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Topic politico III: una nuova speranza

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Lo staff di TifosiBianconeri (a.k.a. L'Apparato), nella sua infinita saggezza, ha deciso di approvare la riapertura di questo spazio destinato a discutere della situazione politica italiana.
Come ben sapete questo topic ha vissuto varie vite, che si sono sempre interrotte a causa di prolungati flame tra utenti.
Naturalmente la riapertura comporta nuove regole. Lo staff non vuole aumentare i livelli delle barre di avvertimento a causa di un topic che nulla ha a che fare con l'argomento principale del forum. Non ci saranno richiami o tacche. Quindi dovrete automoderarvi e al primo accenno di flame interrompere il dialogo con i flamer.
Gli utenti che non rispetteranno questa regola saranno esclusi dalla partecipazione dal topic tramite ban.
Se lo staff dovesse ritenere che la situazione è ritornata ingestibile, provvederà immediatamente alla chiusura definitiva del topic, senza possibilità di nuove riaperture.
Buona discussione.

Message added by Paglia

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17 minuti fa, ASDRUBALE ha scritto:

Abolire la povertà=fare la spesa alimentare?

 

Pensano che i 5 milioni di italiani sotto la soglia di povertà, siano malnutriti tipo i bambini del Sud Sudan.

 

 

Oh, però loro sono vicini allaggente, sanno bene i loro bisogni.

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2 minuti fa, GabrielKoi ha scritto:

 

Pensano che i 5 milioni di italiani sotto la soglia di povertà, siano malnutriti tipo i bambini del Sud Sudan.

 

 

Oh, però loro sono vicini allaggente, sanno bene i loro bisogni.

 

diciamo che i supermercati che vendono anche mutande e calzini avranno un loro ritorno mh 

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locandina.jpg

 

 

2010-03-24-Me-Ne-Frego.jpg

 

 

.meme1 

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28 minuti fa, greenday2 ha scritto:


Piu che la social Card di Tremonti, e' IDENTICA alla cartelletta che distribuivano in (EX) Unione Sovietica nel periodo della Perestroijka. 

Ripeto. Identica. 

Praticamente un bel minestrone di comunismo sovietico, un impepata di socialismo maoista, il tutto "dressed up" da una bellissima autarchia fascista del '34. 

Lasciateli "lavorare"

La tessera annonaria .oo

 

s-l400.jpg

img.jpg

download.jpg

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3 minuti fa, f_everBiancoNera ha scritto:

lo dico sempre a tavola  .the

 

 

c'è una Castelli anche in te :sisi: 

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Il post di Dibba è meraviglioso, ha messo in mezzo TUTTO da Fazio a Berlinguer al vino biodinamico.

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NO SCUSATE DIBBA È "ANDATO A RACCONTARE IN SILICON VALLEY L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE LA ROBBBBOTICA ANCHE CONNESSA AI TANTI LICENZIAMENTI ED AL REDDITO SI CITTADINANZA".

 

 

 

VADO A SPARARMI.

Modificato da ASDRUBALE

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28 minuti fa, f_everBiancoNera ha scritto:

voglio i bambini  vestiti di nero tutti in riga in cortile  .oo

 

Dagli tempo... 

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29 minuti fa, ASDRUBALE ha scritto:

NO SCUSATE DIBBA È "ANDATO A RACCONTARE IN SILICON VALLEY L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE LA ROBBBBOTICA ANCHE CONNESSA AI TANTI LICENZIAMENTI ED AL REDDITO SI CITTADINANZA".

 

 

 

VADO A SPARARMI.

 

l'unica robotica che può conoscere dibba è il cartone animato con venus che spara le tette e lui davanti a segarsi da bambino

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Bocciati alle urne, piazzati al ministero: così il M5S trova un lavoro ai suoi non eletti

Senatori non riconfermati che diventano segretari particolari, ex onorevoli trasformati in vice capo di gabinetto o sottosegretari. Con stipendi a sei cifre. Ecco i pentastellati che nonostante il flop del voto vivono ancora di politica

 

È un classico della prima e della seconda Repubblica: quando le elezioni vanno male e l'aspirante onorevole rischia di dover tornare a casa, il partito gli trova un'altra sistemazione a Roma. Un classico che, a quanto pare, anche il Movimento 5 Stelle intende rispettare.

