman, era praticamente salvo… e questo, guardate, la trascrizione di Zeman… “Il Lecce era salvo… la preoccupazione…” ...in quel caso, evidentemente, era la Fiorentina… “…era che il Lecce, essendo salvo, lasciasse…” …come si dice in gergo… “…la partita al Parma… e quindi, il Parma andasse a vincere…” …Pantaleo Corvino … e queste sono dichiarazioni di Zeman fondamentali… tanto fondamentali quanto sono state disattese… quindi, non valorizzate dalla Pubblica Accusa… Pantaleo Corvino aveva già firmato il contratto per la Fiorentina come direttore sportivo… quindi, ovviamente, aveva interesse per l’anno dopo ad andare a fare il direttore sportivo di una società di Serie A, piuttosto che di una società di Serie B… quindi, evidentemente… ma, vedete, in questo caso ha evitato… se così fosse, se questa mia impostazione difensiva dovesse essere ritenuta verosimile… in questo caso, ha addirittura garantito la correttezza e la lealtà della competizione sportiva… laddove, appunto, viene meno, in questa con, ovviamente… anche, delle volte, inchieste federali dove si ravvisano comportamenti di giocatori in tal senso… laddove invece non sarebbe stato corretto il comportamento… e leale… il comportamento dei giocatori del Lecce laddove avessero lasciato vincere la… poi vedremo che il cambiamento di atteggiamento dei giocatori del Parma dipese dal fatto anche che pareggiò l’Atalanta nella partita… appunto, in una delle partite che sono rilevanti… Siena-Atalanta… in quella giornata, per la classifica avulsa… e il pareggio dell’Atalanta garantiva, ovviamente, la permanenza in Serie A anche al Parma senza fare alcuno spareggio… questo la dice lunga sul fatto che furono solo tre le partite rilevanti in quella ultima giornata… l’atteggiamento cambiò… quindi, fu più attivo e più efficace, ovviamente, per il raggiungimento del risultato della vittoria da parte dei giocatori del Parma quando il Siena ritornò in vantaggio, e quindi a quel punto il discorso si complicava… oppure, quando appresero i giocatori che il Bologna pareggiava ancora 0-0 con la Sampdoria, e quindi questo risultato poteva essere… portare, condurre il Parma a fare gli spareggi con… come poi ha fatto… con il Bologna… Dicevo, quindi, questa telefonata tra Cellino e Bergamo… che, quindi, può essere considerata rilevante in tal senso… anche se non è riferibile direttamente ad una certa partita… ma perché dimostra che vi sono ulteriori e diverse ipotesi alternative rispetto a quelle che sono state… le ipotesi che sono state… direi più… ipotesi più vicine alle tesi che sono state prospettate dalla Pubblica Accusa… il progressivo è il 43642, 4 Maggio 2005, ore 14.03, Bergamo chiama Cellino… ‘Ma che stanno prima…’ …parla di Farina… non fanno certamente commenti molto edificanti per… con riferimento al Farina… ‘Qui, a Cagliari, ne ha combinate di tutti i colori, sabato…’ …certo, non lo definisce "bastardo", o altro… come ha definito De Santis, ma però si vede che non ha un’alta concezione della… ma come tutti, ovviamente… ci sono i presidenti, i dirigenti che si lamentano degli arbitri che magari sono stati designati per una partita che poi la loro squadra ha perso… e viceversa, quando si vince, l’arbitro diventa anche un porta fortuna… ‘Ma io l’ho vista la partita… devo dire che non era in una serata, in un pomeriggio di forma…’ …vedete, la somiglianza… eh, queste non sono telefonate che possono essere sfuggite in modo così semplice all’attenzione della Pubblica Accusa… ‘E bisogna preparare bene la partita di domenica… etc.’ … ‘Sì, ma il Palermo con il Chievo se l’è guardata la partita, se l’è guardata…’ …come avrebbe dovuto fare il Lecce con il Parma… vedete… ecco, questa è la valutazione globale, complessiva, efficace dell’indizio in senso diacronico, non in senso statico… ‘Il Palermo con il Chievo se l’è guardata… adesso, ha visto la partita di Parma con il Livorno?’ …eh, da qua, poi, qualche giorno discende un capo di imputazione per De Santis relativo a Livorno-Siena… comportamenti dei giocatori… De Santis, ritorsione nei confronti di Spinelli?!?… aggravante dei motivi abietti e futili… è stata contestata l’aggravante… frode sportiva aggravata dai motivi abietti e futili consistenti nella ritorsione di De Santis nei confronti di Spinelli… che addirittura gli regala le magliette, come emerge poi dal… quindi, addirittura, è lo stesso Spinelli che supera l’impostazione accusatoria… i PM non se ne accorgono… cioè, la loro impostazione accusatoria viene superata dalle dichiarazioni dello stesso Spinelli, non rese qua davanti, ma che aveva già reso… e i PM non se ne accorgono?… ‘Ma io c’ho Esposito che ha fatto 15 gol… si metteva a ridere, è incredibile… dice questo ragazzo “Ma perché non ci facciamo la partita 25 a 25 anche noi…”’ …qua scherzano, ironizzano su questi risultati… 6-4… 6-3… ma De Santis segnava i gol?… De Santis ha dato un rigore anche a Livorno-Siena… vedete che io ogni tanto devo fare… ma non per invertire l’ordine dei capi di imputazione che sono contestati… perché è inevitabile… a volte, anche se io sto parlando di una partita, vi sono degli elementi che sono mutuabili, che sono esportabili in altre partite… ma questo lavoro doveva essere fatto in altra epoca dalla Pubblica Accusa per poter arrivare a un capo di imputazione serio… mi dispiace usare questi termini, non voglio essere offensivo con i Pubblici Ministeri, ma sono 5 anni… ma anche per Cenniccola… per 4 magliette, ma poi dopo 5 anni, gli si chiede l’assoluzione… eh, gente che non faceva solo… non è che erano tutti come Nucini che andava a cercare lavoro attraverso dirigenti… alti dirigenti sportivi… sono persone che facevano non solo attività di arbitro, c’avevano una loro vita, un loro lavoro, una professione, e gli è stato veramente sottratto tutto… e poi, richieste di assoluzione, così, senza che sia… per quanto riguarda Cenniccola, non è intervenuto alcun altro elemento… quindi, mi chiedo… cioè, su quali basi… ma sembra che io faccia, in questo caso, un discorso inverso rispetto alla funzione che svolgo, al ruolo che ricopro… ma è paradossale… io mi sono chiesto, ma perché?… ma non doveva neanche essere imputato, e gli si chiede l’assoluzione senza che sia intervenuto alcun altro elemento rispetto alle 4 magliette… che poi sono diventate 3… erano 3?… ricevute da Cenniccola… e solo perché gli è stato detto “Bravo” da un dirigente… ‘6-4… incredibile…’ …vedete… e dice questo ragazzo… ‘Ma perché… ci facciamo una partita 25…’ …cioè, si scherza molte volte, però sa che fanno male al calcio, queste cose… e questo lo dice Cellino… ‘Eh sì, eh sì, ma poi… eh sì, quando trovi poi giocatori come Galante…’ …questi, Galante, è quello di Livorno-Siena, espulso da De Santis perché ha dato un calcio a un avversario… un dato oggettivo, insuperabile… eh, non è che De Santis si è autodesignato, alterando, magari, lui, da solo, i sorteggi arbitrali… e si è autodesignato per Livorno-Siena… anche lì, in quel caso, il Livorno è stato arbitrato una sola volta dal De Santis in quella stagione… quindi, anche questo, veramente, è un dato logico che contrasta con tutta l’impostazione accusatoria… e siccome Galante dà un calcio ad un avversario, e De Santis lo ammonisce, a quel punto quell’espulsione… lo espelle… quell’espulsione diventa il motivo abietto e futile che, ovviamente, si aggiunge alla condotta di frode sportiva commessa da De Santis per vendicarsi di Spinelli… Ma, tra l’altro, nella telefonata Racalbuto-De Santis… anche qui, invece, vi è un’ulteriore distorsione, tra le altre che sono state… che emergono nel corso… che sono emerse nel corso di questo processo… addirittura, viene attribuita dai Pubblici Ministeri una espressione al De Santis… che invece è un’espressione usata, utilizzata da Racalbuto… quindi, viene addirittura invertito l’interlocutore… De Santis anziché Racalbuto… Abbiamo sentito per quella partita anche il… l’assistente Ricci… tutti coloro che sono stati sentiti con riferimento a quella partita hanno evidenziato l’assoluta correttezza dell’operato arbitrale da parte di De Santis, perché… come per quanto riguarda la corruzione… ricordiamoci che l’ipotesi corruttiva era stata anche ipotizzata da Torino, no?, in tutta quella progressione di contestazioni di reato, ovviamente, finalizzati a arrivare in qualche modo a trovare… quindi, a ricercare, a trovare qualche notizia di reato… eh, anche in questo caso, la condotta arbitrale… quindi, il regolamento… gli articoli 38 e 40… tra l’altro, che sono stati… regolamento AIA… che sono stati tra l’altro evidenziati dalla stessa… devono costituire un punto di riferimento, un parametro valutativo… eh, perché sarebbe paradossale, Signor Giudice… questo è il punto che è importante, che deve essere considerato… vedete, forse avrete notato come l’arbitro Tombolini non è imputato forse in questo processo perché una sua errata decisione arbitrale… la mancata concessione di un rigore alla Lazio… era però… è stata, diciamo, un… un errore molto… molto importante… quindi, proficuo per il Tombolini perché quella decisione… quindi, la mancata concessione del rigore alla Lazio… anche se frutto di una valutazione sbagliata… non seguiva gli schemi telefonici che stavano alla base… ovviamente, all’insaputa di Tombolini… come per altri, all’insaputa di De Santis… perché De Santis non poteva conosceva di che parlavano… di fischiettatori giusti e di altro, come vedremo… non poteva sapere cosa dicevano di lui… “bastardo”, “figlio di questo”, o "fischiettatore giusto", o "nostro Massimino", o quest’altro… "Presidente dell’Astrea"… non poteva sapere questo… lui poteva sapere solo quello che faceva durante le partite che arbitrava, quello che scriveva nei referti arbitrali, e quello che comunicava… avete visto, prima e dopo tutte le partite, non solo dopo Lecce-Parma… e questo andava evidenziato dai Pubblici Ministeri… quello che faceva… tra l’altro rispondendo al regolamento che anche in quei casi… l’ha detto anche Collina… quindi, a questo punto, se l’ha detto Collina… che veniva chiamato dai designatori prima e dopo le partite… avete visto che De Santis parlava con i suoi colleghi perché… non è che voglio attaccare Collina… Collina, aveva stima di De Santis… credo che l’abbia tuttora… De Santis aveva stima di Collina… hanno purtroppo seguito percorsi diversi perché il percorso di Collina e di De Santis passava dagli obiettivi che vi ho illustrato prima… forse, se Collina fosse stato l’arbitro di Parma… di Juventus-Parma del ‘99/2000, e non di Perugia-Juventus… forse, magari, si sarebbero invertiti oggi i ruoli… forse sarebbe qui Collina al posto di De Santis… ma questo, Presidente e Signori del Tribunale, lo dico perché mi baso su elementi di fatto… non sono accuse nei confronti di nessuno… sono solo delle riflessioni, ovviamente, difensive che… fondate su elementi di fatto, elementi ineccepibili, inoppugnabili… se no, non mi permetterei di spingermi fino a queste considerazioni… ‘Alla fine del campionato, le ultime tre partite è successo lo stesso’… qua mi riferisco sempre alle… le sette? Presidente: Avvocato Gallinelli, per quanto tempo pensa di andare avanti? Gallinelli: Guardi, io non so fino a che ora riuscirete a sopportarmi… io penso tra una mezz’oretta potrei finire, ad avviarmi alla conclusione… se poi… Presidente: No, vabbè… Gallinelli: …mezz’ora, quaranta minuti al massimo… Presidente: Va bene… Gallinelli: ‘…alla fine delle ultime partite, è successo lo stesso… 4-4… 3-3… Protti e Lucarelli… Protti e Lucarelli…’ …vedete che qua il riferimento è ai giocatori, non è agli arbitri… ‘Aldo…’ …Spinelli… ‘…incaxxato come una belva…’ … ‘Per forza, per forza… con la faccia in terra è Aldo…’ …non per la "Combriccola Romana", qui… ‘E per forza, perché prendono in giro anche lui… prendono in giro il mondo intero…’ …i giocatori… ‘Adesso, domenica, c’è una partitaccia, eh!’ … ‘Eh lo so, due partitacce…’ … ‘No, ce ne sono tre… poi c’è la partita di Chievo con la Fiorentina’ … ‘Mamma mia…’ … ‘E poi, c’è la partita di Parma con la Roma…’ … ‘Già… già due giorni che ci penso, Presidente… ma porca vacca…’
  17. ...e, invece, Avvocato Gallinelli, la storia delle sim svizzere è stata cavalcata, eccome!... ma in un modo particolare, inaspettato e sorprendente... per cercare di essere chiaro, faccio riferimento a tre capi di imputazione, nell'ordine il B, il C e il D... sono i primi tre capi di imputazione per reato fine... il capo di imputazione A è la contestazione dell'associazione per delinquere... Bene, iniziamo dal Capo B, del quale riporto solo gli stralci utili ai fini del discorso che voglio fare... e per non tediarvi più di tanto... il Capo B è la famosa Udinese-Brescia, Jankulovski espulso, la telefonata Moggi-Giraudo in cui quest'ultimo dice 'Se Dattilo è sveglio, dimezza l'Udinese', etc. ...perchè è riconosciuta la colpevolezza di questo capo di imputazione?... parola alla sentenza... ll tribunale stima che la frode sportiva può essere ravvisata, poiché nella valutazione dell’esistenza del pericolo astratto configurato dal legislatore assumono rilievo predominante rispetto a ogni altra circostanza le indicazioni emergenti dal discorso telefonico, valutate nel rapporto con l’uso di scheda straniera da parte dell’arbitro Dattilo in un arco di tempo prossimo alla competizione sportiva, uso che nel caso di specie può essere sostenuto con un grado di probabilita prossimo alla certezza, dal momento che quella stessa scheda risulta essere entrata in contatto con la moglie del Dattilo, la signora Coluccio Cinzia. Quindi... ci sono contatti con questa sim straniera prima della partita Udinese-Brescia, e tale scheda può essere... con alto grado di probabilità, dice la sentenza... attribuita a Dattilo perchè ci sono contatti con sua moglie... Bene, ma non sai nulla del contenuto di questi eventuali contatti... quindi, puoi solo presumere... A soccorrere... come da utilizzo del vocabolo nella precedente trascrizione di Reggina-Cagliari... a tale mancanza interviene un fattore determinante... per il tribunale... Sempre premesso che il contenuto delle conversazioni telefoniche deve essere esaminato alla luce della particolarità del reato contestato, nel quale l’intervento repressivo è sganciato dall’esito della gara, e il tentativo è già consumazione, vanno indicate le telefonate che il tribunale ritiene di poter utilizzare per la condanna. In esse si intravede un atteggiamento di protezione non disinteressato del Dattilo, che, pur se inserito in un discorso di commento sportivo su diversa e già trascorsa partita, peraltro nel contesto di un esame di più partite indifferenti alla contestazione, può, nella visione del tribunale, essere indicativa di dimestichezza volta a suggerire all’arbitro, comunque pericolosa nell’imminenza della partita, al tempo cioè in cui l’arbitro deve realizzare quella concentrazione e sintonia con gli assistenti, non con altri, di cui hanno riferito tutti indistintamente gli operatori del settore, che sono stati esaminati al dibattimento. Capito?... ci sono alcune telefonate in chiaro... in particolare, quelle Baldas-Moggi... che fanno capire l'atteggiamento di protezione non disinteressato del Moggi nei confronti del Dattilo... ergo, i contenuti delle telefonate in chiaro fanno diventare i contatti su scheda svizzera prova schiacciante... Bene, passiamo al Capo C, Siena-Juventus 0-3. Qui, la prova della colpevolezza non è raggiunta. Oh bella, e perchè mai? Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire a Moggi di agganciare l’arbitro e somministrargli le sue personali indicazioni sul modo di comportarsi sul campo, circostanza che è di per sé utile a influenzare l’arbitro, avuto riguardo al fatto che, ad esempio, la conoscenza della tecnica di gioco, degli elementi di forza e degli elementi di debolezza delle squadre, in quella giornata, non sono indifferenti all’esercizio della discrezionalità tecnica, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che i due si siano detti per telefono, la nota di clandestinità non è corredata delle indispensabili circostanze di accompagnamento indicative dello scopo di influenzare l’arbitro nella specifica partita. ...la nota di clandestinità non è corredata delle indispensabili circostanze di accompagnamento... cioè, hanno contatti su schede svizzere... anche durevoli, come specificato... ma non hanno telefonate in chiaro... quindi, non possono far diventare i contatti su scheda svizzera prova... Anche se si è capita l'antifona, aggiungo il Capo D, Juventus-Chievo 3-0. Anche qui non è raggiunta la prova della colpevolezza, ma ormai avrete capito il perchè... Se invero il tempo del contatto appare in astratto utile a consentire i suggerimenti sul modo di comportarsi sul campo, e la circostanza, lo si è già detto, è di per sé utile a influenzare l’arbitro, nondimeno, in un contesto di mancata ricostruzione, attraverso il discorso tra Moggi, Fabiani e terzi, o tra terzi fra loro, di quello che fu detto per telefono, la nota di clandestinità non appare sufficiente per la ricostruzione dello scopo di influenzare l’arbitro nella specifica partita. Valutata isolatamente, non consente di escludere che nell’occasione i contattanti si limitarono ai convenevoli. ...la nota di clandestinità non appare sufficiente per la ricostruzione dello scopo di influenza l'arbitro nella specifica partita... cioè, contatti con scheda svizzera, ma niente telefonate in chiaro... ma qui, ci si avventura nel tentare di spiegare come mai i contatti su scheda svizzera durano così tanto... nell'occasione i contattanti si limitarono a convenevoli... spettacolare... nel caso di Juventus-Chievo, Moggi e il povero Pieri (condannato in rito abbreviato per aver dato il calcio di punizione a Nedved in Bologna-Juventus) si intrattengono su scheda svizzera, ma dato che Moggi il lunedì non si sente con Baldas, etc. ...può averlo solo salutato... Glielo spiegate voi all'Avvocato Gallinelli come si fa a ravvisare un contenuto fraudolento nelle schede svizzere senza conoscerne il contenuto?
