Vai al contenuto
joyce

9-1-1

Recommended Posts

Joined: 04-Jul-2007
5267 messaggi
10 ore fa, Bradipo76 ha scritto:

 

Vado un po' di fretta e questo post sarà inevitabilmente sconnesso. 

 

Secondo me quando facciamo certe valutazioni, dobbiamo mettere in conto sempre sia il bias del nostro essere tifosi, con le nostre aspettative, i nostri obiettivi, eccetera, sia le difficoltà del nostro contesto rispetto agli altri. 

 

Riguardo il primo, verso di noi siamo sempre molto ipercritici rispetto a quanto vediamo fatto dagli altri.  
Faccio un esempio. Ho visto il derby di domenica sera. A detta di molti Rabiot ha fatto una partita "importante". A me è sembrato lo stesso Rabiot che si vedeva a Torino, con il suo compito standard. 

 

Riguardo il secondo,  ne abbiamo avuto la riprova con Thiago Motta l'anno scorso. E' veramente complicato portare un "come gioca il Bologna" a Torino, per fare un esempio. 

Il Bologna di ieri potrebbe essere il Como di quest'anno.
Diventa complicato giocare quando sai, ad ogni ora della tua giornata, che la prossima la devi vincere. E se non sei un calciatore con una grossa tempra vai in difficoltà. In altri contesti sei tranquillo, ti basta fare la bella figura, quando vinci hai fatto una cosa enorme e quando perdi è "beh, rimani il Como". Apprezzando comunque moltissimo cosa sta facendo il Como. 
I paradigmi di questa dinamica possono essere i Thiago Motta, ma anche i Vlahovic ed i Koopmeiers. 

 

Spalleti è di fatto già "condannato" a subire gli stessi effetti. Non riuscirà ragionevolmente a trasformare questa Juventus nel Napoli che ha vinto lo scudetto, e nonostante questo noi senza dirlo ce lo aspettiamo lo stesso. 

 

Nella sostanza, io oramai sono dell'idea che smette di aver senso confrontare il calcio che si fa in un Bologna qualsiasi con quello che si fa a Torino. è lo stesso sport, ma è fatto in condizioni completamente diverse, che alterano siano la percezione del tifoso che le prestazioni dei calciatori. 

 

Sto guardando ora il tabellino della Roma. Dall'esterno si dice quanto son bravi, Gasperini genio, ma con quei numeri a Torino parleremmo di squadra difensivista. è il peggior attacco delle prime 10 squadre (assieme a noi). 

 

Tornando sul tema principale, Spalletti è qui credo da un mese, più o meno.

Realisticamente, non farà miracoli, ma secondo me è troppo presto presto per aprire inchieste. Troppo poco tempo, e grandi problemi da risolvere. 

Gli si chiede insistentemente di cambiar modulo. Di passare alla difesa a 4. Mettiamo in conto che oggi giocare a quattro implicherebbe giocare con Kelly e Kalulu in mezzo, con lo stesso centrocampo che non ha filtrato una sega da un anno e mezzo ad oggi. E personalmente questo non è uno scenario che non mi da grosse aspettative. 

Chiediamo un gioco gradevole, sì, ma rendiamoci conto che questo gioco gradevole deve passare per un centravanti che difficilmente sa stoppare la palla (e son cinque anni che è così) e due giocatori "tecnici" che giocano il 90% delle partite a testa bassa (e giocano così con tre tecnici diversi). Io non so come siano gli attaccanti del Como, ma i curricula dei nostri attaccanti sono oggettivamente questi. 

 

Qua sono d'accordissimo con te, Brad, ma infatti è SOPRATTUTTO una questione mentale, lo vedi nei Locatelli e McKennie che non rischiano UNO e dico UNO solo dei passaggi che fanno per tentare l'imbucata, non rischiano manco quando hanno la prateria davanti a sè e devono semplicemente fare il filtrante per l'uomo lanciato in campo aperto: sempre troppo debole o troppo forte.