Niente di illecito sia chiaro: ma di certo si tratta di una consuetudine curiosa per un partito che sulle critiche alla Casta ha costruito le sue fortune.
Infatti, adesso che la composizione del governo Conte e degli staff dei ministeri è quasi completata, si scoprono diversi ex onorevoli e senatori bocciati alle urne ma che hanno trovato un posto nei palazzi romani. Ecco chi sono.


C'è Bruno Marton, senatore del Movimento nella scorsa legislatura: arrivato terzo nelle ultime elezioni nel seggio di Sesto San Giovanni alle porte di Milano, ha trovato a salvarlo una poltrona di segretario particolare del sottosegretario con delega all'editoria Vito Crimi. Stipendio annuale lordo: 73.400 euro, fino alla fine dell'attuale governo.
Restando sempre agli ex che non hanno ottenuto la riconferma troviamo Giorgio Sorial, già deputato e arrivato terzo all'uninominale di Brescia lo scorso 4 marzo. Per lui è spuntato un posto da Vice capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico retto dal suo capo di partito Luigi Di Maio. Stipendio di 110mila euro, ma con contratto annuale. Spesa curiosa considerando che nello staff di Di Maio ci sono già altri due vice capo di gabinetto.

Ancora meglio è andata a Michele Dell'Orco: deputato della precedente legislatura, non ha ottenuto la riconferma nel plurinominale di Modena e Ferrara. Poco male, perché oggi è sottosegretario alle infrastrutture. Non ha neanche provato a candidarsi invece Luigi Gaetti, ex senatore del Movimento 5 Stelle e ora sottosegretario agli interni con delega all'antimafia. Gaetti ha infatti già “usato” i due mandati permessi dal codice di comportamento dei 5 Stelle: uno appunto a Palazzo Madama e l'altro quando era consigliere comunale per la Lega nord. Alle obiezioni sul suo incarico di governo ha risposto che, trattandosi di un incarico non elettivo, questo non viola codici e statuti pentastellati.

 

C'è infine un terzo sottosegretario 5 Stelle che le urne non hanno premiato: si tratta della “new entry” Vincenzo Zoccano, arrivato terzo nel collegio di Trieste e oggi sottosegretario con deleghe a famiglia e disabilità.
Sul capitolo sottosegretari è necessario fare un un ulteriore appunto. Secondo le legge, ognuno dovrebbe percepire un compenso di 114mila euro lordi annui, esattamente come il presidente del Consiglio. Un emolumento a cui hanno diritto solo perché non eletti: quando infatti quell'incarico viene ricoperto da un deputato o un senatore, questo compenso non è dovuto perché la norma ne vieta il cumulo. Scegliere un sottosegretario non eletto ha quindi dei costi per la casse statali rispetto al nominare qualcuno che è già deputato o senatore.

A chiudere la rassegna dei bocciati e salvati tra i 5 Stelle c'è forse il caso più noto alle cronache, quello della ex inviato del programma televisivo le Iene Dino Giarrusso. Arrivato terzo al collegio di Roma 10 nelle elezioni del 4 marzo, Giarrusso è oggi segretario particolare del sottosegretario all'Istruzione Lorenzo Fioramonti. Incaricato dallo stesso Fioramonti via Facebook di presiedere un misterioso osservatorio sulla regolarità dei concorsi universitari, in seguito alle polemiche è stato “retrocesso” a semplice segretario particolare. Il suo compenso non è noto: nonostante le richieste di accesso generalizzato avanzate dall'Espresso, il Miur non ha aggiornato la documentazione che per legge dovrebbe essere pubblicata entro tre mesi dall'insediamento dell'amministrazione (i mesi adesso sono quattro). I suoi predecessori in quel ruolo avevano un compenso compreso tra i 18 e i 45mila euro annui.

 

 

 

Come sono nuovi loro. Le poltrone da 100mila euro annui ai trombati .meme7

L'hanno aperto come una scatoletta di tonno sto parlamento, se lo sono pure mangiato :sisi:

 

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4 minuti fa, GabrielKoi ha scritto:

 

L'hanno aperto come una scatoletta di tonno sto parlamento, se lo sono pure mangiato :sisi:

 

 

poi ci faranno un buco sotto e lo tratteranno come water

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19 minuti fa, GabrielKoi ha scritto:

Bocciati alle urne, piazzati al ministero: così il M5S trova un lavoro ai suoi non eletti

Senatori non riconfermati che diventano segretari particolari, ex onorevoli trasformati in vice capo di gabinetto o sottosegretari. Con stipendi a sei cifre. Ecco i pentastellati che nonostante il flop del voto vivono ancora di politica

 

È un classico della prima e della seconda Repubblica: quando le elezioni vanno male e l'aspirante onorevole rischia di dover tornare a casa, il partito gli trova un'altra sistemazione a Roma. Un classico che, a quanto pare, anche il Movimento 5 Stelle intende rispettare.