  18. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 3h06'10'' - 3h20'30'' Gallinelli: E, arriviamo al Capo T, Palermo-Lecce… eh, partita che non è stata… è stata contestata al De Santis, ma con riferimento alla quale è stata chiesta l’assoluzione nei suoi confronti perché il… lo stesso sarebbe… non esisterebbero, non sarebbero stati rilevati dei contatti tra la sim, la scheda svizzera, la famigerata 495 finale attribuita al De Santis e altre sim svizzere attribuite al Moggi e al Fabiani. Anche qui vediamo che l’elemento organizzativo… quindi, l’elemento organizzativo dell’associazione per delinquere viene ravvisato nell’esistenza, nell’utilizzazione di queste sim svizzere… questo elemento viene utilizzato, addirittura, come sintomatico dell’esistenza di indicazioni fraudolente date a certi arbitri prima di determinati incontri agli stessi contestati… abbiamo, invece, visto e verificato che con riferimento alle partite arbitrate dal De Santis non vi è alcun riferimento a contatti… definiti dallo stesso Pubblico Ministero… qualitativamente e quantitativamente adeguati per… che potesse… che possa configurarsi una ipotesi di frode sportiva… che a mio avviso prescinde dall’esistenza o meno di contatti tra queste famigerate schede svizzere… perché anche con riferimento alla posizione di Paparesta… che ne ha ammesso il possesso… il Paparesta, non ha mai detto che attraverso queste sim svizzere avrebbe ricevuto delle indicazioni fraudolente per… con riferimento a partite dallo stesso arbitrate… partite, che erano state inizialmente contestate al Paparesta, perché il Paparesta non era imputato solo di associazione per delinquere… ovviamente, cosa che è assolutamente possibile… può essere contestata l’associazione per delinquere a Tizio senza, ovviamente, arrivare a contestargli, per assenza della relativa prova, i relativi reati fine… Paparesta non ha mai dichiarato… quindi, in questo caso, non fornisce un contributo accusatorio… non dice, non è un chiamante in correità… non dice “Io ricevevo come gli altri arbitri… come Tizio, Caio e Sempronio… indicazioni fraudolente attraverso queste sim svizzere” …addirittura, ha dichiarato, il Paparesta, che lui non sapeva neanche che… il fatto che avesse utilizzato indirettamente… attraverso il padre Romeo Paparesta a cui tale scheda sarebbe stata consegnata in più riprese… eh, lui non sapeva neanche dell’esistenza di questa… lui pensava che quando parlava con i suoi interlocutori non si trattasse… non parlasse attraverso una sim straniera, ma parlasse attraverso una sim italiana… quindi, sul concetto di riservatezza di tali schede credo che possiamo utilizzare gli stessi argomenti che abbiamo utilizzato con riferimento alla riservatezza degli incontri… ma si può contestare un’associazione per delinquere, si può ravvisare un contenuto fraudolento con riferimento a competizioni calcistiche… quindi, un contenuto preparatorio di successive frodi sportive ad incontri tra Giraudo, Moggi, Pairetto… senza assolutamente che… conoscere contenuti, senza ravvisare dei contenuti sintomatici in tal senso?… senza ravvisare alcune condotte che siano compatibili e riconducibili all’interno del perimetro applicativo dell’articolo 1 della Legge 401 dell’89? Così allo stesso modo per quanto riguarda le sim straniere… io credo, non vorrei essere malizioso, ma purtroppo sono costretto ad esserlo in un certo senso… credo che il discorso delle sim svizzere al De Santis… almeno per quanto riguarda la Pubblica Accusa… dava fastidio… si è detto… e l’ha detto la parte civile FIGC per superare l’empasse in cui è incorsa la Pubblica Accusa… quindi… empasse, che dimostra comunque anche l’inefficacia, l’alta inaffidabilità dei metodi che sono stati probabilistici… come sono stati definiti dallo stesso Di Laroni e Auricchio… relativa alla metodologia che è stata utilizzata per l’attribuzione ai singoli imputati delle sim cosiddette straniere, cosiddette riservate… che poi, riservate che non erano, come vi dimostrerò da qui a breve… E quindi, dava fastidio perché innanzitutto con riferimento al momento genetico… quindi, alla consegna di questa sim straniera… e perché, sì la Pubblica Accusa poteva fare tutti gli slalom che poteva, interpretativi, ma di fronte a certe circostanze, non poteva neanche farli… s’è dovuta fermare, ha dovuto arrampicarsi sugli specchi… addirittura, si è arrivati a sostenere che il De Santis avrebbe ricevuto un avviso di proroga delle indagini un certo giorno… ovviamente, a detta della stessa Procura, cioè da coloro che hanno firmato quel documento… quando, invece quel documento era stato firmato il 9 Maggio del 2005… il De Santis si sarebbe sdoganato dall’associazione ad Aprile… poi vedremo perché si è arrivati a spostare… perché gli sdoganamenti non sono uno… non è uno lo sdoganamento, ci sono tre… quanto meno… versioni di sdoganamento del De Santis… quest’ultima a cui ho fatto riferimento… quindi, partendo da questa… Aprile… perché De Santis avrebbe ricevuto un avviso di proroga delle indagini… ma è assolutamente paradossale, e per me allarmante che lo stesso Pubblico Ministero che ha firmato quel documento… quindi, la richiesta di proroga delle indagini il 9 Maggio, affermi… possa affermare che il De Santis l’abbia ricevuta ad Aprile… quindi, lascio a voi, Signori Giudici, la valutazione anche di questo argomento… Ritorno al discorso di Palermo che ho iniziato con riferimento alla partita Palermo-Lecce… richiesta di assoluzione… dicevo, quindi, anche questo dato… che è stato, ovviamente, il cavallo di battaglia, soprattutto mediatico relativo, appunto, a questo processo… anche questo dato assolutamente è distonico rispetto agli altri che emergono… che sono emersi nel corso dell’indagine… cioè, il De Santis avrebbe ricevuto la sim straniera, 495 finale, in data 7 Maggio… vedremo poi per quale procedimento logico abduttivo… seguito dai Pubblici Ministeri… il 7 Maggio del… ehm, il 7 Gennaio del 2005… il 6 Maggio del 2005 negli spogliatoi dello stadio di Parma dove si era appena svolta la partita Parma-Juventus… eh, il De Santis in questo momento era sdoganato… cioè, perché la scheda… almeno, gli viene attribuita con, diciamo… con una almeno significativa efficacia con riferimento ai contatti che sono stati attribuiti a De Santis, e di conseguenza a tale scheda… dal 6… dal 7 Gennaio del 2005 fino al 28 Marzo del 2005… poi, ci sarebbero stati altri contatti sporadici… questa scheda avrebbe contattato delle utenze italiane, ma, diciamo, il periodo consistente… quindi, il periodo di massima attivazione di questa scheda sarebbe stato il 6 Gennaio… tra il 7 Gennaio del 2005 e il 28 Marzo del 2005… eh, allora vedete… ecco la contraddittorietà dei dati indiziari… eh, contraddittorietà insuperabile, perché… da una parte per alcuni motivi… ovviamente, con riferimento a degli arbitraggi assolutamente corretti, equidistanti da parte del De Santis… che non per colpa sua, o di Moggi, o di altri… ma per, ovviamente, conseguenze relative solo alla contrapposizione dei valori agonistici… quindi, la prevalenza di una squadra rispetto all’altra… quindi, senza interventi esterni… hanno portato alla sconfitta della Juventus… mi chiedo se invece di perdere a Palermo, la Juventus avesse vinto… magari, se il De Santis avesse dato quel calcio di rigore, che poteva anche esserci… perché, evidentemente, il Moggi aveva ragione di protestare, ma se un arbitro sbaglia, non è che sbaglia per forza a favore o contro… aveva sbagliato, e la Juventus aveva perso… la partita… mi chiedo se De Santis avesse dato quel rigore, cosa, magari, sarebbe successo con riferimento a eventuali integrazioni dei capi di imputazione… forse, gli sarebbe stata contestata sia Palermo-Juventus, e poi, magari, Palermo-Lecce… senza richiesta di assoluzione finale… Eh, dicevo, quindi è distonico questo dato perché… come, il De Santis nel momento in cui si sdogana dall’associazione, e riceve dal Dottor Mog… e poi vedremo come, perché anche le modalità attraverso le quali viene desunta questa consegna al De Santis di tale scheda… ricordiamoci che questa 495 appartiene al secondo gruppo… 12 sim svizzere… non anagrafate, tra l’altro… quindi, il possesso… quindi, non c’è una conoscenza, diciamo, genetica… quindi, a monte della provenienza di tale sim… non vengono anagrafate perché si dice… almeno così si giustifica la Polizia Giudiziaria… che sarebbe stato cambiato sistema… in Svizzera avrebbero cambiato sistema… quindi, non era possibile conoscere il reale intestatario di tale scheda… quindi, ovviamente, sono circostanze che non abbiamo potuto verificare, ma lasciano il tempo che trovano… e quindi, il De Santis nel momento in cui riceve la scheda, appunto, in quel momento si sdogana dall’associazione… non fa parte più dell’associazione… da una parte, il… Auricchio dice… afferma che avrebbe… nella partita Parma-Juventus… avrebbe assunto un atteggiamento sfacciatamente favorevole, a favore della Juventus… da altre circostanze, invece emerge addirittura che il De Santis non ha concesso un rigore, ma non per sua colpa, non per colpa di altri… non era stato segnalato da un assistente… l’arbitro poteva autonomamente perché… badate bene, Signori Giudici, che anche se l’assistente non segnala alcunchè all’arbitro, l’arbitro comunque ha sempre l’autonomia e la possibilità di prendere autonomamente quella decisione, anche senza bisogno di alcuna segnalazione… forse anche in quel caso… e poi si dice che non bisogna guardare l’andamento della partita… eh, ma solo quando fa comodo alla Pubblica Accusa… anche in quel caso, non vi sono stati effettivamente… al di là delle vuote, astratte affermazioni di principio da parte degli investigatori… e quindi, in particolare, mi riferisco ad Auricchio… eh, a quel punto non si contesta la partita… cosa facciamo?… eh, però, si ravvisa attraverso una telefonata nel corso della quale… tra l’altro, ve n’è un’altra, non evidenziata dalla Pubblica Accusa… in cui il De Santis parla con Trefoloni e Consolo che rientravano da un altro incontro… eh, riferisce, appunto, che sono entrati… e abbiamo visto, anche qui questa distorsione che è stata prima investigativa e poi mediatica… perché, non dire alla gente… prima che poi tutti coloro che possono essere interessati da un provvedimento… che non era solo il Moggi, il Dottor Moggi, ad entrare negli spogliatoi delle squadre, ma era una condotta consentita… regolamentata, ovviamente, entro certo limiti… a tutti i dirigenti delle squadre di calcio… abbiamo visto… mi dispiace fare continui riferimenti a Facchetti, ma, io credo, che ci sia l’impronta di Facchetti e di chi, magari sopra di lui, in questo processo… quindi, non posso non fare riferimenti perché più si parla di queste condotte, di questi processi, e più viene in mente Nucini, e più viene in mente Tavaroli… e più viene in mente quello che venne detto all’Ufficio Indagini all’epoca, nel 2006, quando esplose lo scandalo Calciopoli da Moratti, da Facchetti e dallo stesso Nucini… addirittura, si è arrivati ad affermare da parte della Pubblica Accusa che quello che ha detto Nucini dinanzi all’Ufficio Indagini ha un valore dimostrativo superiore a quello che ha affermato davanti a questo Tribunale… e questo, sinceramente, Signori del Tribunale, è veramente paradossale… e censurabile… e non può essere stigmatizzato da parte di questo difensore perché è assolutamente improponibile… per quanto riguarda, vedete, Vignaroli, invece, dove all’Ufficio Indagini non parlava assolutamente di frasi dette da De Santis nel senso di “Non vi faccio vincere questa partita” …che è veramente… è assolutamente incredibile, laddove anche non è stato fatto nessun accertamento… addirittura, poteva essere acquisito il filmato… altro che partita vista su Sky il giorno dopo a Via Inselci, senza redigere alcuna relazione di servizio… autonomamente, da solo, il Dottor Auricchio, che guardava il filmato… ma anche qui, le indagini, gli approfondimenti investigativi… ma bastava andare… ci sono tantissimi strumenti per verificare il labiale… dell’arbitro… l’arbitro che avrebbe detto… tra l’altro, la distanza, se effettivamente era vicino… cosa che vedrete, il Vignaroli non era vicino all’arbitro… non poteva dire… quelle affermazioni le ha fatte Contini per tutelare sé stesso di fronte a eventuale provvedimenti disciplinari dei dirigenti del Parma per quello che aveva fatto… perché i calciatori… come ha visto, no?… si ricorda, Signora Presidente?… su Nesta… i calciatori sono da prendere con le molle…