Spalletti può e deve lavorare principalmente su questo, siamo d'accordo, anche perchè come dici te, il materiale a disposizione è quel che è. Però deve anche cercare più spregiudicatezza, capire che le partite bloccate NON le vinci al 200% mantenendo dentro McKennie e Locatelli, tirando fuori Yildiz e Vlahovic', tenendo fuori per 270' Zhegrova, Joao Mario e/o altra gente che non ha paura di fare un filtrante o di saltare un uomo in slalom, tutto qua.

 

Altrimenti, seriamente, tanto valeva proseguire con Allegri, o proseguire con Motta (che, però, pare avesse lo spogliatoio contro... PARE, eh), non chiamare Tudor etc, perchè tanto i risultati sempre quelli rimangono e si continua a giocare in ogni caso di m*rda. 

I giallorossi, invece, li ho citati in un altro thread: contro la Cremonese, Gasp è partito con un undici da incubo. Roma è altresì una piazza complicatissima da gestire. Eppure sta a +7, primo in classifica e, al netto dei pochi goal fatti, la sua Roma gioca COMUNQUE un calcio propositivo: certo, concede molto più campo e possesso agli avversari di quanto lo facesse la sua Atalanta, ma in ogni caso gioca senza paura, senza il terrore di sbagliare ogni singolo appoggio di mezzo metro, e se c'è da provare a rimontare o a vincere, fa dei cambi sensati, non tiene dentro i più stanchi, mette dentro gente fresca, fa continue rotazioni.

Noi, anche stasera, Mannaggia la *******, ci presentiamo con Locatelli e McKennie, gli unici due che non possono mai riposare: ma perchè?

Tu, voi, direte: "eh, ma ci sarà un motivo se alla fine ogni allenatore si affida a McKennie". Lo so, io so quanto possa essere prezioso McKennie, sia per spirito di sacrificio, sia per caratteristiche, sia tatticamente, ma IN QUESTO MOMENTO tenerlo dentro è totalmente controproducente, perchè è fisicamente scoppiato e perchè non può dare ALCUN apporto utile alla squadra. Per recuperarlo, deve RIPOSARE, non deve giocare da quinto a destra, a sinistra, da trequartista, da mezz'ala, da falso nueve, no: deve SEMPLICEMENTE RIPOSARE, perchè gioca settanta partite all'anno da cinque anni, Amen.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Jul-2007
5267 messaggi
2 ore fa, _aLEx-1O_ ha scritto:

 

Qua sono d'accordissimo con te, Brad, ma infatti è SOPRATTUTTO una questione mentale, lo vedi nei Locatelli e McKennie che non rischiano UNO e dico UNO solo dei passaggi che fanno per tentare l'imbucata, non rischiano manco quando hanno la prateria davanti a sè e devono semplicemente fare il filtrante per l'uomo lanciato in campo aperto: sempre troppo debole o troppo forte.

Spalletti può e deve lavorare principalmente su questo, siamo d'accordo, anche perchè come dici te, il materiale a disposizione è quel che è. Però deve anche cercare più spregiudicatezza, capire che le partite bloccate NON le vinci al 200% mantenendo dentro McKennie e Locatelli, tirando fuori Yildiz e Vlahovic', tenendo fuori per 270' Zhegrova, Joao Mario e/o altra gente che non ha paura di fare un filtrante o di saltare un uomo in slalom, tutto qua.

 

Altrimenti, seriamente, tanto valeva proseguire con Allegri, o proseguire con Motta (che, però, pare avesse lo spogliatoio contro... PARE, eh), non chiamare Tudor etc, perchè tanto i risultati sempre quelli rimangono e si continua a giocare in ogni caso di m*rda. 

I giallorossi, invece, li ho citati in un altro thread: contro la Cremonese, Gasp è partito con un undici da incubo. Roma è altresì una piazza complicatissima da gestire. Eppure sta a +7, primo in classifica e, al netto dei pochi goal fatti, la sua Roma gioca COMUNQUE un calcio propositivo: certo, concede molto più campo e possesso agli avversari di quanto lo facesse la sua Atalanta, ma in ogni caso gioca senza paura, senza il terrore di sbagliare ogni singolo appoggio di mezzo metro, e se c'è da provare a rimontare o a vincere, fa dei cambi sensati, non tiene dentro i più stanchi, mette dentro gente fresca, fa continue rotazioni.