Niente di illecito sia chiaro: ma di certo si tratta di una consuetudine curiosa per un partito che sulle critiche alla Casta ha costruito le sue fortune.
Infatti, adesso che la composizione del governo Conte e degli staff dei ministeri è quasi completata, si scoprono diversi ex onorevoli e senatori bocciati alle urne ma che hanno trovato un posto nei palazzi romani. Ecco chi sono.


C'è Bruno Marton, senatore del Movimento nella scorsa legislatura: arrivato terzo nelle ultime elezioni nel seggio di Sesto San Giovanni alle porte di Milano, ha trovato a salvarlo una poltrona di segretario particolare del sottosegretario con delega all'editoria Vito Crimi. Stipendio annuale lordo: 73.400 euro, fino alla fine dell'attuale governo.
Restando sempre agli ex che non hanno ottenuto la riconferma troviamo Giorgio Sorial, già deputato e arrivato terzo all'uninominale di Brescia lo scorso 4 marzo. Per lui è spuntato un posto da Vice capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico retto dal suo capo di partito Luigi Di Maio. Stipendio di 110mila euro, ma con contratto annuale. Spesa curiosa considerando che nello staff di Di Maio ci sono già altri due vice capo di gabinetto.

Ancora meglio è andata a Michele Dell'Orco: deputato della precedente legislatura, non ha ottenuto la riconferma nel plurinominale di Modena e Ferrara. Poco male, perché oggi è sottosegretario alle infrastrutture. Non ha neanche provato a candidarsi invece Luigi Gaetti, ex senatore del Movimento 5 Stelle e ora sottosegretario agli interni con delega all'antimafia. Gaetti ha infatti già “usato” i due mandati permessi dal codice di comportamento dei 5 Stelle: uno appunto a Palazzo Madama e l'altro quando era consigliere comunale per la Lega nord. Alle obiezioni sul suo incarico di governo ha risposto che, trattandosi di un incarico non elettivo, questo non viola codici e statuti pentastellati.

 

C'è infine un terzo sottosegretario 5 Stelle che le urne non hanno premiato: si tratta della “new entry” Vincenzo Zoccano, arrivato terzo nel collegio di Trieste e oggi sottosegretario con deleghe a famiglia e disabilità.
Sul capitolo sottosegretari è necessario fare un un ulteriore appunto. Secondo le legge, ognuno dovrebbe percepire un compenso di 114mila euro lordi annui, esattamente come il presidente del Consiglio. Un emolumento a cui hanno diritto solo perché non eletti: quando infatti quell'incarico viene ricoperto da un deputato o un senatore, questo compenso non è dovuto perché la norma ne vieta il cumulo. Scegliere un sottosegretario non eletto ha quindi dei costi per la casse statali rispetto al nominare qualcuno che è già deputato o senatore.

A chiudere la rassegna dei bocciati e salvati tra i 5 Stelle c'è forse il caso più noto alle cronache, quello della ex inviato del programma televisivo le Iene Dino Giarrusso. Arrivato terzo al collegio di Roma 10 nelle elezioni del 4 marzo, Giarrusso è oggi segretario particolare del sottosegretario all'Istruzione Lorenzo Fioramonti. Incaricato dallo stesso Fioramonti via Facebook di presiedere un misterioso osservatorio sulla regolarità dei concorsi universitari, in seguito alle polemiche è stato “retrocesso” a semplice segretario particolare. Il suo compenso non è noto: nonostante le richieste di accesso generalizzato avanzate dall'Espresso, il Miur non ha aggiornato la documentazione che per legge dovrebbe essere pubblicata entro tre mesi dall'insediamento dell'amministrazione (i mesi adesso sono quattro). I suoi predecessori in quel ruolo avevano un compenso compreso tra i 18 e i 45mila euro annui.

 

 

 

Come sono nuovi loro. Le poltrone da 100mila euro annui ai trombati .meme7

L'hanno aperto come una scatoletta di tonno sto parlamento, se lo sono pure mangiato :sisi:

 

Fonte?