  19. Pagina 162 della sentenza: Il reato di cui al capo l) è contestato a Bergamo Paolo, a Foti Pasquale, a De Santis Massimo. Si ipotizza la turbativa dell’incontro con risultato 3-2 tra Reggina e Cagliari, svoltosi a Reggio Calabria il 12/12/04. Ritiene il Collegio che esistono i sufficienti elementi di prova per affermare la responsabilità degli imputati, pur se nel campo di imputazione non è specificato quali sarebbero state le condotte deviate del De Santis e di Bergamo e Foti, quest’ultimo effettivamente rappresentato nel capo di imputazione con tratti di passività contrastanti con l’azione, che anche nel reato di tentativo non deve certo mancare. A colmare il vuoto soccorre però soprattutto il contenuto di conversazione telefonica tra Foti e Bergamo dell’11/12/04, il giorno prima della partita. Foti viene tranquillizzato, informato dei passi intrapresi da Bergamo presso De Santis, e viene fatta una rappresentazione di De Santis ricettivo della raccomandazione, quando invece avrebbe dovuto essere particolarmente refrattario alla stessa, sapendo che l’interesse nella partita l’aveva Cellino Massimo, persona che per lui non manifestava certo simpatia, era uno di quelli che correva dietro alle voci incontrollate, e le alimentava, secondo quanto da lui stesso dichiarato al dibattimento, peraltro non abbandonando l’abito di accusatore del De Santis. Il tribunale stima che per questa partita può essere fatto uso della telefonata che segue. Progr. 8028 dell’11/12/04, ore 10,57 su utenza 33564XXXX U1.\ Pronto? U2.\ Paolo P.\ Eccomi, c’è stato un problema Lillo L.\ E che è successo? P.\ La moglie di Roby, Rosetti, che doveva partorire il venti di dicembre, ha avuto una minaccia di… di parto, l’hanno ricoverata in ospedale stanotte e Roby è dovuto partire di corsa e non se la sente di arbitrare; quindi, la prima riserva è Massimo, eh, quindi… L.\ Uhm P.\ Tranquillo; è venuto qui allo stadio a parlare con me –inc.– e sono qui a Linate al campo a fare l’allenamento L.\ Uhm P.\ Già Massimo… mi sento più tranquillo, è ancora meglio, eh L.\ Eritieneh, vedi un attimo, eh P.\ Stai tranquillo; è qui con me L.\ Eh, e infatti, se è con te vedi un attimo quello che gli devi far –inc.- P.\ Uhm, uhm, vai, vai L.\ Ula hm, va bene ? P.\ Va bene; ciao L.\ Okay, ciao P.\ Ciao, ciao. Si ritiene invece molto poco significativa la telefonata fatta da Cellino a Ghirelli con oggetto la partita rispetto alla quale lo stesso interessato Cellino con interpretazione autentica così si è espresso: sono degli sfoghi un po’ esagerati, devo dire la verità, bisognerebbe vedere la partita e vedere una terza persona se la pensa come me, oggi ti senti anche con dei vocaboli scomposti e sono in imbarazzo (vedi esame p.m. udienza 22/12/09). La terza persona peraltro si è pure insinuata al dibattimento allorchè è stata data lettura di articolo della Gaxxetta dello Sport, con oggetto la cronaca della partita, già inserita dagli investigatori in una delle informative di reato, e relativo commento di “partita strana, dai continui ribaltamenti di risultato” (vedi controesame teste Auricchio avv.Morace ud.16/3/10). Va ribadito che il reato di tentativo rende non particolarmente significativo l’atteggiamento ondeggiante del Cellino, che comunque nella stessa udienza del 22/12/09 nel corso dell’esame da parte del pubblico ministero ha continuato a manifestare antipatia per De Santis, ha sostenuto che gli era ostile, e che anche prima della gara gli aveva manifestato ostilità (“prima della gara mi disse che sparlavo in giro”). Va pure aggiunto che nulla di decisivo per il capovolgimento della negativa valutazione è ricavabile dal contenuto delle risposte date dai testimoni che sono stati specificamente interrogati su questa partita, in aggiunta ai testi Cellino e Auricchio, il quale ultimo ha comunque dovuto confermare (ud.30/3/10) che la designazione di De Santis fu casuale, che solo quella volta nella stagione 2004/2005 De Santis arbitrò partita del Cagliari, e ha pure preso le distanze dalla critica alla squalifica riportata da Cellino dopo la partita per comportamento di irrisione nei confronti dell’arbitro (“non ho mai ritenuto da nessuna parte che la squalifica di Cellino sia una squalifica ingiusta”). Gli altri testi hanno riferito quel che segue. Il teste Stagnoli Alessandro: sì, feci l’assistente… non ho notato niente di particolare… le indicazioni che mi diede De Santis nella partita Reggina-Cagliari furono squisitamente tecniche, cioè come si fa in tutte le partite, abbiamo un momento in cui la terna si riunisce… sì, il giorno prima della partita Reggina-Cagliari mi trovavo insieme all’arbitro De Santis, c’è l’obbligo di trovarsi un giorno prima… non ricordo comportamenti anomali nel prepartita… sì, se ricordo bene, ci sono venuti a salutare… ci fu un atteggiamento cordiale di saluti di Cellino e Foti… è stato un incontro normale, niente di particolare… non mi ricordo che si intrattenne qualche minuto in più con Cellino… siamo sempre stati insieme… nello spogliatoio ci fu un momento di tensione, dove c’erano un po’ di proteste, direttamente all’arbitro, a noi assistenti no… non mi ricordo su cosa ci fossero le proteste… ricordo che è stata una partita di falli, ammonizioni, fuorigioco… penso che anche tecnicamente la partita non rilevò particolari errori… fu un normale arbitraggio su una partita giocata intensa, ma niente di particolare (controesame avv.Gallinelli: ud.8/6/10). Il teste Rosetti Roberto: non arbitrai quella partita, perché purtroppo mia moglie, che era in attesa della mia seconda figlia Federica, ebbe una minaccia di aborto, e dovetti correre da lei… decisi di rifiutare la partita (controesame avv.Gallinelli: ud.12/10/10). Il teste Bigon Riccardo: mi sembra che vincemmo tre a due… rientrando negli spogliatoi ci fu un po’ di bagarre e tensione… sì, il giocatore Franceschini era un nostro giocatore… sì, fu espulso negli spogliatoi… non mi ricordo il motivo, si arrivò quasi alle mani… tra calciatori ci furono problemi… l’allenatore era Mazzarri… no, non mi ricordo né il particolare gradimento né sgradimento di Mazzarri per De Santis (controesame avv.Gallinelli ud.23/11/10).
  20. Spettacolare è la motivazione della colpevolezza di cui al Capo L) ...poichè trovate sopra la difesa De Santis proprio su Reggina-Cagliari, a chi ha pazienza (...e fegato!) consiglio la lettura delle pagine da 162 a 166 della sentenza...
  21. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 2h43'48'' - 3h06'10'' Gallinelli: …quello che è successo a Torino… quello che scrissero i PM, i Pubblici Ministeri di Torino… quando vennero rigettate le richieste di intercettazione, addirittura dicevano… diceva il GIP, che rigettò le richieste di intercettazione telefonica… e, forse, quello è stato l’input per ripartire dalla ‘Combriccola Romana’, e poi arrivare a De San… a Moggi attraverso De Santis… forse perché questi schemi, questi teoremi mirati già da tempo avevano… non avevano incontrato successo a Milano, a Torino… a Milano, Nucini non confermava… a Torino, mancava il segmento arbitrale… vi erano dei sospetti, ma basta leggere, ripercorrere tutta la, sicuramente, più attenta e approfondita indagine fatta da Torino… perché Torino è andata a cercare i riscontri… Torino è andata a cercare anche, a verificare… ovviamente, attraverso il meccanismo non delle palline scolorite, ma del sistema delle preclusioni che erano l’unico che in astratto poteva consentire l’alterazione del sorteggio, e quindi dell’alterazione dell’arbitro… e quindi, di arrivare dal segmento dirigenziale e dal segmento, diciamo, dei designatori arbitrali a quello degli arbitri… è andata addirittura a prendere e verificare tutti i preclusi delle griglie, appunto, relative alle partite della Juventus… perché poi, ovviamente, questi discorsi non sono stati, ovviamente, estesi a tutte le altre società… è andata a verificare, addirittura, il numero dei preclusi, il numero degli arbitri, degli assistenti che si sono alternati per partite della Juventus… addirittura, anche con riferimento al campionato di calcio 2003/2004 fino al Marzo del 2005… questo ha fatto Torino… è andato a cercare riscontri… perché, questo è un incontro che non ci riguarda direttamente come posizione difensiva… quella Sampdoria-Juventus, arbitro Dondarini… è andato a cercare il riscontro sul perché vi era, appunto, una… un atteggiamento di contentezza, di felicità dell’arbitro Dondarini… e poi, venne chiarito che era stato promosso come arbitro internazionale… Io credo che Napoli, secondo questa metodologia, che è stata, ovviamente, che è sotto gli occhi di tutti… si sarebbe fermata solo al dato telefonico… oppure, avrebbe approfondito ciò che poteva portare a, magari, a dei risultati più vantaggiosi per l’ipotesi accusatoria… che, ripeto, ha origini più lontane del 2004/2005. E allora, ovviamente, vi devo citare… e quindi, è doveroso citarvi questa telefonata del 12 Dicembre 2004, 19.23, progressivo 14032, Ghirelli e Cellino… ‘Me ne sono andato, se no all’arbitro gli metto le mani addosso… è un bastardo’ …questo è il Presidente del Cagliari che veniva qua a parlarvi di sensazioni e di percezioni… questo è l’arbitro che dalle telefonate… e questo, ovviamente, credo che rilevi sotto il profilo dell’attendibilità, che deve passare per l’articolo 192 comma terzo del codice di rito… e quindi, va verificato anche sulla base di altri elementi che non devono confermare la validità delle sue dichiarazioni… quando al telefono, con Ghirelli dice che voterà per Carraro… e poi, invece, fa parte della cordata Della Valle… forse, ovviamente, è una persona che è interessata solo a ciò che gli conviene, e che lancia sospetti a destra e a sinistra solo per finalità personali e non certamente per… perché voleva migliorare il mondo del calcio… ‘E’ tra i peggiori al mondo, De Santis… hanno pareggiato su un fuorigioco’ …come ripeto, come vi ho detto prima… queste sono condotte che erano riferibili o a Stagnoli o all’altro assistente… poi avete, ovviamente, i filmati delle partite che vi possono aiutare nella vostra valutazione… ‘Non ci dà un rigore sul 2 pari, e vanno sul 3-2 loro su un fuorigioco’ …altra valutazione, ovviamente, non riferibile al De Santis… e questi, ovviamente, sono elementi che non so quanto possano essere sfuggiti alla Pubblica Accusa… ‘Hanno tirato un calcio d’angolo che non c’era’ …ovviamente, come vi ho detto, vi ho anticipato prima con riferimento alla famosa partita Juventus-Parma, quel calcio d’angolo se non fosse stato segnalato inesistente dall’assistente all’epoca dell’arbitro De Santis, non avrebbe, ovviamente, comportato poi tutti problemi che sono stati poi provocati dallo stesso… ‘Gli ho detto “Tu non sei in giornata oggi, eh!, De Santis”’ …e questo è un atteggiamento compatibile con il ruolo di presidente di una società di calcio… e quindi… mi chiedo se le stesse valutazioni… quindi, non vorrei essere ripetitivo, ma se le stesse valutazioni di questi elementi… anzi, se fossero state identiche queste valutazioni laddove anziché Cellino vi fosse stato qualcun altro… e De Santis gli dice ‘Ti faccio squalificare’ …in effetti, poi, comportò una squalifica per Cellino queste sue affermazioni… comportarono una squalifica, non nella misura erroneamente… o falsamente… riferita dal Cellino… perché emerse che poi venne squalificato fino al 19 Dicembre… quindi, non per un mese, o altro… come ebbe a sostenere… ‘Io, agli arbitri, non gli faccio l’occhiolino’, questo dice Cellino… e questo è sintomatico di quello che disse anche in epoche precedenti… e si parla sempre di GEA, De Santis legato a Moggi e alla GEA… ‘Che vada ad arbitrare fisso la Juve!’ …ora, non è stato un buon profeta, Cellino, perché De Santis arbitrò cinque partite della Juventus in quel campionato, e la Juventus fece sette punti col De Santis… senza considerare la SuperCoppa Italiana… avete sentito qui, l’assistente Copelli che vi parlò di un gol annullato per un fuorigioco inesistente al Trezeguet… e anche in quel caso, De Santis che sarebbe affiliato a Moggi… e, appunto, queste sono dichiarazioni che ha reso in quest’aula Copelli… abbiamo visto che, tra l’altro, Copelli non sembra vicino alla società juventina… quindi, come emerge da numerose intercettazioni telefoniche… ma, non ebbe problemi a dichiarare che De Santis, anche davanti ad un errore così evidente in una partita molto importante… quindi, la SuperCoppa Italiana… non ebbe allo stesso modo, appunto, di Farneti… vedete come determinati indizi favorevoli all’imputato convergono?… e sono… certe volte si assomigliano anche nel fatto che non sono stati assolutamente valutati, e sono stati disattesi dai Pubblici Ministeri?… non ebbe a dichiarare, appunto, che anche in quel caso De Santis… non gli mosse nessun rimprovero, nonostante un errore così importante commesso ai danni della Juventus, quindi… e questi vantaggi… perché, l’associazione… e quindi, è errato dire che non va guardata, non va guardato il risultato della partita… ma questo sì, dove fossimo di fronte a condotte occasionali in concorso, appunto, di frode sportiva… ma qua vi è una struttura associativa alla base, un programma criminoso indeterminato… quindi, come è quello tipico di tutte le associazioni criminose… e quindi, non si può sottovalutare il fatto che tra i fini tipizzati, appunto, dei Pubblici Ministeri con riferimento a tale struttura associativa, vi era quello del… di favorire la Juventus… e quindi, abbiamo visto… favorire la Juventus per la conquista dello scudetto… quindi, la condotta di De Santis, la condotta arbitrale… quindi, anche i risultati, le scelte adottate dal De Santis nel corso di quelle partite non possono non rilevare quanto meno con riferimento alla direzione psicologica della sua condotta sia con riferimento alla ipotesi associativa sia con riferimento ai singoli reati fine che sono compendiati nei capi di imputazione. Sempre con riferimento alla partita Reggina-Cagliari, appare rilevante la telefonata numero 8519 del 12 Dicembre 2004, Pairetto-Flaccomio, osservatore arbitrale… anche in questo caso, gli osservatori… quindi, la progressione in carriera è stata considerata un elemento sintomatico… quindi, un elemento, diciamo, del vantaggio associativo da parte del De Santis… eh, vi ho prima accennato riguardo alla assoluta inconsistenza di tale dato con riferimento al numero delle partite arbitrate, a tutti gli elementi che non abbiamo indiziato noi, ma che sono portati dalla Pubblica Accusa… proprio perché dalle intercettazioni telefoniche, e da tutta la, diciamo, inconsistente attività di indagine che è stata svolta, non sono emersi compensi, niente che potesse deporre per un interesse, per un vantaggio economico per gli arbitri… quindi, questo vantaggio è stato anche in questo caso trasformato in vantaggio indiretto… e, abbiamo visto che tale vantaggio deve… può essere conseguito dagli arbitri anche attraverso il giudizio degli osservatori… e appare assolutamente sintomatico, emblematico della inconsistenza della impostazione accusatoria il fatto che nessun osservatore arbitrale è stato raggiunto da alcun elemento di sospetto, alcun elemento di indizio… l’osservatore… come Torino rilevò la assurdità di una contestazione associativa in assenza del segmento arbitrale… quindi, tre promotori e organizzatori che all’epoca, appunto, in quel caso, erano Moggi, Giraudo e Pairetto… in questo caso, appare assolutamente emblematico il fatto che manchino gli osservatori dalla… da… dalla struttura associativa che è stata configurata dai Pubblici Ministeri… forse un giorno un’altra Procura, magari, integrerà anche questo elemento… Flaccomio ‘Volevo solo riferire di quel finale che c’è stato a Reggio…’ …e parla con Pairetto, il designatore arbitrale… ‘E’ molto particolare, però non si poteva fare in maniera diversa, perché sul secondo fischio di De Santis si concretizza questa condotta violenta… lì, nei pressi della panchina del Cagliari… e il giocatore, la prima cosa che fa, scappa…’ …questo è Franceschini di cui, in un’altra telefonata, il Presidente Cellino… quindi, un giocatore del… ehm, scusi, è un giocatore della Reggina… quindi, è il Franceschini che poi viene espulso… allo stesso modo con il quale venne espulso Vignaroli… negli spogliatoi dal De Santis, ovviamente comunicandogli il provvedimento, appunto, nel luogo dove si era rifugiato il Franceschini… quindi, questo dimostra la tensione in campo dei giocatori… quindi, non atteggiamenti arbitrali scorretti o dolosi o fraudolenti da parte del direttore di gara… quindi, si era… il Franceschini aveva dato un calcio a un giocatore del Cagliari, e poi si era scatenata tutta una… tutto quello che poi si è scatenato sia alla fine della partita in campo, e sia negli spogliatoi… ‘Per cui ha comunicato un provvedimento…’ …quindi, De Santis, dice l’osservatore Flaccomio… ‘…ha comunicato un provvedimento nello spogliatoio… ma all’interno… Franceschini è andato a scusarsi per l’intervento… si sono scambiati la maglia’ …Franceschini è il giocatore che era stato dallo stesso colpito… eh, poi vedremo, addirittura, l’imputazione che viene elevata nei confronti del De Santis con riferimento alla partita Livorno-Siena relativamente ad una condotta… condotta, contraria al regolamento di gioco… da parte di un giocatore, non dell’arbitro… quindi, siamo addirittura al paradosso in quell’incontro… ‘Era successo… cioè, avevano perso un po’ la bussola per quell’allontanamento sacrosanto del Signor Arrigoni’ …quindi, l’espulsione dell’allenatore del Cagliari, Arrigoni, sempre in conformità con il regolamento di gioco, per il fatto che era entrato a protestare nei confronti della terna arbitrale nel campo… quindi, all’interno del campo da gioco… quindi, fuori dall’area tecnica che gli era riservata… ‘E poi non è successo niente, per quanto mi riguarda’ …quindi, dice l’osservatore a Pairetto, al designatore ‘Poi, per il resto, la partita non ha manifestato alcunchè di anomalo’ … ‘Ho capito… per il resto, è giusta l’espulsione, no?’ …e Flaccomio dice ‘Sì, sì, assolutamente… è giusta’ … Allora, sempre il 12 Dicembre alle ore 18.58, telefonata numero 8522, tra Pairetto e De Santis… De Santis ‘Ecco qua… bene… stavo per prendere l’aereo… no, vabbè, è andata bene… la partita è stata gli ultimi cinque minuti un po’ accesi’ …De Santis ‘Ho dovuto fare un’espulsione, e poi son dovuto andare ad espellere Franceschini negli spogliatoi’ …quindi, vedete come racconta in modo assolutamente simmetrico, in modo assolutamente sovrapponibile nella… nei suoi contenuti quello che è effettivamente accaduto in campo… e questo è un atteggiamento che voi troverete proprio in modo costante e coerente in molti atti di questo processo… eh, questo atteggiamento, addirittura… al di là delle particolarità caratteriali, anche espressive, del De Santis… ma, un atteggiamento nel quale, addirittura, lui riferisce esattamente a tutti i suoi interlocutori… magari ripetendo pedissequamente le stesse cose… quello, esattamente quello che è avvenuto, quello che ha fatto, quello che è successo durante le partite da lui arbitrate… ‘Perché sul fischio finale ha fatto quell’entrata…’ …questo è sempre De Santis che parla… ‘…che poi stava scatenando la rissa, e se ne è scappato sotto’ …quindi, il giocatore Franceschini dà un calcio al giocatore del Cagliari, e poi… la partita sta finendo… scappa negli spogliatoi… ‘Meno male che sono arrivato prima di quelli del Cagliari… gli ho dovuto tirare fuori il cartellino rosso, e allora si son fermati tutti’ …quindi, vedete anche il discorso sanzionatorio del De Santis… e questo emerge… anche questo è un dato che è sfuggito perché se i Pubblici Ministeri avessero evidenziato l’integrale contenuto delle telefonate… anche, per dire, quella tra Palanca e De Santis… è successiva, poi, appunto, evidenziata dai Pubblici Ministeri, quindi non tornerò poi su quella telefonata perché già la conoscete da parte della Pubblica Accusa, ma la conoscete in modo parziale perché anche lì si parla… De Santis parla con Palanca con riferimento proprio all’incontro Bologna-Juventus… partita contestata a De Santis, addirittura, forse come spettatore della stessa… televisivo… parla addirittura di atteggiamento… e questo poi, sono cose, riscontri che sono rinvenibili in altre telefonate di, addirittura, di… parlando, dando i consigli agli assistenti e anche ad altri suoi colleghi… di richiamo alla massima severità… dice De Santis molto spesso… in quel caso, dice a Palanca ‘Bisogna… va bene, si può sbagliare un rigore, si può sbagliare un fuorigioco, si può sbagliare tutto… ma la cosa che non si può sbagliare è quella relativa al rispetto che i giocatori devono sempre manifestare all’arbitro’ …quindi, sui comportamenti disciplinari… ovviamente, anche di protesta nei confronti dell’arbitro e degli assistenti… quindi, questo richiamo credo che sia sintomatico, anche apprezzabile dal punto di vista indiziario, con riferimento ad altri incontri… perché un indizio favorevole all’imputato, che è rinvenibile in telefonate relative a Reggina-Cagliari, non è che non può essere utilizzato con riferimento ad altre contestazioni… eh, quando è sovrapponibile, quando è rilevante, quando può essere determinante a chiarire il contenuto anche di altre telefonate, di altre… di altri elementi di accusa portati dal Pubblico Ministero… ‘Allora sono andato pure io… e gli ho fatto rosso, lì… quindi, tutto a posto’ …quindi, dice De Santis, gli racconta dell’espulsione fatta a… ‘Poi ho dovuto scrivere… ho dovuto scrivere di Cellino…’ …forse se ci fosse stato Paparesta al posto di De Santis… Paparesta, magari, il giorno dopo avrebbe telefonato scusandosi con Cellino… Paparesta, che è stato archiviato, Signora Presidente e Signori Giudici, perché è stato affermato che non avrebbe… a seconda, appunto, degli elementi emersi… apportato alcun contributo causale all’associazione per delinquere che, appunto, che gli era stata inizialmente contestata la cui, appunto… la partecipazione della quale gli era stata, ovviamente… indagato in un primo tempo… ‘Perché quando è rientrato, stavo nello spogliatoio… ha fatto lo spiritoso, m’ha dato dentro… tutto il casino che c’era… questi che cercavano quello…’ …vuole dire qua, De Santis, che nonostante lui dovesse badare ai giocatori che praticamente si stavano cercando per, ovviamente, non farsi i complimenti… eh, questo giocatore, ovviamente, ha complicato addirittura le cose… quindi, ha dovuto prendere questo provvedimento disciplinare proprio per cercare di placare gli animi… quindi, anche se la partita ormai era terminata… ‘Questo, Franceschini… è arrivato lui, ridendo… come ride lui, no?... m’ha dato tre pacche sulla spalla, e mi fa “Bravo, bravo, sei stato il più bravo, complimenti”’ …questo, ovviamente, è Cellino che parla… gli ho detto ‘Sì’ …questa espulsione, tra l’altro negli spogliatoi, rileva anche con riferimento alla partita Lecce-Parma… poi vedremo che nella partita Lecce-Parma, con riferimento alla espulsione… espulsione, erroneamente considerata perché non fu espulsione l’ammonizione di Morfeo… addirittura, è stato sostenuto dal Pubblico Ministero che tale espulsione… quello di Morfeo in Lecce-Parma… avvenne alla conclusione della partita… fatto che non è assolutamente vero perché Morfeo allontanò il pallone prima che De Santis fischiasse la fine della partita… De Santis gli aveva indicato, chiesto di mettere il pallone a terra, e Morfeo lo scaraventò per aria… ma, questo dato è rilevante perché non si è considerato su questo… anche su questo non sono stati fatti accertamenti… come sull’ingresso negli spogliatoi dei dirigenti… anche questi dati non sono stati approfonditi, credo in modo inaspettato dalla Polizia Giudiziaria… che, laddove anche il De Santis avesse ammonito il Morfeo dopo la conclusione della partita, è un comportamento assolutamente compatibile con il regolamento di gioco… l’arbitro può espellere o ammonire i giocatori sia alla fine della partita, comunque fino… e sia anche sul campo che dentro gli spogliatoi, laddove, ovviamente, pongano in essere comportamenti che sono contrari al regolamento di gioco… ‘Al che io ho scritto tutto… ho scritto tutto sul rapporto’ …anche qui, vedete, la fedeltà di De Santis al rapporto… e, anche in quel caso, Vignaroli disse ‘Sì, si è detto che De Santis avrebbe avuto la coscienza sporca’ …per una presunta frase che assolutamente… la cui… della cui esistenza non vi è alcun elemento che possa confermarne l’attendibilità da parte, appunto, di colui che ha dichiarato tale circostanza… e quindi, il Vignaroli… che il De Santis effettivamente scrisse tutto quello che era successo sul rapporto… sul referto arbitrale… venne, addirittura, ipotizzato, dai dirigenti del Parma, che il De San… che il Vignaroli ebbe solo una giornata di squalifica perché De Santis non avrebbe scritto sul rapporto tutto quello che si era verificato… non è vero… De Santis non era il giudice sportivo, non compete al De Santis comminare le squalifiche ai giocatori… quindi, stabilirne l’entità… il De Santis fece quello che ha fatto anche in questo caso, quello che ha fatto con Cellino… riportò esattamente tutto quello che il Vignaroli ebbe a dirgli, tutto quello che il Vignaroli ebbe a fare… e addirittura, non contento il De Santis… perché vuole ovviamente confermare, ripetere, ribadire tutto quello che è successo a vari interlocutori, riferisce, come vedremo, quella circostanza a Collina, a Rosetti, a tutti quanti… ripetendola pedissequamente nei suoi contenuti… tra l’altro, come vedremo poi, anche attraverso… confermato questo elemento, questa circostanza dalle dichiarazioni testimoniali dell’altro assistente di linea di Lecce-Parma, cioè Biasutto che riferì, proprio, addirittura, tutto quello che ha riferito De Santis nel corso delle conversazioni telefoniche… alcune, intercettate e evidenziate alle Signorie Vostre… alcune, intercettate, ma non evidenziate alla Signoria Vostra, nonostante fossero ricomprese in un medesimo contesto temporale… e anche spaziale, perché la partita era sempre quella di Lecce-Parma…
  22. Hai perfettamente ragione... Io ho già letto la sentenza, e l'ho letta con una curiosità ben precisa: se non ci sono soldi che passano di mano... e questo lo possiamo affermare con certezza poichè è la prima cosa che dice il PM nella sua requisitoria... quindi non c'è la corruzione classica... se no, non staremmo qui a discutere, non ci sarebbe proprio nulla da dire... io avrei voluto trovare nella sentenza, come dire, le utilità, le fruizioni, in una parola i vantaggi derivanti dall'appartenenza a codesta associazione. Orbene, io, e sottolineo io, non li ho trovati. Sarà che non ho il giusto retroterra giuridico, sarà che l'integrazione di tale reato è nascosta tra le pieghe delle tante pagine della motivazione della sentenza, ma io non l'ho trovati. Mi spiego meglio... se siamo in presenza di una associazione, farne parte mi deve avvantaggiare... se no, di che si parla? Iniziamo da Moggi... che vantaggi aveva a starci dentro?... facile, far vincere la Juve... alla prova dei fatti, constatiamo i risultati ottenuti con De Santis, la squalifica di Ibrahimovic, etc... Bergamo... ma se aveva anche detto ad inizio stagione che si sarebbe ritirato... come poi ha fatto... quindi, quale vantaggio avrebbe potuto avere dal favorire Moggi? De Santis... avanzava in carriera, arbitrava più partite, guadagnava di più... tutto smontato dalle statistiche... E così via... Ma allora, di quale reato ci siamo resi colpevoli?... in Italia sono stati fatti due processi per 401/89... legge pensata per le scommesse clandestine, ma che nell'articolo 1 contiene un maledetto 'ovvero' ...è a questo che si è appellato Guariniello nel precedente processo, ed è a questo che si è appellato Narducci in questo... stessa parolina, utilizzo diverso... beh, con un 'ovvero' messo così, ci puoi far entrare dentro ciò che ti pare... E infatti, nel caso nostro l' 'ovvero' è ciò che abbiamo violato... abbiamo attentato al leale svolgimento della competizione ma non nella fase della gara... da cui le affermazioni che il campionato non è truccato, le gare non sono truccate, i sorteggi non sono truccati, etc... ma nella fase antecedente la gara... cioè? Mi spiego... o meglio vi esterno ciò che mi sembra di aver capito... per esempio, la celeberrima telefonata n.123 tra casa Bergamo e una 0041... a cui ha risposto Moggi viene usata per provare le grigliate... a parte il solito esercizio di isolamento delle 'prove' rendendole avulse dal contesto che servirebbe a spiegare meglio quella telefonata... a parte questo, dicevo, cosa dimostra quella telefonata?... che Moggi e Bergamo hanno composto la griglia all'1.05 di notte?... no, di certo... cosa dimostra, che Moggi sapeva gli spostamenti di Paparesta?... Paparesta ha smentito, e in più la sua posizione è stata felicemente stralciata... allora?... cosa dimostra?... nulla, era una cosa che non dovevi fare perchè Bergamo doveva decidere nel suo isolamento dorato la composizione delle griglie... ma se lo fa!... basta andare a confrontare ciò che si sono detti, e ciò che sarà la composizione effettiva delle griglie... ciò non toglie, tu quella telefonata non la dovevi fare!... questo è un esempio, ma, secondo me, rintracciabile in ogni capo di imputazione... Ma allora... e questa è assolutamente una mia opinione... è una sentenza di natura etica!... cioè, mi si rimprovera una condotta che non dovevo tenere, la quale condotta ha portato alla alterazione del leale svolgimento della competizione... anche se nella pratica della gara in sè non è mai avvenuto... Basta, giriamo pagina... insorgono i benpensanti... ma sapendo queste cose, come si fa?... che motivazione si può trovare ad una colpevolezza del genere?... e da qua che partono tutti i dissidi... odio l'ambrosiana... 30 sul campo... etc. Se almeno nella sentenza ci fosse ricostruita una catena Moggi-Bergamo... Bergamo-arbitro... arbitro-Moggi... e ringraziamenti il lunedì... niente di tutto questo... presumono che Moggi nelle schede svizzere utilizzate la settimana prima si sia accordato con l'arbitro dalle telefonate che fa il lunedì... sì, quelle con Baldas in cui si accorda per la moviola da fare... converrete che questo è un reato gravissimo... ah, ancora una cosa... come mai Baldas non è stato imputato e condannato? Sempre Forza Juve!