Noi, anche stasera, Mannaggia la *******, ci presentiamo con Locatelli e McKennie, gli unici due che non possono mai riposare: ma perchè?

Tu, voi, direte: "eh, ma ci sarà un motivo se alla fine ogni allenatore si affida a McKennie". Lo so, io so quanto possa essere prezioso McKennie, sia per spirito di sacrificio, sia per caratteristiche, sia tatticamente, ma IN QUESTO MOMENTO tenerlo dentro è totalmente controproducente, perchè è fisicamente scoppiato e perchè non può dare ALCUN apporto utile alla squadra. Per recuperarlo, deve RIPOSARE, non deve giocare da quinto a destra, a sinistra, da trequartista, da mezz'ala, da falso nueve, no: deve SEMPLICEMENTE RIPOSARE, perchè gioca settanta partite all'anno da cinque anni, Amen.

 

 

I POTERI DEL FORUM.

 

NON RINGRAZIATEMI.

 

(FATELO QUANDO USCIREMO AI SEDICESIMI. .rotfl )

INTANTO SI GODE, POI SI VEDRA': FINO ALLA FINE.

  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 14-Mar-2021
3113 messaggi
35 minuti fa, _aLEx-1O_ ha scritto:

 

 

I POTERI DEL FORUM.

 

NON RINGRAZIATEMI.

 

(FATELO QUANDO USCIREMO AI SEDICESIMI. .rotfl )

INTANTO SI GODE, POI SI VEDRA': FINO ALLA FINE.


C’è da dire che fino a quel sontuoso colpo di testa, il Texano aveva sbagliato un numero inenarrabile di passaggi, secondo solo ad Adzic 

Modificato da TheMask
  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 01-May-2014
4350 messaggi
21 ore fa, Bradipo76 ha scritto:

 

In realtà a livello di idee di gioco il calcio italiano mi sembra tutt'altro che fossilizzato, e già da diversi anni. 

Ci son squadre come il Bologna degli ultimi anni, l'Atalanta (almeno fino a quella dell'anno scorso) che son dei bei giocattolini. Il Como non lo seguo ma se sta così in alto con quella rosa  penso che ragionevolmente abbia idee interessanti. 

Ci son state buone parentesi Sarri, De Zerbi, a memoria. 

Il problema è che manca la qualità degli interpreti. 

Direi che non mancano idee, ma mancano risorse.

E rimaniamo sempre lì, di riffa o di raffa il calcio lo si fa dove ci sono i giocatori bravi. Quando la meta dei calciatori era la Serie A il calcio lo si faceva in Italia, a parità di storia. 

Tutto sommato sono d'accordo su gran parte del tuo discorso.

Il cortocircuito secondo me si verifica quando non sei nella disponibilità di attirare i migliori talenti tecnici, nè di formarli nei settori giovanili.

A quel punto, preso atto dell'inferiorità globale del movimento, alcuni invocano riforme, altri la mossa reazionaria, un ritorno alla tradizione perchè quelli arrivati da fuori ci hanno messo in testa idee sbagliate.

Ecco, l'ultimo punto secondo me è quello che ci sta portando a non limare i limiti del nostro movimento, nè a proporre qualcosa di alternativo.

Diverse nazionali d'elite hanno pesantemente messo in discussione l'intero movimento, e qualcosa di importante ne è poi venuto fuori.

Spagna, Inghilterra, Germania e Francia in ordine sparso hanno modificato in maniera sostanziale i loro lineamenti.

Noi tendiamo a rifiutare questa possibilità, ma non ce lo possiamo più permettere per molti motivi.

Rinunciare totalmente al proprio stile è impossibile, copiare gli altri è ridicolo, ma un lavoro di ampio respiro va fatto.

 

Sono pensieri un po' sparsi, spero di esser stato abbastanza comprensibile.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 14-Mar-2021
3113 messaggi
16 minuti fa, Fabri BN ha scritto:

Tutto sommato sono d'accordo su gran parte del tuo discorso.

Il cortocircuito secondo me si verifica quando non sei nella disponibilità di attirare i migliori talenti tecnici, nè di formarli nei settori giovanili.

A quel punto, preso atto dell'inferiorità globale del movimento, alcuni invocano riforme, altri la mossa reazionaria, un ritorno alla tradizione perchè quelli arrivati da fuori ci hanno messo in testa idee sbagliate.