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25 minuti fa, GabrielKoi ha scritto:

Bocciati alle urne, piazzati al ministero: così il M5S trova un lavoro ai suoi non eletti

Senatori non riconfermati che diventano segretari particolari, ex onorevoli trasformati in vice capo di gabinetto o sottosegretari. Con stipendi a sei cifre. Ecco i pentastellati che nonostante il flop del voto vivono ancora di politica

 

È un classico della prima e della seconda Repubblica: quando le elezioni vanno male e l'aspirante onorevole rischia di dover tornare a casa, il partito gli trova un'altra sistemazione a Roma. Un classico che, a quanto pare, anche il Movimento 5 Stelle intende rispettare.

Niente di illecito sia chiaro: ma di certo si tratta di una consuetudine curiosa per un partito che sulle critiche alla Casta ha costruito le sue fortune.
Infatti, adesso che la composizione del governo Conte e degli staff dei ministeri è quasi completata, si scoprono diversi ex onorevoli e senatori bocciati alle urne ma che hanno trovato un posto nei palazzi romani. Ecco chi sono.


C'è Bruno Marton, senatore del Movimento nella scorsa legislatura: arrivato terzo nelle ultime elezioni nel seggio di Sesto San Giovanni alle porte di Milano, ha trovato a salvarlo una poltrona di segretario particolare del sottosegretario con delega all'editoria Vito Crimi. Stipendio annuale lordo: 73.400 euro, fino alla fine dell'attuale governo.
Restando sempre agli ex che non hanno ottenuto la riconferma troviamo Giorgio Sorial, già deputato e arrivato terzo all'uninominale di Brescia lo scorso 4 marzo. Per lui è spuntato un posto da Vice capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico retto dal suo capo di partito Luigi Di Maio. Stipendio di 110mila euro, ma con contratto annuale. Spesa curiosa considerando che nello staff di Di Maio ci sono già altri due vice capo di gabinetto.

Ancora meglio è andata a Michele Dell'Orco: deputato della precedente legislatura, non ha ottenuto la riconferma nel plurinominale di Modena e Ferrara. Poco male, perché oggi è sottosegretario alle infrastrutture. Non ha neanche provato a candidarsi invece Luigi Gaetti, ex senatore del Movimento 5 Stelle e ora sottosegretario agli interni con delega all'antimafia. Gaetti ha infatti già “usato” i due mandati permessi dal codice di comportamento dei 5 Stelle: uno appunto a Palazzo Madama e l'altro quando era consigliere comunale per la Lega nord. Alle obiezioni sul suo incarico di governo ha risposto che, trattandosi di un incarico non elettivo, questo non viola codici e statuti pentastellati.

 

C'è infine un terzo sottosegretario 5 Stelle che le urne non hanno premiato: si tratta della “new entry” Vincenzo Zoccano, arrivato terzo nel collegio di Trieste e oggi sottosegretario con deleghe a famiglia e disabilità.
Sul capitolo sottosegretari è necessario fare un un ulteriore appunto. Secondo le legge, ognuno dovrebbe percepire un compenso di 114mila euro lordi annui, esattamente come il presidente del Consiglio. Un emolumento a cui hanno diritto solo perché non eletti: quando infatti quell'incarico viene ricoperto da un deputato o un senatore, questo compenso non è dovuto perché la norma ne vieta il cumulo. Scegliere un sottosegretario non eletto ha quindi dei costi per la casse statali rispetto al nominare qualcuno che è già deputato o senatore.

A chiudere la rassegna dei bocciati e salvati tra i 5 Stelle c'è forse il caso più noto alle cronache, quello della ex inviato del programma televisivo le Iene Dino Giarrusso. Arrivato terzo al collegio di Roma 10 nelle elezioni del 4 marzo, Giarrusso è oggi segretario particolare del sottosegretario all'Istruzione Lorenzo Fioramonti. Incaricato dallo stesso Fioramonti via Facebook di presiedere un misterioso osservatorio sulla regolarità dei concorsi universitari, in seguito alle polemiche è stato “retrocesso” a semplice segretario particolare. Il suo compenso non è noto: nonostante le richieste di accesso generalizzato avanzate dall'Espresso, il Miur non ha aggiornato la documentazione che per legge dovrebbe essere pubblicata entro tre mesi dall'insediamento dell'amministrazione (i mesi adesso sono quattro). I suoi predecessori in quel ruolo avevano un compenso compreso tra i 18 e i 45mila euro annui.

 

 

 

Come sono nuovi loro. Le poltrone da 100mila euro annui ai trombati .meme7

L'hanno aperto come una scatoletta di tonno sto parlamento, se lo sono pure mangiato :sisi:

 

Rotfl. sempre più i cloni di forza italia.