  23. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 2h19'37'' - 2h43'48'' Gallinelli: E… con riferimento, appunto, al periodo in cui il De Santis sarebbe stato attivo nella… contesto associativo in esame, vi è la partita, l’incontro Reggina-Cagliari del 12 Dicembre 2004. La particolarità di questa contestazione sta nel fatto che De Santis nonostante fosse in questo momento un sodale a tutti gli effetti… addirittura, all’epoca era ancora organizzatore dell’associazione… quindi, questo la dice lunga sulle finalità di questa, diciamo, attenuazione delle richieste, poi, di pena nei confronti dello stesso, attraverso l’esclusione di tale aggravante… in questo, diciamo, breve periodo in cui il De Santis era associato, era attivo nell’associazione, non veniva designato per partite della Juventus… al di là, della partita, dell’incontro Lecce-Juventus… ma, si dedicava, si dilettava ad andare ad arbitrare… a farsi designare in partite per conseguire, per raggiungere finalità esclusivamente personali… in questo caso, vendicarsi nei confronti del Cellino che aveva rilasciato dichiarazioni relative alla ‘Combriccola Romana’ …badate bene che con riferimento alla ‘Combriccola Romana’ …e quindi, questo elemento, questa circostanza rileva con riferimento, appunto, alla… questi cosiddetti sdoganamenti del De Santis… se ne parlava sui giornali addirittura nel Luglio del 2004… e quindi, non erano fatti coperti da segreto… addirittura si è contestato al De Santis il fatto di essersi informato con un appartenente, con un suo amico arbitro… perché prima di essere arbitri, questi ragaz… queste persone… erano amici… di essersi confidato e di aver chiesto al Palanca come era andato poi… e al Gabriele… ma in modo generico, come tra l’altro dichiarato dallo stesso Gabriele… come erano andati gli interrogatori a cui gli stessi erano stati sottoposti… ma, tra l’altro indagine nella quale non era coinvolto il De Santis… quindi, il De Santis chiedeva a degli amici e colleghi arbitri appartenenti alla stessa sezione arbitrale… quindi, non è che il De Santis si interessava di un suo collega che apparteneva alla sezione di Bergamo… solo per aver… essersi informato e richiesto come era la situazione, come erano andate, come stavano andando le cose… addirittura, si è detto che… che… assumeva, quindi, tra i ruoli, tra i compiti associativi che gli erano stati attribuiti vi era anche quello di… tra l’altro, sintomatico di alto profilo delinquenziale… di assumere informazioni, di informarsi sulla esistenza di procedimenti, ovviamente, per mantenere, per garantire la sopravvivenza dell’associazione… ma, ovviamente, tra… non è assolutamente emerso una, poi, diffusione, divulgazione di notizie relative a qualsivoglia indagine da parte del De Santis agli altri presunti associati… quindi, il De Santis si sarebbe sdoganato dall’associazione perché venuto a conoscenza dell’esistenza di procedimenti penali, senza informare di questi procedimenti i suoi sodali… anzi, in quel caso, nella sua qualità di promotore, di organizzatore, i partecipi all’associazione che erano sottordinati allo stesso… quindi, anche qui, vedete che assistiamo continuamente… più andiamo nel cuore di questo processo, più entriamo nell’indizio, più vediamo che tale indizio non gira neanche su se stesso… e quindi, non può condurre a nessun risultato di prova… E quindi, dicevo, l’incontro Reggina-Cagliari è caratterizzato innanzitutto dalla… anche qui, dall’omissione di una telefonata sicuramente rilevante ai fini dell’esclusione… innanzitutto, ai fini… rilevante ai fini della caratterizzazione del personaggio… e dico personaggio, lo sottolineo… Cellino… e quindi, della dinamica, delle dinamiche relative al sorteggio arbitrale relativo a questa partita… si è solo evidenziato il fatto che il Cellino non gradisse la designazione del De Santis… poi, avrebbe addirittura capito, ma molti giorni dopo la conclusione della partita, che l’atteggiamento asseritamente sfavorevole del De Santis nei confronti del Cagliari, sarebbe derivato dalle dichiarazioni dallo stesso rese con riferimento, sempre, a questa famosa ‘Combriccola Romana’ …però, si è omesso di evidenziare il contenuto… una intercettazione telefonica, laddove prima… nel momento in cui il Cellino venne informato della designazione di Rosetti per tale partita… Rosetti, poi, come sappiamo, sostituito dal De Santis per ragioni di carattere familiare… e si è completamente omessa la telefonata, la numero 13140 del 10 Dicembre 2004… laddove… ore 11.33… e questo, badate bene, con riferimento anche agli orari… quindi, alla cosiddetta privilegiata da parte del Moggi relativa, appunto, alle designazioni arbitrali… badate bene, l’orario di questa telefonata, le 11.33… il Cellino era a conoscenza… e quindi, anche il Ghirelli… della designazione del Rosetti quale arbitro dell’incontro Reggina-Cagliari… Telefonata, ripeto, scartata dai Pubblici Ministeri… quindi, in tutto questo complesso… articolazioni di telefonate che sono state utilizzate in modo suggestivo dai Pubblici Ministeri per articolare questo capo di imputazione, è stata espunta dalla sequenza cronologica una telefonata assolutamente determinante per dimostrare sia, appunto, la personalità del Cellino… e quindi, l’atteggiamento suo non solo nei confronti del De Santis, ma anche nei confronti del Rosetti… Rosetti, che, stando ai capi di imputazione di questo processo, deve necessariamente considerarsi al di sopra di ogni sospetto… perché, ormai, coloro che sono al di sopra di ogni sospetto sono solo gli arbitri che non sono stati raggiunti da alcuna imputazione… e gli altri sono stati sempre considerati… ormai, anche mediaticamente… degli arbitri corrotti, degli arbitri compiacenti, degli arbitri asserviti ad alcune società, anziché ad altre… ‘Chi è?’, dice Cellino… ‘Sò Francesco’ …Francesco Ghirelli… eh, Signori e Signore, sta parlando, Cellino, col Segretario Generale della Federazione Italiana Gioco Calcio… con il quale si lamenterà, e dirà delle… userà delle espressioni poco edificanti nei confronti di un tesserato, di un arbitro internazionale… eh, il Dottor Moggi parlava, definiva De Santis ‘figlio di…’ …eh, ma parlando con un giornalista… il Cellino… e qua, veramente io chiedo la massima attenzione vostra perché, tra l’altro… io non voglio invadere la posizione difensiva… il campo difensivo del Dottor Moggi, ma è inevitabile per me, per la difesa del De Santis passare attraverso la posizione del Moggi, perché come vi ripeto… e questo è dimostrativo di quello che vi ho detto nella premessa, nell’introduzione della mia discussione, il De Santis non può non essere stato utilizzato in questo processo per… per… come grimaldello accusatorio per raggiungere la persona del Dottor Moggi… e anche queste circostanze sono indicative, sono sintomatiche di quello che sto affermando… perché quello che sto affermando non sono vuote affermazioni difensive che possono lasciare il tempo che trovano, ma sono affermazioni, necessariamente difensive, ma che trovano riscontro nei fatti… talvolta, anche negli stessi fatti evidenziati in modo parziale, e sintetico, e distorto, dalla Pubblica Accusa… perché non si poteva non conoscere l’esistenza di questa telefonata… non si poteva non conoscere il disprezzo, l’atteggiamento negativo del Rosetti… ehm, del Cellino nell’apprendere la designazione del Rosetti… ehm, del Rosetti per la partita Reggina-Cagliari… Addirittura, dice… e quindi, Ghirelli dice ‘C’è Rosetti’ …vi risparmio, ovviamente, le prime parole… quindi, le prime espressioni di risposta pronunciate dal Cellino… ‘Sono morto’ …e Ghirelli dice ‘Perché, non ti va bene?’ …ma, badate bene… ma, immaginate se invece di parlare non è Cellino ma è Moggi… ma… ma, dove stavano?… gli investigatori, dove stavano?… hanno detto che hanno ascoltato… quindi, hanno remotizzato queste telefonate… la remotizzazione, poi, ovviamente, noi crediamo sulla parola degli inquirenti… ma l’ascolto in remoto delle telefonate serve proprio a consentire alla Polizia Giudiziaria di intervenire, di svolgere dell’attività investigativa… ovviamente, quindi, in tempi… in tempi immediati, in tempi, ovviamente, utili per poter raccogliere degli elementi di riscontro a quello che ascoltano, che hanno ascoltato nel corso delle intercettazioni telefoniche… e anche questo, non è stato fatto… eh, vi ho ricordato la telefonata Collina-Meani… ecco, quella è emblematica, lì non è stato fatto niente… ma se fosse stato De Santis l’interlocutore di Meani in quella telefonata, avrebbero fatto o no un servizio di osservazione al ristorante di Meani a Lodi? Solo De Santis è stato intercettato… e, tra l’altro, gli attribuiscono l’utilizzazione di una scheda svizzera quando De Santis era intercettato… come abbiamo visto, parlava prima e dopo le partite tranquillamente con le utenze monitorate… quindi, abbiamo visto la quantità di telefonate che… che ha… che sono state intercettate, quindi, al De Santis… E quindi, poi, è chiaro, qualche Pubblico Ministero che ormai non è più… non siede più sul banco d’accusa… rilascia intervista al Corriere dello Sport dicendo che lui non sapeva niente dell’esistenza di queste telefonate, ma… non sono io a dirlo, lo sapete voi prima di me, meglio di me che il Pubblico Ministero è responsabile dell’attività di intercettazione… della attività di selezione ed elaborazione dei dati che sono emersi nel corso delle intercettazioni… della organizzazione dei dati… e nell’ordine attribuito… quindi, si è parlato… lo dice la giurisprudenza… anche non… la sequenza relativa a ciascuna utenza monitorata… ma, nella selezione relativa, appunto, alle indagini nel suo complesso, e quindi per consentire una valutazione complessiva dei fatti che sono… costituiscono oggetto dell’indagine… e quindi, non si può dire “Ah, ma noi non sapevamo niente” dopo che, addirittura, ci sono state delle forti opposizioni alle richieste di trascrizione che poi sono state formulate grazie… tra l’altro, all’attività, all’abilità tecnica dei consulenti della, in questo caso, della difesa Moggi… ecco, in questo caso, forse, c’è stato un rapporto privilegiato tra il Moggi e il De Santis in questo processo, grazie… il De Santis si è potuto difendere anche dalla querel… anche dalle accuse… quindi, anche dalla… quella ingiusta lettera di scuse che dovette mandare alla famiglia Facchetti solo perché si permise di dire che vi erano delle telefonate… che veniva chiamato… non che commetteva reati, che commetteva frodi sportive… ma che veniva chiamato non da Moggi, ma da Facchetti… non è paradossale, Signora Presidente e Signori Giudici, che De Santis non ha ricevuto nessuna telefonata… non parliamo di indicazioni fraudolente perché proprio non esistono, non vi era nessuna traccia… ma parlo di telefonate dal Dottor Moggi, e si trova imputato in questo processo… eh, riceveva telefonate da Facchetti… addirittura, è stato querelato dalla famiglia Facchetti solo per aver detto che riceveva telefonate da Facchetti, come da altri dirigenti del… che appartenevano al… appartenevano al sistema… al mondo calcistico italiano… e quindi, questo è veramente allarmante… quindi, non è solo una diversa, una alternativa ricostruzione degli elementi indiziari che sto cercando di fornirvi… sto cercando di fornirvi una visione completa di tutte le gravi omissioni che sono state commesse durante la fase delle indagini e, la cui conseguenza inevitabile… ma forse, qualcuno pensava che potesse essere evitata perché non è stato neanche facile arrivare, appunto, all’estensione, all’integrazione del materiale, in questo caso, telefonico che vi ha consentito di allargare il perimetro valutativo… e quindi, è assolutamente allarmante che non… che non sia stato, ovviamente, sviluppato… eh, precedentemente, e non certamente su impulso della difesa, un allargamento dello spettro valutativo che è stato rimesso all’attenzione della Vostra… della Signoria Vostra. E questo, viene affermato, appunto, da Auricchio… dal Colonnello Auricchio, con riferimento a tale contestazione… eh, le intercettazioni telefoniche fanno emergere la ripicca mossa da De Santis a danno del Cagliari, di cui è presidente Cellino, il quale nel recente passato aveva espresso dichiarazioni proprio sull’esistenza della ‘Combriccola Romana’ …esistenza, e del suo collegamento con Moggi… quindi, vedete che torniamo sempre al solito schema, no?… quindi, non si trova… non è possibile configurare alcuna condotta di frode sportiva del De Santis… in questo caso, viene… la Pubblica Accusa ripiega nel… e quindi, indirettamente, arriva sempre alla… al Dottor Moggi dicendo che il De Santis, in questo caso, avrebbe compiuto ritorsione su Cellino perché si era permesso di parlare di ‘Combriccola Romana’ …e quindi, i collegamenti tra tale struttura criminosa, che poi a domanda di… è emblematico che a domanda di Narducci, del Dottor Narducci se questa combriccola… ad Auricchio… se questa ‘Combriccola Romana’ aveva un radicamento territoriale… eh, appunto, gli venne risposto… e poi, elemento, circostanza, anche, accertata, definita dal GUP De Gregorio nella sentenza dell’abbreviato che tutti conosciamo… e venne detto che assolutamente il radicamento territoriale di questa ‘Combriccola Romana’ non era niente altro che il radicamento del polo di allenamento… eh, deciso non da De Santis, ma dalla… dall’AIA… quindi, relativamente a dove dovessero svolgere, lui e gli altri arbitri che risiedevano e lavoravano a Roma, dovessero svolgere attività di preparazione atletica per le partite. E quindi, prosegue… l’arbitro doveva essere Rosetti… sostituito perché aveva un problema personale… moglie incinta… De Santis era riserva …e quindi, anche in questo caso, con riferimento a tale contestazione, vedete che l’indizio viene fatto, viene attivato da parte della Pubblica Accusa, ma poi viene fermato, interrotto nel momento in cui una successiva, magari, valutazione, approfondimento dello stesso potrebbe portare a delle conseguenze, a degli esiti sfavorevoli alla impostazione accusatoria. Anche in questo caso, il De Santis che si vuole vendicare di Cellino, quante volte dovrebbe essere designato… ovviamente, laddove dovessimo pensare che esistessero effettivamente questi sorteggi, queste griglie formate in modo fraudolento, e questi sorteggi alterati con palline riconoscibili perché alterate nella loro struttura… ma, De Santis che aveva, appunto, avrebbe avuto un ruolo consistente, autorevole all’interno di questo contesto associativo… eh, quante volte avrebbe chiesto di arbitrare la Reggina per… per vendicarsi del… del Cellino?