Ecco, l'ultimo punto secondo me è quello che ci sta portando a non limare i limiti del nostro movimento, nè a proporre qualcosa di alternativo.

Diverse nazionali d'elite hanno pesantemente messo in discussione l'intero movimento, e qualcosa di importante ne è poi venuto fuori.

Spagna, Inghilterra, Germania e Francia in ordine sparso hanno modificato in maniera sostanziale i loro lineamenti.

Noi tendiamo a rifiutare questa possibilità, ma non ce lo possiamo più permettere per molti motivi.

Rinunciare totalmente al proprio stile è impossibile, copiare gli altri è ridicolo, ma un lavoro di ampio respiro va fatto.

 

Sono pensieri un po' sparsi, spero di esser stato abbastanza comprensibile.

 

Noi siamo la patria del gattopardismo, politico e non.

 

Tutto sommato, nonostante Johnny,  la Juve è stata quella che ha più cercato di innovare: primo stadio di proprietà con annessi e connessi, prima squadra femminile, prima "seconda squadra" con la next gen, ecc.

 

Ma il resto del movimento ha sempre remato al contrario, cercando di difendere campanili, orticelli, poltrone e poltroncine. F0ttendosene allegramente della deriva negativa che ci sta conducendo verso il massiccio iceberg della mediocrità.

 

Con Gravina in testa.

 

 

  • Like 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Oct-2008
110671 messaggi
2 ore fa, Fabri BN ha scritto:

Tutto sommato sono d'accordo su gran parte del tuo discorso.

Il cortocircuito secondo me si verifica quando non sei nella disponibilità di attirare i migliori talenti tecnici, nè di formarli nei settori giovanili.

A quel punto, preso atto dell'inferiorità globale del movimento, alcuni invocano riforme, altri la mossa reazionaria, un ritorno alla tradizione perchè quelli arrivati da fuori ci hanno messo in testa idee sbagliate.

Ecco, l'ultimo punto secondo me è quello che ci sta portando a non limare i limiti del nostro movimento, nè a proporre qualcosa di alternativo.

Diverse nazionali d'elite hanno pesantemente messo in discussione l'intero movimento, e qualcosa di importante ne è poi venuto fuori.

Spagna, Inghilterra, Germania e Francia in ordine sparso hanno modificato in maniera sostanziale i loro lineamenti.

Noi tendiamo a rifiutare questa possibilità, ma non ce lo possiamo più permettere per molti motivi.

Rinunciare totalmente al proprio stile è impossibile, copiare gli altri è ridicolo, ma un lavoro di ampio respiro va fatto.

 

Sono pensieri un po' sparsi, spero di esser stato abbastanza comprensibile.

 

Penso che la rilevante differenza che si è andata a formare nel tempo tra noi e gli altri paesi sia di natura gestionale e politica, piuttosto che tecnica, ed ha radici molto lontane. 

Decine di anni fa (ancor prima di calciopoli) in Inghilterra le squadre si misero d'accordo e costruirono la Premier attuale ponendosi come obiettivo di vendere il proprio calcio in tutto il mondo, in Italia il massimo confronto che si faceva tra i club italiani era litigare sulla spartizione dei diritti tv e le polemiche alla Biscardi. 

In altri paesi, come la Francia e Germania, lo sport si è adeguato alla società che cambia ed hanno fatto propri l'immigrazione, noi ancora oggi vediamo lo straniero come minaccia. 

Il nostro calcio non è stato nient'altro che lo specchio del nostro paese. 

 

Modificato da Bradipo76
  • Like 1
  • Thanks 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 06-Jan-2023
2454 messaggi

Apprendo da fonti attendibili che nel secondo tempo (bodo) abbiamo giocato con la difesa a 4. Non vedo la giusta celebrazione di chi la invocava 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 16-Sep-2018
10354 messaggi
2 ore fa, Gattorosso ha scritto:

Apprendo da fonti attendibili che nel secondo tempo (bodo) abbiamo giocato con la difesa a 4. Non vedo la giusta celebrazione di chi la invocava 

Abbiamo vinto, si è autocelebrata 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...