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Chepezzodifyga

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2 ore fa, Beat Takeshi ha scritto:

Fonte?

 

Uno dei media asserviti ai poteri forti e a Goldman Sachs, che con la mano destra controllano le azioni in borsa e con la sinistra sorseggiano vino biodinamico (più o meno cit. Comandante Alejandro Dibba)

 

ovvero L'Espresso

Modificato da GabrielKoi

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1 minuto fa, GabrielKoi ha scritto:

 

Uno dei media asserviti ai poteri forti e a Goldman Sachs, che con la mano destra controllano le azioni in borsa e con la sinistra sorseggiano vino biodinamico (più o meno cit. Comandante Alejandro Dibba)

 

ovvero L'Espresso

Grazie caro.

Maledetti poteri forti!

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Dola1WEXkAEJzKX.jpeg.be1530fd10998734bb584638438b33b0.jpeg

 

Ma il marchigiano non era già andato a trovarla ? mh

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7 hours ago, giangio87 said:

E' un figlio di parto anale che non ha idea di ciò che parla.

io non capisco

 

si puo' essere d'accordo o meno col reddito di cittadinanza (io non lo sono, ma tant'e')

 

ma leggo qui che gli unici a farne uso saranno i milioni di fancazzisti in giro per l'Italia pero' poi non va bene darlo ad una comunita' che insomma, non c'e' bisogno di scomodare generalizzazioni o urlare alle categorizzazioni di stampo nazista per dire che non sono noti per la voglia di lavorare

 

insomma, decidetevi

 

 

 

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Stiamo parlando di un DEF che non c’è

Il documento con le previsioni di spesa avrebbe dovuto essere inviato al Parlamento entro il 28 settembre, ma nessuno lo ha visto: e ora il governo sembra cambiare idea sul deficit

governo-manovra.jpg
 (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
 
 
 
 
 

Il governo sembra avere intenzione di cambiare idea rispetto agli annunci della settimana scorsa sugli aumenti di spesa per i prossimi anni, pur mantenendo la promessa di tenere il deficit per il prossimo anno al 2,4 per cento. I tecnici del ministero dell’Economia, intanto, continuano a lavorare sulla Nota di aggiornamento al DEF, il documento in cui queste cifre dovrebbero essere messe per iscritto e che in teoria è stato approvato la settimana scorsa, ma di cui ancora non si conosce il testo, che proprio a causa delle incertezze e divisioni nel governo non è ancora stato pubblicato.

– Leggi anche: Cosa succede ora con la manovra?

 

Tra ieri e oggi, infatti, diversi esponenti del governo hanno detto che il deficit sarà abbassato a partire dal 2020. La parziale marcia indietro sarebbe stata decisa ieri pomeriggio in seguito alle pressioni dei mercati finanziari – la spesa in eccesso andrebbe finanziata proprio prendendo soldi in prestito dai mercati, a tassi di interesse crescenti – e a quelle del presidente della Repubblica. Proprio nel tardo pomeriggio di martedì sono cominciate a uscire le prime indiscrezioni su un futuro abbassamento del deficit.

 

Al lavoro per il cambiamento. Tutti insieme avanti determinati con gli impegni presi. La nostra manovra, per la prima volta, mette al centro i cittadini e fa il bene della gente.

 
 

 

Oggi è stato il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio a dire che il governo ha moderato i suoi obiettivi di spesa. Durante un incontro con la stampa alla Camera, Di Maio ha detto che il governo intende mantenere il deficit al 2,4 per cento solo per il 2019 e non anche per il 2020 e poi nel 2021. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che nel governo fa parte di chi difende una linea più prudente, ha confermato che a partire dal 2020 il deficit sarà in calo. «Le promesse saranno mantenute con forte gradualità», ha detto Tria. Anche se il ministro Tria era considerato molto indebolito dopo gli scontri della scorsa settimana, le sue dichiarazioni di oggi appaiono in linea con quelle di Di Maio, considerato il suo principale avversario interno al governo. Secondo i giornali, il governo sta pensando di portare il deficit al 2,2 per cento nel 2020 e al 2 per cento nel 2019. Prima dell’avvento del governo Conte, negli stessi anni per il deficit era previsto invece l’azzeramento.