… ehm, del Cagliari per vendicarsi del Cellino?… De Santis non ha arbitrato alcun’altra partita del Cagliari nel corso di quel campionato… De Santis ha arbitrato Reggina-Cagliari… E’ stato sentito il teste Stagnoli… vi ha descritto, addirittura che le condotte che… la condotta arbitrale del De Santis… quindi, le proteste che seguirono a questo incontro furono relative a dei fuorigioco… e comunque, ad altre decisioni, ad altre scelte che dipendevano non direttamente dall’arbitro, ma dall’assistente di linea… e vi è stato emerso che il De Santis addirittura espulse il giocatore Franceschini della Reggina… quindi, non stiamo parlando di un giocatore del Cagliari… lo espulse, tra l’altro, negli spogliatoi… come tra l’altro, stessa circostanza che, ovviamente, poi quando tratteremo la partita Lecce-Parma è equiparabile alla… appunto, a quanto fece De Santis durante quell’incontro… eh, quindi non è emerso assolutamente nessuna condotta, nessun atto fraudolento in questo caso diretto ad alterare l’incontro, la partita Reggina-Cagliari per vendetta nei confronti di Cellino, ma… e tra l’altro, l’assoluta estraneità del De Santis emerge proprio da quanto… dai contenuti delle telefonate, delle conversazioni telefoniche successive all’incontro tra Cellino e Ghirelli… E allora, anche in questo caso è necessario, è doveroso fare addirittura un riferimento alla partita Reggina-Cagliari… ehm, Reggina-Juventus… laddove là, si è parlato di un atteggiamento aggressivo, intimidatorio… la partita, ovviamente, è quella del cosiddetto sequestro telefonico perché addirittura si è arrivati a configurare sequestri fatti… di persona, fatti per telefono… perché là si è parlato di mancata relazione fatta… quindi, mancata redazione del referto arbitrale con riferimento all’ingresso… quindi, a quanto proferito dal Dottor Moggi nei confronti dell’arbitro di quella partita che era Paparesta… quindi, in questo caso, addirittura, viene addebitato al De Santis il fatto di aver riportato nel referto arbitrale esattamente e perfettamente la condotta irrispettosa posta in essere nei suoi confronti da parte del Presidente Cellino… allora, in questo caso, però, il Presidente Cellino è vittima… in quell’altro caso, il Dottor Moggi è carnefice… eh, allora delle due, l’una… il Presidente Cellino ha riferito, ha raccontato a Ghirelli… sempre al Segretario Generale della Federazione Italiana Gioco Calcio… di una sua condotta irrispettosa nei confronti dell’arbitro De Santis che è la stessa condotta che è stata poi riportata dal De Santis nel referto arbitrale… ecco, allora, voglio dire… ma il De Santis non doveva riportare nel referto arbitrale quello che ha fatto il Presidente Cellino?… ricordiamoci che non era solo… e, ovviamente, parliamo di soggetti che sono apparentemente… almeno secondo l’impostazione accusatoria… antagonisti, in questo processo… il Moggi e il Cellino… entrambi… il Dottor Moggi parlando coi giornalisti… il Dottor Cellino, addirittura, ha fatto… sicuramente, questo sì, grave… parlando con un alto esponente della Federazione Italiana Gioco Calcio… definiscono entrambi il De Santis un ‘figlio di…’ e un ‘bastardo’ …ma figuriamoci di che associazione stiamo parlando… entrambi definiscono De Santis in tal modo… De Santis riporta… ovviamente, ancora inconsapevole perchè, ovviamente, non conosceva all’epoca i contenuti delle intercettazioni telefoniche tra Ghirelli e Cellino… il De Santis… e questo è emerso non solo in quel caso, ma in tutti gli altri casi… anche vedrete con riferimento a Vignaroli, giocatore del Parma… il De Santis si è attenuto… e questo risulta poi… ecco perché contesto questo metodo accusatorio dei Pubblici Ministeri… perché non hanno… non hanno fatto… loro hanno fatto interpolazioni di dati solo con riferimento alle schede svizzere… perché non hanno interpolato i dati, gli indizi con riferimento a tutte quante le contestazioni che sono state mosse nei confronti degli imputati, e in particolare, per quanto mi riguarda, De Santis e Cenniccola?… perché non sono stati incrociati questi dati?… perché si è agito solo per teoremi? Il De Santis ha refertato, ha riportato nel referto esattamente quello che ha raccontato… che il Cellino ha raccontato al Ghirelli, appunto, con riferimento a quanto avvenne dopo la partita… quindi, alle pacche sulla spalla… quindi, alla presa in giro… quindi, al comportamento irrispettoso del Cellino nei confronti del De Santis… e, voglio dire, e il Cellino, addirittura, è venuto a testimoniare in quest’aula… ha parlato dei suoi convincimenti… sia con riferimento ai sorteggi arbitrali… di sensazioni, di opinioni… ma, forse non erano le stesse cose che aveva… cosa poteva dire di più?… ha detto forse qualcosa di più rispetto a quello che disse con riferimento alla ‘Combriccola Romana’?… a quello che disse Spinelli, a quello che disse Dal Cin… a quello che dissero questi personaggi che hanno portato sulla base di queste sensazioni… addirittura, in un certo momento, diventate sensazioni collettive… hanno portato il De Santis sul banco degli imputati di questo processo… perché di elementi sintomatici di condotte compatibili con quanto è stato riportato nei capi di imputazione… non solo sono scarsi, ma vi sono addirittura elementi che contrastano, elementi contrari…
  24. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 1h57'55'' - 2h19'37'' Gallinelli: E… con riferimento alla partita Fiorentina-Bologna… eh, qua, Signori Giudici e Signori del Tribunale, emerge un dato molto, molto importante… che veramente lascia… lascia forti dubbi su come sono stati elaborati… come sono stati elaborati i capi di imputazione contestati all’imputato… ricordiamoci che davanti a questo Tribunale il Colonnello Auricchio disse, addirittura, a contestazioni mosse dai difensori… ‘Ma i capi di imputazione non li ho fatti io’ …quindi, non sono stati sviluppati da lui all’esito delle indagini… li ha fatti il Pubblico Ministero… certo, non vi è alcun dubbio che sia… che debba essere il Pubblico Ministero a formulare i capi di imputazione, ma qua abbiamo visto che c’è una distonia evidente ed assoluta tra i risultati indiziari… che sono emersi, appunto, all’esito dell’indagine… e poi, il contenuto dei capi di imputazione che sono stati poi contestati agli imputati con riferimento a quel tipo, a quella particolare attività di indagine riferita ad ogni singolo incontro di calcio oggetto di contestazione. E, guardate… qua, ovviamente, emerge come ho detto la figura… quello che era stato prospettato a Facchetti… e, poi, ovviamente, tramandato da Facchetti, a Gianfelice Facchetti… e poi, ovviamente, è passato per altre mani… quello che era il teorema delle ammonizioni mirate… ammonizioni… teorema, che non è stato, come ripeto, il frutto di una approfondita ed attenta attività di indagine, ma era un teorema che è stato semplicemente mutuato da quei sospetti e pregiudizi che erano manifestati dal Nucini… e poi, ovviamente, avvalorati dal Facchetti… in epoca precedente. E… quelle informative del… del… relative, appunto, a questo incontro… e questo rende chiarezza della distorsione valutativa che è stata operata… anche con riferimento ai contenuti delle intercettazioni telefoniche poi posti a sostegno di tale contestazione… laddove si dice che questa telefonata… appunto, la numero 5738… eh, telefonata… e questa, ovviamente, è stata ritenuta sintomatica della frode sportiva… telefonata postuma, quindi… e da tale telefonata postuma viene desunta una frode sportiva con riferimento all’incontro Fiorentina-Bologna… evidentemente, in assenza di alcuna telefonata, di alcun indizio sintomatico di un accordo… quindi, di una istigazione di un accordo fraudolento con riferimento a questa partita… viene utilizzata questa telefonata successiva all’incontro tra un giornalista sportivo e il Moggi per inferire dal suo contenuto la esistenza di una frode sportiva consistente nell’ammonizione dei giocatori del Bologna… Nastase e Petruzzi… che la domenica successiva… appartenenti ad una squadra, il Bologna… che la domenica successiva avrebbe dovuto incontrare la Juventus… quindi, teorema consistente anche nei cosiddetti vantaggi indiretti e forniti alla Juventus dal De Santis… cui, poi, viene contestato anche l’incontro successivo, Bologna-Juventus, in concorso con l’arbitro Pieri… e anche questa contestazione di concorso, Signora Presidente e Signori Giudici, lascia veramente il tempo che trova… che da un lato il De Santis avrebbe offerto il suo contributo ammonendo questi giocatori diffidati… e quindi, questa ammonizione avrebbe addirittura poi offerto un contributo causale alla condotta successiva dell’arbitro Pieri… che avrebbe invece direttamente favorito la Juventus assegnando un calcio di punizione… e quindi… oppure, compiendo altre condotte che avrebbero poi determinato la vittoria finale della Juventus… quindi, anche qui vedete che anche questa tipologia di formulazione di capi di imputazione è… contrasta con la tecnica che è stata invece utilizzata dalla Pubblica Accusa… cioè, da inferire dalla… le contestazioni di frode sportiva l’appartenenza del singolo arbitro al contesto associativo… e viceversa, dalla appartenenza… prospettata appartenenza associativa inferire la commissione di condotte di frode sportiva… quindi, c’è doppia inferenza indiziaria, ovviamente che come emerge dagli atti di indagine non è un’inferenza che dal fatto noto poi porta, quindi arriva a dimostrare il fatto ignoto… ma che da un fatto noto… ehm, da un fatto ignoto cerca di dimostrare un fatto partendo da un altro fatto ignoto… quindi, è un’inferenza assolutamente che non trova ingresso, non può trovare ingresso nel protocollo che deve essere seguito nella valutazione della prova con riferimento ai processi indiziari. E vedete che da tale telefonata viene affermato che entrambi gli interlocutori parlano di ‘delitto perfetto’ … il ‘delitto perfetto’ sarebbe stato, sarebbe consistito nell’ammonizione da parte del De Santis dei giocatori diffidati… di due giocatori diffidati del Bologna… addirittura si parla di tre… e questo è un elemento sintomatico, addirittura, delle estraneità della… di tutte le persone a cui è stata… di tutti i soggetti a cui è stata contestata tale frode sportiva… laddove, addirittura, c’è un dato che è rilevante… il Damascelli pensa che fosse diffidato anche un altro giocatore… il Gamberini… e De Santis… e il Moggi, a cui viene riferita questa circostanza, addirittura dimostra… e questo, ovviamente, emerge dal contenuto della telefonata… la mancanza assoluta di conoscenza in merito al fatto che il Bologna avesse questi giocatori diffidati… quindi, tale elemento è assolutamente sintomatico di alcuna… dell’assenza di alcuna condotta di frode sportiva riferibile al De Santis. Addirittura… e questo emerge da elementi, appunto, che sono incontestabili… anche da una telefonata relativa al fatto che, appunto, De Santis parla col suo interlocutore… che è l’assistente Coppetelli… e dice… De Santis (in sottofondo): …ex arbitro… Gallinelli: …ex arbitro… e dice che addirittura avrebbe detto a Marocchi… il quale gli faceva notare che il Bologna aveva addirittura ben nove giocatori diffidati… che lui non poteva sapere… e mi riferisco alla telefonata progressivo numero 2402 del 5 Dicembre 2004… che, addirittura, lui non sapeva, non era una circostanza che poteva conoscenza l’arbitro… quindi, relativa a questi giocatori diffidati del Bologna… e, addirittura, in senso ironico, diceva al Marocchi… quindi, è del Bologna… ‘Ma, a questo punto, anziché scrivere il nome sulla maglietta dei giocatori, scrivete… scriveteci sopra “Diffidati”’ …ehm, scusate, questa era allora la numero 2402 del 5 Dicembre 2004… e il passaggio a cui ho fatto riferimento è… è questo, appunto… il De Santis dice, appunto, racconta quanto riferito a Marocchi… ‘Se pensi di venire dentro lo spogliatoio mio… già stai con la testa, con la malafede prima che cominci la partita… perché se pensi che mi metto a pensare che ci stanno diffidati, allora te lo dico… allora, dentro la maglietta invece di scrivere il nome, scrivici “Diffidato” la prossima volta’ …e quindi, Signori Giudici, poi, tra l’altro… quanto, appunto, al discorso della fraudolenza dell’atto… credo che sia, ovviamente, molto facile che su undici giocatori di una squadra… laddove, appunto, nove sono diffidati… credo che sia, chiaramente, molto probabile che, ammonendone due… quindi, si possono ammonire due che erano diffidati… Gamberini, nonostante, appunto, sia stato affermato che… fosse stato affermato che era diffidato, Gamberini era un giocatore che non era assolutamente diffidato… i due diffidati erano Nastase e Petruzzi… è emerso, appunto, che erano giocatori tra l’altro di basso rilievo, che avevano poche presenze… non che il cosiddetto peso specifico di cui parlava Auricchio sia determinante… ma erano, comunque, giocatori molto fallosi che avevano subito, tra l’altro, molte ammonizioni… che erano molto elevate con riferimento in proporzione al numero delle partite giocate… e quindi, credo che non sia ravvisabile in questo comportamento alcuna condotta fraudolenta addebitabile al De Santis. E, sempre con riferimento a questa partita, appare meritevole di considerazione la telefonata numero 7101 del 5 Dicembre 2004, intercor… ore 18.22… intercorsa tra Pairetto e Borsari Franco, l’osservatore arbitrale di quella partita… l’osservatore, Borsari, dice, riferisce a Pairetto ‘Massimo, direi che ha fatto una buona partita… la partita non è stata difficilissima, però è stata sempre in apprensione… ha tenuto sempre in apprensione dal primo all’ultimo minuto… c’è stata una piccola cosa, niente di trascendentale, insomma… […] di particolare rilievo non ci sono stati… lui ha fatto il suo dovere, insomma… partita ottimale, diciamo, sull’8.60’ …quindi, nessun rilievo viene mosso al De Santis con riferimento a tale partita. E direi che anche l’elemento di contestazione di tale partita… che è la famosa telefonata, quella diciamo… le cosiddette pseudo intercettazioni ambientali… le telefonate di rimbalzo di cui ha parlato la Pubblica Accusa… e mi riferisco alla telefonata Moggi-Garufi del 3 Dicembre del 2004… eh, credo che un dato che non è stato assolutamente evidenziato è che il riferimento, appunto, al terzo interlocutore… quindi, all’interlocutore indiretto di questa telefonata sia Racalbuto e non sia De Santis… quindi, non vedo… e si parla di avanzare il Milan nelle ammonizioni, ma De Santis andava ad arbitrare Fiorentina-Bologna… badate bene che, tra l’altro, in quella partita, Fiorentina-Bologna, De Santis ha ammonito due giocatori della Fiorentina… uno dei due fu Mic… Miccoli e Dainelli… Miccoli andò in diffida a causa di quella ammonizione per la partita successiva che era Milan-Fiorentina… e quindi credo che anche questo elemento contrasti con l’ipotesi accusatoria… anche in considerazione del fatto che il cosiddetto… nel momento genetico dell’operazione salvataggio Fiorentina… il momento genetico negativo… quindi, degli arbitraggi a svantaggio… poi, trasformatisi in cosiddetti arbitraggi a vantaggio della Fiorentina dopo il 22 Aprile del 2004… anche in tale condotta arbitrale se vogliamo considerarla sintomatica… quindi, configurabile come frode sportiva, il De Santis si sarebbe comportato, ovviamente, in contrasto con lo schema delle finalità associative perché in quel momento si parlava di Dossier Della Valle… quindi, in contrasto con… di atteggiamento sfavorevole alla società Fiorentina di Della Valle… il De Santis, allora… secondo questa impostazione accusatoria… avrebbe favorito indirettamente la Fiorentina… quindi, si sarebbe comportato, avrebbe agito in contrasto con le finalità associative. E… proseguo con la telefonata del 5 Dicembre 2004, la numero 664, Bergamo-De Santis, successiva alla partita Fiorentina-Bologna… ‘Eh, hai visto?… oggi ho ammonito Petruzzi… perché voleva l’ammonizione… ma perché… in pratica, io ho ammonito ad un certo punto Petruzzi e Nastase… eh, lui è venuto perchè…’ … ‘M’hai preso due diffidati?… perché, Petruzzi che c’entra?… perché è venuto Petruzzi?’ … ‘…da lontano, con questa mano… è già ammonito… ho detto “Fermo qua. Giallo”, gli ho fatto… e poi ho fatto giallo a Nastase… e il gol di Miccoli… gli è andato via, gli ha tirato la maglia, e l’ha buttato giù… ma in campo, nessuno ha detto niente… solo Marocchi, ho dato una scrollata a Marocchi’ …eh, le frodi sportive del De Santis sarebbero solo… consistenti solo nel dare scrollate a giornalisti e a dirigenti che si lamentavano… come tutti gli altri dirigenti, come normalmente avviene di… di decisioni ritenute sfavorevoli per la propria squadra… non assolutamente sintomatiche di alcuna condotta fraudolenta… gli ho detto ‘Tu non mi puoi dire dentro qui… hanno giocato una partita squallida, non c’è stato niente, ti dico… non c’è un episodio, una situazione, non c’è niente… io ho fatto quattro ammoniti al Bologna e due ammoniti alla Fiorentina’ …quindi, vedete che il De Santis ha ammonito anche… quindi, tra quei nove diffidati… anche due giocatori che non lo erano… ‘Quindi, ho fischiato… proprio preciso… quindi, però, m’ha dato la sensazione di quello che pensava che uno gli desse una mano… e invece ho fatto quello che c’era da fare in campo’ …e questo riferito a Marocchi… prosegue la telefonata, si parla dell’ammonizione a Meghni, giocatore che non era diffidato… anche questo elemento andrebbe valorizzato, evidenziato dalla Pubblica Accusa… poi, ovviamente, di indirizzano gli indizi verso i giocatori diffidati… ma, mi chiedo per quale motivo la Pubblica Accusa non abbia evidenziato anche il fatto che De Santis abbia comminato ammonizioni a giocatori che non erano colpiti da diffida… e quindi, che potevano giocare tranquillamente la domenica successiva contro la Juventus… E… ora… quindi, il riferimento alla telefonata Moggi-Garufi credo che sia inconsistente e sia, tra l’altro, anticipatorio rispetto a quanto poi dirò con riferimento alle sim svizzere perché tra i criteri adottati per attribuire… quindi, per individuare come reale utilizzatore di queste sim svizzere il Tizio, Caio, Sempronio… è stato utilizzato anche quello relativo alla sovrapposizione di dati… in questo caso, dall’ascolto di telefonate in chiaro… quindi, intercettate… e dall’ascolto anche di telefonate cosiddette indirette… quindi, in telefonate in cui il Moggi avrebbe parlato con altri interlocutori… non… tra tali interlocutori indiretti, non è mai comparso il De Santis… il De Santis, che, ripeto… a differenza di Collina e di altri arbitri… Rosetti e via dicendo… è stato l’unico ad essere intercettato dal Novembre del 2004 fino a Giugno del 2005 su tutte le utenze sue cellulari… quindi, questo dimostra, la dice lunga anche sulla validità… quindi, con riferimento alla… diciamo, l’indizio individualizzato di questo metodo… del metodo che è stato utilizzato per anche l’attribuzione delle sim svizzere… in questo caso, ha avuto… questa metodologia è stata utilizzata per attribuire al De Santis una frode sportiva in una partita che… ovviamente, con riferimento ad una telefonata che era… il cui interlocutore non era il De Santis, ma un altro arbitro, Racalbuto, che doveva arbitrarne un’altra… quindi, questo dimostra l’assoluta inconsistenza e erronea valutazione della Pubblica Accusa dei dati, degli elementi che sono emersi nel corso dell’indagine. E con riferimento alla… sempre a Fiorentina-Bologna, io evidenzio alla Signoria Vostra, il… la prova dichiarativa che… credo che siano importanti le prove dichiarative, soprattutto quando riferiscono fatti non de relato, ma fatti che… come ve ne sono stati tanti nel corso di questa istruttoria dibattimentale… che escludono, che dimostrano l’assoluta estraneità degli imputati relativamente alle imputazioni contestatigli. Il fatto che Gazzoni Frascara… quando è stato sentito in questo processo… ha evidenziato la circostanza che, quando è stato sentito a sommarie informazioni testimoniali… eh, prima, nella fase antecendente alla… appunto, alle dichiarazioni che lo stesso ha reso, gli sono state fatte… e questo lo troverete nelle trascrizioni… sentire delle telefonate, e gli è stato detto che da tali telefonate… quindi, questo si chiama condizionamento e suggestione del teste… da tali telefonate emergeva il… con chiarezza il condizionamento, l’alterazione dell’andamento del risultato della partita Fiorentina-Bologna… quindi, della partita relativa alla… quindi, giocata dalla squadra di cui, ovviamente… a cui lo stesso era interessato… Quindi, questa è stata anche la metodologia utilizzata dalla Pubblica Accusa per cercare… eh, ovviamente, invece è stato definito l’atteggiamento dei testi assolutamente omertoso quando invece s’è cercato in tutti i modi, anche utilizzando queste intercettazioni telefoniche che, badate bene, sono state anticipate a ragion veduta su alcune testate giornalistiche prima, poi, di essere utilizzate per… per indirizzare in un certo modo le sommarie informazioni testimoniali che si richiedevano a soggetti che, tra l’altro, erano direttamente interessati… quindi, non terzi estranei a… rispetto, appunto, ad un accadimento… ma soggetti direttamente interessati, come avete visto, con le richieste di risarcimento danni che sono state poi formulate dalle parti civili… poi, vedremo che… come in un certo senso, anticipato dall’Avvocato Picca… paradossalmente il De Santis nella partita di cui… nell’incontro contestato di cui al Capo A10 dell’imputazione… avrebbe indirettamente favorito il Bologna… che è costituito parte civile nei suoi confronti… quindi, questa circostanza dimostra veramente la… le distorsioni, le errate interpretazioni, le… gli slalom interpretativi che sono stati fatti per dimostrare a tutti i costi la responsabilità del De Santis con riferimento ai reati che gli sono stati contestati. Eh, quindi, questa è la valutazione, diciamo, dell’indizio in modo aggregato, in modo complessivo… quindi, non indizio per indizio… perché il giudice può desumere, sì, la prova da una serie di indizi, ma laddove tali indizi siano valutati non partitamente, ma nel loro complesso… siano riconducibili in modo significativo ad un’unica causa e ad un unico effetto comune… quindi, non ci siano ipotesi alternative che possano, ovviamente, diminuirne la valenza dimostrativa della responsabilità dell’imputato. E questo… questo… questa metodologia non è stata… questo, appunto, emerge in modo costante e imponente in questo processo… non è stata utilizzata dalla Pubblica Accusa la quale si è limitata a mettere in fila solo quegli indizi che potevano, ovviamente, confermare solo la loro ipotesi accusatoria… e scartare quelli che tale ipotesi, ovviamente, non solo non confermavano, ma che facevano naufragare proprio in modo assolutamente insuperabile.
  25. Difesa De Santis - Avvocato Gallinelli – Napoli, 12 Luglio 2011 MP589504.MP3 1h35'18'' - 1h57'55'' Gallinelli: E, sempre con riferimento all’incontro Lecce-Juventus che... io mi sto soffermando su questo incontro perché, Signor Presidente e Signori del Tribunale, su questo incontro e su quello Fiorentina-Bologna e su Reggina-Cagliari si fonderebbe la… in modo diretto… la partecipazione del De Santis alla… al contesto associativo di cui al Capo A dell’imputazione… e, badate bene, direttamente con la partita Lecce-Juventus, indirettamente con la partita Fiorentina-Bologna, e meno indirettamente… e ancor più indirettamente con la partita Reggina-Cagliari che non sarebbe stata diretta, appunto, nella… stando a quanto affermato dalla Pubblica Accusa… a favorire, ad avvantaggiare la Juventus o la Reggina, ma semplicemente sarebbe stata diretta a una ritorsione del De Santis nei confronti del Cellino per i fatti relativi… per quanto lo stesso aveva dichiarato con riferimento alla, ormai famigerata, ‘Combriccola Romana’. E quindi, l’unica partita, l’unico incontro di calcio direttamente… stando, appunto, all’impostazione accusatoria… alterato… quindi, come terminale, come segmento arbitrale… quindi, nella parte relativa al segmento arbitrale di tale contestazione sarebbe l’incontro Lecce-Juventus. ‘Eh, mamma mia che campo che c’era… comunque ha tenuto’ …quindi, progressivo 1929 del 14 Novembre del 2004, ore 17.57… quindi, siamo in un momento successivo all’incontro… ‘Ho preso un po’ d’acqua, eh!’ … ‘Eh, c’era Zeman che rompeva’, dice Pairetto… quindi, evidentemente, ha già sentito dei commenti… qui, nella televisione… dei commenti relativi a… ‘Eh, ma che voleva?’ … ‘Sì, lui ha detto… perchè con il terreno così non si può giocare… ha detto che era assolutamente irregolare’ …questo dice Pairetto… ‘Lui è sempre il solito’ …De Santis ‘A me pare che questi hanno giocato… e hanno giocato, pure… pure abbastanza bene come partita… e quindi, non vedo che… i giocatori alla fine tutti tranquilli… nessuno ha mai detto “Ah!” durante tutta la partita, eh!’ …Pairetto ‘Sì, ma ho visto che nessuno ha chiesto di…’ [massa del microfono] ‘…certo, chi era tecnicamente più bravo…’ …eh, ora vedete che questo… sono questi i contenuti delle conversazioni telefoniche che trovano perfetto ed adeguato riscontro nelle dichiarazioni testimoniali… quelle, appunto, a cui ho fatto riferimento di Del Piero e Ledesma relativamente al fatto che erano state… era stato chiesto dall’arbitro De Santis se ritenevano di giocare l’incontro… relativamente al fatto che nessuno dei giocatori, nessuno dei capitani ha chiesto durante la partita di sospendere l’incontro per impraticabilità del campo… e poi il De Santis si ritrova un capo di imputazione relativo, appunto, alla mancata sospensione di una partita che nessuno gli aveva richiesto di sospendere. E, ma, immaginiamoci… non abbiamo una ipotesi alternativa… tale impostazione accusatoria deriverebbe dal fatto che la Juventus era in vantaggio… ma… e quindi, il De Santis avrebbe sospeso la partita per evitare che la Juventus, appunto, non realizzasse tale risultato favorevole… ma non abbiamo… cosa sarebbe successo, allora, se, magari, fosse passato in vantaggio il Lecce, il De Santis avesse sospeso la partita?… avrebbero detto che il De Santis aveva sospeso la partita perché il Lecce era passato in vantaggio… quindi, vedete quante ipotesi alternative ci sono e quante ipotesi alternative non sono state assolutamente considerate dai Pubblici Ministeri. E, sempre nel corso di questa telefonata, il De Santis dice ‘Io, pensa, dopo la partita sono andato dentro lo spogliatoio del Lecce… ho parlato con i giocatori… gli ho detto “Allora, che ve ne sembra?” … dice tutti, “No, perfetto” …poi, sono andato da quelli della Juventus… stessa cosa… quindi, nessuno mi ha chiesto in un momento, in un attimo della partita di dire “Controlliamo, vediamo”’ …eh, Signora Presidente, Signori del Tribunale, qua è veramente allarmante come una telefonata così chiara nel suo contenuto come… così chiara nella sua direzionale… eh, univocamente favorevole alla dimostrazione dell’estraneità del De Santis rispetto a questa contestazione… che poi, ovviamente… a cui si aggiunge un elemento accusatorio consistente nel numero delle magliette che il De Santis avrebbe ricevuto dalla società bianconera… tra l’altro, anche da quella del Lecce… sintomatico della autorevolezza… quindi, del rapporto privilegiato… perché sempre qui torniamo, ma nessun altro elemento vi è… vi è mai stato, ed è rinvenibile in questo processo… di un rapporto privilegiato… perché, avendo preso un numero considerevole di magliette… appunto, di cui si sarebbe vantanto anche con il Martino Manfredi… eh, dimostrebbe… tale elemento sarebbe sintomatico di un rapporto particolare con la Juventus… e quindi, sarebba anche sintomatico, eventualmente, di una condotta di frode sportiva posta in essere dal De Santis con riferimento a tale competizione calcistica. Vedete veramente la debolezza di tale impostazione accusatoria… debolezza, che sarebbe emersa già da molto tempo… con Cenniccola… per quanto riguarda Cenniccola è stata richiesta l’assoluzione, ma… eh, ma credo che non sarebbe stata assolutamente cosa errata da parte della Pubblica Accusa… e, neanche, appunto, configurare un capo di imputazione nei confronti, non solo del Cenniccola, ma anche del De Santis sulla base, esclusivamente, sulla base della lettura di questa conversazione telefonica. Addirittura, sono state valorizzate conversazioni telefoniche in senso accusatorio assolutamente equivoche, assolutamente non dirette a far comprendere nel significato, appunto, accusatorio, ma suscettibili di ricostruzioni alternative. Tale contenuto appare evidente come invece sia inequivoco sotto il profilo dimostrativo, appunto, dell’inesistenza di alcuna condotta di frode sportiva con riferimento a tale partita. Quindi… telefonata numero 2015 del 14 Novembre 2004, ore 19.34… Pairetto-D’Addato… questa, ovviamente, è sempre… eh, vedete che non è solo una telefonata… è questo il dato ovviamente che è veramente sorprendente… perché, laddove fossero state evidenziate dai Pubblici Ministeri anziché 11 telefonate relative, appunto, ad un episodio di quelli contestati, 10… eh, ovviamente, sarebbe spiegabile con una mera disattenzione, una erronea elaborazione dei dati risultanti, appunto, dall’attività di captazione telefonica… ma, qua le telefonate che veramente sono sintomatiche, emblematiche dell’estraneità del De Santis alle contestazioni che gli sono state elevate sono sicuramente numerose… e, addirittura superiori a quelle che invece sono state utilizzate… e mi riferisco a quelle delle magliette, a quelle dei complimenti del Moggi al De Santis… da quelle che sono state utilizzate invece per la formulazione dei capi di imputazione… Ecco… Pairetto-D’Addato, la conversazione… dicevo, la numero 2015 del 14 Novembre 2004… ‘Gigi, volevo dirti… a me l’arbitro è piaciuto… non ha fatto gravi errori, grossi errori… ha gestito una partita complicata, difficilissima… mamma mia, una partita su un campo impossibile… squadre veloci…’, dice D’Addato… quindi, l’osservatore arbitrale di quella partita… ‘…tecniche, grintose… molto, ma molto difficile… forse, questa… come l’ha tenuta la partita in mano, come l’ha diretta, come l’ha gestita… al di là di qualche segnalazione di Cenniccola…’ …quindi, viene evidenziato, quindi, in modo tranquillo e sereno da parte dell’osservatore arbitrale anche gli errori… legittimi… commessi dall’assistente… ‘…al di là di qualche segnalazione di Cenniccola… di un paio di errate valutazioni di fuorigioco… però, tutto sommato la gara… non ha inciso sul risultato… la gara… ha inciso nella gestione… cioè, lui ha tenuto bene la gara in mano… volevo quasi premiarlo… premiarlo, cioè 8… 8.70…’ …questo riferito al De Santis… poi vedremo che anche la contestazione relativa alla presunta pattuizione del voto da dare all’assistente Cenniccola… pattuizione, appunto, tra De Santis e D’Addato… non ha avuto uno sviluppo investigativo, ovviamente, perché il risultato sarebbe stato contrario all’impostazione accusatoria… cioè, la pattuizione del voto concordata da De Santis col D’Addato sarebbe stata nella misura di 8.60… eh, non è stato poi verificato, accertato… perché non interessava verificarlo… che, invece, il voto poi assegnato al Cenniccola fu di 8.40… quindi, anche qui assistiamo a un mancato sviluppo della… nel senso, appunto, della completezza e approfondimento investigativo… sviluppo della tesi… perché non la posso chiamare ipotesi… tesi investigativa attraverso, appunto, la ricerca di riscontri che, eventualmente, potevano anche risultare sfavorevoli alla impostazione accusatoria… come nel caso di specie. ‘Eh, ho visto il numero 1 molto bene’ …l’assistente… parliamo di Griselli… Griselli… sì, quindi, vedete che si parla… non si parla solo di Cenniccola… non si parla di un assistente che sarebbe stato designato proprio al fine, allo scopo di alterare la… lo svolgimento della competizione di cui ci stiamo occupando… eh, si parla di Griselli… ‘…che ha fatto tutto bene, se non qualche indecisione su un caso, su alcune valutazioni, segnalazioni di fallo… mentre, su Cenniccola mi è dispiaciuto perché in due circostanze era proprio plateale… probabilmente era difficile mantenersi in piedi su un campo così…’ …quindi, vedete che, addirittura, i primi ad avere problemi su questo campo sono stati gli assistenti che poi per… proprio per questa cosiddetta impraticabilità del campo si sono trovati a essere imputati con riferimento a tale competizione calcistica… ‘Però, tutto sommato, l’arbitro a me è piaciuto, l’arbitro’ …quindi, 8.70… quindi, si decide… quindi, si parla del voto da assegnare al… al De Santis. Ecco… quella, appunto, la telefonata a cui ho fatto riferimento… quindi, del 14/11/2004, Martino Manfredi-De Santis, la numero 772… e si parla, appunto, del… questa telefonata è successiva, ovviamente, all’incontro… alla 2207… e De Santis dice ‘Sì, è colpa tua… gli ho detto è tutta colpa tua… gli ho dato una scrollata… quindi, è venuto…’ …qua parla… si parla di un… di… Ledesma… ‘Questo è uno scemo che perde tempo… glielo spieghi… sì, non vedo il tabellone… l’ho visto… e dice “Non l’ho visto il tabellone” … ha detto “Perché hai giocato prima che fischiassi? Ho sentito un fischio” …solo tu l’hai sentito… lo stadio… solo tu lo hai sentito in tutto lo stadio il fischio… hai visto il secondo tempo? … ma Cenniccola i fuorigioco li ha indovinati, o no?’ …chiede… chiede De Santis… quindi… e, ovviamente, anche da qua emerge l’assenza di alcun preventivo accordo finalizzato all’alterazione… se no, non avrebbe avuto alcun senso che De Santis chiedesse al Cenniccola delucidazioni in merito alla condotta possa in essere dal Cenniccola con riferimento, appunto, alla corretta o errata valutazione di due fuorigioco… ‘Ne ha fermato pure uno alla Juve’, dice Martino Manfredi… ‘Sì, lo so, perché l’ho visto io… infatti, lo guardavo, dico “Enrì, tutto a posto?” …non ha azzeccato… eh, ma perché… ‘a Cenniccola… ha detto… perché a Lecce ha detto rigore grosso come una casa?’ …questo, si fa riferimento al giornalista Grassia che aveva, ovviamente… iniziava, aperto le polemiche relative a quest’incontro… ‘E’ stato un fallo che ha fischiato di Grassetti su cosa…’ …e De Santis ‘Gli ha tagliato la strada’ …De Santis… ‘E allora gli ho detto “Tu sei uno prevenuto” …’ …quindi, con riferimento a questo giornalista non sereno… ‘”Tu mi dici…” …lui mi ha detto “Tu mi dici così… mi offendi” …offenderti… ‘ …dice De Santis… ‘perché io ti dico la verità, lo sai che io ti dico la verità’ … ‘Perché Cenniccola dovrebbe smettere, ho detto… dovrebbe smettere Cenniccola…’ …e c’era Cenniccola che stava lì… quindi, questo Grassia, praticamente, faceva dei commenti negativi su Cenniccola dicendo, appunto, che doveva… avrebbe dovuto smetterla di fare l’assistente… E quindi, passiamo alla telefonata… la 792 del 15 Novembre 2004, Cenniccola-De Santis… e Cenniccola dice ‘Mi sono visto sia RAI2 che ControCampo’ …e qua, credo che possiamo preparare quello che dovrà evidenziarsi con riferimento alla… alla, sempre cosiddetta tutela mediatica, no?… che sarebbe stata riservata a De Santis… in questo caso, appunto, anche al Cenniccola… ‘Son riuscito a vederli tutti e due perché li hanno fatti in momenti diversi’ …le situazioni, no?… cioè, i fuorigioco che erano, ovviamente, in contestazione… ‘A ControCampo tranquillo… Cesari ti ha dato ragione, Cesari… ti ha trattato benissimo ieri sera, Massimo’ … ‘Cesari gli ha fatto quel…’ … ‘No, veramente, è stato bravissimo con te, Cesari…’ … ‘Ammazza… che gli è successo?’, dice De Santis… ‘A me, guarda, hanno vedere solo questo episodio di Ibrahimovic… però, guarda Massimo… io per carità, io posso veramente… però, io ti posso dire che io quell’immagine… io non lo so se è fuorigioco quello, Massimo’ …e qui stanno discutendo in modo assolutamente pacifico e tecnico riguardo a episodi di gioco… quindi, questi sono elementi assolutamente contrari alla valutazione… quindi, alla impostazione accusatoria che è stata formulata nei confronti di entrambi… ‘Va bene… solo quello… non ha detto niente su di me… a RAI2, mi hanno massacrato’ …quindi, Cenniccola sarebbe stato massacrato… quindi, con riferimento a queste due errate valutazioni di fuorigioco… una, abbiamo visto, relativa anche alla… quindi, negativa per la Juventus… sarebbe stato massacrato da RAI2… quindi, figuriamoci di quale tutela mediatica stiamo parlando… perché, ovviamente, questo è un dato che credo che sia facilemente comprensibile… non era solo ‘Il Processo di Biscardi’ ad occuparsi del campionato di calcio di Serie A e B… ma vi erano numerosissime trasmissioni televisive… e, invece, sembra che tutto questo discorso della tutela mediatica sia stato unilateralmente ridotto dai Pubblici Ministeri a questa trasmissione… come a fare intravedere un rapporto privilegiato… anche in questo caso… tra Moggi e certi giornalisti sportivi… in questo caso, Baldas… ‘Allora, gli hanno detto… sì, Agnolin ha detto che per lui invece si poteva giocare’ …quindi, qui vedete anche una persona assolutamente disinteressata… quindi, Agnolin, ex arbitro… e quindi, che stava partecipando a una trasmissione televisiva molto importante… sicuramente più seguita del ‘Processo di Biscardi’ …stava commentando, e diceva… a differenza di quanto invece aveva sostenuto Zeman… che secondo lui il campo era praticabile… ‘Sì, ha detto che si poteva giocare… e Semeraro ha detto “Sì, ma gli errori più grossi sono stati quelli dell’assistente, non di De Santis” …ha detto Semeraro…’ …e De Santis ‘Sì, e Zeman?’ …quindi, De Santis chiede quali sono stati i commenti di Zeman… ma anche qui… io ovviamente devo riferirmi a quanto sostenuto dalla parte civile Lecce… addirittura, qua si è sostenuto… quindi, vedete l’alternatività dell’indizio accusatorio… e, ovviamente, elaborato nei confronti del De Santis… è stato addirittura sostenuto che anche in questa partita… come poi quella, Reggina-Cagliari… e poi vedremo anche Livorno-Siena… il De Santis avrebbe agito in modo fraudolento per ritorsione nei confronti di Zeman, allenatore del Lecce… quindi, questo ovviamente è stato un argomento che è stato introdotto in discussione dalla parte civile Lecce… quindi, vedete, quale… a seconda dell’interesse in gioco come può cambiare l’impostazione accusatoria… ‘E lo sai… che ti ha detto delle cose bruttissime… bruttissime… cioè, Boniek…’ …quindi, Boniek… quindi, è un soggetto assolutamente estraneo a tutto il contesto di cui stiamo parlando fu l’unico che mosse delle critiche al De Santis… ‘Ha detto che sei un arbitro mediocre’ …quindi, vedete che tutti quanti, nelle trasmissioni televisive sportive, avevano libertà di giudizio anche nei confronti del De Santis che addirittura era considerato come il promotore, organizzatore dell’associazione per delinquere che è stata prospettata alle Signorie Vostre dai Pubblici Ministeri. E qui passiamo, appunto, all’unico segmento che ha consentito al Pubblico Ministero… ai Pubblici Ministeri di elevare il capo di imputazione nei confronti del De Santis… quindi, che si riduce nella consegna al De Santis di un certo numero… anche se considerevole… di magliette di gioco della Juventus… distribuite poi dal De Santis a tutta la quaterna arbitrale… quindi, anche al Morganti… allora vogliamo considerare anche inserito in questo contesto fraudolento il quarto uomo Morganti?… distribuite a tutta la quaterna arbitrale… all’osservatore D’Addato… al Cenniccola… al Griselli… quindi, in questo si ridurrebbe la contestazione di frode sportiva elevata al De Santis nel corso di questa partita… Poi, ovviamente, vi sono… non voglio dilungarmi su questo incontro perché ritengo che quelle telefonate che vi ho indicato siano, ovviamente, superiori sotto il profilo dell’attendibilità e della valenza dimostrativa… superiori a quelle indicate dai Pubblici Ministeri per evidenziare, per sostenere la responsabilità di frode sportiva del De Santis. Evidenzio la… sempre con riferimento, e concludo relativamente a questo capo di imputazione… la numero 1222 del 20 Novembre 2004, Martino Manfredi-De Santis… ecco, laddove, appunto, Martino Manfredi dice ‘Ho parlato con Pasquale… gli dà 8.40’ …ecco, questo, dicevo, è l’elemento che non è stato approfondito dai Pubblici Ministeri perché interessava solo soffermarsi su quella cosiddetta pattuizione del voto… ma era il De Santis che stava, ovviamente… che si preoccupava di […] …prima che un assistente, prima che un assistente arbitrale, un suo amico… quindi, di preoccuparsi che quel… magari, quegli errori commessi… uno anche nei confronti della Juventus… non potessero pregiudicare la… la… il voto che gli sarebbe stato dato… vedete che questo dimostra l’assoluta assenza di alcuna influenza… come poi, tra l’altro, è emerso anche con riferimento alla… all’omonimo Sergio De Santis… a un altro elemento accusatorio che è stato evidenziato nei confronti del De Santis, dove… attraverso l’assistente Duccio Baglioni… assolto in abbreviato con riferimento all’incontro Siena-Milan… per intervenire sull’osservatore Camerlenghi… per, appunto, dare un voto… anche in quel caso si era parlato di 8.60 all’assistente Sergio De Santis… si parlava di campionati di Serie C… quindi, assolutamente campionati estranei alle partite, agli incontri oggetto di valutazione da parte di questo Tribunale… anche in quel caso, al De Sant… al Sergio De Santis venne assegnato il voto 8.40 e non 8.60, come era stato evidenziato dalla Pubblica Accusa.
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