La situazione rimane comunque caotica, ed è possibile che ci siano ulteriori ripensamenti almeno fino a quando non sarà presentata ufficialmente la Nota di aggiornamento al DEF, il documento che contiene le previsioni di spesa e di crescita per i prossimi anni e che avrebbe dovuto essere inviato al Parlamento entro il 28 settembre. Il governo ha fornito spiegazioni generiche per giustificare questo ritardo, mentre secondo i giornali si sarebbe preoccupato per la reazione dei mercati e per quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Da giovedì scorso, quando il governo aveva annunciato di aver raggiunto un accordo sul deficit al 2,4 per cento, lo spread è infatti cresciuto di circa 50 punti, passando da 240 punti base a 290 e oltrepassando in più di un momento quota 300. Diversi giornali scrivono che né Di Maio né il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si aspettavano questa reazione – della quale hanno dato ufficialmente la colpa alle dichiarazioni dei commissari europei – e che le dichiarazioni di queste ultime ore sarebbero un modo per cercare di tranquillizzare gli investitori a cui l’Italia chiede soldi in prestito.

Un altro problema indicato in questi giorni è l’opposizione del presidente della Repubblica rispetto all’idea di firmare una manovra troppo rischiosa. In più di un’occasione nel corso dell’ultima settimana Mattarella ha ricordato l’articolo 81 della Costituzione, che impone il pareggio di bilancio, e anche recentemente ha fatto riferimento alla necessità di mantenere i conti in ordine. Secondo La Stampa, Mattarella avrebbe addirittura detto a Conte in maniera esplicita che non avrebbe firmato una legge in cui il deficit per i prossimi tre anni fosse indicato al 2,4 per cento. Questa sua richiesta avrebbe portato direttamente alle dichiarazioni di oggi.

https://www.ilpost.it/2018/10/03/manovra-def/

 

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6 minuti fa, Gnokko ha scritto:

io non capisco

 

si puo' essere d'accordo o meno col reddito di cittadinanza (io non lo sono, ma tant'e')

 

ma leggo qui che gli unici a farne uso saranno i milioni di fancazzisti in giro per l'Italia pero' poi non va bene darlo ad una comunita' che insomma, non c'e' bisogno di scomodare generalizzazioni o urlare alle categorizzazioni di stampo nazista per dire che non sono noti per la voglia di lavorare

 

insomma, decidetevi

 

 

 

Se si tratta di cittadini italiani, come la fai questa distinzione?

Vai con nuove leggi razziali?

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11 minuti fa, Gnokko ha scritto:

io non capisco

 

si puo' essere d'accordo o meno col reddito di cittadinanza (io non lo sono, ma tant'e')

 

ma leggo qui che gli unici a farne uso saranno i milioni di fancazzisti in giro per l'Italia pero' poi non va bene darlo ad una comunita' che insomma, non c'e' bisogno di scomodare generalizzazioni o urlare alle categorizzazioni di stampo nazista per dire che non sono noti per la voglia di lavorare

 

insomma, decidetevi

 

 

 

 

Se decidi che in quanto appartenente ad un etnia, un cittadino italiano non abbia gli stessi diritti degli altri italiani: Si, caz2o, sei un f***** nazista di M***A .asd

 

Modificato da GabrielKoi

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3 hours ago, GabrielKoi said:

L'hanno aperto come una scatoletta di tonno sto parlamento, se lo sono pure mangiato :sisi:

 

ammazza oh

hanno dato la poltrona dorata ad addirittura ben 6 amici (che poi non sono amici, ma persone che dal momento che erano inizialmente in lista conoscono e di cui si fidano) facendogli ricoprire incarichi di cui ce ne sono a centinaia tra tutto il ministero ed in cui in taluni casi appunto credo sia necessario metterci qualcuno su cui hai fiducia

 

anche qui

 

questa grande inchiesta dell'Espresso denota quanto il giornalisto italiano (e non solo ma quello italiano e' davvero morto e sepolto) sia di pessima qualita' in ogni dove

 

e pensare che Damilano era un ottimo giornalista. Deve aver ricevuto qualche zucconata in testa pure lui per esseresi cotanto rincoglionito

 

voi invece siete diventati piu' grillini dei grillini

 

ma dio cristo .asd 

 

pero' bene oh. Adesso vi interessa vedere se un politico fa qualcosa che non deve o movimenti strani per favorire chi non se lo merita

 

vi sareste dovuti svegliare prima pero' capisco anche che le capacita' cognitive mica si comprano al supermercato .asd 

 

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6 minutes ago, Beat Takeshi said:

Se si tratta di cittadini italiani, come la fai questa distinzione?

Vai con nuove leggi razziali?

appunto

 

se si tratta di cittadini italiani

 

 

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